Cronaca e calcio

Il Governo ha impugnato l’ordinanza del presidente della Sicilia Nello Musumeci che prevede la chiusura degli hotspot e dei centri di accoglienza per migranti presenti sull’isola. Lo apprende l’ANSA da fonti governative, secondo le quali il ricorso è già stato notificato alla controparte e ne è in corso il deposito presso il Tar della Sicilia.

Alla base dell’impugnazione la considerazione che la gestione del fenomeno migratorio è competenza dello Stato, non delle Regioni. “Quella firmata dal governatore Nello Musumeci – ha detto in mattinata il ministro per il Sud Provenzano – è un’ordinanza priva di ogni fondamento giuridico perché interviene su una materia sulla quale la Regione o il presidente della Regione non ha alcuna competenza. E visto che è una persona che conosce le leggi e di esperienza temo che sia soltanto il manifesto di propaganda e polemica politica. Non vorrei che si utilizzassero i problemi della Sicilia per fornire argomenti alla campagna elettorale di Salvini nelle altre regioni. Tutto questo non sarebbe accettabile”.

“Il governo centrale vuole riaffermare la sua competenza sui migranti. Mi verrebbe da dire: bene, la eserciti pure e intervenga come non ha fatto in questi mesi. La Sicilia difenderà la propria decisione davanti al giudice amministrativo. Ma nessuno pensi che un ricorso possa fermare la nostra doverosa azione di tutela sanitaria. Compete a noi e non ad altri. E su questa strada proseguiremo”, commenta a caldo Musumeci.

Intanto è in corso di predisposizione un nuovo bando per reperire altre navi-quarantena per ospitare i migranti che sbarcano in Italia, alleggerendo le strutture a terra. Lo apprende l’ANSA da fonti del Viminale. Tra oggi e domani, si apprende inoltre, saranno circa 850 i migranti che saranno trasferiti da Lampedusa sulle navi quarantena Azzurra e Aurelia. Complessivamente, nel corso dell’estate, i migranti trasferiti dalla Sicilia in altre regioni sono stati oltre 4.000.ANSA

 

 

Nuovo boom di contagi per il Covid in Italia: sono 1.367 (contro gli 878 di ieri) quelli registrati nelle ultime 24 ore. E’ il dato più alto dagli inizi di maggio. Sono 13 i morti, in aumento rispetto ai quattro di ieri. I tamponi sono stati 93.529, quasi 20 mila più di ieri, secondo i dati del ministero della Salute.

Dopo quello di oggi, il dato più alto degli ultimi mesi si era avuto domenica scorsa, con 1.210 contagi in un giorno. E’ raddoppiato l’incremento delle persone attualmente positive al Covid, che nel complesso sono ora 20.753. L’incremento è di 1.039 persone a fronte delle 519 di ieri. Il dato si registra per la forte spinta del numero delle persone in isolamento: anche qui 1.039.

Calano di tre unità i ricoveri (in tutto 1.055) e aumentano di tre quelli in terapia intensiva (da 66 a 69). I guariti sono 314 per un totale di 206.329. Il totale delle vittime è di 35.458 (+13). Solo una regione, la Valle d’Aosta, non fa registrare nuovi casi di coronavirus nelle ultime 24 ore. Quella con più positivi torna a essere la Lombardia (269), seguita da Lazio (162), Toscana (161), Veneto (147), Campania (135) ed Emilia Romagna (120).ANSA

 

 

Il governo accelera sulle linee guida per la riapertura delle scuole: oggi c’è stato il vertice in videoconferenza con Regioni ed enti locali, convocato dal ministro degli Affari Regionali Boccia con i ministri Azzolina, Speranza e De Micheli. Hanno partecipato anche il capo della Protezione Civile Borrelli e il commissario Arcuri. Tra i nodi un protocollo unico per la gestione di eventuali casi di Covid all’interno delle scuole e quello dei trasporti.

GESTIONE DEI CASI – ‘Il documento dell’Iss sulla gestione di eventuali casi Covid nelle scuole è “robusto e strutturato” e vale come “protocollo condiviso da adottare in tutto il paese” anche se resta “un testo aperto che potrà essere arricchito con il passare dei giorni, un vademecum per l’apertura delle scuole che può essere sempre aggiornato con l’esperienza sul campo”, ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza durante la videconferenza tra governo e regioni.

‘Abbiamo il dovere di dare a famiglie e scuole la garanzia di ricominciare nella massima sicurezza. Per questo motivo il coordinamento con Regioni e enti locali sarà un coordinamento convocato in maniera permanente fino all’avvio dell’anno scolastico per intervenire in tempo reale se dovesse presentarsi qualsiasi necessità”. Così il ministro Francesco Boccia al vertice sulla scuola. Boccia ha definito il documento elaborato dall’Iss “serio” su come gestire casi di contagio nelle scuole o tra le famiglie di studenti e personale della scuola e ha proposto ai Presidenti di Regione e agli enti locali di adottare formalmente in Conferenza Unificata il documento Iss “con eventuali integrazioni o suggerimenti operativi per le attività delle asl sui territori”. “L’obiettivo dev’essere ottenere un documento condiviso da applicare su tutti dalla Valle D’Aosta alla Sicilia”, ha aggiunto.

Per l’Emilia Romagna c’è il via libera al documento dell’Iss sulla gestione dei casi Covid nelle scuole ma serve condividerlo con tutte le Regioni domani in conferenza delle regioni, ha detto il presidente Stefano Bonaccini al vertice, durante il quale ha posto il tema degli organici degli insegnanti e del traporto pubblico locale “perché se non si interviene in questi giorni chiarendo i limiti delle capienze sul trasporto pubblico locale si rischia il caos”.

Fontana invece attacca: ‘Dal Governo solo dubbi e incertezze. Sindaci, presidi, insegnanti e governatori attendono invece risposte concrete e attuabili. Non è più possibile andare oltre’, ha detto il presidente della Lombardia, commentando la videoconferenza sulla riapertura delle scuole. “E’ giusto fare questa premessa – ha aggiunto – perché siano chiare le responsabilità di un disordinato e inaccettabile avvio del nuovo anno scolastico”. Ingressi scaglionati a scuola e ancora didattica a distanza: Fontana considera “necessario” cambiare modello per far partire l’anno scolastico. “Appare evidente – ha detto dopo l’incontro delle Regione con i ministri coinvolti – che, per quanto stiamo apprendendo in queste ore, sarà necessario un cambiamento del modello di organizzazione scolastica con scaglionamento degli orari di ingresso e di uscita combinato alla didattica a distanza”.

Critico anche Toti: “L’ennesima riunione con il Governo, a pochi giorni dall’inizio della scuola, si è conclusa con un nulla di fatto: nessuna decisione sull’uso o meno delle mascherine in aula né sulle modalità di rientro così come sul trasporto pubblico locale”, scrive il governatore ligure. “E’ impensabile far tornare le persone al lavoro e a scuola con le regole ventilate in questi giorni dal Governo per il trasporto pubblico locale. Dobbiamo fare i conti con i mezzi che abbiamo e, per garantire che tutti possano arrivare a destinazione nei tempi previsti, è indispensabile che non ci siano regole che risulterebbero totalmente inapplicabili”. “Credo che il no all’obbligo della mascherina in classe sia una posizione ampiamente condivisa dalle Regioni. Così ho sentito esprimersi tanti governatori, mi sembra poco proponibile tenere i bambini seduti con una mascherina per molte ore”, aveva affermato il governatore ligure stamani a Genova. “La mascherina non è l’unico problema che abbiamo, va risolto quello della rilevazione della temperatura, come portare a scuola i ragazzi su un sistema di trasporto pubblico per il quale il Governo continua a dare regole impraticabili, così come i banchi singoli, che non sappiamo a chi sono stati ordinati”.

Nel caso si imponesse la necessità dell’utilizzo delle mascherine anche in classe per gli studenti, laddove dunque non fosse possibile il distanziamento, si potrebbe valutare l’utilizzo dei dispositivi di protezione in maniera differenziata a seconda delle situazione e dei territori, attraverso specifici parametri di riferimento che potrebbero essere variabili a seconda degli indici di contagio e di eventuai focolai”. E’ una delle proposte dei governatori, a quanto si apprende da fonti della Conferenza delle Regioni, sull’eventuale utilizzo delle mascherine in classe. Aspetto sul quale nei prosismi giorni si pronuncerà il Comitato Tecnico Scientifico. In generale, le Regioni si dicono contrarie all’uso delle mascherine in classe laddove fosse consentito il distanziamento e che fossero utilizzate solo negli spostamenti e nei locali comuni.

“O c’è la distanza di un metro o c’è la mascherina, serve buon senso. Sarà molto difficile farla tenere a bambini da 6 e 10 anni, ma dobbiamo ridurre le chance che il virus circoli e la mascherina è sicuramente un ausilio importante quando i bambini sono vicini. Quando sono distanti a mio avviso se ne può fare a meno”. Così il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, durante la trasmissione L’aria che tira, su La7, rispondendo in merito all’uso della mascherina in classe.

ORGANICO – Sul fronte del personale scolastico la ministra Azzolina rassicura: “Grazie alle risorse stanziate per l’emergenza ci saranno oltre 70mila unità di organico in più per la ripartenza tra docenti e Ata”, ha detto la titolare dell’Istruzione durante il vertice. E da venerdì prossimo saranno distribuiti i primi banchi monoposto alle scuole, mentre comincia oggi la distribuzione di mascherine e gel per i vari istituti. E’ quanto avrebbe fatto sapere la struttura commissariale per l’Emergenza nell’ambito del vertice, al quale ha partecipato anche Arcuri.

TRASPORTI – Resta la questione trasporti il nodo principale emerso dopo il vertice. Dopo un confronto serrato tra i governatori e l’Esecutivo, è stato concordato che le Regioni presenteranno delle proposte per far fronte al tema del trasporto pubblico, in particolare per le ore di punta che coincidono con gli orari di entrata e uscita dalle scuole. A quanto si è appreso il ministro De Micheli sarebbe disponibile ad eventuali deroghe sul tema. Più cauto, invece, il ministro Speranza, che ricorda le indicazioni del Cts, contrario ad eventuali deroghe rispetto a quanto già stabilito per la tutela della sicurezza.

Intanto due delle proposte emerse nel confronto tra De Micheli e i rappresentanti delle Regioni per il trasporto pubblico locale sono: l’adozione a bordo dei mezzi di separatori morbidi coerenti con le prescrizioni di sicurezza e la differenziazione degli orari di apertura e di chiusura delle scuole, che permetterà di diluire nel tempo i flussi di accesso. Tra le altre proposte relative al trasporto pubblico locale spiegate dalla ministra, per l’incremento della capienza in condizioni di sicurezza sui mezzi ci sono la definizione più ampia del concetto dei congiunti, estesa anche a compagni di classe e di lavoro, e dei tempi di permanenza a bordo per derogare al distanziamento di un metro, certificazione dei sistemi di aerazione e filtraggio dei mezzi, obbligo di mascherina chirurgica e differenziazione degli orari per diluire i flussi di passeggeri.

La Commissione Trasporti delle Regioni ha chiesto al governo di valutare il “principio del gruppo abituale esteso ai componenti della stessa classe per derogare al metro di distanziamento per il raggruppamento di ragazzi che viaggiano insieme”. La proposta potrebbe essere passata al vaglio del Comitato Tecnico Scientifico che dovrebbe riunirsi nel pomeriggio.

Intanto sono partiti nel Paese i test sierologici al personale della scuola, mettendo già in luce una serie di dati che alimentano timori. Solo in Umbria i 1.334 test sierologici per il Covid ai quali è stato sottoposto il personale scolastico hanno evidenziato che 20 persone sono entrate a contatto con il virus: sono momentaneamente in isolamento in attesa del risultato del tampone. Ci sono invece sei casi di positività tra i test Covid effettuati tra il personale scolastico nel Trevigiano, ora richiamato per effettuare il tampone. E a Bergamo sono già oltre seimila le persone prenotate per il sierologico in vista della riapertura dei plessi scolastici. “Potremmo avere rilevazioni positive alte, fino al 50% anche in altre aree”, avverte Maddalena Gissi della Cisl Scuola.

Per arginare difficoltà e preoccupazioni, gli Enti proseguono in ordine sparso con propri provvedimenti: a Roma il Comune ha stabilito che la misurazione della temperatura sarà per bimbi, genitori, prof e a tutti gli altri operatori direttamente nei nidi e nelle scuole dell’infanzia così come la Campania ha deciso di acquistare termoscanner da assegnare agli istituti scolastici. In Sardegna i collegi dei docenti per diversi istituti saranno ancora a distanza, su piattaforme telematiche.
E in qualche scuola nella Capitale, nonostante l’arrivo dei banchi, sarà necessario ricorrere comunque alla didattica a distanza.ANSA

 

 

Accertamenti irripetibili di tipo biologico sono stati eseguiti dalla polizia scientifica di Palermo sull’Opel Corsa di Viviana Parisi. Li ha disposti il Procuratore di Patti su sei campionature effettuate il 6 agosto scorso sull’auto della donna per verificare l’eventuale presenza di profili genetici ed eventuali future comparazioni. Esami che, aggiunti a particolari emersi dall’autopsia sul bambino, fanno riprendere quota alla tesi che Gioele possa essere rimasto ferito mortalmente nell’incidente stradale sulla A20. ANSA

 

 

“Pensiamo a costruire il futuro del Barcellona insieme al miglior giocatore della storia come Leo Messi. Dobbiamo trarre tutte le conclusioni e la nostra idea è questa”: Così il segretario tecnico del Barcellona, Ramon Planes, in conferenza stampa. “Non prevediamo alcuna uscita di Leo a livello contrattuale ma dobbiamo avere un enorme rispetto per lui”. “Stiamo lavorando per costruire una squadra vincente con i giovani ma con molto rispetto per giocatori che hanno vinto tanto. Non possiamo fare di questo una disputa tra Leo Messi e Barcellona perché nessuno dei due se lo merita”.

“Chiunque capisca un po’ di calcio vuole godersi Leo. È un immenso piacere vederlo e tutto quello che vogliamo è vincere ancora – ha detto ancora Planes, che ha parlato con i media al posto del presidente, Josep Bartomeu, dopo la firma del contratto e la presentazione del nuovo acquisto blaugrana, Francisco Trincao -. Sono momenti difficili ma abbiamo un piano per costruire una squadra con quei giocatori che possono darci quello che vogliamo. L’allenatore ha parlato con molti di loro”.
“Ovviamente stiamo lottando con l’obiettivo di essere migliori rispetto alla scorsa stagione. E ‘il lavoro della segreteria tecnica, è il nostro lavoro – ha aggiunto il dirigente -. È un compito ingrato perché i risultati non sono immediati ma sono convinto che tutti i giocatori in arrivo daranno al Barça tanto futuro”.

Dalla Spagna “Leo aveva informato Guardiola” – Una telefonata a Pep Guardiola prima di comunicare al Barcellona la volontà di chiudere la sua storia in blaugrana. Si aggiungono particolari sull’addio della Pulce alla squadra catalana: la stampa spagnola racconta infatti di una chiamata fatta da Messi al tecnico del Manchester City giorni prima della comunicazione via fax al club in cui il campione argentino chiedeva la rescissione del contratto. E’ stata rivelata nel programma “El Club de la Mitjanit” della Radio Catalunya. La chiamata di Messi al suo maestro Guardiola è stata rivelata durante un programma di Radio Catalunya. La Pulce avrebbe sondato il terreno con Guardiola, informandolo della volontà di lasciare il Barcellona, se ci fosse un interesse reale del City nei suoi confronti. Messi avrebbe anche chiesto a Guardiola se c’era la possibilità che l’allenatore catalano tornasse sulla panchina del Barcellona. Il City comunque è uno dei club nella rosa dei possibili approdi per l’argentino: con Manchester anche Inter e Psg potrebbero disporre dei 50 milioni netti a stagione che Messi guadagna al Barca.

Anche Setien scrive al Barca, chiede notifica esonero – Dopo la comunicazione bomba di Leo Messi, un altro burofax è stato recapitato nella sede del Barcellona, anche se decisamente meno prorompente e minaccioso. Ad inviarlo alla dirigenza, secondo Cadena Ser, è stato l’ex tecnico Quique Setien, il quale chiede di ricevere la notifica ufficiale del suo esonero per poter così avviare le procedure per trovare una nuova squadra. Il club blaugrana ha risposto a Setien che ha dato per scontato il burofax e che cercherà di risolvere questa situazione “in modo tempestivo e appropriato”ANSA

 

 

Antonio Conte continuerà ad allenare l’Inter. Dopo un lungo confronto la società ha diffuso un comunicato nel quale annuncia che sono state “poste le basi per proseguire insieme nel progetto”. “L’incontro di oggi tra il Club e Antonio Conte – rende noto l’Inter – è stato costruttivo, nel segno della continuità e della condivisione della strategia”. ANSA

 

(ANSA) – Come atteso dopo l’addio a Davide Nicola, che ha ringraziato società , staff e tifosi sui suoi profili social, il Genoa ha annunciato la nomina del nuovo allenatore che sarà Rolando Maran. L’ex tecnico di Catania, Chievo e Cagliari, ha firmato un contratto biennale e come ha spiegato nella nota di presentazione la società sul proprio sito “Il suo insediamento è previsto in occasione del ritorno all’attività dei giocatori, a conclusione del secondo ciclo di esami medici funzionali all’inizio della preparazione”. Secondo ciclo che dovrebbe concludersi nella giornata di domani. (ANSA).

 

“Voglio riportare alla Juventus un po’ di quell”entusiasmo che è mancato nell’ultimo periodo. E voglio un calcio propositivo, con grande padronanza del gioco.
Sulla tattica ho detto due cose ai ragazzi: dobbiamo sempre avere il possesso del pallone e quando lo perdiamo dobbiamo recuperarlo velocemente”. Così Andrea Pirlo, nella sua prima conferenza stampa da allenatore della Juventus. “Penso di essere al posto giusto nel momento giusto”, ha aggiunto.

“Dybala non è mai stato sul mercato, siete voi che mettete voci e indiscrezioni di mercato in giro: penso che appena rientrerà e sarà a disposizione, farà parte del progetto”, ha detto il neo tecnico bianconero Andrea Pirlo. Sulla coesistenza tattica di Dybala e Ronaldo, tema sollevato mesi fa dal predecessore Sarri, “i giocatori di qualità – ha risposto Pirlo – possono giocare tutti insieme, basta che ci sia la predisposizione al sacrificio e all’abnegazione da parte di tutti”.

“E’ stato un grande campione, un grandissimo giocatore ma i cicli finiscono”: così Pirlo sulla questione Gonzalo Higuain. “Ci siamo guardati negli occhi, abbiamo parlato e abbiamo preso questa decisione: ha fatto un ciclo importante, lo ammiro molto ma abbiamo deciso che le strade si separino” l’annuncio del tecnico della Juventus in conferenza stampa. Il Pipita, dunque, lascerà i bianconeri. ANSA

 

 

15.37 – Termina la conferenza stampa

Osimhen, ti hanno detto della rivalità con la Juventus e che con un gol entri nel cuore dei tifosi? “Sì, me l’hanno detto, poi ho ricevuto tanti messaggi dai tifosi e mi piace rispondere. Vanno pazzi, io ho intenzione di aiutare la mia squadra e segnare anche contro di loro”.

Giuntoli, centrocampo forse balleriono difensivamente, si interverrà sul mercato? “Il mister con ballerino non intendeva il centrocampo, ma si difende e attacca in 11, non voglio essere scontato però nella risposta. Nel girone di ritorno abbiamo fatto bene non solo con i nuovi, ma con un atteggiamento di tutta la squadra e non sempre col mercato si può lavorare per migliorare delle cose, non basta mettere uno che ha contrasto, corsa e palleggio, altrimenti bisognerebbe prenderlo dal Real. Tutti vogliamo tutto, ma dobbiamo lavorare sulle nostre forze, economiche che sono incredibile per quanto abbiamo investito, un girone di ritorno importante, poteva essere importantissimo con delle motivazioni che poi inconsciamente sono venute meno”.

Osimhen, con Gattuso quanto puoi migliorare? “Il livello degli allenamenti è altissimo, mi sento però circondato da affetto, ne voglio ancora, voglio sfide difficili per dare il meglio sul campo”.

Edo DL sull’integrazione dei nuovi: “Li facciamo sentire a loro agio, a casa, risolvendo ogni loro esigenza. Proviamo a creare un ambiente di serenità e tranquillità. Serve affetto, ma anche professionalità, per dare tranquillità al giocatore per rendere al meglio e fare una vita in famiglia, da sportivi”.

Osimhen, sei nato in periferia a Lagos, che messaggio lanci ai bambini delle periferire di Napoli che hanno il sogno di diventare calciatori? “Il consiglio è di non arrendersi mai alle condizioni della vita, vivere in una periferia dove ti alzi e pensi a come sopravvivere non è facile, ma non bisogna arrendersi e lavorare sodo. Mai rinunciare ai propri sogni”

Giuntoli, ci dice una caratteristica di entrambi che l’hanno convinta? “Loro hanno entrambi velocità ed applicazione”.

Giuntoli, ci sono rinnovi in programma dopo Zielinski? “Il mercato ed i rinnovi vanno di pari passo, le richieste di un giocatore sul rinnovo vanno anche in base alle richieste che ha sul mercato. Non a breve, ma vediamo come si svilupperà il mercato”.

Perché avete scelto il Napoli? Rrahmani: “Napoli era interessato già dopo 2-3 mesi dall’inizio del campionato, parlava col mio procuratore, è stata la mia prima scelta e non ho pensato ad altro”, Osimhen: “Sono sempre stato convinto, Napoli era la miglior scelta per il mio futuro, sono eccitato di questa preziosa opportunità in un club storico”.

Per Giuntoli, visita oggi di Raiola: per Lozano ci saranno novità? “Mino ha salutato i suoi assistiti, Manolas e Lozano, siamo stati a pranzo insieme. Siamo dell’idea che può fare solo meglio, Rino è contento dell’ultima parte di stagione di Lozano e l’idea è di continuare”.

Osimhen, come stai fisicamente e come hai vissuto lo stop in Francia? “Mi è dispiaciuto per lo stop, ho proseguito gli allenamenti a casa. Ora non sono al 100%, ma ci sono molto vicino e farò il massimo per arrivarci il prima possibile”.

Per Edo DL, come vivi la squadra ogni giorno? “Oltre a quanto vedete in campo, dando il massimo per arrivare al top alla prima giornata, poi fuori si crea un ambiente d’armonia, sono tutti bravi ragazzi che ci mettono impegno dopo questo periodo difficile per tornare anche loro ad una vita normale con uno stadio pieno. Sui nuovi non posso ancora dire niente, è chiaro che Osimhen può stupirci e Rrahmani già lo conosciamo in Serie A”.

Rrahmani, avendo giocato a 3 puoi agire anche da laterale a 4? “Sì, a Zagabria in Europa League ho giocato come sinistro, a destra sarebbe più facile, posso giocare lì se il tecnico lo chiede ed ha bisogno”.

Per Giuntoli, sulle due trattative: “Le trattative sono tutte complicate, nell’immaginario se hai soldi li prendi e altrimenti no, ma non è così. Rrahmani ad esempio dopo poche partite lo vidi, lo seguivamo già in video, ma dal campo ci fece una grande impressione ma c’era già una squadra che lo voleva e dovevamo bruciare le altre. Siamo stati fortunati ad anticipare gli altri. Victor invece lo seguo dal Mondiale Under 17 di 4 anni fa, fu catapultato al Wolfsburg dove trovò difficoltà perché c’era Origi nel suo ruolo che aveva qualche anno in più, poi ebbe qualche piccolo infortunio. Non è stata una trattativa facile, non potendoci trovare di persona ma solo a distanza. Poi è andato tutto bene, è stato un investimento costoso, ma siamo convinti farà bene”.

Osimhen, ha davvero paura del razzismo in Italia e rappresentava un dubbio? “Sì, ero scettico sul’Italia per il razzismo, ma Napoli non è così. Ho visitato la città con i miei occhi ed il mio punto di vista è cambiato, purtroppo il razzismo è ovunque, non sarà un limite per me e sono certo che con l’affetto dei tifosi supererò tutto”.

Rrahmani, che distanza c’è tra il Napoli e le migliori del campionato? “Non tanto, il Napoli è una grande squadra, ha vinto la Coppa Italia, dobbiamo pensare solo a dare il massimo in allenamento e poi vediamo”.

Osimhen ancora sull’approdo a Napoli: “Essere qui è un sogno che si realizza, mi piace giocare come punta, ma posso giocare in qualsiasi ruolo e sono felice di essere a Napoli con compagni fantastici come ho già detto”.

Rrahmani sulla difesa a 4: “E’ il secondo anno che ho giocato a 3, poi per il resto ho giocato a 4, anche in nazionale gioco a 4, non è una cosa nuova per me. Gol? Non ho segnato, ma ho fatto più tiri di tutti i difensori, sono stato un po’ sfortunato… speriamo col Napoli”.

Osimhen, cosa significa per te essere il più pagato della storia del club? “Sono davvero in un grande club, è un grande salto, ci sono superstar come Insigne, Mertens, Koulibaly, non mi interessano le cifre, ma di dare il meglio per il club”.

Rrahmani, che tipo di giocatore sei? “Aggressivo, forte nei duelli aerei, ma anche bassi, queste sono le mie caratteristiche”. Osimhen: “Gioco per la squadra, la passione è tutto, la mentalità di mai dire mai, non mollare mai”:

Osimhen, in quale momento preciso hai scelto questa sfida? Chi è il tuo idolo? “Quando ho parlato con Gattuso e con il presidente ho accettato questa sfida, è incredibile e davvero difficile avere l’amore che ho ricevuto da parte loro, per un giovane la mortivazione è fondamentale”.

Rrahmani, sei stato il difensore con più recuperi del campionato. Per questo ti hanno scelto? “Non mi aspettavo questo, sono numeri importanti, favoriti anche da come giocavamo a Verona, ho fatto il mio massimo”.

Per Osimhen, quanto è stato importante il colloquio con Gattuso ed il presidente? “Il mio rapporto è ottimo con entrambi, sono stati come dei padri, mi hanno dato consigli preziosi per farmi sentire a mio agio, come a casa, ed ho avuto un’accoglienza importante dai tifosi”.

15.01 – Foto di ritiro e può iniziare la conferenza

15.00 – Sul palco anche il ds Giuntoli ed il vice presidente Edo DL

14.50 – Tutto pronto al Palazzetta di Castel di Sangro con la Coppa Italia sempre presente sul palco.

Terzo giorno di ritiro a Castel di Sangro ed alle 15, al Palazzetto dello Sport della cittadina, avrà inizio la conferenza stampa di presentazione per Amir Rrahmani e Victor Osimhen.-tuttonapoli.net-

 

 

15.55 – Termina la conferenza stampa. Restate su Tuttonapoli.net per approfondimento, il normale notiziario ed alle 17.00 l’allenamento pomeridiano degli azzurri.

Presidente, cosa si aspetta dal mondo arbitrale? “Dovrebbe farla a chi li governa. Anche se sbagliano poi gli danno la finale di Champions, la risposta ce l’ha già da solo… di cosa dobbiamo parlare”.

Mister, con la Coppa Italia al suo fianco è entrato nel cuore dei tifosi. L’anno prossimo a cosa si può ambire? “L’obiettivo è quello degli ultimi dieci anni, è molto difficile, ma è l’Europa che conta, per i giocatori, per i conti del club, per migliorare il nostro curriculum bisogna puntare alla Champions, è la casa del Napoli da tanti anni”.

Interviene il presidente: “Parlate sempre di mercato, oggi vi do una notizia: abbiamo rinnovato il contratto di Zielinski”.

Mister, quanto può incidere dall’inizio? Cosa si aspetta dall’anima dei big? “Tanto, da me invece nulla, mi aspetto di non sbroccare troppo. Io so cosa posso dare, al di là delle battute, ma devo lavorare tanto soprattutto se si vuole cambiare qualcosa, poi dovrò essere lucido”.

Presidente, che risposte ha avuto sul cambio dei diritti tv? “Il 28 leggeremo, si sono aggiunti altri 2 fondi e faranno una proposta unica, poi altri si sono affacciati all’orizzonte, sempre fondi, che non vogliono la media company della Lega, ma assistere anche il calcio Napoli ottenendo un x dall’utile oltre un certo fatturato, poi i soliti Infront ed altri che sono sostenuti da alcuni, la mia visione era di modernizzare tutto e fare una governance professionale togliendo all’assemblea di Lega di ribaltare tutto ogni volta, stabilendo il programma dei prossimi 6 anni ed erano venuti fuori 15mld e mezzo. Molti furbastri giocano sulla divisione tra le proprietà hanno giocato male, se ne sono approfittati. A noi manca almeno 1mld di divisione diritti tv in più a quanto prendiamo”.

15.45 – Mister, lei ha sempre parlato di mentalità. Crede di ottenerla col lavoro? “Col carattere solo si vincono poche partite, bisogna essere forti, completi. Voi parlate sempre di mercato, ma un giocatore deve crederci, restare solo se è al 100% con cuore e testa, noi non pettiniamo le bambole, lavoriamo tanto e ci vuole senso di appartenenza. Se non c’è più voglia non si può dare nulla, voglio gente motivata per alzare l’asticella. Dopo la Coppa Italia eravamo già in Europa, ero col veleno, lì volevo alzare l’asticella, abbiamo buttato una gara a Barcellona, non stavano benissimo loro, abbiamo sbagliato anche come personalità. Noi dobbiamo iniziare dal 1′, non dopo 3 schiaffoni, lo step è questo”, Giuntoli: “In questi 2 anni abbiamo cambiato tanto dalla storica squadra di Sarri, che era sempre quella, dopo un punto di arrivo basso abbiamo preso l’allenatore con più carattere di tutti ed il mio augurio non è di un acquisto o un altro… noi abbiamo fatto 40 punti in un girone, tanti squadre non li fanno da anni, poi costruiamo sulle motivazioni un altro ciclo importante”.

Presidente, sui debiti del calcio italiano di cui parlava, non è arrivato un punto di non ritorno per il calcio? “Sì, perciò aspetto Gravina che è l’unico che ha parlato del cambio di format, ci spiegherà come intende cambiarli per renderli più appetibili ai tifosi di campo e quelli virtuali, in tv ci sono alcune partite che non vede nessuno e già lo sappiamo”.

Direttore Giuntoli, oltre Politano chi per sostituire Callejon? “Callejon è stato unico nel suo genere, tutta la fascia, dava equilibrio, in una squadra diversa, secondo me Rino sa utilizzare altri, come Politano, Lozano, io non sarei così alla caccia sul mercato, a volte ce ne abbiamo di bravi in casa che non hanno dimostrato per intero il loro valore. Noi crediamo nella forza della squadra e nel lavoro di Rino. Forse può coprire meno di Callejon un suo sostituto, ma può attaccare di più e troveremo altri equilibri”.

Presidente, Koulibaly giocherà nel Napoli il prossimo anno? “Dovrebbe chiederlo allo United, al City, al PSG, a quelli che possono permettersi certe cifre”:

Mister, abbiamo visto Osimhen e Mertens insieme. Potrebbe variare il sistema di gioco per farli coesistere? “Non ho solo loro, c’è anche Lozano che può fare molto di più, in testa ho qualcosa ma già ti sei fatto un film per ieri, vediamo abbiamo in testa delle cose ma se pensiamo in avanti e poi dietro balliamo la coperta deve coprire bene…”

Presidente, Abruzzo terra in cerca di riscatto così come il Napoli nel calcio. “Il triangolare con il Castel di Sangro e l’Aquila tiene in considerazione il territorio, non ospiteremo nessun altro, la seconda sarà col Teramo. E’ un segno di rispetto, di apertura verso il territorio”.

Presidente, per Trasfermarkt 330mln investiti dall’anno scorso e 100 incassati dall’anno scorso. Ora che mercato sarà? “Per ora è di attesa, ma io la vedo diversamente: ho ottenuto solo una settimana in più, per me si doveva partire ad ottobre, invece i miei colleghi non erano d’accordo ma non sappiamo neanche cosa accadrà col Covid, i focolai, non ci ha capito niente nessuno, neanche il comitato tecnico-scientifico anche se sono onesti professionisti, altri paesi sono in condizioni disperate ed il governo non riesce a fermare i viaggi all’estero e si sono riempite le discoteche ed il focolaio è la costa smeralda. Io non mi sono mosso da Capri in due mesi! Poi aspetto Gravina tra qualche giorno e vediamo che idee ha a proposito, il calcio è un’industria che va tutelata”

15.33 – Presidente, spesso ha rinunciato a grandi offerte. In questo mercato particolare i prezzi sono al ribasso? “Se sommiamo gli acquisti dello scorso ritiro e quelli di febbraio e di ora con Osimhen, abbiamo sfondato i 300mln, io voglio vedere se le altre hanno investito così tanto. Noi abbiamo sul campo 35 giocatori ed abbiamo Petagna, per colpa del fratello positivo, sarebbero 36. Dovrebbero essere 23, 22 + 3 portieri, quindi ci sono 11 elementi in esubero. Rino sta esaminando anche giocatori rientrati da altre squadre e valuterà chi è più giusto tenere o chi mandare altrove, poi bisogna vedere questo mercato. Se resta rarefatto, allora anche noi dovremo costringerci a non cedere neanche quelli che voi considerate i pezzi da 90. Non faremo una campagna di saldi, questa è l’unica cosa certa, perché vedo degli avvoltoi. Voi sapete chi sono, sembra stiano aspettando per colpire in picchiata, ma noi abbiamo corazze impenetrabili e si sbeccheranno e non otterrano ciò che vogliono o ad i prezzi che vogliono”.

Mister, ora ci può dire che giocatore è Osimhen? “Ci può far verticalizzare di più, quando gli altri ci vengono a prendere alti in pressione possiamo subito andare avanti e giocare 3 contro 3. Ci darà soluzioni diverse, attacca bene gli spazi, ha forza fisica, ci darà una grande mano”.

Mister, come si passa da una stagione all’altra in 2 settimane? “Infatti, è solo un nuovo campionato. Abbiamo speso tanto, per 45 giorni s’è fatto un altro sport, ogni 3 giorni, si faceva fatica a preparare ogni partita in sala video, dovremo essere bravi a fare meno danni possibili, non perdere giocatori e stare attenti. Farà bene chi perderà meno giocatori, tra poco partiranno già per le nazionali, è un calcio diverso, nuovo, non ci faremo trovare impreparati”.

Per il ds Giuntoli, quanto accadrà qualcosa? C’è una scadenza? “Il mercato non è ancora partita, si fanno tanti discorsi, ma non ci sono presupposti per chiudere, tutti si leccano le ferite delle perdite e si fanno delle previsioni sulle perdite future. Il mercato è in stallo, speriamo da settembre di fare sul serio”.

Mister, con quello che hai oggi, dalla cintola in su siete più forti? “Oltre Osimhen, ti sei dimenticato Rrahmani. Io sono soddisfatto di chi alleno, la squadra è forte, poi del mercato chiedi al direttore. I giocatori che ci sono fanno parte dei più forti d’europa tra i giovani, poi le problematiche sono societarie, il club ha perso tanto senza i tifosi, senza la Champions e devo sentire anche quello che mi dice la società ma sono contento ed alleno. Poi vedremo chi partirà, se partirà”.

Presidente, cosa si aspetta dall’anno prossimo? “Dipende se mi lasciano lavorare, se lasciano lavorare Gattuso. Se iniziamo con stadi chiusi e di nuovo ogni 3 giorni… in nome di cosa poi? Sembriamo affittati per una commedia, ma chi la scrive, Ceferin dell’Uefa? Lavoriamo per lui? Lui dovrebbe lavorare per noi… non ha capito che bisogna rispettare i tifosi, senza di loro non organizzerebbe proprio nulla. In primis dei campionati nazionali, tutto il resto viene dopo!”.

Presidente, il campionato può cambiare format? “Io sono un visionario, devo prevedere il futuro, sul cambio del format è un problema della federcalcio, dopo il 31 agosto ne sentiremo parlare, ma non bisogna accogliere le novità come un male, molto spesso aggiustano il tiro di quello che da tempo era sbagliato. il campionato è in una forma per me talmente vecchia e superata che ben vengano novità”.

Mister, sente maggiori responsabile ora che inizia rispetto a quando è subentrato? L’obiettivo è la Champions? “La responsabilità è la stessa, io sono nato con la responsabilità, alleno una grande squadra, dobbiamo migliorare il settimo posto ed ora non ho paura di nulla, l’unico obiettivo è dare qualcosa alla squadra, bisogna solo lavorare a testa bassa”.

Ora il saluto di Giuntoli: “Mi ricollego al mister, un ringraziamento perché ci hanno accolto molto bene, si potrà stringere una forte collaborazione”, Edo DL: “Sono contento di essere qui, in questa regione fantastica, sono contento anche per l’affluenza dei tifosi che possono vedere qualche allenamento, ci mancava il loro calore, un plauso all’organizzazione cittadina, siamo arrivati in un luogo di grande valore, con strutture di un certo livello, con persone che hanno ribaltato questo posto, la Svizzera dell’Abruzzo, io la chiamo così”, Aurelio DL: “Hanno dimostrato con i fatti di fare quello che altrove non si può fare, la regione ci ha messo del suo, è stata la prima ad aprire ai tifosi seppur con una presenza ridotta e non è poca cosa. Ora si sta adoperando per aumentare anche ai concerti questo numero perché l’impianto è straordinario, di 7mila posti ed è diviso in settori, spero si possa raddoppiare almeno il numero a 2000”.

Prende la parola Gattuso che ringrazia le autorità: “Siamo arrivati ieri e sono rimasto sorpreso per le strutture, le persone, la disponibilità. E’ tanta roba. Facile fare calcio così, tre campi, albergo vicino, siamo soddisfatti e vi ringraziamo per come ci state trattando”.

15.10 – Introduzione del sindaco e del presidente della regione.

15.04 – Presenti, oltre ad ADL e Gattuso, anche il presidente dell’Abruzzo, il sindaco di Castel di Sangro, il ds Giuntoli ed il vice-presidente Edo DL

15.00 – Tutto pronto al Palazzetto dello sport di Castel di Sangro, esposta anche la Coppa Italia sul palco.

Secondo giorno di ritiro a Castel di Sangro e prima conferenza stampa che vedrà protagonisti il presidente Aurelio De Laurentiis ed il tecnico Rino Gattuso. -tuttonapoli.net-

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.