Cronaca e calcio

Sono oltre 2,5 miliardi le ore di cassa integrazione e dei fondi di solidarietà autorizzati dall’Inps tra aprile e luglio per fronteggiare l’emergenza Covid. Lo si legge nell’Osservatorio sulla cassa integrazione. Il numero totale di ore di cassa integrazione guadagni autorizzate nel periodo dal 1° aprile al 31 luglio per emergenza sanitaria -. si legge – è pari a 2.539,9 milioni di cui: 1.287,0 milioni di Cig ordinaria, 782,1 milioni per l’assegno ordinario dei fondi di solidarietà e 470,8 milioni di cig in deroga. Nel solo mese di luglio sono state autorizzate 449,6 milioni di ore con una crescita del 10% su giugno.

Le assunzioni attivate dai datori di lavoro privati nei primi cinque mesi del 2020 sono state 1.795.000 con un calo rispetto allo stesso periodo del 2019 del 43% per effetto dell’emergenza legata alla pandemia Covid-19 e delle conseguenti restrizioni. Lo rileva l’Inps nell’Osservatorio sul precariato di maggio secondo il quale per le assunzioni a tempo indeterminato il calo è stato del 30,77% (da 644.109 a 445.914). Le trasformazioni da tempo determinato nel periodo gennaio-maggio 2020 sono state 229.000, in flessione del 31% (-43% a maggio). Le cessazioni nel complesso sono state 1.972.000, in diminuzione rispetto allo stesso periodo del 2019. Tale diminuzione è stata particolarmente accentuata per i contratti a tempo indeterminato nel trimestre marzo-maggio (-47%) a seguito del blocco dei licenziamenti.

Inoltre, l’Inps, nell’Osservatorio sulla malattia, rileva che nel secondo trimestre del 2020 sono crollati i certificati arrivati ai datori di lavoro mentre sono cresciuti in media i periodi di assenza. Nel secondo trimestre 2020 sono arrivati 3.187.689 certificati a fronte dei 5.362.989 presentati nel secondo trimestre 2019 con una riduzione del 40,5%. Il calo è dovuto principalmente al lockdown legato all’epidemia da coronavirus. “La chiusura delle attività economiche, per tutto il mese di aprile e parte del mese di maggio – si legge – ha avuto come conseguenza un accesso molto limitato agli studi dei medici di base, i quali sono stati contattati quasi esclusivamente per le certificazioni riferibili al Covid 19”. Le giornate medie di prognosi per lavoratore con almeno un giorno di malattia passano da 9,6 nel secondo trimestre 2019 a 15,3 nello stesso trimestre del 2020 per il settore privato, e da 9,2 a 17,2 per il settore pubblico.

Boom dei lavoratori pagati con i titoli del Libretto famiglia (Lf) grazie all’introduzione del bonus baby sitter per fronteggiare la chiusura delle scuole legata all’epidemia da Covid 19. A maggio 2020 – sottolinea l’Inps – risultano circa 148.000, in aumento del 1.461% rispetto a maggio 2019 (erano 9.455). “La crescita – scrive l’Istituto – è da riferirsi essenzialmente all’introduzione del bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting previsto dall decreto “Cura Italia”, il cui pagamento è effettuato con i titoli del libretto famiglia; l’importo medio mensile lordo della loro remunerazione effettiva risulta pari a 561 euro.ANSA

 

 

L’uragano Laura ha raggiunto le coste della Louisiana dopo essersi rafforzato a categoria 4 su una scala di 5, ha annunciato il servizio meteorologico degli Stati Uniti. “L’uragano Laura, estremamente pericoloso , di categoria 4, ha toccato terra nei pressi di Cameron in Louisiana, con venti che arrivano a 240 chilometri orari, ha specificato il centro nazionale per il monitoraggio degli uragani nel suo più recente bilancio, prevedendo venti estremi e inondazioni in alcune zone dello Stato, a 15 anni dalle devastazioni di Katrina.ANSA

 

 

L’America ha bisogno dei altri quattro anni di Donald Trump. Parola di Mike Pence che intervenendo alla convention repubblicana dallo storico Fort McHenry attacca il candidato democratico alle presidenziali Joe Biden definendolo un “cavallo di Troia della sinistra radicale”. “Non sarete mai sicuri con uno come Biden”, l’affondo di Pence che, senza mai nominare l’afroamericano Jacob Blake ferito dalla polizia a Kenosha, rilancia il monito del presidente Donald Trump per ristabilire l’ordine nello stato del Wisconsin scosso dalle proteste antirazziste. Pence non tradisce le attese e, nell’accettare nuovamente la nomination a candidato vicepresidente, si conferma strenuo e fedele difensore della linea trumpiana, quella dell’America First e del ‘law and order’. “Le violenze devono finire”, afferma, e “noi non toglieremo mai i fondi alla polizia”.Negli stessi istanti Joe Biden su Twitter loda invece i giocatori dell’Nba che si sono rifiutati di giocare in segno di solidarieta’ con le proteste antirazziste. Poco prima lo aveva fatto Barack Obama. Alla fine d

ell’intervento il tycoon raggiunge Pence sul palco prima dell’esecuzione dell’inno nazionale. Insieme a loro la first lady Melania Trump e la second lady Karen Pence che poco prima aveva reso omaggio ai militari eroi e alle loro mogli. Tutto attorno una folla di sostenitori senza mascherina e senza alcun rispetto del distanziamento sociale. Pazienza se Pence nel suo intervento aveva appena affermato che “la salute degli americani resta al primo posto” delle priorita’ dell’amministrazione Trump.

Ad aprire la serata era stata la governatrice del South Dakota Kristi Noem, grande tifosa di Trump. “I principi fondanti dell’America sono sotto attacco”, ha detto: “Ci sono voluti 244 anni per costruire il nostro grande Paese, ma ora rischiamo di perdere in poco tempo tutto se prenderemo la strada indicata dai democratici e dai loro sostenitori piu’ radicali”. Un leit motiv, questo, che finora ha dominato tutte le serate della convention: “Questo e’ un voto per scegliere tra la vera America e il socialismo”, ha ripetuto anche Lara Trump, moglie del terzogenito del presidente Eric Trump. Nella quarta e ultima serata, fra poche ore, grande attesa per il discorso di accettazione della nomination di Donald Trump ma anche per quello della sua probabile erede, la figlia Ivanka.ANSA

 

 

Un deciso “no” alle mascherine in classe e un avvertimento: “impossibile ripartire così senza evitare il caos dei trasporti, perché in molti rischiano di non raggiungere istituti o luoghi di lavoro”. E’ un dialogo difficile quello tra Regioni e governo, che non hanno ancora trovato la quadra su scuolabus e dispositivi di protezione in vista dell’inizio delle lezioni e della ripresa delle attività. Dopo il vertice dei governatori con i ministri Boccia, De Michelis, Speranza e Azzolina, emerge la necessità di un coordinamento permanente, in particolare sul nodo del trasporto pubblico locale su cui pesa il continuo braccio di ferro tra le Regioni, che puntano a ‘viaggiare’ a pieno carico, e il Comitato Tecnico Scientifico. Sul tavolo ci sono le proposte dei territori vagliate in queste con un po’ di scetticismo dagli scienziati, i quali godono del pieno appoggio del ministro della Salute.

Dai separatori morbidi tra i passeggeri sui mezzi al controllo della temperatura a bordo fino alla rimodulazione degli orari delle scuole, sono diverse le idee contenute nel report della Commissione Trasporti delle Regioni affinché si possa derogare al distanziamento di un metro sui mezzi. “Se non si interviene in questi giorni chiarendo i limiti delle capienze sul trasporto pubblico locale si rischia il caos”, tuona senza mezzi termini il governatore dem dell’Emilia Romagna Bonaccini, anche presidente della Conferenza. E il suo vice, il governatore ligure Toti, affila la lama: “L’ennesima riunione con il governo si è conclusa con un nulla di fatto. Dobbiamo far muovere milioni di persone e sappiamo benissimo che di qua al 14 settembre non ci sono risorse materiali di implementare il servizio Tpl, se non in percentuale bassa. A questo punto il governo decida quali sono le categorie che hanno il diritto di spostarsi sui mezzi per andare al lavoro e quali no”. Per il lombardo Fontana “servono certezze e dall’Esecutivo arrivano solo dubbi”. E domani mattina è prevista una nuova riunione Conferenza delle Regioni. Ma il governo punta ad abbassare la tensione parlando di “riunione positiva”.

A provare ad evitare strappi sono innanzitutto i ministri Boccia e De Micheli. Quest’ultima è disponibile all’apertura sulle proposte dei governatori mentre il ministro delle Autonomie annuncia un “coordinamento permanente con Regioni e enti locali fino all’avvio dell’anno scolastico per intervenire in tempo reale sulle necessità”. Tra le idee spunta anche quella di eventuali deroghe al metro di distanza sui bus basate sul “principio del gruppo abituale esteso ai componenti della stessa classe”, come ipotizzato dal presidente della Commisione Trasporti, Fulvio Bonavitacola. E dopo una riunione tenutasi qualche ora dopo il vertice, il Cts ha ribadito alcune misure come la necessità dell’ausilio di ulteriori mezzi per aumentare le corse ma anche ridurre le tratte, l’uso dei separatori ‘antigoccioline’, l’adozione di sistemi con filtri innovativi per un maggiore ricambio dell’aria a bordo, l’utilizzo di bus privati, una diversificazione degli orari di apertura delle scuole (con due blocchi orari in particolare per le superiori, nella fascia 7,30-9,30), norme diverse per il trasporto urbano e quello regionale o extraurbano e la moral suasion da parte degli stessi controllori. Sull’agenda dei grattacapi non c’è solo le questione Trasporti. In vista del 14 settembre resta ancora da superare il dibattito sulle mascherine. Il Commissario Arcuri, che ha partecipato al vertice, ha fatto sapere che saranno distribuiti da venerdì prossimo i primi banchi monoposto agli istituti ed è appena cominciata la distribuzione dei dispositivi di protezione e gel per le varie scuole.

“O c’è la distanza di un metro o c’è la mascherina, serve buon senso. Sarà molto difficile farla tenere a bambini da 6 e 10 anni, ma dobbiamo ridurre le chance che il virus circoli e la mascherina è sicuramente un ausilio importante quando i bambini sono vicini. Quando sono distanti a mio avviso se ne può fare a meno”. Così il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, durante la trasmissione L’aria che tira, su La7, rispondendo in merito all’uso della mascherina in classe.

ORGANICO – Sul fronte del personale scolastico la ministra Azzolina rassicura: “Grazie alle risorse stanziate per l’emergenza ci saranno oltre 70mila unità di organico in più per la ripartenza tra docenti e Ata”, ha detto la titolare dell’Istruzione durante il vertice. E da venerdì prossimo saranno distribuiti i primi banchi monoposto alle scuole, mentre comincia oggi la distribuzione di mascherine e gel per i vari istituti. E’ quanto avrebbe fatto sapere la struttura commissariale per l’Emergenza nell’ambito del vertice, al quale ha partecipato anche Arcuri.

Intanto sono partiti nel Paese i test sierologici al personale della scuola, mettendo già in luce una serie di dati che alimentano timori. Solo in Umbria i 1.334 test sierologici per il Covid ai quali è stato sottoposto il personale scolastico hanno evidenziato che 20 persone sono entrate a contatto con il virus: sono momentaneamente in isolamento in attesa del risultato del tampone. Ci sono invece sei casi di positività tra i test Covid effettuati tra il personale scolastico nel Trevigiano, ora richiamato per effettuare il tampone. E a Bergamo sono già oltre seimila le persone prenotate per il sierologico in vista della riapertura dei plessi scolastici. “Potremmo avere rilevazioni positive alte, fino al 50% anche in altre aree”, avverte Maddalena Gissi della Cisl Scuola.ANSA

 

 

Rinnovato un appuntamento storico per il Napoli in ritiro. Anche quest’anno a seguire la squadra ci sarà il Cardinale Crescenzio Sepe, presente a Castel di Sangro lunedì per la classica benedizione alla squadra in vista della prossima stagione. -tuttonapoli.net-

 

Mercoledì 4 settembre presso il Tribunale Federale Nazionale verranno discussi i deferimenti a carico della Roma per responsabilità oggettiva, del medico giallorosso Massimo Manara e del CEO Guido Fienga. Deferimenti scattati su denuncia del Napoli, che ha accusato i giallorossi di non aver rispettato i protocolli anti Covid nella sfida del San Paolo, terminata 2-1 per i padroni di casa.

Al termine della partita il ds dei partenopei Cristiano Giuntoli, ha accusato giocatori, staff e dirigenti della Roma di non essere stati ligi e attenti alle regole contro il Coronavirus. La denuncia si riferisce alla decisione della Roma di far sedere sula panchina ospite tutti i giocatori non scelti da Fonseca per partire nell’undici titolare, non rispettando le disposizioni del protocollo redatto per una ripresa in sicurezza del campionato. Lo scrive Calcio&Finanza. -tuttonapoli.net-

 

Non bastano 70 milioni per convincere De Laurentiis a privarsi di Kalidou Koulibaly. Ne serve un’altra, di offerta, per arrivare al difensore senegalese. Lo scrive l’edizione odierna del Corriere dello Sport. Una nuova proposta è attesa dalle parti di Castel di Sangro. Per sostituire l’ex Genk, il Napoli pensa a Matvienko dello Shakhtar o a Sokratis dell’Arsenal, che può arrivare comunque se parte Maksimovic.-tuttonapoli.net-

 

Potrebbe subire una forte accelerata nelle prossime ore la trattativa fra Arsenal e Roma per lo sbarco in Premier League di Amadou Diawara. Stando a quanto riportato dal Daily Express, infatti, i Gunners avrebbero pronta per l’ex Napoli un’offerta da 30 milioni di euro. L’obiettivo dei londinesi è di trovare il sostituto del partente Lucas Torreira.-tuttonapoli.net-

 

 

Alfredo Pedullà per La Gazzetta dello Sport ha tracciato un profilo di Maurizio Sarri a poche settimane dall’esonero con la Juve: “Sarri non ha rabbia, ma malinconia, inquietudine, smarrimento misto a pentimento. Chelsea e Juve gli hanno gonfiato il conto in banca e arricchito la bacheca. Maurizio è ricco ma povero. Tornerà ricco quando allenerà e non gestirà. Quando gli diranno di mettere un pilota automatico, dopo avergli proposto una bella iniezione sul mercato, quando guarderà prima dentro la scatola. E se la troverà vuota, dirà no. In fondo, è colpa anche sua: lui non chiede mai, e sbaglia”.-tuttonapoli.net-

 

 

In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’, trasmissione in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Sergiy Serebrennikov, agente di Vitaliy Mykolenko:

“Che tipo di giocatore è Mykolenko? E’ un terzino sinistro, un calciatore capace di fare tutta la fascia e ricoprire quel ruolo sia in un 4-4-2 che in un 3-5-2. Per me è assolutamente pronto per fare il salto in una grande lega. E’ ancora giovane, certo, e anche il campionato ucraino non è una competizione di primo livello, ma alla sua età è già un elemento importante nella nazionale. E poi con la Dynamo ha anche maturato la giusta esperienza nelle coppe europee, come i preliminari di Champions League o la fase finale dell’Europa League. Quindi per me, sì: Vitaliy è un calciatore completo e pronto per il grande salto. Se dovessi compararlo a qualcuno? A nessuno, ha uno stile di gioco unico.E’ uno estremamente fisico, bravo nel gioco aereo, ma allo stesso tempo anche molto tecnico. E’ bravo ad attaccare partendo dalle retrovie, senza sacrificare mai la fase difensiva. Per questo c’è grande interesse su di lui. Se può giocare centrale? Può giocare lì, ma non credo sia la posizione migliore per lui. Chi cerca un difensore centrale, è meglio che guardi ad un’altra opzione. E’ un terzino sinistro ed è nato per ricoprire quel ruolo. Se abbia mai avuto contatti con il Napoli o altri top club in Europa? Qui in Ucraina si legge moltissimo tra Mykolenko ed il Napoli, ma ad oggi non ho mai avuto contatti con loro. Posso dire con certezza che c’è molto interesse su Vitaliy, tanti club chiedono continuamente informazioni per lui.

Per quanto riguarda il Napoli, però, ripeto: ad oggi non c’è nulla di concreto, non ho mai avuto contatti con il club azzurro. Se la Serie A sia il campionato ideale per lui? Assolutamente sì. E’ un campionato davvero interessante, uno dei migliori per le caratteristiche di Vitaliy. E il Napoli di Gattuso, ovviamente, è un grandissimo club, che lotta per i vertici e che ha tanti elementi importanti. A tanti giocatori piacerebbe giocare lì. La Dynamo Kiev lo reputa un calciatore estremamente importante, ma nel mercato si sa: chiunque può partire con la giusta offerta. Quindi, restiamo aperti a tutto. Il club comprende bene che anche il volere del ragazzo sarà fondamentale e che difficilmente si può trattenere un giovane promettente come lui, quando si profilano offerte importanti, dai top club dei principali campionati in Europa. A quel punto, poi, starà alla Dynamo fare il prezzo e decidere il da farsi, e con la giusta proposta ed il giusto club, credo sia possibile vedere Mykolenko in partenza da Kiev già quest’anno”.100per100 Napoli

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.