Cronaca e calcio

Scuola chiusa per un caso di Covid. Succede a Verbania, nel più importante istituto superiore della città, il ‘Cobianchi’, dove l’attività didattica – informa la preside, Vincenza Maselli – è stata sospesa da oggi “per consentire lo svolgimento di un intervento di sanificazione dei locali. L’intervento si è reso necessario poiché un utente, entrato recentemente in Istituto, è risultato positivo al virus Covid-19”. Nella scuola si stavano svolgendo, dal 26 agosto, i corsi di recupero.

“La sicurezza degli alunni e di tutto il personale scolastico è, per l’istituto Cobianchi, prioritaria rispetto a qualsiasi altro interesse”, scrive la preside Vincenza Maselli nella nota sull’homepage del sito web. “La riapertura della scuola avverrà quando saranno terminati i lavori di sanificazione e si potrà così garantire l’accesso in totale sicurezza”. Il ‘Lorenzo Cobianchi’ di Verbania è un istituto fondato nel 1886, con formazione tecnica (Chimica, Meccanica ed Elettrotecnica, Informatica, Elettronica) e licei: Biologico, Scienze Umane e Sociali, Linguistico-Moderno e Scientifico Tecnologico.ANSA

 

 

E’ rientrato l’allarme per la piena dell’Adige in Alto Adige. E’ stata quindi riaperta l’autostrada del Brennero tra San Michele e Bolzano. Il livello del fiume è sceso sotto la soglia d’allarme. Ad Egna l’evacuazione che riguardava circa 400 persone è stata sospesa. La popolazione interessata può quindi tornare nelle proprie abitazioni. Anche le ditte possono riprendere la loro attività. Restano invece chiuse la ferrovia e la statale del Brennero a nord di Bolzano.

Due turisti tedeschi hanno perso la vita in un incidente stradale, avvenuto la scorsa notte sulla statale del Brennero nei pressi di Pineta di Laives, sul percorso alternativo dopo la chiusura dell’autostrada del Brennero a causa della piena dell’Adige. La loro vettura si è scontrata con due camion con targa straniera. Sono deceduti il padre 45enne e la nonna 67enne, informa la Rai. Sono stati ricoverati in ospedale il nonno e il bimbo di 7 anni. Illesi invece i camionisti.

Oggi allerta arancione in Veneto, Alto Adige e Lazio; gialla in Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Marche, Molise, Puglia, Sicilia, Toscana e Umbria.ANSA

 

 

Prosegue il calo dei contagi da coronavirus in Italia: sono 1.365 (contro i 1.444 di ieri) nelle ultime 24 ore. Sale il numero delle vittime, quattro in un giorno (ieri un solo decesso), per un numero complessivo di 35.477 morti. Si ferma la serie record sul numero di tamponi effettuati: sono 81.723 rispetto ai quasi 100 mila di ieri, ma nel bollettino di oggi viene specificato che la Regione Basilicata comunicherà solo domani il numero dei tamponi e dei casi testati di oggi. E’ quanto emerge dai dati del ministero della Salute. ANSA

 

 

“Osimhen? Mi è sembrato una bella gazzella, adesso vediamo in che modulo verrà inserito. Allan? Siamo ai saluti finali. Andrà all’Everton”, questa un’anticipazione delle parole di Aurelio De Laurentiis in un’intervista che andrà in onda alle 13 su Kiss Kiss Napoli, emittente ufficiale del club azzurro.-tuttonapoli.net-

 

20.50 – Termina il convengo. Restate su Tuttonapoli.net per il normale notiziario e gli approfondimenti da Castel di Sangro

20.47 – Chiusura ad ADL che racconta un retroscena: “Non esiste politica senza economia, in Italia si fa politica senza pensare all’economica, senza l’Europa che ci dava questi soldi stavamo veramente messi male, dopo una recessione che va avanti dal 2007, e lo sapevamo dal 2005, ma non c’è vision. Io ricordo che presi il Napoli senza sapere nulla di calcio, ma l’industria del cinema è una delle più complesse con competenza mondiale, c’era Profumo all’Unicredit e mi disse ‘cosa fai, ti do tutto quello che vuoi, quanto vuoi per i film in america, ma il calcio no, tu pensa che siamo interisti e non gli abbiamo dato 1 euro a Moratti”, ma mi ascoltò e poi mi disse ‘hai ragione, ma il comitato è in vacanza’, e misi miei soldi personali per prendere il Napoli e non me ne sono mai pentito ed ho avuto ragione”.

20.35 – Il dibattito prosegue sui finanziamenti bancari alle imprese.

20.20 – Ancora ADL: “Napoli un’oasi anche finanziaria? Il calcio italiano va rivisitato con regole diverse. Bisogna stabilire il rispetto per i tifosi, il campionato deve essere prioritario ed invece sembriamo dipendenti dell’uefa quando in realtà dovrebbe essere un secretariato, Ceferin esiste in funzione dei paesi e dei club, non noi in sua funzione. Ora c’è il problema che in Francia sono tornati i focolai, in Spagna anche, i casi aumentano, aspettiamo, ma siamo ancora lontani da un vaccino ed il problema è di capire se dobbiamo lavorare per la nazionale di Mancini o per i tifosi napoletani, la Juve per i tifosi juventini e così via, tutti dovrebbero partire quando è tutto sanificato. Ieri c’erano casi alla Roma, vengono fuori casi a destra e sinistra, poi ci sono gli stadi chiusi e quindi auto-castrazione e significa essere degli stupidi. La Figc aspetta la Lega, cioè noi, i club non sono capaci di decidere, i 20 club tranne il Napoli hanno collezionato 3 miliardi di debiti, questo va bene? Per la Figc non sarebbero neanche ammissibili, ma poi il povero Gravina dice: cosa devo fare? Non partiamo? Solo quattro squadre dovrebbero iniziare? Io ero l’unico che mi battevo per i 5 cambi, prima ancora per la panchina, si mandavano i giocatori pagati in tribuna durante le partite. Poi c’è il fair play finanziario per chi fa le coppe, gli altri 13 non partecipano e su molte scelte vai in minoranza in assemblea”

20.15 – L’amministratore delegato di Triboo Group Riccardo Maria Monti sullo smart working: “Noi lo facevamo una volta a settimana, passare ad uno più esteso forse era più semplice, ma la perdita di socialità sul lavoro ha effetti gravi. Un’occasione per il sud, molti comunque con noi in smart working lavorano a pieno stipendio. Un altro aspetto critico è la pubblica amministrazione che ha interpretato lo smart working come vacanza, documenti per cui serve una settimana ti arrivano in un mese. Può essere un’opportunità di digitalizzazione. Sulla scuola c’è un grave problema di socializzazione, sono fortemente contrario”.

20.10 – Ancora ADL: “A Castagna dico che il coraggio devono averlo anche i banchieri, per non essere dei bancari. Io ho sempre immaginato cosa voleva il pubblico, di 400 film ringraziando il cielo non ne ho sbagliato uno. Di 20 società, la mia è l’unica non indebitata, anzi ha una riserva di liquidità notevole, in un contesto comunque difficile perché se lavori in modo corretto porti a casa i risultati. In primis più che ricostruire, bisogna rifondare, a partire dall’unione del territorio, parlare di Italia e non di regioni. Perché il sud deve sempre sentirsi inferiore a Milano, la nuova capitale d’Europa, l’abbiamo visto come lo è stata! “Lei avrebbe il coraggio di diventare un banchiere che fa impresa con gli imprenditori? Pensando anche al futuro, col governo che apre cantieri, crea posti di lavoro, scuole, difesa dei mestieri che vanno tramandati. Oggi fare il contadino, con le nuove tecnologie, è un fatto intellettuale, non più dell’aratro da spingere con fatica, ma i figli dei contadini per volontà dei genitori non sono più per la specializzazione e vogliono l’Università che quasi non esistono, noi siamo indietro secoli sulle università Usa. L’Europa non s’è mai costituita, l’Inghilterra sempre lì da sola, senza uniformare la moneta,la lingua inglese per tutti, tenendo poi l’italiano come ricchezza”.

20.00 – Giuseppe Castagna, Amministratore Delegato di Banco BPM: “Saluto i miei amici sul palco, anche clienti, col presidente invece non è facile fare business”. ADL: “Io sono da una vita Unicreditiano (ride, ndr)”, Castagna: “Mi fa piacere esserci, c’ero anche a Dimaro, anche per augurare un buon inizio alla nostra squadra del cuore. E’ una fase delicata, si diceva ne riparliamo a settembre, è arrivato e abbiamo ancora tanti interrogativi. Io ho un panorama di tanti imprenditori che sono ripartiti, giugno e luglio sono stati mesi quasi normali, come gennaio, questo passo falso di agosto potrebbe compromettere la ripartenza di settembre, e stavolta tante colpe le banche non le hanno, ci sono stati tanti finanziamenti, poi i grandi gruppi hanno rapporti con le banche e possono sopportare un po’ di indebitamento aggiuntivo, i piccoli hanno più difficoltà nella ripartenza. Ai 3 imprenditori presenti, al di là del presidente, sono leader ed innovativi nei loro settori”.

19.55 – L’amministratore delegato di Triboo Group Riccardo Maria Monti sui cambiamenti post-Covid: “Accelerazione del remoto in tutte le sue forme, l’abitudine a comprare on line che ha fatto un salto di qualità, c’è una digitalizzazione in tutti i processi e speriamo che continui anche in Italia, un paese tradizionalmente vecchio, arcaico nel modo di fare, questa velocizzazione, digitalizzazione, sia un bel lascito di un periodo molto brutto. Oggi in Italia mancano circa 300mila addetti formati, 20mila sviluppatori in piattaforme commerce, avrebbero lavoro domattina, ma la scuola ha creato poche figure di questo tipo. Oggi anche settori come la moda hanno investito in questo campo, provano a fare questo salto di qualità. Anche le banche ci provano, scrollandosi di dosso la burocrazia”. ADL: “Riccardo, anche chi ci ha governato aveva interessi per ritardare la digitalizzazione… questo resta un paese di poteri forti, mafia, p2, camorra, mafia, manca spesso lo stato, a volte è colluso”, Maria Monti: “Sì, anche mancanza di leadership politica locale, poi ci abbiamo messo molto noi come ecosistema di cittadini, comunità, professionista, oltre ad un grande complotto che forse pure c’è, ognuno dovrebbe fare il suo”.

19.40 – Subito interrogato ADL: “Noi guardiamo sempre avanti, ma da 20 anni troviamo un freno pazzesco, immagina che nel 2005 avremmo dovuto prevedere la crisi che poi s’è aggravata ora col Covid. Il convegno è su come ricostruire le imprese, ma Confindustria è stata assente, io quando ci andava già sentivo cose superata. Pensavano al terzo millenio come quello dei beni immateriali, ma io nel cinema c’ero già dentro in realtà, nel calcio invece non sapevo nulla, avevo giocato a basket, ma mi interessava l’unione sul piano spettacolare, cosa offrire al pubblico, il massimo in sala ed in tv ed il massimo della popolarità nel calcio che accomuna tutti. Noi siamo in mano a degli inesperti, degli incapaci. Voi immaginate a scuola se nell’ora di ginnastica uno spiegasse un’ora di tattica, di calcio, per farli appassionati, mollando i videogiochi, gli ipad, per far rintronare questi bambini con genitori irresponsabili. L’ho detto a dei genitori del perché dare questi cellulare. La scuola in generale fa acqua da tutte le parti, i politici per stare in sella per decenni, fanno crescere gli ignoranti, quei pochi andranno all’estero”.

19.38 – Introdotti gli ospiti.

Amici di Tuttonapoli, buonasera da Castel di Sangro. Alle ore 19.30, presso il Palazzetto dello sport, in collaborazione con Regione Abruzzo, SSC Napoli, e comune di Castel di Sangro, Wall Street Italia presenta il convegno “Ricostruire: La parola alle imprese”. Interverranno Aurelio De Laurentiis, l’amministratore Delegato di Magnaghi Aeronautica Paolo Graziano, l’Amministratore Delegato “Walter Tosto” Luca Tosto, l’amministratore Delegato Triboo Group Riccardo Maria Monti ed in collegamento da Milano, Giuseppe Castagna, Amministratore Delegato di Banco BPM. Condurrà l’evento, Leopoldo Gasbarro, direttore di Wall Street Italia.-tuttonapoli.net-

 

 

Nel suo editoriale per TMW il direttore Michele Criscitiello parla così del mercato degli azzurri: “A Napoli, ieri, i tifosi chiedevano Messi ad Aurelio De Laurentiis. A gran voce. Giustamente il Presidente più che mettersi la mascherina sulla bocca l’avrà dovuta mettere sulle orecchie. Meglio non ascoltare! Il Napoli, a prima sensazione, il colpo l’ha fatto. Questo Osimhen sta facendo vedere belle cose e Gattuso ne parla già molto bene. Ma gli azzurri sono in ritardo sul mercato e non si possono chiedere i miracoli, ogni anno, a Rino Gattuso. Finalmente Allan è andato all’Everton. 25 + 5 di bonus un regalo. Un anno prima ne chiedevano 70 al PSG. Infatti rimase. 70 troppi ma 25 pochi. In pochi mesi, a Napoli, hanno deprezzato il valore del brasiliano, non facendolo giocare e facendo una guerra che non è convenuta a nessuno. Il vero Allan vale tra i 35 e i 40 milioni di euro. Non di più, neanche quando girava a mille. Ora altre cessioni. In partenza c’è anche Lozano ma su Lozano e Meret va trovata una soluzione per evitare un bagno di soldi. Investimenti senza ritorni. Giuntoli spinge per cedere Petagna e chiede uno scambio con Lasagna all’Udinese ma ovviamente Pozzo chiede 30 milioni e non accetta scambi di prestiti. L’Atalanta ha offerto 20 milioni di euro e non bastano. Attenzione, per il Napoli, all’ipotesi Inglese che è in uscita da Parma”.-tuttonapoli.net-

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.