Cronaca e calcio

“Sto bene, tranquillizzo tutti. Sono sempre stato abbastanza bene, non ho avuto sintomi gravi. Mi ritengo fortunato, è stata una bella botta: sono stato il primo nel nostro ambiente, spero sia servito a sensibilizzare un po’ tutti”. Daniele Rugani, il difensore della Juventus che è stato il primo caso di positività al coronavirus reso noto in Serie A, rassicura dai microfoni di Jtv sulle sue condizioni di salute.

Anche la compagna del giocatore, la giornalista e conduttrice tv Michela Persico, 29 anni, è risultata positiva. Lo ha annunciato lei stessa in un video pubblicato su Instagram: “Ho appena ricevuto l’esito del tampone ed è positivo. Non ho alcun sintomo e sto benissimo, sono fortunata – precisa – Ci tenevo a ringraziarvi per il vostro affetto e rassicurarvi sulla mia salute, come di quella di Daniele. Ma ci tengo a raccomandare davvero tutti a rispettare quelle norme che sono state indicate per sconfiggere il virus, restare a casa, perché, come è capitato a me, si può essere positivi senza saperlo e in questo modo restare a contatto con persone che hanno difese immunitarie indebolite”. ANSA

 

(ANSA) – E’ ufficiale: anche in Argentina il calcio si ferma a causa del Coronavirus. La decisione è stata presa di comune accordo da governo e federcalcio locale (Afa), “perché non si poteva più andare contro ciò che sta succedendo in tutto il resto del mondo”, come ha spiegato un portavoce federale. Le ultime partite ad essere giocate (a porte chiuse) saranno Lanus-Argentinos Jrs e Rosario Central-Colon di questa sera, poi l’attività verrà sospesa a tempo indeterminato. (ANSA).

 

(ANSA) – Sabato scorso, al termine della partita del campionato carioca vinta per 2-1 contro la Portuguesa, aveva chiesto a gran voce che anche in Brasile il calcio si fermasse per via del Coronavirus, e aveva parlato di un suo amico ammalato. Jorge Jesùs, allenatore portoghese del Flamengo campione del Sudamerica, è stato accontentato, visto lo stop deciso dalle varie federazioni regionali (compresa quella di Rio), ma oggi è risultato positivo al tampone al quale sono stati sottoposti tutti i giocatori, lo staff tecnico e il personale del club. Il tecnico è, appunto risultato positivo ed è stato messo subito in isolamento, anche perché, avendo 65 anni, è considerato un soggetto più a rischio di altri.Nel frattempo è staro esaminato anche Zico, che nei giorni scorsi aveva avuto contatti con lui, e l’ex asso dell’Udinese è risultato negativo.
Il Flamengo ha deciso di far effettuare questi test perché il primo ad essere stato affetto dal Covid-19 era stato, nei giorni scorsi, il vicepresidente Mauricio Gomes de Mattos, che aveva viaggiato con la squadra in Colombia in occasione del match di Libertadores contro lo Junior Barranquilla. (ANSA).

 

Rino Gattuso, allenatore del Napoli, ha parlato a Record, noto quotidiano portoghese, della delicata situazione relativa al Coronavirus: “Stiamo vivendo qualcosa di strano, che cambia la nostra vita e la nostra routine. Mentalmente è molto difficile. È impossibile uscire la sera o andare al ristorante. Le scuole e altri servizi sono chiusi. Il Governo ha chiuso tutto e le persone non possono uscire di casa.

Siamo tutti della stessa carne, dello stesso sangue. C’era un comico italiano, Totò, che diceva qualcosa come: possiamo esser nobili o senzatetto, ma alla fine finiamo tutti sotto la stesa terra. Un po’ quello che sta succedendo qui. Questo è un virus silenzioso. Molti sono infetti e non lo sanno”.-tuttonapoli.net-

 

Giornata fondamentale quella di oggi per decidere le sorti del calcio internazionale. Appuntamento in videoconferenza per prendere decisioni importanti. Si comincia alle 10 con Uefa e leghe, club e calciatori. Poi, alle 13, l’Uefa e le 55 federazioni. Infine, alle 14, un Esecutivo straordinario.

L’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport fa sapere che lo scenario più probabile è il seguente: il rinvio dell’Europeo e quindi la possibilità di sfruttare tutto il mese di giugno per concludere i campionati e le coppe. Una volta che il rinvio di Euro 2020 sarà ufficiale, con la doppia opzione di programmarlo a novembre di quest’anno oppure la prossima estate, bisognerà stilare i nuovi calendari. Sono tutti in attesa. Anche il Napoli. -tuttonapoli.net-

 

Nel corso di Radio Marte, il giornalista Raffaele Auriemma ha parlato della situazione legata al calcio italiano e di una sua sensazione sui prossimi mesi: “I dirigenti credo abbiano preso coscienza della situazione. Stanno cercando di capire quando arriverà la curva verso il basso, quando poi arriverà in basso le squadre secondo me faranno effettuare il tampone a tutti gli atleti e, se non ci saranno più contagiati, si giocherà a porte chiuse. E’ una mia idea, anche perché altrimenti non si giocherà più. Non è solo sport, il calcio è un’industria, troppe cose sono connesse, noi compresi, c’è un indotto impressionante ed il mondo si ferma senza turismo e calcio”-tuttonapoli.net-

 

La Juventus comunica di aver disposto l’isolamento volontario domiciliare per dieci calciatrici delle Juventus Women e della Nazionale Italiana che, durante la trasferta o il viaggio di ritorno dall’Algarve Cup, potrebbero aver avuto contatti con un soggetto che si è successivamente rivelato positivo al COVID-19. Si specifica che le calciatrici sono tutte asintomatiche. Lo ha annunciato il club bianconero sul proprio sito ufficiale.-tuttonapoli.net-

 

Il titolare di una ferramenta è stato denunciato per aver immesso sul mercato prodotti pericolosi. L’uomo, un 31enne del Napolietano, è stato scoperto dai Carabinieri di Melito per aver venduto mascherine, prive di tracciabilità, al prezzo di otto euro. Le mascherine sanitarie sequestrate, 27, erano anche prive di marchio CE.radiomarte

 

12 persone, che nonostante le norme anti contagio, avevano organizzato un pic-nic in un parco a via Madonna del Pantano, a Varcaturo, sono state scoperte e denunciate dai Carabinieri del comune della costa e da quelli del gruppo Radiomobile di Giugliano. I denunciati si sono giustificati dicendo che, dopo 5 giorni rinchiusi in casa, avevano bisogno di prendere un po’ d’aria. Tutti risponderanno di inosservanza dei provvedimenti disposti dall’autorità.-radiomarte-

 

Un 70enne ed una donna di 91 anni sono deceduti a S. Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta, comune in cui risiedeva l’82enne morto qualche giorno fa. Le ultime due vittime sono state trovate positive al Coronavirus, così come le altre 5 persone dall’inizio dell’emergenza, dopo aver praticato il tampone post mortem. S. Maria Capua Vetere è il comune dove risiedeva l’82enne deceduto qualche giorno fa, e in cui si è verificato il più alto numero di contagiati del Casertano: ben 18, di cui nove appartenenti proprio alla famiglia dell’anziano. Il dato generale, dunque, è di 14 vittime in Campania per COVID 19, per un totale di 460 contagiati, tra cui un bambino.Radiomarte

 

Dalla pagina Fb di Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, apprendiamo che “nella mattinata odierna sono stati esaminati presso il centro di riferimento dell’ospedale Cotugno 77 tamponi. Di questi 4 sono risultati positivi. Come per gli altri fino ad oggi esaminati, si attende la conferma ufficiale da parte dell’Istituto Superiore di Sanità”. Dunque, il totale delle persone positive in Campania è di 404. Deceduti: 9 e guariti 28. Intanto la Protezione Civile e la Regione fanno sapere che entro domani arriveranno 43 mila mascherine che serviranno a coprire le esigenze innanzitutto del personale medico, ospedaliero, e del 118. Per quanto riguarda le cosiddette “chirurgiche”, è stato assicurato l’arrivo entro oggi di 40.000 mascherine. Altre 300.000 di queste arriveranno nella giornata di domani-radiomarte-

 

ROMA – Coronavirus: contagio resta alto, l’ultimo bollettino dal fronte registrava 2.470 contagiati in un giorno. Ma contagio non accelera: il giorno precedente il contatore dei contagiati segnava 2.853. Quanto vale questo dato? Poco. Elementi minimi di scienza statistica (ma anche semplice buon senso se ci si applica un po’) dicono insieme che su una sequenza ormai lunga settimane un singolo punto della sequenza non segnala trend, tendenza, andamento. Ce ne vogliono almeno due se non tre.

Se stasera alle 18.00 il bollettino della Protezione Civile e dell’Istituto Superiore della Sanità, se domani alle 18.00 lo stesso bollettino…Se insomma la non accelerazione del contagio registrata ieri sarà confermata oggi e domani, allora e solo allora sarà vera, chiara, accertata. Con quel poco o tanto che potrà significare.Ce ne vogliono tre di giorni in cui contagio non accelera, tre per dire che almeno ha mollato l’acceleratore (anche se non accelerare non equivale a frenare). Ma uno è meglio di zero e quindi il dato di ieri non autorizza a credere, ma a sperare sì. Sperare nel calendario inconfessato eppure noto: aprile contagio si ferma (non sparisce, si ferma), maggio si allenta la morsa del tutti a casa, coronavirus resta tra noi fino all’estate, forse fino all’autunno, ma in quantità e con danni contenibili, gestibili.

Parallelamente continua la danza del picco. Picco di contagio, dove sei? I medici hanno già risposto più volte e con onestà di non saperlo. Ma la domanda viene ripetuta ossessivamente perché fortissima è la voglia, incontenibile è il bisogno di sapere anche quello che non è dato sapere. E quindi ogni giorno c’è chi mette il picco qua, chi lo mette là. Sempre aggiungendo un forse. Picco a fine di questa settimana? O a fine della prossima settimana? I pronostici collocano il picco dei contagi nei prossimi quindici giorni, in un giorno dei prossimi quindici. Il che equivale al può essere tutto, può essere niente…

Una cosa però è certa: a fine di questa settimana si misurerà non tanto il vantaggio dell’essere stati chiusi in casa dieci e passa giorni, si misurerà invece il danno dell’ultimo week-end tutti o quasi insieme per strada, in piazza, al bar, alle feste. Questo fine settimana arriva il conto di chi si è ammalato perché non ci credeva, non ci badava, se ne fregava, sottovalutava. Il conto della gente avvisata perché era avvisata, ma non salvata perché da quell’orecchio non ci sentiva. Un conto che dirà molto, nel bene o nel male, sulla reale situazione di fondo del contagio a Roma e al Sud.blitzquotidiano.it

 

ROMA – Ventitré scosse di terremoto, delle quali sette di magnitudo superiore a 2, sono state registrate questa notte, 17 marzo, in Calabria. Il sisma, che non ha provocato danni, è stato avvertito chiaramente lungo tutta la fascia costiera tirrenica cosentina e nel Catanzarese, scatenando il panico nelle località più prossime all’epicentro, localizzato in mare fra le province di Catanzaro e Cosenza, tra Nocera Terinese e Campora San Giovanni.

Secondo i dati forniti dall’Ingv, le prime scosse più intense hanno avuto epicentro al largo di Campora San Giovanni, lungo la costa calabra sud occidentale, con magnitudo arrivata a toccare i 3.9 gradi della scala Richter alla 1:52. Le altre (3.4, 2.3 e 3.5) sono state registrate poco più a Nord, al largo delle coste di Amantea.Molta gente si è precipitata fuori dalle case ed è scesa in strada per ripararsi in casa. Troppa la paura di assembramenti e possibili contagi da coronavirus. I Vigili del Fuoco, che hanno ricevuto molte telefonate allarmate, non segnalano comunque danni a persone o cose.

Lo sciame sismico, in Calabria, dura ormai da diversi mesi e investe sia la parte tirrenica settentrionale della regione sia alcuni centri della Presila catanzarese. (fonti AGI, INGV)

 

ROMA – Quando riprende la Serie A? “Impossibile ad aprile, l’auspicio è fine maggio”. Lo dice Damiano Tommasi, numero uno dell’Assocalciatori, che delinea i tempi di attesa del calcio italiano in relazione all’emergenza coronavirus: “Impossibile tornare a giocare il 5 aprile, l’auspicio è di poterlo fare a fine maggio”. Inevitabile la sua presa di posizione su Euro 2020: “La Uefa deve rinviarlo”.

L’ex centrocampista è stato ospite da Fabio Fazio a Che tempo che fa e ha detto “È chiaramente impossibile tornare a giocare il 5 aprile. L’auspicio è tornare a giocare a fine maggio e poi a giugno, ma dobbiamo fare il nostro dovere e stare a casa. La UEFA deve rinviare l’Europeo e aiutare i vari campionati a concludersi”.L’Assocalciatori, intanto, continua a battersi per tutelare la posizione dei calciatori in un momento delicato dal punto di vista della salute: “Ieri abbiamo denunciato certi comportamenti, ovvero imporre allenamenti che ora sono fuori luogo. A volte sembra che da parte nostra si voglia tutelare solo la salute degli atleti. Ci tengo a ricordare che la prima squadra colpita è stata la Pianese, in Lega Pro, con un massaggiatore in terapia intensiva. E poi c’è la Juventus che ha più di cento persone in quarantena. In questo momento il compito dei calciatori è quello di tutti gli altri cittadini”. (Fonte Che Tempo che Fa).

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.