Domani Udinese-Napoli

Mi sono assentato dallo scrivere per problemi di salute. Ossia ho una spalla rotta. Quindi sono stato ricoverato per 10 gg ai Pellegrini di Napoli. Devo curarmi, sperando di migliorare.

Nel frattempo il Napoli ha battuto sia il Milan in campionato ,che lo Shakthar in Champions. Insigne è stato il mattatore di entrambe le gare.

Domani ci spetta l’Udinese che ha cambiato allenatore. Ora c’è Oddo a guidare il team friulano. Gli azzurri possono farcela. Importante è essere concentrati.

 

Il capitano azzurro Marek Hamsik ha rilasciato una  lunga intervista ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli: “Le prossime saranno due partite molto importanti, ma dobbiamo concentrarci sull’Udinese che, con l’esordio di Oddo, sarà un avversario difficile. Il mister non ci ha detto di pensare solo ai friulani, perché sappiamo che dev’essere così”.

Con la Juve match ball scudetto? “Se fosse stata la penultima di campionato… E’ ancora presto, ma giochiamo davanti ai nostri tifosi e vorremo fare bella figura, ce la metteremo tutta per vincere”.

Insigne si sbloccò proprio contro l’Udinese. “E’ incredibile quanto sia cresciuto, sta dimostrando di essere un grandissimo giocatore e non si può davvero aggiungere nulla. Il gol con lo Shakhtar è stata tanta roba”.

Che musica ti piace ascoltare? “Un po’ di tutto, sia slovacca che italiana, ma non canto sotto la doccia. Dries mi ha fatto divertire cantando ‘abbracciame’, è sempre molto simpatico”.

Record di Maradona è un’ossessione? “Sembra un incubo per i tifosi più che per me. Conta la squadra, che sta andando bene”.

Quale gol in azzurro è il tuo preferito? “Quello col Milan è stato bello, 70 metri palla al piede, ma porto nel cuore anche quello della finale di Coppa Italia con la Juve. Anche quello a Torino contro i bianconeri è importante”.

Ti piace il tennis, preferisci Federer o Nadal? “Io amo il tennis, ma come giocatore preferisco Nadal. Federer è bellissimo da vedere, ma preferisco la grinta di Nadal”.

Come mai hai deciso di restare a Castel Volturno? “Quando sono arrivato avevo 20 anni e volevo concentrarmi solo sugli allenamenti, col tempo ho fatto tanti amici e non ho voluto cambiare”.

Ormai sei da dieci anni qui. “Mi sento mezzo napoletano, sì, dopo 10 anni è la mia seconda patria”.

Hai imparato il napoletano? “So parlare un po’, ma non mi riesce benissimo. Con Insigne però lo parlo…”

E cosa gli dici? “Quello che disse a Genova col quando Hysaj gli fece cadere il caffè… (ride)”

Dopo il 3-0 allo Shakhtar credete agli ottavi di Champions? “E’ stata una grande vittoria, dobbiamo sperare che il City riesca a batterlo nell’ultima giornata. E’ una squadra costruita per vincere tutto e possono farcela”.

Vorresti ritrovare il Real Madrid? “A me piacerebbe prendere il CSKA Mosca agli ottavi, e magari più avanti il Real Madrid”.

Passiamo alla cucina. Il caffè, a casa, lo prendi? “Lo fa mia moglie, ma Tommaso qui al campo lo fa meglio”.

Meglio la cucina napoletana o quella slovacca? “Tutte e due, mi chiede cosa voglio mangiare e io decido. Purtroppo io non so cucinare”.

Quale piatto napoletano ha imparato a cucinare meglio tua moglie? “Pasta e patate, anche con la provola. Ormai ha imparato tutto, anche il ragù e la bolognese. La genovese? Non mi piace”.

La mozzarella, poi, sappiamo che ti piace molto. “Vogliono provarla tutti gli amici che vengono a visitarmi, oltre alla pizza. Qui a Castel Volturno, poi, è buonissima”.

I dolci napoletani, invece, ti piacciono? “Preferisco un dolce slovacco, il palacinke , ma anche la pastiera è buonissima. Ora poi ci sono le feste, è doveroso…”

Spesso sei timido davanti ai microfoni. “Sono un uomo di poche parole”.

Quanti tatuaggi hai? “Ho perso il conto. Sto conservando lo spazio per uno importante. Ci crediamo”.

Allo scudetto, quindi, ci credi. “E’ il mio sogno più grande. Vincere il titolo in questa città sarebbe meraviglioso, non so ancora immaginare la festa che ci sarebbe. Lo spero tanto per i tifosi, per te, la città se la merita”.

La strada è ancora lunga. “C’è tempo, stiamo facendo bene, la strada è quella giusta, abbiamo iniziato bene. Non dobbiamo montarci la testa, continuiamo a correre e dimostriamo che siamo forti”.

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.