ITALIA-SVEZIA 1-0
89′ Eder
All’ultimo minuto arriva la qualificazione agli ottavi. L’Italia torna a vincere la seconda partita del girone in un Europeo o in un Mondiale da Belgio-Olanda 2000. La zampata che decide la gara arriva dall’uomo fino ad allora più deludente: Eder. Un primo tempo senza nessun passaggio completato per l’italo-brasiliano che in coppia con Pellé, sempre nella prima frazione, non aveva mai toccato un pallone all’interno dell’area di rigore svedese.
Quasi confermata la squadra che ha conquistato il successo nella prima partita con Florenzi al posto di Darmian e un 3-5-2 che ha visto ancora Pellé ed Eder come coppia d’attacco. In tutta onestà la partita l’ha fatta la Svezia, almeno in termini di possesso palla, ma senza creare grosse occasioni. Merito della solita, tostissima, difesa azzurra che ha controllato a dovere Ibrahimovic e non ha rischiato più di tanto per la foga agonistica di Guidetti.
Tuttavia la Nazionale di Conte è rimasta piuttosto prevedibile, incapace di sorprendere una linea difensiva, quella svedese, che ha immediatamente letto le intenzioni azzurre: circolazione di palla e immediati cambi gioco o ricerca della profondità a scavalcare le linee di pressione. Strategia che con il Belgio aveva portato al gol di Giaccherini ma che con la Svezia non ha sortito gli stessi effetti.
Scelte troppo telefonate e mancanza di creatività nella trequarti. Conte ha provato a scuotere l’attacco con l’inggresso di Zaza e alla fine la mossa ha premiato il ct. All’89’ l’attaccante della Juve, grazie a un’ottima sponda, ha aperto il campo per il taglio di Eder che ha portato a spasso tutta la difesa svedese e di destro ha inchiodato Isaksson per l’1-0 che ha deciso la partita.
L’Italia vince e convince, almeno per la solidità e il cinismo dimostrati, gli ottavi sono conquistati, ora l’obiettivo è quello di andare più avanti possibile.
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