Fra calcio e cronaca

Al Signal Iduna Park, la Lazio strappa un pari fondamentale in chiave qualificazione agli ottavi, anche se il risultato finale sta un po’ stretto alla squadra di Inzaghi per quanto visto in campo. Nonostante lo svantaggio all’ultimo minuto del primo tempo con il gol di Guerreiro, i biancocelesti reagiscono nella ripresa in modo convincente e pareggiano grazie a un rigore di Immobile. La Lazio poi tenta fino all’ultimo il colpaccio ma il risultato rimane inchiodato sull’1-1. Alla squadra biancoceleste basterà un pareggio nel match dell’8 dicembre all’Olimpico contro il Bruges per qualificarsi agli ottavi. Così mister Inzaghi a fine partita ai microfoni di Sky Sport: “C’è rammarico perché su 5 partite abbiamo fatto 2 vittorie e 3 pareggi ma non siamo ancora qualificati. Questa Champions è 4 anni che la aspettavamo, ci siamo entrati e adesso ce la stiamo giocando”.-radiosportiva-

 

Nel quinto turno della fase a gironi di Champions League, la Juve annienta allo Stadium la Dinamo Kiev 3-0 e grazie a questa vittoria si giocherà il primo posto al Camp Nou di Barcellona. Con il suo primo gol bianconero, Chiesa apre le marcature di testa al 21′. Ronaldo raddoppia i conti al 57′ con un tap-in vincente ed infine Morata cala il tris al 66′. Per Cristiano Ronaldo si tratta del 750° gol in carriera tra club e nazionale, un traguardo raggiunto nel giorno dell’anniversario del primo Pallone d’Oro, messo in bacheca 12 anni fa. Una bella iniezione di fiducia a tutto l’ambiente bianconero dopo il passo falso in campionato con il Benevento.-radiosportiva-

 

I sindacati Fit-Cisl e Faisa-Cisal hanno indetto per domani uno sciopero di 4 ore – dalle 11 alle 15 – che interesserà l’Anm, l’Azienda Napoletana Mobilità. Le motivazioni dell’ astensione dal lavoro riguardano i turni e lo straordinario del personale, e le attività di sanificazione, pulizia e manutenzione di mezzi e luoghi di lavoro. L’eventuale interruzione dei servizi di trasporto Anm, verrà gestita nel rispetto delle fasce di garanzia con le modalità di seguito indicate:

• Metro Linea 1: ultima corsa del mattino garantita da Piscinola alle ore 10.30 e da Garibaldi alle ore 10.30. Il servizio riprende con la prima corsa pomeridiana da Piscinola alle ore 15.51 e da Garibaldi alle ore 16.31.

• Funicolari: Chiaia, Centrale e Montesanto ultima corsa del mattino garantita alle ore 10.40. Il servizio riprende con la prima corsa pomeridiana delle ore 15.20. Mergellina chiusa. Attivo servizio bus sostitutivo (segue modalità fasce garanzia linee di supoerficie).

• Linee di Superficie: (tram, bus, filobus) stop al servizio dalle ore 11:00 alle ore 15:00. Le ultime partenze saranno effettuate circa 30 minuti prima l’inizio dello sciopero per riprendere circa 30 minuti dopo la fine dello sciopero.-radiomarte-

 

Una donna di 60 anni si è suicidata ieri a Melito, in provincia di Napoli. Secondo quanto riportato da ilmeridianonews.it, la 60enne si sarebbe gettata dal balcone di casa, al terzo piano di un palazzo in via Giulio Cesare. Qualche ora dopo si sarebbe venuto a sapere che la donna ha commesso l’estremo gesto perché ieri mattina il marito è morto per cause naturali e lei non avrebbe retto al dolore.-radiomarte-

 

Leggera scossa di terremoto ieri sera a 5Km da Pozzuoli. Il sisma ha fatto registrare una magnitudo di 1.8 gradi della scala Richter e si è verificato a 2Km di profondità. Il movimento tellurico è stato avvertito dalla popolazione di Pozzuoli, nei comuni flegrei e in alcuni quartieri di Napoli.-radiomarte-

 

I positivi al Sars Cov-2 registrati ieri in Campania sono stati 1.842 su 19.759 tamponi esaminati. In calo il rapporto positivi/tamponi che si è attestato al 9.3%. Diminuiscono anche il numero dei posti letto occupati in terapia intensiva e quelli sul versante delle degenze covid “ordinarie”. Resta alto invece il numero delle vittime: il bollettino dell’Unità di Crisi Regionale ne ha segnalate 43. Naturalmente il COVID non risparmia le case circondariali; a Poggioreale sono positivi 42 detenuti, 27 poliziotti e 4 sanitari. E l’altra sera 8 persone, tra i 21 e i 34 anni, sono state sanzionate per inottemperanza alle misure anti Covid-19. Agenti della Polizia li hanno scoperti in un B&B a Piazza Municipio, a Napoli, mentre, senza mascherina, festeggiavano il compleanno di uno di loro.-radiomarte-

 

Gino Rivieccio parla a Marte Sport Live: “Ricordo una famosa cena. Maradona cantava le canzoni di Pino Daniele, Corradini lo accompagnava alla chitarra. Io arrivai dopo e mi esibii con i ragazzi. Stavo spesso con loro. Bruno Giordano ricorda ancora un mio monologo. E’ stata una settimana molto triste, adesso però serve il sorriso e per questo ho realizzato un video con alcune frasi di Diego. Ricordo il 2-0 in Coppa Uefa al Bayern Monaco e un tifoso alle mie spalle disse ‘deve giocare pure seduto e passare la palla ai compagni’. Per me questo è Diego”.-radiomarte-

 

Giuseppe Volpecina parla a Marte Sport Live: “Il 3-1 con la Juve a Torino? Il primo tempo non fu spettacolare: finì 0-0. All’intervallo Diego ci disse di stare tranquilli e che ci avrebbe aiutato lui. Nella ripresa Tacconi fece tantissime parate, potevamo segnare più di 3 gol. Diego era un grande trascinatore, ci ha dato una grande carica. Dopo quella vittoria, eravamo consapevoli di avere una squadra forte. Partivamo sempre da 1-0 perché avevamo Maradona in squadra. Bianchi era un allenatore equilibrato, faceva il suo mestiere in maniera ottimale, Diego faceva altro. Eravamo completi. Ognuno rispettava il proprio ruolo”.-radiomarte-

 

Niente feste durante le feste di Natale. Sembra uno scioglilingua invece è la triste realtà per questo 2020 (a proposito, non sarà mai troppo tardi l’addio a questo anno nefasto). Chiusi per le feste: se pensavate che Natale e Capodanno avrebbero portato a un tana libera tutti vi sbagliavate di grosso.

Il nuovo Dpcm, che dovrebbe entrare in vigore dal 4 dicembre, non darà grande libertà. Dal 21 dicembre al 6 gennaio si starà chiusi a casa, come adesso. Il rischio terza ondata di Covid è dietro l’angolo e il governo non vuole disperdere i sacrifici degli ultimi mesi. Non vuole rifare l’errore di Ferragosto, per intenderci.

Dunque, anche durante le feste di Natale conferma del coprifuoco: alle 22 tutti a casa. Anche a Natale, anche a Capodanno. Dal 21 dicembre al 6 gennaio vietati gli spostamenti tra Regioni. Quindi, se dovete tornare a casa dalla vostra famiglia fatelo entro il 20. A condizione di avere residenza o domicilio lì dove abitano i vostri genitori.

Chiusi durante le feste di Natale
E nei giorni festivi veri e propri, cioè quelli segnati rossi sul calendario? Nessuna deroga, anzi. Il 25 dicembre, 26 dicembre e 1 gennaio saranno vietati gli spostamenti tra Comuni. Così da togliere la tentazione di andare a pranzo dalla nonna che abita in provincia (magari insieme a zii e cugini).

Soprattutto questo divieto ha fatto infuriare gli amministratori locali. Loro sanno bene quanti casi ci siano, sparsi per l’Italia, di parenti che non vivono nello stesso Comune.

E sarà anche vero che non sempre stiamo parlando di famiglie da 40 persone. Che questa regola vale anche per famiglie mononucleari da poche persone. Ma se una regola va fatta, va fatta per tutti. Non si può pensare di fare 60 milioni di Dpcm ad hoc per ogni singola situazione. Come per ogni cosa, ci saranno gli scontenti, i delusi e anche coloro che si sentono ingiustamente penalizzati.

Coprifuoco per tutte le feste fino alla Befana
Altra regola che non può passare inosservata: il coprifuoco ogni giorno fino alla Befana. Cioè stare a casa tutti i giorni alle 22. Quindi niente cene con amici e parenti (non solo quelle “canoniche”). Niente partite a carte, niente rimpatriate tra fuori sede e in sede. Nessuna bisboccia fino a notte. Probabilmente tutto questo verrà spostato in altri orari, di giorno, prima di sera. Ma non sarà la stessa cosa che farlo con le lucine dell’albero e degli addobbi.-blitzquotidiano.it-

 

Si potrà tornare a sciare e a scuola dal 7 gennaio. E’ quanto prevede la bozza del nuovo Dpcm che il premier Giuseppe Conte firmerà oggi, 3 dicembre, e resterà valido da domani fino al 15 gennaio.

Il nuovo decreto, di due soli articoli, serve a dare “copertura” proprio alla stretta natalizia e a riorganizzare una ripartenza ordinata nei primi giorni dopo le festività. Trascorreremo un Natale e un Capodanno blindati dentro i confini comunali con coprifuoco in tutta Italia alle 22 e ristoranti chiusi in zona gialla alle 18.

Poi nei venti giorni tra Natale e l’Epifania, cioè dal 21 dicembre al 6 gennaio, nessun ammorbidimento: anzi, i blocchi cresceranno, le misure si faranno ovunque più rigide. Blocco degli spostamenti tra le Regioni e divieto di raggiungere le seconde case.

Non si può uscire dal proprio Comune se non per lavoro, salute e “situazioni di necessità”, oltre che per tornare nella propria residenza, domicilio o abitazione.

Nuovo Dpcm, tutti in pista dal 7 gennaio
Restano chiusi fino al nuovo anno gli impianti nei comprensori sciistici. Gli stessi possono essere utilizzati solo da parte di atleti professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale…per permettere la preparazione finalizzata allo svolgimento di competizioni sportive nazionali e internazionali o lo svolgimento di tali competizioni.

“Dal 7 gennaio 2021, gli impianti sono aperti, agli sciatori amatoriali”, si legge nella bozza, con l’adozione delle linee guida di Regioni e Province autonome validate dal Cts.

Le misure assunte sono “rivolte a evitare aggregazioni di persone e, in genere, assembramenti”.

Nuovo Dpcm, a scuola dal 7 gennaio ma…
Ritorno in classe al 50% per gli studenti delle scuole superiori a partire dal 7 gennaio.

“Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado – si legge nella bozza – adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica in modo che il 100 per cento delle attività sia svolta tramite il ricorso alla didattica digitale integrata e che, a decorrere dal 7 gennaio 2021, al 50 per cento della popolazione studentesca sia garantita l’attività didattica in presenza”.

Nuovo Dpcm, negozi e centri commerciali
Fino al 6 gennaio 2021, l’esercizio delle attività commerciali al dettaglio è consentito fino alle ore 21. Nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all’interno dei mercati e dei centri commerciali, gallerie commerciali, parchi commerciali, aggregazioni di esercizi commerciali ed altre strutture ad essi assimilabili, ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, ed edicole. (Fonte: Ansa).

 

“Chi ha già avuto il Covid non deve fare subito il vaccino perché ha degli anticorpi naturali”. Lo ha detto Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’Istituto Spallanzani, infettivologo del Comitato tecnico scientifico, intervenuto a Radio anch’io. “Semmai si dovrà controllare il livello di anticorpi e quando questi dovessero scendere si può considerare una vaccinazione”, ha spiegato Ippolito.

Il vaccino Pfizer, il primo ad essere sulla via della somministrazione, già dalla prossima settimana verrà somministrato in Gran Bretagna. Una tappa fondamentale nella lotta alla pandemia. Chi non è contento, piccolo paradosso, è il volontario italiano che si è messo a disposizione per testare l’altro vaccino in preparazione, quello di Oxford. Disponibilità che ora non gli consente di accedere, come dice lui, a quello vero.

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Vaccino anti Covid Pfizer pronto in Gran Bretagna dalla prossima settimana
Fa il medico in Inghilterra, ne avrebbe diritto fra i primi, ma il protocollo sperimentale glielo impedisce. Rischia di rimanere scoperto perché nella sperimentazione potrebbe essergli toccato un placebo, non il vaccino vero e proprio. Psichiatra del National Health Service inglese, l’umbro Antonio Metastasio, in quanto operatore del servizio sanitario, dovrebbe essere uno dei primi italiani a ricevere il vaccino anti-coronavirus della Pfizer-Biontech.

Peccato che non gli sarà possibile per ora sottoporsi all’immunizzazione in quanto già volontario nella sperimentazione di quello AstraZeneca-Oxford.

Il volontario italiano: “Voglio il vero vaccino, faccio il medico”
Per il quale non sa ancora se ha ricevuto una dose sperimentale o di placebo. Lo ha confermato lui stesso parlando con l’ANSA. “Voglio fare al più preso il vaccino ‘vero’, di qualsiasi marca esso sia” sottolinea però. Il trial del quale fa parte Metastasio, psichiatra e geriatra originario di Terni che vive con la famiglia a Cambridge, si svolge in ‘doppio cieco’.

Cioè né lui né i medici che lo seguono sanno se gli sia stato somministrato il vaccino sperimentale o il placebo (due le dosi già ricevute). E non lo dovrà sapere fino a giugno dell’anno prossimo. “La mia intenzione – annuncia Metastasio – è però di scrivere a breve una mail all’Università di Oxford che coordina lo studio per sapere che tipo di sostanza che ho ricevuto. Questo potrebbe non necessariamente portarmi a uscire dallo studio perché le regole scientifiche prevedono delle eccezioni”. (Fonti Ansa e Agi).

 

Lutto nel mondo del ciclismo italiano. All’età di 86 anni è morto Aldo Moser. Il fratello maggiore di Francesco è deceduto a seguito delle complicazioni causate dal Covid-19.

Aldo Moser era capostipite di una lunga dinastia di ciclisti. Era fratello di Francesco ma anche di Enzo e Diego e zio di Moreno.

Chi era Aldo Moser
Aldo Moser era originario di Palù di Giovo località del Trentino dove nacque il 7 febbraio del 1934. Dal 1954 al 1974 fu un ciclista professionista, partecipò sedici volte al Giro d’Italia e in quattro edizioni indossò la maglia azzurra ai Mondiali, la prima nel 1955 a Frascati e l’ultima nel 1971 a Mendrisio. Gareggiò sia con Fausto Coppi che con il fratello ‘Checco’. Nel 1991 venne premiato con il ‘Premio Ciclismo Vita Mia’.

Tra i suoi successi figurano la Coppa Agostoni nel 1954, il Gran Premio Industria e Commercio di Prato nel 1955, due edizioni del Trofeo Baracchi nel 1958 e 1959, il Grand Prix des Nations a cronometro nel 1959, la Manica-Oceano nel 1960 e la Coppa Bernocchi nel 1963, vinta dopo 70 chilometri di fuga solitaria.

Per quattro volte vestì la maglia azzurra ai Mondiali su strada: a Frascati nel 1955, a Waregem nel 1957, a Reims nel 1958 e a Mendrisio nel 1971.

Aldo Moser al Giro d’Italia

Aldo Moser partecipò a 16 edizioni del Giro d’Italia e arrivò quinto nel 1956 indossando due volte la maglia rosa. Nel 1962 si classificò terzo al Tour de Suisse.

Nel 1973 la sua ultima stagione da professionista. In quell’anno corse nella Filotex con tre dei suoi fratelli, Enzo, Diego e Francesco. Nel 1974 era tesserato per la Furzi ma non corse mai. Il suo ritiro avvenne a fine marzo (fonte: Ansa, Agi, L’Adige).

 

Assurda lite al supermercato per una moneta da un euro nel carrello. Accade ad Anzio, dove un uomo ha rischiato di morire sgozzato con un vetro rotto di bottiglia.
L’alterco si è consumato nel parcheggio antistante di un supermercato del litorale Sud di Roma. Due uomini, che chiedevano le elemosina davanti al supermercato, si sono azzuffati per riuscire a recuperare un euro da uno dei carrelli della spesa.

I due hanno cominciato a discutere dopo che il più giovane, un nigeriano di 25 anni, aveva chiesto di poter riporre al suo posto il carrello della spesa e recuperare così la moneta inserita.

L’altro, un 33enne, non ha voluto saperne scatenando così la violenza del ragazzo che ha afferrato un collo di bottiglia rotto e lo ha aggredito ferendolo al collo.Lite al supermercato, 33enne operato d’urgenza
La ferita profondissima lo ha quasi ucciso: trasportato in ospedale il 33enne ha perso molto sangue. E’ stato operato d’urgenza e gli sono stati apposti cinquanta punti di sutura tra collo e gola.

Il 25enne, che ha provato ad allontanarsi dal parcheggio, è stato fermato dalla polizia poco dopo: aveva ancora le mani insanguinate. Arrestato, dovrà rispondere dell’accusa di tentato omicidio. (Fonte: Il Messaggero).

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.