Fra calcio e cronaca

Giornata da bollino nero per quanto riguarda il traffico, confermata anche dalla viabilità finora registrata lungo la rete stradale e autostradale. Già dalle prime ore di questa mattina si sono infatti registrati incolonnamenti in uscita dai grandi centri urbani con la formazione di forti rallentamenti e code lungo le principali direttrici autostradali, con tempi di percorrenza che, in alcuni casi, sono stati superiori del doppio rispetto alle condizioni ordinarie. Code a tratti si registrano ancora lungo la A1 tra Bologna e Firenze e tra Roma e Valmontone e nella zona di Caserta, lungo la A12 tra Collesalvetti e l’allacciamento con la SS 1, in A14 tra Faenza e Pesaro, tra Civitanova Marche e Giulianova, Pescara Nord ed Ortona, Cerignola est ed Andria.

In A15, tra Aulla e l’allacciamento con la A12. In A22, in direzione sud, tra Bolzano nord e Trento sud, Ala Avio ed Affi e tra Nogarole Rocca e Trento nord in direzione nord. Per agevolare gli spostamenti è attiva la limitazione alla circolazione dei veicoli commerciali di massa complessiva a pieno carico superiore alle 7,5t, dalle ore 08.00 alle ore 22.00, per i trasporti nazionali. Per la giornata di domani, domenica 9 agosto, la limitazione alla circolazione per i mezzi pesanti per i trasporti nazionali sarà dalle ore 07.00 alle ore 22.00.

Lungo la rete in gestione Anas si segnalano rallentamenti e code sulla A2 all’uscita di Villa S. Giovanni in approccio all’area imbarchi per la Sicilia, con tempi di attesa stimati in 3 ore.
Si segnalano altresì rallentamenti lungo la SS 20 nei pressi del Tunnel di tenda in entrambe le direzioni, lungo SS 51 di Alemagna nel tratto tra l’uscita dalla A27 a Pian di Vedoia e Longarone, lungo la SS 12 dell‘Abetone, la SS 47 della Valsugana in direzione nord, la SS 434 Transpolesana, la SS 1 Aurelia nel tratto laziale e nel tratto toscano.
Traffico intenso in Puglia, lungo tutte le strade statali in direzione delle località marine del Salento ed in particolare le SS 16, 694, 101 e 274.

Per quanto riguarda il meteo di questo secondo sabato di agosto, secondo le elaborazioni del Dipartimento della Protezione Civile, previsto tempo soleggiato al centro-nord, con qualche temporale pomeridiano sui settori appenninici di Lazio, Abruzzo e Molise. Al sud tempo instabile con rovesci e temporali e possibili fenomeni intensi fino al pomeriggio, specie su Calabria e Sicilia settentrionale. Domenica residue precipitazioni potranno interessare Sicilia e Calabria mentre nel resto del Paese le temperature saranno elevate e il tempo soleggiato, con possibili temporali pomeridiani solo sui rilievi.ANSA

 

 

E’ morta Franca Valeri. L’attrice, nata a Milano nel 1920, aveva appena compiuto 100 anni il 31 luglio. Si è spenta intorno alle 7.40 nella sua casa di Roma, circondata dall’affetto della famiglia.
mpiuto 100 anni

E’ morta Franca Valeri. L’attrice, nata a Milano nel 1920, aveva appena compiuto 100 anni il 31 luglio. Si è spenta intorno alle 7.40 nella sua casa di Roma, circondata dall’affetto della famiglia.

Franca Valeri: tra cinema e tv, una vita dedicata allo spettacolo

 

”Ogni volta che mi illudo d’incontrare quel signore che ritengo sia il teatro, mi rendo conto di vivere la più bella illusione della mia vita”, ha sempre dichiarato Franca Valeri ed in questa illusione, in questo incontro è stato il segreto della sua vitalità e della sua longevità, senza mai perdere il contatto col mondo e le sue trasformazioni. L’attrice è morta oggi a Roma, circondata dall’affetto della famiglia, a pochi giorni dal centesimo compleanno, il 31 luglio.
Era nata a nel 1920 a Milano, di buona famiglia di origine ebraica. Facile dire, di un’ artista che ha interpretato da subito dopo la guerra i vizi, i mutamenti, le debolezze di una società in grande trasformazione e poi decadenza, ricordando che questa signora, colta, ironica, di gusto, è stata la prima vera voce femminile autonoma della scena italiana, sin dal suo debutto nel 1948. In ”Bugiarda no, reticente” poco prima dei 90 anni, aveva scritto ”La nostra generazione era preparata. La preparazione non è solo forza fisica, ed è indubbio che noi siamo più robusti dei giovani, l’esercizio è soprattutto di genere morale”. Allora ancora saliva in scena e stava per debuttare con una nuova commedia, ”Non tutto risolto”, mentre si batteva pubblicamente e riusciva a far cancellare il progetto di una discarica vicino a Villa Adriana.E mentre tutti la ricordavano ancora come la Signorina Snob o la Sora Cecioni, figure divenute icone popolari di strepitoso successo e di cui a lungo si è sentita prigioniera, amava sottolineare come a un certo punto avessero ”riconosciuto Franca Valeri come scrittrice e autrice di vari libri e commedie” e non più solo come attrice comica tv, tra l’altro tradita sulle sue origini culturali dal proprio nome d’arte, derivato dal raffinato poeta francese Paul Valery, ”perché mio padre non voleva facessi teatro”, al posto dell’originale Franca Maria Norsa. E infatti la sua grandezza è stata proprio nella raffinatezza del suo umorismo, come della sua satira, capace di sedurre gli intellettuali e assieme di conquistare il pubblico pi popolare, in un percorso che nasce nel dopoguerra e dal suo sodalizio con Vittorio Caprioli (poi diventato suo marito) e Valerio Bonucci con cui diede vita nel 1951 ai ”Gobbi”, creatori di una rivista da camera intitolata ”Carnet des notes”, un nuovo modo di fare cabaret con mordente satira della società italiana, che fu lanciata anche dal travolgente successo ottenuto a Parigi. La sua carriera si divide agli inizi, prima che arrivi l’impegno con la musica e la lirica, tra teatro e cinema, che la rende nota con i vari film di Caprioli (da ‘Leoni al sole’ a ‘Parigi o cara’) e in particolare con ‘Il segno di Venere’ del 1955 di Dino Risi, in cui sfoggia tutta la sua grinta teatrale, duettando con l’antagonista Sordi e senza farsi mettere in ombra da Sophia Loren. Ma a farle guadagnare un posto nell’antologia dei caratteristi italiani è la straordinaria prova al fianco sempre di Sordi ne ‘Il vedovo’ (1959) come poi ”Crimen’ di Camerini nel 1960, anno in cui in teatro l Piccolo nella ‘Maria Brasca’ di Testori, e via via sarà anche in spettacoli d’autore come ‘Fior di pisello’ di Bourdet, diretto da Giuseppe Patroni Griffi, e ‘Gin Game’ di Coburn con Paolo Stoppa. Presso il grande pubblico comunque lei resta legata ai suoi personaggi femminili, maschere se si vuole ma non macchiette e dotate di una loro sincera umanità.

La popolarità arriva con la radio e poi la tv dove divenne una delle attrazioni dei varietà firmati da Antonello Falqui. E’ l’epoca della romana Sora Cecioni, pigra e di cattivo gusto nella sua irruenza, lanciata da Studio Uno e diventata un piccolo classico, assieme alla più sofisticata e milanese Signorina Snob, che per la sua creatrice ”non era la figurina di uno sketch, ma qualcosa di vero e vissuto in cui traspare anche la tragedia dello snob, quella di non riuscire a adeguarsi alla realtà che lo circonda”. In tv, più avanti, prenderà anche parte ad alcune fiction, dalla sit-com con Bramieri ‘Norma e Felice’ sino ancora nel 2000, ottantenne, accanto a Nino Manfredi in ‘Linda, il brigadiere e…’ su Rai1.

Il suo sguardo ironico di interprete e testimone partecipe dei cambiamenti della società italiana nella seconda metà del secolo scorso troverà un momento alto di espressione quando, dopo un esordio nel 1961 con ”Le catacombe”, pochade che inverte i ruoli e rende sciocco e vanesio protagonista un uomo, negli anni ’70 comincia a scrivere e interpretare commedie proprie cui tiene moltissimo, da ‘Lina e il cavaliere’ a ‘Meno storie’ o ‘Tosca e altre due’ (divenuta anche film nel 2003) e ‘La vedova Socrate’ sino a ”Non tutto risolto” del 2011 e ”Il cambio dei cavalli” del 2014 sulle illusioni e ambiguità della vita indagando il rapporto e il passaggio tra generazioni, che la vedono in scena sino a 94 anni a Spoleto col partner sodale Urbano Barberini e il regista Giuseppe Marini, per il quale ha preso parte alle impegnative ‘Serve’ di Genet con la Guarneri nel 2007, nonostante la lotta col male, il morbo di Parkinson, che già la affliggeva. Nel frattempo, con la solita vitalità e curiosità, aveva iniziato seriamente a darsi alla musica appoggiata dal suo nuovo compagno, il musicista Maurizio Rinaldi, sia come regista lirica, sia dando vita al concorso ‘Battistini’ per giovani cantanti. Del resto ricordava sempre che la mamma le aveva insegnato a non festeggiare i compleanni e a guardare invece sempre avanti, per lei sempre con la voglia e la nostalgia del palcoscenico: ”Oggi sto qui a casa e non nella mia casa naturale, il teatro. Non recito più e non capisco quasi nemmeno il perché. Vorrei ancora ripagare l’affetto della gente continuando a lavorare”, aveva detto non molto tempo fa, rifiutando di autocelebrarsi, davanti al pubblico o in un’intervista, con la sua eterna ottica autoironica.ANSA

 

Proseguono senza sosta le ricerche di Gioele, 4 anni, il figlio di Viviana Parisi, 43 anni, la dj trovata morta a Caronia che secondo gli investigatori era con lei nel bosco dove è stata ritrovata. L’ipotesi più drammatica, fatta dagli inquirenti, è che la donna potrebbe avere ucciso il figlio seppellendolo nella zona prima di suicidarsi. Decine di persone con unità cinofile stanno perlustrando le campagne. “Fino ad oggi – spiegano i vigili del fuoco abbiamo perlustrato più di 500 ettari con l’ausilio dei cani e dei droni. È complicato perché si tratta di boschi e luoghi impervi dove è difficile spostarsi”.

E’ di Viviana Parisi il cadavere trovato nei boschi attorno a Caronia. La conferma è arrivata dalla fede che la donna aveva al dito e dalle scarpe indossate. Il corpo è stato portato via. Sarà eseguito sia l’esame del dna che l’autopsia.

Le speranze di ritrovare viva la 43enne originaria di Torino che aveva fatto perdere le sue tracce insieme al figlio Gioiele di 4 anni, sei giorni fa, si sono così infrante sul quel cadavere scoperto nei boschi in provincia di Messina. Il corpo, irriconoscibile e in stato di decomposizione, indossava un paio di pantaloncini jeans, una maglietta e un paio di scarpe bianche: una era al piede l’altra è stata trovata vicino al cadavere che giaceva bocconi tra gli alberi di una boscaglia non molto distante dal punto dell’autostrada A20 da cui Viviana si è allontanata.

E uno degli indumenti sin da subito è stato riconosciuto dal marito come uno di quelli che portava la piemontese, un primo indizio che aveva spinto gli investigatori a ipotizzare che fosse lei fin quando, dopo l’arrivo del medico legale, è arrivata la conferma dalla fede nuziale. Per avere comunque la certezza assoluta dell’identità si attende l’esame del dna. Sara eseguita anche l’autopsia sul corpo. Nessuna segno invece al momento che nella zona possa esserci anche il bambino. Soccorritori e investigatori stanno setacciando i boschi ma del piccolo Gioele non c’è alcuna traccia. Le ricerche sono riprese con un massiccio impegno di uomini, mezzi e cani molecolari che proseguiranno per tutta la notte.

L’area divisa per reticoli è di oltre 300 ettari. Le esplorazioni si svilupperanno a partire dal punto in cui è stato ritrovato il cadavere. In linea d’aria è a meno di un chilometro dalla galleria Pizzo Turda nel quale Viviana ha avuto il lieve incidente con il furgone degli impiegati di una ditta di manutenzione. Secondo la ricostruzione degli operai, che si sono subito fermati per deviare il traffico, la donna avrebbe proseguito per un tratto e poi sarebbe scomparsa. I vigli del fuoco hanno seguito le sue tracce per alcune centinaia di metri. La logica avrebbe voluto che Parisi imboccasse un varco sul lato destro della carreggiata. Invece, la posizione del cadavere indica che abbia lasciato a piedi l’autostrada scavalcando il guard rail a sinistra. Da qui si sarebbe allontanata per alcune centinaia di metri prima di trovare la morte nella boscaglia vicina. Gli operai sostengono che era sola (altri dicono che fosse con il figlio). Resta da capire a questo punto dove sia finito Gioele. “Mia moglie durante il coronavirus stava male – aveva detto il marito di Viviana anche lui dj – temeva sia per me che per il bimbo. Siamo una coppia che è sempre stata vicina, lei è una mamma speciale. Le dico di tornare a casa”. ” E ora alla memoria tornano in mente le parole dell’ultimo post pubblicato dalla dj sui social: “Non ho più niente ma pian piano se arrivano alcune serate vorrei riprendermi il mio passato per andare avanti con il presente e il futuro se Dio vuole, riprendere un po’ la mia vita lavorativa per vivere, per ritornare nella famiglia, per condividere di nuovo tutto, collaborare con il mio compagno di viaggio che comunque da solo ha continuato a lottare come si fa con tutto nella vita per il lavoro e la quotidianità”.ANSA

 

 

Finisce agli ottavi di finale il cammino del Napoli in Champions League LA CRONACA

La squadra di Gattuso ha infatti perso 3-1 al Camp Nou contro il Barcellona il match di ritorno, dopo l’1-1 dell’andata dello scorso 25 febbraio al San Paolo. Nell’altra partita di ritorno degli ottavi Bayern Monaco-Chelsea 4-1.

Il quadro dei quarti di finale
Questo il quadro degli accoppiamenti dei quarti di finale della Champions League, che si giocheranno in gara unica a Lisbona(le partite cominceranno tutte alle 21):

– Mercoledì 12 agosto (Lisbona-estadio Da Luz)
Atalanta – Paris Saint-Germain
– Giovedì 13 agosto (Lisbona-José Alvalade)
Lipsia – Atletico Madrid
– Venerdì 14 agosto (Lisbona-estadio Da Luz)
Barcellona – Bayern Monaco
– Sabato 15 agosto (Lisbona-José Alvalade)
Manchester City – Olympique Lione

Il sogno del Napoli di compiere un’impresa al Camp Nou dura pochi minuti, il tempo necessario agli spagnoli per prendere le misure dell’avversario e schiacciarlo senza troppi problemi. Gli azzurri dimostrano poca maturità e soprattutto una estrema debolezza della difesa. Una lacuna troppo grave, soprattutto se ci si trova di fronte a un attacco stratosferico, forse il più forte al mondo. Il Barcellona vola quindi ai quarti di finale di Champions e la lunga stagione degli azzurri finisce qui. La partita dura un tempo perchè nella ripresa il Barcellona pensa solo a gestire il vantaggio e a non sprecare energie e il Napoli esercita solo una generica prevalenza nel gioco ma non riesce a rendersi pericoloso, se non con un colpo di testa di Lozano nel finale che si spegne sulla base del palo.”Dispiace per l’eliminazione. Ci abbiamo provato, sapevamo che era una gara molto difficile contro una grande squadra. Potevamo fare di più il primo tempo, ma penso che in generale sia stata una buona gara. Il Barcellona ha tanti calciatori di fantasia, noi per tutto il campionato abbiamo provato a giocare da squadra e questa sera non l’abbiamo fatto al 100%”. Dai microfoni di Sky Sport, Lorenzo Insigne analizza la prestazione del Napoli al Camp Nou. “Con Gattuso possiamo ancora migliorare – dice ancora il capitano azzurro -. Quest’anno è stato particolare, abbiamo giocato il ritorno dopo tanto tempo. Il Barcellona ha avuto una settimana per staccare la spina, noi finora abbiamo giocato il campionato. L’anno prossimo cercheremo di ripartire col piede giusto”. Ma l’atteggiamento della squadra è stato quello che voleva Gattuso? “Sì, ma dobbiamo cercare di fare più gol, e anch’io. Questo ci manca – risponde Insigne -. Creiamo tanto e segniamo poco. Dobbiamo migliorare tutti sotto porta, io in primis. Anche oggi abbiamo creato tante palle gol, senza concretizzarle”. Una battuta sull’arbitraggio: “c’era fallo sul primo gol e Messi è stato furbo con Koulibaly sul rigore. Siamo comunque stati bravi a restare uniti e giocarcela fino alla fine”.

3-1 finale: Lenglet 10′ pt, Messi 23′ pt, Suarez 46′ pt (r), Insigne 50′ pt (r). Lozano palo, campani eliminati.
3-1 fine pt: Lenglet al 10′, Messi 23′, Suarez 46′ (r), Insigne 50′ (r). Palo di Mertens al 2′, poi la gara gira.
3-1: 50′ pt Insigne dal dischetto spiazza Ter Stegen e accorcia. Rigore concesso per fallo di Rakitic su Mertens.
3-0: al 46′ pt Suarez insacca dal dischetto. Rigore concesso dopo check alla VAR per fallo di Koulibaly su Messi.
2-0: al 23′ pt magia di Messi, che dopo un’azione insistita in area si libera di 4 avversari e insacca cadendo.
1-0: 10′ pt, Lenglet insacca di testa su corner da sinistra. C’e’ un fallo in attacco, ma la VAR concede il gol.

Le formazioni
Barcellona (4-3-3): Ter Stegen; Semedo, Piqué, Lenglet, Jordi Alba; Sergi Roberto, Rakitic, De Jong; Messi; Suarez, Griezmann.
All.: Setien. Squalificati: Busquets, Vidal. Diffidati: Griezmann, Messi, Semedo. Indisponibili: Dembélé, Umtiti.
Napoli (4-3-3): Ospina, Di Lorenzo, Manolas, Koulibaly, Mario Rui, Fabian Ruiz, Demme, Zielinski, Callejon, Mertens, Insigne.
All.: Gattuso. Squalificati: nessuno. Indisponibili: nessuno. Diffidati: Koulibaly, Llorente, Mario Rui.
Arbitro: Cakir (Turchia).

Il Bayern Monaco si è qualificato per i quarti di finale della Final Eight di Champions in Portogallo, dove incontrerà il Barcellona, battendo per 4-1 il Chelsea nella partita di ritorno degli ottavi. I bavaresi si erano anche imposti all’andata a Londra, per 3-0., Le reti della partita di questa sera sono state segnate da Lewandowski (10′ pt su rigore e 39′ st), Perisic (24′ pt) e Tolisso (31′ st). Gol della bandiera per il Chelsea con Abraham.ANSA

 

 

(ANSA) -“Quindi ora devo chiamarti Mister!?!?!”. Sembra incredulo Gianluigi Buffon della scelta di Andrea Pirlo come nuovo allenatore della Juventus. “In bocca al lupo per questa nuova sfida Andrea!”, aggiunge il portiere su Twitter, dove posta una foto che li ritrae sorridenti e abbracciati. Pirlo e Buffon hanno condiviso in campo molte avventure, tra Juventus e Nazionale. (ANSA).

 

 

(ANSA) – Andrea Pirlo è il nuovo allenatore della Juventus. Lo annuncia il club su Twitter. (ANSA).

 

 

(ANSA) -“Sono state fatte valutazioni interne tra di noi, e non è stata una partita a decidere il destino di un allenatore. Le nostre valutazioni sono frutto di una stagione, non di una partita”. Così, intervistato da Sky Sport, il ds della Juventus Fabio Paratici spiega la decisione di esonerare Maurizio Sarri dopo l’eliminazione in Champions da parte del Lione.
Ma la Juve quando ha deciso di puntare su Pirlo? “E’ una decisione molto naturale, oserei dire juventina – risponde Paratici -, nel senso che è un ragazzo che è stato da noi, ha giocato con noi ed è sempre rimasto in contatto con noi e con l’ambiente. Ripeto, è stata una decisione naturale, pensiamo che Pirlo possa essere un predestinato: lo è stato da calciatore e con grande convinzione pensiamo che possa esserlo anche da allenatore”. Poi di nuovo sull’esonero di Sarri: “le stagioni sono lunghe, e ci sono state tante cose che scatenano pensieri e riflessioni – dice Paratici -. Questa è stata una stagione lunghissima e complicatissima in tutti i sensi e siamo arrivati a questa considerazione nel finale di stagione, e pur vincendo lo scudetto. Non è l’Europa il ‘termometro’, ma che considerazioni che nascono durante tutta la stagione, ci sono cose che vanno al di là del semplice risultato sportivo”. (ANSA).

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.