Fra calcio e cronaca

Temendo un epilogo negativo per Gabriel, il Napoli già da giorni pensa a Sokratis Papastathopoulos, 32enne ieri papà per la terza volta ed ex compagno di Gattuso al Milan. Secondo quanto riferito dal Corriere dello Sport, il difensore greco ha avuto modo di parlare a lungo con Gattuso tra mercoledì e giovedì e la sua è un’opzione percorribile, in modo da avere coppie in ogni ruolo. Senza ansia perché si sarà modo risentirsi e definire eventualmente i dettagli.-tuttonapoli.net-

 

Da prima scelta della Juventus per il restyling dell’attacco ad alternativa per la Roma in caso di partenza di Dzeko. Estate difficile per Arek Milik che non si attendeva una fase di stallo di questo tipo, dopo aver rifiutato di rinnovare il contratto col Napoli per provare un’esperienza altrove, forte della corte dei bianconeri e di una proposta d’ingaggio probabilmente fuori mercato di quasi 5mln di euro a stagione. L’addio di Sarri ed il conseguente arrivo di Pirlo probabilmente hanno rimescolato le carte, ma la realtà è che a due giorni dal ritiro di Castel di Sangro non c’è neanche una trattativa realmente avviata per la cessione dell’attaccante polacco che spera ancora nei bianconeri e per ora dovrà rimettersi agli ordini di Gattuso, stavolta trovandosi davanti oltre Mertens anche Osimhen, l’acquisto record da 70mln proprio per sostituirlo.

Lo spiraglio resta quello della Roma, ma in caso di partenza di Dzeko, nel mirino proprio della Juventus che sembra aver cambiato obiettivi per l’attacco. Anche questa pista però è tutt’altro che semplice: i giallorossi vorrebbero tenersi l’attaccante, che tra l’altro non sembra voler a tutti i costi ascoltare le sirene bianconere. In ogni caso poi la Roma non arriverebbe alle cifre d’ingaggio chieste da Milik e per questo potrebbero tornare in gioco anche soluzioni che portano all’estero. Una situazione che Milik immaginava già chiarita al ritorno dalle vacanze, ma che invece ancora oggi è nell’incertezza ed andrà per le lunghe portandolo a vivere per ora un ritiro con la valigia pronta.-tuttonapoli.net-

 

 

Gabriel alla fine ha scelto l’Arsenal e la Premier League. Secondo quanto riferito dal Corriere dello Sport, la situazione non ha spiazzato il Napoli che aveva già capito la difficoltà nel concludere l’operazione per il difensore brasiliano, che passerà ai gunners dunque per circa 30mln di euro. Si chiude un tormentone che sarebbe durato al massimo fino al 27 agosto, questa era la deadline stabilita ad inizio mese col Lille, concordata nell’affare Osimhen. Per rendere operativo l’accordo su Gabriel, già definito tra Napoli e Lille, era indispensabile l’addio di Koulibaly che aspetta ancora il City, ma i tempi dell’affare da 70mln di euro si sono allungati-tuttonapoli.net-

 

Il Napoli si guarda intorno anche per un laterale sinistro di difesa. Nonostante l’affare Gabriel, che dovrebbe sfumare per altri problemi, i rapporti col Lille restano ottimi e – riferisce il Corriere dello Sport – proprio lì gioca il talento croato classe ’99 Domagoj Bradaric, ma Giuntoli monitora anche Michal Karbownik del Legia Varsavia. Anche per questa casella però il Napoli deve prima cedere: in rosa ci sono già 4 laterali (Di Lorenzo, Hysaj, Malcuit e Mario Rui) e bisognerà attendere, senza tralasciare a destra anche Faraoni dell’Hellas.-tuttonapoli.net-

 

Con l’arrivo di un attaccante centrale sembra non esserci più spazio per Gonzalo Higuain. L’attaccante argentino è in uscita dalla Juventus e non farà più parte della rosa a disposizione di Andrea Pirlo. Secondo quanto riporta l’edizione odierna di Tuttosport, le opzioni sono due: o la rescissione o la cessione, anche se non ci dovrebbero essere offerte per lui. In caso di risoluzione si dovrà discutere sulla buonuscita, argomento dell’ultima trattativa che dovrà stabilire quale parte dei 7,5 milioni e mezzo di euro dovrà essere versata al Pipita.-tuttonapoli.net-

 

 

La scuola riaprirà dal ‘1 settembre per il recupero degli apprendimenti, dal 14 prenderanno il via le lezioni. Lo ribadisce il ministero dell’Istruzione ricordando che dal 24 agosto parte help desk per gli istituti: si tratta di un servizio dedicato interamente alla ripresa a cui le scuole potranno rivolgersi in caso di dubbi e quesiti. L’help desk sarà attivo dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18.
“In questi mesi è stato fatto un importante lavoro per la ripresa che ha coinvolto tutti i Ministeri interessati, le Regioni, gli Enti locali, gli Uffici scolastici regionali, le scuole, con tutto il personale e i dirigenti scolastici, le parti sociali, le Associazioni di studenti, genitori”, conclude il ministero. ANSA

 

E’ atterrato a Berlino l’aereo con a bordo l’oppositore russo Aleksei Navalny, ridotto in coma e attaccato a un ventilatore da un misterioso malore giovedì scorso. Il suo stato di salute è stabile, sostiene il direttore della ong tedesca Cinema for Peace, che ha noleggiato l’aereo che da Omsk ha portato Navalny a Berlino, dove verrà ricoverato in un ospedale locale.

Sul volo dalla Russia anche la moglie Yulia.

Dopo un primo diniego al trasferimento per ‘condizioni instabili’, i medici russi hanno fatto dietrofront e hanno autorizzato il viaggio dalla Siberia alla Germania, sottolineando che ‘nessun veleno’ è stato rilevato nel sangue di Navalny, che invece – secondo i suoi sostenitori – sarebbe stato avvelenato. ANSA

 

 

Sarà effettuato oggi nelle campagne di Caronia, dove sono stati trovati i corpi di Gioele Mondello e della madre Viviana Parisi, un sopralluogo di una equipe di tecnici ed esperti nominati dalla Procura di Patti per ricostruire cosa sia accaduto alla donna e al figlio di 4 anni, trovati morti nei giorni scorsi. In particolare si cercherà di verificare se è possibile che un branco di animali abbia trascinato il corpo di Gioele dal traliccio, dove è stata ritrovata la madre, fino al luogo in cui sono stati scoperti i resti del piccolo.

“Si cercherà di capire anche che tipo di animali potrebbero essere stati e se nei dintorni ci siano delle tane.- spiega il legale del marito della donna, l’avvocato Pietro Venuti – Noi pensiamo che Giole e Viviana siano morti in due momenti e in due luoghi distinti. Magari la madre aveva perso Giole ed è salita sul pilone per tentare di avvistarlo, cadendo poi accidentalmente. Nel frattempo il bimbo forse è caduto da qualche altra parte e poi è stato assalito dagli animali. Comunque speriamo che questi sopralluoghi possano chiarire la vicenda”.ANSA

 

Lasciato a terra dal vaporetto perchè senza mascherina, una noncuranza ai dettami anti Covid che ha rischiato di scatenare la rissa all’interno dell’imbarcazione: è accaduto ieri a Venezia all’imbarcadero di San Zaccaria, alle spalle di Piazza San Marco. Il video dell’accaduto sta facendo il giro dei social. Mostra un giovane presumibilmente tedesco che, nel momento dell’approdo del mezzo, continua ad irridere i marinai dell’Actv che gli impongono la protezione al viso alzando e abbassando la mascherina sulla bocca.

Un comportamento che ha indispettito i lavoratori Actv, ma anche gli altri passeggeri. Così, quando l’imbarcazione è arrivata in area marciana e tanti – compreso il turista – sono scesi per fare spazio a chi doveva scendere, qualcuno ha pensato di lasciarlo a terra. Il ragazzo è stato bloccato da un utente inviperito e gli è stato impedito di risalire. Ne è nato un parapiglia e alla fine il vaporetto è ripartito senza l”ospite’ indesiderato. ANSA

 

Nuovo boom di contagi per il Covid. Sono 947 i nuovi casi registrati nelle ultime 24 ore. Nove i morti a fronte dei 6 registrati giovedì. In calo i tamponi: 71mila, circa 6mila in meno di ieri. Questi i dati del ministero della Salute.

Gimbe, contagi nell’ultimo mese aumentati del 140% – I contagi da nuovo coronavirus in Italia sono aumentati di oltre il 140% nell’ultimo mese. Lo rileva la Fondazione Gimbe confrontando i 3.399 nuovi casi rilevati dal 12 al 18 agosto con i 1.408 della settimana fra il 15 e il 21 luglio.

“Si conferma il trend in progressivo aumento dei nuovi casi, siano essi autoctoni, di importazione (stranieri) o da rientro di italiani andati in vacanza all’estero”, rileva in una nota il presidente della Fondazione, Nino Cartabellotta. “La risalita nella curva dei contagi – precisa – desta non poche preoccupazioni sia perché l’incremento inizia a riflettersi progressivamente sull’aumento delle ospedalizzazioni, sia perché solo negli ultimi due giorni, peraltro non inclusi nella nostra analisi settimanale, sono stati riportati quasi 1.500 nuovi casi».

Secondo Cartabellotta “se da un lato bisogna evitare inutili allarmismi, dall’altro non è ammissibile sottovalutare il costante aumento dei nuovi casi, anche in vista di appuntamenti cruciali per il Paese, quali riapertura di scuole e università e consultazioni elettorali”.

“Guai a pensare che la partita sia vinta”, ammonisce il ministro della Salute Roberto Speranza. “Abbiamo fatto pezzo di strada fondamentale ed è ora di guardare al futuro”, ha aggiunto. “Credo che siamo fuori dalla tempesta”, ha aggiunto, “ma non siamo in un porto sicuro”, ha detto riferendosi ai “mesi difficili” trascorsi e “c’è bisogno ancora di grande livello di attenzione e di rafforzare il Servizio Sanitario Nazionale. Poi, un appello ai giovani, fra i quali si sta diffondendo recentemente il contagio da nuovo coronavirus, perchè proteggano genitori e nonni: “L’età media de contagiati è scesa a 30 anni”, ha detto il ministro riferendosi al dato contenuto nell’ultimo monitoraggio di Istituto Superiore di Sanità (Iss) e ministero. Molti dei giovani contagiati, ha proseguito, “hanno sintomi debolissimi o non hanno sintomi, ma presto il contagio potrebbe arrivare a genitori e nonni”.

Per Walter Ricciardi, consulente del ministero della Salute nella gestione dell’emergenza coronavirus, “si continua a parlare di seconda ondata del virus, ma in realtà non è neanche finita la prima ondata. Sapevamo che allentare le misure avrebbe avuto conseguenze. Il virus è pericoloso in ambienti chiusi, bisogna continuare a indossare le mascherine, mantenere le distanze e osservare l’igiene personale”. E ha ricordato l’importanza della collaborazione con i Paesei Ue, in particolare con la Germania: “La stretta comunicazione tra i ministri della Salute italiano e tedesco hanno fatto sì che venissero evitati problemi. Lo stesso non è successo con la Spagna, nonostante l’amicizia tra idue ministri. “Dobbiamo riaprire le scuole – ha proseguito . perchè sono il motore del sistema democratico. Lo dobbiamo fare cercando di limitare la circolazione fuori dagli istituti e rispettando protocolli rigidi”. Quanto a un nuovo lockdown duro, Ricciardi crede si possa escludere: “E’ una situazione completamente differente per molti motivi. Innanzi tutto perché i casi li intercettiamo molto prima nel senso che questo sistema di testing e di tracciamento porta a identificare soggetti nella stragrande maggioranza asintomatici. Quello che è successo a gennaio e febbraio – ha proseguito Ricciardi – è che questi casi non venivano identificati e quindi diventavano gravi, la sintomatologia diventava particolarmente grave e andavano in terapia intensiva”. Quindi, ha sottolineato ancora, “il primo motivo” per allontanare l’ipotesi di una nuova quarantena rigida, “è che abbiamo ampliato la capacità di testing e di tracciamento e quindi i casi li identifichiamo molto precocemente. La seconda cosa – ha aggiunto ancora Ricciardi – è che è stato rafforzato enormemente il servizio sanitario nazionale, sono stati dati fondi importanti che non erano stati dati negli ultimi cinque anni e questo ha consentito di assumere personale, di migliorare le condizioni di lavoro: ancora non è completato questo rafforzamento però per settembre-ottobre verrà completato”. Pertanto, ha concluso, “credo che non ci sarà quel tipo di immagini che noi abbiamo visto ma questo non significa che non dovremo stare attenti per evitarlo”.

Ricciadi ha poi affermato: “Le decisioni si basano sui dati, non sulle emozioni o sull’ideologia”. Sul fronte della diffusione del Covid-19, “l’impennata di contagi era un dato prevedibile, perché questa curva riprende le conseguenze dei comportamenti che ci sono stati a partire sostanzialmente con l’apertura e le vacanze. La mobilità delle persone è quella che porta il virus : se si abbassa la distanza di sicurezza – ha osservato – e si toglie la mascherina, come abbiamo visto succedere in molti casi e in quelle circostanze non ci si lava le mani né si cura l’igiene dei luoghi, quelli sono i presupposti fatali per la ripresa dei contagi”. E questa, ha concluso Ricciardi, “la continueremo, ahime, a vedere perché avete visto anche voi le scene nelle piazze, nei ristoranti e nelle discoteche, che naturalmente sono prodromiche a questo tipo di aumento”.

Un neonato è stato ricoverato precauzionalmente all’ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari. E’ in condizioni stabili. Lo fa sapere il direttore generale dell’Asl Bari, Antonio Sanguedolce. Il bimbo è tra i 35 contagi di Coronavirus registrati oggi in Puglia, uno dei quattro individuati durante il triage in strutture sanitarie di Bari e “per i quali – ha precisato – sono in corso le indagini epidemiologiche”.

Un caso si registra nel tribunale di Ancona. Due positivi fuggono dall’ospedale di Foggia.

De Luca, tra 15 giorni valuto stop mobilità Regioni – “A fine agosto vedremo se chiedere o no al governo di ripristinare la limitazione della mobilità intraregionale. Lo decideremo tra 15 giorni con grande determinazione, salvo i casi di motivi di lavoro o di salute. Ci regoleremo anche sui contagi nel resto d’Italia”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nel corso di una diretta Facebook. ANSA

 

Il sogno che si trasforma nella beffa più atroce. Una deviazione sfortunata di Lukaku regala l’Europa League al Siviglia, che strappa la coppa all’Inter. Non basta l’iniziale vantaggio proprio del belga, su rigore, perché la squadra di Conte va sotto, rimonta la prima volta ma non ha la forza per rimettere di nuovo in equilibrio nel finale, nonostante abbia le occasioni per farlo. A Colonia finisce 3-2 per gli spagnoli, che si dimostrano squadra abbonata all’Europa League: sei finali, sei successi, mai nessuno nella storia ha alzato l’ex Coppa Uefa così spesso. Doveva essere la serata di Lukaku e di Lautaro, ma alla fine è la serata di Luuk De Jong, che con una doppietta ribalta la partita, e di Diego Carlos, che in rovesciata trova la fortunosa deviazione proprio di Lukaku, trasformatosi in protagonista negativo. Ma sono tanti a fare flop nella serata tedesca, dallo stesso Lautaro fino ad Eriksen, entrato probabilmente troppo tardi ma senza comunque riuscire a fare la differenza. L’Inter si squaglia all’ultimo passo, quello decisivo, per fare il salto di qualità e per riportare il primo trofeo europeo nella bacheca dopo dieci anni: quello che è già avvenuto spesso durante la stagione, lì dove la squadra di Conte deve ancora crescere e nemmeno poco.’
Anche perché la partita Lukaku l’aveva messa subito in discesa, con una sgroppata delle sue conclusa con un fallo in area di Diego Carlos: dal dischetto il bomber belga non sbaglia, per il suo 34/o gol stagionale, come solo Ronaldo nella storia nerazzurra. Solo che il Siviglia non è il Bayer Leverkusen o lo Shakhtar Donetsk, infatti reagisce subito schiacciando l’Inter nella sua area. E su un cross di Jesus Navas, De Jong trova la zuccata giusta per il pareggio. Una sfida nervosa, in cui anche Conte e Banega battibeccano e vanno quasi alle mani dopo un tocco di mano in area di Diego Carlos su cui Makkelie lascia correre. Il Siviglia controlla il possesso e continua a spingere, sulle spalle di De Jong. L’olandese ci mette ancora la testa per riportare avanti gli andalusi, lasciato troppo solo dalla difesa interista su una punizione di Banega. Serve l’esperienza di Godin per rimettere la sfida in equilibrio: l’ex Atletico di testa trova subito il 2-2. Nella ripresa l’Inter in contropiede si fa vedere pericolosamente in contropiede. Prima Gagliardini trova la respinta della difesa, poi Lukaku si invola da solo verso la porta, ma si fa ipnotizzare da Bounou in uscita. Il belga diventa così protagonista negativo, perché su una rovesciata di Diego Carlos ci mette il piede e devia in porta il pallone per il nuovo vantaggio del Siviglia. Conte si gioca le carte Eriksen e Sanchez, con il cileno che ha subito la palla per impattare ma gli spagnoli si salvano. L’occasione giusta capita poi anche a Candreva, che però non riesce a deviare verso la porta un assist di Brozovic. Nel finale mancano le forze tra i nerazzurri e il Siviglia non soffre nemmeno l’assalto negli ultimi minuti, anche per le tante perdite di tempo. L’Europa League prende così la strada della Spagna, all’Inter resta solo l’amaro in bocca.ANSA

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.