Guillermo Giacomazzi

“L’anno con Zeman è stato il più bello perché ho scoperto un calcio non “all’italiana”.
Quando ho conosciuto Zeman, ho scoperto una linea di pensiero, un modo di vedere il calcio, differente.
La preparazione prevedeva una tipologia di lavoro molto duro con microcicli di quattro giorni in cui ci si allenava tanto dal punto di vista fisico, soprattutto la mattina.
Il pomeriggio si correva parecchio con la palla.
Spesso ci diceva, in prossimità delle amichevoli o della Coppa Italia, di continuare a lavorare duro durante la preparazione perché la partita sarebbe stata il nostro giorno di riposo.
La prima settimana si mangiava poco, chi arrivava fuori forma con qualche chilo di troppo veniva messo in riga. Con tutta la corsa che facevamo e quel poco che mangiavamo, parlo proprio di quantità, era
difficile non raggiungere un buono stato di forma. Aveva la mania del peso, ci pesava sempre anche durante l’anno.
Aveva stabilito delle multe: chi andava oltre il proprio peso forma veniva sanzionato.
Come centrocampista ho sofferto tanto il suo lavoro, ma gli attaccanti e i difensori ancora di più.
Parlo di Vučinić, Bojinov e Konan in particolare. I primi giorni ho visto gente vomitare.
Perché si lavorava tanto e si mangiava poco, sempre tutto secondo il suo menu. La prima settimana Ledesma è svenuto, mentre Konan si sentì male.
Nell’arco di una stagione capita che la squadra subisca i carichi di lavoro e abbia una lieve flessione.
Quando i nazionali rientravano dai rispettivi raduni, ti ritrovavi già al giovedì o al venerdì parecchio affaticato.
Così un giorno accolsi le richieste della squadra e prima di cominciare l’allenamento avanzai la mia proposta a Zeman davanti al gruppo.
«Mister, oggi se possibile non vorremmo caricare troppo perché alcuni sono un po’ affaticati».
Lui prima si guardò intorno, dopo un paio di secondi rispose con il suo solito tono rassicurante. «Giacomazzi vuole fare allenatore, tieni il
fischietto e dirigi tu allenamento».
Ecco, lui spesso veicolava i suoi messaggi attraverso l’ironia. In quel momento rivendicò la sua posizione e il concetto che non bisognava mai minare le certezze del tecnico.”
Buon compleanno Guillermo Giacomazzi… ❤️
Fonte: “Sulla giostra di Zdenek” – libro di Calcio Totale.

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.