Interviste su Radio CrC

A Radio Crc è intervenuto Andrea Agostinelli, allenatore: “Rashica due anni fa era Under 21 dell’Albania, poi ha scelto di arare nella squadra kosovara. Segna tanto e credo che il Napoli lo abbia seguito ed è vero che è un extracomunitaria, ma è un talento. Oltretutto, Rashica non è bravo solo in fase offensiva, ma a 21 anni sa fare bene anche quella di copertura. Con lo Shakhtar il Napoli dopo lo svantaggio è andato un po’ in ansia questo perché la testa nel calcio è determinante come lo è la partita di domenica col Benevento”.

Daniele Sebastiani, presidente del Pescara: “L’Europa League e la Champions sono due categorie diverse e in Champions facciamo più fatica perchè ci sono le migliori squadra e le migliori europee sono su ogni campo superiori alle nostre migliori formazioni. In europa League invece forse accade il contrario e soprattutto nella fase a gironi le italiane figurano sempre bene, poi quando rientrano le esclude dalla Champions, anche l’Europa League cambia. Al momento il campionato italiano sembra più interessante. L’inter ha mantenuto l’organico che aveva ed ha preso un allenatore molto bravo non che Pioli non lo fosse, ma ha avuto qualche problemino. Il Milan ha pensato a costruire con giocatori importanti spendendo anche tanto e ci vorrà del tempo, ma sarà competitiva. Sul Napoli c’è poco da aggiungere perché già lo scorso anno era competitivo, forse tra le prime la Roma si è sulla carta indebolita, ma è ben allenata. Baroni è una persona seria e molto preparato. Credo sia stato l’allenare a conquistare più punti in serie B e adesso ha la fortuna di allenare un club di A con una proprietà importante e bisognerà capire se questi investimenti fatti dalla società saranno subito pronti per la serie A. Il Napoli dovrebbe avere vita facile contro il Benevento, ma il campii è un’altra cosa. Se avessi al Pescara un allenatore che vince 3 partite al 90esimo sarei subissato di fischi questo perché qui la gente vuole vedere lo spettacolo. Il Napoli piace perché gioca a calcio”.

Luca Telese, giornalista: “C’è un problema delle italiane in Champions mentre l’Europa League sembra alla portata. Da questa Champions Roma con una partita fragile con 20 minuti di delirio e 20 di resurrezione esce rafforzata perché rispetto a Napoli e Juve ha almeno raccolto un punto mentre il Napoli avrà ancora paura di giocare bene, ma non portare a casa il risultato. Il Verona è molto fragile, ha sempre avuto un crollo nelle partite fin qui disputate, mi è sembrata una squadra dal complesso della serie B”.

Massimo Zampini: “Succederà che una tra Napoli, Roma, Milan e Inter toglierà lo scudetto alla Juventus. E’ un po’ presto per dare giudizi sulle italiane in Champions. La Juve perde perché sparisce quando Messi fa il fenomeno, ma non ho visto un Barcellona imbattibile. L’Atletico Madrid è un’altra squadra fenomenale mentre la Roma è in costruzione mentre il Napoli ha subito dallo Shakhtar un gol incredibile e ne sbaglia alcuni semplicissimi. Non ho mai visto le italiane al top ad inizio settembre per cui bisogna aspettare prima di fare il primo bilancio. Sassuolo è sempre un campo strano per la Juve che dovrà fare grande attenzione. Tra Dybala e Messi passa il mondo e non è colpa dell’attaccante bianconero, ma di Messi che è un fenomeno”.

Giuseppe Galderisi, allenatore: “Mi sembra che in serie A qualcosa sia cambiato. Innanzitutto va detto che facciamo sempre fatica ad inizio stagione e fa rabbia perché poi in europa non riusciamo a dare il meglio. In campionato però, pare ci sia più competitività e diverse squadre al momento sembra possano battersi per lo scudetto. Ieri sera ho visto giocare la Lazio e nonostante ci fossero in campo 7 giocatori nuovi, l’allenatore ha avuto risposte importanti e questo vuol dire che la società ha operato bene, l’allenatore sai gestire il gruppo e chi entra ha fame e dà il proprio contributo. In Ucraina ci aspettavamo un grande Napoli, ma questa caduta non deve spaventare nessuno. Ho avuto la sensazione che con Mertens sia un Napoli e con Milik un altro”.

Beppe Iachini, allenatore: “Il Napoli è cresciuto ulteriormente e sono cresciuti anche le alternative che oggi sono importanti e che non farebbero rimpiangere i titolari. E’ normale che in una stagione fatta di 3 competizione il Napoli cambi formazione. Se vuole lottare su tutti i fronti bisognerà fare turnover. Il 4-2-3-1 con Mertens e Milik insieme può reggere, perché creare alternative al modulo è fondamentale. Sarri ci starà lavorando e la crescita della squadra passa anche da questo”.

Raffaele Di Fusco, allenatore: “Mi fa piacere riavere un derby in Campania e rivedere Marco Baroni in serie A come allenatore, stavolta. Se il Napoli disputerà la partita come sa fare, mi dispiace per il Benevento, ma c’è un abisso tra le due squadre e sulla carta il Napoli è super favorito. Nel campionato di serie A, però, nessuna partita è facile. Sono un estimatore di Reina, è all’altezza del Napoli. Indubbiamente ha disputato una stagione alterna l’anno scorso, quest’anno invece Shakhtar a parte, ha fatto bene. E’ vero che ha sbagliato l’uscita sul 2-0, ma purtroppo è incappato in un altro errore. Spero torni presto ad essere il Reina che tutti conosciamo, ci aspettiamo qualcosa in più da lui. Il settore portieri va risolto a febbraio, non a giugno e la gestione che è stata fatta è incredibile”.

Alessandro Iori, giornalista: “Sassuolo-Juve è raramente una partita banale. Napoli-Benevento invece dopo la sconfitta con lo Shakthar ha un’importanza maggiore. Il Napoli sta soffrendo, deve imparare a gestire la routine che quest’anno è inviata molto prima per i preliminari di Champions. C’è una difficoltà a mantenere la qualità di gioco vista nella scorsa stagione per il poco tempo a disposizione per lavorare sui meccanismi. Hamsik è in un periodo di appannamento e la medicina migliore la conosce Sarri e c’è solo da i darsi della gestione del tecnico”.

Antonio Letizia, calciatore: “E’ vero che a Pozzuoli mi chiamavano Pocho perché avevo la sua stessa velocità. Spero che il Benevento se la giochi al San Paolo perché se giocherà chiudendosi prima o poi il gol lo subirà. Senza nulla togliere a mio fratello, ma spero che vinca il Napoli. E’ arrivato il momento di svegliarsi per mio fratello che a Carpi aveva il posto assicurato mentre a Benevento la maglia deve conquistarla. L’anno scorso c’è stata la possibilità per Gaetano Letizia di vestire l’azzurro, adesso non credo”.

Danilo Caravello, procuratore di Antei: “Per una neopromossa come il Benevento ogni gara è difficile, ma nelle prossime due affronterà Napoli e Roma per cui la difficoltà si eleva ulteriormente. Oltretutto, il Napoli ha il dente avvelenato e il Benevento dovrà fare più del massimo per uscire indenne dal San Paolo. Il Benevento non merita di essere ancora a 0 punti in classifica anche perché ha espresso un bel calcio, ma in Serie A al minimo errore vieni punito. Antei aveva bisogno di continuità tecnica, il Benevento può assicurarlo e il ragazzo dovrà giocare al meglio il più possibile. Luca ha pagato dazio con la sfortuna, ma adesso è pronto a giocarsi tutte le sue carte”.

Davide Bombardini, ex calciatore: “Non solo il Napoli fa fatica in Europa, fanno fatica tutte, Juve compresa. In Champions la musica cambia, ma la sconfitta contro lo Shakhtar non compromette nulla, ma anzi può essere di stimolo. Rispetto agli anni scorsi il campionato è più equilibrato, la Juve ha messo forza e ci sono squadre che dietro si sono rinforzate. Il Napoli è sempre a ridosso della Juve e per colmare il gap mancherebbero due top player, ma se la può giocare fino alla fine”.

 

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.