News calcistiche 05-12-2019

Queste le designazioni arbitrali in vista della 15ma giornata di andata di Serie A, in programma domenica 8 dicembre alle ore 15.00:

Atalanta-Verona (sabato 7 h.15.00): Valeri di Roma Giallatini-Mondin iv: Marinelli var: Di Bello avar:De Meo
Bologna-Milan (h.20.45): Chiffi di Padova Bindoni-Manganelli iv: Piccinini var: Guida avar:Di Vuolo
Inter-Roma (venerdì 6 h.20.45): Calvarese di Teramo Alassio-Ranghetti iv: Maresca var: Mazzoleni avar: Paganessi
Lazio-Juventus (sabato 7 h.20.45): Fabbri di Ravenna Meli-Passeri iv: Massa var: Irrati avar: Tolfo
Lecce-Genoa (h.12.30): Rocchi di Firenze Costanzo-Peretti iv: Pasqua var: Banti avar: Liberti
Sampdoria-Parma (h.18.00): Abisso di Palermo Di Iorio-Pagliardini iv: Dionisi var: Di Paolo avar: Carbone
Sassuolo-Cagliari: Pairetto di Nichelino Tegoni-Fiorito iv: Marini var: Doveri avar: Galetto
Spal-Brescia: Orsato di Schio Prenna-Gori iv: Giua var: Nasca avar: Del Giovane
Torino-Fiorentina: Giacomelli di Trieste Cecconi-Valeriani iv: Ghersini var: La Penna avar: Longo
Udinese-Napoli (sabato 7 h.18.00): Mariani di Aprilia Schenone-Vivenzi iv: Aureliano var: Manganiello avar: Preti -ansa-

”Sicuramente è una partita di altissimo livello di difficoltà per via dell’avversario che andiamo ad affrontare. Hanno entusiasmo e fiducia, affrontiamo una squadra che sta bene. Dobbiamo pensare a noi stessi. Sappiamo ci sarà da soffrire e dovremo essere pronti a reggere botta ed essere il più precisi possibile in fase realizzativa”: lo dice il tecnico dell’Inter Antonio Conte alla vigilia della sfida contro la Roma a San Siro. ”Bisognerà fare molto attenzione, hanno creato un organico importante con giocatori che hanno dato grandi risposte e Fonseca – aggiunge Conte – si è adattato subito al campionato. Faccio loro i complimenti”.”Se Totti mi ha cercato? Con Francesco mi lega un’amicizia. Mi ha chiamato, mi ha illustrato un po’ la situazione, abbiamo parlato. Poi io ho fatto delle valutazioni in maniera molto serena. Non ho sentito che era il momento giusto”: lo dice il tecnico dell’Inter Antonio Conte alla vigilia della sfida contro la Roma parlando del corteggiamento della scorsa estate di Francesco Totti, all’epoca dirigente giallorosso. ”Non c’era in quel momento l’Inter, non c’era nessun’altra squadra. E’ stata una mia sensazione – spiega il tecnico nerazzurro – e ho deciso di declinare la proposta in maniera molto rispettosa, perché è una grandissima piazza e un giorno me l’augurerei perché Roma è una esperienza incredibile”.”Dobbiamo arrivare alla sosta di Natale nel miglior modo possibile. Inutile dire che dobbiamo fare di necessità virtù. Dopo la sosta potremo rifiatare, recuperare un bel po’ di giocatori e tirare un sospiro di sollievo. Cerchiamo di stare concentrati e andare di partita in partita. Dobbiamo veramente stringere i denti e incrociare le dita”: lo dice il tecnico dell’Inter Antonio Conte alla vigilia della sfida contro la Roma, parlando dell’emergenza infortuni che complica i piani della squadra nerazzurra. ”La stiamo affrontando nella giusta maniera. Vediamo il bicchiere mezzo pieno – aggiunge Conte – perchè nel momento di difficoltà tanti giocatori si sono responsabilizzati ancora di più. Dobbiamo affrontarlo come stiamo facendo: petto in fuori. Non c’è tempo per piangersi addosso, per accampare situazioni e nascondersi”.-ansa-

(ANSA) – Un altro contrattempo per la Juventus, a due giorni dalla partita di Roma contro la Lazio: si ferma anche Aaron Ramsey. “Al termine della seduta odierna – si legge nella nota pubblicata dalla società – è stato rilevato un sovraccarico ai flessori della coscia sinistra”. Difficile stabilire i tempi di recupero per il centrocampista gallese.
Dopo il problema muscolare di Douglas Costa di due settimane fa e l’operazione al ginocchio per Khedira, un altro ostacolo sul cammino dei bianconeri. (ANSA).

(ANSA) “Dzeko è pronto per giocare”. Ci sarà o no il centravanti bosniaco della Roma, che Conte ha a lungo corteggiato in estate, domani in campo a San Siro contro l’Inter? Dzeko è tornato ad allenarsi dopo aver smaltito la sindrome influenzale e Paulo Fonseca è ottimista, anche se fa pretattica e schiva domande troppo puntuali: apre al suo impiego, poi aggiunge una frase all’apparenza ‘spiazzante’ (“Mi chiedete se gioca titolare o no? Non gioca…” dice ridendo). “Edin – ha spiegato il tecnico – aveva saltato un paio di sedute ma oggi è rientrato ed è pronto per giocare. (ANSA).

L’Udinese rulla il Bologna con un netto 4-0 e supera il quarto turno di coppa Italia. Sul suo cammino, negli ottavi di finale, incontrerà la Juventus. Per il Bologna, mai pericoloso e mai in partita, il cammino in coppa finisce qui. Al suo condottiero, il “guerriero Sinisa Mihajlovic”, sostituito in panchina dal vice Tanjga, resta la dedica tributata dai tifosi dell’Udinese con lo striscione esposto in tribuna prima del fischio d’inizio: “Vincerà la sua battaglia”.
La gara si apre dopo un minuto di silenzio in ricordo dell’ex giocatore rossoblu Franco Janich. In campo, tra le due squadre, spazio a un ampio turn-over. Il Bologna comincia meglio ma con il passare dei minuti l’Udinese guadagna metri e pericolosità, finendo per dominare il primo tempo, chiuso sul doppio vantaggio. La gara si sblocca al 24′. Lasagna approfitta di un errato retropassaggio di Medel per Paz, ruba palla al centrale rossoblu e si invola verso la porta avversaria. Lasagna perde il controllo della sfera che gli resta alle spalle. Ma l’azione, anziché sfumare, si trasforma in un assist per Barak. Il centrocampista ceco segue l’azione, recupera il pallone, si accentra e con il sinistro supera Da Costa. L’Udinese controlla la partita fino al 42′ quando su un calcio di punizione di Barak dalla destra Nuytinck prolunga in area e De Maio affonda ancora la difesa con un destro sottoporta che vale il raddoppio. Nella ripresa il Bologna prova a rientrare in partita. La squadra rossoblu si affida a un paio di conclusioni pericolose di Orsolini ma come nel primo tempo la reazione dura poco. Il Bologna si spegne nel giro di pochi minuti e al 32′ Mandragora chiude virtualmente la partita siglando il tre a zero con un sinistro dal limite nell’angolino basso su una sponda all’indietro di Fofana. L’Udinese aveva appena sfiorato il gol con un destro dal limite di Pussetto deviato in angolo da Da Costa e con il palo centrato da Lasagna servito da un filtrante in verticale. La rete, tanto cercata e voluta, arriva in pieno recupero. Lasagna ruba palla a Schouten, scambia con Fofana e con un sinistro a giro fissa il punteggio sul 4-0. -ansa-

(ANSA)- Si svolgeranno domani in Lega a Milano i sorteggi per stabilire l’ordine di svolgimento delle gare degli ottavi di finale, e laddove si rendesse necessario dei quarti, di Coppa Italia di due squadre di Serie A. L’appuntamento è per le 15, nella sede della Lega di via Rosellini. (ANSA).

De Laurentiis rinnova la sua fiducia a Carlo Ancelotti, il cui futuro resta in bilico. Decisivo il campo e le prossime partite. L’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport fa sapere che se il Napoli non dovesse fare risultato a Udine e raggiungere gli ottavi di Champions, a fatica, il presidente azzurro potrebbe anche cambiare allenatore. Il contatto con Rino Gattuso è stato stabilito, anche se l’ex tecnico del Milan non vede di buon’occhio l’idea di fare da traghettatore: a Cristiano Giuntoli, col quale ha avuto un colloquio, ha chiesto garanzie in questo senso. -tuttonapoli.net-

Cesare Prandelli è stato accostato in questi giorni alla panchina del Napoli nel caso in cui saltasse la testa di Carlo Ancelotti in seguito alla crisi del Napoli. Ma il diretto interessato, intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, ha smentito l’indiscrezione venuta fuori dall’edizione odierna de Il Mattino o, quantomeno, nega qualsiasi tipo di contatto:
“No, non ne so nulla. Chiaro che fa sempre piacere essere accostato a una grande squadra, ma in questo momento la concentrazione di tutti deve essere sugli obiettivi. Non c’è niente di vero. Ci sarebbe da preoccuparsi, perché le parole del presidente sono state chiare. Ma chi meglio di Ancelotti può risolvere i problemi del Napoli? Io e il presidente ci eravamo sentiti un paio di volte, ma io avevo preso l’impegno con la Nazionale e mi sembrava doveroso rispettarlo. C’era stato un colloquio, ma poi non l’ho più sentito”.-tuttonapoli.net-

Per i più grandicelli, Napoli-Perugia sarà sempre la partita in cui un semi-sconosciuto di nome Nello Malizia divenne il dio dei pali per un giorno e costrinse gli azzurri ad uno 0-1 che valse uno scudetto perso. Fino a quel momento, 26 aprile 1981, il Napoli non aveva praticamente mai gareggiato per il titolo e quella divenne di fatto la gara più importante della storia partenopea. Da capolista, la squadra di Rino Marchesi si presentò a quella sfida con l’entusiasmo a mille e, per la prima volta, con la sensazione di poter conquistare il primo scudetto. Invece Nello Malizia visse una giornata speciale, divenne insuperabile per 90 e più minuti, sbarrò la strada ai sogni di un popolo intero. L’autogol di Ferrario, poi, fece il resto. E alla fine quel campionato il Napoli lo perse davvero.
LA MANO DI RAPAJC – Per chi adulto c’è diventato da poco, invece, Napoli-Perugia porta alla mente un ricordo su tutti. Uno scandalo, nel vero senso della parola. Era aprile, l’anno era il 1997, il Napoli non viveva di certo uno dei momenti più floridi della sua storia e la lotta salvezza di quel campionato fu falsata da Marcello Nicchi, all’epoca arbitro, oggi designatore. Dici Perugia e viene alla mente Milan Rapajc, che in quella partita segnò con una mano (ma mentì spudoratamente dicendo di aver colpito il pallone col mento) e tutti se ne accorsero. Tranne, per l’appunto, Nicchi. Che convalidò quel gol e scatenò l’ira di tutta Napoli.
IL RITORNO IN B – Per i più piccini, invece, Napoli-Perugia vuol dire gol di Calaiò e gol di Capparella per un 2-0 che portò finalmente il Napoli fuori dall’incubo Serie C. Stagione 2005/06, Edy Reja in panchina, San Paolo pieno in ogni ordine di posto per gioire tutti insieme. Sono passati appena 13 anni, poco più, ma questo è l’ultimo ricordo che in qualche modo lega gli azzurri al Perugia. In questi 13 anni è cambiato tutto. In mezzo ci sono stati dieci anni consecutivi d’Europa, un paio di scudetti sfiorati e il ritorno nell’elite del calcio. Dopo 13 anni il Napoli ritroverà il Perugia in Coppa Italia e stavolta – ne siamo certi – Fuorigrotta sarà per pochi intimi. I pochi intimi che non hanno dimenticato da dove viene il Napoli. I pochi intimi che hanno chiara qual è la dimensione storica del Napoli. Una storia che non va dimenticata.-tuttonapoli.net-

Nel pomeriggio seconda sessione di allenamento. Prima fase dedicata a riscaldamento ed esercizi tecnico tattici. A seguire partita a campo ridotto. Chiusura con situazioni di gioco cross e tiro.
Koulibaly ha lavorato a parte in seguito ad un trauma contusivo alla spalla sinistra rimediato nell’allenamento mattutino. Le sue condizioni verranno valutate domani. Milik prosegue a lavorare parte col gruppo e parte differenziato. Ancora allenamento personalizzato per Allan, Ghoulam e Tonelli.-tuttonapoli.net-

 

Piove sul bagnato in casa Napoli, perché a due giorni dalla sfida con l’Udinese Carlo Ancelotti rischia di perdere anche Kalidou Koulibaly. Dopo Allan, fermatosi nella giornata di ieri, oggi è toccato al difensore azzurro, che nella seduta mattutina ha riportato una contusione. A renderlo noto è il club azzurro nel report dell’allenamento odierno:
“Koulibaly ha lavorato a parte in seguito ad un trauma contusivo alla spalla sinistra rimediato nell’allenamento mattutino. Le sue condizioni verranno valutate domani”.-tuttonapoli.net-

Una vita al Napoli, di sicuro le migliori emozioni della sua carriera sono arrivate al San Paolo. L’ambiente, tanto discusso in questi giorni, lo conosce bene Gennaro Iezzo, ex portiere azzurro, intervenuto al microfono di Radio Kiss Kiss Napoli: “Il Napoli non riesce ad avere un’identità e stare un po’ insieme per uscire da questa situazione non può far che bene. Ora serve unione, ma chi può fare la differenza è il presidente. Ogni volta che veniva da noi, De Laurentiis ci faceva sentire la sua vicinanza e quindi la sua fiducia, portava qualcosa di nuovo. E’ questo ciò che mi preoccupa oggi: non vedo il presidente vicino alla squadra, non ci sono parole distensive nei confronti dei calciatori”.-tuttonapoli.net-

Prima della sconfitta con il Bologna, il Napoli aveva cancellato il silenzio stampa che era stato indetto dopo il caos delle settimane precedenti. C’erano state le interviste pre e post-partita, ma evidentemente il k.o. interno rimediato con i felsinei ha nuovamente cambiato le cose. Domani sarà la vigilia di Udinese-Napoli, ma non ci sarà la conferenza stampa di Carlo Ancelotti. La squadra è in ritiro e da Castel Volturno non ci sarà nessuna voce per presentare la prossima partita.-tuttonapoli.net-

PARIGI – Come ci si attendeva, la Francia si è mobilitata in massa per lo sciopero e le proteste contro la riforma delle pensioni del presidente Emmanuel Macron: aerei a terra, treni e mezzi pubblici fermi, scuole e asili chiusi, ospedali solo per emergenze. Secondo le prime stime riportate dai media francesi sarebbero oltre 180mila i manifestanti scesi in strada in almeno una trentina di città. Ed oltre ai semplici cittadini, ai sindacati, agli “cheminot” (i lavoratori delle ferrovie presi di mira dalla riforma) e i Gilets jaunes anche alcune centinaia di black bloc si sono fatti sentire, e sono stati accolti da lanci di lacrimogeni nel centro della capitale.
In particolare in place de la République, a Parigi, è stato appiccato un rogo, dal quale si leva un denso fumo nero. I black bloc hanno dato alle fiamme materiale di cantiere, arredo urbano, cassonetti proprio in corrispondenza di un ingresso della metropolitana, che è chiusa da questa mattina. Alcuni giovani vestiti di nero e con il volto coperto si stanno arrampicando sul monumento alla Republique, nel centro della piazza.
Il 90% dei treni della Sncf (le ferrovie statali francesi) è stato cancellato, a Parigi viaggiano solo quattro linee della metropolitana, di cui due automatiche. A terra anche molti voli, per lo sciopero anche dei controllori: AirFrance ha cancellato il 30% dei voli interni e il 10% di quelli di medio raggio. Tra gli insegnanti di scuola elementare quelli che aderiscono all’agitazione sono il 51,15%, il 42,32% tra quelli delle medie e superiori.
DISAGI VENERDI’ 6 DICEMBRE – Le agitazioni proseguiranno anche nella giornata di venerdì 6 dicembre: oltre alla già annunciata proroga (fino a lunedì) dello sciopero della Ratp, la società che gestisce metro e bus parigini, anche la Sncf ha riferito che i treni circoleranno a singhiozzo.
Alle ferrovie francesi SNCF, le cifre dell’azienda parlano del 55,6% di dipendenti in sciopero: l’85,7% dei conducenti, il 73,3% dei controllori e il 57% del personale di stazione.-blitzquotidiano.it-

 

ROMA – La Deputata di Forza Italia Michela Brambilla porta un maiale al guinzaglio a Montecitorio per sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi del consumo di carne suina e degli allevamenti intensivi. Michela Vittoria Brambilla, presidente e fondatrice della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente, ha scelto il “piccolo” Dior, un suino da compagnia, come testimonial della proposta di legge che intende promuovere e che è volta migliorare le condizioni di vita dei suini che vengono allevati a scopo alimentare.
“E’ arrivato il momento di affrontare seriamente il problema delle condizioni degli animali che vivono in allevamento” annuncia l’ex ministro del governo Berlusconi che, seduta con il suino davanti gli scalini della Camera dei deputati, protesta: “Loro purtroppo non muoiono mai di vecchiaia ma finiscono nelle tavole degli italiani: le torture fisiche e psicologiche alle quali sono sottoposti sono inimmaginabili”.
Brambilla con il suo movimento ha fatto anche delle “investigazioni sotto copertura” all’interno dei allevamenti suini: “un’operazione verità importante che vogliamo mettere sotto gli occhi di tutti. Questi animali sono intelligenti e sensibili, molto simili ai cani, e vengono costretti in situazioni terribili da un sistema di allevamento che li considera solo materie prima. Credo sia arrivato il momento di promuovere un’alimentazione vegana, rispettosa di tutte le creature ma anche che agli animali che ancora arrivano nelle nostre tavole venga garantito il diritto di veder rispettata la loro dignità e le loro caratteristiche”. (Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev).

 

ROMA – Un bambino di 11 anni è morto dopo aver accusato un malore a scuola. E’ accaduto la mattina di oggi, giovedì 5 dicembre, a Ostia, il quartiere di Roma che si affaccia sul litorale. Il bambino ha accusato un malore mentre era nella palestra della scuola. I medici del 118 sono riusciti a rianimarlo, ma dopo poco il trasferimento in ospedale in ambulanza il bimbo è morto.
La Procura di Roma ha aperto un fascicolo ed indaga per omicidio colposo. I pm hanno affidato le indagini ai poliziotti del commissariato locale. In base a quanto accertato, il ragazzino sarebbe svenuto in palestra durante le ore di lezione ma dopo essersi ripreso e trasportato in ospedale, le condizioni si sono aggravate ed è deceduto.
I soccorsi per il bambino sono stati tempestivi. A farlo sapere è l’Ares 118 che, nel porgere le condoglianze alla famiglia, rende noto di avere attivato per i genitori il supporto psicologico. L’Ares fornisce la sua ricostruzione passo passo della macchina dei soccorsi: “Alle ore 12.32 è giunta tramite il Nue 112 – si legge – una richiesta di soccorso da una scuola di Ostia per un episodio sincopale in un bambino di 11 anni. Alle ore 12.33 terminata la telefonata è stato creato il soccorso assegnando un codice triage rosso. Alle ore 12.39 un’automedica ha raggiunto la scuola trovando il bambino privo di sensi in asistolia. Gli operatori dell’Ares 118 iniziavano dunque le manovre di rianimazione cardiopolmonare. Alle ore 12.42 giungeva sul posto anche un’ambulanza che ha coadiuvato il personale dell’automedica nelle manovre di rianimazione che sono durate più di un’ora. Il medico dell’automedica ha richiesto alla sala operativa l’invio di un’eliambulanza per centralizzare il paziente, vista l’età pediatrica, al Bambino Gesù di Roma. L’eliambulanza attivata alle ore 13.18 è arrivata sul luogo dell’evento alle ore 13.37 atterrando sul campo sportivo limitrofo della Stella Polare di Ostia”.
Prosegue la nota dell’Ares: “Il medico dell’eliambulanza e il medico dell’automedica dopo un breve consulto hanno deciso che il bambino era emodinamicamente instabile per sostenere un trasporto in volo e per questo veniva disposto un trasferimento al più vicino ospedale Grassi di Ostia in ambulanza alle ore 13.45. Alle ore 13.47 il paziente giungeva in codice rosso al pronto soccorso dell’ospedale Grassi e alle ore 14.15 nonostante le manovre di rianimazione se ne constatava il decesso. A quanto si apprende dalla Asl Roma 3 il ragazzo risulta essere paziente dell’ospedale Pediatrico Bambino Gesù. E’ stato immediatamente attivato il supporto psicologico per i famigliari ai quali vanno le sentite condoglianze per la tragica perdita”.
Fonte: Ansa

 

FERRARA – Si era laureato la mattina di ieri, mercoledì 4 dicembre, in Giurisprudenza: nella notte, dopo aver festeggiato, ha avuto un malore ed è morto. Il giovane 34 anni, originario della Calabria, è stato soccorso in piena notte in una casa di Ferrara dove il ragazzo era ospite di un amico.
Dalla prima ricostruzione dei sanitari, medico legale e Carabinieri probabilmente la morte è avvenuta per un malore. Stando alle prime indagini degli inquirenti, il giovane ha avuto nel corso della notte una crisi respiratoria che lo ha portato alla morte poco prima delle 3.
Ulteriori accertamenti potranno verificare se il 34enne, durante i festeggiamenti, abbia fatto uso di alcol o stupefacenti che potrebbero avere condotto al malore. E’ stato disposto l’esame tossicologico e l’autopsia per stabilire con esattezza le cause del decesso.
La morte è avvenuta nell’abitazione di via Boiardo e lo studente di Giurisprudenza pendolare dalla Calabria dove abitava con la famiglia, era ospite dall’amico al momento della tragedia. I familiari proprio ieri erano presenti in città per la cerimonia di laurea del figlio ed erano tornati giù al Sud: sono stati avvisati dalla tragedia e stanno facendo ritorno in città.-blitzquotidiano.it-

ROMA – “Cogne? Io non mollo di un centimetro. Mai, mai. E non mollo un euro”.
L’avvocato Carlo Taorminam, intervistato dalla Zanzara, parla della vicenda del pignoramento della villa di Cogne. “Io – dice – da quella vicenda ci ho perso. Non mi hanno manco pagato le spese, immagina un po’ se ho guadagnato qualcosa”.
Ma Taormina è pessimista sulla possibilità di riavere quei soldi?

“In tutto sono circa 450mila euro. A me risulta che non li ha. L’unica cosa che c’è è la villetta di Cogne, ma l’hanno messa dentro un patrimonio familiare, per cui secondo me non piglierò nemmeno un euro. Quando io gli ho fatto la messa in mora, loro hanno fatto questa operazione”.

La villetta può essere venduta?

“Ma chi se la compra ‘sta villetta? Nessuno. Chi se la compra una casa così? Forse ci sono anche gli amanti dell’horror. Magari qualche belga, qualche olandese, sta gente qua che fanno tutte queste sette. Sono pieni di sette pedofile”.

Sette pedofile?

“Facciamo tanti processi nei quali riscontriamo tante sette pedofile in Belgio”.

Metteresti piede in quella villetta?

“No, a me non me ne frega assolutamente niente. Non mi interessa proprio”.

 

Resti convinto che lei sia innocente? “Non sono convinto, sono super convinto”.

E chi ha ammazzato il bambino? “E che, te lo devo dire io? Chiedilo a Torino”.

Pensi ci sia ancora un assassino in libertà? “Sicuramente sì”.

Fonte: La Zanzara.

 

ROMA – Prima dell’alba, intorno alle cinque del mattino, il custode di una villa di Bazzano (Bologna) ha fatto fuoco dalle finestre della dependance uccidendo uno dei due ladri che armeggiavano intorno alla proprietà. La persona colpita deve aver percorso pochi metri prima di accasciarsi privo di vita a una ventina di metri dalla finestra. Senza documenti, il giovane ucciso (un’età compresa tra 20 e 25 anni) era armato di una sola torcia.
Finora questa è la versione del custode, 68 anni, che con la moglie si occupa di vigilare sulla villa. Ha sparato cinque colpi con un revolver calibro 38, regolarmente registrato. Nella notte, ha dichiarato agli inquirenti, aveva sentito dei rumori all’esterno dell’abitazione. Quando ha visto che due ladri erano riusciti a forzare l’accesso al capanno degli attrezzi, ha aperto il fuoco.
Uscendo di casa in attesa dell’arrivo dei militari, i coniugi hanno trovato il cadavere di un uomo la cui morte è stata accertata dal 118. La procura di Bologna “cercherà di verificare le modalità di esplosione del colpo, ragionando sugli spazi di applicabilità della legittima difesa o dell’eccesso colposo, alla luce del punto dove sarebbe stata attinta la persona deceduta”.
Servirà insomma un accurata ricostruzione della dinamica dei fatti e un approfondimento balistico, “attraverso l’ausilio della Scientifica dei Carabinieri”. Per stabilire se custode e moglie fossero davvero di fronte a una minaccia attuale alla loro incolumità fisica. O in preda a un grave turbamento. Per verificare che la reazione del custode sia stata effettivamente proporzionata all’offesa portata dai malviventi. (fonte Ansa)

 

RIO DE JANEIRO (BRASILE) – Il video da YouTube con il gol segnato da Fredy Guarin nel corso di Vasco da Gama-Cruzeiro. Dopo la rete, l’ex centrocampista dell’Inter ha esultato come se avesse vinto il Mondiale. Dopo essere andato sotto la curva, ha abbracciato la mascotte. Nel frattempo, i suoi compagni di squadra hanno tolto il pezzo sopra del costume alla povera mascotte che è restata “senza testa” per alcuni minuti.
Tre anni fa Guarin, prima di lasciare l’Inter, era stato coinvolto in uno scambio di calciomercato con la Juventus ma alla fine non se ne fece niente perché i tifosi nerazzurri non volevano vedere il loro centrocampista con la maglia dei nemici di sempre. Per questo motivo l’Inter fu costretto a cedere Guarin in Cina.
Guarin è rimasto nel campionato cinese per tre stagioni. Con la maglia dello Shanghai Shenhua, stessa squadra dove gioca anche Stephan El Shaarawy, ha totalizzato complessivamente 100 presenze mettendo a segno 28 gol. Dopo la scadenza del contratto con i cinesi, Guarin, a 33 anni, è stato ingaggiato dai brasiliani del Vasco da Gama.
Con il club brasiliano, Guarin è già sceso in campo per tre volte segnando appunto un unico gol, questo che ha sbloccato la partita tra la sua squadra ed il Cruzeiro. Per questo motivo, ha deciso di celebrare la rete con tanta euforia. Questo suo modo pazzo di esultare, lo ha fatto entrare subito nel cuore dei nuovi tifosi. -blitzquotidiano.it-

 

VERCELLI – La Pro Vercelli risponde a Gene Gnocchi pubblicando un post ironico sul suo profilo Twitter: “Ibrahimovic sta arrivando…”. Gnocchi, nella sua rubrica il “Rompipallone”, aveva scritto: “Ibrahimovic: tornerò a giocare in Italia in una squadra dal passato glorioso e l’aiuterò a tornare a vincere. Quasi fatta con la Pro Vercelli”. Ibra stava parlando del Milan ma la battuta ci sta tutta perché la Pro Vercelli ha in bacheca la bellezza di sette scudetti ma oggi deve accontentarsi solamente della Serie C. Per questo motivo, la società di Vercelli è stata al gioco con il seguente post pubblicato su Twitter: “Ibrahimovic is coming…”.
Fondata nel 1903 come sezione calcistica della Società Ginnastica Pro Vercelli, nata nel 1887 e affiliata alla Federazione Ginnastica d’Italia l’11 luglio 1892, è uno dei club più antichi d’Italia e anche uno dei più titolati, avendo vinto sette scudetti tra il 1908 e il 1922. Conta inoltre 6 partecipazioni alla Serie A a girone unico (tra il 1929 e il 1935) e 13 alla Serie B.
Tra le squadre italiane pluriscudettate, la Pro Vercelli è l’unico sodalizio espressione di una città non capoluogo di regione ed è stata l’unica rappresentante una città non capoluogo di provincia (all’epoca delle vittorie Vercelli si trovava nella Provincia di Novara). Lo scudetto conquistato nel 1908 la rende inoltre una delle due società calcistiche italiane (insieme alla Novese) vincitrice di un titolo nazionale in qualità di neopromossa in massima divisione.
L’assetto societario corrente si è costituito nel 2010, allorché il sodalizio concittadino Associazione Sportiva Pro Belvedere Vercelli ha rilevato il marchio e la tradizione sportiva della disciolta Unione Sportiva Pro Vercelli, garantendone la prosecuzione dell’attività nel calcio professionistico (fonte Wikipedia).

 

MILANO – Si avvicina il ritorno di Zlatan Ibrahimovic nel campionato italiano. Lo svedese non ha alcuna intenzione di rientrare dalla porta di servizio a giudicare dalla bordata che ha rivolto allo stella della Juventus Cristiano Ronaldo: “Per me di Ronaldo ce n’è solo uno, ed è il brasiliano”. Non è la prima volta che Ibrahimovic critica Cristiano Ronaldo, in passato disse:
“Cristiano Ronaldo non è un talento naturale, è un talento costruito da anni di allenamento. Messi invece ha una classe cristallina, vederlo giocare è come accendere la playstation. Con il Pallone d’Oro assegnato a Modric abbiamo avuto la certezza di una cosa: i Palloni d’Oro non li ha vinti Cristiano Ronaldo ma Florentino Perez…”.
Ibra perse la pazienza con Cr7 quando quest’ultimo disse che andare alla Juventus era una sfida dopo anni di trionfi con la maglia del Real Madrid. Lo svedese gli rispose così: “Per lui è stata una sfida andare alla Juventus?
Una squadra che ha vinto la Serie A sette volte di seguito? Ca****e. Andare in un club del genere non è una sfida. Se cercava una nuova sfida, sarebbe dovuto andare alla Juve quando era in Serie B, per riportarla in Serie A e farla tornare ai vertici”.-blitzquotidiano.it-

ROMA – Interrogata dal gip di Roma, Anastasia Kylemnyk, la fidanzata di Luca Sacchi, si difende: “Non sapevo che nello zaino ci fossero settantamila euro, io e Luca non sapevamo nulla nemmeno della droga. Quella sera siamo andati al pub come al solito”.
Poi Anastasia scarica la responsabilità su Giovanni Princi, l’ex compagno di scuola di Luca: “Io e Luca non sapevamo nulla – avrebbe ribadito, queste parole sono riportate dal Messaggero – Giovanni Princi mi ha dato una busta e mi ha detto di tenerla nello zaino”.
“Proprio in quella busta – spiega il quotidiano romano – ci potrebbero essere stati i 70mila euro in contanti, divisi in due mazzette, che sarebbero dovuti servire per acquistare droga: 15 chili di marijuana che Princi aveva commissionato ai pusher di San Basilio, Valerio Del Grosso e Paolo Pirino”.
Mezz’ora. Tanto è durato l’interrogatorio. Anastasia poi, indossati di nuovo il cappello e occhiali da sole, è andata via, scortata dal suo avvocato, facendosi largo tra fotografi e giornalisti.
Nei prossimi giorni si aspettano le analisi dei cellulari di Princi e di Anastasia. L’ obiettivo è quello di riuscire a estrapolare conversazioni ed sms. Sempre nei prossimi giorni verranno analizzati il portafoglio dell’ ucraina e il suo zaino. Poi sarà la volta dell’ auto in uso ad Anastasia, la Citroen C1 spostata proprio da Giovanni Princi il giorno del delitto.
Fonte: Il Messaggero.

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.