News sportive 04-12-2019

Zinedine Zidane insiste. L’allenatore del Real Madrid – secondo quanto ribadisce oggi il quotidiano spagnolo Marca – vuole che il club metta le mani su Paul Pogba, centrocampista del Manchester United, che piace pure alla Juventus. Il tecnico francese è un grande estimatore del connazionale e pensa a lui per sistemare il centrocampo dei ‘blancos’ già a gennaio o, in alternativa, a giugno dell’anno prossimo. Il possibile arrivo di Donny Van De Beek dall’Ajax alla ‘Casa Real’ non è da considerare un’alternativa: già nella scorsa estate Van de Beek era stato inseguito dai dirigenti del Real Madrid, poi la trattativa per il suo trasferimento in Spagna era sfumato. A gennaio potrebbe esserci un nuovo tentativo per il giocatore dell’Ajax, il cui cartellino viene valutato fra i 60 e i 70 milioni. Il Real Madrid, sempre secondo Marca, avrebbe messo gli occhi anche su Fabian Ruiz del Napoli e su Eriksen del Tottenham, che non ha ancora rinnovato il contratto con gli ‘Spurs’. -ansa-

(ANSA) La Spal ha battuto 5-1 il Lecce e si è qualificata agli ottavi di finale di coppa Italia, dove incontrerà il Milan. Tutto facile per la squadra di casa, in vantaggio 4-0 già alla fine del primo tempo con le reti di Igor, Paloschi, Murgia e Cionek, cui si è aggiunta nella ripresa la rete diFloccari. Imbula ha segnato l’unica rete degli ospiti (ANSA).

(ANSA) -“Vedo Lautaro felice di indossare la maglia dell’Inter. E’ un patrimonio del club. Siamo tutti contenti, di lui come di tutta la squadra”: anche il vicepresidente dell’Inter Javier Zanetti rassicura riguardo il futuro dell’attaccante argentino, protagonista di un grande inizio stagione. “Non ci ha stupiti la sua esplosione. Quando lo abbiamo scelto – spiega Zanetti a margine di un evento della sua fondazione Pupi – eravamo convinti che potesse dimostrare il valore che sta dimostrando ora. L’anno scorso è arrivato e ha lavorato benissimo, con grande umiltà, e lo sta continuando a fare”. Visti i tanti infortuni della squadra nerazzurra, il mercato di gennaio sarà fondamentale ma Zanetti è sicuro che il club investirà: “Abbiamo le idee chiare, se ci sarà la possibilità interverremo nel corso del mercato, sempre però per giocatori che possano garantire un salto di qualità e che possano inserirsi bene in questo percorso. Giocatori pronti, ma che soprattutto abbiano la personalità di giocare nell’Inter”. Anche Zanetti, come gli altri dirigenti, evita di fare grandi proclami dopo il sorpasso dell’Inter sulla Juventus: “Già venerdì contro la Roma, ci sarà una gara molto complicata, ci sarà da fare una grande partita. Eravamo convinti di aver iniziato un percorso importante, con un allenatore molto bravo di grande esperienza”. (ANSA).

(ANSA) – “Ibrahimovic alla Fiorentina? Non sto pensando a lui, ci sono già io che sono vecchio…”. Con questa battuta rilasciata a Radio 24 Rocco Commisso ha messo a tacere i rumor innescati in giornata dal profilo Twitter in inglese del club viola e nello specifico dal messaggio ”Non vediamo l’ora di averti di nuovo in Italia”, corredato da una foto del 38enne attaccante svedese con una maglia viola posata sulle spalle dopo un Milan-Fiorentina di alcuni anni fa. In questi giorni Ibrahimovic ha fatto sapere di essere prossimo a tornare a giocare in Italia e tra le squadre cui è stato accostato, oltre al Bologna e al Milan che sarebbe in pole, ci sarebbe pure la Fiorentina. Ma la voce finora non ha mai trovato conferme e lo ha dimostrato oggi Commisso il quale dopo aver visto la sua squadra tornare al successo ieri in Coppa Italia con il Cittadella, ha voluto semmai dedicarsi stamani all’incontro, il primo fra i due, con Enrico Chiesa, il padre del talento viola più importante, Federico. Durato circa due ore il faccia a faccia si è tenuto in un noto hotel del centro dove alloggia il patron ed è stato ritenuto positivo in attesa di altri anche per discutere l’eventuale rinnovo fino al 2022. ”L’incontro è andato bene, Enrico è una bravissima persona, ho avuto una bella impressione, come ogni padre vuole il bene del figlio – ha detto Commisso a Sky – Le cose andranno meglio di come mi aspettavo, intanto speriamo che il ragazzo recuperi per domenica. Per il resto non abbiamo parlato troppo del futuro, conta il presente della Fiorentina e siamo tutti uniti per cercare di fare il meglio”. Intanto sugli account social del club è stata pubblicata una foto che ritrae l’abbraccio al centro sportivo tra Commisso e Chiesa jr impegnato a smaltire il fastidio all’adduttore in vista della trasferta di Torino.-ansa-

 

(ANSA) Parma-Frosinone e Cagliari-Sampdoria chiudono domani la serie di incontri del quarto turno di Coppa Italia, che dagli ottavi di finale a gennaio vedrà l’ingresso in campo delle ‘big’ di serie A. Allo stadio Tardini, dove si giocherà dalle 18, sarà in palio una sfida con la Roma, anche se il confronto tra la squadra di D’Aversa, attuale ottava nella massima serie, e la decima della B sembra avere un pronostico obbligato, con i ciociari alla ricerca dell’impresa. Più aperta la sfida tra sardi e liguri alla Sardegna Arena, che si gioca a soli tre giorni dall’emozionante 4-3 di lunedì scorso. I rossoblù giocheranno per riconfermare le loro ambizioni e guadagnarsi il diritto di fare visita negli ottavi all’Inter, che in questo per loro è una concorrente per un posto in Champions. La Samp, rimontata in extremis lunedì, cerca un risultato utile per il morale che aiuti la necessaria scalata della classifica. Secondo Planetwin365, al Tardini il risultato pende dalla parte dei ducali, in netto vantaggio (1,62) sui ciociari (5,35). Un esito diametralmente opposto con l’ultima partita giocata tra le due squadre che finì 3 a 2 per la formazione laziale. A Cagliari, la squadra di Maran è data vincente a 2,10 contro la quota di 3.60 per i liguri. (ANSA).

Ci voleva la Coppa Italia alla Fiorentina per ritrovare il successo dopo tre ko di fila in campionato: contro il Cittadella i viola hanno vinto 2-0 con doppietta di Benassi, primi gol stagionali per il centrocampista che stasera ha giocato capitano per l’assenza di Pezzella e l’esclusione di Badelj. Agli ottavi la squadra di Montella troverà l’Atalanta. Davanti a Commisso che per la prima volta ha visto vincere i suoi di persona al Franchi i viola hanno dovuto giocare oltre un’ora in 10 per il rosso a Venuti, espulso per fallo da ultimo uomo su Cellar al 27′ del primo tempo. Un episodio che ha messo in salita il match per la Fiorentina comunque già in vantaggio con il gol di Benassi su assist di Sottil. Proprio il giovane figlio d’arte si è resto protagonista di una reazione assai polemica dopo il cambio con Lirola in seguito all’espulsione di Venuti: una volta richiamato in panchina Sottil è uscito allargando le braccia e imprecando visibilmente contrariato, a dimostrazione di un clima di tensione nel clan viola. Montella non è intervenuto, al suo posto lo ha fatto il vice Daniele Russo che ha redarguito il giocatore. Approfittando della superiorità numerica il Cittadella ha cercato di alzare il ritmo a caccia del pareggio che Panico nel finale di tempo ha sfiorato due volte. Ma a inizio ripresa è stata la Fiorentina a trovare ancora la via della rete sempre con Benassi pronto a sfruttare al meglio in contropiede il buon suggerimento di Ghezzal. La squadra di Venturato ha avuto qualche altra occasione ma Terracciano, schierato al posto di Dragowski, ha ben figurato e i viola non hanno faticato poi a portare a casa il prezioso successo in attesa di affrontare in campionato, da qui a Natale, il Torino in trasferta e Inter e Roma in casa.-ansa-

Fatica più del dovuto in Coppa Italia contro l’Ascoli il Genoa di Thiago Motta, che ha schierato una formazione sperimentale infarcita di seconde linee, ma alla fine si guadagna la qualificazione agli ottavi al termine di una gara che ha visto Pinamonti autore di una doppietta. Primo tempo dai ritmi bassi e Genoa padrone del gioco ma senza fantasia e soprattutto senza nessuno in grado di saltare l’uomo. Nonostante la difesa dell’Ascoli che contiene bene la manovra avvolgente dei padroni di casa al 14′ arriva il vantaggio grazie a Pinamonti che sfrutta al meglio un assist da destra di Jagiello. Il Genoa potrebbe raddoppiare sul finire del tempo ma Cassata a porta ormai vuota calcia troppo debolmente permettendo il recupero di D’Elia che salva sulla linea. La prestazione incolore dei rossoblù scatena i duemila presenti che contestano pesantemente il presidente Preziosi, assente allo stadio. Al rientro dagli spogliatoi, la squadra di Motta vorrebbe chiudere la pratica ma è l’Ascoli a sorprendere i rossoblù pareggiando con Beretta che sfrutta al meglio un contropiede superando Jandrei in uscita. Pinamonti non sfrutta al meglio una corta respinta di Lanni per riportare avanti i suoi e così al 23′ gli ospiti trovano il vantaggio grazie ad una deviazione nella propria porta di Criscito che cercava di intercettare un cross di Gerbo. Motta corre così ai ripari inserendo Sturaro e Pandev e il Genoa chiude la gara prima riportandosi in parità con Criscito, poi con Pinamonti che firma la doppietta personale e regala il Torino come prossimo avversario agli ottavi. -ansa-

Il Manchester City vince 4-1 in casa del Burnley e aggancia al secondo posto il Leicester, in campo stasera con il Watford. A segno per i Citizens Gabriel Jesus (doppietta) e Rodri e Mahrez. Vittoria di misura invece per il Crystal Palace contro il Bournemouth. La sfida del Tottenham di Mourinho fa visita al ‘suo’ Manchester United e il derby di Liverpool sono i due match clou della 15/ma giornata. Impegni casalinghi sulla carta agevoli per Leicester e Chelsea
Il quadro della 15/ma giornata (RISULTATI E CLASSIFICA)
Crystal Palace-Bournemouth 1-0
Burnley-Manchester City 1-4
Chelsea-Aston Villa mercoledì ore 20:30
Leicester-Watford
Manchester United-Tottenham
Southampton-Norwich City
Wolverhampton-West Ham
Liverpool-Everton ore 21:15
Sheffield-Newcastle giovedì ore 20:30
Arsenal-Brighton ore 21:15

Fiducia nella svolta dura imposta da Carlo Ancelotti ma anche attesa dei risultati per confermare il tecnico. E’ quanto emerge in queste ore a Castelvolturno da fonti del Napoli, che si allena nel pomeriggio prima iniziare domani il ritiro imposto dal tecnico azzurro in vista del match di sabato a Udine. I contatti tra Ancelotti e De Laurentiis continuano e la linea del ritiro dopo il ko con il Bologna è condivisa, ma anche il tecnico sa che saranno i risultati a decretare il prosieguo della sua avventura a Napoli a cominciare da una vittoria a Udine e dal passaggio del turno di Champions. In caso di flop europeo il divorzio sarebbe automatico, mentre i tifosi continuano una campagna social con l’ashtag #ancelottout nato alcune settimane fa ma che prende sempre più piede. Il tecnico ha deciso una svolta dura nei confronti della squadra ma sa anche che deve avere la fiducia dello spogliatoio, mentre tifosi guardano già ai possibili successori in panchina, tra cui il papabile sembra essere Rino Gattuso. -ansa-

(di Arturo Minervini) – “Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova”. Il principio fissato da Agatha Christie nei suoi romanzi diventa applicabile al caso Callejon, perché il primo indizio è arrivato a Liverpool, la coincidenza è arrivata contro il Bologna, ad Udine si attende il terzo riscontro. Già, perché nella sua carriera napoletana (gloriosa, e mani nessuno osi metterlo in dubbio), Josè Callejon fuori per scelta tecnica in due partite consecutive non c’era mai stato. Giusto qualche partita saltata per squalifica, un pizzico di riposo una volta ogni quattro mesi, ma per il resto su quella fascia destra c’è sempre stato lui. Solo lui.
Storia che non è mai cambiata, con Benitez prima e Sarri poi, fino all’avvento di Carlo Ancelotti che già lo scorso anno aveva iniziato a gestire con maggiore parsimonia lo spagnolo: titolare in campionato in appena 29 gare su 38 (basti pensare che l’anno precedente, l’ultimo di Sarri, aveva giocato 38 gare su 38 dal primo minuto in campionato).
La questione contratto. Nelle prime 17 gare stagionali Callejon aveva sempre giocato: 14 volte da titolare, 3 volte da subentrante. Nelle ultime 2, invece, solo panchina per il classe ’87 alle prese con una trattativa (?) per il rinnovo del contratto in scadenza a giugno 2020 mai davvero decollata. Che ci sia la volontà da parte di Ancelotti di iniziare a programmare puntando sul nuovo corso, immaginando un Napoli senza Callejon? La scelta di Di Lorenzo contro il Liverpool ed il cambio che ha visto in campo Younes e non Josè, che poteva magari essere impiegato al posto di Maksimovic come esterno basso, sembrano lanciare segnali in tal senso.
In vista della trasferta di Udine, delicatissima, Ancelotti pare orientato a ritornare al 4-4-2 dopo aver provato il 4-3-3 contro il Bologna. Schieramento che sulla fascia destra solitamente ha avuto in Callejon il titolare indiscusso, dovesse arrivare una scelta differente ci troveremo di fronte probabilmente ad una svolta epocale, in primo passo verso un addio che si sta consumando lentamente. Nonostante le smentite del suo agente, che ha ribadito che a gennaio non andrà da nessuna parte, la situazione potrebbe mutare nel caso in cui Ancelotti decidesse di accontentare Callejon per puntare su chi farà parte del nuovo ciclo azzurro.-tuttonapoli.net-

 

Momento delicato in casa Napoli. Gli azzurri non vincono in campionato dalla gara contro il Verona e nonostante l’incontro tra squadra e presidente dopo i fatti di Salisburgo, i risultati continuano a non arrivare. I calciatori per volontà di Ancelotti, da oggi saranno in ritiro per preparare al meglio le due gare contro Udinese e Genk. Nel frattempo Radio Kiss Kiss Napoli, attraverso la voce di Valter De Maggio, ha svelato di aver chiamato il presidente De Laurentiis che ha affermato in merito al futuro del tecnico Carlo Ancelotti: “Non è mai venuta meno la mia fiducia in Carlo Ancelotti. La fiducia nel tecnico è totale e incondizionata come uomo e come allenatore. Non ho deciso nulla, sarebbe un errore decidere ora. Abbiamo una stagione in corso, esiste solo la strada del modus operandi, la squadra deve tornare a lavorare con serenità. Gattuso e Allegri? Mai chiamato nessuno, e nemmeno Spalletti. Con Allegri ci sentiamo da tempo, abbiamo un buon rapporto. Nel 2013 lo chiamai per farlo diventare nostro allenatore ma era sotto contratto con il MIlan. Mi aveva dato la disponibilità a venire a Napoli ma avevo già stretto la mano a Benitez e la mia parola vale più di un contratto. Con Ancelotti potremmo avere dei problemi nella metodologia del lavoro, Carlo però ha vinto ovunque, evidentemente i top player che ha avuto si allenavano in modo personalizzato”. -tuttonapoli.net-

Emanuele Calaiò, ex calciatore azzurro, è intervenuto durante la trasmissione sportiva Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli in merito alle ultime vicende di casa Napoli: “A Udine ci aspettiamo tutti una reazione. Tutto gira intorno ai risultati, se vinci vieni elogiato, se perdi vieni criticato. Bisogna alzare l’asticella. I risultati in Campionato sono negativi.
Momento delicato? Succede ovunque un periodo di crisi, adesso il Napoli deve dare una svolta battendo sia il Genk, che l’Udinese, dando il massimo fino alla sosta.

Ciclo finito? Sicuramente per alcuni calciatori è finito un ciclo e quindi sarà necessaria una rifondazione”. -tuttonapoli.net-

 

Grandissima sorpresa ai sedicesimi di finale di Coppa Italia: il Perugia ha clamorosamente battuto il Sassuolo, qualificandosi per gli ottavi.
Umbri in vantaggio dopo dieci minuti con Mazzocchi, raddoppio al 17′ firmato da Nicolussi. Inutile la rete dei neroverdi, messa a segno, all’82’ da Bourabia. Sarà dunque il Perugia l’avversaria del Napoli negli ottavi di finale. La sfida, che verrà disputata allo stadio San Paolo, si giocherà a gennaio, in un giorno da stabilire tra il 15 ed il 22. -100per100 Napoli-

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.