News calcistiche del 25-11-2019

”Una battuta a titolo di paradosso, palesemente fraintesa, rilasciata nel tentativo di sdrammatizzare un’esposizione mediatica eccessiva e con l’intento di proteggere il giocatore stesso”: così il Brescia, in un comunicato, chiarisce la frase pronunciata questa mattina in Lega da Cellino.Cosa succede con Balotelli? “Che è nero, cosa devo dire, che sta lavorando per schiarirsi però c’ha molte difficoltà”. E’ iniziata con questa frase, pronunciata sorridendo, una lunga analisi del presidente del Brescia, Massimo Cellino, sulla situazione dell’attaccante. Al suo arrivo nella sede della Lega Serie A, Cellino ha poi aggiunto: “E’ successo che nel calcio ci sono squadre che combattono e vincono, se noi pensiamo che un giocatore da solo possa vincere la partita, offendiamo la squadra e il gioco del calcio”.”E’ giusto comunicare con la gente però forse Balotelli dà più peso ai social che ai suoi valori da sportivo. L’ho preso perché è un metro e 90, è un animale, ha ancora un’età per dire qualcosa nel calcio”. Così il presidente del Brescia: “Poteva essere un valore aggiunto, per sovraesposizione lo abbiamo fatto diventare un punto di debolezza”.A chi gli domandava di un possibile addio al Brescia dell’attaccante a gennaio, Cellino ha replicato: “Il mio allenatore ha fatto un errore settimana scorsa, in conferenza stampa ha parlato di Balotelli e non della squadra. Ho preso Balotelli a fine mercato, non per fare abbonamenti né per vendere pubblicità. L’ho comprato perché poteva essere un valore aggiunto. Per sovraesposizione lo abbiamo fatto diventare un punto di debolezza. Se continuiamo a parlare di Balotelli facciamo male a lui e a noi stessi”.Il presidente del Brescia ha spiegato però di non sentirsi tradito da Balotelli, che dopo l’esclusione dalla sfida con la Roma per la scarsa intensità in allenamento, aveva liquidato le polemiche con un messaggio su Instagram. “L’ho preso sognando che potesse dare un valore aggiunto ma non speravo assolutamente che fosse quello che doveva salvare la squadra. L’ho detto anche a lui – ha spiegato Cellino prima dell’assemblea della Lega Serie A -. E’ troppo facile scaricare le colpe su Balotelli e usarlo come capro espiatorio. E’ un motivo per cui ho cambiato allenatore. Andava più aiutato lui di quanto lui potesse aiutare noi. Forse all’inizio eravamo in grado di farlo, ora ci siamo indeboliti noi come squadra ed è più difficile aiutarlo. Perciò dobbiamo cercare di parlare meno possibile e di spegnere ‘sti ca… di social, sono la bestia del Duemila”.-ansa-

ANSA – Duvan Zapata non è a disposizione per la gara di domani sera in Champions League contro la Dinamo Zagabria. Lo conferma il tecnico dell’Atalanta, Gian Piero Gasperini, in conferenza stampa: “Non c’è, non è pronto, non è guarito. Domani non si sarà e sarà la nona partita di assenza. In questo periodo è mancato tre partite Ilicic, poi Malinovskyi, lo stesso Muriel ha avuto problemi. Se togli 3-4 di questo valore nello stesso reparto, qualche difficoltà la trovi.
Muriel avrà una condizione migliore, è una partita da vincere con chi gioca dall’inizio ma anche da chi entra. Barrow? E’ un’opportunità”. Su chi sia il rigorista della squadra dopo l’errore di Barrow contro la Juventus, Gasperini risponde con una battuta: “Iniziamo ad ottenere un rigore domani, poi vedremo. Sicuramente i tanti errori dal dischetto ci hanno tolto dei punti”. Nei 4 anni di gestione Gasperini all’Atalanta sono stati 8 giocatori diversi ad aver sbagliato almeno un rigore.

(ANSA) -La vittoria di ieri con l’Udinese ha lasciato in eredità due infortuni in casa Sampdoria con Andrea Bertolacci e Fabio Depaoli costretti ad uscire dal campo nel primo tempo. Gli esami a cui sono stati sottoposti hanno evidenziato rispettivamente una lesione muscolare al flessore della coscia destra e un trauma contusivo-distorsivo alla caviglia sinistra. Per Bertolacci circa un mese di stop e rientrerà dopo la pausa del campionato per la sosta di Natale mentre Depaoli potrebbe farcela per il derby col Genoa in programma il 14 dicembre. (ANSA).

(ANSA)- “C’è tanta rabbia, eravamo avanti per 2-0 fino all’80’, poi per colpa nostra abbiamo pareggiato. Ci serva da lezione, il calcio è così, c’è poco da fare. Peccato, avevamo in pugno la gara, comunque è un risultato positivo che allunga la serie positiva. C’è anche rabbia, però”. Intervistato da Sky dopo Lecce-Cagliari, il tecnico della squadra sarda Rolando Maran non nasconde il proprio rammarico per il risultato.
Sull’espulsione del suo portiere Olsen, per le reciproche scorrettezze con Lapadula, Maran dice che “è inutile star qui a discutere, sono cose che non dobbiamo commettere. Ne parlerò a mettere fredda con il ragazzo. Lui è una persona seria, che si impegna sempre, forse ha subito una mezza provocazione. Non deve essere così, ma già ne abbiamo parlato troppo e certe cose possono complicarci la vita. Lapadula? Sia lui che Olsen si affrontano, molto spesso accadono questi gesti, per entrambi la sanzione deve essere la stessa, da quello che ho visto”.
“Nainggolan? – conclude il tecnico del Cagliari -. Radja è un uomo squadra, tutti sono corsi ad abbracciarlo dopo il gol, sta crescendo di condizione, è un talento naturale. Sono felice per lui, peccato che il suo gol non abbia portato i tre punti”.

ANSA-Lecce e Cagliari hanno pareggiato 2-2 nel recupero della 13/a giornata di serie A.
Un’occasione persa dal Cagliari che, in vantaggio 2-0 per le reti di Joao Pedro su rigore e Nainggolan, si è fatto raggiungere dai leccesi grazie ad penalty di Lapadula e a una rete nel recupero di Calderoni. Gli ospiti hanno chiuso in nove, per l’espulsione di Cacciatore per un mani volontario in area e per quella del portiere Olsen, protagonista di una rissa con Lapadula dopo che questi aveva segnato il penalty dell’1-2.
L’arbitro Mariani ha espulso anche l’attaccante del Lecce. Il Cagliari, con 25 punti, è quarto, mentre i giallorossi sono quart’ultimi, salendo a quota 11.

Finale di partita incandescente a Lecce, con tre giocatori espulsi nel giro di pochi minuti. Il cagliaritano Cacciatore, che ha ‘parato’ in area un tiro di un giocatore leccese è stato espulso dall’arbitro. Dopo il calcio di rigore realizzato da Lapadula, il portiere ospite Olsen e l’attaccante leccese sono venuti alle mani e sono stati puniti entrambi col cartellino rosso. Il gioco, sul 2-1 per i sardi, è ripreso con il Lecce in dieci e il Cagliari in nove
Mentre usciva dal campo, il portiere del Cagliari, molto nervoso, ha rinvolto un epiteto al quarto uomo, che potrebbe costargli una punizione più severa da parte del giudice sportivo. E’ stato il rigore assegnato per il mani in area di Cacciatore, subito espulso da Mariani, all’origine dello scontro tra Olsen e Lapadula. Il portiere ha preso il pallone calciandolo lontano, mentre Lapadula correva verso di lui per prenderlo. I due si sono scontrati tra manate e testate, finendo entrambi a terra, prima di essere cacciati da Mariani.

2-2 finale: Joao Pedro 30′, Nainggolan 66′, Lapadula 82′, Calderoni 91′. Espulsi Cacciatore, Olsen e Lapadula.
2-2: al 46′ del st, clamoroso al Via del Mare, Calderoni trova il gol del pari con un gran sinistro in diagonale.

Espulsi anche Olsen e Lapadula per comportamento antisportivo

1-2: al 38′ del st, Cacciatore salva con la mano sulla linea di porta, Lapadula trafigge Olsen e Cagliari in 10.
0-2: al 21′ del st, Tabanelli consegna il pallone a Nainggolan, che scarica dal limite dell’area e batte Gabriel.
0-1 fine pt: Joao Pedro (rig) 30′. Gara molto fisica con poche occasioni, sardi avanti nel miglior momento del Lecce
0-1: al 30′ del pt, tocco col braccio in area di La Mantia sul cross di Cacciatore, dal dischetto Joao Pedro segna

(ANSA) -Cinque ultrà del gruppo ‘Torino hoolingans’ sono stati arrestati dagli agenti della Digos per i tafferugli scoppiati sabato scorso nella curva ‘Primavera’ dello stadio Olimpico Grande Torino prima della partita con l’Inter.
Sono accusati di rissa, violenza e lesioni a incaricato di pubblico servizio.
Le tensioni sono scoppiate poco prima del fischio d’inizio, quando una ventina di ultrà sono entrati sugli spalti del secondo anello della curva sud e hanno aggredito alcuni supporter interisti, entrati con biglietto regolare, spintonando alcuni steward. Tra i due gruppi sono volati calci e pugni.
Qualcuno ha anche roteato la cintura e brandito aste di bandiera. Gli agenti della Digos hanno identificato gli aggressori grazie all’analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza e hanno eseguito il provvedimento di arresto differito. Gli ultrà saranno sottoposti a Daspo e le indagini proseguono per individuare gli altri responsabili. (ANSA).

L’allenatore della Juventus, Maurizio Sarri, ha analizzato in conferenza la sfida di domani con l’Atletico Madrid che potrebbe valere il primo posto nel girone.

“Io la penso come Arrigo, anche io vorrei vedere la squadra più continua in certi atteggiamenti, poi dobbiamo tenere conto delle caratteristiche dei giocatori… Miglioreremo, ma non si può andar contro le caratteristiche per gusto personale”. E rispondendo a un’altra domanda: “Prima ero un talebano perché volevo giocare sempre il mio calcio, ora non va bene perché mi adatto alle caratteristiche dei giocatori. Se dovessi continuare ad ascoltare tutto, ne uscirei matto.

Se fai una gara cercando di pareggiare rischi tantissimo. Non dobbiamo fare tanti calcoli. L’Atletico adesso palleggia molto di più, cerca un gioco diverso rispetto al passato, è difficile da affrontare. Noi dobbiamo pensare che il primo posto è fondamentale, altrimenti le motivazioni sarebbero troppo a loro favore.E’ difficile vedere Dybala, Higuain e Ronaldo insieme per le caratteristiche dei tre. Gonzalo è un attaccante puro, Ronaldo un attaccante che parte da sinistra e anche Dybala è un attaccante, non un trequartista.

E’ chiaro che, se c’è bisogno, siamo disposti a fare di tutto ma sono situazioni contingenti. Abbiamo comunque tre attaccanti forti per due posti e mi sembra ideale perché nessuno dei tre potrà fare tutte le partite.

Ronaldo? Sembra in crescita. Oggi e domani valuteremo assieme se il problema è risolto ma è molto positivo che ieri abbia fatto tutto l’allenamento”.-100per100napoli-

Serie A, termina allo Stadio Marassi di Genova la partita tra Sampdoria e Udinese. Penultima sfida della tredicesima giornata del campionato di Serie A.
Dopo un primo tempo in cui la squadra di Ranieri sembrava in difficoltà, la Samp si è ripresa alla grande ribaltando l’1-0 di Nestorowski. In gol per i blucerchiati Gabbiadini con un gran calcio di punizione e Ramirez su calcio di rigore.-100per100napoli-

Lorenzo Insigne non è stato convocato per la sfida di mercoledì in Champions contro il Liverpool. Il capitano ha svolto la prima parte dell’allenamento in gruppo evitando la partitina finale in seguito al trauma contusivo al gomito destro rimediato nella gara di sabato a San Siro e quindi non partirà domani con il resto dei compagni. Ce la fanno Mario Rui e Fabian. I convocati: Allan, Callejon, Di Lorenzo, Elmas, Fabian Ruiz, Gaetano, Hysaj, Karnezis, Koulibaly, Llorente, Lozano, Luperto, Manolas, Maksimovic, Mario Rui, Meret, Mertens, Ospina, Younes, Zielinski.-radiomarte-

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.