News calcistiche del 26-11-2019

Hirving Lozano, soprannominato El Chucky, sembra l’unico sorriso in un Napoli appannato in questo momento di grande caos.

Chissà cosa avranno detto a Lozano quando stava per finalizzare il trasferimento al Napoli.

Forse tutta una serie di luoghi comuni che all’estero, magari, fanno meno male che in Italia. Gli avranno detto che Napoli è la città del sole e del mare, delle canzoni e dei sorrisi. Gli avranno detto che a Napoli si piange due volte, quando si arriva e quando si va via, ma nel mezzo c’è amore e gioia. Gli avranno detto di Maradona, del San Paolo, di una maglia azzurra che unisce squadra e città in un abbraccio grande quanto quello tra il cielo ed il mare. Di una squadra unita, di una famiglia impossibile da distruggere, di un sogno per il quale lottare tutti uniti.

Chissà cosa avranno detto a Lozano. E chissà cosa starà pensando ora…
Perché si è trovato in un autunno piovoso, preludio di un inverno freddo e grigio, in una città rabbuiata da quello che sta accadendo alla squadra. Un Napoli che non ride, che non gioisce, che non gioca, che si ammutina e non va in ritiro, che viene multato dal suo presidente. Una valle di lacrime in cui non si riesce più a vincere (5 pareggi ed una sconfitta nelle ultime 6 partite), dove si mette in discussione tutto, dove quella famiglia viene data già per distrutta, dove quel sogno è diventato una corsa al quarto posto.
Chissà cosa deve aver pensato quando, dopo il gol contro il Milan, si è voltato per esultare ed ha trovato solo due eroici compagni a corrergli incontro. Il vento soffia la sua armonica e sì, probabilmente sarà venuta anche un po’ voglia di piangere.
Ma Hirving Lozano non è la faccia triste dell’America, no. E nemmeno di Napoli. Anzi. Perché pare che mai come in questo momento gli azzurri, paradossale in una squadra che può contare su Mertens, Milik e Insigne, si stiano appoggiando sulle piccole ma robustissime spalle di El Chucky, venuto dal Messico, via PSV, come acquisto più costoso della storia del Napoli e diventato dopo qualche partita di ambientamento un po’ un oggetto misterioso.
Ma che ora si sta prendendo sempre più il suo spazio. Perché in un Napoli appannato fa quasi notizia che ci sia il suo zampino negli ultimi tre gol segnati dalla squadra: l’assist per Milik con la Roma, poi i due gol contro Salisburgo e Milan. Lentamente, piano piano, proveniente da un calcio completamente diverso, Hirving sta prendendo confidenza con le meccaniche della Serie A e con quelle di Champions League e sembra quasi volersi prendere sulle spalle questo Napoli grigio, arrabbiato, spaesato, per trasformare la realtà davanti ai suoi occhi in quella che gli avranno sicuramente raccontato prima di sbarcare in azzurro.
Lui, che sembra scrollarsi di dosso le preoccupazioni soprattutto nei palcoscenici importanti (oltre al gol in Champions e a San Siro, ha segnato il gol all’esordio allo Juventus Stadium), potrebbe essere l’uomo giusto per far tornare il sorriso ad un Napoli imbronciato, per spazzare via le nubi che si sono addensate sulla stagione degli azzurri.
Messico e Nuvole, cantava qualcuno. -100per100Napoli-

 

Carlo Ancelotti tornerà a parlare in conferenza stampa, oggi alle 19.00, alla vigilia della partita di Champions League contro il Liverpool.

Carlo Ancelotti tornerà a parlare. Prevista la sua presenza oggi alle 19, ora italiana, per la conferenza stampa alla vigilia del match col Liverpool, a 22 giorni di distanza dall’ultima volta.

Il 4 novembre scorso, vigilia dell’ammutinamento, l’allenatore del Napoli presenziò in conferenza stampa e disse: “Non sono d’accordo col ritiro imposto dalla società, ma lo rispetto”. Parole chiare come antipasto del caos che sarebbe esploso dopo l’uno a uno col Salisburgo.

Da allora il Napoli ha imposto il silenzio stampa assoluto e oggi lo interromperà solo per rispettare le norme Uefa che prevedono la presenza dell’allenatore e di un tesserato (sarà Di Lorenzo) per parlare alla vigilia di ogni match europeo. 100per100 Napoli

Secondo quanto riportato dall’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, questi dovrebbero essere gli importi delle multe che De Laurentiis avrebbe deciso di comminare ai calciatori del Napoli per aver rifiutato di andare in ritiro dopo la gara di Champions League contro il Salisburgo al San Paolo.
Si va dai 7 mila euro di Gaetano fino ai 350 mila euro di Insigne.
Insigne 350mila euro
Allan 250mila euro
Koulibaly 230mila euro
Lozano 175mila euro
Manolas e Mertens 145mila euro
Callejon 115mila euro
Llorente e Milik 95mila euro
Ghoulam 90mila euro
Mario Rui 65mila euro
Hysaj 60mila euro
Fabian Ruiz, Elmas e Younes 57mila euro
Ospina 55mila euro
Di Lorenzo e Maksimovic 42mila euro
Zielinski 40mila euro
Meret 37mila euro
Tonelli 33mila euro
Karnezis 17mila euro
Luperto 15mila euro
Gaetano 7mila euro

Dal Giudice Sportivo arrivano altre sentenze e una di queste riguardano anche un calciatore del Napoli. Si tratta di Eljif Elmas, che aveva provato a spingere l’arbitro a fischiare un rigore per un contatto in area con Donnarumma, al quale è stata comminata una multa di 2mila euro per aver “simulato di essere stati sottoposti ad intervento falloso in area di rigore avversaria”.-tuttonapoli.net-

Nonostante le difficoltà c’è una buona notizia: il Napoli è ad un passo dalla qualificazione agli ottavi di Champions League. Basta vincere almeno una delle due partite oppure pareggiarle entrambe. In caso di ko col Liverpool, però, la qualificazione resta ugualmente alla portata. Bisognerà tifare per il Genk contro il Salisburgo. Anche il pari dei belgi regalerebbe al Napoli il pass per il turno successivo. Ecco la luce in fondo al tunnel, momentanea ma forte. Il Napoli vuole conquistare gli ottavi, ci sperano i tifosi che stanno vivendo un periodo surreale. A poche ore dalla sfida decisiva si parla di multe, sanzioni, avvocati. Non c’è calcio ma tutt’altro. Eppure la classifica del Gruppo E sorride agli azzurri.
SITUAZIONE – Il Liverpool è primo a 9 punti, il Napoli secondo a 8. La vittoria dei Reds permetterebbe alla squadra di Klopp di blindare il primo posto. Il Napoli resterebbe a 8 ma il Salisburgo è a 4 punti e in caso di pareggio col Genk (1) gli azzurri conquisterebbero ugualmente il pass per il turno successivo. Questo perché il Salisburgo, anche in caso di arrivo a pari punti col Napoli, è sotto nello scontro diretto. Senza dover considerare gli altri, il Napoli può pareggiarle entrambe o vincerne almeno una per gli ottavi. Quella in casa col Genk all’ultima giornata sembra alla portata. Ma la qualificazione può arrivare già ad Anfield. Sarebbe un finale inaspettato. Magari un punto di svolta di una situazione assurda. tuttonapoli.net

Spal-Genoa 1-1 (0-0) nel posticipo della 13/a giornata del campionato di Serie A. Padroni di casa in vantaggio con Petagna su rigore al 10′ st. Pari di Sturaro due minuti dopo per i liguri.-ansa-

Gianni Di Marzio parla a Marte Sport Live: “Il Napoli può rischiare l’imbarcata perché il Liverpool è primo in campionato per distacco e parliamo di una squadra che non molla mai nulla. Il Napoli dovrà avere voglia di giocare e bisogna fare scelte precise: in campo dovranno andare solo quelli attaccati alla maglia. Fossi in Ancelotti mi guarderei bene dal tridente del Liverpool coprendomi in difesa. De Laurentiis non fa nulla per guadagnarsi la simpatia del pubblico perché è fatto così, è il suo carattere. Il Napoli non è una società organizzata perché non ha uomini che sanno risolvere i problemi e finora al presidente è andato tutto bene, ma solo oggi sta vedendo l’altra faccia del calcio. De Laurentiis non è il tipo di persona da fare un passo indietro, credo che non lo farà neanche in questa occasione. Esonerare Ancelotti? Aspetterei perché è chiaro che ci aspettavamo di più da Ancelotti che ha le sue colpe, ma siamo ad un passo dagli ottavi di Champions e farsi prendere dalla rabbia ora non è la strada giusta”. -radiomarte-

“Non mi sono fatto un’idea di quello che è successo al Napoli. Fossi un giocatore del Napoli farei di tutto per ricompattare il gruppo. Poi Carlo Ancelotti ha grande esperienza, è abituato a gestire queste situazioni difficili e lo farà di sicuro”. Sono le parole dell’allenatore del Liverpool, Jurgen Klopp, alla vigilia della sfida di Champions League contro gli azzurri, ancora nella bufera dopo la rivolta dei calciatori contro il ritiro punitivo arrivata dopo la sfida col Salisburgo.
“Dobbiamo concentrarci – ha detto Klopp – su quello che vogliamo fare noi, loro hanno molta esperienza, tatticamente sono forti, hanno ottimi giocatori, hanno velocità e rapidità, sarà una partita difficilissima per noi. Non credo che le altre cose influiranno sulla partita, nemmeno per loro, saremo concentrati sulla partita”.

E il tecnico tedesco è davvero concentrato solo sui suoi, tanto da non sapere nemmeno che Lorenzo Insigne non sarà della gara perché non convocato: “Ah non gioca? Ok, bene. Saranno forti comunque, nelle ultime settimane non hanno ottenuto i risultati che si aspettavano e non so perché, anche se ho letto qualcosa su quello che è successo. Ora sono a Liverpool, non in Italia, magari sentono un po’ di sollievo” ha detto Klopp.

“Ci dobbiamo aspettare una partita aperta – ha aggiunto il tecnico dei Reds – poco importa chi scenderà in campo, chi lo farà al posto di Insigne sarà un giocatore forte. Quanto ai consigli, se c’è un allenatore che non ne ha bisogno è Carlo Ancelotti. Spero di poter parlare con lui, ma non mi permetterei mai di consigliare a lui cosa fare”.

“Salah sta bene – ha dichiarato passando a parlare solo di Liverpool – Non sono preoccupato per questo. Joel Matip sta migliorando. Ci saranno nuovi esami clinici e vedremo come va”. La vittoria sulla squadra di Carlo Ancelotti assicurerebbe ai campioni in carica il primo posto dell Gruppo E con una partita di anticipo, ma Klopp ha detto che la sua squadra non può permettersi di guardare oltre alla partita di domani: “L’errore più grande che potremmo fare è quello di pensare di aver già vinto e che cosa accadrebbe se vincessimo”.

“Queste cose non sono nella nostra mente. Certo che proviamo a vincere la partita, sarebbe enorme per noi dopo l’inizio del torneo che abbiamo avuto. Il Napoli è un avversario pericoloso. Ci sono due settimane tra la sfida di domani sera e la partita di Salisburgo, ultima partita del gruppo, e ci sono tre partite nel mezzo. Perché dovrei pensare alla partita di Salisburgo adesso?”, ha concluso.-mediaset-

“Chi aiuta un mio amico è mio amico”. Con questo messaggio postato su twitter il presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero, ha voluto ringraziare pubblicamente i medici che hanno in cura Sinisa Mihajlovic; “Ci tengo a ringraziare tutti i professori, i medici e il personale del Policlico Sant’Orsola di Bologna – ha scritto – che con professionalità, passione e amore hanno ridato forza a Sinisa Mihajlovic. Chi aiuta un mio amico è mio amico: grazie di cuore”.
Un pensiero carino che il numero uno dei blucerchiati ha riservato al suo ex tecnico e all’ospedale in cui il serbo sta sottoponendosi alle necessarie cure per superare la leucemia che lo ha colpito qualche mese fa. Nei giorni scorsi, e in particolare il 29 ottobre, a Mihajlovic è stato effettuato il trapianto del midollo osseo da donatore non familiare. Ora l’allenatore del Bologna si sta sottoponendo a una terapia immunosoppressiva di 100 giorni per evitare che si sviluppi una reazione infiammatoria. Nel frattempo è stato dimesso dall’ospedale e le sue condizioni sono considerate “soddisfacenti”.-mediaset

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.