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Il modello ricorda quello spagnolo e ha l´effetto di strizzare l´occhio al mercato asiatico. Dentro ai pacchetti tv del nuovo bando per il triennio 2018-2021 licenziato dalla Lega di serie A ci sono otto finestre, ognuna dedicata ad almeno una delle gare di campionato: fra una stagione si giocherà alle 15, 18 e 20,30 del sabato e alle 12,30, 15, 18, 20,30 della domenica, più il lunedì alle 20,30.

Tre, dunque, le novità a partire dalla stagione 2018/19: la partita alle tre di pomeriggio del sabato, quella alle 18 della domenica e le gare in notturna non più alle 20,45. L´obiettivo dei club di A è quello di raggiungere introiti da 1,4 miliardi a stagione, duecento milioni di euro in più rispetto agli incassi del triennio che si chiuderà con il prossimo campionato.

SORRENTINO ALLA REGIA
Il bando per la vendita dei diritti televisivi è passato a maggioranza semplice – 13 sì su 20 – e con l´astensione, fra l´altro, di Juve, Roma, Napoli e Torino.

Nel bando, fra le novità, c´è la valorizzazione della piattaforma Internet ed è prevista la possibilità di partecipare all´asta per un pacchetto multipiattaforma con tutte le partite di 12 squadre e altri due, uno per il digitale e uno per il satellite, con le sfide delle altre otto: l´apertura delle buste è prevista per il prossimo 10 giugno, due giorni prima dell´asta per la Champions League. Per aumentare i ricavi, c´è la necessità di vendere meglio il prodotto calcio del nostro campionato fuori confine, aspetto, oggi, che ci penalizza rispetto ad altre realtà. Per questo, la Lega di serie A ha deciso di puntare su Paolo Sorrentino, il regista premio Oscar per la «Grande Bellezza»: sarà lui a realizzare delle produzioni video che esaltino l´immagine del calcio italiano.

Fonte: lastampa.it

(ANSA) – “Non ci sarà mai un altro Totti”. Si chiude così la lunga lettera pubblicata da James Pallotta sul sito della Roma. Il presidente, che sbarcherà domattina nella Capitale, scrive che “sarà per me un privilegio poter essere all’Olimpico per assistere alla fine del primo volume di una carriera leggendaria. Era ed è il simbolo di Roma. Ci sarò per assistere all’ultima partita di Francesco con la maglia giallorossa. È la fine di un capitolo della sua vita e l’inizio di una nuova era”. “Se sarò domani allo stadio? Certo che ci sarò, con Totti sono amico e ci vogliamo molto bene. Sarà una partita tra Roma e Genoa ed è importante per la Roma per ottenere la qualificazione in Champions League. Ma è chiaro che domani è un appuntamento che va oltre un discorso della singola squadra”. Lo ha detto il presidente del Coni Giovanni Malagò, intercettato dai cronisti all’85/o Csio di Piazza di Siena a Roma.
(ANSA) – Addio al campionato e al Sant’Elia. Contro il Milan il Cagliari chiude i conti con stagione e campo. E da lunedì pensa al futuro: si parte dallo smontaggio delle tribune da trasferire nello stadio provvisorio.
Ma saranno giorni decisivi soprattutto per le scelte sul direttore sportivo dopo i saluti di Capozucca e sull’allenatore.
Rastelli sì, Rastelli no? Il mister pensa per ora solo alla partita di domani: “Domani deve essere una festa – ha detto – dentro e fuori dal campo: questi ragazzi hanno ottenuto un risultato importante: gireranno ancora tra i campi più importanti della A. Questa squadra merita un grande applauso”.
Il 6 a 2 con il Sassuolo? “Già alle spalle – ha precisato – ora pensiamo al Milan. Non mi aspettavo quella prestazione, alla fine ero molto deluso”. Dopo il triplice fischio finale ci sarà un giro di campo di giocatori e staff. E poi? “Fra lunedì e martedì – ha ribadito – mi incontrerò col presidente e il direttore sportivo per vedere se ci sono le condizioni per andare avanti”.
(ANSA) – “Solo chi conosce, capisce e onora il proprio passato è pronto ad avere un grande futuro”. Sinisa Mihajlovic parla così del rinnovato stadio Filadelfia.
L’inaugurazione “è stata una grande emozione, ci ha trasmesso qualcosa di importante”, aggiunge il tecnico del Torino che l’altro giorno ha tenuto a battesimo l’impianto con la squadra al gran completo. “Vedere tutte quelle bandiere sui terrazzi dà emozioni forti – rivela Mihajlovic – Avere un centro sportivo all’altezza ti porta qualche punto in più in campionato; noi, con tutto il rispetto, ci siamo allenati alla Sisport, ma il campo non era nelle condizioni migliori per farlo” I tifosi sperano possa tornare quel clima familiare con i giocatori che per anni è stato l’arma in più del Toro. “Prima che arrivassi io quanti allenamenti avete visto a porte aperte? – replica in conferenza stampa ai giornalisti – Ci saranno giorni in cui si potrà assistere e altri no, perché faremo cose più tattiche”.

La Juve chiude il campionato con una vittoria in rimonta e si prepara alla finale di Champions contro il Real Madrid. Al Dall’Ara contro il Bologna finisce 2-1 per i Campioni d’Italia. Dopo un primo tempo giocato a ritmi blandi, Taider sblocca la gara al 52′ con uno splendido destro a giro che beffa Audero. La reazione bianconera poi porta le firme di Dybala, che pareggia i conti al 70′, e del giovane Kean, che realizza il gol partita al 94′.

IL TABELLINO

BOLOGNA-JUVE 1-2
Bologna (4-3-3): Da Costa; Krafth (30′ st Petkovic), Torosidis, Gastaldello, Mbaye; Pulgar (40′ st Nagy), Viviani, Taider; Okwonkwo, Destro, Krejci (22′ st Masina).
A disp.: Mirante, Sarr, Helander, Oikonomou, Donsah, Verdi, Rizzo, Sadiq. All.: Donadoni
Juventus (4-2-3-1): Audero; Lichtsteiner, Barzagli, Benatia, Asamoah; Khedira (14′ st Mandzukic), Marchisio (11′ st Pjanic); Cuadrado, Dybala (33′ st Kean), Sturaro; Higuain.
A disp.: Buffon, Neto, Bonucci, Rugani, Alex Sandro, Lemina, Rincon, Mattiello. All.: Allegri
Arbitro: Mariani
Marcatori: 7′ st Taider (B), 25′ st Dybala (J), 49′ st Kean (J)
Ammoniti: Viviani, Okwonkwo, Gastaldello (B); Cuadrado (J)
Espulsi:

mediaset

Nell’anticipo dell’ultima giornata di campionato, l’Atalanta festeggia l’Europa come meglio non potrebbe: l’1-0 sul Chievo vale il momentaneo sorpasso alla Lazio e un quarto posto che per i nerazzurri sarebbe il miglior piazzamento di sempre. Decide al 7′ della ripresa un gol del Papu Gomez, bravo ad agganciare un assist di Cristante e battere Seculin per il suo 16° centro stagionale. I bergamaschi chiudono a 72 punti, un record.

IL TABELLINO

ATALANTA-CHIEVO 1-0
Atalanta (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Caldara, Masiello; Conti, Freuler, Cristante, Raimondi (5′ st Spinazzola); Kurtic (41′ st Migliaccio); Gomez (26′ st Kessiè), Petagna. A disp.: Rossi, Zukanovic, D’Alessandro, Pesic, Hateboer, Paloschi, Mounier, Grassi, Bastoni. All.: Gasperini
Chievo (4-3-2-1): Seculin; Cacciatore, Spolli, Cesar, Gobbi; Bastien, Izco, De Guzman (17′ st Vignato), Depaoli; Birsa (26′ st Kiyine) ; Inglese (1′ st Pellissier). A disp.: Bressan, Sorrentino, Gakpe, Pogliano, Isufaj, Sardo, Frey, Troiani, Rabbas. All.: Maran
Arbitro: Celi
Marcatori: 7′ st Gomez (A)
Ammoniti: Caldara (A)
Espulsi:
mediaset

 Il Napoli si gioca speranze di secondo posto: “Abbiamo l’obbligo di crederci – ha commentato Sarri – e portare a casa i tre punti. Non sarà facile perché la Samp è organizzatissima e allenata da un tecnico che stimo molto”. Molto dipenderà dalla Roma: “Hanno avuto 8 rigori in più di noi, è una statistica che fa riflettere soprattutto sul nostro numero”. L’oscar della stagione: “Al gruppo che non ha mai traballato”.

Battere la Sampdoria potrebbe non bastare al Napoli per evitare i playoff di Champions League, molto dipenderà dal risultato della Roma in casa contro il Genoa nel Totti-day: “Non abbiamo molte possibilità di arrivare secondi – ha ammesso Sarri alla vigilia – ma dobbiamo fare il massimo per crederci. Contro la Sampdoria non sarà facile, ma dovremo avere la giusta mentalità e giocare come sappiamo, poi vedremo cosa succederà a Roma”. Uno a cui le motivazioni non mancheranno sarà Dries Mertens, in lotta per il titolo di capocannoniere: “Se faremo una grande partita avrà l’opportunità di segnare molto. E’ un giocatore fenomenale, ci siamo accorti con qualche anno di ritardo delle sue qualità da centravanti. Abbiamo sbagliato tutti con lui, me compreso, lo ritenevamo un fenomeno a partita in corso”.

Un’annata comunque importante con tanti giovani in crescita per il Napoli: “Lo scudetto resta un sogno e dev’essere una grande motivazione. Ragazzi come Diawara, Zielinski e Rog stanno crescendo in maniera esponenziale, poi non abbiamo mai avuto Milik. E’ un gruppo forte che si è messo in discussione e non ha mai traballato dopo una sconfitta”. La differenza con la Roma è minima: “Abbiamo avuto degli infortuni importanti, ma i giallorossi hanno anche avuto 8 rigori in più di noi. E’ difficile dire se sia stato giusto o meno, ma abbiamo lo stesso modo di giocare il pallone in area avversaria e a far riflettere sono le statistiche. Il nostro dato sui rigori è meno comprensibile”.

A qualche centinaio di chilometri di distanza da Napoli, Francesco Totti darà l’addio alla Roma: “Si parla di un talento tra i più puri d’Europa. Mai visto uno che spalle alla porta ti mette in porta il compagno, è un suo marchio di fabbrica, ha fatto anche l’attaccante in una parte della sua carriera. Un fuoriclasse assoluto, non c’è altro che alzarsi in piedi e applaudire”.

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.