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Lorenzo Insigne ha incontrato i tifosi a Folgarida. Ecco le sue risposte:

Quanti sacrifici hai fatto per arrivare dove sei e qual è il tuo segreto?

“Da piccolo ho fatto tanti sacrifici, anche lavorando per la mia famiglia, ma sono felice perché sono stato ripagato giocando con la squadra del mio cuore. Non ci sono segreti. Io ho lavorato duramente poi sono cosciente che ho avuto un dono ed ho cercato di fare il massimo per giocare al calcio”.

Dopo il gol al Bernabeu hai pensato che potevamo farcela a superare il Real?

“Noi sia all’andata che al ritorno abbiamo dimostrato di essere una grande squadra. Peccato che sia andata male, ma quella sfida ci ha dato ancora più foza e consapevolezza nella nostra potenzialità”

Cosa provi ad essere un napoletano che gioca con la maglia azzurra?

“Io l’ho sempre detto, vivo emozioni stupende soprattutto quando gioco al San Paolo. La gente mi sta dando grande affetto ed io spero di ripagare portando la maglia azzurra al successo insieme alla squadra. Quello che posso assicurare è che noi daremo tutto dalla prima all’ultima partita”.

Credete allo scudetto?

“E’ un sogno nostro e di tutto il popolo azzurro. Noi abbiamo posto grandi basi per crescere e migliorare. Siamo consapevoli che questo può essere un anno importante per tutti e daremo il massimo fino alla fine”.

radiomarte

 

Maurizio Sarri ha incontrato i tifosi nel teatro di Folgarida. Ecco le sue risposte:

Avete rimpianti per lo scorso anno?

“L’anno scorso abbiamo fatto fatica dopo l’infortunio di Milik che fu una brutta botta. Abbiamo poi sofferto per un periodo e poi la scelta di Mertens ci ha premiati. Nel calcio ci sono scelte giuste e meno giuste ma non abbiamo grandi rimpianti”.

Qual è il suo rapporto con De Laurentiis?

“De Laurentiis è un presidente molto liberale, mi ha sempre fatto lavorare come io desidero e non mi ha mai imposto alcun compromesso”.

Le piacerebbe essere, come ha auspicato il presidente, il Ferguson del Napoli?

“Non ne ho una idea adesso. A me interessa soprattutto allenare sul campo, non sono una figura da manager, non mi occupo di mercato, non ho conoscenza di tutti i calciatori del Mondo. Abbiamo un Direttore Sportivo di cui mi fido totalmente e che ha grande competenza. A me spetta lavorare sul campo, poi spero di poterlo fare a lungo con il Napoli perché la gioia e la soddisfazione di guidare questa squadra è straordinaria e nessuno me la potrà togliere”.

Con il ritorno di Milik sta pensando di cambiare modulo?

“Cambiare schema in attacco sarebbe stupido visto che siamo stata la squadra italiana più prolifica. Le nostre possibilità di migliorare passano nel subìre meno gol, quindi non è il caso di togliere un centrocampista per inserire un attaccante. Il nostro modulo resterà lo stesso, poi a stagione in corso valuteremo anche alternative a partita in corso”.

Avete studiato qualcosa per cercare di non perdere punti contro le piccole squadre?

“Perdere punti contro le cosiddette piccole riguarda tutte le squadre. Sono situazioni che son successe anche alla Juve e alla Roma. Si tratta di episodi inevitabili che capitano a tutti. Ciò che mi interessa è la continuità e noi l’abbiamo persa solo all’andata nell’arco di 20 giorni. Poi dopo la squadra è stata costante e continua. Quindi bisogna proseguire così perché credo che la squadra abbia fatto un salto di mentalità nella seconda parte di campionato. Abbiamo fatto un gioco divertente ma siamo stati anche molto convinti nel cercare la vittoria. Se abbiamo segnato 115 gol un motivo ci sarà”.

Il suo Napoli è stato paragonato a quello di Vinicio:

“E’ un paragone con un allenatore che a Napoli ha significato tanto, un tecnico innovatore che era anni avanti a tutti come idea di calcio. Il paragone mi lusinga molto. Ho conosciuto Vinicio e l’ho trovato un uomo fantastico con cui parlare di calcio ad alti livelli. Spero di poter lasciare anche io il segno come lui qui a Napoli”.

La preoccupa il preliminare di Champions?

“E’ un ostacolo storicamente difficile per le italiane, considerati gli ultimi anni. Si rischia di trovare qualche avversario in maggiore condizione atletica o più avanti come campionato. Confido nella nostra crescita e la squadra credo sappia dare una risposta”.

Crede al sogno scudetto?

“Se siamo rimasti tutti insieme è perché abbiamo un sogno in comune. E speriamo che possa realizzarsi il nostro sogno per noi e per il popolo azzurro”.

Cosa ha cambiato rispetto al Napoli di Benitez?

“Rafa ha avuto il merito di far arrivare giocatori importanti dal Real Madrid. Abbiamo solo velocizzato qualcosa e dato accorgimenti difensivi”

radiomarte

 

 

Quinto giorno a Dimaro per il Napoli. Doppia seduta per il gruppo. Assente Hysaj che sta smaltendo la tonsillite. Spazi gremiti a Carciato e applausi per tutti, soprattutto per Dries Mertens che sfoggia un nuovo look con taglio da marines.

radiomarte

 

 

Quella che inizia oggi può essere la settimana buona per le visite mediche e la firma di Szczesny sul contratto quadriennale ormai pronto da tempo con la Juventus. I bianconeri, dopo la cessione di Neto al Valencia e il quasi accordo fra Donnarumma e il Milan, hanno accelerato la trattativa con l´Arsenal, a cui andranno circa 16 milioni, mentre il portiere polacco guadagnerà 4 milioni a stagione. Il segnale che l´affare è a un passo dalla chiusura sta nella mancata convocazione da parte del club inglese dell´ex Roma per il raduno. Il classe ´90 è insomma atteso al JMedical: sarà lui, dopo Schick, il prossimo acquisto dei campioni d´Italia.

Szczesny ha sposato il progetto della Vecchia Signora per provare ad alzare quei trofei che gli sono sfuggiti nella Capitale. Pur di vincere, l´estremo difensore ha accettato l´idea di ricoprire il ruolo di secondo, nonostante le offerte da titolare che gli sono pervenute. Questo perché, al termine della prossima stagione, Buffon appenderà con ogni probabilità i guantoni al chiodo. Il contratto del capitano della Juventus scade nel prossimo giugno e, come confermato dallo stesso “SuperGigi”, solo un successo in Champions League potrebbe fargli cambiare idea, per tentare l´assalto alla Supercoppa Europea e al Mondiale per Club.

Dopo il ritiro di Buffon, evento traumatico per la Juventus almeno quanto l´addio a Del Piero, toccherà a Szczesny vestire i panni di nuovo numero uno bianconero. L´esperienza romana lo ha messo in evidenza come uno dei migliori estremi difensori del campionato e adesso il polacco ha la grande occasione nella società più prestigiosa d´Italia. Un colpo importante anche per Madama, che non solo rinforza la panchina, ma si garantisce un giocatore per il futuro immediato fra i pali e va a indebolire una diretta concorrente per lo Scudetto come la Roma.

Oltre al ruolo di vice portiere, cambia anche quello di terzo: Audero è stato ceduto in prestito al Venezia, mentre a Torino rientrerà Pinsoglio. Dopo un lungo girovagare fra Viareggio, Pescara, Vicenza, Livorno, Modena e Latina, il classe ´90 ha l´occasione di misurarsi in Prima Squadra.

Fonte: quotidiano.net/sport

 

Sono passati 553 giorni da quella paurosa caduta al Tour di San Luis: Adriano Malori, che era finito in coma farmacologico, è tornato in bici, ma ora ha annuciato il suo ritiro da ciclista professionista: “Ho lottato contro i postumi dell´incidente. Ho combattuto una battaglia, l´ho vinta anche se non fino in fondo”. Per l´italiano 29enne della Movistar è tempo di una nuova vita: “Adesso tocca al Malori 2.0. Ho iniziato a studiare da tecnico, mi sta aiutando molto la Federazione italiana. L´obiettivo che avevo era avere soddisfazioni nel mondo della bici: non lo sarà da corridore, lo sarà in altro modo”.

Il 22 gennaio 2016 la bruttissima caduta durante la quinta tappa del Tour di San Luis in Argentina. Un colpo violentissimo alla testa e l´inizio del calvario, giorni di coma e un lungo e difficile recupero prima di rivedere la luce in fondo al tunnel. Poi la gioia di tornare in bici (“Sono rinato”) e un documentario toccante sulla sua convalescenza. Periodo positivo che, però, è durato ben poco: un altra caduta a metterlo ko a ottobre alla Milano-Torino con la frattura della clavicola. Nel 2017 si contano solo due apparizioni e altrettanti ritiri dopo pochi chilometri. Da qui la decisione di appendere la bici al chiodo dopo una carriera breve, ma comunque brillante. In bacheca al titolo di campione italiano, europeo e Mondiale (Varese 2008) della cronometro Under 23. Nel 2015 la gioia della medaglia d´argento nel crono Mondiale, mentre le maglie tricolori pro nella specialità sono tre. Da ricordare anche la maglia rosa vestita per un giorno nel 2012.

Un ragazzo solare e anche nel giorno del suo ritiro dalle corse non ha abbandonato il suo sorriso: “I medici, lo ripeto e l´ho raccontato nel documentario che abbiamo realizzato pochi mesi fa, sono rimasti increduli di fronte al mio recupero e spero che il mio esempio possa continuare a servire da esempio a tutti coloro che soffrono di problemi seri. Ringrazio la famiglia della Movistar che mi è stata vicino in maniera fantastica, sia come corridore che come uomo. Tutti loro, tutti questi amici, sanno che se passeranno da parma avranno sempre una buona cena pagata…”.

Fonte: sportmediaset.mediaset.it

 

Bruno Peres e Diego Perotti sono due tra i pochi del gruppo in ritiro a Pinzolo che faranno parte della rosa con cui la Roma affronterà la stagione. L´argentino e il brasiliano rappresentano la continuità tra la gestione Spalletti e quella Di Francesco. “Voglio vincere qualcosa con la Roma – confessa il terzino destro -. L´anno scorso ho sofferto un po´, non è andato come volevo, ma credo che questo per me sarà un anno totalmente diverso. Credo di essere sulla strada giusta. Sto lavorando bene per crescere e per far sì che questo sia un anno totalmente diverso per me e per tutta la squadra” Squadra che disputerà anche la Champions grazie alla rete all´ultimo minuto dell´ultima partita segnata da Perotti. “Sono consapevole di cosa rappresenta quel gol” ammette l´attaccante soffermandosi anche sul mercato dei giallorossi: “Ho molta fiducia in Monchi, credo che abbia bisogno di tempo. Questa città magari è diversa rispetto a Siviglia e c´è meno pazienza, ma se gli danno il tempo farà una squadra competitiva”.

Fonte: ansa.it

 

 

MILANO – E´ iniziata la marcia di avvicinamento formale verso il trasferimento di Antonio Donnarumma al Milan, tassello fondamentale che ha sbloccato la trattativa per il rinnovo del contratto del fratello Gianluigi, giunta alla fumata bianca giovedì scorso. Poco fa il club greco dove attualmente gioca Antonio, l´Astera Tripolis, ha annunciato che nella mattinata di oggi è arrivata la proposta formale del club rossonero per rilevare il cartellino del portiere 27enne, nove anni in più del fratello minore

PERMESSO PER LE VISITE – Il costo dell´operazione con i greci potrebbe essere di 300-400mila euro. L´ingaggio del portiere al Milan invece dovrebbe essere di un milione di euro netto. Il club greco precisa che Donnarumma senior ha ricevuto nei giorni scorsi il permesso di sostenere le visite mediche col Milan, test che però devono essere ancora effettuati. L´Asteras vede in questo affare una possibilità di allacciare rapporti con il Milan: “Questo trasferimento è molto importante per il giocatore e anche per la nostra società – si legge sui profili ufficiali Twitter e Facebook – dal momento che i contatti con un club così importante possono dare prestigio e molteplici vantaggi all´Asteras”.

FIRMA MERCOLEDI´ – Donnarumma junior invece è atteso a Milanello per domani in serata, di ritorno dalle vacanze a Ibiza. A questo punto è probabile che la firma sul contratto arrivi mercoledì, due giorni prima della partenza per la tournée in Cina. In questo modo la vetrina rossonera di domani sarà tutta per la prima amichevole della stagione, in programma alle 19 a Lugano. La partita con i ticinesi sarà l´occasione per vedere in campo per la prima volta alcuni dei nuovi acquisti. Esclusi Conti, ancora in vacanza per qualche giorno dopo l´Europeo Under 21, e Andrè Silva, reduce dalla Confederations Cup (anche per lui qualche giorno di vacanza in più), Montella potrebbe schierare per uno spezzone di gara tutti gli altri arrivi dell´estate: Musacchio, Ricardo Rodriguez, Kessie, Calhanoglu e Borini. Intanto è sempre più vicino l´accordo con la Lazio per Biglia.

Fonte: repubblica.it/sport

 

 

Prima conferenza direttamente dal ritiro di Moena per il tecnico viola Stefano Pioli: l´allenatore della Fiorentina, al termine della seduta di allenamento mattutina, ha preso la parola davanti alla stampa presente in ritiro. Queste le sue parole:

Sulle partenze dei giocatori importanti e la linea da seguire: “La filosofia del mercato della Fiorentina è chiara, si è chiuso un ciclo e se ne deve aprire un altro: chi arriverà dovrà fare in modo che la squadra sia competitiva, a me è stata promessa una squadra competitiva. Io vorrei avere a disposizone il prima possibile un organico completo ma il mercato ha le sue dinamiche e la fretta è cattiva consigliera. Dovranno arrivare giocatori orgogliosi di vestire una maglia come la nostra e di un progetto che ci dovrà vedere compeititvi fin da subito”.

Sullo scenario che si era prefissato: “Mi era stato fatto capire che avremmo dovuto iniziare un nuovo percorso, ho bisogno di avere giocatori motivati e soddisfatti del nostro ambiente e che siano orgogliosi di vestire questa maglia. Alcune situazioni sono state affrontate ed altre dovremo affrontarle”.

Su come si comporterà con i vari giocatori attesi in ritiro: “Nessun giocatore mi ha detto che voleva andarsene quando ci ho parlato. Ho bisogno di vedere i miei giocatori negli occhi e di confrontarmi con loro per capire quello che è il loro obiettivo. Tanti giocatori mi hanno confermato che vogliono restare per cui abbiamo un´ottima base di partenza”.

Sul peso di essere colui che è chiamato a riportare entusiasmo: “Io sarò il garante della professionalità del gruppo che io allenerò, mi dispiace che ci sia del malcontento in città ma noi dobbiamo pensare a fare il meglio per provare a riportare l´entusiasmo. Il nostro obiettivo è quello di lavorare e basta”.

Sui giovani: “Sono molto contento di allenare questi ragazzi, molti di loro stanno mettendo in luce molte qualità e nelle mie decisioni prenderò in considerazione anche loro”.

Sul suo colloquio con Vecino: “E´ stato solo un caso che mi abbiate visto, io parlo sempre con tutti i miei giocatori: prima parlo con tutti e meglio è, soprattutto perché riesco ad entrare nella loro testa. Vecino è un giocatore fortissimo, ha tempi di inserimento e geometrie: ai tempi della Lazio lo avevo chiesto. Il mercato non lo faccio io, io alleno solo i giocatori che la società mi metterà a disposizione”.

Su Kalinic: “Lo aspetto, mi piacerebbe allenarlo ma lo aspetto per capire quelle che sono le sue motivazioni e le sue intenzioni”.

Sul capitano: “Ho le idee chiare ma ancora non ho visto tutti i giocatori”.

Su Vitor Hugo e Gaspar: “Questi primi giorni non mi possono far capire tutto quello che è il loro potenziale, posso solo dire che hanno le caratteristiche giuste per il mio modo di fare calcio. Gaspar è un giocatore molto veloce ed intelligente, che sa prevedere le azioni di gioco. Anche Hugo fa al caso nostro e si farà ben volere perché lo vedo a livello caratteriale molto addentro al lavoro”.

Sul modulo di gioco: “Non avrò un´idea unica e fissa, sono abituato a lavorare sulle caratteristiche dei giocatori, sono convito che potranno emergere tutte le qualità dei nostri giocatori”.

Sugli esterni: “Sono importanti per gli sviluppi di ogni sistema di gioco, meno punti di riferimento daremo agli avversari e più saremo imprevedibili. Siamo alla ricerca di giocatori che possano alternarsi”.

Su Saponara: “Ha avuto un piccolo problema, il recupero sta andando bene ma dovremo aspettarlo un po´ prima di averlo a disposizione. Il suo ruolo sarà importantissimo, deve inserirsi in zona gol, ha potenzialità importanti per fare bene”.

Su Bernardeschi e se è rimasto male per il no al rinnovo: “Non è questione di dispiacere, con Federico ho parlato il giorno dopo la mia presentazione e gli ho spiegato quelle che fossero le mie idee: ogni allenatore vuole allenare giocatore forti e mi piacerebbe lavorare con lui così come Kalinic ma nel calcio moderno le motivazioni faranno la differenza”.

Sulla preparazione messa in atto: “Dovremo avere un´idea più completa al più presto, lavoreremo per partire bene e per mettere in campo dei concetti nei quali ci potremo riconoscere nell´arco di tutto l´anno. Senza Coppe europee lavoreremo su ogni dettaglio”.

Sul comunicato della cessione della società: “Non mi sono preoccupato perché la società mi ha cercato con insistenza ed io ho sposato con piacere questa avventura: l´ho voluta perché Firenze ha significato tanto da calciatore e spero che possa valere anche adesso che sono allenatore. L´ambiente ha vissuto un´annata difficile ma bisogna sfruttare tutte le componenti per creare un clima migliore”.

Ancora sulla sua missione: “Quando ho accettato questa missione sapevo a cosa potevo andare in contro, sapevo che non sarebbero state tutta rose e fiori. Ci sono stati addii eccellenti e capisco quello che è il sentimento della città ma nel calcio finisce una cosa e ne inizia un´altra: quello che conta è che resta la Fiorentina. Questa per me è una sfida bella, molto affascinante”.

Fonte: firenzeviola.it

 

 

“Cassano è un grande giocatore e a me la qualità piace, poi francamente non so cosa succederà”: qualche giorni fa Fabio Pecchia, parlando del mercato del suo Hellas, era stato chiaro e non aveva nascosto l´interesse per il barese. Detto fatto, Fantantonio ha trovato l´accordo con la società, firmerà nelle prossime ore un contratto annuale e dopo le visite mediche già in serata o domani mattina dovrebbe raggiungere il ritiro di Primiero.

CON IL “PAZZO” — Cassano era rimasto senza squadra dal 25 gennaio dopo la burrascosa fine della seconda parentesi a Genova, sponda Samp. Tutta un´altra musica rispetto a quella, dolcissima, legata alla prima esperienza in blucerchiato: 4 anni, dal 2007 al 2011, con gli ultimi due nello specifico assolutamente da incorniciare. In attacco, assieme a lui, c´era un certo Giampaolo Pazzini, a formare una coppia capace, nella stagione 2009-10, di mettere a segno 28 gol e di trascinare i liguri fino al quarto posto in classifica. Fino al sogno Champions, poi svanito in estate nel playoff perso contro il Werder Brema. Ora, 198 chilometri più a est, il duo si ricompone. E avrà un compito niente male: conquistare la salvezza con il Verona.

ANCHE CERCI — L´inizio di settimana registra un Verona assolutamente attivo sul mercato. Perché oltre a Cassano, gli scaligeri hanno chiuso il discorso anche per un altro nome alla caccia di rilancio dopo qualche stagione opaca: Alessio Cerci. L´esterno di Velletri, pure lui svincolato (dall´Atletico Madrid), è pronto a tornare in Serie A: l´ultima volta fu nell´annata 2015/16, divisa equamente tra Milan e Genoa. Poi un altro campionato in naftalina in Spagna, adesso il ritorno in Italia. Con lui e Cassano, i tifosi del Verona possono cominciare a stuzzicare sogni e fantasie di mezza estate.

Fonte: gazzetta.it

 

 

Batigol, come veniva soprannominato dai tifosi della Fiorentina, ha realizzato caterve di reti nella sua carriera: esattamente 300 in tutte le competizioni in 553 presenze con i club. Il 48enne, inoltre, è il secondo marcatore di tutti i tempi della nazionale argentina, con 54 reti in 77 presenze, superato nel 2016 dal fuoriclasse Lionel Messi, fermo ora a 58 gol in 118 presenze. Batistuta ha dovuto appendere gli scarpini al chiodo nel 2005, all´età di 36 anni, per via delle condizioni non ottimali delle sue ginocchia e della sua schiena. L´ex attaccante della Fiorentina, ai microfoni di Fifa 1904, ha dichiarato di avere seri problemi a camminare: “È la verità, questo è il risultato del mio lavoro senza tregua in campo. Non mi sono mai tirato indietro, ho messo sempre il massimo impegno anche quando stavo male. Una cosa è certa, ho dato più di quello che avrei dovuto e potuto”.

Batistuta ha anche svelato un retroscena e parlato del record di gol in nazionale appartenente ora a Messi: “Una volta dissi che il calcio non mi piaceva. Lo feci però solo per proteggermi, per alleggerire la pressione della stampa e dei tifosi. Era una menzogna. Da piccolo preferivo fare altro, è vero, ma poi crescendo il calcio è diventato la mia passione e il mio lavoro. In realtà amo tutto del football, la tattica, gli allenamenti, le partite. Sono arrivato al punto di compromettere la mia salute per questo. Non credo occorra aggiungere altro. Il primato di reti in nazionale è svanito? Sono sincero, il primato di miglior goleador dell´Argentina era nel mio cuore, ma sapevo che Lionel lo avrebbe battuto, solo che lo ha fatto troppo presto!”

Fonte: ilgiornale.it

 

Visite mediche a Villa Stuart per Mario Rui. Il laterale di proprietà della Roma è arrivato in mattinata presso la clinica specializzata romana, dove ha trovato un manipolo di fotografi ad aspettarlo. Sembrerebbe dunque superata ogni difficoltà nella trattativa tra Roma e Napoli, che si era arenata sabato pomeriggio per via di differenti esigenze sui tempi di pagamento. Se tutto andrà bene, Mario Rui raggiungerà Dimaro in serata, o al massimo nella mattinata di domani, per essere subito a disposizione di Sarri.

IL ´BENVENUTO´ – Oltre ai fotografi, al suo arrivo presso la clinica l´ex Empoli ha trovato anche un tifoso che gli ha dato il benvenuto gridandogli: «Sei scarso!». Non è chiaro se fosse un passante o qualcuno recatosi lì al solo scopo di infastidirlo.

Fonte: corrieredellosport.it

 

Iniziate le visite mediche per Borja Valero. Ultimi passi prima dell´ufficialità del suo trasferimento all´Inter che ha pubblicato sul proprio profilo Instagram le immagini dei controlli medici del giocatore. Il centrocampista spagnolo, arrivato a Milano nel tardo pomeriggio di ieri e accolto in albergo anche dal capitano nerazzurro Mauro Icardi, dopo aver superato le visite mediche e ricevuto l´idoneità sportiva dal Coni, raggiungerà i compagni di squadra nel ritiro di Riscone di Brunico.

Fonte: gazzetta.it

 

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.