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Primo scontro di livello per la Juventus che, allo Stadium, riceve la Lazio, in grado di vincere a Torino lo scorso anno. Debutto davanti ai suoi tifosi per Ronaldo. “Ma anche lui starà fuori”, avvisa Allegri, che chiede rispetto per Bonucci e pensa a rilanciare uno tra Mandzukic e Cuadrado. Ancora panchina per Emre Can.

 

Cerca riscatto la Lazio dopo il ko contro il Napoli. Inzaghi ritrova Leiva e Lulic e dovrebbe affidarsi a Wallace per completare la difesa e arginare Ronaldo: “E´ un osservato speciale” ammette il tecnico, che allontana dissidi con Lotito: “C´è stato un confronto, sono un allenatore che pretende tanto, ma poi con il presidente ci siamo fatti una risata”.

 

“Per lo scudetto siamo ancora lontani, ma in prospettiva forse ci possiamo arrivare”. Così Gattuso alleggerisce la pressione sul milan prima del grande debutto con il Napoli di Ancelotti. “Per me molto più di un allenatore: lui è il maestro, io ne devo fare ancora di strada, nei momenti difficili ci siamo sentiti”, racconta Ringhio che, senza Calhanoglu, dovrebbe optare per Borini, con Bonaventua ancora a centrocampo assieme a Biglia e Kessie.

 

Conferme in vista per Ancelotti che contro il Milan andrà ancora sugli uomini che hanno battuto la Lazio. Ballottaggio solo per il portiere “Karnezis e Ospina hanno le stesse chance”, ammette il tecnico, che non scappa dall´idea scudetto: “Non è lontano, spero di portarlo io, rincorrere il sogno nasce da quanto ha fatto la squadra l´anno scorso”, il messaggio di Ancelotti.

 

Finalmente è cominciato il campionato di Serie B: nella prima partita dopo le infinite polemiche estive, Brescia e Perugia hanno pareggiato 1-1, con Vido che ha trovato il gol del pari per gli umbri al 93´ dopo il vantaggio nel primo tempo di Bisoli per le rondinelle. Oggi alle 18 altre tre partite: Cremonese-Pescara, Salernitana-Palermo e Venezia-Spezia.

 

A Silverstone in Moto Gp, prove libere che rilanciano parzialmente le Yamaha mentre il più veloce nell´ultima sessione è stato Dovizioso davanti a Crutchlow. “Sembra che questa pista sia migliore per noi” la speranza di Valentino Rossi. Comanda Raikkonen invece in Formula 1: a Spa, in Belgio, nelle seconde libere, il finlandese ha chiuso davanti ad Hamilton e Bottas, che partirà ultimo per il cambio del motore.

 

 

Ha ripreso la stessa squadra dell’anno scorso, eppure nessuno la mette nelle prime 4. Persino Sacchi ha espresso dubbi sul suo lavoro. Come si sente avvolto dallo scetticismo, lei che è un gigante del calcio? “Con Sacchi ci parlo spesso, apprezza questa squadra e la apprezzerà pure quest’anno. Non so da dove nasce lo scetticismo, forse da un mercato a fari spenti, ma non avevamo necessità di cambiare. Chi vive all’interno sa che molte qualità non sono venute ancora fuori, per questo ci siamo concentrati più sul non perdere. All’esterno non è percepita la forza che può venire fuori”

Allegri parla di 88 punti per la quota Scudetto? “Non lo so, ci sarà più competitività in alto con Inter, Milan e Roma e quindi forse la quota Scudetto scenderà”.

A che punto è il Napoli fisicamente?Abbiamo avuto pochi problemi, l’unico è Fabian che non è disponibile e riprenderà la prossima a lavorare. Per il resto i carichi sono giusti”.

Su Higuain: “I giocatori del Napoli lo conoscono forse meglio di me, ma la linea è pensare a quello che vogliamo fare noi, senza soffermarci troppo sugli avversari. Quando giocavamo contro Messi o altri preferivo non parlarne. Higuain è formidabile sotto porta, ma faremo la nostra partita per dargli meno possibilità”.

Callejon importante tatticamente, per Verdi può mettersi male con lo spazio? “No, Verdi è uno che può giocare in diverse posizioni. Non vedo dualismi. Ci sarà chi giocherà più partite di un altro, ma non possiamo dirlo adesso con una gara alla settimana. Quando iniziarà la Champions le rotazioni saranno naturaòi”.

E’ il primo tecnico dell’era ADL che vive in centro. “E’ una città bellissima, ha dei panaromi unici, sembra di stare in vacanza, la cucina è unica, ma non mi vorrei fermare qui. Mi trasmette voglia di vincere, di fare risultati importanti, ora vediamo quando giro quando perdiamo una partita se c’è lo stesso entusiasmo”.

Sul clima in città e l’importanza di tranquillità: “Ho sempre apprezzato la passione, l’entusiasmo dei tifosi per la squadra. Poi non so se serve tranquillità per trasmetterla o energia, l’importante che ci sia entusiasmo in tutte le partite perché questo aiuta”.

Ha vinto molto, ma vincere a Napoli sarebbe più affascinante? Tutte le vittorie sono belle e emozionanti, poi non so perché non ci sono ancora riuscito qui, magari le rispondo a fine stagione”.

Ospina è favorito su Karnezis? “Sono favoriti tutti e due (ride, ndr). Hanno possibilità di giocare una grande gara. Karnezis ha fatto bene, ha dato fiducia al reparto e Ospina si sta allenando bene, da poco, ma ha esperienza ed è una garanzia. Vediamo poco”.

Si aspetta di meglio ha detto, cosa in particolare?Abbiamo fatto ridere 30 minuti, speriamo di iniziare bene”.

Sul gruppo che ha trovato. “Le sensazioni dal di dentro sono le stesse che avevo da fuori. Tutti sullo stesso livello, non vedo gelosie, invidie, individualismo, protagonismo. Il nemico mi diceva un mio amico ieri è che l’eccesso di individualismo e protagonismo sono nemici dei giocatori”.

L’allievo contro il maestro? “No, altrimenti mi sento vecchio… Sono contento se i miei ex giocatori stanno allenando. Credo di aver dato tanto a loro, speriamo che da domani non mi tolgano molto a me…”

Milik è favorito su Mertens per dargli fiducia?Non penso ad un dualismo tra i due, tant’è che abbiamo provato anche in allenamento a farli giocare insieme ed i risultati sono stati soddisfacenti. Il dualismo non c’è, qualche volta può giocare uno, qualche volta l’altro o insieme perché Mertens può giocare anche altrove”.

Non ha giocato nessuno dei nuovi a Roma, è un riconoscimento al lavoro passato?Nessun omaggio, ho fatto valutazioni sui giocatori più indicati e farò lo stesso col Milan. Parlare di rotazioni ora giocando una volta a settimana… ci sarà e tutti saranno coinvolti perché il gruppo è livellato”.

Qual è quel poco che manca?Quanti punti sono mancati l’anno scorso, tre, quattro punti, e dobbiamo cercarli partita dopo partita con concentrazione, applicazione, ed il gruppo lo è. Stiamo cambiando qualcosa, speriamo di raccogliere i frutti molto presto”.

Si parla di Scudetto senza tabù. Già sa cos’è mancato l’anno scorso?Ci sono sogni e utopie. Rincorrere utopie è azzardato, il sogno invece nasce da quanto fatto l’anno scorso, arrivando ad un passo e la squadra non è cambiata. Non manca molto, quel poco spero di darlo io”.

Sulla crescita della squadra.La vittoria ha accelerato i tempi per la nostra autostima, nel nostro mondo serve molto e le vittorie aiutano ad accrescere questo. L’abbiamo fatto con la Lazio, vogliamo vincere anche col Milan per velocizzare questo processo”.

Una serata speciale la sua prima al San Paolo. “E’ un concentrato. La partita è importante, vogliamo presentare bene il Napoli al nostro pubblico e migliorare quanto fatto domenica scorsa contro un avversario che si attende molto da questa partita. Un Milan molto rinnovato, con entusiasmo intorno. E’ una serata interessante, speriamo bella per noi”.

Gattuso ha detto che vi siete sentiti, non solo per le mozzarelle. “Ci sentiamo con frequenza, ma i motivi non sono il cibo, abbiamo molto a cui pensare entrambi. E’ sempre un piacere incontrare Rino e tutti quelli che hanno lavorato con me, Maldini, Leonardo, e quelli che ci sono ancora”.

17.00 – Arrivato Carlo Ancelotti.

16.57 – Tutto pronto a Castel Volturno per la conferenza stampa di Ancelotti.

 

“Ormai Napoli è casa mia e sono orgoglioso di stare qua. È una città in cui vivo bene e in cui non mi sento straniero. Napoli è migliore di tanti stereotipi e tanti pregiudizi”. Così Marek Hamsik, in un’intervista al Corriere dello Sport, in cui si sofferma a parlare della città: “È una città splendida e i napoletani sono calore umano e intelligenza, senso dell’umorismo e generosità. Spero di portare ancora avanti la mia carriera nel Napoli. Vediamo cosa sarà, ma spero in me stesso. E poi sono legato a Castel Volturno, dove vivo. Pensi che mi conferiranno la cittadinanza onoraria. E io sono molto grato è orgoglioso di questo”. E ancora, dalla città si passa alla popolazione, sempre in termini entusiastici: “I napoletani sono caldi, competenti , vivono il calcio come un gioco, ma un gioco importante. Per un calciatore è l’ambiente ideale. Aggiunga il mare meraviglioso e il mangiare sopraffino ed è spiegato facilmente perché chi arriva a Napoli difficilmente ha poi piacere ad andarsene”.

Passando al campo, Hamsik spiega perchè secondo lui è difficile vincere uno scudetto a Napoli: “Per la semplice ragione che ci sono squadre molto forti, squadre costruite da anni per vincere in Italia. Squadre che ora sembrano costruite persino per vincere in Europa”. Ma rispetto alle prospettive per quest’anno, però, Marek non mette limiti: “E’ ancora presto, siamo all’inizio del campionato. Però la squadra non è cambiata moltissimo. Ogni giocatore, nel nostro sistema, è fondamentale. Come lo è il mister. Che apporta le sue nuove idee, con equilibrio e saggezza, su un modo di giocare collaudato nel tempo. Per il resto la squadra è sempre la stessa. Può fare molto bene. In campionato e in Europa”. Anche perchè per il nuovo allenatore, Ancelotti, ci sono solo parole positive: “Siamo tutti soddisfatti di Ancelotti. Il mister ci ha fatto capire, in poche settimane, di essere una persona stupenda, aperta. Ci dà tanti consigli, è molto simpatico e sta lavorando molto bene. Non per caso ha vinto dovunque è stato, in Europa. Siamo un po’ tutti scettici dopo le amichevoli disputate, ma in campionato si è visto quanta grinta ci mettiamo. Siamo sempre una buona squadra che vuole giocare e divertire. Non abbiamo vinto tanto, finora, ma abbiamo una gran voglia di farlo”. Ma Hamsik evidenzia anche le differenze con l’allenatore appena lasciato, Maurizio Sarri: “Era un uomo del campo, viveva ventiquattro ore su ventiquattro in campo. Era davvero malato, veramente, non trascurava niente, neanche i minimi particolari”.

Infine un salto nel passato, i gol più belli della sua carriera: “Quando abbiamo vinto la Coppa Italia contro la Juventus, nel 2012. Una gioia incredibile. E poi quello con il Milan quando attraversai il campo con la palla al piede e poi segnai”. Il giocatore più intelligente con cui ha giocato invece è “Pepe Reina. Grande cervello, grande persona. Un leader”.

 

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.