News sportive del 16-11-2019

Minacce e una busta con all’interno un proiettile hanno fatto scattare la ‘vigilanza dinamica’ (il livello più basso di tutela) per l’allenatore dell’Inter Antonio Conte. Lo riportano oggi Corriere della Sera e Il Giorno. Dopo la misura decisa dalla Prefettura di Milano, pattuglie di polizia e carabinieri passeranno in strada con più frequenza intorno allo stabile di Milano dove vive l’allenatore, e agli uffici della società nerazzurra. Al momento l’ipotesi prevalente sarebbe “l’azione di un mitomane”.
La Procura di Milano ha aperto un’inchiesta, al momento a carico di ignoti, per minacce aggravate e detenzione di munizioni dopo che lo scorso 14 novembre l’allenatore dell’Inter Antonio Conte ha ricevuto una lettera contenente una cartuccia per fucile inesplosa e messaggi minatori. L’indagine è coordinata da Alberto Nobili, responsabile dell’antiterrorismo milanese, e delegata ai Carabinieri del nucleo investigativo.
La lettera con minacce ad Antonio Conte, per la quale la procura di Milano indaga per minacce aggravate, è arrivata all’Inter: con una dichiarazione all’ANSA, è il club nerazzurro a precisare le circostanze della vicenda. “In relazione alle notizie pubblicate oggi”, l’Inter precisa che “Antonio Conte non ha ricevuto personalmente alcuna lettera minatoria e, di conseguenza, non si è recato in prima persona a sporgere denuncia. È stato il club a ricevere una lettera e, come da prassi in questo genere di situazioni, ha provveduto a rivolgersi alle autorità competenti”.-ANSA-

(ANSA) -E’ finita 5-1 l’amichevole disputata dalla Fiorentina questo pomeriggio al Franchi contro l’Entella.
A segno nel primo tempo Ghezzal (4′), Benassi (19′) e Boateng (34′), nella ripresa ancora in gol Ghezzal (19′) e infine il neo entrato Lirola (26′) su passaggio di Ribéry già autore dell’assist nell’azione che ha sbloccato la gara: il francese, apparso in buona forma, era l’osservato speciale in vista del rientro (domenica prossima a Verona) dopo aver scontato tre giornate di squalifica. Nel finale (39′) è arrivata con De Luca la rete della bandiera per la squadra ligure. Tra i viola molti i nazionali assenti ma dirigenza al completo sugli spalti in attesa dell’arrivo del patron Rocco Commisso previsto a fine mese. Circa 500 gli spettatori fra i quali l’ex Giuseppe Rossi, acclamato dal pubblico presente.

(ANSA) -“Il record di 10 vittorie consecutive ci fa piacere anche perché durava dal 1938, i ragazzi sono stati bravi ma ora dobbiamo guardare a giugno”. Lo ha detto il Ct della nazionale di calcio Roberto Mancini, oggi a Venezia, alla presentazione della partnership tra Figc e Save, società di gestione dell’aeroporto ‘Marco Polo’. “Mario – ha detto Mancini riferendosi a Balotelli – sa benissimo che se si meriterà di giocare potrà tornare in azzurro esattamente come tutti i giocatori”. “Ora però – ha aggiunto – guardiamo alla prossima partita pensando prima di tutto a quelli del gruppo che sono infortunati”. “Non penso a nuovi innesti – ha rilevato – perché i tempi sono stretti ed è difficile che ciò possa avvenire, abbiamo poche partite e la scadenza di giugno è troppo vicina per pensare a esperimenti”.

-ANSA-L’Italia di Roberto Mancini è una piccola magia. Una Nazionale da record si prende tutto in casa della Bosnia di Pjanic e Dzeko. Il 3-0 siglato da Acerbi e Insigne nel primo tempo e Belotti nel secondo vale al ct una fila di primati: en-plein nel girone di qualificazione (9 vittorie su 9 con la possibilità di chiudere il cerchio lunedì a Palermo contro l’Armenia), e i successi di fila sono 10 contando l’amichevole sugli Usa. Meglio della miglior striscia di un commissario tecnico di nome Vittorio Pozzo. E’ record nella storia azzurra, ma il risultato più utile della serata è comunque la certezza di andare a Euro 2020 da testa di serie.
Nell’urna di Bucarest, il 30 novembre, l’Italia sarà in prima fascia, e osservata speciale di tutta Europa. Perché la nazionale giovane messa in piedi dal ct, stasera con l’innesto felice di Tonali dal 1′, è sempre fresca e brillante, sulla via del gioco intrapresa dall’inizio. E vive un momento magico, come testimoniano l’esordio del giovane centrocampista del Brescia e la prova convincente di Florenzi, in controtendenza netta con il dimenticatoio giallorosso. Vero e’ che la vittoria della Finlandia nel pomeriggio aveva tolto alla Bosnia ogni residua speranza di qualificazione e forse anche motivazioni. E che la squadra di Prosinecki si è rivelata davvero un gigante d’argilla. L’Italia ha però imposto la sua legge da subito. Tonali è preferito a Zaniolo per il posto di Sensi, Florenzi trova spazio da terzino. Belotti, come annunciato, e’ il centravanti prescelto.
L’arma azzurra e’ il pressing alto, per impedire l’uscita dall’area a Pjanic. Al primo minuto una palla persa dal duo Florenzi-Bonucci lancia Dzeko-Visca in ripartenza, con off-side. E’ falso allarme, perché Bernardeschi imperversa a destra sopperendo alle difficolta’ di serata di Emerson, sulla fascia opposta. Dopo un quarto d’ora Florenzi lancia lo juventino, che in area scarica per Insigne, la sua botta sicura e’ murata dal portiere. Una manciata di minuti, e Bernardeschi è pescato sul palo destro da un cross, stop un po’ lungo e sul destro Sehic ci mette il corpo in uscita. Ma e’ questione di poco: al minuto 21 Acerbi festeggia la sua prima rete azzurra, ancora lancio di Florenzi, ancora Bernardeschi stavolta a sinistra, lo scarico su Barella finisce al difensore preciso dal dischetto.
La reazione bosniaca schiaccia un po’ troppo gli azzurri, in difficoltà solo sugli angoli: al 30′ Besic scarica il destro ma Emerson salva Donnarumma davanti alla linea. Poi al 37′ Belotti di prepotenza entra in area da destra e serve Insigne, il cui destro lento è preciso sul palo opposto: 2-0. Si impegna anche Donnarumma, al 39′, in una doppia parata su Dzeko prima e Cimirot subito dopo, un minuto dopo il suo collega Sehic salva sotto la traversa sul sinistro di Belotti. Il rientro in campo dice che la Bosnia ha rinunciato, Mancini non ci sta a mettere in frigo il risultato e cosi’ arriva dopo 8 minuti il 3-0 gol: lancio in profondità di Barella, Belotti dal limite dell’area scarica di destro in rete. Partita chiusa, anche i tifosi di casa applaudono gli azzurri. L’Italia gioca in scioltezza e col palleggio crea sempre pericoli, Belotti prima e Insigne poi vanno vicini alla quarta rete. La serata si completa in altro modo: con la prima volta di Gaetano Castrovilli, ventunesimo esordiente di Mancini cui poi il ct ha voluto aggiungere il 22/esimo col portiere Gollini nel finale. Come dire, la magia azzurra ha un futuro.

Impegnato con la nazionale della Macedonia, il centrocampista del Napoli Eljif Elmas non ha perso di vista gli obiettivi col Napoli, a partire dalla sfida col Milan: “Siamo una squadra di qualità e come in ogni partita giocheremo per vincere”. L’obiettivo resta lo scudetto nonostante la distanza dalla Juve: “Nel calcio tutto è possibile, la lotta per il titolo è ancora aperta. Noi, Inter e Roma lotteremo per lo scudetto”.
Arrivato in estate dal Fenerbahce, Elmas ha fatto intravedere le proprie qualità con la maglia del Napoli e Ancelotti gli sta concedendo spazio: “Sono molto felice di giocare in Serie A, uno dei campionati migliori al mondo per tattica e qualità dei giocatori. Rispetto al campionato turco, in Italia si gioca più con la tattica mentre là eravamo più aperti e si giocava negli spazi. Non so dire se il campionato italiano sarà solo una tappa o cosa, al momento penso solo a giocare e l’importante è stare bene”.
Elmas è anche il calciatore macedone più pagato al mondo: “Ho i miei sogni come tutti e per me la cosa importante è lavorare sodo, con i sacrifici tutti possono accrescere il proprio valore economico. Non mi pesa troppo questa etichetta, non posso evitarla”. Obiettivo scudetto: “La Juventus ha tutto quello che serve per difendere il titolo, sappiamo tutti che giocatori ha Sarri a disposizione. Nel calcio però tutto è possibile e anche la Juve può perdere. La lotta è ancora aperta”.SPORTMEDIASET-

Maledetta fu la Coppa d’Africa Under 23 per il Genoa e per Christian Kouamé. L’attaccante rossoblù ha rimediato la rottura del legamento crociato nell’infortunio rimediato nella sconfitta con la sua Costa d’Avorio Under 23 contro i pari età del Sudafrica (0-1). Rientrato in Italia, gli esami strumentali hanno confermato la peggiore delle ipotesi fatte inizialmente per il giovane che dovrà sottoporsi a un intervento e stare fuori diversi mesi.
Una brutta tegola per Thiago Motta che proprio sul talento ivoriano stava puntando per risalire la classifica alla guida del Genoa. L’attaccante classe 1997, al centro anche di numerose voci di mercato, in questa stagione ha realizzato cinque gol e tre assist in 11 partite di campionato, ma ora dovrà stare fuori dal campo almeno sei mesi e la sua stagione può già considerarsi finita a metà novembre. Con ogni probabilità Kouamé lo rivedremo in campo all’inizio della prossima stagione.
KOUAME’: “RISPONDO ALL’INFORTUNIO COL SORRISO”
Si parla tanto di una possibile rivoluzione sul mercato del prossimo anno e tra i protagonisti sicuramente potrebbe esserci anche José Maria Callejon, il cui contratto scadrà a fine stagione. Non si è ancora raggiunta l’intesa per il rinnovo di contratto, affare del quale parla in prima persona Manuel Garcia Quilon, agente dello spagnolo, ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli: “Il rinnovo? Il Napoli ci ha presentato la proposta già da tre mesi. La situazione è in stand-by. Aspettiamo, non posso aggiungere altro”, l’anticipazione delle sue dichiarazioni riportate dal canale Twitter dell’emittente radiofonica.TUTTONAPOLI.NET-

Dal ritiro della Nazionale Italiana è intervenuto ai microfoni di Sky Sport il portiere del Napoli Alex Meret: “La mia dote migliore è la reattività, ma devo migliorare coi piedi e nelle uscite, in questi ultimi aspetti devo essere più coraggioso.

La mia parata più bella? Quella sul diagonale di Salah in Champions League.

Il mio idolo? Gigi Buffon.

Portieri più bravi? Ederson è il migliore coi piedi. Il portiere con maggior sicurezza è Allison. Quello più completo di tutti è Handanovic.

Il giocatore che calcia più forte di tutti? Milik.

Rigori? Quando mi capita di doverne parare uno, decido sempre di battezzare un angolo e di provarla a prendere.

Napoli? Ogni volta che scendo in campo mi dico di dover star tranquillo e divertirmi.

Obiettivi? Crescere anno dopo anno, giorno dopo giorno. Inoltre voglio vincere qualcosa sia col Napoli che con la Nazionale italiana”.-TUTTONAPOLI.NET-

Un brutto episodio scuote la serenità di Antonio Conte. L’allenatore dell’Inter è stato messo sotto vigilanza dopo che una busta anonima, contenente una serie di minacce e un proiettile, è stata recapitata a suo nome alla sede dell’Inter, Stando a quanto riporta l’Ansa, dopo che il fatto era stato rivelato da il Corriere della Sera, è stata la società nerazzurra a denunciare il fatto alle forze dell’ordine. La Procura ha quindi aperto un’inchiesta per chiarire i fatti che, nel frattempo, la moglie del tecnico salentino aveva smentito via social definendo la notizia “una bufala”.-TUTTONAPOLI.NET-

(ANSA) – Miralem Pjanic salterà la prossima partita della nazionale bosniaca contro il Liechtenstein a causa di un infortunio all’adduttore. A comunicarlo è la Federcalcio bosniaca, sul suo sito ufficiale, il giorno dopo la partita disputata contro l’Italia, in cui il centrocampista bianconero si è fermato per il problema muscolare. Lo staff medico della Juventus è in contatto con quello della nazionale bosniaca per valutare un eventuale ritorno anticipato del regista alla Continassa.

NAPOLIMAGAZINE.COM – Kalidou Koulibaly, difensore del Napoli, rompe il silenzio e torna a scrivere sui social network: “Qui sono nati i miei figli. Qui sono cresciuto come uomo e come calciatore. Qui, la mia famiglia e io ci sentiamo a casa. ?? #Napoli”.

NAPOLIMAGAZINE.COM – Aspettando la doppia sfida con Liverpool e Milan, in casa Napoli già si guarda al mercato di gennaio che stavolta non sarà una sessione modello Grassi e Regini e che “costringerà” per la prima volta De Laurentiis a fare mercato di riparazione. Il club azzurro sta cominciando a guardarsi intorno e a dragare alcune situazioni ma senza affondare i colpi. E’ chiaro che tante cose dipenderanno da questa essenziale premessa. Ma di certo c’è che l’ammutinamento post Salisburgo porterà presto ai primi segnali che De Laurentiis non potrà non dare. Mertens e Callejon sembrano essere ai titoli di coda. Non si può perderli a giugno a scadenza, a costo zero e allora già a gennaio potrebbero lasciare Napoli, entrambi o di certo almeno uno dei due. Mertens non ha firmato con l’Inter, come qualcuno dice, e non ha ancora chiuso al rinnovo ma le parti sono lontane. Se sarà divorzio immediato con Mertens e Callejon, con relativo alleggerimento del monte ingaggi da 4 e 3 milioni (7 totali), a quel punto ADL prenderebbe in considerazione l’ipotesi Ibrahimovic. Sullo svedese la situazione e’ chiara: Ibra in Italia vuole Napoli e il Napoli, e’ la grande sfida di fine carriera e Raiola ha dato la disponibilità sua e del giocatore a De Laurentiis per sedersi ad un tavolo. Il Napoli e’ la prima scelta del giocatore. Ma almeno per il momento non c’è trattativa perché c’è stato il caos della rivolta, Ancelotti e’ in bilico e il club vuole capire cosa accadrà da qui a breve. Capiremo il futuro di Ibra tra 15/20 giorni. C’è da sperare che il Napoli sfrutti questa occasione di mercato perché anche a 37 anni uno come Ibrahimovic e’ un totem che ha classe immortale e quel carisma feroce che manca in questo Napoli. Il Milan e’ un’ipotesi ma un ripiego perché il Milan attuale e’ una ex grande che non può dare grossi stimoli al giocatore. Bologna e’ la terza scelta, Saputo ci sta provando sul serio ma con tutto il rispetto sarebbe molto sorprendente vedere Ibrahimovic tornare in Italia per lottare per non andare in B. L’idea di massima in casa azzurra e’ quella di fare due o tre operazioni: un esterno difensivo per sostituire Malcuit e il partente Hysaj, un attaccante se uscirà Mertens e un centrocampista. Kessie e’ un’opzione che piace a Giuntoli ma non e’ l’unica sul tavolo. Florenzi e’ una soluzione che piace e non poco, la Roma spinge per Hysaj e sarebbe pronta a dare il via libera per uno scambio tra i due. Il romanista accetterebbe il Napoli ma il problema e’ il cartellino, con il giocatore che chiede 3,5 milioni netti, cifra al momento ritenuta eccessiva dai partenopei, che intanto cercano di capire anche se Ghoulam potrà essere ancora un giocatore importante con l’algerino che si avvia a chiudere la sua esperienza a Napoli a fine stagione. Si cerca infine una soluzione per Younes che potrebbe partire in prestito già a gennaio e piace ad alcuni club italiani. (Emanuele Cammaroto)

NAPOLIMAGAZINE.COMIl giornalista Rai Ciro Venerato ha risposto alle domande degli ascoltatori di Radio Sportiva durante il “Microfono Aperto”.

 

SULL’ITALIA VISTA CONTRO LA BOSNIA: “Gare facili, in Europa e nel mondo, non ce ne sono più. Non ricordo una qualificazione ai campionati Europei così brillante da parte dell’Italia. In epoche passate, anche con grandi allenatori, ci siamo sempre qualificati all’ultimo sospiro. La Bosnia non è una squadraccia, giusto sottolineare il grande lavoro di Mancini a livello tattico e motivazionale. In passato abbiamo sofferto con squadre inferiori a quelle nel girone di qualificazione dell’Italia. La Nazionale, in questo momento, può essere considerata un’outsider di lusso ai prossimi Europei. Ci sono squadre che sulla carta partono davanti”.

 

SUL MILAN A GENNAIO: “Sicuramente farà qualcosa, ma invito i tifosi rossoneri ad un sano pragmatismo. Sarà fatto tutto il possibile all’interno di una situazione economica che non consente voli pindarici. Non mi arrivano notizie confortanti su Ibrahimovic, la concorrenza è alta ed Elliott non convinto di fare un investimento pesante per un giocatore di 38 anni. Al Milan serve un difensore”.

 

SE QUESTA ITALIA SI SAREBBE QUALIFICATA ALL’ULTIMO MONDIALE: “Sulla carta, visto il lavoro splendido di Mancini, avremmo avuto qualche chance in più. A questa squadra manca il fuoriclasse ‘alla’ Del Piero, ma credo molto nell’amalgama di squadra e al lavoro di Mancini”.

 

SU ALLAN: “Qualcosa si è rotto l’anno scorso negli equilibri tra il giocatore ed il Napoli, quando l’offerta del Psg è stata rifiutata dalla società senza che venisse ritoccato il contratto. Il suo destino può essere definito più a giugno che a gennaio”.

 

SUL TORINO: “Forse qualche giocatore in più poteva far comodo al Torino, soprattutto nel doppio confronto con il Wolverhampton. Vero però che sono state rifiutate tutte le offerte per i migliori giocatori, compresi Belotti e Sirigu. Mazzarri risolleverà il Toro”.

 

SUL MILAN: “Mi sembra esagerato dire che rischia la retrocessione. La prossima partita sarà uno snodo fondamentale nella stagione dei rossoneri”.

 

SU SARRI ALLA JUVENTUS: “Roma non è stata costruita in un giorno, dategli tempo. E’ stato preso per proporre un calcio più propositivo, serve anche per il brand. La Juventus sta iniziando a produrre risultati, ma il tecnico sa che deve migliorare il gioco”.

 

SULL’INTER: “Darà del filo da torcere alla Juventus fino alla fine del campionato, soprattutto se a Conte arriveranno i rinforzi sperati a gennaio. I bianconeri però restano sempre un metro in avanti”.

 

SU NAINGGOLAN AL CAGLIARI: “L’ambiente gli ha restituito vecchie certezze. Ma l’Inter sta facendo bene anche senza lui, Icardi e Perisic”.

 

SU TONALI: “Per essere un giocatore alle prime arme in maglia azzurra, ha dimostrato di avere personalità da vendere. E’ un talento assoluto, ma non lo scopriamo certo stasera”.

 

SULL’ATALANTA: “E’ un po’ in calo perché è poco abituata al doppio impegno Champions-campionato. Poi si è messo in mezzo anche qualche infortunio di troppo. Può lottare per la Champions, insieme al Cagliari è l’outsider più pericolosa per le big”.

 

SU AGUDELO: “E’ un grande talento. Non a caso è già sui taccuini di Marotta e Paratici”.

 

SUL CASO RONALDO: “La Juventus è stata brava a gestire la situazione sotto il profilo comunicativo, i panni sporchi si lavano in casa. Sono sicuro che Sarri troverà un nuovo giocatore al rientro dagli impegni con il Portogallo”.

 

SU BERNARDESCHI: “Arrivava da un momento difficile alla Juventus, ma a me piace tantissimo. A volte s’intestardisce nella giocata di troppo, sono sicuro che Sarri saprà lavorarci. Lo voleva già ai tempi di Napoli”.

 

SU INSIGNE: “In Nazionale ha segnato con un colpo da biliardo sublime. Non è Baggio o Del Piero, ma quando è messo nelle condizioni di giocare nel suo ruolo è un giocatore importante”.

 

SUL FUTURO DI IBRAHIMOVIC: “Ancora non sa dove andare. Sta vagliando delle offerte, al momento è il Bologna la società che sta facendo più sul serio. L’interessamento della Roma non mi risulta, sul Milan vediamo ma Elliott non fa certi investimenti”.

 

SU FLORENZI ALLA FIORENTINA: “Piace ai viola, basti pensare che il primo contratto l’ha firmato con Pradè. C’è feeling anche con Montella ma a me risulta che il giocatore voglia ancora giocarsi le sue carte alla Roma. Magari la situazione può cambiare da qua al gennaio, ma il resto sono frottole”.

 

SU CALLEJON E MERTENS VIA A GENNAIO: “E’ un’ipotesi. Non caldissima al momento ma non la escludo. Se arrivasse un’offerta sui 15-18 milioni per un giocatore in scadenza, credo che il Napoli lo venderebbe”.

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.