Nonostante la guerra, riparte il campionato in Ucraina

C’è una guerra che continua a uccidere (cos’altro fanno le guerre d’altronde?), a spezzare sogni oltre alle vite. Eppure si va avanti, si cerca di andare avanti. Lo fa anche il calcio ucraino, che domani darà il via alla nuova stagione. A porte chiuse, ovviamente, per evitare che gli stadi diventino facili bersagli per i russi. E con le sirene antiaeree pronte a suonare. A quel punto la solita fuga dei civili nei rifugi, per i calciatori in campo diventerà un corri corri verso gli spogliatoi, o meglio, nei bunker costruiti ad hoc accanto agli spogliatoi, al riparo dalle bombe che cadono.

In pochissimi prima dell’invasione di Putin avevano sentito parlare di Zaporizhzhia, Kharkiv, Lviv. Conoscevamo Kiev, Leopoli, al massimo pure Odessa. Gli altri nomi ci erano estranei, oggi fanno parte del nostro vocabolario quotidiano. Li sentiamo pronunciati nei vari tg, vediamo immagini sconvolgenti di quei luoghi di guerra. Domani però su quei rettangoli verdi si cercherà di regalarsi novanta minuti di quella impossibile normalità. Che fa sorridere, sì, ma va cercata negli attimi fuggenti per evitare di impazzire. Si giocherà nella capitale, dove lo Shakthar Donetsk ospiterà il Metalist 1925. Ma anche al Chornomorets Stadium di Odessa, e soprattutto alla Slavutych Arena di Zaporizhzhia, dove ha traslocato lo Zorya Luhansk, fuggito da quel Donbass ormai in mano ai russi. Dall’altra parte del fiume Dnepr, poco più di 120 km in auto ma molti meno in linea d’aria, c’è la centrale nucleare che in questi giorni fa tremare il mondo.

L’ultima partita del campionato ucraino si era disputata a dicembre 2021, prima della classica pausa invernale di tre mesi. In vetta c’era lo Shakhtar con 47 punti in 18 partite, 2 in più della Dinamo Kiev. A febbraio “l’operazione militare” di Putin. E la stagione ovviamente non è più ripartita. Ora ci si prova, anche se con le dovute precauzioni. Ci sarà una presenza militare negli stadi, e – come detto – le partite verranno sospese in caso di allarme aereo.

Fonte: Gazzetta.it

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.