SPORT-NEWS

Il Milan ha chiuso un nuovo colpo. E nel pieno delle trattative per Calhanoglu e Conti, il club rossonero ha chiuso un nuovo acquisto a sorpresa per il reparto d´attacco. Si tratta di Fabio Borini che arriverà dal Sunderland.
Il Milan, che aveva incontrato l´agente di Borini una settimana fa sorpassa in extremis la Lazio che nonostante il forcing degli ultimi giorni, non aveva trovato l´accordo con il giocatore.
La punta classe ´91 torna quindi in Italia dopo 5 anni e l´esperienza alla Roma. Domani il giocatore è atteso a Milano per svolgere le visite mediche di rito e apporre la firma sul nuovo contratto.

Fonte: calciomercato.com

 

“Era come se avessero messo insieme Elvis e i Beatles”. La storica frase del compianto Chuck Daly, allenatore del primo, unico, Dream Team, non è un´iperbole. Quel gruppo di 12 giocatori (che oggi festeggiano i 25 anni dalla loro prima storica partita, contro Cuba) più vicini a delle rock star che a semplici umani in scarpe da basket capaci di pura onnipotenza sul parquet, fu il primo esempio di globalizzazione sportiva extra calcistica. Se nel 1982 in uno sperduto paesino dell´interno della Cina i bambini, riconoscendovi come italiano, vi chiedevano se il vostro nome era Paolo Rossi sull´onda del Mundial vinto dagli azzurri a Madrid, dieci anni più tardi Michael Jordan, Larry Bird e Magic Johnson erano perfetti sconosciuti per chi non masticava basket Nba magari nutrendosi alla fonte degli annuari Street and Smith o Sporting News, con internet ancora agli albori.

Icona Jordan
Non più di 11 anni prima, nell´era che precedette quella delle mille finali tra Celtics e Lakers, ovvero Bird e Magic, le Finals sulla Cbs andavano in differita alle 23.30. L´insediamento di David Stern a capo della lega nel 1984 segnò l´inizio del rinascimento Nba, culminato con l´approdo ai Bulls di un tal Michael Jeffrey Jordan, icona intergalattica e uomo simbolo del progetto di espansione oltreconfine del marchio, da sempre il pallino del commissioner. Ai Giochi di Seul ´88, gli Stati Uniti avevano chiuso al terzo posto dietro Urss e Jugoslavia, in fondo primo vero oro mancato se teniamo conto dello scippo di Monaco ´72 e del boicottaggio dell´Olimpiade ´80 a Mosca. In Sud Corea si dovettero accontentare del bronzo dopo essersi presentati con un roster non esaltante ma neppure da buttare. Si trattava, ovviamente, di collegiali, dato che il via libera ai pro´ arrivo solo per l´Olimpiade del 1992 a Barcellona.

Stankovic
Ma il seme per la partecipazione dei professionisti ai Giochi l´aveva in realtà gettato Boris Stankovic nel 1974, dopo un viaggio d´aggiornamento professionale negli Usa per conto della Fiba. Il suo suggerimento venne inizialmente respinto dalla rigida federazione internazionale, convinta peraltro che il Cio non avrebbe mai dato il suo assenso. L´ipocrisia dell´epoca era evidente: nei Panamericani del 1987 gli Usa vennero sconfitti dal Brasile con Oscar nei panni del giustiziere, autore di 46 punti. Schmidt era considerato un dilettante, pur avendo giocato a Caserta dove prendeva tra i 200 e i 300.000 dollari a stagione (col cambio di allora attorno alle 1300 lire). Il lavoro di Stankovic alla lunga diede frutti. Nel Congresso Fiba del 7 aprile ´89 la proposta venne messa ai voti e passò (56-13) nonostante l´opposizione dei russi e della federazione amatoriale americana (AbaUsa) che difendeva gli interessi dei giocatori universitari. All´inizio furono però gli stessi pro´ a tentennare, ma quando Magic Johnson rispose “presente”, da lì a poco il problema divenne chi lasciare a casa. Ci pensò Air Jordan a decidere, scartando di fatto il nemico dei Pistons Isiah Thomas, con Stern che diede pure il contentino ad AbaUsa inserendo nei 12 di un collegiale, Christian Laettner di Duke.

L´esordio
L´interesse crebbe col passare dei giorni, sino a quel fatidico 28 giugno 1992, Tournament of the Americas, ovvero qualificazioni olimpiche americane, al Memorial Coliseum di Portland, Oregon, dove 4 giorni prima gli Orlando Magic avevano scelto Shaquille O´Neal con il numero uno assoluto al draft. Poveri cubani… Entrando nell´arena l´unica domanda che ci si poneva era: “Ma di quanto vinceranno? 50? 80?”. L´allenatore degli storici nemici (ma non nel basket) degli americani, dimostrò grande saggezza nel ricordare che “come si dice nel mio Paese, non puoi coprire il sole con un dito”. Quante chance avevano Leonardo Perez, Lazaro Borrell o Felix Morales di fermare Jordan, Johnson, Bird, Barkley e Robinson, il quintetto di partenza Usa? Il primo canestro nella storia del Dream Team lo segnò Larry Legend col suo classico giro e tiro da 4 metri, dando inizio alla corrida. Finì 136-57, con i cubani più preoccupati di farsi foto ricordo con i loro idoli che difendere. Stessa sorte toccò poi a Canada (105-61), Panama (112-52), Argentina (128-87) nella fase a gironi, Portorico (119-81) in semifinale e Venezuela (127-80) in finale. Il samba continuò a Barcellona, dove gli Usa vinsero la medaglia d´oro senza mai chiamare un timeout, con uno scarto medio di 43.8 punti, segnandone 117.3 a partita. Quella che si avvicinò di più fu la Croazia, sconfitta di 32. Le discussioni di allora erano su chi fosse più forte tra Magic e Jordan. Erano il Dream Team. Il primo, l´unico. Erano Elvis e i Beatles messi assieme.

Fonte: gazzetta.it

 

 

Dopo Samuel Eto´o, un altro protagonista del Triplete dell´Inter nel 2010 potrebbe vestire la maglia della Sampdoria: stiamo parlando di Wesley Sneijder. Il trequartista olandese è in uscita (gratuita) dal Galatasaray e secondo quanto rivela l´edizione odierna de ´Il Secolo XIX´, la società blucerchiata starebbe pensando al gran colpo. Anche il Bologna di Saputo è sulle tracce dell´ex nerazzurro: prima una stagione in Emilia Romagna e successivamente il passaggio al Montreal Impact, club di proprietà del patron dei felsinei. Il classe 1984 non rientra nei piani del nuovo tecnico del club turco Igor Tudor e in vista del Mondiali di Russia 2018, cerca una squadra che gli permetta di giocare con regolarità. Per questo motivo sarebbe disposto a scendere molto con il suo ingaggio. In tal senso, la Sampdoria può rappresentare una grande opportunità.

Fonte: itasportpress.it

 

 

La bilancia del valore di una società sportiva oscilla e traccia un grafico mai lineare. A renderlo frastagliato, movimentato e – ovviamente – imprevedibile, ci pensa soprattutto il mercato. E nel dettaglio le trattative relative ai big. Ai giocatori di maggior valore. Così, volendo approfondire quanto potrà accadere alla Fiorentina, è evidente che le scelte nei prossimi affari (si parla delle cessioni) contribuiranno e non poco alla formazione di questo o quel prezzo di vendita del club. In pratica, facendo un po´ di conti, un terzo del valore della società potrebbe (in termini prettamente finanziari) essere rappresentato dagli incassi che i Della Valle andranno a mettere a bilancio in caso di addio a quattro dei giocatori più… pesanti in chiave economica.

Prendiamo Bernardeschi e Kalinic. Due assi che il mercato estivo sta facendo girare su più tavoli e su tavoli decisamente importanti. E´ evidente che una Fiorentina con ancora entrambi i giocatori in rosa potrà avere un tipo di valutazione, così come avrà un altro valore la società che avrà già fatto cassa cedendo entrambi (o anche soltanto uno) i suoi gioielli.

Berna andrà alla Juve (o al Chelsea)? La Fiorentina è pronta a dire sì davanti a un assegno da 40 milioni? Se l´operazione – alla quale si sta lavorando da tempo – dovesse concretizzarsi, i soldi che entreranno nelle casse viola di certo (in caso di successiva cessione del club) andranno a scontare il prezzo della società che si potrebbe fare in questo momento, offrendo all´acquirente una Fiorentina con Berna ancora in rosa.

Stesso discorso per Kalinic che entro la fine della settimana sarà al centro della trattativa che Fiorentina e Milan hanno iniziato ad abbozzare già da qualche tempo. Le possibilità che Nikola diventi rossonero sono obiettivamente alte e per la Fiorentina l´incasso netto sarà di almeno 25 milioni. Ma il club viola potrebbe riuscire nel blitz di chiudere addiruttura sulla base di trenta milioni (ovvero 5 in più) grazie a una contropartita tecnica. E qui siamo alla scenario numero due: una Fiorentina senza Berna e Kalinic avrà naturalmente una quotazione più leggera nella piazza degli affari che potrebbe portare alla cessione del club. Se a queste operazioni si vanno ad aggiungere le possibili cessioni di Borja Valero e di Ilicic, appare evidente che l´addio ai quattro big contribuirebbe a rendere più «alla portata» di eventuali compratori il pacchetto della proprietà del club in mano alla famiglia Della Valle.

A proposito di Borja e Ilicic. Per il primo il tavolo con l´Inter continua a essere aperto e – come per Kalinic – qualcosa potrebbe accadere nel fine settimana. La Samp, invece, prova a giocare al ribasso per lo sloveno. La Fiorentina si aspetta circa 5 milioni dal cartellino dell´attaccante, ma il numero uno blucerchiato, Ferrero punta a prendere tempo con l´obiettivo di ottenere uno sconto.

Fonte: lanazione.it

 

 

L´estate per Gigio Donnarumma sembra non cominciare mai. Manca l´ultimo sforzo, mancano le ultime 48 ore in cui potenzialmente prendere una decisione, definire finalmente il futuro, dimenticare le polemiche di questi giorni. Mino Raiola nella notte tra domenica e lunedì ha annunciato l´incontro post-Europeo con il Milan con un tweet, arrivato alla fine di una giornata surreale. Appunto, ora ci siamo. Ieri notte l´Europeo Under 21 di Gigio è terminato in maniera un po´ triste: Spagna-Italia 3-1 in semifinale con tripletta di Saul e secondo gol probabilmente evitabile. Gigio, come tutta la Nazionale, oggi volerà verso l´Italia. A Milano invece già in giornata potrebbe esserci il meeting più atteso dell´estate. Si parla della presenza della famiglia, da sempre vicina a Gigio e ora più che mai intenzionata a guidare il futuro del ragazzo col 99.

NIENTE ULTIMATUM — Il Milan aspetta, più tranquillo che in passato, con ottimismo. Marco Fassone ha guidato l´ultima parte della trattativa con Mino Raiola e sarà ancora il tramite con la proprietà cinese, che da lontano segue la trattativa. Il Milan assieme a lui ha chiuso la stagione degli ultimatum, un braccio di ferro con Raiola che ha portato solo litigi, e ora non mette scadenze. Semplicemente, ha l´obiettivo di definire l´accordo con Donnarumma entro il 5 luglio, giorno del ritiro e dell´inizio dei preparativi per il terzo turno preliminare di Europa League.

Fonte: gazzetta.it

 

 

Questa sera alle ore 20.00 la Kazan Arena è pronta per ospitare la prima delle semifinali della Confederations Cup 2017 tra Portogallo e Cile. I lusitani, primi nel gruppo A, dopo aver vinto gli Europei 12 mesi fa puntano a centrare l´obiettivo massimo anche in questa competizione. Il livello tecnico messo in mostra, a fasi alterne, nel torneo ha fatto capire che i portoghesi hanno tutto per poter tagliare il traguardo. Il leader è stato e sarà sempre lui Cristiano Ronaldo. 2 gol realizzati ed assist in quantità industriale sono solo alcuni dei numeri di Cr7, leader indiscusso della compagine allenata da Fernando Santos.

L´avversario però non sarà tra i più semplici. La Nazionale cilena, seconda nel gruppo B, è una formazione da prendere con le molle, capace di qualsiasi cosa guidata da alcuni giocatori carismatici come Arturo Vidal e Alexis Sanchez. Sono loro due le anime della selezione sudamericana che, anche nel girone di qualificazione, hanno messo in mostra il loro repertorio come nella partita contro la Germania (1-1).

Fonte: oasport.it

 

 

Il ricavato dalla cessione di Coda al Benevento servirà alla Salernitana per pareggiare il costo dei compensi elargiti ai procuratori sportivi nel 2016. È quanto emerge dal report sulla trasparenza diffuso dalla Figc, che pone il club granata in cima alla classifica delle società più «magnanime» nei confronti della categoria – oggi più che mai nel mirino della critica – degli agenti. Nell´anno solare 2016, infatti, nessuna squadra di B ha speso, per compensi agli agenti, più della Salernitana. In pratica, il club granata – in un solo anno solare – ha speso 1.897.50 euro, circa due milioni di euro, per compensi: la stessa cifra, spicciolo più, spicciolo meno, introitata dal club grazie alla cessione di Coda ai sanniti di Vigorito. Da rimarcare che nella speciale classifica il club di Lotito-Mezzaroma è saldamente al comando, avendo speso di più anche del Verona.
Le cifre rese note fanno tremare vene e polsi se confrontate con il risultato ottenuto al termine della stagione. Il club granata, ad esempio, ha speso in commissioni ad agenti sei volte la cifra investita dalla Spal, promossa in serie A, quattro volte il compenso elargito dal Benevento, anch´esso promosso in massima serie, ma anche il triplo del Frosinone in lotta fino alla fine per il ritorno in massima serie, senza contare gli esempi virtuosi di Cittadella (appena 50mila euro di commissioni) e Ternana (20mila euro), club invisi ad agenti e procuratori, evidentemente avarissimi sotto quest´aspetto. Non si può dire, di certo, la stessa cosa per il club di Lotito e Mezzaroma e del dg Fabiani, trio che ha fatto – in buona sostanza – la felicità di diversi agenti, scucendo fior di commissioni, come – appunto – nessun altro ha saputo fare in cadetteria.

Fonte: sport.ilmattino.it

 

 

Dopo l´impresa contro la Germania, si spegne il sogno Europeo dell´Italia Under 21 di Gigi Di Biagio. La Spagna si prende la finale battendo 3-1 gli azzurrini grazie alla tripletta di Saul Niguez. Non basta la rete di Bernardeschi, a sfidare la Germania, che ha sconfitto l´Inghilterra, il 30 giugno sarà la squadra di Celades.

LE SCELTE – La Rojita scende in campo con il 4-3-3. Deulofeu, Sandro Ramirez e Asensio formano il tridente offensivo. A centrocampo, invece, spazio a Ceballos, Llorente e Saul Niguez. Di Biagio risponde con uno schieramento speculare. Petagna, dopo la panchina dal primo minuto contro la Germania, torna titolare con Bernardeschi da una parte e Chiesa dall´altra. Out Berardi e Conti squalificati.

PARITA´ – Avvio propositivo dell´Italia. Ci prova subito Chiesa superando Bellerin e calciando in diagonale ma il tiro è troppo debole e il portiere neutralizza facilmente il pallone. Azzurrini aggressivi ma nella seconda parte del primo tempo rischiano più volte di subire il gol. Il più pericoloso tra le fila della Spagna è Deulofeu che, soprattutto, al 31´ sfiora il vantaggio divorandosi una rete già fatta. L´ultimo squillo passa dai piedi di Petagna ma il suo tiro è centrale e Arrizabalaga blocca la sfera senza problemi. Finiscono i primi 45 minuti e le due squadre si avviano negli spogliatoi con il risultato fermo sullo 0-0.

SBLOCCA SAUL, ROSSO A GAGLIARDINI – La Spagna rientra in campo con uno spirito diverso: più propositiva e incisiva, mentre l´Italia si perde in falli inutili. Mentre Gagliardini prende il cartellino giallo, che poi gli costerà l´espulsione per un secondo fallo in mezzo al campo, Ceballos inizia un´azione personale, si accentra dal versante sinistro e serve Saul Niguez. Il forte centrocampista dell´Atletico Madrid evita Chiesa, calcia di prima intenzione e trafigge Donnarumma firmando il vantaggio spagnolo.

BERNA FIRMA IL PARI MA… – Di Biagio opta per il primo cambio: fuori Chiesa, dentro Locatelli. L´effetto della sostituzione è più incisivo che decisivo. La squadra acquisce maggiore sicurezza a centrocampo e trova il pareggio grazie ad un´azione favolosa di Bernardeschi che dal lato destro del campo, si accentra portandosi a spasso Jonny e calcia in porta. Il pallone viene deviato dalla difesa spagnola quel poco che basta per mandare fuori giri Arrizabalaga.

…SAUL NE FA ALTRI DUE – La Rojita non si perde d´animo. Saul Niguez riceve palla da Deulofeu e calcia in porta con violenza battendo un colpevole Donnarumma che sembra essere andato giù in ritardo in questo frangente. 2-1 per gli spagnoli che si avvicinano sempre più verso l´ultimo atto della competizione. Il centrocampista dei Colchoneros non si ferma qui. Discesa sulla fascia sinistra di Asensio che mette al centro un pallone invitante proprio per Saul Niguez che, anticipa Barreca, e batte per la terza volta Donnarumma. E pensare che proprio oggi l´Atletico Madrid ha rifiutato un´offerta di 95 milioni di euro per il centrocampista spagnolo, talento che ha come agente il potentissimo Jorge Mendes.

Fonte: corrieredellosport.it

 

 

(ANSA) – La Germania è la prima finalista dell’Europeo Under 21, in corso in Polonia. I tedeschi allenati dall’ex centravanti Horst Hrubesch hanno battuto ai rigori per 6-5 (tempi regolamentari e supplementari si erano conclusi sul 2-2) l’Inghilterra e adesso aspettano la vincente fra Italia e Spagna. A Tychy, la Germania era passata in vantaggio dopo 35′, con Selke, ma gli inglesi hanno pareggiato quasi subito, al 41′, con Gray, quindi sono passati in vantaggio al 5′ della ripresa con Abraham, prima di essere raggiunti al 25′ da Platte. Dal dischetto ha sbagliato Gerhardt per i tedeschi, imitato da Abraham e Redmond, che all’ultimo rigore si è fatto ipnotizzare dal portiere avversario Pollersbeck, che difende i pali del Kaiserslautern. La finale è in programma a Cracovia venerdì 30 giugno, con inizio alle 20,45.

 

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.