SPORTS NEWS NOW !

Cattura.CORRIEREPNGIl lungo digiuno di Pep Guardiola è finito: dopo sei partite senza vittorie, il Manchester City travolge 4-0 il West Bromwich Albion, umiliando la squadra di Tony Pulis in casa. Il poker dei Citizens è la risposta al 4-1 dell´Arsenal a Sunderland, nello stadio di una squadra in caduta libera e con l´allenatore David Moyes ad elevato rischio di esonero. L´altra notizia del giorno è l´ennesimo psicodramma all´Old Trafford: il Manchester United non va oltre lo 0-0 con il Burnley, formazione neopromossa. Espulso Mourinho nell´intervallo: il portoghese ha i nervi sempre più tesi. Tottenham-Leicester finisce in parità: gli Spurs colpiscono due traverse, primo punto in trasferta per i campioni d´Inghilterra. Il Watford continua la serie positiva: 1-0 in casa con l´Hull e Mazzarri aggancia Mourinho in classifica.

CITY POKER — La risposta ai problemi di Guardiola arriva nel giorno del risveglio di Sergio Aguero: il centravanti argentino firma la doppietta nel primo tempo (19´ e 28), mentre nella ripresa cucina l´assist per il 3-0 di Gundogan. Il poker è servito sempre da Gundogan, al 90´, stavolta su suggerimento di De Bruyne. Guardiola torna a sorridere: “Quando non vinci per tanto tempo, e io non ero mai rimasto a secco per sei gare, ti assalgono molti dubbi. Le mie perplessità non riguardano però i principi del mio calcio. Sono contento per Aguero. Abbiamo bisogno di lui, fa parte della storia di questo club e il mio obiettivo è quello di riuscire a migliorarlo”.

UNITED A SECCO — All´Old Trafford succede di tutto. Rooney si accomoda ancora in panchina e Mourinho promuove capitano Mata. Il portiere del Burnley, Tom Heaton, è il grande protagonista del match: prestazione da 8 abbondante con i salvataggi sui tiri di Ibrahimovic, Mata, Lingard. Lo United ci prova da tutte le posizioni, ma Heaton resiste. Un contrasto in area che fa cadere Darmian è giudicato regolare dall´arbitro Clattenburg. Nell´intervallo Mourinho protesta e viene espulso. Nel secondo tempo, il portoghese cambia tre volte posto per seguire la partita. Cartellino rosso anche per Herrera: doppia ammonizione. Il Burnley resiste e nonostante i 37 tiri complessivi, lo United non passa.
INGHILTERRA

SPURS — La scorsa stagione fino al 2 maggio Tottenham e Leicester si contesero il titolo, vinto poi per la prima volta nella loro storia dalle Foxes. La gara del White Hart Lane termina 1-1. Il Tottenham passa al 44´ con un rigore di Janssen, ma è raggiunto al 48´ da Musa. Due traverse per gli Spurs: Alli e Vertonghen.
WATFORD AVANZA — Gara all´arrembaggio per il Watford, ma serve un´autorete di Dawson all´82´ per consegnare i tre punti alla banda di Mazzarri. Successo meritato: il Watford domina in lungo e largo. Mazzarri aggancia Mourinho in classifica, mentre per l´Hull è il sesto k.o. di fila. Il Middlesbrough vince per la prima volta in casa: 2-0 al Bournemouth, con le reti dell´ex Bologna Ramirez al 39´ e gol di Downing al 56´.

Fonte: gazzetta.it

TORINO – Non poteva che essere il sinistro di Gonzalo Higuain a battere il Napoli. L´attaccante argentino, l´uomo della partita per il suo passato partenopeo e soprattutto per l´addio in estate con il pagamento della clausola rescissoria da 90 milioni, ha castigato Hamsik e compagni. Non avrà segnato una doppietta, come aveva pronosticato due giorni fa, ma non ha esultato come ha spiegato il papà Jorge nell´intervista esclusiva a Tuttosport. «Se segna non esulta per una questione di rispetto». Così è stato, ma intanto dopo quasi un mese di digiuno il Pipita ritrova la rete nella serata più importante. Un centro che consente alla Juventus di restare solitaria in vetta alla classifica, di allungare a 7 punti la distanza con il Napoli, in attesa di vedere che cosa farà domani la Roma, staccata di 5 punti, in casa dell´Empoli.

PARTITA COMBATTUTA – Juventus e Napoli si affrontano a viso aperto, senza esclusioni di colpi (e il numero degli ammoniti la dice lunga), consapevoli che in palio ci sono più dei tre punti. I bianconeri devono dimostrare che i due ko di San Siro sono soltanto degli intoppi di percorso, i partenopei che restano legittimamente in corsa per lo scudetto. La Juventus scende in campo con il classico 3-5-2, con Pjanic, e non Hernanes, regista, nel 4-3-3 del Napoli l´unica novità rispetto alla formazione della vigilia è Chiriches al posto di Maksimovic come centrale difensivo. Gli ospiti appaiono fin dalle prime battute più compatti, i padroni di casa sono più lunghi e Allegri chiede profondità per fornire rifornire la coppia pesante d´attacco, Higuain e Mandzukic. E´ una gara tattica e nervosa, con poche occasioni da gol.

ALLEGRI OSA – Per un problema muscolare Chiellini è costretto ad uscire al 39´ (difficile che recuperi per il Lione), Benatia si sta già riscaldando per prendere il posto in difesa, invece Allegri ci ripensa e getta nella mischia Cuadrado. Una mossa coraggiosa da parte del tecnico livornese che punta sul colombiano per rompere gli equilibri: Cuadrado va ad agire sulla corsia destra con Lichtsteiner che arretra nella difesa a tre.

L´UNO A UNO – La partita si ravviva al 5´ quando Bonucci sblocca il risultato: Ghoulam svirgola al limite, la palla finisce sui piedi del difensore che con un sinistro potente fulmina Reina. E l´esultanza è tutto uno show: prima lo “sciacquatevi la bocca” poi con le mani indica una M e una L, le iniziali dei due figli, Matteo e Lorenzo. Ma il vantaggio bianconero dura appena 3 minuti: ci pensa Callejon, innescato da un taglio in area di Insegne, a beffare la difesa juventina e a non lasciare scampo a Buffon. Sull´1-1 la partita diventa a tratti elettrizzante, ma perde uno dei protagonisti, Insigne, richiamato in panchina per far spazio a Giaccherini. Poi ci pensa Higuain e il suo sinistro. Il Napoli cerca il pari nell´assalto finale, ma a esultare in campo e sugli spalti sono gli juventini.

Fonte: tuttosport.com

Pioggia e pista allagata hanno regalato una gara della MotoGP spettacolare a Sepang. In Malesia è stato trionfo italiano grazie ad Andrea Dovizioso e Valentino Rossi. A vincere è stato il ducatista, al primo successo con la Rossa. Sul podio le Yamaha del pesarese, aritmeticamente secondo in campionato, e Lorenzo. A terra Crutchlow, Marquez (poi 11°) e Iannone mentre erano nel gruppo di testa. Quarta e quinta le Ducati private di Barbera e Baz.

La partenza della gara, accorciata di un giro, è stata ritardata di un quarto d´ora a causa di un autentico diluvio abbattutosi sulla pista al termine della Moto2. E proprio le condizioni meteo hanno contribuito a regalare una domenica indimenticabile e a cancellare l´amarezza per i fatti dello scorso anno con lo scontro tra Rossi e Marquez. Una giornata storica per la Ducati (che ha piazzato tre moto tra le prime cinque), ma soprattutto per Dovizioso che dopo aver visto imporsi Iannone in Austria ha completato il suo inseguimento alla vittoria in sella alla Desmosedici. Per il forlivese si tratta del secondo successo in carriera in MotoGP, arrivato in un weekend condito da pole e giro veloce in gara. E Dovi è il nono vincitore diverso della stagione: un record per la classe regina. Non sarà ricordato come un successo qualunque anche perché dietro è riuscito a mettersi due grossi calibri come Rossi e Lorenzo.

Il tutto al termine di una battaglia a cui hanno contribuito anche Marc Marquez, Andrea Iannone e Cal Crutchlow, poi finiti a terra nel tentativo di conquistare la vetta del gruppo. Il solo neo campione è riuscito a ripartire, ma dopo lo “zero” di Phillip Island è arrivata un´altra delusione. Anche per la Honda, che ha visto la sua prima moto solo all´ottavo posto con Jack Miller, alle spalle anche della Suzuki di un Maverick Vinales un po´ deludente e all´Aprilia dell´ottimo Alvaro Bautista, rispettivamente sesto e settimo. Senza dimenticare che pure alla Yamaha non se la passano troppo bene dato che non vincono da ben 11 GP… Peccato per Andrea Iannone, che dopo aver fatto a sportellate con Rossi è scivolato via, forse complice anche un po´ di stanchezza fisica visto che si trattava del suo rientro dopo il lungo stop per infortunio. A trarne vantaggio è stato Jorge Lorenzo, salito su un podio altrimenti difficilmente raggiungibile, nonostante non fosse troppo lontano dai migliori dopo uno scatto davanti a tutti. Decima piazza per Danilo Petrucci, che almeno ha fatto meglio del compagno di team Redding.

Fonte: sportmediaset.mediaset.it

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.