Storie di calcio: Silvio Baldini in pole per la panchina del Palermo

Non devo fare l’allenatore perché ho l’obbligo di farlo. È qualcosa che non puoi spiegare. Se mi dicessero: vieni ad allenare questa squadra, andrei di corsa. Altre non mi danno questo stimolo, quindi non lo faccio.
Alla Carrarese ero da quattro anni, non c’era più la possibilità di arrivare ai playoff, il mio scopo di portarla in Serie B era finito. Non potendo giocare i playoff non c’era più l’obiettivo come non c’era più motivo che io restassi. E non ho l’ho più seguita. Sto male a guardarla e a pensare a tutto il tempo passato lì.
Qualche mese fa ho declinato la proposta della Juve Stabia. Ne sono arrivate altre dopo, un club si è fatto avanti seriamente. Ma anche in questo caso ho detto di no. Non ho sentito dentro quella scintilla che mi dicesse che fosse la situazione giusta. E se non sento che è la cosa giusta, non la faccio.
Se arrivassero specifiche offerte potrei tornare in panchina , ci sono squadre di città importanti dove io andrei ad allenare, perché so che si vive e si sta bene, quindi ci andrei. La Serie C è un campionato nel quale poche società hanno presidenti in grado di investire in maniera importante, anzi pochissime. Le altre devo stringere i denti, cercare di programmare, lavorare con giovani. Ma anche loro sono legate ai risultati. Puoi spendere 10 milioni o un milione, i presidenti la pensano alla stessa maniera, se l’allenatore non porta i risultati ti mandano a casa.
Silvio Baldini in pole per la panchina del Palermo
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(fonte: TMW e tuttoc)

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.