03/10/2017 – Nel Napoli della stagione 1986/87, quella che coincise con la prima storica laurea di campioni d’Italia, in panchina c’era Ottavo Bianchi. Proprio per quest’ultimo, che con i partenopei ha anche giocato 1966 al 1971, ai microfoni di Sky Sport 24 ha lanciato in chiave scudetto la squadra di Maurizio Sarri, oggi in testa da sola a punteggio pieno dopo sette giornate; ecco quanto dichiarato dal nativo di Brescia: “Scudetto? E’ doveroso crederci. Forse il Napoli è la migliore squadra, non cedendo nessuno si è rafforzata, mentre le altre si sono indebolite pur rafforzandosi, cambiando tanto e troppo. La Juventus ha problemi anche anagrafici: un collettivo del genere non può farsi rimontare, pur con una grande prestazione dell’Atalanta. Questi sono segnali estremamente significativi. Il Napoli quest’anno riesce a recuperare partite compromesse, ciò che magari non accadeva gli anni scorsi. E’ difficile fare riferimento agli anni passati, il Napoli, però, adesso può vincere perché il lavoro è pronto da molto tempo: hanno respirato aria d’alta classifica già con Mazzarri e Benitez, mentre l’anno scorso con Sarri. L’ambiente è favorevole, tutti corrono per la stessa strada: squadre non abituate a vincere come il Napoli devono avere tutto a favore, la società e l’organizzazione sono solide, c’è una buona squadra, un buon allenatore, il pubblico che non delude mai e una stampa favorevole. L’anno scorso, pur giocando un bellissimo calcio, il Napoli non ha vinto nulla, ma ha trovato continuità. Questi sono segnali positivi in un ambiente particolare come quello di Napoli. L’entusiasmo bisogna saperlo gestire, ai tempi era difficile: in questo momento mi sembra estremamente positivo. Le squadre abituate a vincere alzano il braccio alla fine, quelle non abituate gioiscono anche solo dopo una tappa. Non mi sembra, però, che il Napoli ad oggi sia questo: grazie alle esperienze precedenti è maturo per vincere”.
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