Calcio e cronaca

Aurelio De Laurentiis ha commentato su twitter la sentenza del Collegio di Garanzia del Coni: “Siamo felici. Viviamo in un Paese dove chi rispetta le leggi non può essere condannato. E il Napoli segue sempre le regole”.-radiomarte.it

Il Collegio di Garanzia del Coni ha accolto il ricorso del Napoli contro la Federcalcio. Si giocherà, dunque, Juventus-Napoli, non disputata lo scorso 4 ottobre per motivi di forza maggiore. E’ stata anche eliminata la penalizzazione in classifica.-radiomarte.it-

 

L’avvocato Eduardo Chiacchio parla a Marte Sport Live: “Ho sempre pensato che il Napoli potesse ribaltare la situazione al Collegio di Garanzia. Il Napoli aveva un certificato dell’Asl che imponeva il divieto a partire, poi c’era il precedente della Reggiana che ho curato io e per finire non c’erano le controparti. Non ne esce bene la Giustizia Sportiva dopo questa sentenza anche se la Figc non si era costituita. La Procura Generale del Coni ha valutato gli aspetti in favore del Napoli”.-radiomarte.it-

 

I Carabinieri Forestali di Caserta hanno smantellato un’organizzazione che trafficava in rifiuti, soprattutto imballaggi di legno, bruciando quelli che non venivano rivenduti. Arrestati un 55enne ed un albanese di 32 anni. Notificati avvisi di conclusione indagini ad altri quattro indagati, ovvero alla moglie polacca del 55 enne, al fratello della donna e a due coniugi di 54 e 52 anni. Il traffico di rifiuti si svolgeva tra San Tammaro e Grazzanise, comuni rientranti nella cosiddetta “Terra dei Fuochi”.-radiomarte.it-

 

Secondo i dati dell’Unità di Crisi Regionale i positivi al Sars Cov-2 rilevati ieri sono stati 791 su 10.815 tamponi esaminati. I nuovi guariti sono stati 3.039, mentre i deceduti 25, 8 dei quali nelle ultime 24 ore e 17 in precedenza, ma registrati l’altro giorno. E, a proposito di decessi, ieri 3 persone hanno perso la vita nel Casertano: si tratta di tre pazienti di Trentola Ducenta, Casal Di Principe e Falciano del Massico. Secondo i dati forniti dall’Asl di Caserta, inoltre, il 9,5% dei tamponi processati è positivo. Positivi in aumento segnalati a Polla, nel Salernitano. Sarebbero 7 ragazzi stranieri, ospiti dello Sprar, tutti asintomatici e in sorveglianza attiva. E c’è tensione all’ospedale Curto, dove sono risultati positivi al Sars Cov-2 5 infermieri in servizio presso il reparto COVID.-radiomarte.it-

 

Durante un collegamento streaming con i dipendenti dell’Asl Napoli 2 Nord sull’emergenza COVID, il presidente della Regione, De Luca, ha detto che bisogna “rimanere concentrati e mantenere il massimo del rigore anche nelle prossime settimane”. Sull’apertura delle scuole a gennaio De Luca ha detto che “decideremo nei prossimi giorni il da farsi ma voi sapete, e meglio di me, che quello di gennaio è un periodo molto delicato”-radiomarte.it-

 

Stamattina la Polizia ha sequestrato cellulari ed indumenti a due ultras napoletani nell’ambito delle indagini sulle devastazioni scoppiate la sera dello scorso 23 ottobre a Napoli, nei pressi di Palazzo Santa Lucia, sede della Giunta Regionale, in concomitanza con l’entrata in vigore del cosiddetto “coprifuoco”. I due indagati sono stati individuati grazie alla visione dei filmati e del monitoraggio dei social, con l’obiettivo di capire se gli scontri di quella sera furono dovuti ad un disegno preciso o ad una manifestazione spontanea.-radiomarte.it-

 

Il Collegio di Garanzia presso il Coni ha accolto il ricorso del Napoli contro lo 0-3 a tavolino nella partita non giocata contro la Juve. Annullato senza rinvio.
E’ questa la formula con la quale il Collegio ha accolto contro la Figc e le precedenti sentenze che infliggevano lo 0-3 a tavolino e un punto di penalizzazione al club partenopeo per non essersi presentata a Torino per la gara con la Juve. La decisione di fatto dunque cancella il risultato a tavolino e il punto di penalizzazione. La partita tra Juventus e Napoli non disputata il 4 ottobre scorso andrà quindi giocata in una data da definire.
Per effetto della decisione del Collegio, cambia anche la classifica di serie A, con la Juventus che ‘perde’ tre punti e il Napoli che ne recupera uno, in attesa della partita di recupero.

I giocatori del Napoli hanno appreso del successo del ricorso del club al collegio del Coni sul match con la Juventus mentre si trovavano allo stadio Maradona. I calciatori azzurri avevano finito da poco l’allenamento quando è stata comunicata la notizia dell’annullamento del punto di penalizzazione e la decisione di far giocare la sfida con i bianconeri: nello spogliatoio è partita un’esultanza di tutto il gruppo. Il gruppo del tecnico Rino Gattuso non si era espresso sulle decisioni ma aveva subito lo stop dell’Asl. Così oggi ha espresso con l’esultanza la voglia di giocare la sfida allo Juventus Stadium.

La decisione lascia invece “indifferente” la Juventus. Lo si apprende in ambienti vicini al club bianconero in cui si fa notare che la vicenda è sempre stata “estranea” al club che – si osserva negli stessi ambienti – si presentò al campo all’ora e nella data prevista dal calendario della Serie A.ANSA

 

La Fiorentina ha battuto la Juventus 3-0 allo Stadium in un anticipo della 14/a giornata di Serie A, che segna la fine dell’imbattibilità dei bianconeri in questa stagione. Poche ore dopo la sentenza del Collegio di garanzia che ha annullato lo 0-3 a tavolino sul Napoli per la gara non giocata il 4 ottobre scorso, la squadra di Pioli è crollata davanti ai viola.

L’espulsione di Cuadrado già al 18′, quando la Juve era già sotto 1-0 per la rete di Vlahovic al 3′, ha reso complicato il recupero e la Fiorentina ne ha approfittato nella ripresa, allungando grazie all’autorete di Alex Sandro al 31′ e al gol al 36′ dell’ex Caceres. (ANSA).

 

A Mauro Bellugi, ex calciatore di Inter, Bologna, Napoli, Pistoiese e della Nazionale, sono state amputate entrambe le gambe. Ricoverato a inizio novembre per i terribili dolori agli arti inferiori, legati a una patologia che lo tormentava da tempo, l’ex difensore, 71 anni a febbraio, è anche risultato positivo al Covid, e nel giro di poche settimane la situazione si è aggravata fino a rendere necessari due interventi per l’amputazione delle gambe.
Lui stesso oggi ha raccontato il suo dramma al giornalista Luca Serafini, sul sito altropensiero.net.

Un solo gol in carriera, segnato con la maglia dell’Inter contro il Borussia Monchengladbach nel 1971 in Coppa dei campioni, subito dopo gli interventi si è informato sulle protesi per tornare a camminare: “Prenderò quelle di Pistorius”, ha detto Bellugi a chi gli ha parlato in queste ore.ANSA

 

Salernitana batte Virtus Entella 2-1 nell’anticipo della 14/a giornata della Serie B di calcio. L’Entella, ultima in classifica, ha accarezzato la possibilità di cogliere la prima vittoria in campionato dopo assere passata in vantaggio al 38′ del primo tempo grazie alla rete di Mancosu.
Ma i padroni di casa prima hanno pareggiato (2′ della ripresa) con il colpo di testa di Tutino. Quindi sono passati in vantaggio con un rigore trasformato dal bosniaco Djuric (21′) e concesso per un intervento di Poli su Tutino. La Salernitana passa momentaneamente in testa alla classifica con 28 punti, mentre i liguri restano a 5, ancora a secco di successi.
Il quadro della 14/ma giorna

Salernitana-Virtus Entella 2-1
Vicenza-Reggina mercoledì ore 19
Pisa-Chievo
Cittadella-Frosinone
Pescara-Brescia
SPAL-Lecce
Cosenza-Venezia
Monza-Ascoli
Pordenone-Cremonese
Empoli-Reggiana ore 21 ANSA

 

Crotone batte Parma 2-1 in una partita della 14/a giornata della Serie A.

Crotone (3-5-2): Cordaz, Cuomo (18′ st Magallan), Golemic, Luperto; Pedro Pereira, Zanellato (44′ st Petriccione) Molina, Vulic, Reca; Rivière (14′ st Simy), Messias. (12 Crespi, 16 Festa, 11 Dragus, 14 Crociata, 20 Rojas, 26 Djidji, 28 Siligardi,).

All. Stroppa.
Parma (4-3-3): Sepe; Busi (1′ st Iacoponi), Osorio (38′ st Valenti), Bruno Alves, Gagliolo; Sohm (1′ st Brunetta), Hernani (31′ st Cyprien), Kurtic; Kucka, Inglese (15′ st Cornelius), Karamoh. (34 Colombi, 77 Rinaldi, 4 Balogh, 15 Brugman, 17 Dezi, 31 Ricci, 37 Camara). All: Liverani.
Arbitro: Maresca di Napoli.
Reti: nel pt 24′ e 44′ Messias; nel st 11′ Kucka.
Angoli: 6-3 per il Parma.
Recupero: 1′ e 6′ Ammoniti: Kurtic, Hernani, Inglese, Cuomo, Golemic, Cyprien, Iacoponi, Luperto per gioco scorretto, Kucka e Reca per comportamento non regolamentare. ANSA

 

Un caso della cosiddetta variante inglese del Covid a Loreto (Ancona). Una sequenza parziale, secondo quanto anticipa oggi il Corriere Adriatico, individuata dal Laboratorio di Virologia degli Ospedali Riuniti di Ancona. Si tratta di una persona che non ha avuto collegamenti diretti con la Gran Bretagna. Quindi il virus ha avuto una mutazione anche in Italia?

La persona positiva a Loreto alla variante Covid infatti si è sottoposta a tampone molecolare nei giorni scorsi perché aveva un forte raffreddore. Ora è in isolamento con la famiglia. “Nel frattempo abbiamo approfondito gli accertamenti – dice all’ANSA il direttore del Laboratorio Stefano Menzo – e ora sappiamo che si tratta della variante inglese”.Variante Covid, l’altra italiana positiva
La paziente 1 italiana è una 007 da poco in forza all’Aise, i servizi segreti esterni, contagiata dalla nuova variante britannica del Covid. La paziente 1 in Italia è in isolamento domiciliare a Roma assieme al compagno, di nazionalità inglese ed ex assistente militare di un ufficiale britannico.

Entrambi – 42 anni lei, 45enne lui – sono positivi e asintomatici. Ma la mutazione è stata riscontrata finora soltanto sulla donna, che ha un’alta carica virale. Proprio questa condizione avrebbe aiutato una settimana fa i genetisti dell’ospedale militare del Celio a sequenziare il genoma del Covid, con la variante individuata nelle ultime settimane in Gran Bretagna.

La paziente 1 italiana della variante britannica del coronavirus
L’ipotesi resta comunque quella che a trasmettergliela sia stato il compagno – che adesso lavora in banca – rientrato a Roma dal Regno Unito nei giorni scorsi e atterrato all’aeroporto di Fiumicino. Le precauzioni sono rimaste quelle applicate per tutti quelli che non rilevano particolari criticità: nessun ricovero e solo isolamento a casa, dove si trovano da sette giorni, ma anche un attento monitoraggio delle loro condizioni. (Fonte Ansa).

 

Terremoto in Sicilia la sera di martedì 22 dicembre. La terra ha tremato alle 21.27 con una scossa di magnitudo 4.4che ha avuto come epicentro Marina di Acate, località sulla costa in provincia di Ragusa, ad una profondità di 30 chilometri.

Un video registrato da una telecamera di sorveglianza mostra il momento del sisma nel giardino di una casa di Ragusa. L’energia provocata si è propagata fino a Palermo, attraversando quasi tutta l’isola.

Terremoto Sicilia, gente in strada nei comuni del sud-est
Le persone si sono riversate in strada in molti comuni della zona sud-est della Sicilia, e alcuni di loro per paura hanno trascorso la notte in auto.

La forte energia ha fatto temere danni importanti, ma dalle prime verifiche effettuate dal Dipartimento della Protezione civile non risultano danni gravi né feriti.

Anche i Vigili del Fuoco confermano il dato sottolineando che le sale operative hanno ricevuto solo chiamate per informazioni e nessuna richiesta di soccorso.

“Non risultano finora danni a persone a seguito delle scosse di terremoto registrate stasera nel Ragusano, ma molta paura, soprattutto a Vittoria e Acate” conferma il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.

Il governatore è entrato in contatto con il prefetto di Ragusa Filippina Cocuzza e con il capo della Protezione civile regionale Salvo Cocina.

Gela, palazzo di 8 piani lesionato
Dopo le prime verifiche e i primi sopralluoghi è risultato lesionato un palazzo di 8 piani a Gela, in provincia di Caltanissetta.

“C’è stata tanta paura – afferma il sindaco di Ragusa, Giuseppe Cassì – ma non ci risultano danni al momento, né feriti”.

“Io non mi sono accorto del terremoto perché ero in auto. Come adesso che siamo in giro per la città per fare dei sopralluoghi e delle verifiche assieme alla protezione civile comunale, ma sembra che non ci siano danni”.

Lo stesso dato emerge dai sopralluoghi in corso in altri comuni della zona, anche più vicini all’ipocentro, come Vittoria. “Abbiamo una chat tra sindaci – rivela Cassì – e nessuno segnala danni a cose o persone, per fortuna”.

Comiso, un cittadino racconta: “Ho avuto tanta paura, tremava tutto”
“Ho avuto tanta paura, tremava tutto”, ha confessato Stefano Sucato, che vive a Comiso (Ragusa), dopo il terremoto.

“Tanta gente è scappata ed è ancora in strada”, ha confermato.

La scossa è stata avvertita in molti comuni della Sicilia orientale ma anche in alcune zone del versante occidentale.

“Mia moglie si torva a Lascari, nel palermitano, e anche lei l’ha avvertita”, dice Sucato. In alcune case di Vittoria (Ragusa) la violenza del sisma ha fatto cadere suppellettili nelle case”.

“Ma segnalazioni arrivano anche da Agrigento, Siracusa e Catania. Nel capoluogo etneo i catanesi avevano messo in relazione il terremoto con l’attività eruttiva in corso sull’Etna. Ma questa volta il vulcano attivo più alto d’Europa è ‘innocente’.

A Seguire il video della scossa nel giardino di una casa di Ragusa (fonte: Ansa, YouTube).

 

Vaccino anti Covid. Ci sono le autorizzazioni, sono state fatte le verifiche di efficacia e sicurezza. Ci sono gli attestati che funziona ed è sicuro. C’è stata fretta nel trovarlo e produrlo ma non approssimazione. E i casi di cosiddetta reazione avversa, cioè malore all’inoculazione, sono stati finora cinque (!) su cinquecentomila.

Europa e Italia vaccinazione parte tra 4 giorni
Il 27 dicembre, tra quattro giorni, prime vaccinazioni in Europa e in Italia, tutti i paesi della Ue insieme e non a caso. Sarà quella del 27 dicembre una cerimonia. Perché gli umani hanno bisogno anche di riti. E i primi vaccinati saranno il rito della speranza. Speranza che l’immane, mastodontico impegno logistico e organizzativo della vaccinazione di massa possa verificarsi e compiersi entro un anno. Un anno per vaccinare i milioni di italiani che vanno vaccinati è previsione realistica, plausibile con una punta di ottimismo.Vaccinarsi deve essere facile
Si fatica infatti a rendersi conto di cosa significherà nel concreto vaccinare 30 milioni di italiani in dieci mesi. Non solo la media quasi insostenibile di 100 mila vaccinazioni al giorno a partire da gennaio per non arrivare ad autunno inoltrato con troppa parte della popolazione non ancora protetta. Non solo la dimensione quantitativa, si fatica a rendersi conto di cosa vorrà dire organizzare la chiamata e la vaccinazione individuo per individuo.

Chi sa di cosa parla sa che una vaccinazione di massa per riuscire ad essere di massa deve essere facile, di facile accesso. File e disguidi burocratici sono nel caso un misfatto sanitario. Far fare la fila, far attendere a ciascuno la propria vaccinazione, rendergliela difficile è di fatto boicottare la vaccinazione. Regioni, Asl, burocrazie stavolta non possono permettersi neanche l’ombra della inefficienza vista all’opera per la vaccinazione anti influenza. Sarebbe io rendere difficile il vaccinarsi il più colossale e drammatico caso di Mala Sanità immaginabile.

Ma come farà una macchina rugginosa e sfiatata come quella della Pubblica Amministrazione a conseguire l’obiettivo della vaccinazione facile e agevole? Ogni dubbio è lecito, come anche ogni speranza. Piccoli segnali però di falsa partenza, anzi partenza all’italiana. Lamento di medici prontamente consegnato alla stampa: siamo pochi. Vero anche però che stanno per diventare di più. E comunque medici e infermieri non si possono arruolare per strada. Prosegue lamento: non sappiamo preparare le dosi. Magari imparare a farlo, no? Procedura complessa ma decisamente alla portata di medico e infermiere.

Vaccinazione protetta e quindi dura mezz’ora
La fiala del vaccino, quella almeno Pfizer. Va scongelata, tre ore prima della somministrazione. Poi più volte capovolta per la miscelazione del composto. Quindi la diluizione e l’uniformare la pressione. Infine estrarre dalla fiala le dosi con siringhe di precisione, non proprio quelle di uso comune per capirci. Ce la possono fare medici e infermieri? Sì, certo. Ma è abitudine, costume e cultura da noi che il lamento preceda l’impegno. Quasi d’obbligo. Poi magari l’impegno arriva, quasi mai però precede il lamento.

Identificazione, preparazione, informazione relativa alla pratica sanitaria. Diciamo 10 minuti prima di essere materialmente vaccinato. E poi una quindicina di minuti che si resta lì. In modo che il medico possa osservare se c’è reazione anche minima. Si chiama vaccinazione protetta in zona protetta. Nei rarissimi casi succeda qualcosa medici e infermieri sono lì a spegnere la reazione avversa. Nei più numerosi casi di ansia medici e infermieri sono lì a segnalare che non c’è da averla ansia. Trenta minuti dunque il tempo per ogni vaccinazione, meglio sarebbe dire per ogni vaccinato. Il tempo per la vaccinazione protetta. Un tempo, un giusto tempo, che rende stratosferico il vaccinare tutti entro l’anno.

La peste, peggio del Covid
Intanto intorno al vaccino si propaga la peste. La peste delle bugie sui vaccini. Lo inoculano in molti questo batterio, questa peste delle bugie. Lo fanno impuniti, lo fanno anzi orgogliosi di farlo e atteggiandosi ad amici del popolo. Fanno gli amici del popolo mentre lo avvelenano. L’ultima, ma è un fiorire continuo, vuole che il vaccino contenga una bomba biologica che finisce dentro ciascun vaccinato. Poi da fuori premono un bottone e il vaccinato muore perché la bombetta scoppia a comando. Non è follia, è metodo. C’è del metodo nel ripetere e ripetere e ripetere: chissà cosa c’è dentro il vaccino. Il metodo del combattere, contrastare, boicottare la vaccinazione. C’è del metodo nella propaganda continua perché l’umanità ammazzi l’unica vera speranza che ha contro la pandemia. E’ una peste che diffonde i suoi bubboni purulenti, una peste culturale, politica, ideologica. Una peste peggio del Covid, alla lunga più dannosa e letale.

E c’è il vasto contagio degli esitanti

Persone civili e scolarizzate, ne incontri non poche che di fronte al vaccinarsi esitano. Non esitano nella loro vita ad assumere ogni tipo di farmaco. Anzi spesso ritengono debba esistere, sia ovvio e scontato esista un medicinale per ogni cosa, persino per il malumore e non solo per il mal di schiena. Non esitano di fronte a nessuna pratica medica. Spesso e volentieri sconfinano senza esitare in pratiche di medicina alternativa, anche se improbabili e implausibili. Alcuni di loro non hanno esitato di fronte ai cocktail Di Bella o alle infusioni Stamina. Però di fronte al vaccino anti Covid esitano.

E’ un contagio quello dell’esitazione, è un contagio alla prima massiccia ondata. Se vi fossero più ondate di questo contagio, l’Italia fallirebbe la sua vaccinazione. L’Italia più di ogni altro paese europeo. In Europa in media l’area dell’esitazione unita a quella, minore per entità del No Vax, fa 20/25 per cento della popolazione. In Italia la somma fa 40/50 per cento. Almeno nelle intenzioni dichiarate. Da noi il contagio degli esitanti è più vasto che altrove. E, pensando alla trama della nostra convivenza civile e comunità, la cosa non sorprende.

Dovesse l’Italia risultare alla fine del 2021 il paese meno vaccinato d’Europa pagherebbe in termini socio economici un prezzo a quel punto non più compatibile con le condizioni e stile di vita che la popolazione ritiene irrinunciabili. Ma non è illustrando questo rischio che si fa argine al contagio degli esitanti. E neanche ricordando agli esitanti che molti di loro non sarebbero vivi se non si fossero a suo tempo vaccinati contro vaiolo, polio, morbillo, difterite…Sarebbe come un po’ è oggi ricordare a molti italiani la mascherina, la portano sì, ma sotto il naso e più o meno senza cambiarla mai.

Il contagio degli esitanti si ferma con l’efficienza della macchina statale, con la certezza e la sicurezza dei comportamenti pubblici, con la capacità di organizzare la vaccinazione. Insomma con il saper fare e non con il dire della propaganda. E, ultimo ma non ultimo, non riconoscendo par condicio a quella che non è un’opinione ma è una falsità. Libertà sia quella individuale di non vaccinarsi, ma nessuna libertà va riconosciuta e neanche nessun rispetto mediatico va concesso alla missione di boicottare vaccino e vaccinazione, diffondere la peste delle bugie e agire da terroristi della salute pubblica che alla salute pubblica attentano.-blitzquotidiano.it-

 

Giornata nera, quasi da incubo per la Juventus che tra il crollo in casa con la Fiorentina (con annessa moviola a cui appellarsi) e il sì al ricorso del Napoli perde di fatto 6 punti in 4 ore. Una giornata che se non sa di addio al campionato poco ci manca visto che ora la Juventus è a 24 punti e Milan e Inter a 31 e 30, tutte e tre con una partita in meno.

Una partita in meno per la Juventus visto che la sfida che era stata data per vinta a tavolino contro il Napoli che non si era presentato a Torino, si giocherà. Per questo tre punti in meno. Una notizia arrivata meno di due ora prima della sfida in casa contro la Fiorentina. Notizia che, secondo i commenti social dei tifosi, potrebbe aver condizionato i giocatori prima della gara, giocata poi davvero male.

Juventus-Fiorentina, la moviola e il crollo dei bianconeri
In campionato la Juventus non aveva mai perso in casa allo Stadium per 3-0. L’unica sconfitta 3-0 è stata in Champions contro il Real Madrid, la sera della rovesciata di Ronaldo. Questo fa capire il crollo di martedì sera. Crollo non senza polemiche. La Fiorentina passa in vantaggio dopo 2 minuti. La Juventus resta in 10 dopo un quarto d’ora: espulsione sacrosanta di Cuadrado rivista al var.

Poi nel secondo tempo la Fiorentina ne fa altri due. Ma la Juventus è furiosa per alcuni episodi da moviola. C’è un contatto su Ronaldo che viene sgambettato in area ma nessuno interviene, neanche il var. C’è il doppio giallo a Borja Valero che manca, e infatti Prandelli lo toglie subito dopo. C’è un rigore su Bernardeschi che riceve le mani in faccia del portiere della Fiorentina Dragowski.

Juventus, la moviola non giustifica il crollo: è finito un ciclo?
Mentre la Juve protesta e non gioca la Fiorentina corre e segna. Un crollo quello della Juventus che non può essere giustificato con la moviola. Nedved dopo il rigore non concesso a Bernardeschi se ne va furioso. Pirlo dice che i giocatori forse già pensavano alla vacanza, mentre sul caso del Napoli dice: “Dispiace per le altre squadre che hanno viaggiato e perso punti senza dir niente, partendo e giocando senza chi aveva il Covid”.

Tra nervosismo e risultati che non ci sono, almeno in campionato, la Juventus sembra aver chiuso il suo ciclo di 9 scudetti consecutivi. Alcuni vinti sempre da prima in classifica, altri, come il secondo di Allegri, rimontando anche da metà classifica. Ma quella Juve fece quasi 20 vittorie consecutive, questa non le ha ancora fatte e ha più pareggi che vittorie. Pareggi anche con neopromosse come Benevento e Crotone.

Juventus, questione di testa: altro che moviola
Il Milan viaggia, l’Inter anche, la Juventus per ora sembra aver mollato, ma guai a dirlo o a pensarlo nello spogliatoio. Vedere una squadra che vince 4-0 col Parla e dopo 3 giorni ne prende tre dalla Fiorentina fa riflettere, i giocatori sono gli stessi, qualcosa nella testa no. Altrimenti questa Juventus non avrebbe mai vinto 3-0 in casa del Barcellona. Testa altrove, poca voglia, queste le cose che fanno più male di moviola e infortuni. Una giornata da dimenticare per la Juventus. (Fonte Ansa).

 

Gigi Buffon bestemmia all’indirizzo di Manolo Portanova durante Parma-Juventus. Il portiere bianconero cercava di “incitare” il giovane compagno a dare il massimo.

E ora, si chiede Dagospia, Buffon sarà squalificato? Infatti, complice la mancanza di pubblico allo Stadio Tardini, l’incitamento si è sentito forte e chiaro. E il regolamento, in caso di espressioni blasfeme in campo, parla chiaro. Ne sa qualcosa Cristante della Roma, squalificato per aver bestemmiato dopo un autogol.

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Buffon tra l’altro non è nuovo a episodi del genere. Essendo uno che vive le partite in modo molto passionale, a volte si è lasciato andare a espressioni “colorite”. Sempre con intento motivazionale, sia chiaro.

Buffon e la bestemmia a Portanova
Ecco come Dagospia riporta l’episodio:

E ora anche Gigi Buffon farà la fine di Bryan Cristante? Complice l’assenza del pubblico, durante i minuti finali della partita contro il Parma si è sentito distintamente come il portierone della Juventus si è rivolto a Manolo Portanova, giovane centrocampista bianconero appena entrato in campo – e figlio d’arte, suo padre Daniele giocò come difensore centrale in A a Bologna e Siena, tra le altre -: “Porta, mi interessa che ti vedo correre e stare lì Dio C**e a soffrire eh, il resto non me ne frega un c***o”.

Bryan Cristante, un turno di squalifica per una bestemmia in campo
Il romanista è stato fermato per “avere proferito un’espressione blasfema al 23′ del primo tempo“, nella sfida di domenica 13 dicembre, a Bologna.

Dunque era stato costretto al riposo per la partita che i giallorossi hanno giocato contro il Torino.

A inchiodare Cristante le “riprese tv” che “hanno reso udibile e individuabile, senza margini di ragionevole dubbio”, le parole del giocatore. (Fonti: YouTube e Dagospia)

 

Dopo due sconfitte consecutive stasera il Napoli se la vedrà con il Torino per ricominciare a collezionare punti e prestazioni in campionato. Rino Gattuso ha appena diramato la lista dei convocati e sorprende tutti inserendo subito anche Hirving Lozano e Kalidou Koulibaly, che avevano riportato rispettivamente una forte distorsione e una distrazione di primo grado al quadricipite. Si rivede anche Lorenzo Insigne, di rientro dalla squalifica. E risulta disponibile pure Fernando Llorente, che aveva saltato la gara con la Lazio per una lombalgia.
I convocati: Meret, Ospina, Contini, Di Lorenzo, Ghoulam, Hysaj, Koulibaly, Malcuit, Maksimovic, Manolas, Rrahmani, Mario Rui, Demme, Elmas, Lobotka, Fabian Ruiz, Zielinski, Bakayoko, Lozano, Petagna, Politano, Insigne, Llorente.-tuttonapoli.net-

 

Dopo le due sconfitte di fila a Milano e Roma, il Napoli riceve il Torino con l’obbligo di riscattarsi e chiudere il momento negativo. Gli azzurri da un lato sono reduci dalla delusione dell’Olimpico, dove è andata in scena la gara peggiore della squadra di Gattuso, ma dall’altro dovranno sfruttare la spinta dopo la revoca del 3-0 a tavolino e del -1 in classifica che è valsa il ritorno al terzo posto in classifica senza giocare.

Di fronte ci sarà il Torino di Giampaolo, ultimo col Genoa a 7 punti dopo la vittoria del Crotone nell’anticipo e che quest’anno ha vinto una sola gara, sul campo del grifone alla terza giornata. Dopo tre sconfitte di fila è reduce dal punto ottenuto col Bologna nell’ultima giornata, ma che poco sposta in classifica ed in una crisi sotto ogni punto di vista.

LE ULTIME SUL NAPOLI – Gattuso deve fare a meno di Mertens, Osimhen, Koulibaly e Lozano per infortunio, ma recupera Insigne dopo la squalifica che si riprende il posto a sinistra in attacco con Petagna e Politano. A centrocampo torna Demme, affiancato da Bakayoko (favorito su Fabian) e Zielinski ad oscillare tra mezzala e sottopunta. In difesa Manolas e Maksimovic al centro con Di Lorenzo e Ghoulam (in ballottaggio con Mario Rui in affanno) ai lati mentre aumentano le quotazioni di Meret che insidia Ospina.

LE ULTIME SUL TORINO – Giampaolo deve fare a meno di Lyanco squalificato oltre agli infortunati Baselli, Murru, Ansaldi e Bonazzoli e si porta dietro il dubbio legato al modulo. Dovrebbe essere confermato Milinkovic-Savic tra i pali; in difesa Nkoulou e Bremer con Izzo e Rodriguez ma non è escluso l’impiego di Vojvoda. A centrocampo Meite, Rincon e Linetty mentre in attacco spazio a Lukic dietro l’ex Verdi e Belotti. In caso di 3-5-2, invece, fuori un centrale e dentro Singo a sinistra.

NAPOLI (4-3-3): Ospina; Di Lorenzo, Manolas, Maksimovic, Ghoulam; Bakayoko, Demme, Zielinski; Politano, Petagna, Insigne. All. Gattuso
Ballottaggi: Ospina-Meret, 51%-49%, Ghoulam-Mario Rui 55%-45%, Bakayoko-Fabian 60%-40%

TORINO (4-3-1-2): Milinkovic-Savic; Izzo, Nkoulou, Bremer, Rodriguez; Meite, Rincon, Linetty; Lukic; Verdi, Belotti. All. Giampaolo
Ballottaggi: Bremer-Singo 55%-45%, Izzo-Vojvoda 51%-49%

ARBITRO: Valeri (Tolfo-Vecchi, IV: Giua, VAR: Mariani, AVAR: Longo)

Diretta Tv su Sky Sport e diretta radiofonica su Kiss Kiss Italia/Napoli. Diretta testuale con ampio pre e post-partita su Tuttonapoli.net-tuttonapoli.net-

 

“Ho fatto fare un tweet ad Alvino: controlliamo Massa”. Prima della presentazione del nuovo calendario della SSC Napoli, il capo della comunicazione Nicola Lombardo si è lasciato scappare un virgolettato a microfoni e telecamere già accesi. Una frase che non è passata inosservata. Secondo Tuttosport, tale comportamento rischia di determinare l’apertura di un fascicolo da parte della Procura FIGC perché “se sei un tesserato di una società di calcio – si legge – non puoi permetterti di controllare l’operato di un arbitro”.-tuttonapoli.net-

 

Juventus-Napoli si giocherà, ma anche dopo la sentenza del Collegio di Garanzia CONI resta in ballo un’altra vicenda, ossia quella che riguarda i comportamenti del club di Aurelio De Laurentiis in termini di rispetto del protocollo. A sostenerlo è La Gazzetta dello Sport: “Si tratta, infatti, di un fascicolo parallelo ancora aperto presso la procura della Federcalcio. Che deve ancora decidere se deferire il Napoli o archiviare la sua posizione. Su questo fronte, insomma, non è stata scritta ancora la parola fine. Dunque, in teoria il Collegio di garanzia potrebbe tornare ancora a occuparsi della partita fantasma, anzi delle puntate precedenti la storia”.-tuttonapoli.net-

 

Fuori Ansaldi, Murru, Baselli, Millico, Lyanco (squalificato) e Bonazzoli dai convocati di Marco Giampaolo in vista della sfida di questa sera contro il Napoli allo stadio “Diego Armando Maradona”. Ecco di seguito la lista completa pubblicata dal sito ufficiale del Torino:

Portieri: Milinkovic-Savic, Rosati, Sirigu.
Difensori: Bremer, Buongiorno, Celesia, Izzo, Nkoulou, Rodriguez, Singo, Vojvoda.
Centrocampisti: Gojak, Linetty, Lukic, Meité, Rincon, Segre.
Attaccanti: Belotti, Edera, Verdi, Vianni, Zaza.-tuttonapoli.net-

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.