Calcio e cronaca

Il Napoli non sa più vincere, anzi evita proprio nel finale il terzo ko consecutivo, in casa contro il Torino. Finisce 1-1 ed è un punteggio deludente, ma che rispecchia fedelmente la prestazione sotto tono degli azzurri. Dopo un primo tempo avaro di emozioni, è il Toro a sbloccare il risultato in avvio di ripresa con Izzo, su corner di Verdi. Il Napoli non fa molto per raddrizzare il risultato, ma trova il jolly a tempo scaduto con Insigne. Una prodezza, col destro a giro specialità della casa, che vale solo un punticino.

Napoli-Torino 1-1 TABELLINO
Napoli (4-2-3-1): Meret; Di Lorenzo, Manolas, Maksimovic, Hysaj (26′ st Rui); Bakayoko (26′ st Fabian), Demme (29′ pt Elmas); Politano (18′ st Lozano), Zielinski, Insigne; Petagna (26′ st Llorente). A disp. Contini, Ospina, Malcuit, Ghoulam, Rrahmani, Lobotka. All. Gattuso
Torino (3-5-2): Sirigu; Izzo, Buongiorno, Bremer; Singo, Lukic (43′ st Meite) Rincon, Linetty (49′ st Segre), Rodriguez (43′ st Vojvoda); Belotti (43′ st Zaza), Verdi. A disp. Rosati, Milinkovic-Savic, Gojak, Edera, Nkoulou, Vianni, Celesia. All. Giampaolo
Arbitro: Valeri di RomaReti: 11′ st Izzo, 47′ st InsigneNote: ammoniti Izzo, Buongiorno, Bakayoko, Linetty, Elmas, Di Lorenzo. Angoli 4-3. Recupero: 2′ pt, 6′ st.-radiomarte.it-

 

Gennaro Gattuso commenta la prestazione del Napoli contro il Torino: “Siamo arrivati scarichi a questa partita a livello fisico, si poteva fare di più ma dobbiamo anche capire come ci siamo arrivati a stasera. Quando si gioca ogni tre giorni per quattro mesi ci stanno partite come questa, ci teniamo stretto il pari e pensiamo a recuperare energie. La sentenza di ieri? Bisogna avere gambe, muscoli e testa pronti, noi non ci siamo. Io sono 12 giorni che non sono me stesso. I ragazzi hanno sofferto, ma sono vivo. C’è gente che diceva che avevo un mese di vita, ma ho la miastenia da dieci anni, è la terza volta che mi capita e passerà, l’occhio tornerà al suo posto. Se non ci sarò, spero di sparire su un campo di calcio”. Quindi sulle assenze: “Osimhen ha caratteristiche importanti, fa la differenza. Oggi abbiamo sofferto tantissimo, abbiamo fatto poco. Non siamo brillanti e paghiamo anche gli acciacchi. Lozano ci ha dato una grandissima mano, serve la qualità di tutti i calciatori al 100%”.-radiomarte.it-

 

Con i 1067 positivi al Sars Cov-2 rilevati ieri in Campania su 18.426 tamponi eseguiti, cala la curva di contagio: il rapporto tra positivi e test, infatti, è del 5,79% rispetto al 7,76 precedente. I guariti dal COVID sono 2.360 mentre i deceduti sono stati 19, 11 dei quali nelle ultime 48 ore. A proposito delle persone scomparse per il COVID al lungo elenco si aggiunge un altro medico. Si tratta di un ginecologo di Avellino ricoverato al Moscati e dal 19 in Terapia Intensiva. Domenica mattina, intanto, partirà il V-Day dimostrativo e in Campania arriveranno 720 dosi di vaccino. La prima dottoressa che sarà vaccinata all’ospedale Cardarelli, che è uno dei sette ospedali in cui si svolgerà il v-day, è un medico del Pronto Soccorso. Sul fronte controlli, invece, oggi ed il 31, il sindaco di Napoli, de Magistris, ha stabilito un’intensificazione dei controlli anti assembramenti in 31 strade. Nessuna chiusura preventiva, dunque, ma solo più sorveglianza.-radiomarte.it-

 

Cuore e reni di una bambina di 7 anni, deceduta al Santobono di Napoli, sono stati donati e salveranno la vita di altri due bambini. Secondo una nota dell’ospedale, i genitori della piccola, dimostrando una sensibilità e generosità senza eguali, dato il momento di straziante dolore, hanno accettato di procedere alla donazione degli organi della propria figlia. Il miglior regalo di Natale, dunque, per due bambini residenti fuori regione.-radiomarte.it-

 

Dalla variante inglese, ecco quella sudafricana. Il ministro britannico ne ha annunciato la comparsa, cioè il riscontro di due casi nel Regno Unito di un ceppo mutato in Sudafrica.

Come nel primo annuncio una certa enfasi rischia di far dimenticare che in ogni paese è possibile identificare varianti emergenti del virus, specie nei picchi di trasmissibilità. E che il database che raccoglie tutte le varianti di Sars-COV-2 del mondo è occupato per la metà da varianti sequenziate nel Regno Unito.Dopo la variante inglese, quella sudafricana. Nel Regno Unito quarantena per chi viene dal Sudafrica
In seguito alla comparsa nel Regno Unito di una ulteriore variante del covid-19 apparentemente legata al Sudafrica, il governo britannico ha disposto “restrizioni immediate” per gli arrivi dal Sudafrica.

Lo ha annunciato il ministro britannico della Sanità Matt. Previsto obbligo di quarantena per chi sia giunto dal Paese africano nelle ultime due settimane e per i loro contatti.

Il ministro Hancock ha sottolineato che l’ulteriore nuova variante di Covid-19 emersa nel Regno Unito sarebbe legata al Sudafrica.

I due casi riscontrati infatti sono contatti di casi giunti nel Paese dal Sudafrica nelle scorse settimane. Si tratta di “uno sviluppo molto preoccupante”, ha aggiunto il ministro.

Spiegando che la nuova variante risulta avere una maggiore capacità di trasmissione e avrebbe già subito mutazioni.

La nuova variante, non è un caso, è apparsa, di nuovo, in Gran Bretagna, dove peraltro è in corso una massiccia ondata di contagi. E’ il caso di far ricorso alla rubrica del Foglio (Cattivi scienziati”, per circoscrivere l’allarme.

“Perché la ‘variante ceca’ del virus ha fatto meno rumore di quella inglese”
Enrico Bucci spiega (“Perché la ‘variante ceca’ del virus ha fatto meno rumore di quella inglese”) come l’argomento dovrebbe restar fuori dalle chiacchiere da bar internet. E’ questione tecnica che va contestualizzata.

Soprattutto non bisogna cadere in un comune errore prospettico quando non si considera che chi guarda di più, trova di più. Come nel caso del Regno Unito, che ha codificato, cioè ha sequenziato il genoma di Sars-CoV-2, quasi la metà di tutte le varianti depositate nel database mondiale.

Senza contare la particolare spettacolarizzazione da parte di un ministro della Salute della scoperta di una variante. E’ un mistero che una variante del tutto simile scoperta nella Repubblica Ceca abbia attirato meno clamore.

Le varianti, suggerisce Bucci, vanno ovviamente esaminate. Laddove si renda necessario anche solo per precauzione vanno presi i provvedimenti del caso: non deve diventare il solito ping pong di annunci sensazionali e precipitose smentite.

Di tutte le sequenze genetiche il 45% proviene dal Regno Unito
“Il 21 dicembre, nei database di Gisaid erano depositate 275.872 sequenze genetiche (di cui 274.449 complete) di isolati di Sars-CoV-2 provenienti da ogni parte del mondo.

Di queste, 125.689 (di cui 125.631 complete), ovvero oltre il 45 per cento, provenivano dalla Gran Bretagna. In parole semplici: oltre il 45 per cento di tutte le varianti conosciute di Sars-CoV-2 proviene da un grande sforzo di sequenziamento effettuato in Gran Bretagna, a partire da aprile di quest’anno.

Considerando che Sars-CoV-2 muta continuamente, a velocità maggiore quando si trova in una fase espansiva (semplicemente perché il tasso di mutazione dipende dal numero di eventi di replicazione, e quindi dal numero di individui infettati), dove credereste che sia più possibile identificare nuove varietà del virus?

Ovviamente in Inghilterra, e infatti così è avvenuto. Vuol forse dire che la nuova variante è originata per la prima volta in quel paese? Niente affatto; vuol solo dire che in quel paese è stata trovata prima, perché si guarda di più”. (Enrico Bucci, Il Foglio)

Mutano, è nella loro natura. Più contagiosi, meno gravi
“Non è il primo ceppo mutante del virus che circola e non sarà l’ultimo. È nella natura del virus: più circola, più replica e più muta”, spiega Giuseppe Novelli, genetista dell’Università Tor Vergata di Roma. Come tutti gli organismi, i virus si evolvono per sopravvivere.

“In generale, tendono a diventare più contagiosi ma meno gravi, meno patogeni e meno fatali nel tempo”, spiega Salim Abdool Karim, epidemiologo sudafricano. -blitzquotidiano.it-

 

La nuova variante Covid “sembra essere più trasmissibile da giovani e bambini”. L’allarme arriva dall’Oms pur specificando che “ulteriori ricerche” sono in corso. E i timori sono stati raccolti anche dal premier italiano Giuseppe Conte, secondo il quale la variante potrebbe spiegare anche i “dati strani” osservati in Veneto.

La preoccupazione è stata riportata dall’inviato speciale dell’Oms per la pandemia, David Nabarro che a Skynews ha spiegato: “Questo potrebbe accrescere i timori per la riapertura delle scuole a gennaio”.

Se la variante “si sta davvero replicando o crescendo meglio nei bambini, potrebbe avere un effetto a catena sulla diffusione del virus nell’intera popolazione britannica”, ha detto sempre a Skynews Mark Harris, virologo dell’Università di Leeds.

Dopo quella inglese, la variante sudafricana
Proprio dalla Gran Bretagna arriva l’allarme per l’arrivo di un’altra variante, originaria del Sud Africa, che potrebbe essere ancora più contagiosa. La versione inglese del Sars-Cov-2 è comunque già diffusa nella quasi totalità del territorio europeo, secondo gli infettivologi dell’Imperial College di Londra, e fra questi c’è anche l’Italia probabilmente, con paesi come Israele che ha segnalato 4 casi.

“E’ possibile che questa variante inglese circoli da tempo in Italia ma non ce ne siamo accorti perché non abbiamo fatto una sorveglianza molecolare”, afferma Massimo Ciccozzi, ordinario di Statistica medica ed Epidemiologia molecolare all’Università Campus Bio-Medico di Roma.

“Abbiamo fatto un lavoro dove dimostriamo come ci siano almeno 13 varianti che circolano in Italia”, aggiunge.

Conte: “Il virus è più veloce, dati strani in Veneto”
Anche il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, intervenendo alla trasmissione Porta a Porta, ha mostrato qualche preoccupazione, citando anche i dati dell’Ecdc che parlano di un indice di trasmissibilità del virus inglese più alto di 0,4, che corrisponde al 70% in più di contagiosità.

“Ora spunta una variante inglese del coronavirus che corre molto più veloce, di uno 0.70 in più, e spiegherebbe molte cose – ha affermato il premier – Ma non voglio avanzare ipotesi. In Veneto stranamente i dati stanno crescendo, dobbiamo capire come e perché”.

I timori per il V-Day
Il timore principale, in vista del V-day del 27 gennaio in cui saranno inoculati i primi vaccini in Europa, è che varianti come questa possano rendere meno efficaci i sieri, anche se su questo per ora gli esperti sono ottimisti.

Per il presidente dell’Aifa Giorgio Palù vi è un “allarme eccessivo” rispetto alla variante inglese, e i dati iniziali del vaccino “indicano che è valido anche per questa nuova variante inglese del virus”.

Teoria confermata anche dalla stessa Pfizer, che ha sviluppato insieme a Biontech il primo vaccino approvato. “Ci sono dei test in corso, iniziati la settimana scorsa – ha spiegato Valentina Marino direttore medico di Pfizer Italia – Visto che la variante UK corrisponde a un paio di mutazioni della proteina Spike, sembrerebbe improbabile che possano andare a inficiare l’efficacia del vaccino”. (Fonti: Ansa, AdnKronos, Porta a Porta).

 

Sono 14.522 i nuovi positivi al coronavirus e 553 i morti nelle ultime 24 ore. Lo riporta l’ultimo bollettino del ministero della Salute datato 23 dicembre.

Seppure in diminuzione, il numero delle vittime registrate nelle ultime 24 ore porta l’Italia oltre la soglia dei 70 mila morti per Covid-19 dall’inizio della pandemia. Il totale è di 70.395.

Secondo i dati del ministero, sono 175.364 i tamponi effettuati, circa 9 mila in più rispetto a ieri (166.205. Il tasso di positività è di quasi l’8,3%, in leggero aumento rispetto all’8,01% di ieri.

I guariti sono 20.494 in più, incremento che porta il totale delle persone che hanno superato il virus dall’inizio dell’emergenza a 1.322.067.

Gli attualmente positivi rispetto al giorno precedente sono 7.139 in meno. In totale le persone positive al coronavirus in Italia sono 598.816.

Sempre più leggera la pressione sulle strutture ospedaliere: sono 24.546 (402 in meno rispetto a ieri) i pazienti ricoverati con sintomi, mentre quelli in terapia intensiva sono scesi di altre 63 unità (ieri -44) per un totale di 2.624.

A fare da traino, a livello regionale, ai nuovi casi di contagio è sempre il Veneto (con 3357), seguito da Lombardia (2153), Emilia Romagna (1129) e Campania (1067).

Coronavirus, i numeri Regione per Regione
Toscana
“I nuovi casi positivi registrati nelle ultime 24 ore in Toscana sono 435 su 4.033 casi testati (10,8% positivi, dato in linea con ieri, era dal 21 ottobre che non avevamo un dato così basso). Sono stati effettuati 12.264 tamponi molecolari e 5.871 test rapidi effettuati. Solo in 123 comuni su 273 si sono registrati nuovi casi”. Lo annuncia su Facebook Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale della Toscana, anticipando i dati del bollettino quotidiano sull’andamento dell’epidemia di coronavirus nel territorio della regione.

Veneto
Sono 3.357 i nuovi casi di coronavirus in Veneto secondo il bollettino di oggi. Registrati inoltre altri 116 morti. I casi positivi nelle ultime 24 ore hanno una incidenza del 6,74% sui quasi 50 mila tamponi fatti. A sottolinearlo il Presidente del Veneto Luca Zaia, nel corso del consueto punto stampa. I positivi oggi in regione sono 103.326, i ricoverati 3.269, 381 in terapia intensiva (più 2), 2188 nelle aree non critiche(-19), i 116 decessi di ieri portano il totale delle vittime a 5747 da inizio epidemia, il 21 febbraio scorso.

Piemonte
Sono 933 i nuovi contagi da coronavirus in Piemonte secondo il bollettino reso noto oggi. Da ieri sono stati registrati altri 58 morti.

Lombardia
Sono 2.153 i nuovi contagi da coronavirus in Lombardia resi noti oggi, 23 dicembre, secondo i dati contenuti nel bollettino della Protezione Civile pubblicato dal ministero della Salute. Da ieri sono stati registrati altri 98 morti che portano il totale a 24.610 dall’inizio dell’emergenza legata all’epidemia.

Lazio
Sono 946 i nuovi casi di Coronavirus nel Lazio, secondo il bollettino di oggi. Si registrano altri 44 morti. Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati quasi 13mila tamponi (-90 rispetto a ieri). Diminuiscono i decessi (-12) e i casi dopo due mesi tornano sotto quota mille.

Emilia Romagna
Sono 1.129 i nuovi contagi da Coronavirus in Emilia Romagna secondo il bollettino reso noto oggi. Da ieri sono stati registrati altri 71 morti. Dall’inizio dell’epidemia in Regione si sono registrati 159.472 casi di positività su un totale di 17.913 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore.

Valle d’Aosta
Sono 11 i nuovi contagi da Coronavirus in Valle d’Aosta secondo il bollettino reso noto oggi. Da ieri sono stati registrati altri 2 morti. Nelle ultime 24 ore i contagiati attuali sono scesi a 430 (le guarigioni sono state 35). I ricoverati sono 88 (48 all’Ospedale Parini, 31 all’Isav, 5 all’Ospedale da campo) dei quali quattro in terapia intensiva. Infine sono 342 le persone in isolamento domiciliare.

Puglia
Sono 942 i nuovi contagi di Coronavirus in Puglia, secondo il bollettino di oggi. Si registrano altri 20 morti.

Sardegna
Sono 8 i morti in Sardegna nelle ultime 24 ore per Covid 19, 269 i nuovi casi di contagio accertati.

Abruzzo
Sono 255 i nuovi casi di Coronavirus in Abruzzo, secondo il bollettino di oggi. L’indice Rt è sceso a 0.7. Si registrano altri 14 morti. Sono complessivamente 33.875 i casi positivi al Covid 19 nella regione dall’inizio dell’emergenza, mentre sale a 1.151 il numero delle vittime. Gli attualmente positivi in Abruzzo sono 12.019 (-229 rispetto a ieri). Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, sono stati eseguiti complessivamente 496.034 test (+4.123).-blitzquotidiano.it-

 

Si è tolto la vita Stefano Benvenuti, figlio del campione olimpico e mondiale di pugilato Nino Benvenuti. La notizia è riportata oggi in prima pagina dal quotidiano Il Piccolo di Trieste.
Stefano, 58 anni, era un uomo espansivo con una vita turbolenta fatta di alti e bassi. Il suo corpo è stato trovato senza vita alcuni giorni fa in un bosco in Carso.

La sua morte ha lasciato senza parole quanti in città lo conoscevano, la famiglia, la madre che lo adorava e il figlio minorenne.

Stefano Benvenuti, la condanna a 4 anni
La decisione di mettere fine ai suoi giorni è maturata dopo quasi due anni di carcere. Stefano Benvenuti era stato condannato nel 2016 a una pena di quattro anni per furto di gioielli alla ex compagna.La sua condotta in carcere non aveva mai destato particolari problemi. Usciva dalla casa circondariale al mattino e vi faceva rientro la sera. Con l’emergenza Covid aveva ottenuto i domiciliari, ma la sofferenza non lo aveva mai lasciato.
Stefano Benvenuti, il difficile rapporto con il padre
Il quotidiano Il Piccolo racconta del difficile rapporto che l’uomo aveva da sempre con il padre Nino. Controversie che ebbero anche strascichi giudiziari.L’ex campione di pugilato pretendeva la restituzione di un orologio d’oro che aveva ricevuto dopo la vittoria delle Olimpiadi di Roma ma anche di una Bibbia di valore e un ritratto ad olio oltre a vecchi trofei.
Nel 2002 un altro procedimento giudiziario nei confronti del primogenito Stefano, accusato di aver incassato un assegno da 15 milioni di lire che invece sarebbe dovuto finire sul conto della madre Giuliana.
Stefano è ricordato come un uomo “irrequieto”, “spavaldo” ma anche “fragile” che ha vissuto “una vita turbolenta”, riportano le testimonianze di chi lo conosceva. (Fonti: Ansa, Il Piccolo).

 

Sotto l’albero di Natale i tifosi del Milan e dell’Inter ricevono un regalo atteso da anni, la supremazia in serie A e alle loro spalle c’e’ il vuoto. Conte puo’ gioire per la vittoria di Verona che non significa sorpasso perche’ in pieno recupero il Milan con Theo Hernandez trova un successo batticuore per 3-2 con una Lazio che aveva recuperato due gol.
Ammaccata e distanziata la Juve, al terzo posto sale la Roma che vince a fatica una gara complicata col Cagliari. Al quarto posto c’e’ meritatamente il Sassuolo che si impone in casa della Samp.
Pareggi dal sapore diverso per Atalanta e Napoli: i bergamaschi recriminano perche’ si fanno recuperare due gol dal Bologna mentre i partenopei evitano il terzo ko consecutivo con Insigne che pareggia il gol di Belotti. Il Toro si fa come al solito recuperare e resta ultimo perche’ il Genoa bagna l’esordio di Ballardini con un basilare successo alla Spezia. Sorride anche Pippo Inzaghi perche’ il suo Benevento continua a sorprendere imponendosi in casa dell’Udinese.
La Serie A prende congedo dal 2020 con una serata scoppiettante. Luci a San Siro per un match di grande livello. Il Milan comincia come un rullo compressore: Rebic di testa e un rigore di Calhanoglu sembrano indirizzare verso un nuovo trionfo rossonero. Ma la Lazio e’ una squadra di rango e reagisce con forza e sicurezza. Immobile si fa deviare un rigore ma Luis Alberto e’ pronto a riaprire la gara. Sono i pezzi da 90 a suonare la carica: Milinkovic pesca Immobile che con un gran tiro trova il 2-2. Quando sembra che il pari santifichi la serata ecco spuntare il solito Theo Hernandez che regala tre punti molto pesanti. Il Milan vola, ma anche l’Inter non si ferma piu’. Passa a Verona con una prestazione di grande intensita’ inanellando il settimo successo consecutivo. Conte trasmette vitalita’ e fame di successi. Lautaru spiana la strada, Ilic pareggia su papera di Handanovic, poi ci pensa Skriniar a confezionare tre punti pesanti. La Roma arpiona il terzo posto ma non senza fatica contro un Cagliari volitivo. Veretout segna presto e i giallorossi sprecano varie occasioni, poi hanno un momento di confusione nella ripresa che rimette il gioco i sardi con Joao Pedro, e Simeone colpisce un segno. I cambi di Fonseca stavolta funzionano e Dzeko e Mancini mettono in sicurezza la gara, tardivo il 3-2 di Joao Pedro. Sale anche il Sassuolo al quarto posto con una vittoria di sostanza in casa della Samp, un 3-2 guerreggiato che conferma la qualita’ degli emiliani. L’Atalanta sembra proseguire la sua strada di risalita ispirata da Ilicic e con una doppietta di Muriel , ma ha un calo nella ripresa e il Bologna recupera due gol guadagnando un punto prezioso. Il Napoli continua la sua fase negativa: va sotto col Toro ma alla fine Insigne evita il terzo ko consecutivo. Si scalda la situazione in coda perche’ il Toro prende un punto ma si allontana il Genoa che vince in casa della Spezia. Grande impresa anche del Benevento che vince 2-0 a Udine ma i friulani si mangiano tante occasioni.ANSA

 

L’Inter chiude l’anno in bellezza, una vittoria sul campo difficile del Verona e il primato temporaneo in attesa della partita del Milan. La squadra di Conte torna dal Bentegodi con un 2-1 e soprattutto si conferma concreta, vincente, spietata nella ripresa.
Sono le reti di Lautaro e Skriniar – intervallate da un pasticcio di Handanovic che aveva riaperto sul pari la partita – a mandare al tappeto un indomito Verona. È certamente un’Inter più efficace che bella ma superare i gialloblù al Bentegodi non è impresa facile visto che sinora vi era riuscito solo il Sassuolo. Primo tempo sottotono per la formazione di Conte poi nella ripresa, nonostante la papera di Handanovic, marcia scalata e per l’Hellas non c’è stato più nulla da fare. In avvio il Verona, schierato con il tradizionale 3-4-2-1 da Juric ancora privo dei centravanti (Di Carmine, Favilli e Kalinic). Come attaccante c’è Colley con Salcedo e Zaccagni a supporto, confermato il centrocampo di scena a Firenze. C’è una novità in difesa: Gunter non al meglio è sostituito da Magnani. Inter che si schiera giocherà a specchio complice la presenza dall’inizio di Perisic. È questa la novità di Conte che affianca il croato a Lautaro Martinez alle spalle di Lukaku. Nessuna sorpresa nel resto della formazione: Hakimi e Young sulle fasce, panchina per Vidal e Sensi con Barella e Brozovic dal 1′. Ritmi altissimi sin dalla partenza. Inter che fa possesso palla, Verona che pressa senza pause. Young ci prova dal limite, gran destro ma palla fuori di un nulla. Il Verona ha un guizzo con Dimarco, bella la risposta d’istinto di Handanovic. Lo imita sul fronte opposto Silvestri decisivo sulla conclusione di prima intenzione di Lautaro. Primo a tempo a rete inviolate con un’Inter che si affida troppo e solamente alle ripartenze, comunque sempre pericolose, di Lukaku e Verona che si fa preferire per atteggiamento e voglia di correre. Ma in avvio di ripresa l’Inter è letale con la sua qualità offensiva. Traversone forte dalla destra e spettacolare girata di Lautaro che insacca alle spalle di Silvestri. Inter che appare in controllo con il Verona alle corde. Juric cambia nuovamente l’attacco togliendo Zaccagni e Colley per Lazovic e Ruegg cercando di dare brio ad un attacco asfittico. Ma il Verona torna in partita grazie ad un clamoroso errore di Handanovic. Sul traversone di Faraoni il portiere nerazzurro pasticcia e Ilic deposita nella porta. È un colpo durissimo ma la squadra di Conte non si lascia intimorire e trova poco dopo un nuovo guizzo risolutore. Gran colpo di testa di Skriniar e palla sotto la traversa per rimettere nuovamente la freccia. Verona decimato e privo di attaccanti per riuscire a tornare in carreggiata ed Inter che sfiora più volte il tris che trova con Lukaku nell’ultima azione del match, marcatura annullata per fallo dello stesso attaccante su Magnani. Inter che senza entusiasmare passa in riva all’Adige e supera momentaneamente il Milan e Verona che conosce la quinta sconfitta stagionale. Ma visti i tanti infortuni difficile chiedere di più alla squadra di Juric
Marotta: ‘Eriksen andrà via, non è funzionale – “Valuteremo, cercheremo di accontentare i calciatori che vogliono trovare più spazio. Eriksen? È in partenza, ha avuto difficoltà di inserimento e non è funzionale all’Inter. È giusto dargli la possibilità di trovare più spazio altrove”. Intervistato da Sky Sport a margine di Verona-Inter, l’ad del club nerazzurro Beppe Marotta annuncia la partenza del danese che,nemmeno un anno fa, è stato il colpo dell’Inter sul mercato di gennaio. Ma ci sarà, nei prossimi giorni, l’incontro fra la società e il tecnico Antonio Conte? “Ci incontreremo con l’allenatore perché ci troviamo davanti al termine del girone d’andata – la risposta di Marotta -, lo faremo in modo cordiale come sempre e segneremo la strategia”. Ma chi potrebbe arrivare? “Non mi sento di fare nomi nel mercato, vengono accostati anche nomi che non abbiamo mai trattato. Da qui al 31 di gennaio ne leggeremo tanti”.ANSA

 

Un gol del brasiliano Casemiro al 12’ della ripresa e uno del francese Karim Benzema in pieno recupero permettono al Real Madrid di agganciare i ‘cugini’ dell’Atletico in vetta alla classifica della Liga. Allo stadio Alfredo Di Stefano di Valdebebas i ‘blancos’ di Zinedine Zidane risolvono solo nella ripresa il match contro gli andalusi del Granada, valido come posticipo della 15/a giornata del campionato spagnolo.
Il Real si porta a quota 32 punti, gli stessi dell’Atletico, a +6 sulla coppia Real Sociedad-Villarreal (26). L’altra sfida odierna, fra Getafe e Celta Vigo, si è conclusa 1-1. L’Atletico Madrid ha vinto 2-0 sul campo della Real Sociedad la partita clou della 15/a giornata di Liga, portandosi in testa alla classifica prima della breve pausa natalizia con 32 punti. Il Barcellona si è imposto 3-0 in casa del Valladolid e anche il Siviglia ha fatto bottino pieno in trasferta con un 1-0 sul Valencia. Villarreal e Athletic Bilbao hanno pareggiato 1-1. L’Atletico a San Sebastian ha avuto la meglio nella ripresa grazie alle reti di Hermoso in apertura e di Marcos Llorente, condannando i padroni di casa alla terza sconfitta consecutiva. Il terzo posto è per ora salvo per il pareggio del Villarreal, che sale a sua volta a 26 punti mancando l’occasione del sorpasso.
Il quadro della 15/ma giornata (RISULTATI E CLASSIFICA)

València-Siviglia 0-1
Elche-Osasuna 2-2
Real Sociedad-Atlético Madrid 0-0
Huesca-Levante 1-1
Real Valladolid-Barcellona 0-3
Villarreal-Athletic 1-1
Getafe-Celta Vigo 1-1
Real Madrid-Granada 2-0
Alavés-Eibar 2-1
Real Betis-Cadice 1-0 ANSA

 

Non si ferma la corsa del Lione e del Lilla che chiudono il 2020 in testa a +1 sul Psg. il Lione ha battuto 3-0 il Nantes mentre il Lilla ha vinto 3-2 a Montpellier.
Poker del Psg allo Strasburgo mentre Monaco e Nizza pareggiano entrambe in casa 2-2 rispettivamente contro il St Etienne e il Lorient. Il Marsiglia cade ad Angers. Il campionato francese torna il 6 gennaio
Il quadro della 17/ma giornata

Bordeaux-Reims 1-3
Lens-Brest 2-1
Nimes-Dijon 1-3
Nizza-Lorient 2-2
Rennes-Metz 1-0
Angers-Marsiglia 2-1
Lione-Nantes 3-0
Monaco-St. Etienne 2-2
Montpellier-Lilla 2-3
Paris SG – Strasburgo 4-0
La classifica

Lione e Lilla 36
Paris SG Paris SG 35
Rennes 31
Marsiglia 28
Monaco, Lens, Montpellier e Angers 27
Metz e Brest 23
Nizza e Bordeaux 22
St. Etienne 18
Reims 17
Nantes 15
Strasburgo 14
Lorient, Digione e Nimes 12 ANSA

 

Scatta oggi il lockdown anti-Covid di Natale: tutta Italia entra in zona rossa fino al 27. Con lo stop agli spostamenti tra le Regioni entrano in vigore i divieti di Natale, quindi per muoversi nella propria Regione o anche nel proprio Comune è necessaria l’autocertificazione. Il coprifuoco scatterà sempre alle 22.
– SPOSTAMENTI Fermo restando che il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione è sempre un motivo legittimo di spostamento, e che è sempre possibile spostarsi per motivi di lavoro, salute o necessità, senza distinzione tra giorni e orari, fino al 6 gennaio sono vietati gli spostamenti fuori Regione, anche per andare a trovare parenti e amici. Ma ci sono alcune deroghe: nei giorni rossi (24, 25, 26, 27, 31 dicembre e 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio) è possibile effettuare un solo spostamento al giorno per andare a far visita a parenti e amici, comunque per un massimo di due persone a cui si possono aggiungere i minori di 14 anni, i disabili o persone non autosufficienti; questi spostamenti saranno consentiti anche al di fuori del proprio comune, purché nella stessa Regione, sempre dalle 5 alle 22. Nei giorni arancioni (28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio) gli spostamenti sono liberi all’interno del proprio comune, dalle 5 alle 22, così come le visite, mantenendo lo stesso principio e un massimo di due persone non conviventi in visita per abitazione. Negli stessi giorni sono consentiti gli spostamenti al di fuori dei comuni con meno di 5mila abitanti in un raggio di 30 chilometri (anche in un’altra Regione), ma non nei capoluoghi di provincia. Per ogni spostamento bisogna avere l’autocertificazione.
– SECONDE CASE Fino al 6 gennaio sono consentiti gli spostamenti nelle seconde case all’interno della stessa Regione, ma solo dalle 5 alle 22. Sono invece vietati quelli in altre Regioni.
– VISITE A PARENTI NON AUTOSUFFICIENTI Gli spostamenti saranno consentiti fino al 6 gennaio anche tra comuni e Regioni diverse.
– RICONGIUNGIMENTO PER COPPIE CHE VIVONO IN CITTA’ DIVERSE E’ possibile spostarsi solo se il luogo scelto per il ricongiungimento coinciderà con quello in cui si ha la residenza, il domicilio o l’abitazione.
– MULTE PER GLI SPOSTAMENTI In caso di violazione si applica una multa che può andare dai 400 ai 1.000 euro, e che può essere aumentata di un terzo se la violazione avviene “mediante l’utilizzo di un veicolo”.

– ATTIVITA’ COMMERCIALI Restano aperti anche nei giorni rossi gli alimentari, le farmacie e le parafarmacie, i tabaccai, le edicole, le librerie, i parrucchieri, le lavanderie. Chiusi i negozi di abbigliamento, le gioiellerie, i centri estetici, i centri commerciali (ad esclusione degli esercizi consentiti). Chiusi per tutto il giorno bar e ristoranti, ma sarà consentito prendere cibo da asporto; prevista la consegna a domicilio dalle 5 alle 22.

– SPORT E’ consentito svolgere sia attività motoria, individualmente e in prossimità della propria abitazione purché nel rispetto della distanza di almeno un metro e con l’obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione, sia attività sportiva, ma anche questa solo in forma individuale ed esclusivamente all’aperto.

– MESSE I fedeli si potranno recare a messa sia nei giorni rossi che in quelli arancioni purché muniti di autocertificazione. Nei giorni rossi si dovranno scegliere chiese vicine alla propria residenza, negli arancioni i fedeli potranno raggiungere qualsiasi luogo sacro sito nel Comune di residenza, domicilio o abitazione. Se esso ha una popolazione non superiore a 5.000 abitanti è possibile recarsi in chiese situate in altri Comuni che non siano capoluoghi di provincia e distanti non oltre i 30 km.

– FESTE ED EVENTI Le feste all’interno di locali pubblici e privati sono sempre vietate.napolimagazine.com-ansa

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.