Cronaca e calcio

(di Carmine Ubertone) 44 gol fatti con la maglia azzurra, simbolo della doppia promozione del Napoli dalla Serie C alla Serie A: ai microfoni di Tuttonapoli è intervenuto ‘l’arciere’ Emanuele Calaiò con cui abbiamo parlato dei tanti ricordi vissuti con la casacca azzurra, del Napoli di Gattuso e della possibile ripresa della Serie A:

RICORDi CON LA MAGLIA AZZURRA – “Di ricordi bellissimi ne ho tanti: ricordo il gol con il Lecce – in Serie B – quando lo stadio era pieno alla penultima di campionato prima di andare a Genoa, poi ricordo il gol a Buffon in Coppa Italia, dove poi vincemmo ai rigori, ricordo i primi due gol in Serie A col Livorno e infine sicuramente l’anno in Serie C quando vincemmo 2-0 col Perugia che ci diede la certezza matematica di vincere il campionato. Per ogni categoria che ho fatto, ho un ottimo ricordo”

RAPPORTO COI TIFOSI – “Orgoglioso ed emozionato. Io vivo a Napoli, quando esco di casa, a distanza di tanti anni, ricevo tanto affetto. Sarò sempre riconoscente alla maglia azzurra, vuol dire che qualcosa di buono sono riuscito a farlo. I tifosi mi hanno riconosciuto stima come calciatore e soprattutto come persona”.

RAMMARICO – “Il rammarico più grande è quello di non aver avuto la possibilità di dimostrare in Serie A quanto valevo, ho avuto poco spazio. Quello che avevo fatto in Serie B avrei voluto farlo anche in Serie A, ma non ho avuto chance. Per dimostrare il mio valore sono dovuto andare via da Napoli, con dispiacere per andare a Siena e trovare continuità e far vedere che Calaiò in Serie A ci stava benissimo: lì mi sono fatto valere e poi sono ritornato a Napoli. Con i se e con i ma non si va da nessuna parte, se un giocatore è forte, i gol si fanno in qualsiasi categoria. Mi è dispiaciuto solamente che a Napoli mi si poteva dare 10-15 partite e capire se ero in grado o meno di giocare ai livelli del club azzurro. Io ho giocato la prima partita in Serie A col Napoli da capitano contro il Cagliari, la seconda da titolare fu quella di Livorno, ma solo perché mancavano 2-3 attaccanti”.

NAPOLI DI GATTUSO – “Prima della pandemia le cose stavano andando meglio: si era visto un Napoli diverso, una squadra in crescita sia a livello tattico che atletico. Tutti i calciatori erano sugli attenti e alle predisposizioni di Gattuso. E’ chiaro che dopo una stagione deludente bisogna cercare di salvare il salvabile provando ad andare in finale e magari vincere la Coppa Italia e tentare di fare qualcosa di straordinario in Champions contro il Barcellona superando il turno”.

MILIK O MERTENS – “La società ha già preso Petagna per il prossimo anno, ma penso che sarà l’alternativa alla punta titolare. E’ chiaro che se il Napoli ha intenzione di prendere un centravanti di livello come Cavani o Icardi, io tra Mertens e Milik sacrificherei il polacco: Mertens è la storia del Napoli, il pupillo dei tifosi anche perché è un ragazzo esemplare, umile e soprattutto un ottimo giocatore. Il belga è un jolly, può fare anche la seconda punta, dove lo metti lo metti fa bene, quindi gli devono rinnovare il contratto. Se invece intendono non prendere nessuna punta allora rinnoverei il contratto sia a Milik sia Mertens”.

RIPRESA SERIE A – “Io non sarei favorevole, ma solo perché c’è la paura che se si dovesse ripartire e dopo due settimane c’è qualche altro contagio che fanno, si fermano di nuovo? Secondo me era il caso di finire così la stagione, di annullarla e poi ripartire con serenità a settembre, ottobre quando le acque si calmeranno. C’è però poi il rovescio della medaglia, il calcio è un business troppo importante e per le società c’è un giro di soldi incredibile. Capisco i club che vogliono giocare, ma bisogna stare attenti, se si riprende, si deve fare con i nuovi protocolli, con le dovute precauzioni, ma non è facile. Vedo che il Governo e la Federazione sono divisi, bisogna che qualcuno si assuma la responsabilità e faccia partire il tutto”.-tuttonapoli.net-

 

 

 

“Quel file su Inter-Juve di Orsato è sparito”. E’ questo il titolo che prende l’intervista de Il Mattino a Giuseppe Pecoraro, capo della procura FIGC dall’agosto del 2016 fino allo scorso dicembre, che al quotidiano è tornato sulle polemiche per il match tra Juventus e Inter nell’anno in cui il Napoli sfiorò lo scudetto con Sarri: “E’ stata la direzione di Orsato di Inter-Juventus che mi ha portato ad avere delle tensioni con il mondo arbitrale. Avevo avuto esposti, sottoscritti, di associazioni, tifosi, organizzazioni sul suo operato e per non sbagliare chiesi ai miei vice se era il caso di aprire o no un procedimento”.

FILE SPARITO – “Io non credo – prosegue l’ex capo della procura federale – che avremmo trovato prove di malafede e chiesi all’Aia prima e poi alla Lega, ai soli fini conoscitivi, i dialoghi audio-video tra Var e arbitro di quella partita. Ce li diedero solo a inizio campionato successivo. Apriamo il file e l’unico episodio in cui non c’è audio registrato era l’unico che ci importava: quello tra Orsato e il Var che aveva portato alla mancata espulsione di Pjanic. Motivo? Mi dissero che non c’era e basta. Alla fine ho archiviato”.-tuttonapoli.net

 

 

“Si torna al lavoro”. Un annuncio importante, emozionante, quello di Lorenzo Insigne, il capitano del Napoli, ai suoi compagni di squadra. Nella giornata di ieri è arrivata l’autorizzazione dalla Regione Campania con la nuova ordinanza circa gli allenamenti al centro sportivo in forma individuale e la notizia era arrivata già venerdì ai calciatori.

L’ANNUNCIO DI LORENZO – Il 1° maggio Insigne, dopo una telefonata in cui gli veniva annunciato dal presidente Aurelio De Laurentiis, l’ha fatto sapere al resto della squadra con una comunicazione ufficiale nella chat di squadra. Un passo in avanti, verso la libertà, andando incontro al ritorno alla normalità, auspicabile quanto prima. A riportarlo è il Corriere dello Sport.-tuttonapoli.net-

 

 

 

E’ ancora tutto da stabilire il futuro del calcio italiano, oltre al campionato c’è ancora da decidere che fine farà la Coppa Italia che vede il Napoli con mezzo piede in finale ( gli azzurri hanno battuto l’Inter nella semifinale d’andata a Milano).

2 POSSIBILI SOLUZIONI- L’assemblea di Lega dello scorso venerdì ha stabilito due possibili date per la ripartenza. Come riferisce la redazione di SportMediaset, la prima possibilità, ripartendo dalla 27esima giornata, prevederebbe di giocare i recuperi il 17 giugno e finire il campionato il 1° agosto con la finale di Coppa Italia fissata per il 22 luglio. La seconda ipotesi prevede invece il via il 20 giugno, i recuperi il 24 giugno, niente Coppa Italia e ultima giornata sempre il 1° agosto.

BEFFA NAPOLI – Con la cancellazione della Coppa Italia arriverebbe una beffa per il Napoli, forte della vittoria in trasferta nella semifinale d’andata in quel di San Siro contro l’Inter. Se la Coppa dovesse essere sospesa, a settima classificata in Serie A sarebbe direttamente qualificata alla prossima Europa League-tuttonapoli.net-

 

 

 

(ANSA) – ROMA, 03 MAG – Cristiano Ronaldo si sta apprestando a tornare in Italia, come previsto dalla Juve che ha richiamato i suoi giocatori all’estero dopo l’ok agli allenamenti individuali dal Viminale, ma è bloccato dalla limitazioni di volo imposto dalle autorità portoghesi. Lo sostiene l’emittente tv TVI, sostenendo che l’aereo personale che deve riportare l’attaccante a Torino è bloccato in queste ore a Madrid. L’atterraggio sarebbe previsto a Funchal, capitale dell’isola di Madeira, ma per tre volte i piani di volo sono stati bocciati. Ronaldo, sottolineano i media portoghesi, rimane cosi’ per ora nella sua villa di Canical. (ANSA).

 

 

 

E’ stato appena diramato il bollettino giornaliero da parte della Protezione Civile per quanto riguarda l’emergenza Coronavirus. Le persone attualmente positive in Italia sono 100.179 con un decremento di -525 rispetto a ieri. Cresce anche il numero di guariti, ad oggi 81.654 con un incremento rispetto a ieri di +1740. Cala il numero dei decessi che arriva ad un totale di 28.884 con un incremento di +174 deceduti. Calano ancora i ricoverati in terapia intensiva: ad oggi sono 1.501, con un decremento di -38 rispetto a ieri. Il totale dei tamponi effettuati nelle ultime 24 ore è di 44.935 per un totale di 2.153.772. Il totale di casi positivi è di 210.717 con un incremento di +1.389.

Attualmente positivi: 100.179
Deceduti: 28.884 (+174, +0,6%)
Dimessi/Guariti: 81.654 (+1.740, +2,2%)
Ricoverati in Terapia Intensiva: 1.501 (-38, -2,5%)
Tamponi: 2.153.772 (+44.935)
Totale casi: 210.717 (+1.389, +0,7%) tuttonapoli.net-

 

 

AGGIORNAMENTO DELL’UNITA’ DI CRISI DELLA REGIONE CAMPANIA

Il punto alle ore 23.59 di ieri con i casi riscontrati in Campania suddivisi per province:

Totale positivi: 4.484
Totale tamponi: 86.498

Totale deceduti: 364
Totale guariti: 1.394 (di cui 1360 totalmente guariti e 34 clinicamente guariti. Vengono considerati clinicamente guariti i pazienti che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione virologicamente documentata da SARS-CoV-2, diventano asintomatici per risoluzione della sintomatologia clinica presentata ma sono ancora in attesa dei due tamponi consecutivi che ne comprovano la completa guarigione)

Il riparto per provincia:

Provincia di Napoli: 2.468 (di cui 928 Napoli Città e 1540 Napoli provincia)
Provincia di Salerno: 662
Provincia di Avellino: 469
Provincia di Caserta: 424
Provincia di Benevento: 183
Altri in fase di verifica Asl: 278 tuttonapoli.net

 

 

Lunga intervista realizzata da Sky al direttore sportivo della Juventus Fabio Paratici in merito al futuro di Gonzalo Higuain: “Quando è partito, era molto preoccupato in generale. E’ un ragazzo speciale, molto sensibile e le sue vicende familiari lo hanno colpito molto. Gonzalo sta facendo una stagione straordinaria e speriamo che continui ancora con noi per l’anno che gli resta di contratto”-tuttonapoli.net-

 

 

ROMA – Congiunti, lavoro, seconde case… Il ministero dell’Interno in una circolare diramata domenica 3 maggio fa chiarezza su alcuni temi elativi agli spostamenti nella fase 2. CLICCA QUI PER SCARICARE LA CIRCOLARE DEL MINISTERO.

E’ consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza ma una volta rientrati, “non saranno più consentiti spostamenti al di fuori dei confini della regione in cui ci si trova”, a meno che non ci siano “comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute”.

Si legge nella circolare del Viminale inviata ai prefetti sulle prescrizioni in vigore da lunedì 4 maggio fino al 17 maggio.

Il termine congiunti ricomprende “i coniugi, i rapporti di parentela, affinità e di unione civile, nonché le relazioni connotate da ‘duratura e significativa comunanza di vita e di affetti’”, come stabilito da una sentenza della Cassazione del 2014.

L’ambito a cui si riferisce l’espressione congiunti, viene spiegato nel documento, “può ricavarsi in modo sistematico dal quadro normativo e giurisprudenziale”.

E l’autocertificazione quando servirà?
Nessun riferimento al modulo di autocertificazione per gli spostamenti nella circolare.

Il testo si limita a segnalare che le circostanze giustificative sugli spostamenti, in caso di controlli, “possono essere forniti nelle forme e con le modalità consentite”.

Tra quest’ultime rientra anche il modulo che ha accompagnato gli italiani in queste settimane di lockdown. Per la giustificazione lavorativa può essere esibita “adeguata documentazione fornita dal datore di lavoro (tesserini e simili)”.

Riguardo alle prescrizioni sugli spostamenti, la valutazione dei casi concreti “dovrà essere affidata ad un prudente ed equilibrato apprezzamento…che conduca ad un’applicazione coerente delle disposizioni contenute” nel Dpcm sulla Fase 2.

Così il Viminale nella circolare ai prefetti che invita a trovare il punto di equilibrio tra la salvaguardia della salute pubblica da perseguire essenzialmente con il divieto di assembramento e “l’esigenza di contenere l’impatto sulla vita quotidiana dei cittadini”.

Il Viminale chiarisce quindi che resta il divieto di trasferirsi o spostarsi, con mezzi di trasporto sia pubblici che privati, in una regione diversa rispetto a quella in cui ci si trovi, tranne che per “comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza, o per motivi di salute”

Sì agli allenamenti individuali per squadre.
L’ultimo Dpcm aveva già aperto alle sessioni di allenamento, a porte chiuse, degli atleti professionisti e non professionisti di discipline sportive individuali, riconosciuti di interesse nazionale da Coni, Comitato paralimpico e rispettive federazioni.

Ora la circolare, firmata dal capo di Gabinetto del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, autorizza anche alla ripresa degli allenamenti per atleti di discipline non individuali, “sulla base di una lettura sistematica delle varie disposizioni, suffragata da un orientamento condiviso in sede interministeriale”.

Il Viminale precisa però che è consentito il rientro presso il proprio domicilio o la propria residenza. Una volta fatto rientro, però, non sarà più possibile spostarsi. Come già sottolineato da Palazzo Chigi, non sarà più necessaria l’autocertificazione per giustificare gli spostamenti legati al lavoro: sarà sufficiente mostrare un tesserino professionale. Chi ha febbre o sintomi respiratori, invece, dovrà tassativamente restare a casa. (Fonte Ministero dell’Interno).

 

 

 

 

ROMA – Coronavirus in Italia: morti, contagi e guariti. I numeri giorno per giorno dal 26 febbraio.

ATTUALMENTE POSITIVI: 100.179

TOTALE DEI MORTI: 28.884

TOTALE DEI GUARITI: 81.654

CASI TOTALI DA INIZIO EPIDEMIA: 210.717

Nella tabella i numeri giorno per giorno dall’inizio dell’epidemia in Italia.

(aggiornato al 3 maggio)

Data Morti Contagiati Guariti
26 febbraio 2 78 2
27 febbraio 5 250 42
28 febbraio 4 238 1
29 febbraio 8 240 4
1 marzo 5 566 33
2 marzo 18 342 66
3 marzo 27 466 11
4 marzo 28 587 116
5 marzo 41 769 138
6 marzo 49 778 109
7 marzo 36 1247 66
8 marzo 133 1492 33
9 marzo 97 1797 102
10 marzo 168 977 280
11 marzo 196 2313 41
12 marzo 189 2651 213
13 marzo 250 2547 181
14 marzo 175 3497 527
15 marzo 368 3590 369
16 marzo 349 3233 414
17 marzo 345 3526 192
18 marzo 475 4207 1084
19 marzo 427 5322 415
20 marzo 627 5986 689
21 marzo 793 6557 943
22 marzo 650 5559 952
23 marzo 602 4790 408
24 marzo 743 5249 894
25 marzo 683 5210 1036
26 marzo 712 6153 999
27 marzo 969 5959 589
28 marzo 889 5974 1434
29 marzo 756 5217 646
30 marzo 812 4050 1590
31 marzo 837 4053 1109
1 aprile 727 4782 1118
2 aprile 760 4668 1431
3 aprile 766 4585 1480
4 aprile 681 4805 1238
5 aprile 525 4316 819
6 aprile 636 3599 1022
7 aprile 604 3039 1555
8 aprile 542 3836 2099
9 aprile 610 4204 1979
10 aprile 570 3951 1985
11 aprile 619 4694 2079
12 aprile 431 4092 1677
13 aprile 566 3153 1224
14 aprile 602 2972 1695
15 aprile 578 2667 962
16 aprile 525 3786 2072
17 aprile 575 3493 2563
18 aprile 482 3491 2200
19 aprile 433 3047 2128
20 aprile 454 2256 1822
21 aprile 534 2729 2723
22 aprile 437 3370 2943
23 aprile 464 2646 3033
24 aprile 420 3021 2992
25 aprile 415 2357 2622
26 aprile 260 2324 1808
27 aprile 333 1739 1696
28 aprile 382 2091 2317
29 aprile 323 2086 2311
30 aprile 285 1872 4.693
1 maggio 269 1965 2304
2 maggio 192 1900 1665
3 maggio 174 1389 1740 blitzquotidiano.it

 

 

 

 

ROMA – In calo l’incremento dei casi totali di coronavirus in Italia: sono 1.389 rispetto a ieri, 2 maggio, che invece aveva registrato un incremento di 1.900 rispetto alle 24 ore precedenti.

Il totale di casi (comprendente positivi, guariti e deceduti) è ora di 210.717.

Nel dettaglio, i casi positivi al coronavirus – stando al bollettino del Dipartimento nazionale della Protezione civile – sono oggi 100.179 (-525 su ieri), i guariti sono 81.654 (+1.740 su ieri) e le persone decedute 28.884 (+174 su ieri, risultando questo l’incremento più limitato negli ultimi due mesi).

Le persone attualmente ricoverate sono 17.242, con un decremento di 115 unità rispetto a ieri; quelle in terapia intensiva sono 1.501 (-38 su ieri) e quelle in isolamento domiciliare sono 81.436 (-372 su ieri), pari al 81% degli attualmente positivi.

Quest’ultimo è un calo importante dopo due giorni di risalita, anche se questa era limitata nei numeri, perché evidenzia una volta di più il trend in discesa della curva epidemiologica del coronavirus nel nostro Paese.

Il numero totale di tamponi eseguiti è salito a 2 milioni 153mila 772 (con un incremento intorno ai 45mila), mentre quello dei tamponi poi testati in laboratorio è pari a 1 milione 456mila 911 (con un incremento di circa 27mila).

Nel dettaglio per aree regionali, i casi attualmente positivi sono 36.926 in Lombardia, 15.638 in Piemonte, 9.045 in Emilia-Romagna, 7.299 in Veneto, 5.328 in Toscana, 3.551 in Liguria, 4.385 nel Lazio, 3.198 nelle Marche, 2.726 in Campania, 1.247 nella Provincia autonoma di Trento, 2.955 in Puglia, 2.203 in Sicilia, 1.087 in Friuli Venezia Giulia, 1.868 in Abruzzo, 665 nella Provincia autonoma di Bolzano, 183 in Umbria, 689 in Sardegna, 109 in Valle d’Aosta, 702 in Calabria, 194 in Basilicata e 181 in Molise. blitzquotidiano.it

 

 

 

ROMA – “Ieri sera abbiamo fatto un passo avanti con il Comitato tecnico scientifico” sulla questione del termoscanner alla ripresa delle messe, “c’era una difficoltà enorme, il Cts consapevole di come molti italiani stiano assumendo sempre maggiore responsabilità” rispetto alle norme da osservare contro il Coronavirus “ha accettato di non rendere vincolante questa disposizione.

Quindi, il termoscanner richiesto in un primo momento, non è più considerato tale“.

Lo ha detto il portavoce Cei, don Ivan Maffeis, alla trasmissione radio “La Finestra su San Pietro” del Gr1.

“Sarebbe inopportuno fare corse in avanti, perché il bene comune, che è il bene di tutti, ci invita a camminare insieme a tutte le Chiese sorelle d’Italia, che vivono la pandemia in condizioni differenti” ha aggiunto il presidente della Cei, il cardinale Gualtiero Bassetti, celebrando la messa nella cappella di Sant’Onofrio della cattedrale di Perugia, della quale è arcivescovo.

La Cei ringrazia il governo
“Un pensiero di sincera gratitudine mi sento in dovere di esprimerlo al Ministro della Salute e all’intero Comitato tecnico-scientifico: questa tempesta, inedita e drammatica, ha posto sulle loro spalle un carico enorme in termini di responsabilità” ha detto il Cardinale Bassetti, ricordando:

“Come Chiesa abbiamo condiviso, certo con sofferenza, le limitazioni imposte a tutela della salute di tutti, senza alcuna volontà di cercare strappi o scorciatoie, né di appoggiare la fuga in avanti di alcuno; ci siamo mossi in un’ottica di responsabilità, a tutela soprattutto dei più esposti.

Alla vigilia di quella che ci auguriamo possa essere una rinascita per l’intero Paese, ribadisco l’importanza che non si abbassi la guardia ma, come abbiamo ripetuto in questi mesi, si accolgano le misure sanitarie nell’orizzonte del rispetto della salute di tutti, come pure le indicazioni dei tempi necessari per tutelarla al meglio”. (fonte ANSA)

 

 

 

NAPOLI – Il Napoli Calcio vuole tornare ad allenarsi ma vuole farlo nella massima sicurezza.

Da domani il Napoli farà partire l’operazione che prevede i tamponi per tutti i calciatori della rosa, in vista della possibile ripresa degli allenamenti.

Il club azzurro, si apprende da fonti qualificate, farà i test ai calciatori probabilmente direttamente a casa loro, aspettando poi i risultati.

A Castel Volturno (Caserta), intanto, il centro tecnico viene preparato per accogliere il ritorno in campo di Mertens e compagni che avverrà dopo il risultato dei tamponi, probabilmente giovedì.

In un primo momento, il Governo aveva fissato la ripresa degli allenamenti dei calciatori nei loro centri sportivi il 18 maggio ma nelle ultime ore il Viminale ha dato l’ok per il 4 maggio.

Molte società di calcio si muoveranno come il Napoli.

La Roma ha già fatto sapere che riprenderà gli allenamenti il 7 maggio dopo aver sottoposto tutti i calciatori della sua rosa a tamponi e visite mediche.

Il Viminale ha dato l’ok ai club di Serie A perché effettivamente è più sicuro far allenare i calciatori nei centri sportivi che farli correre nel parco insieme a tutti gli altri cittadini italiani.

La presenza delle stelle della Serie A nei parchi avrebbe creato notevoli problemi di ordine pubblico (fonte Ansa).

 

 

 

 

ROMA – I calciatori di Serie A potranno tornare ad allenarsi nei centri sportivi dei loro club a partire da domani.

In un primo momento si era parlato del 18 maggio ma poche ore fa il Viminale ha dato l’ok per la ripresa degli allenamenti già da lunedì.

Ma non tutte le società di Serie A torneranno in campo da lunedì, riportiamo di seguito il calendario con le date note.

Il Bologna ha fatto sapere che i suoi calciatori torneranno ad allenarsi agli ordini di Sinisa Mihajlovic dal cinque maggio.

Il Brescia di Mario Balotelli non tornerà ad allenarsi lunedì e ha fatto sapere che comunicherà la data della ripresa nelle prossime ore.

Il Cagliari Calcio dovrebbe tornare ad allenarsi nel suo centro sportivo già nella giornata di lunedì 4 maggio.

L’Inter ha fatto sapere che tornerà ad allenarsi il cinque maggio.

Gli allenamenti avverranno nel rispetto del distanziamento sociale e delle norme fissate dal Governo per combattere l’emergenza coronavirus.

La Lazio ha fatto sapere che i suoi calciatori torneranno ad allenarsi mercoledì 6 maggio dopo essersi sottoposti ai tamponi.

Il Lecce non ha fornito ancora una comunicazione ufficiale ma i suoi calciatori potrebbero tornare ad allenarsi già da domani.

Parma e Spal hanno fatto sapere che riprenderanno gli allenamenti solamente dopo l’emanazione del protocollo sanitario.

I calciatori del Verona dovrebbe riprendere ad allenarsi nel corso della prossima settimana mentre quelli del Sassuolo saranno già in campo lunedì 4 maggio.

I calciatori della Roma riprenderanno ad allenarsi il 7 maggio dopo aver sostenuto le visite mediche. blitzquotidiano.it

 

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.