Fra calcio e cronaca

Nove anni in Italia prima di girare l’Europa fino a ritrovarsi a casa, in quarantena, nella sua Malaga, in attesa che l’incubo svanisca. Fernando Tissone, 33 anni, sorridente centrocampista italo-argentino, sogna il ritorno nel nostro campionato: era in trattativa con diversi club prima dello stop e spera di riprendere presto quei discorsi interrotti. In passato è stato vicino al Napoli, oggi si lascia incantare dalle giocate di Fabian Ruiz: “È un giocatore che fa la differenza” dice a Tuttonapoli.net. Ci spiegherà perché non prima di averci raccontato il suo lockdown.

Il peggio è alle spalle? “Ce lo auguriamo tutti. Ma ho diversi dubbi. Come in Italia, la situazione qui in Spagna è stata dura. Lentamente usciremo dal tunnel, ma ci vorrà ancora tempo”.

Il calcio ripartirà? “Secondo me no. In Francia, in Belgio e in Olanda il campionato è finito e anche la Liga, come la Seria A, non ha certezze sulla ripresa. La prossima settimana cominceranno gli allenamenti in piccoli gruppi, poi bisognerà aspettare. Ma il rischio contagio resta altissimo”.

Le manca la Serie A? “Tanto perché sono stato bene, ho vissuto 9 anni fantastici, ho giocato in Champions e in Europa League con squadre arrivate lì come sorprese ma meritevoli del traguardo. Ho girato ovunque, sono stato in Spagna e in Portogallo, ma la Serie A ha qualcosa di speciale”.

Tornerà? “Ci spero. Prima del Covid-19 ero in trattativa con diverse società, ora è tutto fermo, attendo notizie e spero che qualcosa torni a muoversi”.

È mai stato vicino al Napoli? “Sì. Nel 2009 quando ero all’Udinese potevo trasferirmi al Napoli nella sessione invernale. C’era Marino che mi voleva, ma l’Udinese si oppose e non mi lasciò partire. Fu un peccato. Poi in estate andai alla Samporia”.

Un argentino a Napoli sarebbe stato accolto a braccia aperte. “Un traguardo speciale per uno come me che adora Maradona. Guardo le sue cassette da quando avevo 5-6 anni. È il mio idolo, ho avuto la fortuna di conoscerlo e giocare insieme a lui alla partita della pace col Papa. All’Atalanta conoscevano bene la mia passione…”.

Perché? “Avevo la sua foto sotto la maglietta. In una partita con la Fiorentina feci due assist, finì 2-2: a fine gara esultammo togliendoci la maglietta e tutti parlarono della mia, di casacca, col volto di Maradona. Ovviamente avevo la sua foto con l’Argentina. Quella col Napoli non avrei potuto indossarla…” e ci scappa un sorriso.

Seguiva il Napoli attuale? “Sì e mi piace tantissimo Fabian Ruiz. È un giocatore che fa la differenza, che in una sola partita ricopre più ruoli. Per un allenatore è una fortuna averlo in rosa. In Spagna ne parlano tutti e già quando era al Betis notai le sue qualità. Era ragazzino ma sembrava avesse 30 anni”.

Icardi, che ha conosciuto alla Samp, è stato vicino al Napoli diverse volte. “Lui segnò il primo gol con la Samp grazie a un mio assist. In area di rigore pochi sono forti come lui. Se va a Napoli può anche diventare il capocannoniere del campionato. Il suo segreto è la personalità, ha la presunzione positiva dei bomber. Vedi Ibra: è simpatico per i compagni e antipatico per gli avversari. Ma è Ibra proprio per questo”. tuttonapoli.net-

 

 

 

Diego De Luca, giornalista di Radio Kiss Kiss Napoli, nel corso di ‘Radio Goal’ ha raccontato alcune notizie raccolte dalla radio ufficiale della SSC Napoli circa la polemica riguardante quell’Inter-Juventus del 2018 dopo le frasi di ieri dell’ex capo della Procura FIGC Pecoraro: “Abbiamo contattato ambienti della procura federale e, in particolare, ambienti che hanno lavorato sugli episodi di Inter-Juventus, ci è stato richiesto l’anonimato. Immediatamente dopo la partita la Procura FIGC chiese l’acquisizione delle immagini degli episodi controversi. La cosa strana è che questi file audio-video sono arrivati 5 mesi dopo rispetto alla richiesta e non subito dopo”.

MANCA AUDIO SOLO PER QUELL’EPISODIO – “Ciò che è stato analizzato è materiale audio-video che riguarda anche il VAR. E si sentono i colloqui anche della Sala VAR, tra i due arbitri che sono in quella stanza. E tutte le registrazioni arrivano. Per quell’episodio controverso di Pjanic su Rafinha, il video arriva ma con un audio non da stadio. In realtà, non c’è l’audio internazionale, l’audio di fondo, l’audio ambientale. Manca l’audio solo in merito a quell’episodio”.-tuttonapoli.net-

 

 

 

Interessante retroscena svelato dal Corriere dello Sport in merito alle dichiarazioni dell’ex capo della procura federale Pecoraro sull’audio Orsato-VAR di Inter-Juve per quanto riguarda la mancata espulsione di Pjanic. Ci sono storie incredibili, ed anche poco edificanti, nei dialoghi arbitro-var e spesso il designatore Rizzoli ha dovuto richiamare i suoi a maggior contegno e terminologie meno triviali. E’ vero che il VAR non interviene sui secondi gialli, ma si usano – si legge – alcuni escamotage per aggirare il protocollo ed è avvenuto anche quella sera (il Corriere dello Sport ne parlò già nei giorni successivi alla gara). In realtà è una segnalazione indiretta all’arbitro che spesso viene usata. La frase solita è vicina a “Non è rosso, non è rosso”, quasi per suggerire al collega che il fallo non sarà da espulsione, ma a quel punto è chiaro l’abbaglio e devi almeno ammonirlo. Un suggerimento che quella sera Orsato non ha colto e gli è costato caro: non arbitra l’Inter da quel giorno ed è la più lunga preclusione esistente.-tuttonapoli.net-

 

 

 

Durante questa pausa il Napoli non se ne resta con le mani in mano. Malgrado un mercato di gennaio di protagonista, il club azzurro continua a muoversi e l’ha fatto concretamente prendendo contatti con alcuni giovani del Brescia: Sandro Tonali in primis, su cui c’è una grandissima concorrenza, ma anche il portiere classe 1993 Jesse Joronen e il difensore classe 1997 Andrea Cistana. A riportarlo è Sky Sport.-tuttonapoli.net-

 

 

Un nuovo stop nelle trattative per il rinnovo di Dries Mertens col Napoli. Questo è quanto scrive l’edizione odierna di Repubblica, che racconta di un rallentamento che questa volta sarebbe ‘probabilmente definitivo’.

Le parti si sono allontanate, scrive il quotidiano, l’Inter si è mossa da tempo ma il Chelsea ha accelerato nell’ultimo periodo con il tecnico Lampard che ha fornito garanzie necessarie a Mertens.

La volontà del calciatore sarebbe quella di restare a Napoli, ma la situazione è imprevedibile e per il quotidiano il divorzio è ipotesi concreta.-tuttonapoli.net-

 

 

 

Maurizio Pistocchi, giornalista Mediaset, è intervenuto circa quell’Inter-Juventus del 2018 e l’arbitraggio di Orsato ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli: “In quella partita Orsato ha arbitrato molto male perché ci sono tanti episodi in cui ha sbagliato. Rimane il mistero su questa famosa comunicazione tra Orsato e il VAR sull’episodio di Pjanic. E’ molto strano che il procuratore federale se ne esca con queste dichiarazioni adesso, due anni dopo, facendo accrescere i sospetti sul calcio italiano. Quella partita per Orsato è una macchia nera nella sua carriera”.-tuttonapoli.net-

 

 

Enrico Varriale, volto di Rai Sport, è intervenuto su Twitter sulle polemiche nate dopo le dichirazioni dell’ex Procuratore Federale Pecorare in merito ad Inter-Juventus del 2018.

“É innegabile che Pecoraro abbia sbagliato tempi e contenuti del suo intervento. Detto questo,è innegabile che il mancato secondo giallo di Pjanic in Inter-Juve resti uno dei più inspiegabili e scandalosi errori arbitrali degli ultimi 20 anni. Solo chi è in malafede può negarlo”.-tuttonapoli.net-

 

 

E’ stato appena diramato il bollettino giornaliero da parte della Protezione Civile per quanto riguarda l’emergenza Coronavirus. Le persone attualmente positive in Italia sono 99.980 con un decremento di -199 rispetto a ieri. Cresce anche il numero di guariti, ad oggi 82.879 con un incremento rispetto a ieri di +1225. In linea con i dati di ieri il numero dei decessi che arriva ad un totale di 29.079 con un incremento di +195 deceduti. Calano ancora i ricoverati in terapia intensiva: ad oggi sono 1.479, con un decremento di -21 rispetto a ieri. Il totale dei tamponi effettuati nelle ultime 24 ore è di 37.631 per un totale di 2.191.403. Il totale di casi è di 211.938 con un incremento di +1.389.

Attualmente positivi: 99.980
Deceduti: 29.079 (+195, +0,7%)
Dimessi/Guariti: 82.879 (+1.225, +1,5%)
Ricoverati in Terapia Intensiva: 1.479 (-22, -1,5%)
Tamponi: 2.191.403 (+37.631)

Totale casi: 211.938 (+1.221, +0,6%)

REGIONE PER REGIONE:
Lombardia 78.105 (+577, +0.7%; ieri erano stati +526)
Emilia-Romagna 26.175 (+159, +0.6%; ieri erano stati +166)
Veneto 18.373 (+55, +0.3%; ieri erano stati +94)
Piemonte 27.622 (+192, +0.7%; ieri erano stati +251)
Marche 6363 (+44, +0.7%; ieri erano stati +21)
Liguria 8.412 (+53, +0.6%; ieri erano stati +47)
Campania 4.498 (+14, +0.3%; ieri erano stati +25)
Toscana 9.601 (+38, +0.4%; ieri erano stati +38)
Sicilia 3.255 (+15, +0.5%; ieri erano stati +27)
Lazio 6.847 (+38, +0.6%; ieri erano stati +53)
Friuli-Venezia Giulia 3.076 (+4, +0.1%; ieri erano stati +13)
Abruzzo 3.000 (+4, +0.1%; ieri erano stati +32)
Puglia 4.153 (+9, +0.2%; ieri erano stati +11)
Umbria 1.394 (nessun nuovo caso, come ieri)
Bolzano 2.541 (+5, +0.2%; ieri erano stati +1)
Calabria 1.118 (+4, +0.4%; ieri +2)
Sardegna 1.317 (il dato segna una progressione negativa — -2 — rispetto a ieri: l’andamento deriva da un riconteggio della struttura regionale)
Valle d’Aosta 1.143 (+1, +0.1%; ieri erano stati +6)
Trento 4.258 (+11, +0.3%; ieri erano stati +66)
Molise 301 (nessun nuovo caso, come ieri)
Basilicata 386 (nessun nuovo caso, ieri erano stati +6)

PROVINCIA PER PROVINCIA:

LOMBARDIA
Bergamo 11.538
Brescia 13.122
Como 3.332
Cremona 6.109
Lecco 2.360
Lodi 3.062
Monza Brianza 4.850
Milano 20.254
Mantova 3.201
Pavia 4.522
Sondrio 1.210
Varese 2.838
Altro/in fase di verifica 1.707

EMILIA-ROMAGNA
Piacenza 4.251
Parma 3.227
Reggio Emilia 4.778
Modena 3.747
Bologna 4.590
Ferrara 938
Ravenna 986
Forlì Cesena 1.622
Rimini 2.036
Altro/in fase di verifica 0

VENETO
Padova 3.871
Venezia 2.513
Rovigo 430
Vicenza 2.719
Verona 4.821
Belluno 1.135
Treviso 2.557
Altro/in fase di verifica 327

MARCHE
Ancona 1.819
Pesaro e Urbino 2.571
Macerata 1.034
Fermo 451
Ascoli Piceno 284
Altro/in fase di verifica 204

PIEMONTE
Alessandria 3.593
Asti 1.623
Biella 992
Cuneo 2.553
Novara 2.377
Torino 13.916
Vercelli 1.145
Verbano-Cusio-Ossola 1.065
Altro/in fase di verifica 358

VALLE D’AOSTA
Aosta 1.143
Altro/in fase di verifica 0

TRENTINO ALTO ADIGE
Bolzano 2.541
Trento 4.258
Altro/in fase di verifica 0

TOSCANA
Firenze 3.224
Pistoia 647
Lucca 1.308
Siena 425
Massa Carrara 1.018
Arezzo 651
Pisa 858
Livorno 526
Grosseto 413
Prato 531
Altro/in fase di verifica 0

CAMPANIA
Napoli 2.473
Avellino 469
Benevento 186
Caserta 424
Salerno 662
Altro/in fase di verifica 284

LAZIO
Roma 4.948
Frosinone 567
Rieti 325
Viterbo 397
Latina 505
Altro/in fase di verifica 105

LIGURIA
Savona 1.289
La Spezia 861
Imperia 1.376
Genova 4.878
Altro/in fase di verifica 8

FRIULI VENEZIA GIULIA
Trieste 1.284
Gorizia 189
Udine 957
Pordenone 646
Altro/in fase di verifica 0

SICILIA
Agrigento 135
Caltanissetta 162
Catania 1.009
Enna 418
Messina 550
Palermo 516
Ragusa 92
Siracusa 234
Trapani 139
Altro/in fase di verifica 0

PUGLIA
Bari 1.328
Barletta Andria Trani 379
Brindisi 582
Foggia 1.070
Lecce 497
Taranto 265
Altro/in fase di verifica 32

UMBRIA
Terni 350
Perugia 992
Altro/in fase di verifica 52

ABRUZZO
L’Aquila 242
Chieti 766
Pescara 1.351
Teramo 641
Altro/in fase di verifica 0

MOLISE
Campobasso 226
Isernia 56
Altro/in fase di verifica 19

SARDEGNA
Cagliari 2412
Sud Sardegna 94
Oristano 55
Nuoro 78
Sassari 848
Altro/ in fase di verifica 0

BASILICATA
Potenza 188
Matera 198
Altro/in fase di verifica 0

CALABRIA
Cosenza 459
Reggio Calabria 256
Catanzaro 208
Vibo Valentia 75
Crotone 118
Altro/in fase di verifica 2 tuttonapoli.net-

 

 

 

ROMA – Come è andato il primo giorno della fase 2 nelle principali città italiane? Con 4,4 milioni di persone che sono tornate al lavoro in questo lunedì di primo allentamento del lockdown i trasporti pubblici hanno retto?

Vediamo la situazione delle principali città italiane.

Fase 2 a Milano.
Dopo un avvio sotto tono, verso le 7 di mattina le presenze sui mezzi pubblici e il traffico si sono intensificati.

L’arrivo del primo treno di Trenord a Porta Genova, che porta i pendolari regionali, ha creato confusione per l’effetto gregge.

Ma alla fine i trasporti hanno risposto bene, con i cittadini che scendono dagli autobus se vedono che si stanno riempiendo troppo.

Fase 2 a Roma.
Sul bus in mascherina e a distanza. Alla stazione Termini pochissime le Frecce in circolazione. Molti viaggiatori raccontano che a bordo c’era poca gente per cui è facile tenere le distanze.

Sui treni regionali non ci sono gli adesivi sui sedili, previsti invece sulle Frecce.

Per alcuni il problema è all’arrivo a Roma, come racconta un agente immobiliare che deve necessariamente prendere la metro per raggiungere l’ufficio.

“Questo mi preoccupa un po’, è il primo giorno che torno al lavoro dopo due mesi, ho un po’ paura ma non posso fare diversamente”.

File ordinate nei bar del centro di Roma. Nei locali più grandi sono state attrezzati dei veri e propri percorsi dove il cliente entra, paga, ritira il caffè e subito esce con il suo bicchiere di plastica.

Non sono mancate le lamentele per le attese da parte di chi aveva soltanto pochi minuti di pausa dal lavoro.

In molti locali all’ingresso vengono forniti disinfettanti e in alcuni casi anche i guanti.

Fase 2 a Torino.
Torino si è risvegliata nel traffico: le auto sono tornate a sfrecciare in grande quantità per le strade del centro storico.

A marcare la differenza rispetto all’epoca pre-Coronavirus sono i negozi, che restano chiusi con la sola eccezione dei minimarket e qualche bar e caffetteria che praticano il food delivery.

Quasi tutti i passanti, in strada, indossano la mascherina. Runner e proprietari di cani hanno rimesso piede nel Parco del Valentino.

Fase 2 a Genova.
Senza bambini e ragazzi a scuola, con diversi lavoratori ancora in smart working e alcune attività che rimangono chiuse, il traffico nel primo giorno della Fase 2 a Genova non ha subito una particolare impennata.

Le persone in circolazione, sia con le auto private, che a piedi o sui mezzi di trasporto pubblico non sono certo ai livelli del pre-emergenza coronavirus.

Alle fermate e nelle stazioni personale di Amt e volontari di protezione civile sono presenti per dare informazioni, assistere i passeggeri ed evitare assembramenti.

Qualora vi fossero problemi, il personale dell’azienda di trasporto pubblico genovese deve avvertire la polizia locale. Su bus e metro sono obbligatorie le mascherine.

Qualche passeggero indossa per zelo anche i guanti. I mezzi viaggiano con una capienza ridotta al 50%, con posti a sedere identificabili perché è senza l’adesivo di divieto.

Ci si muove su percorsi protetti nelle stazioni della metropolitana.

Fase 2 a Firenze.
Torna a rianimarsi Firenze dopo il lockdown senza però situazioni caotiche o assembramenti.

Sulle strade cittadine si nota più traffico rispetto ai giorni precedenti anche se non certo ai livelli prima del blocco per il Coronavirus.

Riprende vita anche la stazione di Santa Maria Novella dove si rivedono i pendolari e ci sono molte più persone rispetto alle settimane appena trascorse, mentre i treni regionali sono stati incrementati.

Fase 2 a Napoli.

A Napoli molti gli esercizi commerciali che hanno preferito non riaprire visto il divieto di vendita al banco e le limitazioni nell’ accesso dei clienti.

Più sostenuto invece il traffico rispetto ai giorni scorsi.

“Centinaia di passeggeri costretti a viaggiare ammassati a bordo del treno della ferrovia Cumana che collega l’hinterland di Napoli con il capoluogo.

Lo denuncia, in una nota, Adolfo Vallini dell’Esecutivo Provinciale di Napoli USB Lavoro Privato che allega anche una foto e un video del convoglio Eav (la holding regionale del trasporto pubblico) a bordo del quale, afferma, non si sarebbero rispettati controlli e distanziamento sociale.

Il treno è “partito da Licola verso le 7 e giunto nella stazione di Montesanto alle 7.50”. “Una situazione drammatica che mai ci saremmo aspettati di vedere, in barba alle linee guida emanate del Ministero dei Trasporti e Infrastrutture”, aggiunge Vallini.

Fase 2 a Venezia.
Primo giorno della fase 2 ordinato, ma senza alcun turista per Venezia, che vede ripartire le attività lavorative ma senza il vitale comparto turistico.

Anche il ponte di Calatrava, che collega piazzale Roma alla stazione, viene transitato ma senza gli ormai consueti turisti con trolley.

Fase 2 a Bari.
E’ l’aumento del traffico di mezzi privati la cosa che più si nota a Bari nella prima giornata di allentamento delle misure del lockdown.

All’uscita della stazione ferroviaria i tassisti sono delusi: “Siamo qui dalle 5 del mattino ma non abbiamo avuto nemmeno un cliente, non è cambiato nulla e pare che oggi non arrivino treni dal Nord. Da marzo stiamo solo perdendo soldi, non abbiamo più una lira”.

All’interno della stazione, invece, sono comparsi i distanziometri sul pavimento ma non c’è molta gente in arrivo né in attesta di prendere un treno. (Fonte Ansa).

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.