Cronaca e calcio

(di Arturo Minervini) – Non può finire nel vuoto. Non può cadere l’occasione per fare chiarezza su un campionato finito in modo balordo. Le parole dell’ex Procuratore Federale Pecoraro sull’audio mancante di Inter-Juve relativo al fallo di Pjanic su Rafinha sono una grande occasione, per tutti.

Premessa. Qualche professore, sempre pronto a salire in cattedra quando c’è da difendere una squadra in particolare, è venuto fuori e ci ha raccontato che quell’audio non esiste perché semplicemente non era episodio in cui il Var poteva intervenire. Ma cosa significa? Ma è chiaro che la registrazione avvenga per tutta la gara, anche perché a priori non si può certo stabilire cosa accadrà e quando il Var potrà intervenire. L’audio della gara è integrale e poi vengono prese le parti più interessanti ai fini dello studio dei meccanismi del Var (le registrazioni venivano fatte per l’Ifab, che aveva modo di comprendere le dinamiche tra arbitro di campo e quello al monitor).

Fatta questa premessa, necessaria per non fare la parte dei fessi, andiamo oltre. Andiamo a casi in cui evidentemente il Var poteva intervenire ed in maniera clamorosa non è intervenuto oppure è stato ignorato dall’arbitro di campo. Se Pecorare ha fatto quella richiesta per Inter-Juve, spetterebbe proprio al Napoli adesso azionare il sistema per ricevere le registrazioni relative a Cagliari-Juve e Lazio-Juve dello stesso campionato.

Il fallo di Bernardeschi. A Cagliari il clamoroso tocco di braccio del bianconero fu ignorato da Calvarese, nonostante dal Var evidentemente fosse arrivata segnalazione. In quel caso ci sarà stato un dialogo che adesso tutti hanno il diritto di ascoltare. Per capire, per toglierci la patina dal dubbio che evidentemente è ancora fissa davanti agli occhi.

Benatia travolge Lucas Leiva. Il 3 marzo dello stesso anno a Roma accade l’impensabile. Il difensore della Juve spazza via Lucas Leiva in area di rigore bianconera, ma il livornese Banti decide di non intervenire clamorosamente. Possibile che dal Var nessuno gli abbia segnalato la cosa? Difficile. Ecco perché sarebbe interessante ascoltare anche quel dialogo. L’elenco sarebbe lunghissimo, ci sarebbe anche Fiorentina-Juve ed il rigore prima assegnato e poi revocato ai viola dopo cinque minuti di attesa. Scene surreali, di un campionato surreale, di una gestione arbitrale surreale.

De Laurentiis allora parlò di rigori che mancavano ad altre squadre che avevano indirizzato la corsa scudetto. Ora, a distanza di anni, ha la possibilità di togliersi qualche sassolino dalla scarpa e di consegnare un minimo di giustizia a chi, in quel periodo, si è sentito defraudato restituendogli almeno la verità. -tuttonapoli.net-

 

 

 

La crisi economica dela Ligue1 si fa già sentire ed il Nizza molla Adam Ounas. La squadra francese, attraverso un comunicato apparso sul sito ufficiale, ha chiarito che non eserciterà l’opzione di acquisto per il giocatore franco-algerino (fissata a 25mln di euro, dopo 2mln già versati per il prestito oneroso). Ounas, dunque, tornerà al Napoli dopo l’esperienza francese che lo ha visto impiegato per 19 volte, collezionando 4 gol e 4 assist, con un infortunio che nei mesi scorsi l’ha condizionato.-tuttonapoli.net-

 

 

 

 

Oggi comincia la Fase 2 del Napoli, che da stamattina seguirà i protocolli per avvicinarsi al centro tecnico di Castel Volturno, già sanificato. Tamponi a domicilio per tutti. L’edizione odierna del Corriere dello Sport fa sapere che giovedì ci sarà un altro tampone per la squadra, che si sottoporrà agli esami sierologici e da venerdì comincerà ad allenarsi. Il training center ha tre campi, ci saranno gruppi di 4 sui tre campi e poi si alterneranno nel secondo turno. Si partirà al mattino. Le sedute saranno gestite da Gattuso e il suo staff, pronto lavoro aerobico ma anche tecnica col pallone. -tuttonapoli.net-

 

 

 

Il Governatore della Campania Vincenzo De Luca, attraverso i canali social della Regione, ha parlato con una diretta streaming di quella che è la fase 2: “Ritengo opportuno darvi un’informazione rapida sulla giornata di ieri. Ieri la giornata prevedeva rientri dal Nord in Campania, eravamo preoccupati che potesse arrivare qualche focolaio.

Devo dirvi che la situazione è sotto controllo, non abbiamo avuto problemi particolari. Abbiamo fatto controlli su 2mila persone arrivate con treni, macchine, agenzie di autonoleggio a Capodichino, abbiamo avuto ieri 15 persone che avevano la temperatura superiore a 37.5 gradi, abbiamo fatto 320 test rapidi per avere un primo screening, abbiamo fatto poi le verifiche con 19 tamponi con situazioni che sembravano delicate, ad oggi 17 sono negativi ed aspettiamo i risultati di altri 2 tamponi. Alle Asl abbiamo registrato già 600 persone che sono adesso in isolamento.

Per quanto riguarda i controlli attualmente in atto, proseguiremo anche per i prossimi giorni, abbiamo i nuclei delle Asl, la protezione civile regionale, le forze dell’ordine, che sono impegnate nel prosieguo di questi controlli. Riguardo le stazioni ferroviarie, manterremo per questa settimana ad Aversa, Caserta, Villa Literno e le stazioni di Napoli, Salerno e Benevento. Per le autostrade manterremo i controlli al casello di Napoli Nord, Caserta Nord-Sud, Santa Maria Capua Vetere, Capua, Caianello, ai caselli di Avellino est-ovest, Baiano, Benevento, Mercato Sanseverino, ai caselli di Grottaminarda, Lacedonia, ed oltre ovviamente all’aeroporto di Capodichino. Da Lunedì saranno consentiti gli ingressi alle isole, ci prepariamo ai massimi controlli per quelli che arriveranno ad Ischia, Procida e Capri.

A Castelvolturno abbiamo dato indicazione all’Asl di moltiplicare i controlli sui migranti che sono andati a lavorare, approfitto per chiarire che alcuni irresponsabili avevano detto che arrivavano sul litorale domitio 20mila extracomunitari, ovviamente è un’idiozia. Abbiamo detto che a quelle persone che avrebbero ripreso l’attività lavorativa avremo fatto dei controlli aggiuntivi per garantire tranquillità. Faremo il doppio dei controlli su quelli che già sono su questi territori. E’ un lavoro snervante che dobbiamo fare ma non possiamo rilassarci nemmeno per una settimana, o mezza giornata. Se facciamo questi controlli ossessivi allora saremo più tranquilli.

Approfitto per ricordare che in Campania l’uso della mascherina è obbligatorio, vi prego di rispettare queste regole. Per quanto riguarda i contributi alle micro-imprese e professioni, abbiamo già emesso 4500 mandati di pagamento alle imprese, nel giro di 24/48 ore le banche faranno gli accrediti. Abbiamo fatto mandati di pagamento per 3300 professionisti, molti geometri, e da domani partiamo con i mandati di pagamento per 20mila avvocati. Attendiamo che anche altri ordini professionali ci diano informazioni definitive. Da domani cominciano con i 20mila avvocati. Da metà maggio pagheremo i contributi per gli studenti universitari.

Infine avremo nei prossimi giorni incontri con una serie di categorie, soprattutto commercianti ed artigiani e varie attività. Per quanto riguarda il mondo del commercio, artigianato, parrucchieri, estetisti, la competenza è del Governo nazionale, noi ne approfittiamo per avere incontri di approfondimento per dare poi indicazioni anche al Governo. Il primo incontro giovedì con ristoranti, bar, pasticcerie, poi con il mondo dello Sport sabato 9, incontro tra la task force con parrucchieri, estetiste, barbieri, balneari lunedì 11 e proseguiremo così. La Campania è entrata in una fase che potremo definire “La Campania verso la normalità, verso la ripresa”. La Task Force regionale darà quotidianamente chiarimenti che vengono richiesti. Abbiamo associazioni che ci chiedono, e la task force darà quotidianamente se necessario dei chiarimenti. Bisogna fare tutto un passo alla volta, in maniera ordinata, l’obiettivo è favorire la ripresa ma facendo in modo di non dover chiudere tra due settimane. Grande apertura, vicinanza a tutti ma facendo in modo che le cose che apriamo non dovremo chiuderle tra due settimane. Guardiamo con fiducia alle settimane che abbiamo d’avanti”.-tuttonapoli.net-

 

 

 

 

Vincenzo Spadafora, ministro dello Sport, ha parlato al Corriere della Sera del futuro del calcio: “La maggioranza degli italiani non vede di buon occhio la ripresa del campionato. Ma io non bado in questo momento ai sondaggi. Il calcio è un mondo importante del Paese, lo conosco bene a differenza di chi vuol far passare un messaggio diverso. Legittimi gli interessi economici, ma quando si va su altro tipo di attacchi, pressioni e strumentalizzazioni, questo atteggiamento non fa bene a nessuno.

Io contrario alla ripartenza? Sarebbe surreale per un ministro dello Sport demonizzare il calcio. Mi auguro di ripartire, ma lo deciderà il governo. Dal 18 maggio riprenderanno gli allenamenti di squadra. Sul campionato ci baseremo su elementi scientifici, oggi non disponibili. A metà maggio si potrà fare una previsione realistica.

Non esiste una mia contrarietà, ma la volontà di valutare la ripartenza solo se si salvaguarda la salute delle persone all’interno del gruppo squadra. Poi rivendico pari dignità con gli altri sport e gli sport di base. Tutelo talmente tanto la ripartenza che ho convocato io la prima riunione con Figc e Leghe per cercare una soluzione. Ricominciare a giocare pone una serie di questioni legate a trasporti, alberghi, a centinaia di persone che si muovono. Di chi è la responsabilità? Il protocollo dovrà definire anche questo”.-tuttonapoli.net-

 

 

 

 

Sono stati diramati i dati di oggi dell’emergenza Coronavirus in Italia. Il numero totale delle persone attualmente positive sono 98.467 con un decremento di -1.513 unità. Aumenta anche il numero dei guariti, con +2.352 dimessi e guariti per un totale di 85.231 guarigioni (ieri +1225). Oggi si registrano purtroppo anche +236 decessi (ieri erano +195) che porta il totale a 29.315 dall’inizio dell’emergenza.

• Attualmente positivi: 98.467 (-1513)
• Deceduti: 29.315 (+236, +0,8%)
• Dimessi/Guariti: 85.231 (+2.352, +2,8%)
• Ricoverati in Terapia Intensiva: 1.427 (-52, -3,5%)
• Tamponi: 2.246.666 (+55.263)

Totale casi: 213.013 (+1.075, +0,5%) tuttonapoli.net

 

 

Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli: “All’uscita da questo tunnel potremo uscire diversi e migliori, non è detto che lo saremo ovviamente. Usciamo mettendo al primo posto la cura, la prevenzione ed i diritti delle persone. Ogni qualsiasi progetto, che sia politico, sociale o culturale, si appella al chiodo della sicurezza. Abbiamo cercato di cogliere questa occasione per migliorare la qualità della vita nella nostra città, Palermo è tra le città italiane con meno contagi e meno decessi, questo si unisce alla solidarietà piena per chi vive ed ha vissuto tragedie terribili. Serie A che riparte da Palermo? Sono in continuo contatto con Spadafora e Malagò, è chiaro che ogni sport è diverso dall’altro. Non chiediamo al Governo quando si riparte, ma cosa bisogna fare per farlo”. tuttonapoli.net-

 

 

 

In diretta su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Massimo De Santis, ex arbitro, soffermatosi sulle ultime polemiche legate alla dichiarazioni di Pecoraro: “Mi domando a che cosa serve la procura federale nell’ambito della FIGC se poi si agisce solo su input della Procura della Repubblica. La domanda che mi pongo su Orsato è come si fa a non prendere un provvedimento in tal senso. Come tutti gli arbitri anche lui può sbagliare, ma un tempo gli errori potevamo vederli solo dopo, oggi ci sono soggetti in una stanza con dei monitor ed in tempi rapidi davanti ad un replay non sanno prendere decisioni? La gente vuole che una partita di calcio termini senza contestazione, fermo restando che esisterà sempre almeno un parere controverso. Ma in casi come quello di Orsato e tanti altri, se mettiamo l’ausilio televisivo, 60 mila persone dallo stadio e i milioni che stanno a casa hanno possibilità di capire.

Valeri e Orsato hanno fatto finta di non vedere? Da arbitro per la posizione di Orsato dovrebbe aver visto che lì c’è un provvedimento disciplinare. Puoi sbagliare sul rosso o giallo, ma il provvedimento c’è tutto. Il file audio potrebbe non esserci mai stato, perché Valeri, sbagliando, in quel momento l’ha ritenuto da ammonizione e quindi non è intervenuto. Perché gli audio della partita non vengono messi su un nastro e consegnati alla Procura? Al termine della gara, non dopo 18 mesi.

Perché Pecoraro non ha messo in atto i suoi poteri? Sulle chiacchiere è nato Calciopoli e potrebbe nascere un altro processo rimettendo il calcio sotto accusa. Per il campionato oggetto di Calciopoli, non c’è un episodio contestato, oggi lo facciamo perché è impossibile fare cose così eclatanti con l’aiuto della tecnologia. Su un campionato, la partita chiave è quella dell’ultima giornata, in questo periodo sento ancora alcuni giocatori dell’Inter per il famoso 5 maggio in cui persero e vanno a vedere le partite di 5 mesi prima. Orsato sbagliò tutta la partita Inter-Juve, ma un qualsiasi arbitro, anche un ragazzo dell’Eccellenza, messo nella stessa posizione di Orsato, l’unico dubbio che può avere è se cacciare il cartellino giallo o rosso. In una partita così importante, se fossi stato al VAR l’avrei chiamato e gli avrei detto che magari non è rosso, ma almeno giallo sì. Altrimenti che ci sto a fare davanti al monitor?

Sudditanza psicologica? Quando scendi in campo tanti ragionamenti non li fai. Molti arbitri sono intimoriti ad oggi, ma se io avessi avuto la fortuna di arbitrare in questo momento con tutti questi strumenti, avrei potuto arbitrare camminando. Hai tutte le possiblità di poter decidere con tranquillità, un arbitro con gli attributi va a bordo campo a rivedere l’azione. Stanno attaccati ai protocolli, ma se neanche Valeri si è accorto che quello era quantomeno giallo, è una classe arbitrale da cancellare. L’espulsione di Zidane arrivò per via contorta, ma fu giusta. La personalità ed il carattere fanno la differenza, ma è indubitabile che il calcio è stato invaso dal mezzo televisivo. Pecoraro perché ha aperto l’indagine adesso, dopo un anno e mezzo? Questo è il problema e la cosa più brutta. Al processo di Napoli dissi di prendere le partite per cui fui accusato, il PM mi rispose che prendendo i filmati non c’erano episodi che avrebbero potuto condannarmi perché troppo bravo. Sono stati tutti bravi, io portai a far vedere che i tabulati erano falsificati in un file Excel e la Procura non ha più voluto vedere”.-tuttonapoli.net-

 

 

 

ROMA – Sale a 213.013 il numero totale di persone che hanno contratto il nuovo coronavirus in Italia dall’inizio della pandemia.

Lo dicono i numeri dell’ultimo bollettino della Protezione civile, aggiornato al 5 maggio 2020.

I positivi sono 1.075 in più nelle ultime 24 ore: ieri erano +1.221. Si tratta del dato più basso da quasi due mesi: il 10 marzo, a inizio del lockdown i nuovi casi furono 977.

Si conferma dunque il trend di marcato calo dei contagi, con un numero di tamponi eseguiti oggi pari a 55.263, molti di più dei 37.631 di ieri. Il rapporto tra casi positivi e tamponi scende oggi all’1,9%, mai così basso.

Nelle ultime 24 ore si contano inoltre 2.352 guariti (quasi il doppio di ieri, che erano 1.225), per un totale che sale a 85.231.

Aumenta invece il numero dei morti, 236 oggi contro i 195 di ieri, 29.315 in totale.

Per effetto di questi dati, cala ancora il numero delle persone attualmente malate, 1.513 in meno, per un totale che scende a ​98.467. Ieri per la prima volta dopo settimane, siamo scesi sotto i 100mila.

E procede la riduzione, ormai consolidata, dei ricoveri: quelli in regime ordinario sono 553 in meno (​16.270 in tutto), mentre in terapia intensiva si contano 52 unità in meno, 1.427 totali.

Infine, sono ​80.770 i malati in isolamento domiciliare.

Le regioni più colpite dall’infezione restano Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna.

Nel dettaglio, i numeri regione per regione:
I casi attualmente positivi sono 37.092 in Lombardia, 15.323 in Piemonte, 8.681 in Emilia-Romagna, 7.116 in Veneto, 5.190 in Toscana, 3.427 in Liguria, 4.370 nel Lazio, 3.219 nelle Marche, 2.530 in Campania, 1.041 nella Provincia autonoma di Trento, 2.939 in Puglia, 2.202 in Sicilia, 984 in Friuli Venezia Giulia, 1.809 in Abruzzo, 612 nella Provincia autonoma di Bolzano, 176 in Umbria, 642 in Sardegna, 110 in Valle d’Aosta, 650 in Calabria, 177 in Basilicata e 177 in Molise. (Fonte: Protezione Civile)

 

 

 

 

FIRENZE – E’ volato giù da una finestra di Palazzo Vecchio, sede del Comune, a Firenze.

Sono gravi le condizioni di un uomo di 47 anni, soccorso dal 118 nei pressi di piazza della Signoria e trasportato d’urgenza all’ospedale di Careggi.

La tragedia si è consumata nel primo pomeriggio di martedì 5 maggio. Sul posto anche la polizia municipale per gli accertamenti.

Secondo quanto appreso si tratterebbe di un dipendente comunale del settore anagrafe.

L’uomo sarebbe precipitato da una finestra del Comune che si affaccia su via dei Leoni e che è posta ad un’altezza di circa 10 metri.

Nello schianto al suolo ha riportato varie fratture, ma durante il soccorso è rimasto cosciente.

Tra le ipotesi al vaglio dei vigili c’è anche quella di un tentativo di suicidio. (Fonte: Ansa).

 

 

 

 

TORINO – Dramma nel pomeriggio di oggi, martedì 5 maggio, alla stazione ferroviaria di Porta Susa a Torino.

Una donna è stata investita da un treno diretto a Milano.

Sul posto sono intervenuti sanitari del 118, polizia ferroviaria e vigili del fuoco ma per la signora non c’è stato nulla da fare.

In corso le indagini: probabile suicidio o malore.

A nulla purtroppo è valso l’intervento del 118 e i disperati tentativi di rianimazione da parte del medico arrivato sul posto, che non ha potuto far altro che constatare il decesso della signora.

Le ferite riportate dalla vittima, una donna straniera di 64 anni, erano apparse subito gravissime.

Secondo una prima ricostruzione, la signora è caduta dopo aver urtato un treno regionale diretto a Milano intorno alle 14 di oggi pomeriggio.

Non è escluso che si sia trattato di un suicidio o forse un malore.

La circolazione ferroviaria tra le stazioni di Porta Susa e Porta Nuova a Torino è stata sospesa fino alle 15.30 circa.

L’autorità giudiziaria ha chiesto di interrompere il passaggio dei treni anche sui binari 1,2 e 3 per permettere le indagini sul caso.

Intanto i passeggeri del treno regionale coinvolti nell’incidente sono stati fatti scendere in stazione. (fonte FANPAGE)

 

 

 

BRESCIA – Duro sfogo del presidente del Brescia Massimo Cellino nel corso di una intervista rilasciata a Teletutto.

Le dichiarazioni di Cellino sono riportate da gazzetta.it.

“Questo non è più il mio calcio, questo è un calcio senza futuro.

E fare il presidente in Italia è diventato impossibile.

E io non posso più accettare di essere ancora ai tempi della Gea: è come sedersi a un tavolo a giocare a carte con il tuo avversario che nasconde nella manica le carte buone e usa soldi falsi.

Non mi interessa più se si torni a giocare o meno, facciano quello che vogliono.

E che smettano di strumentalizzare le mie dichiarazioni: la mia linea è sempre stata chiara.

Aspettiamo le decisioni della Merkel? È vergognoso.

Abbiamo un presidente di Lega, uno della Federazione, uno del Coni e un ministro dello Sport e attendiamo gli altri?

A me non frega niente della Merkel e dell’Uefa: l’Italia deve decidere in autonomia, siamo senza dignità.

E che decidano alla svelta perché io non accetto più questo continuo rimandare.

Bastava sedersi a un tavolo e dividersi gli oneri in parti uguali e pensare alla ripartenza sicura.

E invece nessuno molla perché questo calcio pieno di debiti ha già speso soldi non ancora incassati”.blitzquotidiano.it

 

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.