Cronaca e calcio

Il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora è intervenuto al “Question Time” alla Camera dei Deputati in merito ad una possibile ripresa del campionato: “Ho mantenuto un rapporto quotidiano con la FIGC. Il simbolo di questo stop per lo sport è stato il rinvio delle Olimpiadi, internazionali d’Italia di tennis anche. Quello che serve è avere sempre in primo piano la tutela della salute, nell’interesse di tutti i cittadini italiani. Il 4 maggio sono ripresi gli allenamenti individuali, il 18 maggio ci auguriamo di riprendere gli allenamenti collettivi. Domani ci sarà un incontro tra i medici del Governo e quelli della FIGC sul protocollo medico da rispettare. Per il calcio è stato ritenuto però di fare approfondimenti dal Comitato tecnico scientifico, ci sarà un’audizione domani. Bisogna considerare che il calcio non consente distanza di sicurezza, né utilizzo di misure di protezione.

NESSUNA DATA CERTA – “Sottolineo poi un dibattito politico inasprito negli ultimi giorni. L’idea di definire con urgenza ora e subito le date va in contrasto con esigenza di analizzare i dati. Le uniche decisioni prese in Europa sono quelle relative a chi si è fermato. Anche l’Inghilterra ha appena posticipato la decisione. Confermo la mia linea e del governo: auspichiamo tutti che i campionati possano riprendere. Ma oggi è impossibile identificare una data certa, dobbiamo vedere come reagirà la curva di contagi. Solo due giorni fa è iniziata la Fase 2 nel paese”.-tuttonapoli.net-

 

 

 

Andrea Belotti è il capitano del Torino, un leader, un riferimento, ma il suo futuro resta in bilico. Ne parla oggi il quotidiano La Stampa: l’attaccante si trova a un bivio, restare granata o andar via, accettando la corte altrui. Come quella del Napoli il cui pressing è insistente. La società azzurra starebbe pensando di inserire anche Petagna nell’operazione più 20 milioni di euro, ma la questione principale riguarda la volontà del calciatore più che la valutazione economica. Sullo sfondo anche Milan e Roma ma oggi il Napoli è in pole qualora Belotti pensasse anche solo per un istante di lasciare il Torino. -tuttonapoli.net-

 

 

 

Il Napoli ha fatto le sue mosse, De Laurentiis ha proposto la sua offerta, ora aspetta la risposta di Dries Mertens. Il quotidiano Corriere dello Sport oggi in edicola considera ‘incedente’ per l’età – 33 oggi – l’offerta al belga dello scorso 1 marzo: biennale a 4,5 milioni a stagione più bonus e 2 milioni alla firma, per un totale di 12 netti. Ad insidiare il Napoli ci sono l’Inter e sopratutto il Chelsea, che offre un contratto simile. Mertens potrebbe essere tentato da un’esperienza in Premier League, certo, ma al momento la sua priorità resta il Napoli, ovvero casa sua. Giorni di attese e presto anche di risposte. De Laurentiis vuole semplicemente ascoltare o leggere un sì.-tuttonapoli.net-

 

 

 

La cancelliera Angela Merkel, dopo le indiscrezioni circolate nelle ultime ore, ha annunciato la ripresa dei campionati in Germania: “La Bundesliga potrà ripartire dalla seconda metà di maggio. Ovviamente bisognerà farlo seguendo le adeguate norme igieniche”.

L’INCONTRO – Domani la Federazione tedesca, dopo l’accordo con i club, potrebbe stabilire la data della ripartenza: la settimana più probabile è quella del 15 maggio-tuttonapoli.net-

 

AGGIORNAMENTO DELL’UNITA’ DI CRISI DELLA REGIONE CAMPANIA
Il punto alle ore 23.59 di ieri e i casi totali positivi in Campania ripartiti per province:

Totale positivi: 4.532
Totale tamponi: 96.548

Totale deceduti: 376
Totale guariti: 1.816 (di cui 1666 totalmente guariti e 150 clinicamente guariti. Vengono considerati clinicamente guariti i pazienti che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione virologicamente documentata da SARS-CoV-2, diventano asintomatici per risoluzione della sintomatologia clinica presentata ma sono ancora in attesa dei due tamponi consecutivi che ne comprovano la completa guarigione)

Il riparto per provincia:

Provincia di Napoli: 2.501 (di cui 944 Napoli Città e 1557 Napoli provincia)
Provincia di Salerno: 664
Provincia di Avellino: 474
Provincia di Caserta: 425
Provincia di Benevento: 186
Altri in fase di verifica Asl: 282 tuttonapoli.net-

 

 

 

L’immunologo del Policlinico Umberto I di Roma Francesco Le Foche è intervenuto ai microfoni de ‘I lunatici’ su Rai Radio 2 dando gli ultimi aggiornamenti sulla questione Coronavirus: “Questo virus ancora non ci dice con certezza se sviluppa anticorpi di protezione o meno dobbiamo essere molto cauti sull’interpretazione dei test sierologici. Certo è che ci sono dei progressi importantissimi, come per esempio l’anticorpo chimera, il cui nome tecnico è 47d11, un anticorpo un po’ particolare che ci dice essere sicuramente neutralizzante. Questa è una notizia importante. L’università di Utrecht, in Olanda, ha pubblicato su Nature, la notizia di aver sviluppato un anticorpo monoclonale. Un anticorpo fatto in laboratorio, che si può riprodurre continuativamente”.

PUO’ SPARIRE – “Questo anticorpo si lega all’arpione del virus e non permette all’arpione del virus di agganciare la cellula. E’ un anticorpo neutralizzante che non è un vaccino. Si chiama immunoterapia passiva. Oggi si parla molto del plasma, questa è una cosa simile, ma fatta in laboratorio e con gli anticorpi selettivi, che funzionano. Insomma, è stato trovato un anticorpo che potrebbe essere utilizzato per una terapia. Non è una cosa immediata, ma un progresso fondamentale perché può essere utilizzato come anticorpo neutralizzante ed essere attivo su questo virus, perché è specifico. Questo anticorpo era già stato studiato per la Sars, si è visto che questo studio è stato messo in campo già all’epoca. Poi non è stato utilizzato perché la Sars nel luglio del 2003 se ne è andata completamente. Probabilmente succederà anche con il Covid 19. Il Coronavirus sembra comunque ridurre la sua potenza virologica e dare delle sindromi meno gravi”.tuttonapoli.net-

 

 

Il giornalista Rai Bruno Gentili si è soffermato ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli in merito ad una possibile ripresa del campionato: “L’Italia calibrerà la sua decisione in base a cosa farà la Germania. In Italia molto dipenderà dal numero di contagi in questa fase 2. Spadafora sembra non voglia assumersi la responsabilità di fermare il campionato. Gravina ha fatto capire di poter risolvere la situazione con i play off e i play out, tale proposta non è accettata da vari club, tutto è sottoposto alla scelta del Governo. Rispettare il protocollo medico significa tornare a giocare facendo tanti sacrifici. Sono tutte imposizioni che portano allo stress. I presupposti per giocare non ci sarebbero, ma tutti vorremmo riprendere”.-tuttonapoli.net-

 

 

 

ROMA – Discussione di un elaborato riguardante le discipline di indirizzo, poi discussione di un breve testo, oggetto di studio nell’ambito dell’insegnamento di lingua e letteratura italiana durante il V anno e una analisi del materiale scelto dalla commissione.

Questa l’articolazione della maturità, che sarà in presenza, di cui ha parlato il ministro Lucia Azzolina.

Il colloquio durerà 1 ora. Solo nel caso in cui le condizioni epidemiologiche e le disposizioni delle autorità competenti lo richiedano le prove d’esame potranno svolgersi in videoconferenza.

La prova dell’esame di maturità potrà valere fino a 40 punti, mentre il peso dei crediti complessivi sarà ricalibrato fino ad un massimo di 60 punti. Resta ferma la necessità di raggiungere almeno il punteggio minimo di 60/100 per conseguire il diploma.

“I candidati esporranno anche le esperienze svolte nell’ambito dei Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento e saranno accertate le conoscenze relative a “Cittadinanza e Costituzione, ha fatto infine sapere il ministro Azzolina in question time.

“Ribadisco che l’ipotesi di una ‘didattica mista’ per la scuola secondaria, fondata sull’integrazione della didattica tradizionale con quella a distanza, rappresenta solo una delle possibili idee allo studio, vagliata e decisa già in altri Paesi europei.

Sono al vaglio del comitato, da me nominato, molteplici soluzioni finalizzate a contemperare diverse esigenze come le varie fasce d’età degli studenti, lo stato delle strutture scolastiche, la specificità delle diverse realtà territoriali oltre, naturalmente, al livello della minaccia di contagio”. (Fonte Ansa).

 

 

 

ROMA – Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede sta studiando una norma che consenta ai magistrati di sorveglianza di rivalutare le scarcerazioni già disposte di boss della criminalità organizzata alla luce del mutato quadro dell’emergenza coronavirus.

Gran parte delle scarcerazioni infatti sono state disposte per gravi patologie, ma molte ordinanze fanno esplicito riferimento all’emergenza da Covid-19.

Si sta quindi trovando una soluzione per fare in modo che, quando l’emergenza coronavirus sarà terminata o allentata, i boss scarcerati tornino in cella.

Boss che sono tutti affetti da almeno una delle dieci gravi patologie elencate in una circolare del Dap (dipartimento amministrazione penitenziaria) emessa il 21 marzo scorso.

Tra loro anche tre esponenti mafiosi che si trovavano al 41-bis, il regime di carcere duro.

Coronavirus, scarcerato il carceriere del bimbo sciolto nell’acido.

Scarcerato e concessi i domiciliari causa coronavirus al carceriere del bimbo sciolto nell’acido.

Cataldo Franco fu condannato in Cassazione e stava scontando l’ergastolo e fu per due mesi custode del piccolo Giuseppe Di Matteo. E’ andato ai domiciliari perché malato e per pericolo che contraesse il covid-19.

Originario di Gangi (Palermo) l’uomo tenne segregato il figlio del pentito Santino Di Matteo nell’estate del 1994, per un periodo di circa due mesi.

Oggi è anziano e malato ed è tornato nella sua casa di Geraci Siculo (Palermo) per il pericolo che potesse contrarre in carcere il coronavirus.

Questo in applicazione delle norme tendenti a ridurre il numero delle persone detenute nell’attuale periodo di emergenza.

Franco “restituì” l’ostaggio (rapito per imporre al padre di ritrattare le proprie accuse) all’inizio della stagione delle olive, perché gli serviva il capanno in cui veniva tenuto il ragazzino, poi assassinato e sciolto nell’acido su ordine di Giovanni Brusca il 12 gennaio 1996.-blitzquotidiano.it-

 

 

 

ROMA – Troppi problemi economici e familiari. Così un imprenditore di 68 anni si è tolto la vita nella sua fabbrica a Barra, zona periferica di Napoli.

L’uomo, proprietario di una fabbrica manufatturiera, ha lasciato una lettera d’addio dove parla di motivi economici e familiari alla base del suicidio.

I sanitari del 118 non hanno potuto fare altro che constatare l’avvenuto decesso: l’uomo infatti si è tolto la vita impiccandosi.

Non è ovviamente escluso che l’azienda dell’uomo potesse aver avuto pesanti conseguenze dopo il lockdown causato dalla pandemia di coronavirus degli ultimi due mesi, terminato solo a partire da lunedì 4 maggio.

Milano, polizia salva 2 persone dal suicidio.
Un uomo in bilico sul parapetto di un cavalcavia, un altro fermato a folle velocità sull’autostrada. Entrambi salvati dalla polizia stradale di Milano negli ultimi giorni.

Il primo era un senzatetto incrociato sulla via Emilia, nei pressi di San Donato Milanese e già noto ai poliziotti: verso le 20.30 l’uomo, 46enne, si aggirava intorno ai supermercati della zona sud del capoluogo lombardo.

Alcuni agenti hanno notato la sua disperazione, ma alle richieste il clochard ha risposto solo di avere mal di denti; tuttavia hanno deciso di seguirlo e hanno notato che poco dopo era andato verso un viadotto sovrastante la A58, all’altezza del fiume Lambro.

Il 46enne aveva già scavalcato il parapetto con l’intenzione di gettarsi; dopo una lunga mediazione gli agenti sono riusciti a dissuaderlo e a portarlo al pronto soccorso di Melegnano; in serata lo hanno poi affidato ai familiari.

Domenica sera intorno alle 11.30, invece, la Polstrada in servizio alla barriera Milano Sud dell’A1 nel comune di Melegnano ha intercettato un’auto che andava a velocità sostenuta.

Già allertati dalla centrale operativa di Bologna che aveva diramato la nota ricerche per un ragazzo straniero che si era allontanato da Modena con l’intenzione di togliersi la vita, hanno deciso di bloccare il veicolo, che rispondeva alle caratteristiche descritte.

A bordo c’era proprio il 21 enne, di origini rumene, ubriaco, che ha ammesso di soffrire una forte depressione dovuta alla fine di una storia d’amore.

Poco prima si stava filmando alla guida mentre andava a velocità folle con l’idea di schiantarsi.

Dopo averlo fermato e affidato alle cure ospedaliere, lo hanno multato per guida in stato di ebrezza; infine è stato riaffidato alla madre. (Fonte: Agi)

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.