CRONACA E CALCIO

Silvio Berlusconi è stato ricoverato a Milano al San Raffaele per accertamenti dopo che è risultato positivo al Covid. Il presidente Berlusconi, dopo la comparsa di alcuni sintomi, è stato ricoverato all’ospedale San Raffale di Milano a scopo precauzionale. Il quadro clinico non desta preoccupazioni.

Al leader di Forza Italia è stata riscontrata una polmonite bilaterale allo stato precoce. Sarebbe questa, a quanto si apprende da fonti sanitarie, la diagnosi emersa dalla tac a cui è stato sottoposto il Cavaliere e che ha portato ad un suo ricovero precauzionale.

Il ricovero è avvenuto attorno alla mezzanotte di ieri. In isolamento domiciliare ad Arcore da mercoledì dopo essere risultato positivo al Covid, ieri nel tardo pomeriggio è intervenuto telefonicamente a un convegno del partito a Genova spiegando di stare “abbastanza bene”, di non avere più febbre e dolori.

Qualche ora più tardi, però, è stato deciso il ricovero al San Raffaele. L’ex premier si trova in una stanza isolata del settore D.ANSA

 

 

“Guardando al futuro, l’ampiezza e la complessità dei problemi posti dalla pandemia ci spingono a una revisione dell’agenda dell’Italia per un’efficace diplomazia della ripresa. Un cambio di passo che non trascuri un ammodernamento dei processi multilaterali, regionali e nazionali a disposizione del nostro sistema Paese”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, intervenendo al Forum Ambrosetti di Cernobbio. Serve, ha aggiunto, “una rafforzata collaborazione internazionale, con particolare riguardo al sostegno a un multilateralismo basato su regole chiare e condivise e sulla centralità dell’Unione Europea”.
“È nostro interesse – ha detto in un altro passaggio – che siano ridefinite regole del commercio che favoriscano scambi equi ed evitino una nuova stagione di protezionismo. Abbiamo bisogno di crescita, non di guerre commerciali”. “Guardando al futuro, l’ampiezza e la complessità dei problemi posti dalla pandemia ci spingono a una revisione dell’agenda dell’Italia per un’efficace diplomazia della ripresa”. Serve, ha aggiunto, “una rafforzata collaborazione internazionale, con particolare riguardo al sostegno a un multilateralismo basato su regole chiare e condivise e sulla centralità dell’Unione Europea”.

“Sono certo che il superamento del tabù dell’indebitamento comune costituirà la base per il Piano di rilancio e la futura crescita europea”, ha concluso.

Il Forum Ambrosetti torna quest’anno in una nuove versione, in parte fisica e in parte digitale, tra ologrammi degli ospiti assenti, videoconferenze e un ristretto numero di partecipanti, rigorosamente in mascherina ed evitando assembramenti. I vincoli sanitari della crisi pandemica hanno infatti imposto agli organizzatori di ridefinire le modalità di realizzazione del tradizionale workshop di Cernobbio che dal 4 al 6 settembre riunirà il gotha della finanza e della politica per fare il punto sugli scenari geopolitici, economici, tecnologici e sociali.

La storica sede di Villa D’Este rappresenterà l’hub centrale dell’evento ma ci saranno altri poli collegati in diverse località d’Italia e all’estero che permetteranno di seguire i lavori da remoto. Da Cernobbio e dagli altri hub verranno infatti organizzate delle video conferenze per i giornalisti che non potranno partecipare fisicamente (ne è previsto solo uno per testata) sia con i relatori presenti che con quelli collegati da remoto.

I lavori si svolgeranno, come da tradizione, a porte chiuse con alcune sessioni aperte e trasmesse in sala stampa che, per la prima volta quest’anno, si potranno seguire anche a distanza dalle redazioni. “Il mondo dopo la pandemia: sfide globali e impatti sull’economia” sarà il tema principale della prima giornata di oggi che, dopo l’interento di Di Maio vedrà quello del presidente francese Emmanuel Macron, in collegamento da Parigi, parlerà delle sfide per l’Europa. Il focus sugli Stati Uniti è affidato a Hilary Clinton e, sempre dagli States, interverrà anche la virologa Ilaria Capua.

Sabato sarà la volta del tradizionale messaggio del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e dell’intervento del premier Giuseppe Conte in chiusura. L’ultimo giorno sono attesi, oltre al leader della Lega Matteo Salvini, molti rappresentanti del governo, con gli interventi dei ministri Patuanelli (Sviluppo economico), Catalfo (Lavoro), Bonafede (Giustizia), Pisano (Innovazione), De Micheli (Trasporti) e Gualtieri (Economia) che chiuderà questa 46esima edizione Forum. ANSA

 

Un migrante in fuga dal centro d’accoglienza Villa Sikania di Siculiana (Ag) è stato investito da un’auto ed è morto lungo la strada statale 115. Era un eritreo di 20 anni arrivato nella struttura lo scorso primo agosto. Feriti, perché investiti dalla stessa vettura, Volkswagen Touareg, anche tre poliziotti che stavo cercando di bloccarlo: sono stati trasferiti all’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento. Due hanno riportato traumi e contusioni varie, il terzo invece ha una brutta frattura e dovrà essere sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. Arrestato – per le ipotesi di reato di omicidio stradale e fuga del conducente – l’automobilista. E’ un trentaquattrenne di Realmonte (Ag).

Il tentativo di fuga lungo la statale 115, all’ingresso di Siculiana, è avvenuto nel cuore della notte. Un gruppo di migranti – dopo che avevano protestato per l’intero pomeriggio, con una ventina di loro che si erano anche arrampicati sul tetto della struttura d’accoglienza – è riuscito a scappare, raggiungendo la strada. Ad inseguirli, per cercare di bloccarli e riportarli indietro, i poliziotti che erano in servizio di sorveglianza a Villa Sikania. Sui migranti in fuga e sui poliziotti è piombata però la Volkswagen Touareg che li ha travolti. Per l’eritreo non c’è stato nulla da fare, i tre agenti sono rimasti feriti. Sul posto, per l’intera notte, hanno lavorato la polizia (presente anche il questore di Agrigento) e i carabinieri che si sono occupati dei rilievi per ricostruire la dinamica dell’incidente. All’alba è scattato l’arresto per l’automobilista che, a quanto pare, non si è fermato immediatamente dopo l’impatto. ANSA

 

 

Il rientro a scuola preoccupa sette genitori su 10 e timori e insicurezze aggravano la condizione delle famiglie più fragili. L’allarme arriva da Save the Children sulla base dei risultati di un’indagine condotta da Ipsos tra il 4 e il 18 agosto scorsi su un campione di 2370 persone.

La principale ansia è data dall’incertezza sulle modalità di ripresa (60%), seguita dai rischi legati al mancato distanziamento fisico (51%). Un genitore su 10 crede di non potersi permettere l’acquisto dei libri, 2 su 10 temono di non poter più sostenere il costo della mensa scolastica. ANSA

 

 

Il cadavere di una donna è stato rinvenuto all’alba tra San Valentino Torio (Salerno) e Poggiomarino (Napoli). Il corpo è stato ritrovato dai carabinieri in un pozzo, avvolto in una coperta. La vittima sarebbe stata accoltellata. I militari del reparto territoriale di Nocera Inferiore hanno un sospettato per il quale potrebbe scattare un provvedimento di fermo d’indiziato di delitto. ANSA

 

 

A 15 giorni dalla sfida contro il Libertad, valida per la Copa Libertadores, il Boca Juniors deve far fronte a un vero e proprio focolaio di coronavirus all’interno della prima squadra. Dopo i nuovi test, il numero di giocatori positivi è infatti passato da quattordici a ben diciotto. Lo riporta Olé.-TUTTONAPOLI.NET-

 

 

Dopo le brevi dichiarazioni rilasciate in compagnia del Cardinale Sepe in occasione dell’incontro di stamattina, Aurelio De Laurentiis parlerà ancora. E lo farà tra qualche minuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, in un’intervista esclusiva in cui si affronteranno vari temi, a cominciare dalla battaglia contro la UEFA che sta portando avanti da tempo. Su Tuttonapoli.net le parole del patron azzurro saranno riportate in diretta testualmente.

13:43 – Annunciato l’arrivo del presidente Aurelio De Laurentiis ai microfoni della radio ufficiale. Pochi minuti e comincerà l’intervista.

13:50 – Ecco il presidente Aurelio De Laurentiis: “E’ un campionato falsato perché nessuno ha avuto la cultura dell’azione meditata. Una controffensiva reazionale, una controffensiva che risponde alla legalità e alla logica, oltre che alla salute. Si può fare questo campionato o non si può fare? Se io non posso stare a contatto come tifoso, non posso neanche fare uno sport di contatto. Si può far fare i tamponi a chi va allo stadio, esibendo il certificato all’ingresso. Le decisioni si riflettono sulla testa dei club. Noi siamo qui per spendere i soldi in nome di un Governo assente e impreparato, sia quello politico sia soprattutto quello calcistico? Tutti buttano il sasso e nascondono la mano. Noi siamo la Lega, devo prendere coscienza che siamo degli irresponsabili, degli stupidoni. La UEFA deve fare il suo lavoro. Dovrebbero essere il nostro segretariato, invece si comportano come re e regina, FIFA e UEFA. Loro decidono. Adesso, se qualcuno sarà positivo al rientro dalle nazionali, quante cause irrinunciabili ci saranno contro la UEFA e la FIFA? Bisognerebbe chiedere molti danni. Non si mettono solo a rischio i campionati, si mette a rischio la vita. Questo è un gioco, ma anche un’industria. E’ inutile che la UEFA stabilisca il Fair Play Finanziario e poi ignora i diritti dei tifosi e delle società che li rappresentano”.

Giocare già stasera è follia? “Bisogna prendere atto e coscienza del fatto che loro sono inadeguati per stare alla UEFA. Dovrebbero dare tutti le dimissioni. La UEFA è da rifondare, dovrebbe essere acquistata da tutti i club europei. Noi dovremmo chiedergli di andare a casa. Quanti anni sono che vediamo quella sigla e sentiamo quella musica? Non è moderno. I bambini scappano, ne hanno le scatole piene. E’ roba che ha fatto il suo tempo, così come ha fatto il suo tempo chi sta alla UEFA. Non è un problema anagrafico, ma culturare”.

Su Osimhen: “Tutte le qualità le ha, ma ha soprattutto una qualità importante: è giovanissimo, è un ventunenne che ha perso i genitori in tenerissima età. Ha perso la mamma all’età di due anni e ha perso anche il papà. E’ un ragazzo che è cresciuto in un Paese complicato. C’è un bellissimo racconto sulla Nigeria. Ci sono tre gironi nella Capitale, a Lagos. E’ incredibile lo stato sociale che c’è lì, sembra di tornare al Medioevo. Per cui il ragazzo ha sofferto tanto e ha imparato cos’è la dignità. Dimostra grande maturità, grande serenità, ma soprattutto una grande dignità”.

Porterai Sokratis al Napoli? “Ci stiamo lavorando, stiamo vedendo. Il mercato in uscita è tutta una risata. Nel mondo del calcio le palle si gonfiano a dismisura, sembra che tu stia parlando con delle persone che sembrano semplici ricattatori. Io ormai ci ho fatto il callo, ci nuoto in mezzo. Io sono abituato a nuotare in apnea. E’ anche molto divertente, perché quando li sento parlare faccio finta di prestarmi al gioco e con gli occhi accenno quasi un consenso, voglio vedere la sfacciataggine a cui si arriva (ride, ndr)”.

La polemica con la radio ufficiale. “Il tuo editore non vuole far diventare la radio una radio nazionale. Questo è un calcio di disistima in bocca ai napoletani. Io ho 83 milioni di tifosi solo nel mondo occidentale e il tuo editore si ostina a fare una radio che non vuole emergere. Io dico basta! Con Radio Kiss Kiss non ci voglio più lavorare. Questa è l’ultima mia intervista su Radio Kiss Kiss”.

Ti piacerebbe Napoli-Pescara al San Paolo? “Sì, assolutamente sì. Auspico di avere 23 mila persone allo stadio, ossia la metà della capienza del San Paolo”.

Allan è a Liverpool: possiamo ufficializzarlo all’Everton? “Io ho seguito via mail, ma avevo il Cardinale Sepe ospite e mi sembrava maleducato seguire telefonicamente. Dovete chiedere a Giuntoli e Chiavelli. Ora devo andare a verificare se tutte le carte sono a posto. L’ultima volta che ho sentito il nostro avvocato Grassani mi sembrava che fosse tutto a posto, poi non se abbiano già firmato”.

Koulibaly e Milik via? “D’ora in poi quando ci saranno delle offerte importanti noi cederemo tutti, anche se stanno con noi da un anno. Ho capito che in questo Paese, che non garantisce nulla, e in quest’Europa, che un disfacimento totale, bisogna vivere alla giornata. E’ quello che ci richiedono. Noi faremo le nostre guerre e cercheremo di vincere sempre. Quando mi sono state offerte 110 milioni di sterline, sono stato scorretto a non cedere Koulibaly in Premier”.

Anche con Allan? “Quella è stata una mia protezione verso Ancelotti. Eravamo nel mercato di gennaio, io ero a Parigi quando mi telefonò l’agente di Allan e mi fece una proposta. Io gli dissi che mi dovevano chiamare i signori del PSG, ma poi non si è fatto vivo nessuno. Chiamai io Al-Khelaifi, gli chiesi se gli interessava veramente. Lui mi rispose che era da vedere, non ha mai parlato di 60 milioni, forse 40-45”.

Per dirla all’abruzzese, il Napoli è fregno? “Speriamo che sia fregno e non fregna. Cerchiamo di intostire questa squadra e farla diventare molto maschia. Quando giocherai con una squadra minore, non bisognerà dire che non ci interessa perché questo in Serie A capita. Dovrebbe esserci una maggiore selezione in Serie A e imporre qualcosa sul rafforzamento della rosa. Chi viene in Serie A chiede ‘Chi mi presti? Chi non ti pago?’. Se tu in Serie A non puoi starci, non devi starci perché anche tu falsi il campionato. E questo Gravina deve metterselo in testa”.-tuttonapoli.net-

 

 

Dalla cessione di Koulibaly al City l’impulso per il mercato in entrata del Napoli. Lo scrive l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, che si sofferma sui due obiettivi principali della dirigenza azzurra: Jeremie Boga e Jordan Veretout.

Con questa entrata gli investimenti più importanti del Napoli sarebbero rivolti a Boga del Sassuolo, per il quale la valutazione attuale ruota intorno ai 40 milioni. L’altro tassello importante sarebbe quello del centrocampo, dove l’obiettivo è Jordan Veretout, che per caratteristiche completerebbe il reparto. La Roma non vuole privarsi del francese, ma un’offerta sostanziosa, intorno ai 30 milioni potrebbe convincere la nuova dirigenza.-tuttonapoli.net-

 

 

Il giornalista Enzo Bucchioni ha parlato nel suo editoriale per Tuttomercatoweb del mercato del Napoli: “E il Napoli? De Laurentiis è nervoso, polemizza con tutti. Ha capito di aver sbagliato due anni fa a non vendere Koulibaly per 110 milioni al City e Allan per sessanta al Psg. Oggi per il secondo ha preso un ventino dall’Everton e per il secondo al massimo ne avrà 70 sempre dal City e non 80 come vorrebbe lui. Dovrebbe cedere a giorni anche perché con quei soldi Giuntoli proverà a portare a casa Sokratis, difensore dell’Arsenal, Boga dal Sassuolo e Veretout dalla Roma.-tuttonapoli.net-

 

 

300 giorni dopo l’ultima partita giocata l’Italia di Roberto Mancini torna in campo domani sera al Franchi di Firenze contro la Bosnia di Dzeko. ”L’obiettivo è ripartire come abbiamo lasciato 10 mesi fa” ha dichiarato Roberto Mancini. Ovvero da un’altra vittoria che allungherebbe la striscia già record di 11 successi di fila (10 nelle qualificazioni europee) e bagnerebbe nel migliore dei modi l’esordio in Nations League . Quanto alla formazione, le scelte si baseranno molto sulla condizione fisica che in questo momento non può certo essere ottimale. ”In ogni caso tra domani e lunedì quasi tutti ne giocheranno almeno una. Il gruppo è perlopiù formato in ottica Europei – ha spiegato Mancini – ma le porte della Nazionale restano aperte. E tenendo conto anche di quanto stanno crescendo i giovani come Zaniolo, Locatelli e altri, questa Italia ha ancora ampi margini di miglioramento”.
Un’Italia in cui già ci sono diversi punti fermi fra cui Immobile e Belotti, destinati ad alternarsi al centro dell’attacco azzurro (per domani è favorito il capitano granata): ”Sono due certezze per noi e il fatto che siano amici è importante, ma tutto il gruppo è unito. Inoltre, vedi Caputo, nel corso dell’anno qualcuno potrà rientrare nel giro perché sarà una stagione ancor più faticosa e intensa di quella passata. Le porte sono aperte per tutti, anche per chi adesso non c’è. Il gruppo è per lo più formato, non ci discosteremo troppo in vista degli Europei, ma qualcuno potrebbe rientrare. I giocatori affronteranno tante partite in poco tempo, l’importante è avere elementi intercambiabili dello stesso livello. Ho trovato tutti in buone condizioni, ma un conto è allenarsi, un conto è giocare. Punteremo su chi ha la condizione fisica più brillante e comunque quasi tutti giocheranno almeno una delle prossime due gare”. Ora testa alla Bosnia già battuta 15 mesi fa a Torino per 2-1 e lo scorso 15 novembre in trasferta per 3-0: ”Sarà più o meno la stessa squadra già affrontata – ha osservato il ct – mancherà Pjanic che per loro è un giocatore molto importante però è sempre un gruppo con ottimi elementi”. Come Dzeko accostato da tempo alla Juve anche se sulle voci di mercato non è intervenuto, solo domande sul match: ”Dispiace che questa gara arrivi in un momento particolare, nessuno di noi è al 100%, ma cercheremo di fare comunque una grande prova”. Pronto a fermarlo il compagno di tante battaglie nella Roma Alessandro Florenzi: ”Edin stavolta sarà solo un avversario, lo saluterò prima e dopo ma nei 90′ se ci sarà da dargli una scarpata gliela darò e farà altrettanto lui. Ora non penso al mio futuro ma solo alla nazionale. Sarà bello tornare a cantare l’inno anche se farlo da soli, senza pubblico, farà impressione”. Capitolo formazione: rientrerà dopo tanti mesi Chiellini in coppia con Bonucci, Chiesa è favorito per avvicendare l’infortunato Bernardeschi nel tridente con Belotti e Insigne, il neo arrivato Jorginho se darà garanzie giostrerà nel mezzo con Zaniolo e Barella altrimenti toccherà a Sensi provato spesso negli ultimi allenamenti.ANSA

 

 

E’ cominciata con una beffa per la Germania l’edizione 2020/21 della Nations League, che era stata inaugurata nel pomeriggio dalla sfida fra Lettonia e Andorra (0-0). I tedeschi, sul terreno della Mercedes Bean Arena di Stoccarda, sono stati fermati sull’1-1 dalla Spagna, nel big-match della giornata.
La squadra dell’esperto commissario tecnico Joachim Loew, nella sfida arbitrata dall’italiano Daniele Orsato, era passata in vantaggio con il beniamino di casa Timo Werner, neoacquisto del Chelsea dal Lipsia. Il giovane centravanti ha battuto il portiere David De Gea dopo 6′ della ripresa.
I tedeschi hanno sfiorato il raddoppio, ma sono stati raggiunti ben 6′ dopo il 90′ dalla rete di José Luis Gaya, servito da Rodrigo Moreno. Una bella reazione di carattere per la squadra di Luis Enrique che è dunque rimasta imbattuta nel Girone 4 della Lega A, del quale fanno parte anche l’Ucraina e la Svizzera, sconfitta a Leopoli per 2-1 proprio dalla formazione guidata da Andriy Shevchenko.
Sconfitta anche la Nazionale di Malta, che è allenata dall’italiano Devis Mangia (3-2 in casa delle Isole Far Oer), vittoriosa invece l’Ungheria di Marco Rossi (1-0) in Turchia.ANSA

 

 

Risalgono i contagi da Coronavirus: nelle ultime 24 ore sono stati 1.326 (978 ieri). Sei le vittime, due meno di ieri. Questi i dati del ministero della Salute.

Sono oltre 100 mila i tamponi effettuati per il coronavirus nelle ultime 24 ore. Per la precisione 102.959, secondo i dati del ministero della Salute. Si tratta del record assoluto di test in una sola giornata.

Si allarga l’inchiesta sui decessi, più di quaranta, nella casa di riposo di Vercelli durante il picco dell’emergenza Covid. La procura, che indaga per omicidio colposo plurimo e per epidemia colposa, ha iscritto altre tre persone nel registro degli indagati. Sono due medici, nei confronti dei quali viene ipotizzata l’omissione d’atti d’ufficio, e la coordinatrice degli Oss. Già indagati il direttore della casa di riposo, Alberto Cottini, e la direttrice sanitaria, Sara Bouvet, oltre a Chiara Serpieri, dg dell’Asl di Vercelli accusata di omissione d’atti d’ufficio.

Altri 20 lavoratori in servizio allo stabilimento Aia di Vazzola, nel trevigiano, sono risultati positivi al Covid-19 su 114 soggetti sottoposti oggi al test. Lo comunica l’azienda sanitaria locale Ulss 2 di Treviso. Il dato, considerando anche gli 11 casi di positività rilevati nell’indagine di ieri su 219 lavoratori esaminati, porterebbe a poco meno di 200 i dipendenti di Aia fino ad oggi individuati come portatori del virus. I lavoratori di Aia, azienda della trasformazione alimentare, sono 675 appartenenti ad una dozzina di nazionalità.

“Buono e importante, scambio di oltre due ore” tra gli ambasciatori Ue al Coreper di oggi sulla necessità di un coordinamento a livello europeo delle misure per far fronte alla recrudescenza del coronavirus. Tra gli ambasciatori c’è stato ampio accordo sul fatto che vi sia un interesse comune ad un più stretto coordinamento”. Lo spiegano fonti diplomatiche dell’Ue. “I lavori ora proseguiranno intensamente . Già lunedì l’organismo responsabile (Ipcr) si incontrerà di nuovo. Il primo focus sarà sul tema della comparabilità dei dati epidemiologici e della comunicazione”, aggiungono.ANSA

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.