Cronaca e Calcio

Anche Marina Berlusconi, secondo quanto apprende l’ANSA, risulta positiva al Covid-19. Dopo una serie di tamponi negativi, l’ultimo, nel fine settimana, ha dato invece risultato diverso. La notizia trova conferma in ambienti del Gruppo. La presidente di Fininvest e di Mondadori, comunque, sta bene e lavora normalmente al telefono.

Marina Berlusconi assieme alla sua famiglia si è isolata, in linea con le regole vigenti, nella propria abitazione milanese da quando, mercoledì scorso, il padre è risultato positivo. Non si sa se anche altri membri della sua famiglia, protetti dalla privacy, siano positivi. Secondo quanto ha appreso l’ANSA, però, anche le condizioni del marito e dei due figli, minorenni, sono buone.

È trascorsa “tranquilla” la quarta notte del leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, ricoverato al San Raffaele di Milano. Un nuovo bollettino verrà diffuso alle 16.ANSA

 

 

Si trovano nel carcere di Rebibbia i quattro ragazzi arrestati dai carabinieri della Compagnia di Colleferro per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte e nei prossimi giorni ci sarà l’udienza di convalida. Si tratta di Francesco Belleggia, 23 anni, Mario Pincarelli, 22 anni e dei fratelli Gabriele e Marco Bianchi di 25 e 24 anni. Sono tutti accusati di omicidio preterintenzionale in concorso. ANSA

 

 

Il rientro a scuola avverrà in date e modalità diverse da regione a regione, da città a città e persino da scuola a scuola. Rispetto alla data generale di ripresa fissata per il 14 settembre, hanno fatto subito una scelta autonoma la Provincia di Bolzano, dove i ragazzi torneranno in classe oggi, 7 settembre, il Friuli dove si rientrerà il 16 settembre, la Sardegna (22 settembre), la Puglia e la Calabria (24 settembre).

A queste si sono accodate nelle ultime settimane la Basilicata e l’Abruzzo che hanno deciso di riaprire il 24 settembre, anche per evitare di aprire le scuole il 14, chiuderle subito dopo per le elezioni fissate il 20 e 21 settembre e dover procedere a nuove sanificazioni dei plessi scolastici. A queste rischia di unirsi la Campania. Il governatore Vincenzo De Luca ha detto che “alle attuali condizioni, lunedì” ovvero domani “formalizziamo il rinvio dell’apertura dell’anno scolastico”.

Vò Euganeo , il comune padovano che ha registrato il primo decesso per Covid 19 il 21 febbraio e che per primo in Veneto è entrato nell’incubo del lockdown, ha riaperto oggi le porte ai bambini della scuola per l’infanzia. Lo stesso istituto che aveva ospitato il “laboratorio prelievi” della Croce Rossa per lo studio sui tamponi coinvolgendo l’intera cittadinanza, è stato allestito con banchi e arredi anti-virus. Questa mattina alla spicciolata a partire dalle 8.30, i 19 bambini della prima classe della materna “Gianni Rodari” sono arrivati a scuola accompagnati da un genitore. A loro verranno concessi tre giorni per l’inserimento, poi da giovedì sarà il momento di tutti gli altri piccoli, in tutto 109, e degli altri 200 delle elementari e delle medie. A tutti i bambini e ai genitori che entrano per l’inserimento è stata misurata la temperatura con un termo-scanner ed è stata permessa l’entrata solo ad un genitore per ogni bambino.

“La Regione non ci ha dato personale in più, ma fondi per 70mila euro per la nostra scuola, sono pochi, proprio oggi chiamerò il dirigente regionale per presentare alcune richieste per le prossime settimane”. Lo ha detto questa mattina il dirigente scolastico del plesso di Vò Alfonso d’Ambrosio nel dare il benvenuto ai bambini e ai genitori della scuola dell’infanzia Gianni Rodari. “Ci servirebbero quattro o cinque persone in più tra i collaboratori, noi abbiamo fatto il possibile, qui per fortuna abbiamo aule grandi fino a oltre 80 metri quadri e una sola ‘classe-pollaio’ con 29 bambini”. Il vero test di riapertura delle scuole a Vò sarà comunque quello del 10 settembre in cui torneranno in classe 300 studenti in tutto. E per il 14 settembre c’è grande attesa per l’arrivo del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che darà l’avvio ufficiale dell’anno scolastico.

I primissimi a tornare a far lezione, già dal 2 settembre scorso, sono stati gli studenti del Liceo scientifico per professioni di montagna di Tione, in Trentino. Ieri è stato l’ultimo giorno di vacanza, oltre che per i ragazzi dell’Alto Adige, che torneranno in classe oggi e anche per quelli di Vo’ Euganeo (Padova) – unica eccezione in Veneto -, una delle prime zone rosse in Italia, che il 14 riceverà la visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Rientro anticipato oggi anche a Mortara, nel Pavese, dove c’è una scuola, anzi un istituto comprensivo, che ha deciso di giocare d’anticipo e di ricominciare le lezioni una settimana prima del previsto.

ll Piemonte avrà l’eccezione del Comune di Valdengo, nel Biellese, che ha annunciato di voler aprire già oggi. La scuola materna nella Provincia di Trento è ripartita il 3 settembre, in molte Regioni, come in Lombardia, riapre oggi ma con orari almeno inizialmente più corti rispetto al passato. A Roma i nidi capitolini riapriranno il 9 settembre, le scuole dell’infanzia il 14.

L’Alto Adige ha inaugurato, come capofila in Italia, l’anno scolastico post Covid. Sono 91.797 in tutto i bambini e ragazzi che questa mattina sono tornati all’asilo e sui banchi di scuola dopo una pausa durata dal marzo scorso, ovvero esattamente sei mesi. Il ritorno a scuola porta con sé nuove sfide proprio a causa delle speciali misure di sicurezza derivanti dalla necessità di prevenire una ulteriore diffusione della pandemia di coronavirus. Quest’anno ci saranno gruppi stabili, misure igieniche estese e speciali precauzioni di sicurezza.

A Milano riaprono scuole materne e asili nido dopo i mesi di stop dovuti al lockdown: sono 19 mila i bambini che da oggi verranno accolti nelle strutture comunali, che diventeranno 30 mila a regime quando saranno terminati gli inserimenti. All’ingresso di scuole materne e nidi è previsto un triage per i piccoli e per il genitore o l’accompagnatore, con la misurazione della temperatura, il gel disinfettante per le mani e la firma del ‘patto di corresponsabilità’ che impegna anche il genitore a controllare la salute del figlio e a non mandarlo all’asilo se ha sintomi influenzali. Il personale indossa mascherine e visiere protettive. Gli ingressi e le uscite dei piccoli sono scaglionati in base all’orario per non creare assembramenti.

Tra i genitori che accompagnano i bambini all’asilo comunale in zona Citylife c’è ottimismo e voglia di ripartire, dopo i mesi di lockdown. “Dopo mesi in casa con gli adulti finalmente può tornare a giocare con bambini della sua età – ha spiegato una mamma -, sono contenta per lui e sollevata per noi”. “Molto bene, siamo contenti per il ritorno all’asilo. Un po’ di preoccupazione c’è ma così è sempre meglio che stare a casa”, ha osservato un papà. Durante il lockdown “è stato molto difficile gestire un bambino piccolo, adesso c’è sollievo per il fatto di tornare alla vita normale”, ha aggiunto una mamma. Nelle strutture oltre che al triage all’ingresso c’e grande attenzione alla sanificazione di ambienti e giochi dopo che sono stati usati da un gruppo di bambini. Per mantenere il distanziamento in ingresso e uscita da asili e scuole il Comune ha realizzato delle vie car free, dove sarà inibito il passaggio delle auto negli orari interessati. “Questa è una novità per le scuole dell’infanzia, mentre nelle scuole primarie di primo e secondo grado era già stato fatto. Abbiamo aumentato, stiamo già studiando sette o otto scuole primarie ed è possibile che aumenteremo – ha concluso l’assessore Galimberti -. Questa è una sperimentazione, poi vedremo”.

Prima in Veneto, l’Università Ca’Foscari di Venezia ha aperto stamane i battenti dando il via alle lezioni, per il momento, dell’area linguistica. Gli studenti – circa 2.500 quelli accreditati – si sono iscritti alle lezioni in presenza, gli altri seguiranno da remoto. Stamattina in cattedra sono saliti 83 docenti mentre saranno, in settimana, 12mila gli studenti, che con l’apposita App, si sono prenotati e saranno presenti. Dal 14 settembre l’offerta sarà maggiormente allargata anche in base agli esiti dei primi giorni di docenza. In presenza sono previsti a regime 238 docenti in cattedra per 400 lezioni.ANSA

 

 

Il bilancio della pandemia di coronavirus nel mondo ha superato quota 27 milioni di contagi e 880 mila decessi, secondo i dati dell’università americana Johns Hopkins.

L’India supera il Brasile è diventa il secondo Paese dopo gli Stati Uniti con più casi di contagio da coronavirus al mondo.ANSA

 

 

Sono sette i morti positivi al Coronavirus nelle ultime 24 ore (sabato erano stati 16). Netto calo anche dei contagiati: sono 1.297, quasi 400 in meno di ieri. Ma si registra anche un consistente calo di tamponi effettuati: sono stati 76mila, 30mila in meno di ieri. Questi i dati del ministero della Salute.

Dopo lo stop di sabato, nuovamente in aumento i pazienti in terapia intensiva nelle ultime 24 ore: sono 133, 12 in più del giorno precedente. In crescita anche i ricoverati con sintomi (1.683, +63) e le persone in isolamento domiciliare (30.262, +809) . Il totale degli attualmente positivi è di 32.078 (+884). I dimessi ed i guariti sono saliti a 210.015.ANSA

 

 

“Qui ci sono giocatori che hanno fatto due allenamenti e poi sono venuti in ritiro, la situazione è anomala rispetto al passato. Sarò costretto a cambiare, anche nel rispetto degli stessi giocatori. Non vogliamo che abbiano degli infortuni tipo Sensi, è difficile possa fare due partite in tre giorni. Quindi ci sarà il turn over”. Lo dice il ct azzurro Roberto Mancini, alla vigilia di Olanda-Italia, match di Nations League ad Amsterdam. Poi il tecnico dà un’indicazione sulla formazione iniziale: “Donnarumma, Immobile, Chiellini e Jorginho giocano”. “La prestazione è importante – aggiunge -, perché non dobbiamo perdere la nostra identità, ma lo è anche il risultato perché dobbiamo vincere. Spero che la squadra giochi bene, in maniera propositiva come ha fatto contro la Bosnia cercando sempre la vittoria”.ANSA

 

 

“L’Italia? Parliamo di una selezione al top, che ha cambiato completamente il suo stile di gioco rispetto a qualche anno fa. Ci somigliamo: entrambi vogliamo comandare in campo. Può venire fuori una partita molto interessante”. “Contro la Polonia – aggiunge – abbiamo giocato bene, perché abbiamo giocatori davvero forti, e questo anche se loro erano molti chiusi. Ma, come ho detto, non credo che l’Italia farà come i polacchi, alla squadra di Mancini piace giocare. I miei? sono tutti disponibili”. Lo ha detto il ct ‘ad interim’ dell’Olanda, Dwight Lodeweges, alla vigilia della sfida di Amsterdam contro gli azzurri, per la Nations League.

Al tecnico subentrato a Ronald Koeman, di cui era uno degli assistenti, chiedono poi se sia infastidito dalle voci, sempre più insistenti di un arrivo a breve di Henk Ten Cate sulla panchina degli arancioni. “Non commento, e non dico nulla al riguardo – è la risposta di Lodeweges -: per me non è affatto importante, la mia testa è su altre cose. Ten Cate me lo ricordo da giocatore nel Go Ahead Eagles, poi da tecnico ha sviluppato il suo bagaglio lavorando al Barcellona (con Guardiola n.d.r.) e al Chelsea. Non ci ho parlato, ma non è importante: aspetterò e vedrò cosa vuole la dirigenza della federazione”.

Di Ten Cate chiedono anche all’atalantino Marten de Roon: è vero che sarebbe stato lo spogliatoio a chiedere l’arrivo di Ten Cate? “Un’assurdità totale. Una sciocchezza, semplicemente perché non abbiamo menzionato alcun nome – risponde de Roon -, ma solo di proseguire sulla strada già tracciata da Koeman. Ci piace lavorare insieme a Dwight Lodeweges e Patrick Lodewijks, abbiamo anche trovato un buon modo per giocare. La scelta del sostituto spetta alla federazione”. Sulla partita contro l’Italia, de Roon dice che “due anni fa ci siamo sfidati in amichevole, anche se sia noi che loro eravamo ancora in costruzione. Con l’Italia ho un bel rapporto: nell’Atalanta sono cresciuto fino ad arrivare alla nazionale olandese”.ANSA

 

 

Ci siamo: l’asse Roma-Napoli torna a essere bollente con l’affare Under-Milik che può sbloccarsi da un momento all’altro. L’edizione odierna del Corriere dello Sport fa sapere che c’è ottimismo sul buon esito dell’operazione. Il laterale turco ha accettato la proposta del Napoli, si lavora sui benefit, e anche Milik pare essersi convinto dei giallorossi con la Juve ormai orientata altrove. Il Napoli ha chiesto un conguaglio alla Roma ma potrebbe arrivare un Primavera, Riccardi e Bove i nomi caldi. Trattativa vicina alla conclusione, dunque. Mancano i soliti dettagli.-TUTTONAPOLI.NET-

 

 

Sokratis Papastathopoulos è il primo difensore che il Napoli ha in mente per sostituire eventualmente Kalidou Koulibaly. L’edizione odierna di Tuttosport fornisce anche un indizio sul divorzio ormai imminente coi Gunners. Il difensore, infatti, non è più presente sul profilo Instagram della società. Non c’è neppure una sua foto. Il suo futuro sarà altrove. -tuttonapoli.net-

 

 

Non è un bel momento, questo, per Arek Milik al Napoli. L’attaccante polacco sognava la Juve, ora deve decidersi perché il suo nuovo club non potrà aspettare in eterno. Su di lui, ora, c’è la Fiorentina. Ma lui temporeggia. L’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport scrive: “De Laurentiis gli ha già detto a muso duro che è pronto a metterlo fuori rosa – cosa non possibile per regolamento, ma al tempo stesso aiuta a capire l’aria che tira”.-tuttonapoli.net-

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.