Cronaca e calcio

Joe Biden, il presidente eletto degli Stati Uniti, ha scelto il Chase Center di Wilmington per il suo discorso della vittoria: “La gente di questo Paese ha parlato, abbiamo ottenuto una vittoria convincente”. “Non ci sono stati blu o stati rossi, ci sono solo gli Stati Uniti”.

“Saro’ un presidente che unisce e non un presidente che divide. Torniamo ad ascoltarci, siamo tutti americani”: e’ il messaggio di riconciliazione nazionale lanciato da Biden. “Diamoci una possibilita’ aiutandoci l’uno con l’altro”. “Il nostro lavoro inizia con il mettere sotto controllo il Covid. Non risparmierò alcuno sforzo contro questa pandemia”.

“Basta trattare i nostri oppositori come nemici”, ha detto ancora Joe Biden lanciando un appello all’unita’ nazionale. “Il mondo ci guarda”, ha aggiunto, “e noi torneremo ad essere un Paese rispettato nel mondo”.

“Non importa per chi avete votate. Io e Joe Biden saremo leali, onesti e sempre pronti ad avere cura di tutti voi e delle vostre famiglie”: e’ il messaggio, sempre di unita’, lanciato da Kamala Harris dopo una delle campagne elettorali piu’ divisive della storia americane. “Sono la prima donna vicepresidente ma non sarò l’ultima. Questo è un paese delle opportunità”, ha detto. Rivolgendosi alla bambine dice: “sognate con ambizioni”. Poi il ringraziamento agli americani “per aver fatto sentire la loro voce” ai seggi: “grazie per aver votato in massa. Avete scelto la speranza, l’unità, la scienza e soprattutto la verità”. E’ un “nuovo giorno per l’America”. Kamala Harris è stata ricevuta a Wilmington con un’ovazione. Sul palco è stata accolta con un tifo da stadio: fra clacson impazziti e bandiere americane, i fan di Harris in delirio.

Intanto il presidente eletto una volta insediato alla Casa Bianca il 20 gennaio ha in programma di firmare immediatamente una serie di decreti per rovesciare alcune delle decisioni prese dal presidente uscente Donald Trump, secondo quanto riporta il Washington Post. Tra le misure il rientro degli Usa nell’accordo di Parigi sul clima e nell’Organizzazione mondiale della sanita’. Abolira’ poi il bando sull’immigrazione dai Paesi musulmani e ripristinera’ il programma per la protezione dei Dreamer.ANSA

 

 

L’offensiva legale di Donald Trump contro il risultato delle elezioni inizierà “lunedì per assicurare che le leggi elettorali siano rispettate e che venga eletto il legittimo vincitore”. Lo afferma Donald Trump, assicurando che “questa elezione è lungi dall’essere finita. La vittoria di Joe Biden non è stata certificata in tutti gli Stati”.

“E’ stato licenziato”, “vattene a casa”. I festeggiamenti per la vittoria di Joe Biden non sono solo davanti alla Casa Bianca. Nel mirino dei manifestanti c’è anche l’abitazione a Washington di Ivanka Trump e Jared Kushner, la figlia e il genero del presidente, due delle figure chiave della sua amministrazione. ANSA

 

 

La vittoria di Joe Biden e Kamala Harris alle presidenziali Usa era stata annunciata da poco e già arrivavano, in particolare su Twitter, i messaggi di congratulazioni – e gli auspici – di molti leader internazionali. Eccone alcuni.

* SERGIO MATTARELLA, presidente della Repubblica, in un messaggio inviato direttamente a Joe Biden: “Desidero esprimerLe, a nome della Repubblica italiana e mio personale, i più calorosi rallegramenti per la Sua elezione alla Presidenza degli Stati Uniti d’America. Il popolo americano ha affidato a Lei, a seguito di un confronto che ha visto una straordinaria partecipazione, il mandato di guidare gli Stati Uniti in un momento drammaticamente complesso per l’intero pianeta. La comunità internazionale ha bisogno del contributo statunitense, a lungo protagonista nel costruire le regole del multilateralismo, per affrontare una crisi senza precedenti che sta mettendo a repentaglio la salute, la vita e l’avvenire di milioni di persone”.

* GIUSEPPE CONTE, presidente del Consiglio: “Siamo pronti a lavorare con il presidente eletto Joe Biden per rafforzare le relazioni transatlantiche. Gli Stati Uniti possono contare sull’Italia come un solido alleato e un partner strategico”.

* ANGELA MERKEL, cancelliera tedesca: “La nostra amicizia transatlantica è insostituibile se vogliamo superare le grandi sfide di questo tempo”.

* EMMANUEL MACRON, presidente francese, si congratula con Joe Biden per l’elezione a presidente degli Stati Uniti e lancia un invito: “Lavoriamo insieme”.

* URSULA VON DER LEYEN, presidente della Commissione Ue: “L’Ue e gli Usa sono amici e alleati, i nostri cittadini condividono i legami più profondi. Non vedo l’ora di lavorare con il presidente eletto Biden”.

* BORIS JOHNSON, premier britannico: “Gli Usa sono il nostro più importante alleato e non vedo l’ora di lavorare insieme da vicino sulle nostre priorità comuni dal cambiamento climatico al commercio alla sicurezza”.

* PEDRO SANCHEZ, premier spagnolo: “Vi auguriamo buona fortuna e tutto il meglio. Non vediamo l’ora di collaborare con voi per affrontare le sfide che ci attendono”.

* JENS STOLTENBERG, segretario generale della Nato: “So che Joe Biden è un forte sostenitore della nostra Alleanza e non vedo l’ora di lavorare con lui. Una Nato forte è una buona cosa per il Nord America e l’Europa”.

* YOSHIHIDE SUGA, primo ministro giapponese: Suga si è congratulato con Joe Biden e Kamala Harris ed ha auspicato di poter presto lavorare insieme “per rafforzare ulteriormente l’alleanza Usa-Giappone ed assicurare pace, libertà e prosperità nella regione indo-pacifica ed oltre”, ha scritto su Twitter.

* NICOLAS MADURO, presidente del Venezuela: “Mi congratulo con il popolo statunitense per le elezioni presidenziali. Nello stesso modo, mi congratulo il presidente eletto Joe Biden e la vicepresidente eletta Kamala Harris per la loro vittoria. Il Venezuela, patria del ‘Libertador’ Simon Bolivar, sempre sarà disposto al dialogo e all’intesa con il popolo e il governo degli Usa”.

* ANDRES LOPEZ OBRADOR, presidente messicano, ha detto che è troppo presto per congratularsi con Joe Biden, la cui vittoria su Donald Trump è stata annunciata dai media americani. “Aspetteremo fino a quando tutte le questioni legali saranno risolte. Non vogliamo essere sconsiderati”, ha detto ai giornalisti.

* BENJAMIN NETANYAHU, presidente di Israele, si è congratulato con Joe Biden per la sua vittoria elettorale, definendo il presidente eletto degli Stati Uniti “un grande amico di Israele”. “Non vedo l’ora di lavorare con entrambi per rafforzare ulteriormente la speciale alleanza tra Stati Uniti e Israele”, ha scritto Netanyahu su Twitter, riferendosi a Biden e alla vicepresidente Kamala Harris.

* HAMAS Un appello al presidente eletto Joe Biden affinché inverta “la politica americana ingiusta verso il popolo palestinese” è stato lanciato dal leader di Hamas Ismail Haniyeh, secondo la agenzia Maan. Hamas imputa a Donald Trump di aver reso gli Stati Uniti ‘”complici dell’ingiustizia e della aggressione” verso i palestinesi e di aver così impedito agli Usa di mediare alcuna soluzione del conflitto. Hamas si attende che la nuova amministrazione receda dall’ ‘Accordo del secolo’ di Trump, che annulli il riconoscimento di Gerusalemme quale capitale di Israele ed anche il trasferimento della sua ambasciata.

* ABU MAZEN Abu Mazen si è congratulato con Joe Biden e Kamala Harris per la loro vittoria. Il presidente palestinese ha espresso – secondo la Wafa – “la sua aspirazione a lavorare con Biden e la sua amministrazione al fine di rafforzare le relazioni palestinesi-americane e per ottenere libertà, indipendenza, giustizia e dignità per il nostro popolo, nonché per lavorare per la pace, la stabilità e la sicurezza per tutti nella nostra regione e nel mondo”.

*ZINGARETTI “Goodmorning America! Con Joe Biden e Kamala Harris gli Usa e l’Italia con l’Europa possono aprire una stagione nuova per un mondo più giusto e umano, piu stabile e sicuro, più verde, più inclusivo e aperto, contro l’odio e le divisioni. Per uno sviluppo e un progresso sociale che crei lavoro e rispetti le persone”. Lo scrive su Facebook il segretario del Pd Nicola Zingaretti.

* HASSAN ROHANI L’elezione di Joe Biden a presidente degli Stati Uniti rappresenta “un’occasione” per Washington per correggere i propri “errori”. Lo ha detto il presidente iraniano Hassan Rohani.ANSA

 

La vittoria di Joe Biden e Kamala Harris alle presidenziali Usa era stata annunciata da poco e già arrivavano, in particolare su Twitter, i messaggi di congratulazioni – e gli auspici – di molti leader internazionali. Eccone alcuni.

* SERGIO MATTARELLA, presidente della Repubblica, in un messaggio inviato direttamente a Joe Biden: “Desidero esprimerLe, a nome della Repubblica italiana e mio personale, i più calorosi rallegramenti per la Sua elezione alla Presidenza degli Stati Uniti d’America. Il popolo americano ha affidato a Lei, a seguito di un confronto che ha visto una straordinaria partecipazione, il mandato di guidare gli Stati Uniti in un momento drammaticamente complesso per l’intero pianeta. La comunità internazionale ha bisogno del contributo statunitense, a lungo protagonista nel costruire le regole del multilateralismo, per affrontare una crisi senza precedenti che sta mettendo a repentaglio la salute, la vita e l’avvenire di milioni di persone”.

* GIUSEPPE CONTE, presidente del Consiglio: “Siamo pronti a lavorare con il presidente eletto Joe Biden per rafforzare le relazioni transatlantiche. Gli Stati Uniti possono contare sull’Italia come un solido alleato e un partner strategico”.

* ANGELA MERKEL, cancelliera tedesca: “La nostra amicizia transatlantica è insostituibile se vogliamo superare le grandi sfide di questo tempo”.

* EMMANUEL MACRON, presidente francese, si congratula con Joe Biden per l’elezione a presidente degli Stati Uniti e lancia un invito: “Lavoriamo insieme”.

* URSULA VON DER LEYEN, presidente della Commissione Ue: “L’Ue e gli Usa sono amici e alleati, i nostri cittadini condividono i legami più profondi. Non vedo l’ora di lavorare con il presidente eletto Biden”.

* BORIS JOHNSON, premier britannico: “Gli Usa sono il nostro più importante alleato e non vedo l’ora di lavorare insieme da vicino sulle nostre priorità comuni dal cambiamento climatico al commercio alla sicurezza”.

* PEDRO SANCHEZ, premier spagnolo: “Vi auguriamo buona fortuna e tutto il meglio. Non vediamo l’ora di collaborare con voi per affrontare le sfide che ci attendono”.

* JENS STOLTENBERG, segretario generale della Nato: “So che Joe Biden è un forte sostenitore della nostra Alleanza e non vedo l’ora di lavorare con lui. Una Nato forte è una buona cosa per il Nord America e l’Europa”.

* YOSHIHIDE SUGA, primo ministro giapponese: Suga si è congratulato con Joe Biden e Kamala Harris ed ha auspicato di poter presto lavorare insieme “per rafforzare ulteriormente l’alleanza Usa-Giappone ed assicurare pace, libertà e prosperità nella regione indo-pacifica ed oltre”, ha scritto su Twitter.

* NICOLAS MADURO, presidente del Venezuela: “Mi congratulo con il popolo statunitense per le elezioni presidenziali. Nello stesso modo, mi congratulo il presidente eletto Joe Biden e la vicepresidente eletta Kamala Harris per la loro vittoria. Il Venezuela, patria del ‘Libertador’ Simon Bolivar, sempre sarà disposto al dialogo e all’intesa con il popolo e il governo degli Usa”.

* ANDRES LOPEZ OBRADOR, presidente messicano, ha detto che è troppo presto per congratularsi con Joe Biden, la cui vittoria su Donald Trump è stata annunciata dai media americani. “Aspetteremo fino a quando tutte le questioni legali saranno risolte. Non vogliamo essere sconsiderati”, ha detto ai giornalisti.

* BENJAMIN NETANYAHU, presidente di Israele, si è congratulato con Joe Biden per la sua vittoria elettorale, definendo il presidente eletto degli Stati Uniti “un grande amico di Israele”. “Non vedo l’ora di lavorare con entrambi per rafforzare ulteriormente la speciale alleanza tra Stati Uniti e Israele”, ha scritto Netanyahu su Twitter, riferendosi a Biden e alla vicepresidente Kamala Harris.

* HAMAS Un appello al presidente eletto Joe Biden affinché inverta “la politica americana ingiusta verso il popolo palestinese” è stato lanciato dal leader di Hamas Ismail Haniyeh, secondo la agenzia Maan. Hamas imputa a Donald Trump di aver reso gli Stati Uniti ‘”complici dell’ingiustizia e della aggressione” verso i palestinesi e di aver così impedito agli Usa di mediare alcuna soluzione del conflitto. Hamas si attende che la nuova amministrazione receda dall’ ‘Accordo del secolo’ di Trump, che annulli il riconoscimento di Gerusalemme quale capitale di Israele ed anche il trasferimento della sua ambasciata.

* ABU MAZEN Abu Mazen si è congratulato con Joe Biden e Kamala Harris per la loro vittoria. Il presidente palestinese ha espresso – secondo la Wafa – “la sua aspirazione a lavorare con Biden e la sua amministrazione al fine di rafforzare le relazioni palestinesi-americane e per ottenere libertà, indipendenza, giustizia e dignità per il nostro popolo, nonché per lavorare per la pace, la stabilità e la sicurezza per tutti nella nostra regione e nel mondo”.

*ZINGARETTI “Goodmorning America! Con Joe Biden e Kamala Harris gli Usa e l’Italia con l’Europa possono aprire una stagione nuova per un mondo più giusto e umano, piu stabile e sicuro, più verde, più inclusivo e aperto, contro l’odio e le divisioni. Per uno sviluppo e un progresso sociale che crei lavoro e rispetti le persone”. Lo scrive su Facebook il segretario del Pd Nicola Zingaretti.

* HASSAN ROHANI L’elezione di Joe Biden a presidente degli Stati Uniti rappresenta “un’occasione” per Washington per correggere i propri “errori”. Lo ha detto il presidente iraniano Hassan Rohani. ANSA

 

Gli Stati Uniti hanno registrato 126.742 casi di coronavirus nelle ultime 24 ore con un ulteriore record di contagi quotidiani che superano per il quarto giorno consecutivo la soglia di 100.000 e per il terzo giorno quella dei 120.000. E’ quanto emerge dai dati della Johns Hopkins University, citati dalla Cnn.

Almeno 1040 persone sono morte nelle ultime 24 ore, portando il bilancio delle vittime a 237.113. Il totale dei casi registrati dall’inizio della pandemia di Covid-19 negli Usa sfiora i 10 milioni: sono 9.860.558. .ANSA

 

Prima le avrebbe fatto assumere cocaina e ketamina e poi l’avrebbe violentata. Con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di una 18enne, detenzione e cessione di stupefacente, sequestro di persona e lesioni, Alberto Maria Genovese, l’imprenditore che ha fondato la start-up assicurativa Facile.it, poi ceduta nel 2014, è stato fermato nella notte tra venerdì e sabato dalla polizia.

 

L’imprenditore 43enne, secondo la ricostruzione, avrebbe violentato la giovane a una festa privata a casa sua, nel cuore di Milano, lo scorso 12 ottobre.ANSA

 

Con l’entrata in vigore del nuovo Dpcm ci sarà la possibilità di chiusura di strade o piazze anche prima delle 21. Lo scrive il Viminale in una circolare inviata ai prefetti che avrà una durata minima di 15 giorni, ma non superiore al periodo di validità del Dpcm, cioè il 3 dicembre. “La possibilità di disporre la chiusura di strade o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento, già precedentemente prevista dopo le ore 21 – si legge nel documento -, viene espressamente estesa all’intero arco della giornata o comunque a specifiche fasce orarie non predeterminate, sempre fatta salva la possibilità di accesso, e deflusso, agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private”.

“Qualunque sia l’area territoriale di riferimento – si legge nella circolare – l’attuale andamento epidemiologico sollecita i cittadini ad osservare comportamenti responsabili, ispirati al principio di massima cautela, come, peraltro, si rinviene nella forte raccomandazione di limitare gli spostamenti personali nell’area gialla anche nelle fasce orarie della giornata non soggette a restrizioni della mobilità”.

“Occorre sempre far uso della autocertificazione riguardo alle cause giustificative dello spostamento, sia che si tratti di spostamenti che avvengano in fasce orarie soggette a limitazioni (area gialla), sia che essi avvengano in territori soggetti a restrizioni alla mobilità per l’intera giornata (area arancione e area rossa), ricorda il Viminale nelle circolare ai prefetti, spiegando che il “modulo pubblicato in occasione del precedente Dpcm” del 24 ottobre “potrà continuare ad essere utilizzato”.ANSA

 

”La situazione a Napoli soprattutto dal punto di vista sanitario è molto grave e ci preoccupa: nelle ultime 24 ore sono stati registrati oltre mille contagi, i pronto soccorso sono presi d’assalto, gli ospedali sono al collasso, i reparti sono in affanno, ci sono persone che hanno difficoltà a ricevere cure presso la propria abitazione e le ambulanze non arrivano”. Lo dice il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, in un video messaggio pubblicato su Facebook.

Folla sul lungomare di Napoli – Complice il bel tempo che ha spinto qualcuno a prendere il sole e anche a fare il bagno, appare gremito il lungomare di Napoli così come altre luoghi del centro città.

I ristoranti sul lungomare sono pieni e il traffico veicolare è intenso e in alcuni momenti anche paralizzato. Tutti con mascherina a godersi il sabato con temperature dolci. Il sindaco de Magistris ha deciso di non chiudere il lungomare; di diverso avviso il governatore campano De Luca che aveva invitato i sindaci a chiudere nel fine settimana le aree del lungomare e di parte dei centri storici.

Litorale romano preso d’assalto – In Lazio c’è chi ha tirato fuori di nuovo costume e telo da mare per una tintarella fuori stagione o tavole da sup; altri hanno optato per passeggiare in riva al mare, tra il vociare di bambini e chi fa jogging, i lungomare ed i moli dei porti; ed ancora, pranzi nei ristoranti e locali con tavolini all’aperto. E’ un’anticipo dell’ “Estate di S.Martino” sul litorale romano oggi, tra Ostia, Fiumicino e Fregene, dove, complice la temperature di 20 gradi ed il sole, tanti romani si sono diretti per trascorrere la giornata prefestiva. Un’alternativa alla prima giornata di chiusura, nei weekend, dei grandi centri commerciali (tre solo a Fiumicino) per le restrizioni anti Covid. Ancora, intorno alle 14, molti i veicoli in arrivo dalla Capitale che, in uscita dall’autostrada Roma-Fiumicino, si sono incolonnati sul viadotto di via dell’aeroporto, direzione Fiumicino od Ostia. Diverse anche le imbarcazioni a vela sul mare calmo. ANSA

 

In Italia, dall’inizio dell’epidemia di coronavirus, almeno 902.490 persone (+39.811* rispetto a ieri, +4,6%; ieri +37.809) hanno contratto il virus Sars-CoV-2. Di queste, 41.063 sono decedute (+425, +1,1%; ieri +446) e 328.891 sono state dimesse (+5.966, +1,8%; ieri +10.586). Attualmente i soggetti positivi dei quali si ha certezza sono 532.536 (+33.418, +6,7%; ieri +26.770) e sono visibili nella quinta colonna da destra della tabella in alto; il conto sale a 902.490 — come detto sopra — se nel computo ci sono anche i morti e i guariti, conteggiando cioè tutte le persone che sono state trovate positive al virus dall’inizio dell’epidemia.

I tamponi sono stati 231.673, ovvero 2.572 in meno rispetto a ieri quando erano stati 234.245. Mentre il tasso di positività è intorno al 17% (precisamente 17,18%): vuol dire che su 100 tamponi eseguiti 17 sono risultati positivi; ieri era di circa il 16% (precisamente 16,14%). Questa percentuale dà l’idea dell’andamento dei contagi, indipendentemente dal numero di test effettuati: infatti oggi — con il rapporto di casi su tamponi salito dal 16 al 17% — si hanno più positivi nonostante i test siano poco meno di quelli di ieri. Questa è la mappa del contagio in Italia.

Nuovo record assoluto di contagi in 24 ore: è il terzo consecutivo. La curva epidemiologica sale ancora velocemente, «fotografando» uno scenario in rapido peggioramento: 10 Regioni sforano la soglia critica dei ricoveri per Covid e il sistema sanitario rischia il collasso in poco tempo. Anche alcune Regioni registrano crescite da record. Prendendo in esame soltanto le più colpite — perché il virus si diffonde su tutto il territorio nazionale con dati in aumento — si osserva questa situazione con numeri giornalieri per Regione mai visti prima: la Lombardia ha oltre 11 mila casi (+11.489) e supera il suo picco di ieri, il Veneto con +3.815 positivi supera il suo picco di ieri (erano +3.387) e la Toscana con +2.787 supera di poco il suo picco precedente del 30 ottobre (erano +2.765). Oltre la soglia dei 4 mila (senza record) ci sono: Piemonte (+4.437) e Campania (+4.309), mentre con dati a quattro cifre troviamo: Lazio (+2.618), Emilia-Romagna (+2.009), Sicilia (+1.363, sopra la soglia di mille dal primo novembre), Liguria (+1.092) e Puglia (+1.054). Un piccolo record si ha pure in Calabria — posizionata in zona rossa — che con +392 batte il suo picco del 5 novembre (erano+358).

Da notare che gli attuali positivi — le persone che adesso hanno il coronavirus — sono oltre mezzo milione (532.536 per la precisione), di cui circa il 95% (pari a 504.793) si trova in isolamento domiciliare.

Aumenta la pressione sugli ospedali. I pazienti ricoverati con sintomi sono 25.109 (+1.104, +4,6%; ieri +749), mentre i malati più gravi in terapia intensiva sono 2.634 (+119, +4,7%; ieri +124). Questi dati sono visibili nella tabella in alto, nella seconda e nella terza colonna da sinistra. Ricordiamo che il picco di ricoveri si è verificato il 4 aprile con 29.010 persone in ospedale e il picco di malati in terapia intensiva si è verificato il 3 aprile con 4.068 pazienti in questo reparto.

Le vittime sono oltre 400 per il terzo giorno di fila (ma meno di ieri). Soltanto il Molise non ha decessi, mentre le Regioni con più morti sono: Lombardia (+108), Piemonte (+45), Liguria (+35), Sicilia (+35) e Toscana (+30).

Qui tutti i bollettini dal 29 febbraio. Qui le ultime notizie della giornata.

I casi Regione per Regione
Il dato fornito qui sotto, e suddiviso per Regione, è quello dei casi totali (numero di persone trovate positive dall’inizio dell’epidemia: include morti e guariti). La variazione indica il numero dei nuovi casi registrati nelle ultime 24 ore, mentre la percentuale rappresenta l’incremento rispetto al giorno precedente, calcolata sul totale regionale.

Lombardia 254.436 (+11.489, +4,7%; ieri +9.934)
Emilia-Romagna 69.049** (+2.009, +3%; ieri +1.953)
Piemonte 93.895 (+4.437, +5%; ieri +4.878)
Veneto 75.907 (+3.815, +5,3%; ieri +3.297)
Marche 18.287 (+631, +3,6%; ieri +697)
Liguria 35.544 (+1.092, +3,2%; ieri +1.127)
Campania 82.318 (+4.309, +5,5%; ieri +4.508)
Toscana 60.467 (+2.787, +4,8%; ieri +2.592)
Sicilia 30.188 (+1.363, +4,7%; ieri +1.423)
Lazio 63.325 (+2.618, +4,3%; ieri +2.699)
Friuli-Venezia Giulia 14.224 (+872, +6,5%; ieri +542)
Abruzzo 13.936*** (+432, +3,2%; ieri +395)
Puglia 24.935 (+1.054, +4,4%; ieri +946)
Umbria 14.279 (+688, +5,1%; ieri +767)
Bolzano 12.345 (+773, +6,7%; ieri +713)
Calabria 7.106 (+392, +5,8%; ieri +264)
Sardegna 11.837 (+425, +3,7%; ieri +359)
Valle d’Aosta 4.080 (+117, +2,9%; ieri +129)
Trento 10.704 (+251, +2,4%; ieri +261)
Molise 2.351 (+152, +6,9%; ieri +76)
Basilicata 3.277 (+105, +3,3%; ieri +249)

I decessi Regione per Regione
Il dato fornito qui sotto, e suddiviso per Regione, è quello dei morti totali dall’inizio della pandemia. La variazione indica il numero dei nuovi decessi registrati nelle ultime 24 ore.

Lombardia 18.226 (+108; ieri +131)
Emilia-Romagna 4.781 (+29; ieri +40)
Piemonte 4.594 (+45; ieri +29)
Veneto 2.568 (+25; ieri +27)
Marche 1.045 (+8; ieri +3)
Liguria 1.914 (+35; ieri +16)
Campania 811 (+15; ieri +40)
Toscana 1.532 (+30; ieri +32)
Sicilia 663 (+35; ieri +34)
Lazio 1.397 (+27; ieri +26)
Friuli-Venezia Giulia 442 (+7; ieri +12)
Abruzzo 596 (+12; ieri +7)
Puglia 816 (+14; ieri +13)
Umbria 178 (+4; ieri +9)
Bolzano 337 (+7; ieri +4)
Calabria 136 (+4; ieri +4)
Sardegna 253 (+4; ieri +2)
Valle d’Aosta 202 (+7; ieri +6)
Trento 464 (+5; ieri +5)
Molise 45 (nessun nuovo decesso; ieri +3)
Basilicata 63 (+4; ieri +3)

 

*Il dato non corrisponde esattamente alla differenza dei casi totali odierni con quelli del giorno precedente per via dei ricalcoli di Emilia-Romagna e Abruzzo (vedi note successive).

** La Regione Emilia-Romagna comunica che in seguito a verifica sui dati comunicati nei giorni passati è stato eliminato 1 caso in quanto giudicato non caso COVID-19;

***La Regione Abruzzo comunica che dal totale dei casi positivi è stato eliminato 1 caso in quanto duplicato.Corriere.it

 

Al Tardini Krause c’è, Comisso no. E forse ha avuto ragione il patron viola visto che al Tardini a vincere è stata la noia.

Il derby a stelle e strisce fra Parma e Fiorentina finisce per 0-0 e non poteva essere altrimenti visto che le occasioni, quelle vere, non ci sono state. Liverani può sorridere per il terzo pareggio consecutivo, Iachini meno, molto meno, visto che era sul banco degli imputati. La sua posizione non può che essere ancora più che traballante dato che la reazione, alla fine, non c’è stata. A pesare sul risultato anche i moduli speculari schierati dai due tecnici che hanno, di fatto, annullato il match. Quel 3-5-2 che al Parma ha portato bene a Milano con l’Inter, meno alla Fiorentina con la Roma. Anzi contestatissimo ma mister Iachini, vista anche la positività di Callejon al covid, preferisce continuare con la stessa filosofia schierando in avanti Koume con Ribery jolly a tutto campo. Nel Parma invece c’è il debutto del venezuelano Osorio, ritornato negativo in settimana, mentre Inglese gioca da titolare, anche lui dopo aver battuto il covid. Stesso modulo, niente emozioni. Dopo un tiro di Pezzella al 6′ e una punizione telefonata di Biraghi due minuti più tardi, all’11’ il primo guizzo della partita è di Ribery che si libera di Osorio ma Sepe è bravo in tuffo a intercettare. Koume invece colpisce male di testa al 17′, su cross di Biraghi, e la palla si impenna. La partita si trascina così senza altre emozioni, se si escludono due incursioni di Gervinho interrotte in area avversaria, sino al 42′ quando ancora Ribery frana a terra in area di rigore del Parma. Alle spalle c’è Osorio che allunga sì un braccio ma l’arbitro Lapenna non ha dubbi e ammonisce il francese per simulazione. La seconda frazione di gioco si apre al 5′ con l’unico vero brivido della partita: Pulgar tocca per Biraghi che scarica in porta il suo sinistr, Sepe fa buona guardia e devia in angolo. La Fiorentina ora sembra osare di più e così Liverani prova ad alzare la squadra inserendo Karamoh e Sohm per Inglese e un evanescente Hernani. A metà della ripresa primo cambio anche nelle fila dalla Fiorentina: fuori Koume dentro Cutrone con la speranza per Iachini di dare più profondità alla manovra viola. Al 27′ invece cambio forzato per un problema muscolare a Venuti, al suo posto Lirola. La partita però resta bloccata, nessuno vuole scoprirsi, e così c’è solo una punizione di Alves deviata dalla barriera in angolo. Liverani fa poi debuttare anche il trequartista argentino Brunetta al posto di Gervinho ma a colpire, si fa per dire, ci pensa Castrovilli dal limite al 36′, Sepe para, e Kucka pochi secondi più tardi su punizione, senza centrare lo specchio della porta. Nel finale c’è spazio per Bonaventura al posto di Castrovilli ma non cambia nulla. Liverani sale a quota sei, Iachini a otto. Il primo si può accontentare, il secondo invece molto, molto meno. Per uno 0-0 senza gol, ma soprattutto senza emozioni e senza il coraggio di osare qualcosa di più per vincere.

Benevento ko, con lo Spezia perde la sfida salvezza – Tonfo al “Vigorito” del Benevento che perde in casa la sfida salvezza contro lo Spezia per tre reti a zero: Nzola chiude i conti nel secondo tempo, giallorossi mai in partita. Tracollo della Strega nel testa a testa salvezza con i liguri: tante disattenzioni tra i padroni di casa, costretti spesso a rincorrere senza riuscire ad intercettare le idee di gioco di Ricci e compagni. Inzaghi, orfano dello squalificato Caprari e dell’infortunato Iago Falque, opta per Insigne e Sau da trequartisti alle spalle di Lapadula. In avvio però i giallorossi scendono in campo col 4-4-2, dirottando Dabo in corsia mancina a centrocampo con Insigne a destra e l’ex Cagliari in tandem con Lapadula. Italiano si affida alla vivacità di Agudelo e Gyasi ai lati di Nzola, con Ricci in cabina di regia. Il primo tempo del Vigorito è fortemente a tinte bianconere, con gli ospiti protagonisti in più occasioni e padroni assoluti del campo, tra possesso palla ed inserimenti. Nella prima fase di studio del match, Inzaghi è costretto al primo cambio: fuori Foulon per infortunio, dentro Maggio in fascia. A pochi istanti dalla mezz’ora, lo Spezia pesca il varco giusto e passa in vantaggio: cross al bacio di Ferrer e colpo di testa coi tempi giusti di Pobega per l’1-0 dei liguri. Il Benevento prova a svegliarsi e in due giri di lancette colpisce due pali: il primo con Insigne al 30′, dopo aver saltato Provedel ma in posizione di fuorigioco, il secondo con Lapadula che controlla con qualità il suggerimento di Schiattarella ma deve arrendersi al legno. L’ultima emozione del primo tempo la regalano ancora gli ospiti: Estevez conduce il contropiede a 4′ dal riposo, ma il mancino di Gyasi è debole e termina tra i guantoni di Montipò. La ripresa si apre con un altro squillo dello Spezia: dai venti metri ci prova Agudelo con un gran sinistro, ma la palla si spegne sulla traversa negando la gioia all’attaccante. Il Benevento alza il baricentro alla ricerca del pari, ma lo Spezia alla prima vera occasione costruita nella zona calda della ripresa raddoppia: Gyasi sull’out mancino punta e salta Maggio, trovando al centro Nzola che indisturbato fa 2-0. L’undici di Inzaghi accusa il colpo, quello di Italiano guadagna campo e fiducia: al 25′ della ripresa, Estevez impegna Montipò, ma sul calcio d’angolo successivo, Nzola supera tutti a centroarea e trafigge ancora i giallorossi. Incassato il tris, Inzaghi prova a rivoluzionare i suoi con un triplo cambio: dentro Moncini, Barba e Tello per provare a riacciuffare il match, ma gli ultimi sussulti sono ancora degli ospiti che al triplice fischio di Aureliano esultano per la vittoria.

 

Joao Pedro e Nandez regalano a Gigi Riva la vittoria del 76/o compleanno. Due a zero per il Cagliari e la Sampdoria, penalizzata dall’espulsione di Augello alla fine del primo tempo, viene raggiunta a quota dieci in mezzo alla classifica.

Un punteggio inedito per i rossoblù: la squadra di Di Francesco finora non aveva mai chiuso una partita senza subire un gol. Per la Samp uno stop dopo quattro risultati utili consecutivi. Primo tempo molto equilibrato con tiri in porta pari quasi a zero. Compatta, ma senza lampi davanti la Samp: conquista 4 angoli ma non costruisce nulla di pericoloso. Qualche esperimento per Di Francesco che prova per una mezz’ora abbondante Nandez in regia con Marin. Una scelta che però non valorizza Rog e quindi abbandonata dal tecnico. Due episodi isolati fanno pendere la bilancia dalla parte del Cagliari. Al 6′ un clamoroso incrocio dei pali su colpo di testa di Joao Pedro, pescato dalla fascia destra da Ounas. Al 42′ il rosso più o meno diretto (Ayroldi prima estrae il giallo poi si fa convincere dal Var) per Augello. Colpa di un retropassaggio sbagliato che costringe l’esterno sinistro a un fallo da ultimo uomo su Nandez lanciato solo davanti a Audero. Nella ripresa Di Francesco parte con Sottil al posto di Marin. Spregiudicato: sono tre punte dietro l’attaccante centrale Simeone. E la mossa paga subito: dopo due minuti fallo in area blucerchiata di Tonelli su Joao Pedro lanciato da Ounas. Dal dischetto il brasiliano segna il quinto gol stagionale, raggiunge il compagno Simeone e vola a 47 gol in A con il Cagliari, secondo cannoniere della storia dietro Riva. E la partita va avanti con il più scontato dei copioni. E cioè con la Samp che, con ordine, prova a mettere in azione Quagliarella, lasciato solo davanti. Ma riesce a tirare in porta una volta sola. E il Cagliari che riparte in contropiede. E spreca almeno tre situazioni favorevoli: bravo anche Audero al 18′ su Sottil. La quarta volta, però, funziona: Simeone lancia Nandez in campo aperto e l’uruguaiano vola e segna come il più scaltro dei contropiedisti. C’è anche il terzo gol, ma Sottil, dopo l’esultanza, viene gelato dal Var. Rete annullata per fuorigioco millimetrico di Ounas, l’autore dell’assist. Ma la partita è già finita da un pezzo ANSA

 

Colpo dello Spezia in casa del Benevento. I liguri espugnano il Vigorito e vincono la sfida salvezza con i sanniti 3-0.

Tante disattenzioni tra i padroni di casa, costretti spesso a rincorrere senza riuscire ad intercettare le idee di gioco di Ricci e compagni.
Liguri in vantaggio nel primo tempo con Pobega alla mezzora.
Il Benevento reagisce ma è sfortunato: la conclusione di Lapadula si stampa sul palo. Nella ripresa una doppietta di Nzola, a segno nel giro di cinque minuti chiude la partita.Per il Benevento è la quarta sconfitta consecutiva. (ANSA).

 

 

L’Empoli dimentica il ko di Venezia e torna in vetta alla classifica di Serie B. Al Castellani, i toscani battono 3-0 la Reggina grazie tre reti nel secondo tempo firmate da Mancuso (47’), Matos (59’) e Olivieri (82’). Frena il Chievo, che contro il Pordenone va in vantaggio con Fabbro ma si fa raggiungere da Musiolik al 92′. Seconda vittoria consecutiva per il Monza, che batte il Frosinone 2-0 con due gol nella ripresa di Gytkjaer e Dany Mota.

EMPOLI-REGGINA 3-0
Il brutto ko di Venezia è soltanto un brutto ricordo per l’Empoli, che ritorna subito in vetta. Al Castellani, l’unica occasione nel primo tempo per i padroni di casa è di Bandinelli, che conclude con un diagonale mancino senza però impensierire Guarna. Gli amaranto, privi di Menez, sfruttano invece i calci d’angolo e ci provano con Bianchi e Di Chiara, che peccano però di precisione. Nella ripresa, alla prima occasione utile, i toscani passano subito in vantaggio: dopo due minuti, infatti, Mancuso segna di testa su cross di Bandinelli punendo l’uscita sbagliata di Guarna. Al 59′, arriva invece il raddoppio: Ricci serve sul filo del fuorigioco Matos, che con un diagonale destro firma il 2-0 e la sua prima rete con la maglia dell’Empoli, alla prima da titolare. Gli uomini di Dionisi la chiudono all’82’: Olivieri, entrato nella ripresa, entra in area, mette a sedere Loiacono e insacca, trovando il suo primo gol nel campionato cadetto e siglando il 3-0 che consente all’Empoli di volare nuovamente al primo posto in classifica. I toscani sono soli in testa con 16 punti, a +2 sul Chievo.

MONZA-FROSINONE 2-0
La sfida tra ex Milan Brocchi e Nesta se l’aggiudica l’ex centrocampista che con il suo Monza inizia a ingranare, trova la seconda vittoria consecutiva e si riporta in piena zona playoff. Prestazione di livello per i biancorossi contro una diretta concorrente per la promozione in Serie A: nessuno rischio dietro e diverse occasioni pericolose. Solido il 4-3-1-2 di Brocchi, orfano di Frattesi non al meglio, che nel primo tempo produce l’occasione più importante al 39′ con Armellino che fa tutto da solo e dal limite dell’area impegna Bardi alla parata. Ripresa molto più avvincente con i padroni di casa subito pericolosissimi con il palo di capitan D’Errico dopo una serpentina ubriacante. E’ la miccia che accende il Monza e al 5′ ecco il gol con l’azione costruita tutta sulla sinistra con Boateng abile a far correre il brasiliano Carlos Augusto libero di trovare sul secondo palo il dimenticato Gytkjaer dalla difesa ciociara. Per il Frosinone di Nesta reazione immediata, ma limitata al colpo di testa di Rohden neutralizzato da Lamanna. Via libera per il Monza che con lo strappo di Dany Mota al 25′ trova il raddoppio: il portoghese si mette in proprio e dopo aver ricevuto palla da Boateng (ottimo a liberarsi con un sombrero) parte da centrocampo e arriva fino in area per bucare Bardi. Un segnale importante per Brocchi visto l’avvio non esaltante di stagione: il Monza è ancora un cantiere aperto ma fa passi da gigante. Merito anche di Boateng, uscito al 35′ tra gli applausi dei pochissimi presenti, che dimostra di avere un altro spessore.

PORDENONE-CHIEVO VERONA 1-1
Resta l’amaro in bocca, ai gialloblù, per una vittoria sfumata soltanto nel finale del ‘derby’ del Nord-Est contro il Pordenone a Lignano. I clivensi mostrano grande solidità nel loro impianto di gioco, recano più di qualche grattacapo alla difesa neroverde ma riescono a trafiggere Perisan soltanto al 61’, quando Michael Fabbro si libera brillantemente della marcatura di Vogliacco, superandolo palla al piede, e batte l’estremo difensore dei friulani con un bel pallonetto. Il Chievo sfiora più volte il raddoppio nei minuti successivi, ancora con Fabbro e poi con Djordjevic e Mogos, ma la beffa è in agguato e arriva al 92’: è di Musiolik la zampata vincente, un tiro con la punta del piede sinistro al termine di una rapida ripartenza che supera Semper e regala il pareggio agli uomini di Attilio Tesser. Due punti persi, quindi, per il Chievo, che sale a 14 punti. Un punto guadagnato per il Pordenone, che grazie al terzo risultato utile consecutivo raggiunge quota 8.

 

COSENZA-BRESCIA 1-2
Il terzo tentativo è quello giusto per il Brescia: le rondinelle ottengono la prima vittoria in trasferta della stagione battendo al San Vito il Cosenza con una prova solida, resistendo al vero e propria assedio negli ultimi minuti da parte dei calabresi e salendo a 8 punti in graduatoria. La squadra di Diego Lopez passa in vantaggio alla fine di un intenso primo tempo: a firmare lo 0-1 è Daniele Dessena, con un colpo di testa dall’interno dell’area piccola. Vibranti, nell’occasione, le proteste dei padroni di casa, che protestano per un presunto fallo ai danni di Baez non ravvisato dall’arbitro Volpi. Un vero e proprio lampo vale il raddoppio al 61’: Sabelli recupera un pallone a centrocampo, l’azione passa prima dai piedi di Dessena e poi da quelli di Jagiello, che scaglia una bordata da 30 metri imprendibile per Falcone. I silani non si arrendono, accorciano le distanze al 72’ con un bel tiro a giro di Bahlouli ma nonostante i tentativi nel finale sono costretti a subire il secondo ko consecutivo, che li lascia a 5 punti in classifica.

CREMONESE-VICENZA 0-1
Nella nebbia dello Zini, il Vicenza vince sul campo della Cremonese l’importantissimo scontro diretto per la salvezza. Al 6’ Ciofani ci prova in girata da due passi, ma il pallone si spegne di un soffio. Sul fronte opposto, al 24’, Pontisso spaventa Alfonso con un gran destro in controbalzo dai venti metri: a lato di poco. Il portiere grigiorosso respinge poi coi pugni un gran sinistro di Gori da posizione defilata; Meggiorini chiude il primo tempo sfiorando l’incrocio dei pali dai venti metri. Inizio di secondo tempo che si apre al 51’ con una buona opportunità per la Cremonese: contropiede dei padroni di casa, con Crescenzi che sguscia via sulla corsia mancina riuscendo poi a servire Strizzolo in profondità: da buona posizione, il numero 17 si coordina per il sinistro ma calcia alle stelle. A 6’ dalla fine, ecco il gol vittoria dei veneti: sugli sviluppi di un calcio d’angolo, colpo di tacco di Da Riva a spalancare la porta a Padella che, da due passi, infila Alfonso. Primo successo in campionato per il Vicenza.-sportmediaset-

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.