Cronaca e calcio

Dopo la forte ripresa registrata nel terzo trimestre, Confcommercio lancia un nuovo allarme per i consumi , scesi ad ottobre, secondo ‘indice congiunturale calcolato dall’associazione dell’8,1% rispetto allo stesso mese del 2019. Il rallentamento, ha interessato in misura più immediata e significativa la filiera del turismo, servizi ricreativi (-73,2%), alberghi (-60%), bar e ristoranti (-38%). Per il mese di novembre si stima una riduzione del Pil del 7,7% su ottobre e del 12,1% nel confronto annuo.

Secondo Confcommercio , le dinamiche registrate negli ultimi due mesi, a meno di un eccezionale, ma improbabile, recupero a dicembre, portano a stimare preliminarmente una decrescita congiunturale del Pil nel quarto trimestre superiore al 4%.

Queste valutazioni non comporterebbero modifiche nella dinamica complessiva del Pil per il 2020 (tra il -9% e il -9,5%), grazie a un terzo trimestre decisamente più favorevole rispetto alle stime, ma implicherebbero un’entrata ben peggiore nel 2021, facendo svanire le più ottimistiche previsioni di rimbalzo statistico per l’anno prossimo.ANSA

 

Nell’ultima settimana, d’intesa con il Ministero della Salute, i carabinieri del Nas hanno realizzato 232 ispezioni presso strutture sanitarie e socio-assistenziali, quali Residenze Sanitarie Assistite e di lungodegenza, case di riposo, comunità alloggio, con la finalità di accertare la regolare attuazione delle misure di contenimento e prevenzione alla diffusione epidemica e individuare eventuali situazioni di insufficiente erogazione di servizi assistenziali e di mancato possesso dei titoli abilitativi professionali da parte degli operatori, propedeutici a episodi di omessa custodia e maltrattamento. In 37 strutture sono state riscontrate irregolarità, contestando, complessivamente, 59 violazioni, di cui 9 penali e 43 amministrative; sono state deferite all’autorità giudiziaria 11 persone e segnalate ulteriori 42. ANSA

 

BRUXELLES – “Chiedo a tutti, nell’Ue, di essere responsabili, non è tempo di veti ma di agire velocemente ed in uno spirito di solidarietà. In caso di blocco, gli europei pagherebbero un prezzo alto. Restiamo impegnati a risolvere le questioni” pendenti “al più presto”. Lo ha dichiarato il ministro degli Affari europei tedesco e presidente di turno del Consiglio Ue, Michael Roth, prima della videoconferenza Affari generali, commentando quanto avvenuto ieri alla riunione degli ambasciatori dei 27, dove i rappresentanti di Ungheria e Polonia hanno messo il veto su Bilancio europeo e Recovery Fund.ANSA

 

La capsula Crew Dragon si è agganciata alla Stazione Spaziale Internazionale nel suo primo volo operativo con un equipaggio di quattro astronauti. La missione Crew-1, del veicolo della SpaceX per conto della Nasa, segna il successo della capacità degli Stati Uniti di portare nuovamente uomini nello spazio dall’epoca dello Space Shuttle. La capsula si è agganciata al nodo Harmony della Stazione Spaziale, lo stesso al quale si agganciava lo Shuttle.
Lanciata dal Kennedy Space Center di Cape Canaveral il 16 novembre, la Crew Dragon è arrivata alla Stazione Spaziale dopo un viaggio di 27 ore e mezzo. A bordo il comandante Mike Hopkins, il pilota Victor Glover e la specialista di missione Shannon Walker, tutti e tre della Nasa, e lo specialista di missione Soichi Noguchi, dell’agenzia spaziale giapponese Jaxa.

L’aggancio è avvenuto poco dopo le 5 del mattino italiane e poco dopo le 7 italiane è’ stato aperto il portello che collega la Stazione Spaziale alla capsula Crew Dragon. I quattro astronauti della missione Crew-1 hanno abbracciato i colleghi della Expedition 64, a segnare l’inizio di una nuova epoca nella storia spaziale, nella quale i privati svolgono un ruolo di primo piano al fianco delle agenzie governative. A riceverli il comandante della Stazione Spaziale Sergey Ryzhikov, con Sergey Kud-Sverchkov, entrambi russi, e l’americana Kate Rubins, che si è occupata dell’apertura del portello.ANSA

 

I grandi processi di ‘ndrangheta sono a rischio per l’emergenza Covid. Questo il senso di un segnalazione che la Procura di Torino, secondo quanto si apprende, vuole inoltrare alla Direzione nazionale antimafia e al Dap.
Il punto cruciale della questione è l’impossibilità – per quello che sembra essere solo un problema organizzativo – di allestire collegamenti in videoconferenza per gli imputati detenuti positivi al Covid ma asintomatici. Questo comporta lunghi rinvii delle udienze e, oltre ad allungare i tempi dei processi, crea rischi di decorrenza dei termini di custodia cautelare. La procura ha preso l’iniziativa dopo quanto accaduto al maxi processo “Fenice-Carminius”, celebrato dal tribunale di Asti.
Al processo Carminius-Fenice, dove fra gli altri è chiamato in causa l’ex assessore regionale Roberto Rosso con un’accusa di voto di scambio, uno degli imputati, detenuto a Torino nel carcere delle Vallette, è risultato positivo al Covid. Tuttavia, pur essendo asintomatico, non ha rinunciato a partecipare ‘da remoto’ all’udienza: la conseguenza è stata che il tribunale ha dovuto disporre un rinvio (al 16 dicembre) perché non è stato possibile procedere al collegamento video. A quanto risulta, per le carceri non è stato previsto un protocollo che permetta di risolvere situazioni del genere. Il rinvio comporta sospensione della decorrenza dei termini di custodia cautelare per l’imputato interessato, ma non per tutti gli altri. ANSA

 

Dopo due settimane di misure restrittive per le regioni rosse e arancioni potrebbero essere possibili, nella terza settimana, quella di monitoraggio e verifica, “allentamenti per alcune aree, ma questa cosa va ancora stabilita”. Una fonte del governo apre con estrema cautela alla speranza per i territori più penalizzati dalle norme anti-Covid, mentre resta prevalente la linea del rigore e non si spegne la polemica di alcuni governatori in vista delle prossime ‘pagelle’ sul contrasto al virus e soprattutto del Natale.Il pressing sull’esecutivo ha i toni decisi di Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli Venezia Giulia (arancione), che ha chiesto e ottenuto per oggi una riunione straordinaria della Conferenza delle Regioni. “Potremo finalmente confrontarci sui criteri applicati dal Comitato tecnico scientifico rispetto ai dati forniti a livello regionale – dice l’esponente leghista -. È un atto dovuto per chiarezza nei confronti dei cittadini e delle imprese della mia regione”.

Sabato scorso Fedriga, dopo la decisione del governo di applicare al Friuli le misure per la zona arancione, aveva ritirato l’ordinanza appena emessa che prevedeva già regole più rigorose.
Ora il governatore parla di “discutere delle scelte che determinano il passaggio in una o nell’altra fascia”, ma dal governo non sembrano preoccupati che si vogliano mettere in discussione i criteri fissati per la Cabina di regia al ministero della Salute, nella quale sono rappresentate anche le Regioni.

Le prime a essere sottoposte a nuova valutazione saranno, dal 20 novembre, le prime a essere dichiarate rosse, ossia Lombardia, Piemonte, Calabria, Valle d’Aosta ed Alto Adige (Provincia autonoma). La pressione delle categorie produttive – specie ristoratori e commercianti – sui presidenti di Regioni si stanno facendo sempre più forti affinché si agisca sul governo per fargli allentare il più presto possibile la stretta anti-Covid. Si conta di ottenere cambiamenti di fascia dal ministero della Salute anche prima del nuovo Dpcm che dopo il 3 dicembre definirà le regole per le feste natalizie (e per i consumi ad esse connessi).
Ma il meccanismo a tre colori ideato dall’esecutivo con l’ultimo Dpcm prevede dei tempi ben precisi, che il ministro della Salute Roberto Speranza sembra intenzionato a far rispettare senza deroghe. La sottosegretaria Sandra Zampa conferma che l’obiettivo del governo è proseguire “con il modello “delle tre fasce, rossa, arancione e gialla”, mentre viene di nuovo escluso un lockdown totale come quello varato in Austria.
Di fronte a un primo, timido ammorbidimento della curva epidemica non è il momento di mollare la presa, si ragiona nell’esecutivo e nel Comitato tecnico scientifico, soprattutto se si vuole avere qualche possibilità di allentamento del rigore a Natale. Dibattito sulle feste, il cenone e il veglione che peraltro al momento Speranza definisce “lunare”.

Come ribadisce la fonte di governo sentita dall’ANSA, “é scritto. Chi ha un colore ci resta per due settimane minimo”.
Dalla terza in poi, quella della verifica dei dati, a fronte di numeri incoraggianti si può iniziare a parlare di “allentamenti”, esperti permettendo. Ma non sarà facile ottenerli per le Regioni.
Tanto che il presidente della Toscana Eugenio Giani, critico ma collaborativo con il governo dopo l’inserimento della regione in zona rossa, afferma che l’obiettivo è riportarla in zona gialla entro Natale, ma, ammette, “risalire è dura”. ANSA

 

Azzurri al lavoro a Coverciano dove sono rientrati ieri notte da Reggio Emilia dopo il successo per 2-0 sulla Polonia. Un successo che li ha catapultati in testa al Gruppo 1 di Nations League e grazie al quale l’Italia sarà testa di serie al sorteggio delle qualificazioni al Mondiale 2022 che si terranno il prossimo 7 dicembre. Con la perdurante indisponibilità del ct Roberto Mancini a guidare l’allenamento ancora il vice Alberico Evani insieme a tutto lo staff: sara’ ancora lui a sedere mercoledi in panchina per la sfida ala Bosnia.

Al momento fra i giocatori, sottoposti a nuovo tampone secondo il protocollo Uefa, non sono state segnalate eventuali situazioni particolari in previsione della partenza per Sarajevo dove mercoledì gli azzurri affronteranno la Bosnia per sigillare il primo posto e l’accesso alla fase finale di Nations League.ANSA

 

È da mostrare alle scuole calcio l’azione che ha portato al gol dell’attaccante del Sassuolo Domenico Berardi, nella partita della Nazionale contro la Polonia. Lo ha detto il tecnico della Fiorentina ed ex ct azzurro Cesare Prandelli, intervenuto ai microfoni di Radio anch’io sport. Prandelli ha fatto i complimenti a Mancini, “sta facendo un grandissimo lavoro, in questo caso mancavano tanti giocatori titolari ma quelli che c’erano hanno fatto bene.
E’ un lavoro che parte da lontano, da quando Maurizio Viscidi ha preso il ruolo di responsabile del settore giovanile azzurro”. Poi il nuovo tecnico viola ha aggiunto: ” Il gol di Berardi con la Polonia va fatto vedere nelle scuole calcio. Per come si fa iniziare l’azione, come si riparte, e come si arriva al gol con idee collettive. C’è una base nuova, diversa, e di grande qualità adesso nella quale poter scegliere”. Prandelli ha osservato che anche rispetto alla sua epoca di ct “ci sono tantissimi ottimi giocatori, in Italia. Vuol dire che il nostro calcio a livello internazionale sta crescendo tanto. Mi pare, anche, che l’Italia si sia tolta di dosso quell’etichetta di difensivisti. E stanno emergendo tanti giovani calciatori bravissimi in attacco”. Prandelli ha concluso ricordando “con orgoglio” il suo periodo alla guida degli azzurri. ANSA

 

L’attaccante dell’Uruguay Luis Suarez è risultato positivo al Covid-19 e salterà la partita di qualificazione ai Mondiali 2020 contro il Brasile, in programma domani a Montevideo. Lo ha annunciato la federcalcio uruguaiana, informando che oltre al Pistolero, che è asintomatico, sono risultati positivi il portiere Rodrigo Munoz e un funzionario della nazionale.

 

Per Suarez, lo stop imposto dal virus significa anche dover rinunciare alla partita di sabato prossimo in Liga tra l’Atletico Madrid e il Barcellona, rispettivamente sua attuale ed ex squadra. Sabato scorso era risultato positivo un altro giocatore della nazionale sudamericana, Matias Vina. (ANSA).

 

In attesa del Coni, il Napoli teme una sentenza politica sul caso del ko 3-0 a tavolino contro la Juventus. L’edizione odierna del quotidiano Repubblica spiega che la posta in palio rischia di diventare l’autonomia dell’ordinamento sportivo. Il calcio italiano, si legge, è alla canna del gas e la ripetizione della partita aprirebbe una crepa nell’intangibilità del protocollo sanitario, che è l’ultimo baluardo per garantire in qualche modo la conclusione della stagione agonistica.-tuttonapoli.net-

 

Focus sul’ottimo lavoro che sta svolgendo Rino Gattuso sulla panchina del Napoli. L’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport scrive: “Se volete far arrabbiare Rino, ditegli che è un difensivista e poi non stupitevi se comincerà a urlare. Perché il nostro è cambiato, oggi non vorrebbe più 11 Gattuso in campo, si è innamorato del bel gioco, della qualità, e il suo Napoli oggi schiera quattro attaccanti veri e almeno un centrocampista (Fabian Ruiz) decisamente offensivo”. -tuttonapoli.net-

 

Sono 27.354 i tamponi risultati positivi in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Le vittime sono 504. Ieri 33.979 positivi con 195.275 tamponi. Le vittime erano state 546. Il totale dei decessi dall’inizio dell’emergenza è di 45.733. Il numero complessivo dei contagiati dall’inizio dell’emergenza sale così a 1.205.881 mentre i morti sono 45.733.

Sale ancora il rapporto tra positivi al Covid e test effettuati, sfiorando il 18% (precisamente il 17,92% e cresciuto di pochi decimi di punto percentuale rispetto a ieri quando era a 17,4%). Sono 152.663 i tamponi effettuati nelle ultime 24 ore secondo l’ultimo bollettino, circa 43 in meno rispetto al giorno precedente.

 

I ricoveri ordinari sono aumentati di 489 casi (ieri 649) arrivando a un totale di 32.536. In calo le terapie intensive: 70 rispetto alle 116 di ieri per 3.492 complessive. In isolamento domiciliare ci sono attualmente 681.756 pazienti, 4.735 in più rispetto a ieri.
I guariti sono 9.376 in più, incremento che porta il totale delle persone che hanno superato il virus dall’inizio dell’emergenza a 420.810. Gli attualmente positivi rispetto al giorno precedente, vale a dire quante persone in più con coronavirus sono in carico al sistema sanitario, sono 24.055. In totale le persone positive al Covid in Italia sono 712.490.

Le regioni con un incremento maggiore dei casi giornalieri sono la Lombardia (4.128), seguita da Campania (4.079), Piemonte (3.476), Emilia Romagna (2.547), Toscana (2.433) e Lazio (2.407)
Polizia, ieri multate 1.938 persone e 55 attività commerciali
Nell’ambito dei controlli sulle misure anti Covid-19 di ieri, 15 novembre, le forze di polizia hanno verificato “71.565 persone” ne hanno sanzionate 1.938 e denunciate 26″. Inoltre sono stati verificati “12.738 esercizi commerciali o attivita’”, e “sanzionati 55 titolari e disposte 20 chiusure”. È quanto si legge sul profilo Twitter del Viminale.

VALLE D’AOSTA
In Valle d’Aosta nelle ultime 24 ore ci sono stati cinque morti e sono stati registrati 99 nuovi casi positivi. È quanto si legge nel bollettino dell’Unità di crisi (dati Usl). Le persone sottoposte a tampone sono state 232. Il bollettino segnala anche 125 guariti (il totale sale a 2.826) mentre il numero totale di contagiati attuali è 2.266. Dall’inizio della pandemia i morti sono 253 (107 nella seconda ondata di contagi). I ricoverati sono 167 di cui 16 in terapia intensiva. In isolamento domiciliare vi sono 2.135 persone.

 

PIEMONTE
In Piemonte si registrano 3.476 nuovi casi, ieri erano stati 3.682. Sono invece 71 i nuovi decessi, che portano il totale in regione a 5.117. Lo comunica il ministero della Salute.

I ricoverati in terapia intensiva sono 378 (+6 rispetto a ieri), mentre i pazienti in altri reparti Covid sono 5.074 (+153 rispetto a ieri). Le persone in isolamento domiciliare, invece, sono 67.488. I tamponi diagnostici finora processati sono 1.288.923 (+15.902 rispetto a ieri), di cui 686.921 risultati negativi.

 

LIGURIA
Sono 365 i nuovi contagi in Liguria, dopo 2.205 tamponi effettuati, mentre si registrano altre 15 vittime. È quanto emerge dal bollettino della Regione sulla base del flusso dati tra Alisa e il ministero. In ospedale ci sono 1.492 ricoverati, in calo di 16 dalla viglia, con 111 persone in terapia intensiva (erano 115 ieri).
LOMBARDIA
In Lombardia oggi sono stati registrati 4.128 casi e 99 morti. Dall’inizio dell’epidemia i decessi salgono a 19.466. I tamponi effettuati sono stati 18.037, in totale 3.568.531. Ieri, a fronte di 38.702 tamponi effettuati, si erano registrati 8.060 contagi e 181 morti.

Il rapporto tamponi/positivi è del 22,8%. Dei 4.128 nuovi casi, 202 sono ‘debolmente positivi’ e 27 a seguito di test sierologico. I guariti/dimessi sono 14.231 (totale complessivo: 153.103, di cui 7.256 dimessi e 145.847 guariti). I pazienti in terapia intensiva arrivano a 855 (+18), mentre i ricoverati a 7.901 (+120).

Oggi nel Milanese si sono registrati 1.526 positivi, di cui 522 nel capoluogo. Ieri nella Città metropolitana c’erano stati 3.302 di cui 1.266 a Milano. Nelle altre province lombarde, invece, oggi si registrano: 764 casi a Monza e Brianza, 723 a Varese, 228 a Brescia, 193 a Como e 177 a Bergamo. Poi vengono Lecco con 158 contagi, Cremona con 106, Pavia con 95, Lodi con 24, Mantova con 19 e Sondrio con 11.

Ventidue detenuti sono risultati positivi nel carcere di Busto Arsizio (in provincia di Varese). Si tratta di reclusi di due sezioni l’una posta di fronte all’altra e già unificate, tutti asintomatici. Nelle prossime ore è attesa la calendarizzazione dei tamponi per il personale in servizio.

 

TRENTINO
Sono stati 15 i decessi in Trentino nelle ultime 24 ore. In aumento i ricoveri (+32) per un totale di 418 di cui 32 in terapia intensiva. I nuovi casi positivi sono 181 (di cui 74 rilevati a domicilio) su 1.900 tamponi effettuati. Sul fronte scolastico, le classi in quarantena sono attualmente 240. Delle 15 persone decedute (di età compresa fra i 73 e i 93 anni), quattro si trovavano in Rsa, le altre erano ricoverate in ospedale. I dati sono stati resi noti dall’assessore provinciale alla salute Stefania Segnana.

 

ALTO ADIGE
In Alto Adige si registrano altri sette decessi, il numero complessivo delle vittime della pandemia supera così soglia 400 (405). I laboratori dell’Azienda sanitaria nelle ultime 24 ore hanno effettuato 2.106 tamponi e registrati 544 nuovi casi positivi. 369 persone sono ricoverate nei normali reparti ospedalieri, 118 nelle cliniche private e altre 43 in terapia intensiva. Resta sopra soglia 9 mila il numero delle persone in isolamento domiciliare (9.164).
FRIULI VENEZIA GIULIA
Oggi in Friuli Venezia Giulia sono stati rilevati 456 nuovi contagi (il 13,37 per cento dei 3.411 tamponi eseguiti) e 18 decessi. Lo ha comunicato il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi. Le persone risultate positive al virus in regione dall’inizio della pandemia ammontano in tutto a 19.393, di cui: 5.414 a Trieste, 7.754 a Udine, 3.763 a Pordenone e 2.222 a Gorizia, alle quali si aggiungono 240 persone da fuori regione. I casi attuali di infezione sono 10.209. Salgono a 47 i pazienti in cura in terapia intensiva e a 407 i ricoverati in altri reparti. I decessi complessivamente ammontano a 546, con la seguente suddivisione territoriale: 251 a Trieste, 148 a Udine, 129 a Pordenone e 18 a Gorizia. I totalmente guariti sono 8.638, i clinicamente guariti 154 e le persone in isolamento 9.601.

 

VENETO
Sono 1.966 i nuovi casi in 24 ore in Veneto per un totale di 102.842 da inizio pandemia: 62.698 sono gli attuali positivi con un aumento di 48 ricoverati, + 12 in terapia intensiva. Sono 22 invece le vittime per un totale di 2.866. A dirlo è il presidente del Veneto Luca Zaia in conferenza stampa per la presentazione dei test Covid fai da te. I dimessi sono in aumento di 45 unità “il che porta il saldo a +3. Siamo sotto pressione”, ha aggiunto.

 

EMILIA – ROMAGNA
Sono 2.547 i nuovi casi registrati in Emilia Romagna su un totale di 14.442 tamponi eseguiti, dato che fa scendere la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti al 17,6%. Lo comunica la Regione in una nota in cui precisa che il dato odierno porta il totale dei casi da inizio pandemia in regione a 91.066. Sono invece 23 i nuovi decessi: 13 in provincia di Modena (7 uomini di 72, 76, 79, 82, 88, 89 e 97 anni e 6 donne di 53, 65, 74, 84, 88 e 90 anni), 5 in quella di Piacenza (3 donne di 62, 89 e 92 anni e 2 uomini di 64 e 72 anni), 3 in quella di Parma (2 donne di 85 e 86 anni e un uomo di 87 anni), uno in quella di Reggio Emilia (un uomo di 87 anni) e uno in quella di Ferrara (una donna di 86 anni). Dall’inizio dell’epidemia, in Emilia-Romagna i decessi sono complessivamente 5.067.

In provincia di Bologna sono 539 i nuovi contagi. Lo comunica la Usl di Bologna con una nota. Ben 294 nuovi positivi hanno effettuato il tampone per presenza di sintomi, 4 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 2 attraverso gli screening sierologici, 18 attraverso i test per le categorie più a rischio, mentre per 221 nuovi positivi l’indagine epidemiologica è ancora in corso.Tra i 539 nuovi contagi, 514 sono sporadici e 25 sono inseriti in focolai familiari. 2 casi, infine, risultano importati dall’estero, nessuno da fuori regione.
TOSCANA
Con 2.433 nuovi casi registrati nell’ultimo bollettino quotidiano salgono a 53.851 i positivi in questo momento in Toscana, il 2,9 per cento in più rispetto a ieri. Le persone che sono entrate in contatto con il virus da febbraio arrivano invece ad 81.836, quelle naturalmente accertate. Trentasei sono gli ultimi decessi: 19 uomini e 17 donne, età media 83 anni e mezzo. Con gli ultimi esami salgono a 1 milione e 347.451 i tamponi eseguiti in Toscana dall’inizio dell’emergenza sanitaria a febbraio: 15.527 tamponi in più rispetto al precedente bollettino, di cui il 15,7 per cento è risultato positivo, 864 i test rapidi. I nuovi casi sono il 3,1 per cento rispetto al totale del giorno precedente.

 

UMBRIA
Sono 283 i nuovi positivi registrati in Umbria, per un totale di 11.244. Sono invece 9 i nuovi decessi rilevati per un totale di 262. Lo rende noto la Regione nell’aggiornamento quotidiano dei dati pubblicato sul sito.
LAZIO
“Oggi su quasi 20 mila tamponi nel Lazio (-2.735) si registrano 2.407 casi positivi (-205), 34 decessi (+13) e 412 guariti. sale leggermente il rapporto tra positivi e i tamponi, calano i ricoveri (-60) e lieve incremento terapie intensive (+4). Assistiamo ad un lieve rallentamento della corsa del virus ma è ancora presto per valutazioni, mantenere alta l’attenzione”, lo ha reso noto l’assessore alla Sanità dell regione Lazio, Alessio D’Amato. A Roma i nuovi casi positivi sono 1.499.

Sono 69.270 i casi positivi nel Lazio. Di questi, 65.893 sono in isolamento domiciliare, 3.099 sono ricoverati non in terapia intensiva, 278 sono ricoverati in terapia intensiva (+4 rispetto a ieri), 1.680 sono deceduti e 15.731 sono guariti.

 

MARCHE
Nelle Marche, i casi positivi sono stati 282, con 1.620 tamponi testati, e il totale dei contagiati è salito a 23.598 dall’inizio della crisi. Undici i decessi. Il totale delle vittime sale così a 1.130

Sono 577 i ricoveri, +21 su ieri. I malati in terapia intensiva sono 78 (+1), quelli in semi intensiva sono 136 (-7), quelli in reparti non intensivi sono 363, quelli nei pronto soccorso salgono da 82 a 86. Sono invece 22 i dimessi nelle ultime 24ore. I positivi in isolamento domiciliare salgono da 13.489 a 13.634, il totale dei ricoverati più isolati è 14.211. Le persone in quarantena per contatti con contagiati sono 18.346, dei quali 3.013 con sintomi, 604 operatori sanitari. Il totale dei casi positivi diagnosticati dall’inizio dell’emergenza sanitaria è 23.598.
ABRUZZO
Sono complessivamente 19.823 i casi positivi registrati in Abruzzo dall’inizio dell’emergenza. Rispetto a ieri si registrano 642 nuovi casi (di età compresa tra 5 mesi e 95 anni). Il totale risulta inferiore di una unità, in quanto è stato sottratto un caso comunicato nei giorni scorsi e risultato duplicato. Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti) sono 13.499 (+465 rispetto a ieri). Dall’inizio dell’emergenza coronavirus, sono stati eseguiti complessivamente 347.929 test (+3.576 rispetto a ieri). 571 pazienti (+6 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva; 59 (invariato rispetto a ieri) in terapia intensiva, mentre gli altri 12.869 (+459 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl.

 

MOLISE
Altra giornata segnata da numeri preoccupanti per il Molise dove ieri si sono registrati 4 decessi, tutti pazienti ricoverati nel reparto di malattie infettive dell’ospedale Cardarelli di Campobasso, che fanno salire a 70 il totale dall’inizio dell’emergenza, 128 nuovi casi positivi, il 15% rispetto a 853 tamponi processati. A fronte di questi dati diffusi dall’Azienda sanitaria regionale (Asrem), anche quello che riguarda i guariti nelle ultime ore: 48, di cui 41 appartenenti al cluster di Castelpetroso (Isernia). Al 15 novembre risultano 2.120 casi attualmente positivi in regione, 3.123 quelli totali da inizio dell’emergenza. A fronte di 71.476 tamponi complessivamente processati.
CAMPANIA
Sono 4.079 i nuovi casi emersi nelle ultime 24 ore in Campania dall’analisi di 25.110 tamponi. Dei 4.079 nuovi positivi (il 16,2% del totale dei tamponi effettuati), 436 sono sintomatici e 3.643 sono asintomatici. Il totale dei positivi in Campania dall’inizio della pandemia sale a 115.266, mentre sono 1.292.302 i tamponi complessivamente esaminati. Nel bollettino odierno della Regione Campania sono indicati 37 nuovi decessi, ma viene al contempo specificato che si tratta di decessi avvenuti tra il 13 e il 15 novembre. Il totale dei deceduti in Campania dall’inizio dell’emergenza sale a 1.066. Sono 785 i nuovi guariti: il totale dei guariti sale a 22.686.

L’Unità di crisi fa anche sapere che ci sono 192 posti di terapia intensiva occupati in Campania, due meno di ieri, su 656 disponibili. I pazienti ricoverati in degenza sono invece 2.190, 34 meno di ieri. I posti di degenza disponibili nel pubblico e nel privato cono 3.160.
BASILICATA
Netto calo dei nuovi contagi in Basilicata, solo 132 nelle ultime 24 ore, a fronte però di una sensibile riduzione di tamponi processati, 836. Tra i nuovi positivi si contano 27 casi a Matera. È quanto fa sapere la Giunta regionale. Diciotto, invece, le persone guarite ieri, e sei i decessi. Stabile il numero di ricoverati negli ospedali lucani, pari a 167, di cui ventisette nei reparti di terapia intensiva di Potenza e Matera.

 

PUGLIA
Oggi su 4.425 test in Puglia sono stati registrati 1.044 casi positivi. Ci sono stati 36 decessi: 19 in provincia di Bari, 2 in provincia BAT, 2 in provincia di Brindisi, 8 in provincia di Foggia, 2 in provincia di Lecce, 3 in provincia di Taranto. Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 659.731 test, 8.936 sono i pazienti guariti e 25.525 sono i casi attualmente positivi.
CALABRIA
Sono 297 i casi di positività riscontrati oggi in Calabria su 1.729 tamponi effettuati. Rispetto a ieri il numero delle persone risultate positive è salito a 10.390. In cura nelle strutture ospedaliere e in isolamento controllato vi sono 7.268 persone (403 ricoveri, 6.865 a domicilio). Salgono a 45 le persone ricoverate in terapia intensiva. Dall’inizio dell’emergenza le persone controllate sono state 318.237, Le persone risultate negative sono 307.847. I decessi in tutta la regione sono 180 (+6 rispetto a ieri), le guarigioni sono salite a 2.942.

 

SICILIA
Sono 1.461 i nuovi casi in Sicilia: il totale degli attuali positivi è di 29.765, di cui 1.501 ricoverati con sintomi, 224 in terapia intensiva (+7), 28.040 in isolamento domiciliare. I deceduti sono 932, 36 in più rispetto a ieri. Il totale dei casi ammonta a 42.993, i dimessi guariti 12.296, con un incremento dei tamponi effettuati pari a 8.151.
SARDEGNA
Sono 15.594 i casi di positività complessivamente accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza. Nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale si registrano 411 nuovi casi, 323 rilevati attraverso attività di screening e 88 da sospetto diagnostico. Si registrano 6 vittime, 328 in tutto. In totale sono stati eseguiti 323.605 tamponi con un incremento di 2.350 test. Resta invariato il numero dei pazienti (510) attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi, mentre sono 63 (+3) i pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 9.881. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 4.769 (+164) pazienti guariti, più altri 43 guariti clinicamente. Sul territorio, di 15.594 casi positivi complessivamente accertati, 3.223 (+100) sono stati rilevati nella Città metropolitana di Cagliari, 2.513 (+72) nel Sud Sardegna, 1.275 a Oristano, 2.350 (+149) a Nuoro, 6.233 (+90) a Sassari.-REPUBBLICA-

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.