Cronaca e Calcio

Maltempo a Crotone: quasi duecento millimetri di pioggia caduta nel giro di poche ore, tra le 7 e le 8 del mattino, hanno creato pesanti disagi ed allagamenti a Crotone e nell’intero territorio provinciale.
Centinaia gli interventi di soccorso dei Vigili del fuoco e della Protezione civile per aiutare le persone bloccate nelle auto in queste ore di maltempo.

Allagati, raccontano le cronache locali, sia il centro abitato della città con le principali strade (via Mario Nicoletta, via Crea, via XXV aprile), che le periferie di Tufolo, Farina, Trafinello, Margherita.

Le vie di alcune zone della città, che si trovano al di sotto del livello del mare come il quartiere Marinella, sono diventate dei fiumi di acqua, fango e detriti che hanno letteralmente sommerso tutte le auto in sosta ed allagato garage e magazzini. Problemi anche in provincia.

Ad Isola Capo Rizzuto si è riaperta una voragine in piazza Aldo Moro. Difficoltà anche nel percorrere la statale 106. Alcuni agenti della polizia Stradale hanno tratto in salvo delle persone rimaste bloccate nell’auto sulla statale all’altezza di Strongoli.

Il sindaco di Crotone Vincenzo Voce ha riunito in seduta permanente il Centro operativo comunale di protezione civile che sta monitorando la situazione in contatto costante con Prefettura, Protezione civile e Vigili del fuoco.

Al momento non si registrano feriti ma la situazione meteo in queste ore è destinata a peggiorare per cui è stato rinnovato l’invito a tutti i cittadini di restare a casa per motivi di sicurezza ma anche per non ostacolare il lavoro delle squadre di soccorso che sono tutte impegnate sul territorio. (Fonte: Ansa)

 

Ilaria Capua, intervistata dal Corriere, lancia la proposta: “Per la campagna di vaccinazione usiamo i cinema e i teatri che adesso sono chiusi”.
La proposta arriva dalla virologa Ilaria Capua in un intervento sul Corriere della sera.

L’esperta spiega che è urgente comprendere che “stiamo per intraprendere, e non solo in Italia, la più grande e complicata campagna di vaccinazione mai affrontata dal genere umano.

Dobbiamo immunizzare il prima possibile alcune categorie di persone tra cui gli operatori sanitari ed i lavoratori essenziali, le persone a rischio di sviluppare la forma grave”.

“Esiste un problema reale di distribuzione e stoccaggio a basse temperature con delle notevoli complessità logistiche”, dice Ilaria Capua.

L’esperta poi fa presente che, se fosse confermato, “da un’unica fiala o confezione di vaccino scongelato bisognerà vaccinare più persone lo stesso giorno.

E di conseguenza bisognerà gestire il flusso di quelle persone in maniera distanziata.

Mi sembra chiaro che bisognerà allestire dei presidi per gestire le operazioni di vaccinazione e che bisognerà pensarci per tempo”.

Per questo, secondo Ilaria Capua, “si potrebbe trovare una convergenza insperata. Quella di far incontrare virtuosamente due settori sostanzialmente disgiunti paralleli ed indipendenti: quello della sanità pubblica e quello dell’intrattenimento.

Perché non esplorare un piano di distribuzione e somministrazione del vaccino che sfrutti i cinema ed i teatri oggi vuoti che risulterebbero funzionali a questo tipo di attività.

Vi è già una modalità di ingresso controllata con percorso a senso unico fino all’uscita.

C’è l’elettricità sufficiente per un congelatore a meno 70 gradi ed altra strumentazione, ci sono i servizi, ci sono le vie di fuga. I vaccinandi potrebbero sedersi secondo uno schema che rispetti il distanziamento.

Questi CineVax potrebbero anche poi essere usati per il recupero delle vaccinazioni pediatriche che sono saltate a causa dell’emergenza”. (Fonte: Il Corriere della Sera)

 

Tragedia a Cagliari, auto si schianta contro un trattore (forse durante un sorpasso): morti un 18enne e una 17enne incinta.
Due ragazzi, lui 18 anni appena compiuti, lei un anno più piccola, incinta di qualche mese, sono morti dopo un incidente stradale avvenuto a Cagliari.

Le vittime
I due ragazzi hanno perso la vita a bordo della Mercedes guidata da lui, Steven Carbini, 18 anni, nato in Germania, ma cagliaritano. Lei, Angelica Angulo, di 17, nativa del Costa Rica, ma da sempre a Cagliari, era nel sedile accanto.

La dinamica è ancora da chiarire
Quando davanti a chi guidava è apparso improvvisamente un trattore non c’è stato modo di provare a evitarlo.

E la Classe A guidata dal diciottenne si è schiantata contro il mezzo. Forse la Mercedes era in fase di sorpasso. La dinamica, però, è ancora da chiarire.

I due giovani erano molto conosciuti tra i coetanei a Cagliari. C’è anche un’altra persona coinvolta nell’incidente, il conducente del trattore. È stato trasportato all’ospedale in codice rosso (per dinamica) ma non è grave.

L’incidente è avvenuto alle 18. 30 sulla Statale 196, a un chilometro dal centro abitato di Villasor. Dai primi accertamenti dei carabinieri della compagnia di Sanluri intervenuti con i vigili del fuoco e due ambulanze del 118, la Mercedes sarebbe stata in fase di sorpasso. Poi è tutto da chiarire.

La Classe A si sarebbe trovata improvvisamente sulla traiettoria del trattore non riuscendo a evitare lo scontro.

I primi soccorritori si sono subito resi conto della gravità dell’incidente. Soprattutto per le condizioni dell’auto, completamente distrutta. Per la giovanissima coppia a bordo niente da fare. (Fonte: Ansa)

 

In Italia l’indice di trasmissibilità Rt è pari a 1,18. Si riscontrano valori medi tra 1 e 1,25 nella maggior parte delle Regioni.
In discesa l’indice di contagio Rt in Italia. I dati settimanali aggiornati al 18 novembre lo fissano questa settimana a 1,18. La settimana scorsa era pari a 1,43, due settimane fa a 1,72. È quanto si legge nella bozza del report settimanale di monitoraggio della cabina di regia ministero della Salute-Iss, in possesso dell’AGI.

Indice Rt Regione per Regione
L’indice è in calo un po’ ovunque, con 4 Regioni che sono già scese sotto l’1, ossia dovrebbero tecnicamente entrare in fase di discesa. Si tratta di Lazio (0,82), Liguria (0,89), Molise (0,94) e Sardegna (0,79).

Questo l’elenco delle altre Regioni: Abruzzo 1,32, Basilicata 1,46, Calabria 1,06, Campania 1,11, Emilia-Romagna 1,14, Lombardia 1,15, Piemonte 1,09, Provincia Bolzano 1,16, Provincia Trento 1,03, Puglia 1,24, Sicilia, 1,14, Toscana 1,31, Umbria 1,06, Val d’Aosta 1,14.

Le Regioni rischio epidemia non controllata
Quasi tutte le Regioni sono ancora classificate a rischio alto di una epidemia non controllata e non gestibile sul territorio o a rischio moderato con alta probabilità di progredire a rischio alto nelle prossime settimane. In particolare, 17 Regioni sono classificate a rischio Alto di una trasmissione di SarsCov2.

Iss: “No a comportamenti sbagliati”
“L’epidemia in Italia – si legge nel report – si mantiene a livelli critici sia perché l’incidenza di nuove diagnosi resta molto elevata e ancora in aumento, sia per gravità con un significativo impatto sui servizi assistenziali”.

Nella maggior parte del territorio nazionale “la trasmissibilità è compatibile con uno scenario di tipo 2 con alcune Regioni/PA in cui la velocità di trasmissione è ancora compatibile con uno scenario 3. Si osserva una riduzione nella trasmissibilità rispetto alla settimana precedente suggerendo un iniziale effetto delle misure di mitigazione introdotte a livello nazionale e regionale dal 14 ottobre 2020. Tuttavia – scrivono gli esperti – la trasmissibilità in gran parte del territorio è ancora con un Rt>1 e comporta un aumento dei nuovi casi; questo andamento non deve portare ad un rilassamento delle misure o ad un abbassamento dell’attenzione nei comportamenti”. (fonte AGI)

 

Il Coronavirus si prende in presenza di assembramento: è quasi impossibile prenderlo perché il virus “naviga” nell’aria.
Probabilità di contagio da Coronavirus nell’aria: basse. A meno che non ci sia un assembramento (ma questo dovrebbe ormai essere noto a tutti). La novità dello studio dei Cnr di Lecce e Venezia consiste nel fatto che viene messo nero su bianco (con tanto di dati scientifici) che il cosiddetto “airborne” è molto difficile.

Contagio Coronavirus nell’aria quasi impossibile
Per airborne (traduzione letterale “in volo”) si intende quel fenomeno per cui le particelle del Covid restino appunto “in volo” nell’aria. E poi vadano a contagiare persone che non sono mai state vicine alla persona infetta. Infezione da condivisione di aria. Quindi, teoricamente, anche in spazi aperti. Ma, secondo questo studio, questo è praticamente impossibile. Ci vuole, appunto un assembramento. Ci vogliono persone vicine che possono “scambiarsi” il virus.

Lo studio
Lo studio multidisciplinare è stato condotto dall’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Cnr (Isac) di Lecce, dall’Università Ca’ Foscari Venezia, dall’Istituto di scienze polari del Cnr (Isp) di Venezia e dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Puglia e della Basilicata (Izspb). Avviato con il progetto “AIR-CoV”, lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Environment International.

La rapida diffusione del Covid-19, e il suo generare focolai differenti in diverse regioni dello stesso Paese, hanno sollevato interrogativi sui meccanismi di trasmissione del virus. E, in particolare, sul ruolo della trasmissione “airborne” attraverso le goccioline respiratorie.

Venezia e Lecce città cavia
Lo studio ha preso come oggetto due città, Venezia-Mestre e Lecce. Due città quindi “che si trovano in due parti del Paese con diffusione del Covid-19 molto diversa nella prima fase della pandemia”. Lo spiega Daniele Contini, ricercatore Cnr-Isac. Sono stati raccolti vari campioni, dalle nanoparticelle al PM10, determinando la presenza dell’Rna del Sars-CoV-2.

“Tutti i campioni – prosegue Contini – sono risultati negativi, la concentrazione di particelle virali è risultata molto bassa nel PM10 (inferiore a 0.8 copie per m3 di aria) e in ogni intervallo di dimensioni (inferiore a 0,4 copie/m3 di aria). Pertanto, la probabilità di trasmissione airborne all’esterno, con esclusione delle zone molto affollate, appare molto bassa, quasi trascurabile. Negli assembramenti le concentrazioni possono aumentare, pertanto è assolutamente necessario rispettare le norme anti-assembramento”.

Per Andrea Gambaro, professore a Ca’ Foscari, “è quindi auspicabile mitigare il rischio attraverso la ventilazione periodica degli ambienti, l’igienizzazione delle mani e delle superfici e l’uso delle mascherine”. Lo studio delle concentrazioni in alcuni ambienti indoor di comunità sarà oggetto di una seconda fase del progetto AIR-CoV. (Fonte Ansa)

 

Piemonte, Lombardia, Calabria e Valle d’Aosta restano rosse, Puglia e Sicilia ancora arancioni. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha rinnovato le misure fino al 3 dicembre.
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato un’ordinanza, in vigore da oggi, con cui si rinnovano le misure relative alle regioni Calabria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sicilia, Valle d’Aosta.

La nuova ordinanza è valida fino al 3 dicembre.

Ma già a partire dal 27 novembre le Regioni potranno cambiare fascia. A partire da quel giorno, infatti, si inizierà a ragionare su possibili restrizioni in base all’andamento della curva epidemiologica. Almeno questo è quello che è filtrato dalla conferenza Stato-regioni.

L’indice di contagio, regione per regione
Abruzzo 1,32, Basilicata 1,46, Calabria 1,06, Campania 1,11, Emilia-Romagna 1,14, Lazio 0,82, Liguria 0,89, Lombardia 1,15, Piemonte 1,09, Provincia Bolzano 1,16, Provincia Trento 1,03, Puglia 1,24, Sardegna 0,79, Sicilia, 1,14, Toscana 1,31, Umbria 1,06, Val d’Aosta 1,14.

Già alcune Regioni sono sotto l’1, vuol dire che la curva dell’Rt sta scendendo, altre comunque ci sono molto vicine.

Le parole del ministro Speranza
“Con gli altri ministri europei -le parole di Speranza – abbiamo proposto la necessità di rafforzare l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), il soggetto multilaterale che si occupa di salute e che, come tale, va rafforzato anche in una logica di riforma che provi ad aumentarne la trasparenza.

Abbiamo bisogno di un Oms più forte, e la linea dell’Europa, va in questa direzione, perché i problemi di salute non si risolvono solo in un paese”.

“I dati che iniziamo a ricevere – ha spiegato il Ministro – lasciano intravedere la luce in fondo al tunnel ma bisogna avere un approccio prudente.
Abbiamo agenzie istituzionali, sia su piano europeo che nazionale, che dovranno seguire con la massima cautela le procedure di validazione di vaccini e cure, ma i dati che vediamo ci lasciano ben sperare. Potremmo essere nelle condizioni – ha aggiunto – nei primi mesi del 2021 di avere le prime dosi.
La distribuzione vedrà come primi beneficiari il personale sanitario e poi le persone in ospedale e Rsa”. (Fonti: Ansa, Il Corriere della Sera, La Repubblica, Today)

 

Iseo (siamo in provincia Brescia), una signora 91enne è morta dopo esser stata investita. L’anziana stava tornando a casa dopo un pomeriggio con le amiche.
La 91enne Maria Stefini è morta dopo essere stata investita da un’auto, mentre attraversava la strada in via Roma, l’ex Provinciale, a Iseo (Brescia). Tutto è avvenuto nel tardo pomeriggio di venerdì 20 novembre.

La signora, dopo aver trascorso il pomeriggio sul lungolago con due amiche, stava tornando a casa quando è stata investita da una Mercedes guidata da una ragazza.

L’impatto è stato terribile. I soccorritori hanno provato subito a rianimarla praticandole il massaggio cardiaco, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare. (Fonte: Brescia Today)

Al volante a 17 anni fugge dai Cc e si schianta, denunciato
Alla guida di un’auto a 17 anni è stato protagonista di una fuga dai carabinieri, con sorpassi pericolosi, incroci senza rispettare lo stop e rotonde imboccate contromano, proseguendo anche dopo aver urtato un’altra vettura.

E’ successo l’altra mattina nel Reggiano, tra Sant’Ilario d’Enza e Montecchio Emilia, dove i militari hanno alla fine identificato e denunciato il giovane alla Procura per i minorenni.

I carabinieri, per garantire l’incolumità degli automobilisti, hanno desistito dall’inseguirlo, ma lo hanno riconosciuto e rintracciato. Ora risponde di resistenza a pubblico ufficiale e guida senza patente. (Fonte: Ansa)

 

Su Instagram Francesco Totti racconta il coronavirus dopo essere risultato positivo con la moglie Ilary Blasi.
“Ciao a tutti! Come avete saputo in queste ultime settimane non sono stato bene”, esordisce Totti nel suo posto su Instagram in cui racconta il coronavirus. “Ora mi sono ripreso e posso dirvi con un certo sollievo che ho avuto il Covid e non è stata una passeggiata: febbre che non scendeva, saturazione dell’ossigeno bassa e le forze che se ne andavano”.

Francesco Totti ha affidato ai social il racconto della sua esperienza da positivo al Covid. “La diagnosi è stata un colpo al cuore: POLMONITE BILATERALE per infezione da Sars Cov 2! Vista la tempestività della diagnosi sono riuscito a curarmi da casa, 15 lunghi giorni ma adesso che tutto è passato voglio ringraziare coloro che mi sono stati più vicini e quindi un grazie speciale al Prof. Alberto Zangrillo alla Prof. Monica Rocco e Silvia Angeletti. Il COVID si può battere con le giuste precauzioni e indicazioni”, ha concluso Totti.

Totti e la morte del papà per il Covid
Francesco Totti solo ad inizio ottobre aveva perso suo papà Enzo, 76 anni, morto allo Spallanzani proprio per le conseguenze del contagio da coronavirus. Il ricovero del papà – in isolamento – è stato un momento molto duro per Totti che poche ore dopo la scomparsa del genitore, ha pubblicato sul proprio profilo Instagram una lettera.

“Ciao papà, ho trascorso i 10 giorni più brutti della mia vita, sapendo che stavi là “da solo” combattendo contro il male e non potendoti vedere, parlare, abbracciarti, stringerti, avrei fatto qualsiasi cosa pur di stare là vicino a te. Ora la mia vita sarà diversa, perché sono cresciuto con dei valori importanti ed è per questo che voglio ringraziarti papà, per tutto quello che hai fatto per me, per avermi reso un uomo forte e coraggioso, ti vorrò sempre bene papà mio!! Vorrei poter ancora sentire la tua voce, mi mancano le risate che ci facevamo, mi manca il tuo sorriso, i tuoi occhi, mi manca vederti sul divano a guardare la tv”. (Fonte Instagram).

 

Il centrocampista del Benevento Bryan Dabo è risultato positivo al Covid-19. Ne da’ notizia la societa’ campana sul proprio sito.

Dabo – si legge in una nota – al rientro dall’impegno con la Nazionale del Burkina Faso e’ stato sottoposto a due tamponi rapidi antigenici e a un tampone molecolare. La società comunica, inoltre, attraverso il proprio staff medico, che l’atleta non è in contatto con il resto del “gruppo squadra” dalla data dell’8 novembre, cioe’ dopo l’ultimo impegno ufficiale di campionato, Benevento-Spezia del 7 novembre.
L’atleta, attualmente asintomatico e in isolamento fiduciario nel proprio domicilio, era risultato negativo in data 17 novembre all’ultimo tampone molecolare eseguito all’estero.
(ANSA).

 

Il focus sulla Gazzetta dello Sport riguarda i due uomini in copertina delle due squadre. Da un lato c’è Zlatan brahimovic che viene definito “un moltiplicatore delle qualità dei compagni: li rende consapevoli e li porta oltre i propri limiti ed è sempre stato un leader naturale”, ma dall’altro per il Napoli c’è il capitano Lorenzo Insigne che ha avuto “una parabola diversa come spesso accade a chi gioca nella squadra dove è cresciuto, nella città dove è nato. E se poi si tratta di Napoli può essere tutto più bello ma anche più complicato. Lorenzo è maturo, trascina il gruppo senza avvertire la pressione che lo circonda. Adesso quando i giocatori del Napoli danno la palla a Insigne provano la stessa rassicurante sensazione dei giocatori del Milan quando servono Ibra”. Entrambi però sono inseriti in un meccanismo dove ogni ingranaggio ha la sua importanza e per questo entrambe le squadre possono sognare. -tuttonapoli.net-

 

Fabian Ruiz, centrocampista del Napoli, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport in vista della sfida contro il Milan: “Metto da parte quanto di buono abbiamo fatto con la nazionale spagnola, ora devo concentrarmi solo su questa partita. Loro sono in un gran momento e se sono primi è perché stanno facendo bene. Non perdono in Serie A da 19 partite e questo la dice lunga su come stanno lavorando per noi è una partita molto difficile e anche molto importante, stiamo lavorando per riuscire a fare del male al Milan e portare i tre punti a casa”.

Scudetto? Non si sa, nel calcio tutto può essere. Abbiamo una squadra forte, concentrata sul campionato. La squadra sta insieme, è compatta e questo ti assicura punti. Con mister Gattuso stiamo lavorando bene, se continuiamo così a fine campionato potremmo essere in alto”.

Mertens? Dries è tanta roba, giocare vicino a lui rende tutto più facile. Con la qualità, l’esperienza, la personalità si fa trovare sempre pronto.

Rapporto con Gattuso? “Tutti mi chiedono che persona sia Gattuso, credono sia sempre serio, arrabbiato. Posso solo parlarne bene, è un uomo vero, pensa sempre a noi e questo per noi è importante. In caso di difficoltà lui ti è sempre vicino: è un allenatore e un amico”.

Sono sempre più innamorato di Napoli. Prima che venissi qui sentivo in tanti parlare male di Napoli. Dicono anche che a Napoli si piange due volte, quando arrivi e quando vai via. Io sono sicuro che farò così. All’inizio piangevo perché sono arrivato qui da solo e non parlavo italiano, gli amici e i compagni di squadra mi hanno dato una grossa mano. Giorno dopo giorno sono sempre più innamorato di Napoli. La gente è calorosa, ti vuole bene e questo è bellissimo”.-tuttonapoli.net-

 

Ritrovati tutti i nazionali, da ieri sono partite anche le prove tattiche di Rino Gattuso. Secondo quanto riferisce il Corriere del Mezzogiorno, il 4-3-3 prende sempre più forma: Mertens dovrebbe essere il centravanti con Insigne a sinistra e Politano (in vantaggio su Lozano) a destra ma – si legge – saranno determinanti i movimenti di Elmas che “dovrebbe rinforzare la catena laterale nella fase di non possesso e sostenere la proposta offensiva muovendosi anche tra le linee e ponendosi come riferimento per i compagni per spezzare in due blocchi la fase difensiva degli avversari”. Il macedone quindi verrà schierato al posto di Zielinski, non ancora in condizione per partire dall’inizio.-tuttonapoli.net-

 

Ampio spazio a Napoli-Milan sulla Gazzetta dello Sport che sottolinea che non è un caso se i rossoneri sono primi ed i partenopei terzi ma potenzialmente perfino davanti ai rossoneri (balla ancora il ricorso contro lo 0-3 con la Juve ed il -1): “Sono le due squadre che hanno mostrato finora più equilibrio e la migliore transizione tra la fase offensiva e quella difensiva. Il Milan ha commesso errori gravi contro Roma e Verona, ma si è trattato più di leggerezze individuali che di problemi strutturali. Il Napoli sul campo ha la miglior difesa, frutto dell’accortezza con cui Gattuso lavora sulla fase difensiva pur schierando tanti uomini in avanti”.
Non a caso le squadre hanno mantenuto la porta inviolata per 3 volte, un segnale importante: a Juve, Inter e Lazio è successo una volta sola e all’Atalanta mai. La parola magica è proprio equilibrio, che Rino ha trovato con la coppia di mediani davanti alla difesa e soprattutto con l’ottimo Bakayoko mentre Pioli ha compattato il Milan più vicino all’area liberando poi un gruppetto di assalitori che rapidamente si distendono sul campo.-tuttonapoli.net-

 

Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, l’ex azzurro Andrea Carnevale ha parlato di Milan-Napoli, dalle sfide per gli Scudetti a quella attuale per il vertice del campionato: “Nel mio periodo napoletano, il Milan era la squadra più forte. La Juve di allora era inferiore al Milan di Sacchi: lo scudetto ce lo contendevamo noi e i rossoneri. Quello era un Milan straordinario, detto con il massimo rispetto per la squadra di oggi. Una squadra mondiale, in quel periodo, che poi si è abituata a vincere. Ma noi avevamo Diego e con lui si vinceva”.

Sulla gara di domani: “Il Napoli quest’anno ha una grande possibilità e mi auguro di non sbagliarmi. Gattuso è molto bravo, è un uomo di calcio, umile. A Napoli si vince solo se si è umili. Il suo modo di fare fa innamorare i giocatori, ho avuto questa sensazione. Sa esserti amico, ma sul lavoro non guarda in faccia a nessuno. Su questo mi ricorda Bianchi, un allenatore pratico e diretto. Scudetto? Assolutamente sì. Metto un po’ più in alto il Napoli perché ha una rosa più competitiva. La Juventus non è una schiacciasassi come negli ultimi anni”.-tuttonapoli.net-

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.