Cronaca e calcio

Variante inglese, cioè 2021 non basterà per farla finita con la pandemia. Variante inglese, cioè ci sarà più contagio in giro, quindi sarà più difficile e complesso vaccinare. Variante inglese, cioè altri e ancora e ancora danni economici. Le Borse lo hanno capito al volo, le pubbliche opinioni molto molto meno.

Due infetti in Italia solo due? Probabile illusione
Variante inglese di coronavirus circola in Gran Bretagna da almeno un mese. Impensabile che sia arrivata in Italia solo ieri e solo con due infetti. Variante inglese del coronavirus è con tutta probabilità già più o meno ovunque in Europa. E’ la risultante, matematica e sconfortante, del volume di spostamenti tra la Gran Bretagna e l’Europa nelle ultime settimane. Quindi ben difficile, anzi illusorio che una cintura sanitaria impedisca alla variante inglese di arrivare dove con tutta probabilità è già. E cioè in Europa, ovviamente Italia compresa.Allora l’unica e sola è spezzare la catena
I virologi la chiamano mitigazione. Parola che usano quando quel che chiamano contenimento è impossibile. Se variante inglese è già tra noi, e lo è, non c’è contenimento. C’è solo mitigazione, parola gentile per sostanza dura e urticante. Si mitiga l’epidemia in un modo solo: fermando i contatti tra le persone. Variante inglese più contagiosa del virus nella forma a noi nota significa più lockdown, più chiusure e per più tempo.

Variante inglese spegne le riaperture di gennaio
Variante inglese spegne le riaperture sperate o soltanto immaginate di gennaio. A partire da quella della scuola che ben difficilmente riaprirà quel giorno, né al 50 né al 75 per cento in presenza. Variante inglese significa secondo le prime stime 0,5 Rt in più. Tradotto: da 15/20 mila contagi giornalieri al doppio o quasi. Va ricordato che quota per riaprire dovrebbe essere poco sopra i cinquemila contagi. Siamo al triplo, con variante inglese si va a sei volte tanto.

Variante inglese, cioè 2021 non basta
Variante inglese annuncia che il 2021 non basterà per farla finita con l’epidemia. Già era ai limiti e oltre i limiti del plausibile l’obiettivo di vaccinare entro settembre/ottobre circa 30 milioni di italiani. Variante inglese rallenta la logistica della vaccinazione, la colloca in un probabile contesto iper epidemico. La stima fatta dai competenti nelle varie discipline era di Natale, non questo, di Natale 2021 come l’appuntamento per la prima vera e di massa e di gioia festa di liberazione. Variante inglese allunga i tempi della vita degli umani amputata e della vita del virus. Variante inglese…sembra venuta apposta a castigare i tanti, i troppi che non se ne può più, basta coi divieti.

Ultima nota: già si avvertono lamenti. Lamenti con l’argomento: gli inglesi dovevano dircelo prima, lo sapevano. Lo stesso lamento lanciato contro i cinesi. Prima, ma prima di che? Vedere comparire un focolaio con al suo interno contagiosità anomala e valutarlo come tale richiede qualche tempo. Giorni o settimane che siano. Poi analizzare in laboratorio e isolare una mutazione richiede tempo.

Giorni o settimane che siano. E poi valutare con serietà e coscienza se lanciare un allarme richiede tempo. Lamentare che è sempre colpa degli altri e il virus è sempre quello degli altri è in fondo l’unico argomento a disposizione di chi ama parlare di ciò che non sa, non capisce e non vuole né sapere né capire. E’ una variante purtroppo molto umana.-blitzquotidiano.it-

 

Gran Bretagna isolata dal resto del mondo. Bloccati tutti i voli anche dall’Irlanda del Nord, tracciamento mirato per chi è giunto in Italia anche magari solo transitando da quei Paesi nelle ultime due settimane.

Chi è già in Italia da meno di 14 giorni sottoposto all’obbligo di un tampone antigenico o molecolare e quarantena immediata. E intanto migliaia di italiani sono bloccati sull’isola. Come durante la prima ondata i nostri connazionali potrebbero essere imbarcati in aerei di Stato.Ma Roma e Londra devono mettersi d’accordo per organizzare dei collegamenti speciali di rimpatrio: al momento un’incognita. Non resta loro che rimanere costantemente collegati con le compagnie aeree.

La variante inglese del Covid che si propaga più velocemente fa paura e crea ulteriore scompiglio. In un continente già alle prese con una complicata gestione della pandemia durante le feste di Natale.

Gran Bretagna isolata, cordone sanitario europeo
Così praticamente tutta Europa, inclusa l’Italia, ha deciso di sospendere i voli con la Gran Bretagna. Due i casi già accertati nel nostro Paese per cui è stato disposto l’isolamento. La variante riscontrata nelle ultime settimane in Gran Bretagna è stata tra l’altro già rintracciata anche in Olanda, Danimarca, Australia e forse Sudafrica.

Le autorità di Londra: “E’ fuori controllo”
“E’ fuori controllo”, hanno ammesso le autorità a Londra, tanto da far raddoppiare i contagi nel Regno in appena una settimana. Il nuovo ceppo del Covid spaventa soprattutto perché è altamente contagioso.

Fino al 70% in più a Londra e nel sud-est dell’Inghilterra. Tanto da costringere il governo britannico ad imporre il lockdown nella capitale. L’Oms ha fatto sapere di essere in “stretto contatto” con gli uomini di Boris Johnson.

E nel frattempo ha invitato tutti i governi europei a “rafforzare le proprie procedure di controllo e prevenzione”. Non è ancora detto che la malattia sia più letale, anzi c’è chi lo esclude.

Ma c’è la possibilità che “incida sui metodi diagnostici”, ha avvertito l’organismo Onu. Quanto al vaccino, invece, secondo l’università di Oxford (che sta lavorando al farmaco con AstraZeneca) la nuova variante “non preoccupa”.

Per evitare brutte sorprese, comunque, le cancellerie europee hanno deciso di correre ai ripari, di fatto isolando la Gran Bretagna. La stretta, come spesso accade in ambito Ue, è avvenuta in ordine sparso.

Ha iniziato l’Olanda, sospendendo i voli con Londra fino al primo gennaio. Poi è stato il turno del Belgio (anche i treni) e dell’Italia.

L’ordinanza, annunciata dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio e firmata dal titolare della Salute Roberto Speranza, è già entrata in vigore, fino al 6 gennaio. E l’ultimo volo della British da Londra è atterrato nel pomeriggio a Fiumicino. Una decisione preso dopo un “confronto con gli scienziati”, ha spiegato Speranza.

L’Europa isola la Gran Bretagna, Parigi chiude la Manica
Lo stop ai voli è stato deciso anche dalla Germania che, come presidente di turno dell’Ue, si è attivata per fare il punto della situazione con i partner.

Convocando una videoconferenza a cui hanno partecipato Angela Merkel, Emmanuel Macron, Ursula von der Leyen e Charles Michel (assente l’Italia) nel tentativo di trovare una risposta comune a questa nuova emergenza.

Il confronto è proseguito a livello degli sherpa. L’orientamento generale, secondo quanto filtra dal governo tedesco, sembra essere quello di uno stop ai voli con Londra da parte di tutti i 27,.

Anche con una limitazione dei traghetti e dei collegamenti stradali attraverso il tunnel sotto la Manica, mentre solo il trasporto merci continuerà a funzionare normalmente.

Francia e Irlanda sono già andate oltre, interrompendo tutti i collegamenti “per almeno 48 ore”. La cautela è d’obbligo, considerando che in Gran Bretagna c’è stato un aumento di oltre il 50% dei contagi in una settimana.

La variante appare “fuori controllo”, ha del resto ammesso il ministro della Salute Matt Hancock, avvertendo che le restrizioni “potrebbero durare mesi, fino a quando il vaccino non sarà ampiamente distribuito”.

Sullo sfondo la Brexit: pandemia e no deal, catastrofe
La chiusura nei confronti della Gran Bretagna evoca il drammatico scenario della scorsa primavera, quando il crescente impeto della prima ondata della pandemia costrinse l’Europa a blindare i propri confini, interni ed esterni.

E potrebbe andare anche peggio, con una rottura completa tra Londra e l’Ue nel caso di un no deal sugli accordi commerciali post-Brexit.

Come se non bastassero le durissime restrizioni alla mobilità reintrodotte in questi ultimi giorni in tutta Europa, che di fatto hanno cancellato il Natale. (fonte Ansa)

 

C’è il Decreto Natale regole definitive 18 dicembre, ora bisogna interpretarlo. Non tutti hanno capito cosa possono o non possono fare con il decreto Natale. E allora, come ogni volta, arrivano le Faq sul sito del governo. Per esempio è possibile pernottare nella casa in cui due “amici” vengono ospitati.
Decreto Natale regole: cosa si può fare?
Il decreto ha fissato i paletti entro i quali ci si potrà muovere dal 24 dicembre fino al 6 gennaio. Proprio nei giorni considerati più a rischio per assembramenti e aggregazioni fuori controllo. Che l’Italia sia arancione (nei giorni 28,29,30 dicembre e 4 gennaio) o rossa (nei giorni 24,25,26,27,31 dicembre e 1,2,3,5,6 gennaio) saranno comunque concessi spostamenti all’interno della propria regione.

Si potranno raggiungere case private, però, solo in due o con minori di 14 anni e una sola volta al giorno. Concessa anche la presenza di persone disabili e “non autosufficienti conviventi”. Per spostarsi, inoltre, bisognerà munirsi della nuova autocertificazione, praticamente identica a quella che accompagnava il Dpcm del 3 dicembre. Salvo l’esclusione nel testo della Regione in cui ci si sta dirigendo perché proibito dalla nuova norma.Gli spostamenti sono, ovviamente, concessi anche per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o salute. Nei giorni considerati arancioni chi risiede in un comune con meno di 5.000 abitanti potrà spostarsi anche nei comuni vicini, entro un raggio di 30 chilometri. Una norma, però, per la quale sono previste le stesse deroghe spiegate nel decreto, ossia spostarsi all’interno della propria regione per andare a trovare parenti o amici una volta al giorno.

Faq Dpcm Natale cosa si può fare: la differenza tra residenza, domicilio e abitazione
Il dpcm del 3 dicembre 2020 prevede che, nonostante i divieti, dal 21 dicembre al 6 gennaio si possa comunque far rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Cosa si intende con questi tre termini?Residenza. La residenza è definita giuridicamente come il luogo in cui la persona ha la dimora abituale. La residenza risulta dai registri anagrafici ed è quindi conoscibile in modo preciso e verificabile in ogni momento.
Domicilio
Il domicilio è definito giuridicamente come il luogo in cui una persona ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi. Il domicilio può essere diverso dalla propria residenza.
Abitazione. Il concetto di abitazione non ha una precisa definizione tecnico-giuridica. Ai fini dell’applicazione del dpcm, dunque, l’abitazione va individuata come il luogo dove si abita di fatto, con una certa continuità e stabilità (quindi per periodi continuati, anche se limitati, durante l’anno) o con abituale periodicità e frequenza (per esempio in alcuni giorni della settimana per motivi di lavoro, di studio o per altre esigenze), tuttavia sempre con esclusione delle seconde case utilizzate per le vacanze.
Per fare un ulteriore esempio, le persone che per motivi di lavoro vivono in un luogo diverso da quello del proprio coniuge o partner, ma che si riuniscono ad esso con regolare frequenza e periodicità nella stessa abitazione, potranno spostarsi per ricongiungersi per il periodo dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 nella stessa abitazione in cui sono soliti ritrovarsi.

Faq Dpcm Natale: spostamenti, seconde case e partner
Io e il mio coniuge/partner viviamo in città diverse per esigenze di lavoro (o per altri motivi). Sarà possibile per me o per lui/lei raggiungerlo/a, anche dopo il 21 dicembre, per trascorrere insieme le feste?

 

Sarà possibile se il luogo scelto per il ricongiungimento coinciderà con quello in cui si ha la residenza, il domicilio o l’abitazione, definite nei sensi di cui alla FAQ precedente.

Le regole su spostamenti, aperture dei negozi, ristoranti etc. saranno valide per tutti, a prescindere dal “colore” dell’area in cui si vive o si trovano il negozio o il ristorante?

 

No, rimangono valide le distinzioni tra area rossa, arancione e gialla.

In quali casi è possibile spostarsi nella seconda casa nel periodo dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021?

Premesso che dalle 22 alle 5 (e fino alle 7, il 1° gennaio 2021) è vietato ogni spostamento, se non per motivi di lavoro, salute o necessità, le regole da seguire per recarsi nelle seconde case sono le seguenti:

in area gialla e arancione, se la seconda casa si trova nello stesso comune, ci si potrà sempre andare (negli orari già precisati);

esclusivamente in area gialla, se la seconda casa è nella stessa regione, ma in un diverso comune, ci si potrà andare per tutto il periodo 21/12-6/1, ad eccezione dei giorni 25 e 26 dicembre 2020 e 1° gennaio 2021.

Il mio coniuge/partner si trasferirà nella nostra seconda casa, in un’altra regione, entro il 20 dicembre. Potrò raggiungerlo/a tra il 21 dicembre e il 6 gennaio? E nel caso in cui con lui/lei si spostassero nella seconda casa anche i nostri figli minori, potrei raggiungerli?

La risposta è “no” per entrambe le domande. Il dpcm prevede il divieto di recarsi nelle seconde case in un’altra regione dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021. Il divieto vale anche per le seconde case che si trovino in un altro comune, nei giorni 25 e 26 dicembre 2020 e 1° gennaio 2021. Pertanto, nell’esempio indicato (seconda casa in una regione diversa), se si intende trascorrere insieme le feste sarà necessario trovarsi nello stesso luogo entro il 20 dicembre 2020.

Naturalmente, lo spostamento verso la seconda casa fuori in una regione diversa da quella di residenza o abituale domicilio è consentito soltanto a condizione che la seconda casa non si trovi in regioni, che, alla data del 20 dicembre, si trovino in zona arancione o rossa. In questi casi, infatti, permangono i divieti di entrate nei territori regionali (articoli 2 e 3 dpcm 3 dicembre).

Faq Decreto Natale: pernottamento permesso per due “amici”
Fabio Ciciliano, 48 anni, dirigente medico della polizia e membro del Comitato Tecnico Scientifico, ha detto al Corriere della Sera. “Sì, ogni giorno si può effettuare soltanto una visita e si può rimanere anche a dormire. L’uscita per il ritorno a casa è consentita dalle 5 alle 22 tutti i giorni e il 1° gennaio 2021 dalle 7 alle 22”. (Fonti: governo.it, Corriere della Sera)

 

Scuola in alcune scuole due giorni di lezione in meno. Se ne sentiva il bisogno, non c’è chi non veda l’opportunità di due giorni di scuola in meno durante gli anni scolastici amputati dalla pandemia. Due giorni di scuola in meno qua e là soprattutto al Nord. Regalo dei prof, di alcuni prof.
Scuola, vacanze anticipate
Oggi, stamane, oggi e domani niente scuola in alcune classi. Vacanze anticipate rispetto all’inizio delle vacanze natalizie che è fissato per mercoledì. Le classi e gli alunni beneficiati di questo regalo possono ringraziare i rispettivi prof che hanno chiesto, hanno ottenuto, si sono messi in permesso. Permesso di non lavorare, di non fare lezione. Non lavorare per partire. Partire prima del blocco degli spostamenti. Partire per andare a trovare i parenti, partire per città e luoghi d’origine. Permesso di vacanze di fatto anticipate per qualche, non proprio pochissimi, prof. Permesso di fatto di abbandono. Abbandono delle rispettive classi.
Tutto in regola, nulla in ordine
I prof che hanno mollato la classe due giorni prima del calendario, i prof che hanno mollato la classe perché famiglia di provenienza conta di più, i prof che hanno mollato la classe per fare slalom intorno ai divieti del governo, questi prof hanno fatto tutto in regola. Nessuno dubita siano regolari a termini di contratto di lavoro quei permessi (anche se talvolta richiesti con lo sgradevole sottinteso per cui l’alternativa ad un no sarebbe stata un certificato medico).

Tutto in regola. Ma per niente in ordine l’idea di mettere in carico lo slalom tra le regole ai propri alunni. Per nulla in ordine considerare nulla o poca o indifferente cosa sottrarre loro altri due giorni di lezione e scuola. Ordine, quale ordine? Ordine di priorità civile di civismo. Ordine di priorità civile e civico non declina: prima io e poi la classe. I sindacati della scuola? Zitti e muti e non per l’imbarazzo ma perché, ed è quel che è peggio, per loro è tutto in ordine nella scuola come secondo loro deve essere ed è: cioè la scuola fatta per chi e al servizio di chi ci lavora e non di chi ci studia.-blitzquotidiano.it-

 

Alex Zanardi è in grado di vedere e di ascoltare. Le sue funzioni cerebrali stanno progressivamente migliorando. Non può ancora parlare, ma dipende da un buco nella trachea che presto verrà occluso.

Piano, con cautela, a piccoli passi. Alex, tuttavia, sta migliorando. C’era da aspettarselo da uno con la sua tempra. Dal 21 novembre è stato trasferito al reparto di neurochirurgia di Padova.

Alex Zanardi, la battaglia continua
Non lontano da casa sua. A raccontare sforzi e successi della sua battaglia Carlo Verdelli del Corriere della Sera. Che la famiglia ha ammesso al capezzale della “tigre”.

“Stringe la mano su richiesta. Se gli chiedono di fare ok, alza il pollice. Dov’è Daniela? E lui gira appena il capo verso di lei. Non è certo la vetta ma almeno siamo ai piedi dell’arrampicata, che è già un risultato insperato.

Alex Zanardi ultime notizie
Al resto ci penserà la “tigre”, un poco alla volta, un centimetro dopo l’altro, a forza di braccia e cuore, fino al traguardo. Il prossimo passo, a cui i medici danno molta importanza, sarà quello di riuscire a tirare fuori la lingua.

Non lo vedremo, non ce lo diranno. Ma quando succederà, perché succederà, sembrerà uno sberleffo al dio crudele che dall’Olimpo ha preso così tanto di mira il figlio pilota di una sarta e di un idraulico”. (fonte Corriere della Sera)

 

Le milanesi prendono il volo a forza di record e fanno il vuoto. Il sogno di sorpasso dell’Inter si infrange davanti alla prova di forza del Milan che vince con autorita’ a Reggio Emilia mettendo il bavaglio a un Sassuolo forse un po’ stanco.

Leao segna il vantaggio dopo 6”11 con uno schema da sprinter stile football americano – nuovo record della serie A quasi 20 anni dopo Poggi -, Saelemaker sigla il raddoppio e per gli emiliani non e’ giornata, visto che il gol di Berardi arriva a fine gara.

Piu’ difficolta’ incontra l’Inter in casa con lo Spezia di Italiano. Nel secondo tempo i nerazzurri prendono il largo e inanellano il sesto successo consecutivo. A Bergamo l’Atalanta ritrova Ilicic e ribalta letteralmente la Roma, da 0-1 a 4-1. Ora ci provera’ la Lazio a provare a fermare lo scatenato Milan. Si fa drammatica intanto la situazione del Torino che non riesce a superare il Bologna e si fa raggiungere per l’ottava volta in stagione. La posizione di Giampaolo e’ sempre piu’ a rischio. Al penultimo posto i granata agguantano il deludente Genoa che, dopo la bella prova col Milan, si fa superare da un buon Benevento. Pari con molte emozioni tra Cagliari e Udinese, ancorate a un rassicurante centroclassifica.

Il Sassuolo di De Zerbi ha perso brillantezza nelle ultime settimane e si fa infilare da un Milan autoritario, fresco e disinvolto. L’orchestra di Pioli gioca in scioltezza, ha il morale a mille e i reparti si aiutano armonicamente. Calhanoglu lancia Leao che segna un gol lampo, poi c’e’ una rete annullata a Calhanoglu per un millimetrico fuorigioco. Ma il 2-0 arriva presto: una sgroppata poderosa di Teo Hernandez consente a Saelemakers di fissare il risultato. Berardi, nervoso, suona la carica e si sveglia tardi trasformando una punizione che rimette in gioco il Sassuolo troppo tardi.

Piu’ complicata la sesta vittoria di fila dell’Inter. Lo Spezia imbriglia i nerazzurri con un’accorta gara difensiva, Lukaku e Lautaro non ricevono servizi adeguati. Ma nella ripresa un gol di Hakimi rida’ sicurezza all’Inter che poi raddoppio con un rigore di Lukuku. Senza fronzoli, con molto mestiere, l’Inter di Conte rafforza le sue aspirazioni scudetto, lo Spezia si riporta sotto solo nel recupero, con Piccoli. Belotti non puo’ festeggiare i suoi 27 anni coi tre punti. Il Toro e’ sempre piu’ smarrito, le girandole di formazione di Giampaolo non sortiscono effetto e il Bologna, altra squadra in difficolta’, strappa un meritato pari. Verdi approfitta di un errore del portiere Da Costa, poi l’ex Soriano confeziona il pari. Giampaolo potrebbe non mangiare il panettone visto che mercoledi’ giochera’ a Napoli, anche se Ciaro dice ‘non succede nulla’.

Nel posticipo delle 18, l’Atalanta ritrova Ilicic e torna straripante: in apertura gol di Dzeko, i giallorossi subiscono ma falliscono il raddoppio nel primo tempo, poi nel secondo il crollo fisico e la squadra di Gasperini senza Gomez dilaga. Due assist di Ilicic, per Zapata e Gosens, poi Muriel che sfrutta un errore di Veretout e il grande slalom di Ilici per la cavalcata vincente. La Roma, pur giocando una partita di livello per almeno un tempo, conferma il suo limite negli scontri diretti. E’ crisi al Genoa che perde nettamente a Benevento che si impone con una bella conclusione di Roberto Insigne e un rigore di Sau. Maran a un passo dall’esonero, sta per tornare Ballardini. Sfida di buon livello tra Cagliari e Udinese e risultati giusto. Sardi in vantaggio con una punizione gioiello di Lykogiannis e pari di Lasagna, appena entrato.ANSA

 

Il peggior Napoli della stagione, comunque penalizzato dalle assenze in attacco, perde all’Olimpico e rilancia la Lazio per la soddisfazione del presidente Lotito che gongola in tribuna a qualche posto di distanza dal grande rivale De Laurentiis. I biancocelesti hanno giocato da squadra, con Escalante che ha giocato vari palloni ‘intelligenti’ e ha sostituito al meglio Lucas Leiva, e con un Milinkovic-Savic sempre presente nei momenti chiave del match anche se non ha giocato in modo appariscente come ha fatto altre volte.
A questi protagonisti va aggiunto Ciro Immobile, le cui prodezze ormai quasi non fanno più notizia ma che continua a lasciare il segno. Oggi, nello specifico, con uno stacco irresistibile su Maksimovic e una torsione tramutatasi in un perfetto colpo di testa con cui ha dato il vantaggio alla sua squadra, poi arrotondato nella ripresa da Luis Alberto, fino a quel momento non tra i migliori ma delizioso nel tocco del gol. Bello anche il suo abbraccio con Simone Inzaghi, nel segno di un’armonia mai venuta meno fra lo spagnolo e il tecnico. Da sottolineare anche la prova della difesa, per una volta rimasta inviolata. Anche perché il Napoli di questa sera non riusciva a pungere, fra gli impacci di Petagna, i guizzi ma poi anche i guai fisici di Lozano e Politano che non ha dato l’abituale contributo, al punto che ad un certo punto Gattuso lo ha sostituito con Elmas. Così per gli azzurri è arrivata la seconda sconfitta consecutiva, questa volta meritata a differenza di quella contro l’Inter. Quanto alla Lazio, ora per verificarne i progressi ci sarà un’immediata controprova nel turno infrasettimanale, contro quel Milan che ha ripreso a vincere e rimane la capolista. La Lazio ha avuto il merito di partire subito forte, aggressiva e arrembante. Un atteggiamento premiato dal gol dell’1-0 al 9′: a segnarlo è stato la Scarpa d’Oro, Ciro Immobile, con uno stacco imperioso su Maksimovic e il colpo di testa su cui nulla ha potuto fare Ospina. Passato in svantaggio, il Napoli ha cercato di giocare in modo meno compassato, facendosi vivo in avanti al 18′ con una giocata di Petagna che ha liberato al tiro Fabian Ruiz, neutralizzato da Reina. Poi, da parte della difesa laziale, c’è stato anche un provvidenziale intervento su Koulibaly che si era spinto in avanti. Nella ripresa era lecito attendersi la riscossa del Napoli, invece la Lazio controllavao la partita e quando Mario Rui commetteva l’errore in uscita che lanciava a rete Luis Alberto, autore del 2-0, si capiva che gli uomini di Gattuso nno erano in serata. Così la squadra ospite, nonostante i cambi di Gattuso, continuava a far girare il pallone in modo troppo lento e non riusciva a impensierire la difesa biancoceleste: mai come in questa fase del match si avvertiva la mancanza di gente del calibro di Insigne, Mertens e Osimhen. Insomma, per il Napoli è stata proprio una serata da dimenticare, mentre la Lazio proverà a ridiventare quella di prima del lockdown, che faceva sognare.ANSA

 

Allenamento nel pomeriggio e poi tutti in ritiro nell’hotel di corso Vittorio Emanuele in attesa della gara con il Torino di mercoledì sera. Il momento del Napoli è difficile e così, dopo la seconda sconfitta consecutiva, la quarta (in campo), Aurelio De Laurentiis irrompe in maniera decisa e ordina per il Napoli il ritiro, da oggi, per tentare di analizzare l’inaspettata prestazione dell’Olimpico di Roma e un 2-0 che la Lazio ha imposto senza trovare resistenza in una squadra opaca, quasi invisibile. E’ il momento peggiore della gestione Gattuso, il punto tecnicamente più basso, toccato con una gara priva di mordente ma anche di idee che hanno suggerito a De Laurentiis di irrompere per imprimere una sterzata ad un gruppo apparso spento. Il Napoli è già lontanissimo dal Milan (che ha invece otto punti di vantaggio), ma anche dall’Inter (dal quale sta a meno sette): il rischio che i posti Champions si riducano comincia a preoccupare De Laurentiis. Un anno dopo lo sfascio Ancelotti qualcosa scricchiolam, ma stavolta Gattuso è d’accordo con il presidente e analizzerà anche i suoi errori, insieme a quelli della squadra, nelle 48 ore di “clausura”.-telecaprisport.it-

 

Il Napoli perde meritatamente 2-0 con la Lazio. Prova sconcertante degli azzurri. Invece della rabbia dopo la beffa di Milano in campo c’è stata solo una squadra dimessa, senza temperamento e schierata male in campo. Più che deludente, la mancata reazione dopo l’Inter è inquietante e fa riflettere. Un buio mentale sorprendente 4 giorni dopo un’ottima prestazione. Un black out di cui soffre spesso questo Napoli. Gattuso, che aveva incartato l’Inter, perde in modo netto il confronto con Inzaghi. Inspiegabile rinunciare a #Demme, il più dinamico e il più in forma del centrocampo, a favore dei fantasmi Bakayoko e Fabian. Sbagliato non puntare su un centrocampo a tre. Cambi cervellotici (perché togliere il pur mediocre Politano al 57’? Perché inserire l’inutile Lobotka?). È così una buona Lazio vince facilmente contro una squadra senza grinta e reazione. Avrebbe perso lo stesso con altre scelte, visto l’atteggiamento “mani in tasca” e svogliato, ma restano le scelte sbagliate. L’approccio molle è purtroppo un marchio di fabbrica di questo Napoli: e se il manico ha chiare responsabilità, in campo ci vanno i giocatori, stasera in campo con un atteggiamento pessimo. Le pesanti assenze e gli infortuni non aiutano ma se gli azzurri, nonostante le indubbie e importanti qualità, sono a quota 4 ko in 12 partite devono farsi un esame di coscienza. La prova di Zielinski, talento cristallino straordinario ma discontinuo e scarsamente di carattere, è il manifesto della prestazione del Napoli. Qualità, talento ma rendimento a singhiozzo, con limiti mentali evidenti. E, visti gli avversari, tanti e competitivi, la lotta per la Champions (l’unico obiettivo possibile) sarà molto dura. C’è da analizzare e riflettere a fondo dopo questo ko, anche perché la Lazio ha vinto senza strafare. Il Napoli resta forte, ma solo se gioca con una certa intensità e con ritmi e attenzione diversi. Gattuso metta mano, perchè è lui il principale responsabile di quanto accade in campo.-telecaprisport.it-

 

Dopo la seconda sconfitta consecutiva del Napoli, che esce senza punti dall’Olimpico dopo il 2-0 subito per mano della Lazio, il vice di Gattuso, Gigi Riccio, ha parlato in conferenza stampa. Nel primo tempo qualcosa si è visto, meno nella ripresa: come vi spiegato questo atteggiamento? “Dal nostro punto di vista è stato fatto tutto poco bene. Non siamo stati solidi, ma lenti e imprevedibile. Tutto quello che abbiamo creato, nel primo tempo, è stato figlio della confusione. È stata una serata infelice, ma non ne facciamo un dramma anche se è la seconda sconfitta consecutiva. Speriamo di ripartire subito“. A Gattuso non è piaciuto l’atteggiamento? “Alleniamo una squadra seria e professionale, se per una sera non ha risposto alle esigenze dell’allenatore lo accettiamo. Ma chiediamo di più. Ci siamo innervositi anche subito“. Come sta Gattuso? “Sta accelerando le cure per un problema che già aveva in passato. Ci auguriamo che prima possibile torni tutto come prima“. Seconda partita consecutiva senza segnare… “Questa sera non abbiamo creato i presupposti per farlo, mentre contro l’Inter meritavamo“. Oggi è mancata la personalità? “Oggi credo sia mancato un po’ tutto, dal palleggio alla fase difensiva. Le assenze le conosciamo, sarebbe troppo facile, perché ci aspettavamo molto di più da chi è andato in campo questa sera“.-telecaprisport.it-

 

Come se non bastassero i problemi di campo, le due sconfitte di fila e la delusione di tifosi e dirigenti, il Napoli continua a perdere i pezzi. Dopo i gravi infortuni subiti da Osimhen e Mertens, gli azzurri perdono anche Lozano e Koulibaly. Entrambi sono usciti per problemi fisici contro la Lazio, e quasi certamente saranno obbligati a saltare la prossima partita contro il Torino e tornare a gennaio, visto che gli impegni sono molto ravvicinati. Il messicano ha accusato un problema alla caviglia sinistra in un duro contrasto (falloso) con Radu: il Chucky è uscito in stampelle ed è stato subito portato a Villa Stuart per esami. Per fortuna si tratta solo di un forte trauma contusivo, senza interessamento di legamenti o complicazioni da frattura. Koulibaly invece ha lamentato un problema muscolare, un risentimento al quadricipite che lo ha costretto a cedere il passo a Manolas. Le loro condizioni saranno valutate ulteriormente nelle prossime ore, arriverà poi il verdetto definitivo in vista del Toro. Ma il loro recupero appare difficile. Infine ci sono anche i porblemi Gattuso, che soffre di miastenia all’occhio destro che ne rende difficile il lavoro sul campo e sulla panchina nel corso delle gare.-telecaprisport.it-

 

La Casertana ha giocato in nove contro la Viterbese a causa del Covid. Un’ennesima occasione sprecata dal calcio, un’altra sconfitta per tutto il sistema. Ecco il duro comunicato del club a tal proposito: “Sono stati giorni difficili, carichi di paura e preoccupazione per tutti i tesserati della Casertana FC nonché per le proprie famiglie. Un gruppo di lavoro falcidiato e decimato da un virus pericoloso e subdolo. Ben 15 posiviti al Covid-19. Al cospetto di una situazione di questo tipo, le dinamiche di competizione ed agonismo dovrebbero lasciare spazio ad un’inevitabile presa di coscienza. Ed, invece, a poche ore dal calcio d’inizio del match valevole per la sedicesima giornata del campionato di Serie C, la Casertana FC è costretta a prendere atto del diniego della US Viterbese 1908 rispetto a quello che logica vorrebbe fosse un inevitabile rinvio della partita e che per la stessa Lega Pro non è ritenuto necessario. Nel rispetto dell’art 48 comma 3 delle NOIF che prevede “l’obbligo di schierare in campo la migliore formazione consentita dalla propria situazione tecnica”, la Casertana FC si vede costretta a scendere in campo contro la Viterbese con un numero inferiore di calciatori rispetto agli undici titolari; a ciò va aggiunto che alcuni di essi sono febbricitanti, sebbene risultati negativi all’ultimo ciclo di tamponi. Un pericolo per se stessi e per gli altri. Ci saremmo augurati un rispetto maggiore per i veri protagonisti di questo sport, coloro che vanno in campo ogni giorno e che danno da vivere alle proprie famiglie grazie a quello che è un vero lavoro. In un momento storico in cui si invitano, anzi si obbligano, i cittadini italiani a restare a casa, una squadra di calcio, falcidiata da un nemico invisibile, si vede costretta a scendere in campo a tutti i costi. Un segnale imbarazzante all’intera comunità. Alla luce di ciò la salute pubblica non diventa più priorità, ma passa in secondo piano rispetto ad altri interessi. Chiediamo scusa ai nostri tifosi, vittime impotenti come Noi al cospetto di una decisione che dire assurda è poco”.-telecaprisport.it-

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.