Cronaca e calcio

“Vietato toccarli”. Rino Gattuso pone alcune basi per il futuro ed anche qualche veto sul calciomercato del Napoli in vista della prossima estate. Secondo quanto scrive il Corriere dello Sport oggi in edicola, infatti, il virgolettato del tecnico è riferito a Piotr Zielinski e Fabiàn, che il tecnico ritiene assolutamente essenziali per lo sviluppo del suo progetto tecnico.

Idea condivisa anche da Aurelio De Laurentiis, che lavora per blindare i due centrocampisti: per Zielinski pronto rinnovo fino al 2025 con clausola da 100 mln, per lo spagnolo prossimamente verranno avviate le discussioni per rinnovare un contratto che attualmente lo lega al Napoli fino al 2023.-tuttonapoli.net-

 

Quanto risparmierebbe il Napoli in caso di taglio degli stipendi? Se lo chiede l’edizione odierna del Corriere dello Sport, che spiega come al momento le ipotesi sul tavolo siano due: un taglio di due mensilità o un taglio di quattro mensilità per i calciatori di serie A.

Il monte ingaggi attuale del Napoli è di 110 milioni lordi, dunque nel primo caso la società andrebbe a risparmiare 18,3 milioni, nel secondo caso 36,7 milioni nel caso fossero 4 le mensilità tagliate-tuttonapoli.net-

 

Daniele Faggiano, direttore sportivo del Parma, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, dicendo la sua sulla situazione legata alla ripartenza del campionato e del mondo in generale: “La prima cosa è la salute. Ogni giorno cambiano le direttive nel corso di quest’emergenza, quindi dobbiamo pensare prima a queste situazioni di natura medica, poi si vedrà. Sento parlare di maxi-ritiri, tutti in una città, ma non è semplice. Io dico la mia. Non sono né a favore né a sfavore di giocare. Mi manca il mio lavoro, ma so che adesso la priorità non è questa. Dovessimo rigiocare, e tutti giocassimo a porte chiuse, spero che non ci siano polemiche. Se ricominciamo, ricominciamo tutti compatti e uniti. Se non ricominciamo, sempre tutti compatti e uniti. Ho detto in tempi non sospetti che dovevamo giocare quando si poteva, finire il campionato quando si poteva e quando finiva si ricominciava con le stesse pause, quindi a novembre-dicembre. Poi ci sono gli Europei? Bene, allora la prossima stagione facciamo due partite a settimana per colmare il gap. Non diamo numeri, giorni, che poi non si rispettano. Così si danno solo delle aspettative, la gente crede che si va alla normalità, ma non è così”.

ANNO ZERO – “Da questa situazione si può vedere chi è appassionato e ha voglia di calcio e chi non ha la voglia. Da questa situazione possiamo partire come anno zero. Gli interessi sono miliardi, capisco gli imprenditori, ma dobbiamo ripartire da zero. Se ognuno pensa al suo orticello, io vinco, non retrocedo, tu ti salvi… Questo vuol dire che non si capisce che siamo in una pandemia. Faccio una provocazione: andate a vedere tutti come stanno a Brescia, Bergamo e Parma. Ho sentito un mio ex collaboratore, che mi diceva che sono morti parenti di tanti suoi amici. Questa è la vita. La gente non capisce. Io sento parlare di ricorsi e non ricorsi. Non so chi per interesse non vuole giocare, sono fatti loro. So solo che qui ci vuole buonsenso”.-tuttonapoli.net-

 

Enrico Preziosi, presidente del Genoa, ha rilasciato un’intervista, toccando vari temi sulla ripresa del calcio, ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli: “Ripartenza a maggio? I dati dicono che si va in quella direzione, ma bisogna essere molto cauti, inutile fare previsioni perché ci sono ancora molti morti. Si parla di meno infetti, di curva che scende, ma bisogna guardare anche ai 600 e rotti morti. Si immagina che maggio possa essere il mese giusto. E’ evidente che noi prima di mettere in campo i giocatori penseremo alla loro salute e a quella dei dipendenti. Ci stiamo preparando ad un discorso comune, non può esserci un caso isolato. Non è che ripartiamo senza un minimo di protocollo”.

IPOTESI DATE – “Tutti vorrebbero finire il campionato, anche noi che non abbiamo una classifica che ci conforta. Ma noi come Genoa crediamo di poter portare la barca in porto, eravamo in netta ripresa, avete visto le ultime partite. Il campionato deve riprendere solo se ci sono le condizioni. I calciatori non sono robot. Ci vogliono 3-4 settimane dopo due mesi fermi. Si può pensare di giocare a giugno e luglio. L’importante è che questo campionato, che va finito, non comprometta quello prossimo. Se partiamo a fine maggio, e credo che ripartiremo a fine maggio, vuol dire che avremo giugno e luglio da giocare. Giocando ogni 3 giorni per fare le 12 partite. E sono due mesi che vanno via. Poi i calciatori, al di là delle ferie, non è che possono fare 12 partite adesso e poi altre 40 senza fermarsi. Ci vuole uno stop per i giocatori. Se è uno stop di 3 giorni è un conto, ma se è di tre settimane, poi bisogna rifare ancora 15 giorni di preparazione”.

MERCATO – “Diventa una caduta un po’ particolare perché non si ferma solo al fatto dello sponsor. Uno sponsor è una persona che mette un nome per farsi pubblicità. Ma se l’azienda che fa lo sponsor non ha introiti, è ferma, è ovvio che non ti dia più soldi. Chi fa girare il calcio non è solo Sky, ma ci sono anche sponsor, merchandising, che comunque influiscono sul mondo del calcio. Il mercato sarà molto più povero perché non ci saranno risorse infinite nelle società. Aiuto FIFA? In Europa si va verso la direzione che ognuno si fa gli affari propri. E anche nel calcio mi pare che si farà così. Se noi partiamo a maggio e l’Inghilterra parte a giugno, è tutto finito. Bisogna capire come ripartiamo e se ripartiamo tutti insieme, ma io ho dei dubbi”.-tuttonapoli.net-

 

Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, il mancato via libera per gli sponsor e i finanziamenti che potrebbero arrivare dal betting sono una perdita molto ingente per i club professionistici, soprattutto in tempi di crisi da coronavirus. In Italia questa collaborazione è “vietata” dall’ottobre del 2019, sacrificando 250 milioni di euro di investimenti. Una perdita che non è solo da quantificare in termini economici per i bilanci dei singoli club ma anche di competitività a livello europeo, visto che negli altri paesi, negli ultimi anni le aziende attive nel betting e nelle lotterie hanno investito quasi 600 milioni di euro nelle sponsorizzazioni. Solo in Inghilterra, nell’ultimo anno, sono stati investiti 338 milioni di euro con 10 club su 20 che hanno sulle maglie uno sponsor legato al betting. La Serie A ha chiesto che venga “bloccato” il decreto per utilizzare questa via e rilanciare un po’ l’economia del calcio, ma al momento la risposta del governo è quanto mai fredda-tuttonapoli.net-

 

Il Portogallo in polemica con il suo idolo sportivo: Cristiano Ronaldo. Questo il titolo in home page sul portale Sportmediaset, nel quale si affronta la polemica nata dall’allenamento personalizzato che il giocatore della Juventus ha svolto nei giorni scorsi nello stadio di Madeira.

Come si legge, dopo la diffusione, con tanto di foto, della notizia che l’attaccante bianconero si era allenato nello stadio del Deportivo Nacional, a Choupano, su di lui è cascata una pioggia di critiche: “Ronaldo non ha alcun permesso speciale per allenarsi”, ha detto nella conferenza stampa di aggiornamento sull’emergenza Covid-19 Pedro Ramos, assessore alla Sanità della regione di Madeira. “Cristiano Ronaldo ha diritto di allenarsi fintanto ché rispetta le regole come tutti i cittadini: non c’è alcun privilegio per lui”. -tuttonapoli.net-

 

 

Un 35enne di Caivano, già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato per aver incendiato rifiuti in strada. Il rogo è stato segnalato da alcuni residenti che lo hanno anche spento. I Carabinieri, raccogliendo le testimonianze dei presenti, hanno subito individuato il 35enne, il quale passeggiava nella zona con un atteggiamento sospetto. Utili agli inquirenti anche alcune immagini, registrate da telecamere poste nei pressi della zona interessata dal piccolo incendio.-radiomarte-

 

Nuovo caso di coronavirus, registrato ieri a Rotondi, in provincia di Avellino. Il contagio sarebbe legato a Villa Margherita, casa di cura sannita, isolata per l’alto numero di infetti da COVID 19. La persona contagiata, così come riportato anche da Il Caudino, era già stata attenzionata dal Comune e sottoposta al tampone. Ora starebbe bene e non avrebbe bisogno di ricovero. Con questo caso, a Rotondi ci sono stati tre contagiati.-radiomarte.it-

 

Torna in azione la banda della cosiddetta spaccata e lo ha fatto a Frattamaggiore, in provincia di Napoli, all’alba di ieri. Un gruppo di persone, probabilmente 6, ha lanciato un furgone contro il distributore di sigarette di una tabaccheria che è caduto, provocando un grosso trambusto. I ladri si sono impossessati delle sigarette e del contante e sono fuggiti, abbandonando il furgone utilizzato per compiere la rapina. Il titolare dell’attività e la Polizia sono stati avvisati dai residenti, svegliati dai rumori provocati dai malviventi.-radiomarte-

 

Nell’ambito dei controlli del rispetto delle limitazioni per il contenimento di contagio da COVID 19, la Guardia di Finanza di Bacoli e quella di Pozzuoli hanno sanzionato alcuni cittadini mentre prendevano il sole ed altri mentre pescavano o passeggiavano sul lungomare. Durante le operazioni di controllo è stata anche scoperta una pasticceria che confezionava pastiere, pronte per essere messe in vendita. L’attività è stata sospesa e i prodotti dolciari devoluti in beneficenza.-radiomarte-

 

ROMA – Contro la povertà determinata dalla crisi Coronavirus, il gruppo del Pd della Camera, “in piena sintonia con il partito”, propone un contributo di solidarietà a carico dei redditi più elevati, per il 2020 e 2021. “Che dovranno versare i cittadini con redditi superiori ad 80.000 euro e che inciderà sulla parte eccedente tale soglia”. Così i Dem Graziano Delrio e Fabio Melilli.

“La somma versata sarà deducibile e andrà da alcune centinaia di euro fino a decine di migliaia per redditi superiori al milione. Il gettito atteso è 1,3 miliardi annui”.

“La crisi economica, determinata dalla pandemia, ha fatto emergere e accentuato situazioni di povertà”, scrivono in una nota il capogruppo democratico alla Camera Graziano Delrio e il capogruppo in Commissione Bilancio Fabio Melilli.

“Ci sono famiglie che in questi giorni non hanno risorse sufficienti per provvedere all’acquisto nemmeno dei beni di prima necessità: c’è un rischio povertà per un ulteriore milione di bambini. Un primo intervento è stato messo in campo dal Governo che ha stanziato 400 milioni di euro perché i Comuni possano cominciare a dare risposte. Tutti i Sindaci, di ogni appartenenza politica, segnalano la grande quantità di richieste che vengono presentate da famiglie in difficoltà”.

“Un grande e solidale paese come l’Italia non può non porsi il tema di come le classi dirigenti e coloro che dispongono di redditi elevati debbano essere chiamati a contribuire a favore di chi non ce la fa”, conclude la nota del gruppo Pd. (fonte Ansa)

 

ROMA – Cambiano i requisiti del bonus da 600 euro per i professionisti, previsto dal decreto Cura Italia: l’indennità spetta agli iscritti “in via esclusiva” alle Casse private “non titolari di trattamento pensionistico”. Una novità che blocca i pagamenti (imminenti) di parte delle domande di accesso al sussidio, presentate agli Enti dal primo aprile.

Solo iscritti alle Casse in via esclusiva
Tutto da rifare, dunque, per il bonus da 600 euro per i professionisti a basso reddito e per quelli la cui attività è stata danneggiata dall’emergenza Coronavirus. Ad oltre una settimana dall’avvio della presentazione delle domande online, il primo aprile, infatti, la pubblicazione notturna in Gazzetta ufficiale del Decreto Imprese ha modificato i requisiti per l’accesso al beneficio previsto dal Decreto Cura Italia. Specificando che l’indennità spetta agli iscritti “in via esclusiva” alle Casse di previdenza private “non titolari di trattamento pensionistico”.

Bonus anche a chi ha la pensione di invalidità
Il maxi-emendamento governativo al Cura Italia, approvato ieri (con la fiducia) al Senato, ha inoltre ulteriormente rivisto la platea degli aventi diritto, chiarendo che non potranno avere l’indennità soltanto i titolari di assegno di anzianità e di vecchiaia, aprendo, così, le porte alle istanze di chi, ad esempio, riceve una prestazione d’invalidità e finora non pensava di poter ricevere il ‘gettone’.

Decine di migliaia di pagamenti bloccati
Per le Casse previdenziali è stata una ‘doccia fredda’, soprattutto perché i primi pagamenti erano imminenti. L’Enpam (medici e dentisti) fa sapere d’averne ‘bloccati’ 25.262 in partenza domani. Altrettanto riferisce la Cassa dottori commercialisti (Cnpadc), cui si erano rivolti 25.000 associati.

Mentre la Cassa forense, con circa 140.000 domande per i 600 euro da altrettanti avvocati, domani sarà tenuta, come tutti gli Enti, a richiedere una “documentazione integrativa” per accedere al sussidio.

Critico, infine, il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Massimo Miani, per “l’ulteriore allungamento dei tempi per l’erogazione di cifre già insufficienti per sostenere centinaia di migliaia di liberi professionisti”. (fonte Ansa)

 

ROMA – Europa, Unione Europea, Ue: dice che non c’era, non c’è. Che era immobile, anzi destinata alla palese spaccatura, anzi destinata ai reciproci e rancorosi saluto tra soci di un nulla. Tanto soci amichevoli l’un l’altro i paesi della Ue non sembrano e non saranno di certo, però proprio un nulla non è quello che hanno, insieme, messo in campo contro la gran malattia dell’economia indotta dall’epidemia coronavirus.

C’ è stato un accordo, e non è un accordicchio di facciata. Poteva essere solo accordicchio di facciata, non potevano uscire dal vertice dicendo: niente da fare, ognuno per sé e porte reciprocamente sbattute in faccia.

Non potevano, gli sarebbero crollati addosso i mercati seppellendo di polvere e calcinacci ogni governo. Dovevano, potevano comunque far finta di trovare un accordo. E’ andata meglio, hanno trovato un accordo su quattro gambe anti coromavirus. Quattro gambe su cui marciano i soldi, quattro gambe, anzi cinque.

Bce è la prima gamba, compra titoli sovrani senza limiti, consente quindi a tutti i paesi, Italia in testa, di stare sui mercati finanziari in condizioni più che accettabili e fornisce la liquidità perché lo Stato eroghi la spesa corrente. La gente che maledice lo straniero rapace e avido e avaro di euro non lo sa che stipendio corre anche perché Bce ha deciso che corra, la gente non lo sa e non lo vuole sapere.

Ma così è. Però Bce non è Ue, Bce ha preceduto Ue. Bce ha fatto prima quel che poteva perché Bce è istituto comunitario, Bce non è Stati Sovrani l’un contro l’altro.

Bei è la seconda gamba, Banca di Investimenti Europei rifinanziata per l’occasione con soldi europei, erogherà credito a progetti industriali per 200 miliardi.

Sure è la terza gamba, acronimo anglosassone che possiamo tradurre in Cassa integrazione europea: 100 miliardi.

Mes è la quarta gamba: 400 miliardi di prestiti (soldi europei) per chi li vuole. Alla sola e unica condizione che vadano in spese sanitarie, dirette e indirette. Altra condizione non c’è.

Quattro gambe, anzi cinque: Recovery Fund è la quinta. Fondo per la ripresa, non è corona bond ma, se non è zuppa, è pan bagnato. Un Fondo europeo per la ripresa economica, in fondo comune tra Stati della Ue, finanziato da Stati delle Ue: la cosa più simile agli euro bond che si possa fare e pronunciare di fronte agli elettorati dei paesi del Nord Europa.

Cinque gambe, cui aggiungere la quota di bilancio Ue autonomamente destinata dalla Commissione all’emergenza coronavirus. Cinque gambe su cui camminano, fatte le somme, più di mille miliardi (per ora) di soldi europei che vanno a sostenere gli Stati, i governi, le popolazioni ( su una stima di necessità di circa 1.500 miliardi su scala continentale).

Quattro gambe, anzi cinque. Mes senza condizioni che non siano quelle più che doverose della spesa per sanità e salute. Recovery Fund che è il nome in codice per la sostanza di un debito comune tra i paesi. Quattro gambe, anzi cinque. Europa, eppur cammina, eppur si muove, eppure c’è.

E quelli che in Italia grideranno: tradimento, anatema, mai i soldi del Mes? Come testimoni di Geova che rifiutano trasfusioni di sangue per salvarsi la vita, rifiutano perché il sangue inquina la loro fede, preferiscono lasciar morire se stessi e i propri cari pur di non prendere sangue altrui.

Testimoni di Geova del debito e della finanza e dell’economia in Italia ne abbiamo tanti, si opporranno alle sacrileghe trasfusioni ma, poi, siccome sono italiani, porgeranno il braccio e la vena dicendo: è uno scandalo, un’infamia, contro la mia volontà…quanto me ne date di sangue? (Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev)

 

ROMA – Vincenzo Iaquinta si sfoga sui social per denunciare le condizioni del padre, detenuto in carcere, in questa emergenza sanitaria: “Partendo dal presupposto che mio padre è innocente, questo è un disegno di una cella del carcere di Voghera – ha scritto su Instagram l’ex campione del mondo pubblicando una planimetria realizzata a mano – Come si fa a mantenere la distanza di sicurezza?”.

Poi l’appello alle istituzioni, con un tag al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e al ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede.

Il tribunale di Reggio Emilia nel 2018 aveva inflitto due anni a Vincenzo Iaquinta, ex attaccante della Juventus e della Nazionale campione del Mondo. Era rimasto coinvolto in una vicenda di mancata custodia di armi, regolarmente detenute ma lasciate in passato nella disponibilità del padre che non poteva averle a causa di un provvedimento prefettizio.

Il genitore, Giuseppe, imprenditore calabrese trasferitosi nel Reggiano, era stato condannato a 19 anni per associazione mafiosa. Nel 2015 fu arrestato nella maxi-operazione ‘Aemilia’ e anche la casa di Vincenzo, a Quattro Castella, venne perquisita dai carabinieri, proprio per le armi. Anche per lui l’accusa era pesante e la Procura aveva chiesto sei anni, contestandogli di aver agevolato, con la sua condotta, la consorteria criminale di cui fa parte il padre. (Fonte Ansa).

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.