Fra Calcio e cronaca

Blocco dei voli da e per la Spagna a causa del coronavirus, ma per il calcio è stata fatta un’eccezione. Manca ancora l’ufficialità ma l’edizione odierna del Corriere dello Sport fa sapere che la Uefa, dopo proficui contatti con le autorità iberiche, è riuscita ad avere l’ok in tarda serata. Così non sono a rischio Siviglia-Roma e Inter-Getafe di domani e dunque neppure il Napoli, la prossima settimana, dovrebbe avere problemi a volare per Barcellona, magari l’idea può essere quella di rientrare di notte o al mattino successivo presto. L’importante è che le partite non vengano rinviate. Da questo punto di vista, la Uefa non ha dato disposizioni: in Europa il calcio va avanti e non si ferma. tuttonapoli.net

 

Se per il campionato ci sono quattro ipotesi in ballo, tutto è in divenire per le sorti della Coppa Italia. L’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport fa sapere che non ci sono date disponibili per semifinali di ritorno e finali e dunque si fa sempre più strada l’idea di una final four stile basket da disputare in estate. Tutto, forse, sarebbe più semplice con lo slittamento dell’Europeo, per il quale c’è chiaramente bisogno di una rivisitazione dei calendari a livello internazionale. Strada che però non è in alcun modo da escludere.tuttonapoli.net

 

La Figc si è riunita, ieri, per decidere delle sorti del campionato italiano che sarà fermo almeno fino al 3 aprile. Ci sono quattro proposte da discutere con la Lega per trovare una soluzione che metta d’accordo tutti.

LE 4 IPOTESI – La prima, la preferita, è quella di concludere il campionato il 31 maggio, recuperando così a fine mese le giornate che mancano. La seconda porta alla non assegnazione dello scudetto, ipotesi remota che lo stesso Gravina ha definito “un atto di grande mortificazione per il valore della competizione sportiva”. La terza? Cristallizzazione della classifica attuale, dunque scudetto alla Juventus che oggi prima in classifica. L’ultima, rivoluzionaria, è la scelta dei playoff e playout con le prime quattro classificate che si giocherebbero il tricolore. Appuntamento il 23 marzo per le proposte che ora la Figc aspetta dalle Leghe.tuttonapoli.net

 

Giovanni Malagò, presidente del Coni, ha parlato a La Gazzetta dello Sport in questo periodo di emergenza: “Che succederà alla Serie A? Si deve procedere per gradi. In questo momento non si possono dare delle risposte, sicuri di quello che accadrà fra qualche settimana.

Come si fa ad allenarsi rispettando un metro di distanza? Come faranno, per fare un esempio, rugbisti e judoka in questo periodo. Troveranno dei modi per allenarsi, dall’attività aerobica al lavoro tecnico, il tutto con la presenza quotidiana del medico sociale.

Rinviare gli Europei è tabù? Non intervengo certo nelle decisioni che spettano alle federazioni internazionali e tantomeno quelle di un singolo sport. Posso solo dire che credo si stia cercando di prendere del tempo. E anch’io faccio il tifo perché le cose possano cambiare in meglio”.tuttonapoli.net

 

L’emergenza Coronavirus si fa sempre più forte: non solo in Italia, ma anche in Spagna. A tal proposito L’AIC e l’AFE, ovvero le associazioni dei calciatori di Italia e Spagna, hanno emesso un comunicato congiunto per fare il punto sulla situazione visto l’aumentare di casi di positività al Coronavirus non solo in Italia, ma in tutta Europa. Un comunicato in cui chiedono alla UEFA di rinviare le gare che vedono impegnate le squadre dei due paesi a quando la situazione sarà migliorata e vi saranno le condizioni di giocare in totale sicurezza. Di seguito il testo integrale del comunicato:

“La situazione italiana, spagnola ed europea riguardo la grave crisi sanitaria dovuta alla diffusione del virus Covid19 ci sta mettendo davanti a decisioni sofferte e purtroppo inevitabili. In questa settimana sono in programma tre partite tra squadre italiane e spagnole. Valencia – Atalanta si è giocata a porte chiuse ma nella giornata di oggi il governo spagnolo ha alzato il livello di emergenza vietando tutti i voli da e per l’Italia. In Italia il livello di emergenza nazionale aumenta di ora in ora. Giocare una partita a Milano nei prossimi giorni metterà a rischio della propria salute molte persone. I viaggi tra l’Italia e la Spagna nelle prossime settimane saranno sempre più complicati e pericolosi. Anche le partite di ritorno della prossima settimana sono fortemente a rischio di doversi svolgere in condizioni emergenziali per i due Paesi. AIC e AFE congiuntamente chiedono pertanto a UEFA che le partite che coinvolgono squadre italiane e spagnole siano sospese per poterle svolgere in condizioni di maggior sicurezza e con una minor emergenza nei due Paesi. Il Coronavirus sta diventando un tema europeo e non più solo italiano. Confidiamo che una profonda riflessione su tutta la calendarizzazione delle competizioni europee venga fatta anche alla luce delle notizie che peggiorano di ora in ora”.tuttonapoli.net

 

Il governatore della Campania Vincenzo De Luca è intervenuto ai microfoni di Radio Crc: “Considero estremamente importante ogni gesto di solidarietà e aiuto civile, ringrazio chi ha dà una mano anche dal punto di vista economico. Ieri abbiamo registrato due episodi molto interessanti. C’è stato un contributo dell’ANICAV e ho avuto modo di parlare con Lorenzo Insigne, capitano del Napoli, che ha chiesto dove potersi rivolgere per dare anche lui un contributo per i nostri ospedali”.tuttonapoli.net

 

L’ufficialità era ormai una formalità e ora attraverso i social è arrivata: la Serie A si ferma. Lo ha scritto e lo ha fatto sapere a tutti suoi propri canali l’account ufficiale della Lega: “La Serie A Tim è ufficialmente sospesa. Ci fermiamo, ma già non vediamo l’ora di tornare. Andrà tutto bene” si legge. Sospensione che durerà fino al 3 aprile quando sarà inevitabile riaggiornarsi per capire cosa accadrà. Da parte della Figc ci sono 4 ipotesi per la conclusione del torneo. La speranza, ovviamente, è che tra un mese tutto possa riprendere regolarmente. tuttonapoli.net

 

TELECAPRISPORT-I calciatori italiani e spagnoli chiedono uniti il rinvio delle prossime gare delle competizioni europee a causa dell’epidemia del coronavirus. Aic e Afe congiuntamente si sono rivolti all’UEFA affinché “le partite che coinvolgono squadre italiane e spagnole siano sospese per poterle svolgere in condizioni di maggior sicurezza e con una minor emergenza nei due Paesi”. “Il Coronavirus sta diventando un tema europeo e non più solo italiano – scrivono nella nota congiunta i sindacati dei giocatori -. Confidiamo che una profonda riflessione su tutta la calendarizzazione delle competizioni europee venga fatta anche alla luce delle notizie che peggiorano di ora in ora”.

 

TELECAPRISPORT- Il centrocampista del Napoli Stanislav Lobotka è uno dei candidati per il premio di calciatore slovacco dell’anno. Insieme a lui altri volti conosciuti della Serie A: Kucka del Parma, Skriniar dell’Inter, e l’ex capitano azzurro Marek Hamsik. L’anno scorso il vincitore del premio è stato proprio Marek Hamsik, in forza ora al Dalian in Cina.

 

Continua il sogno Champions dell’Atalanta che vola ai quarti di finale. La squadra di Gian Piero Gasperini, nel ritorno degli ottavi di finale al Mestalla ha battuto il Valencia 4-3. Protagonista della serata Josip Ilicic, autore dei quattro gol dei nerazzurri. All’andata i bergamaschi avevano vinto 4-1. “Bergamo questa è per te. Non molla mai”. E’ la maglietta che l’Atalanta dedica alla città di Bergamo, mostrata dopo la vittoria 4-3 a Valencia che ha garantito il passaggio ai quarti di finale di Champions League

Più forte della paura dei tifosi rimasti a casa, più rapida di chiunque nel correre incontro alla storia da piccola parvenu di provincia. A Valencia l’Atalanta si regala un sogno a porte chiuse, i quarti di finale di Champions League, forte anche del 4-1 del 19 febbraio a San Siro quando l’emergenza sanitaria era solo poco più d’una ipotesi. Segna soltanto Ilicic, che rompe subito il ghiaccio, poi raddoppia sempre dal dischetto per tentare la fuga e infine riacciuffa la vittoria per 4-3 in contro-rimonta, mentre la difesa di Gasperini concede i due pari di Gameiro e pure il temporaneo punto del sorpasso a Torres con altrettante amnesie. Una gioiosa distrazione nel bel mezzo del picco dell’epidemia da Coronavirus che non sembra finire mai, d’una provincia ormai divenuta tristemente la zona rossa d’Italia per distacco: 1.472 positivi, più 248 rispetto a lunedì, 195 solo nel capoluogo, morti saliti da 90 a 112 in 24 ore, festeggiamenti rigorosamente a casa e un’intera economia territoriale che sta chiudendo spontaneamente i battenti fra la solidarietà all’ospedale Papa Giovanni XXIII anche dei sostenitori della Curva Nord e dell’Associazione Tifosi Atalantini in testa.

Il Lipsia si è qualificato per i quarti di finale di Champions League. Nel ritorno degli ottavi i tedeschi hanno battuto 3-0 il Tottenham di Jose Mourinho grazie alla doppietta di Sabitzer (10′ e 21′ del primo tempo) e al gol di Frosberg al 42′ della ripresa. I tedeschi avevano vinto anche all’andata (1-0).

I GOL
Valencia-Atalanta 3-4: al 37′ st poker di Ilicic, che smarcatissimo in area non ha difficolta’ a piazzare il sinistro all’incrocio.
Valencia-Atalanta 3-3: al 26′ st contropiede nerazzurro, Zapata serve Ilicic che si smarca sul sinistro e insacca nell’angolino
Valencia-Atalanta 3-2: 22′ st, i nerazurri si fanno trovare scoperti centralmente e Ferran Torres infila Sportiello col pallonetto
Valencia-Atalanta 2-2: al 6′ st cross di Ferran Torres dalla destra, Gameiro stacca sul primo palo e insacca di testa in diagonale
Valencia-Atalanta 1-2: al 43′ pt Ilicic trasforma il rigore concesso da Hategan per mani di Diakhaby rilevato dopo consulto VAR
Valencia-Atalanta 1-1: al 21′ pt Palomino tenta di intercettare palla ma scivola, Gameiro gliela ruba e puo’ infilare Sportiello.
Valencia-Atalanta 0-1: al 3′ pt Ilicic trasforma il rigore concesso per il fallo evidente di Diakaby ai danni dello stesso sloveno.ANSA

 

ROMA -“Abbiamo stanziato una somma straordinaria 25 miliardi da non utilizzare subito ma sicuramente da poter utilizzare per far fronte a tutte le difficoltà di quest’emergenza”.

Queste le parole del premier Giuseppe Conte in conferenza stampa al termine del Cdm per varare le nuove misure economiche per contrastare l’emergenza coronavirus.“L’indebitamento – dice il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri – sarà di 20 miliardi”.

Il decreto, spiega il ministro, sarà varato “venerdì” e sarà da “12 miliardi”.

“Anche alla luce dell’impegno dell’Ue – continua – alcuni interventi è possibile che usufruiscano di risorse comuni europee e alleggerire l’impatto sul bilancio dello Stato che è comunque in grado di sostenere questo sforzo”.

Si sforerà il rapporto del 3% tra deficiti e pil? “Tecnicamente – risponde Gualtieri – è un’autorizzazione del Parlamento a stanziare fino a 20 miliardi in termini di indebitamento, 25 mld in termini di stanziamento. Il livello di deficit dipende da quanto effettivamente sarà impiegato. La prima misura impiegherà la metà di queste risorse, l’utilizzo dell’altra metà dipenderà anche da eventuali risorse europee. E’ ancora presto dire il livello di deficit che verrà raggiunto”.

Capitolo Lombardia e misure più restrittive.

“Siamo disponibili – dice Conte – a introdurre misure più restrittive per la Lombardia e altre regioni che lo dovessero chiedere? Ieri c’è stata una videoconferenza: ho dato mandato al ministro Speranza di sollecitare il governatore Fontana a formalizzare le richieste motivandole. Siamo in attesa di ricevere quelle richieste. Non c’è nessuna chiusura verso misure più restrittive”.

“Chiudere tutto? Valuteremo tutte le richieste ma invito a tutti coloro che partecipano al dibattito pubblico a procedere con grande attenzione e senso di responsabilità. Non vorrei che si iniziasse a chiedere misure restrittive e un domani il Paese si dovesse svegliare e accorgersi che si è concentrato su un obiettivo prioritario” di tutela della salute e “tutti gli altri interessi di rango costituzionale”

Fonte: Ansa.

ROMA – Se si hanno i sintomi del coronavirus ma si esce di casa si rischia l’accusa di omicidio doloso ed almeno 21 anni di carcere. Se si falsifica l’autocertificazione gli anni di carcere possono arrivare a sei. Mentre se si viola la distanza minima di un metro con le altre persone si rischia l’arresto fino a tre mesi. Sono le pene previste per chi non osserva quando stabilito nel decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 9 marzo.

Dichiarare il falso nel documento di autocertificazione, attestando falsamente di doversi spostare per motivi di salute, esigenze di lavoro o altri stati di necessità, integra il reato di falsa attestazione ad un pubblico ufficiale (sono pubblici ufficiali gli agenti di polizia, i carabinieri, i militari, i vigili del fuoco, i vigili urbani ma anche i medici ospedalieri). Il reato prevede come pena da uno a sei anni di reclusione, l’arresto facoltativo in flagranza e la procedibilità è d’ufficio. Questo significa che chiunque venga a conoscenza di qualcuno che è responsabile di questo reato lo può segnalare, facendo scattare il procedimento penale in automatico. Come spiega il Sole 24 Ore, i pubblici ufficiali hanno l’obbligo di denunciare i reati procedibili d’ufficio di cui vengano a conoscenza. Se non lo fanno rischiano di essere imputati per il reato di omessa denuncia.

Chi ha sintomi associati al coronavirus come febbre o tosse e non si mette in quarantena rischia, oltre all’imputazione per violazione dei provvedimenti dell’autorità, un processo per lesioni o tentate lesioni volontarie. Se poi dovesse infettare persone anziane o a rischio causandone la morte, l’imputazione potrebbe trasformarsi in omicidio doloso. In questo caso il reato prevede la reclusione non inferiore a 21 anni. La condotta è punita a titolo di dolo eventuale, ricorda il Sole 24 Ore.

La stessa pena si applica a chi ha avuto contatti con persone positive al coronavirus e continua ad avere rapporti sociali o a lavorare con altre persone senza prendere precauzioni o avvisarle. Non avvisare le persone con cui si è entrati in contatto negli ultimi giorni, esponendoli al rischio di contagiare altri, può costare, spiega il Sole 24 Ore, la stessa imputazione a titolo di dolo eventuale o quantomeno di colpa cosciente. Il reato di lesioni superiori a quaranta giorni di malattia è procedibile d’ufficio ed è punito con la reclusione da tre a sette anni.

Chi sa di aver contratto il coronavirus e non lo dice a nessuno ma si comporta come niente fosse, uscendo di casa, agisce con dolo diretto. In questo caso le imputazioni, oltre a quella di violazione dell’ordine dell’autorità, vanno dal tentativo di lesioni e/o di omicidio volontario se si viene a contatto con soggetti a rischio fino all’omicidio volontario se ne deriva la morte. Sono le stesse imputazioni previste nel caso di persone sieropositive che, consapevoli di esserlo, non avvisano il partner né adottano precauzioni per evitare il contagio.

Chi invece viola altre prescrizioni e restrizioni contenute nel dpcm come ad esempio gli orari di chiusura di bar e ristoranti o il divieto di assembramento e l’inosservanza della distanza minima di un metro nei contatti interpersonali rischia l’arresto fino a 3 mesi o un’ammenda fino a 206 euro. (Fonti: Il Sole 24 Ore, La Legge per Tutti)

 

ROMA – Non rispettano l’alt, sparano contro i poliziotti e poi fuggono. Paura all’Eur, Roma, dove alcuni banditi, a bordo di una jeep, ieri sera, martedì 10 marzo, non si sono fermati a un posto di blocco e, dopo aver fatto fuoco contro gli agenti e dopo aver abbandonato l’auto, sono fuggiti via a piedi. Tutto è avvenuto in via dell’Archeologia intorno alle 21,45. A raccontare la notizia è il Messaggero.

In corso la caccia all’uomo. Al momento però non si hanno altre notizie.Fonte: Il Messaggero.

Bonafede e le rivolte nelle carceri.
“Sono state portate avanti da almeno 6000 detenuti su tutto il territorio nazionale” le rivolte nelle carceri. Il “bilancio complessivo è di oltre 40 feriti della polizia penitenziaria cui va tutta la mia vicinanza e l’augurio di pronta guarigione) e purtroppo di 12 morti tra i detenuti per cause che, dai primi rilievi, sembrano perlopiù riconducibili ad abuso di sostanze sottratte alle infermerie durante i disordini”. Lo ha detto il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede al Senato.

“La task force all’interno del Ministero” sulle carceri “sta preparando – continua Bonafede – possibili interventi per garantire, da un lato, i poliziotti penitenziari e, dall’altro lato, i detenuti. Ma bisogna mantenere la calma ed essere uniti con una consapevolezza. Questo è un momento difficile per il Paese, ma è nostro dovere chiarire, tutti insieme, che lo Stato italiano non indietreggia di un centimetro di fronte all’illegalità”.

Fonte: Ansa.

 

ROMA – Era stanco di stare in fila per fare il tampone, e allora ha sputato contro medici e infermieri. Esatto, ha sputato. Una persona che doveva fare il test per il Coronavirus (e che quindi qualche sintono ce l’aveva) ha deciso di manifestare così il proprio malcontento (scusate l’eufemismo).

E’ successo nell’ospedale Cotugno di Napoli, dove una persona con sintomi febbrili che era in attesa di fare il tampone: spazientito dall’attesa l’uomo è andato in escandescenza e, dopo essersi tolto la mascherina ha sputato addosso a una dottoressa e a un infermiere che stavano cercando di riportarlo alla calma. I due sanitari sono stati messi in quarantena e il locale dove è avvenuto l’episodio è stato evacuato e sottoposto sanificazione.

“Ho perso un medico e un infermiere validissimi che adesso devono state in isolamento e non possono dare, come hanno fatto finora il loro prezioso contributo. Sputare addosso a una persona quando si hanno, in un momento come questo, sintomatologie e febbre, equivale a sparare, non c’è differenza”. Così, il direttore generale dell’ospedale Cotugno di Napoli Maurizio Di Mauro, ha commentato il preoccupante episodio avvenuto ieri sera nell’ospedale che dirige dove una persona con sintomi febbrili in file per fare il tampone, spazientito dall’attesa è andato in escandescenza e, dopo essersi tolto la mascherina, ha sputato addosso a una dottoressa e a un infermiere che stavano cercando di riportarlo alla calma.

“Sono indignato, ci sono ragazzi che stanno dando l’anima – sottolinea Di Mauro – stamattina ho visto i neo assunti, ragazzine di 23-24 anni che forse non sanno a che cosa stanno andando incontro, pronte a dare il loro contributo in questa battaglia contro il coronavirus”. (Foto Ansa)

 

ROMA – Zero nuovi contagi. E’ il dato cui ieri 10 marzo poteva guardare con moderata soddisfazione il Comune di Codogno, ormai famoso in tutto il mondo dopo aver fatto registrare il primo ricoverato da coronavirus riconosciuto in Italia.

Intanto ieri, al ventesimo giorno dell’era del coronavirus, l’Italia ormai in quarantena da Aosta a Palermo supera la quota simbolo di 10mila contagiati. 1.004 dei quali guariti, e fa registrare il più alto numero di vittime: 168 in un solo giorno. 135 dei quali in Lombardia. L’aumento del numero complessivo dei malati – 590 in più rispetto a lunedì, per un totale di 8.514 – molto più contenuto rispetto ai giorni precedenti, è dovuto al ritardo dei risultati dei test effettuati dalla Lombardia. Dunque non c’è ancora alcun rallentamento del virus.

Ecco perché dalle Regioni del Nord, Lombardia e Veneto su tutte, è arrivato un nuovo appello per un’ennesima stretta. “Chiudete tutto per 15 giorni”. I governatori vogliono che restino in funzione solo i servizi essenziali mentre negozi (ad eccezione di quelli di generi alimentari, farmacie e parafarmacie) e attività produttive vengano chiuse subito.

Salvini torna a criticare il governo
E arriva un nuovo appello da Matteo Salvini intervistato dal Corsera che torna criticare il governo dopo l’incontro di ieri. Ribadendo che una drastica chiusura avrebbe senso anche dal punto di vista economico. “Però, occorre uno stato che sappia dire: tu chiudi tutto e io ti copro”. Adesso sia tutta l’Europa a diventare zona rossa, non solo perché il coronavirus è una minaccia da affrontare con determinazione, ma anche “per evitare lo squallore delle guerre commerciali che si stanno preparando”. (fonte Ansa)

 

ROMA – Il Cile mette in quarantena Vidal e Sanchez.I giocatori di Barcellona e Inter, di ritorno a casa per le partite delle qualificazioni mondiali, dovranno restare isolati per via dell’emergenza coronavirus.

Lo ha annunciato il ministro della Sanità Jaime Manalich in vista dell’incontro che la nazionale cilena giocherà contro l’Uruguay (il 26 marzo) e, cinque giorni dopo, contro la Colombia. “Non facciamo alcuna distinzione circa la professione delle persone – le parole del ministro della Sanità perché nessuno è immune da questo virus”. I calciatori potranno affrontare il periodo di isolamento nelle loro abitazioni oppure collettivamente negli impianti della Nazionale. Il centrocampista del Bologna, Gary Medel, è tra gli altri giocatori del Cile che potrebbero essere messi in quarantena al ritorno in patria.

Coronavirus nel mondo.
Negli Stati Uniti sono stati confermati oltre mille casi di coronavirus, con nuovi contagi in Florida e Michigan.

Una intera famiglia siciliana, padre, madre e tre figli sotto i dieci anni, è bloccata in Marocco perché Ryanair ha cancellato ieri tutti i voli per l’Italia. “Non sappiamo cosa fare perché l’Ambasciata italiana non ci risponde e neppure il console – racconta Francesco Catalfo – adesso stiamo tornando in aeroporto. Ma con tre bimbi piccoli è tutto molto più complicato. Ryanair ci ha cancellato ieri il volo Marrakech-Catania e non ci da soluzioni alternative. Stavamo valutando di andare in Germania, ma girare mezza Europa con il coronavirus e con tre figli piccoli è rischioso”.

Fonte: La Gazzetta dello Sport.

 

LIPSIA (GERMANIA) – Il Lipsia vince ancora contro il Tottenham e vola ai quarti di Champions League. Dopo l’1-0 dell’andata, la squadra di Nagelsmann s’impone anche in casa per 3-0 grazie alla doppietta di Sabitzer e al sigillo di Forsberg. Eliminata la formazione di Mourinho.

Bastano appena 10 minuti ai tedeschi per sbloccare la gara e rendere ancor più complicati i piani di rimonta degli Spurs: Werner pesca al limite dell’area Sabitzer, il cui destro di collo interno è appena toccato da Lloris che non riesce ad evitare l’1-0.Al 19’ viene annullato il raddoppio a Werner per fuorigioco, ma appena due minuti dopo è ancora una volta Sabitzer a salire in cattedra, con un colpo di testa che vale il 2-0 su cross di Angelino.

Il Tottenham è in totale confusione e soltanto al 42’ spaventa Gulacsi con Lo Celso, che calcia di sinistro chiamando alla risposta il portiere locale; qualche istante prima dell’intervallo, invece, Lloris evita il tris tedesco smanacciando sulla linea un rimpallo che stava favorendo Schick.

Nella ripresa la squadra di Mourinho prova ad imbastire qualche timido tentativo di rimonta, ma di pericoli dalle parti di Gulacsi se ne contano davvero pochissimi. Il Lipsia gestisce con tranquillità, nel finale trova anche il 3-0 con il neo entrato Forsberg e al triplice fischio può esultare per una storica qualificazione ai quarti di Champions. (fonte Agi).

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.