Fra calcio e cronaca

I dati degli ultimi giorni “destano preoccupazione e richiedono la massima attenzione da parte di tutti”. Così fonti del Comitato tecnico scientifico del governo analizzano gli ultimi numeri sulla diffusione del coronavirus in Italia, sottolineando comunque che sia il sistema sanitario sia quello per individuare i nuovi focolai “stanno funzionando bene e per il momento non ci sono criticità”. “Il trend dei contagi è in crescita – aggiungono le fonti – ed esiste il rischio che la situazione possa sfuggire di mano come avvenuto già in altri paesi europei ed extraeuropei”. Per questo, è l’invito ribadito dal Cts, occorre “massima attenzione” nel rispetto delle misure di prevenzione, dal distanziamento sociale all’uso della mascherina fino al divieto di assembramento.

Il monitoraggio mquotidiano dei dati infatti conferma questo trend .Nelle ultime 24 ore i casi di positività sono aumentati di 386 (ieri erano stati 289 in più), secondo i dati del ministero della Salute. Le vittime sono 3 (ieri erano state 6). I tamponi effettuati sono stati 61.858, oltre 5 mila più del giorno precedente. Tre vittime in 24 ore sono il livello più basso da inizio epidemia in Italia, già toccato il 19 luglio scorso, secondo i dati diffusi dal ministero della Salute. I morti ufficiali per coronavirus in Italia sono ora 35.132, i casi totali 247.158.

“I dati internazionali del Covid sono ancora preoccupanti. Gli ultimi segnali da Francia, Spagna e Germania ci dicono ancora una volta che la battaglia non è vinta, Neanche in Europa”, aveva scritto su Fb il ministro della Salute, Roberto Speranza, sottolineando che “per questo dobbiamo insistere con la forza della prudenza”. Intanto, il governatore veneto Zaia sollecita che i pieni poteri siano dati alle Regioni: “Hanno dimostrato di poter gestire l’emergenza meglio di chiunque altro”, ha detto a Vo’ parlando delle polemiche nate dal prolungamento dell’emergenza Covid deciso dal Governo. “La prossima che emanerò sarà un’ordinanza di mantenimento rispetto alle misure che verranno prese – ha concluso – In ogni caso mi confronterò col ministro Speranza”.

“Per quanto riguarda l’Europa serve una strategia comunitaria. Avere mille casi al giorno in Spagna e 700 in Germania significa che servono restrizioni che devono partire dal Paese d’origine, quando vengono da noi servono indicazioni come la quarantena. Serve una mappatura del virus e un’organizzazione comunitaria”, ha affermato il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri a Radio Cusano Campus. Per chi arriva da un’area fuori Schengen, invece, “ho proposto tamponi all’arrivo, quarantena breve e altro tampone perché solo quello all’arrivo non basta”. Questo virus “ormai esiste, dobbiamo controllarci e controllare gli altri, dobbiamo conviverci perché ancora per diversi mesi -ha concluso – non ci sarà un vaccino”.

In 7 giorni +23% nuovi casi di Covid-19 rispetto alla settimana precedente, a fronte di un lieve aumento del numero di tamponi diagnostici: in particolare nella settimana 22-28 luglio, rispetto alla precedente, i numeri sono in aumento, +328 nuovi casi, +361 “attualmente positivi”. Confermata quindi la circolazione endemica del virus con rilevanti differenze regionali: dei 12.609 attualmente positivi il 53% è in Lombardia, il 37,4% si distribuisce tra Emilia Romagna, Lazio, Piemonte, Veneto, Campania e Toscana e il 9,6% nelle altre regioni. Questi i dati principali del monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe. Un aumento dei casi che, insieme a un incremento dell’ospedalizzazione di casi con sintomi, afferma il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, rappresentano “due spie rosse che confermano la necessità di mantenere alta la guardia, senza allarmismi ma con senso di grande responsabilità individuale e collettiva”.

Nel dettaglio, rileva la Fondazione Gimbe: decessi 50 (+0,1%); terapia intensiva: -9 (-18,4%); ricoverati con sintomi +17 (+2,3%); nuovi casi totali: +1.736 (+0,7%); tamponi diagnostici: +17.859 (+10,4%); tamponi totali: +28.080 (+9,3%). Inoltre nel quadro di un netto incremento dei nuovi casi nella settimana 22-28 luglio rispetto alla precedente (+328) si rilevano notevoli variazioni regionali: solo in 6 Regioni i casi sono in riduzione, mentre in 15 sono in aumento. Incremento moderato in Emilia-Romagna (+70), Prov. Aut. Trento (+65) e Campania (+56), netta riduzione in Veneto (-73). Parametrando i nuovi casi alla popolazione residente, tra le Regioni che fanno registrare il maggior incremento per 100.000 abitanti, svetta la Provincia Autonoma di Trento (13,86), seguita da Valle D’Aosta (7,96), Emilia-Romagna (7,56), Molise (7,53) e Basilicata (7,28).

Dal monitoraggio emerge che per la prima volta dopo mesi di costante riduzione si registra un lieve incremento dei pazienti ricoverati con sintomi Covid-19. Se i pazienti in terapia intensiva diminuiscono, -9 in una settimana pari a una riduzione del 18,4% per un totale di 40 contro i 49 precedenti, “per la prima volta – afferma Gimbe – si registra un’inversione di tendenza nel trend dei pazienti ospedalizzati con sintomi, che era in costante discesa da inizio aprile”. Rispetto alla settimana precedente l’incremento di questi casi è stato di 17 (+2,3%) per un totale di 749 contro i 732 del precedente monitoraggio. “Una ragione in più per rendere disponibile il numero dei nuovi pazienti ricoverati e dimessi dall’ospedale e dalle terapie intensive quotidianamente, visto che i dati si riferiscono solo al ‘saldo’, ovvero al numero dei posti letto occupati, quale indice del sovraccarico ospedaliero”, rileva la Fondazione.

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, nel pomeriggio al question time al Senato: “Nel prossimo decreto di agosto indicheremo risorse molto significative per finanziare un piano straordinario per il Ssn . La Sanità non si fermerà in estate e proveremo ad allargare giorni ed orari per rispondere alle esigenze delle lunghe liste di attesa”. “Stiamo facendo una ricognizione con le regioni per capire il fabbisogno e per maggiori risorse per recuperare le liste d’attesa”. “Valuterò con massima attenzione le proposte di ricongiungimento familiare binazionale” a seguito delle ordinanze di blocco per l’emergenza Covid, “perchè è un tema che mi sta a cuore e le valuterò, ma fermo restando che abbiamo una priorita’ assoluta che è tenere la curva epidemiologica sotto controllo e difendere il nostro paese”. ANSA

 

 

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha deposto una corona nell’atrio della stazione di Bologna dove il 2 agosto del 1980 esplose la bomba che causò la strage. il capo dello Stato oggi ricorda le vittime delle stragi di Ustica e del 2 agosto 1980, nell’anno del quarantesimo anniversario. Dopo Pertini, è il primo capo dello Stato presente alle commemorazioni.

“Dopo il gesto di omaggio alla lapide che ricorda le vittime della barbarie degli stragisti vi sono poche parole da poter pronunciare: dolore, ricordo, verità”, ha scandito Mattarella nella sala d’aspetto della stazione dove esplose la bomba il 2 agosto 1980. “La mia presenza qui ha questo significato: la partecipazione al dolore che rimane, la solidarietà della repubblica per questo dolore. Il dovere del ricordo della memoria perché non si smarrisca mai la consapevolezza di quanto avvenuto e che va impedito per il futuro”, ha aggiunto. Il capo dello Stato ha anche parlato dell’importanza di “ribadire la sollecitazione a sviluppare ogni impegno per la verità con ogni elemento che possa contribuire a raggiungere pienamente la verità”.

2 AGOSTO 1980 – LO SPECIALE

L’omelia di Zuppi: ‘Mandanti stragi protetti da ombre e complicità’ – “La memoria ci fa provare, anche, l’acuta e insopportabile ingiustizia della mancanza di verità, amara, perché memoria anche di delusioni, di ritardi, di opacità spesso senza volto e senza nome, di promesse non mantenute, di mandanti – che ci sono – protetti dall’ombra di quelle che sono vere e proprie complicità”. Lo ha detto il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna, in un passaggio dell’omelia per la messa in suffragio delle vittime delle Stragi di Ustica e di Bologna, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

 

Sergio Mattarella ha concluso la sua visita a Bologna al Museo della memoria di Ustica, dove è conservato il relitto dell’aereo DC9 Bologna-Palermo che si inabissò il 27 giugno 1980, con 81 vittime. “Questo museo è un tempio della memoria che consente di mantenere intatta la memoria della tragedia di Ustica”. E’ la frase che il presidente ha lasciato sul libro degli ospiti. Una frase in cui esorta ad ogni impegno per difendere vita e libertà.ANSA

 

 

(ANSA) – Un’inchiesta contro il presidente della Fifa, Gianni Infantino, è stata avviata in Svizzera: il procuratore federale straordinario Stefan Keller “ha avviato un procedimento penale a carico del presidente della FIFA Gianni Infantino e del primo pubblico ministero dell’Alto Vallese Rinaldo Arnold”, in particolare per “abuso di autorità”, “violazione del segreto ufficiale” e “ostruzione della “azione criminale”. L’annuncio del procedimento arriva dopo le dimissioni del procuratore svizzero Michael Lauber, accusato per la sua gestione del Fifagate. Lauber, allora responsabile delle indagini del Fifagate, e Gianni Infantino si sono incontrati informalmente in diverse occasioni nel 2016 e nel 2017, sollevando domande su una possibile collusione.

Infantino si difende: “Ho solo visto il Procuratore della Svizzera” – “Le persone ricordano bene dove la FIFA era come istituzione nel 2015 e in che modo era necessario un sostanziale intervento giudiziario per aiutare a ripristinare la credibilità dell’organizzazione. Come presidente della FIFA, è stato il mio obiettivo fin dal primo giorno, e rimane il mio obiettivo, aiutare le autorità a indagare su illeciti passati presso la Fifa”: il presidente della Fifa, Gianni Infantino, commenta così, l’apertura di un procedimento penale nei suoi confronti. “Sostengo pienamente il processo giudiziario e la FIFA rimane disposta a collaborare pienamente con le autorità svizzere a tal fine – aggiunge – Incontrare il Procuratore Generale della Svizzera è perfettamente legittimo ed è legale. Non è una violazione di nulla. Al contrario, fa anche parte dei doveri fiduciari del presidente della Fifa”.ANSA

 

 

(ANSA) -Risultati della 37/a e penultima giornata del campionato di Serie A A Parma: Parma-Atalanta 1-2 (ieri) a Milano: Inter-Napoli 2-0 (ieri) A Roma: Lazio-Brescia 2-0 a Genova: Sampdoria-Milan 1-4 a Reggio Emilia: Sassuolo-Genoa 5-0 a Udine: Udinese-Lecce 1-2 a Verona: Verona-Spal 3-0 a Cagliari: Cagliari-Juventus 2-0 a Firenze: Fiorentina-Bologna 4-0 a Torino: Torino-Roma 2-3 (ANSA).

 

(ANSA) -Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ribadisce che il prossimo campionato non può cominciare il 12 settembre e che non si può andare oltre i primi di ottobre, come ha detto il presidente federale, Gabriele Gravina. “E’ vero, ma innanzitutto dobbiamo sapere se si riaprono o no gli stadi, se si continua a fare finta di nulla – dice De Laurentiis arrivando nell’hotel di Milano dove è in programma l’assemblea della Lega Serie A -. Secondo me non ci dovrebbero essere le vacanze per i politici questa estate. Poi abbiamo questi geni del comitato (scientifico, ndr), non so dove li abbiano riperticati. Basterebbe che le venti società facessero causa per un miliardo a questi signori e accadrebbe lo scandalo. Sono capoccioni perché sono grandi cervelli o perché sono solo cervellotici che non si sanno prendere le responsabilità? O il paese riprende o fallisce. Ora non siamo solo sotto schiaffo ma sotto terra, se ci vogliono mettere anche una lapide sopra…”.
“Gravina – continua il presidente del Napoli – a me ha sempre detto che è una follia partire il 12 settembre perché ci sono le partenze a fine agosto per le nazionali, le società più importanti, senza i quali il campionato di Serie A non verrebbe preso in considerazione, impegnate non si sa fino a quando in Europa League e Champions League. E poi dobbiamo dare almeno dieci giorni di riposo ai calciatori. Quando poi facciamo il ritiro preparatorio? Il problema è che gli impiegati devono fare gli impiegati e gli imprenditori devono fare gli imprenditori.
La politica deve seguire gli imprenditori, perché la politica se non pensa all’economia farà sempre acqua”. (ANSA)

 

 

“Stiamo monitorando la situazione e siamo in contatto con le autorità locali competenti. La partita è programmata per essere disputata a Barcellona come previsto”. E’ quanto afferma la Uefa in una dichiarazione all’ANSA alla luce delle perplessità del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, sull’opportunità di giocare il ritorno degli ottavi di Champions League contro il Barcellona in un altro Paese e non in Spagna, dove è tornato alto l’allerta coronavirus. ANSA

 

“Immobile è fortissimo ma spero che non batta il record di Higuain”: così Dries Mertens in una intervista a Sky che andrà in onda venerdì “Non è solo quest’anno, sono già diverse stagioni che fa bene – ha aggiunto il belga riferensoni al bomber della Lazio, prossima avversaria dei partenopei nell’ultima di campionato – È un giocatore fortissimo e lo sappiamo, sono contento per lui ma spero che non batta il record di Higuain perché significherebbe prendere un gol da lui sabato. E penso che sia contento di finire così” ha aggiunto Mertens. (ANSA).

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.