Fra calcio e cronaca

Victor Osimhen è del Napoli. Dopo giorni di attesa, nonostante tutti gli accordi raggiunti e le firme sui contratti già da mercoledì, solo quest’oggi è arrivato l’annuncio da parte del presidente Aurelio De Laurentiis: “Benvenuto Víctor!”. Il Napoli ha messo dunque a segno l’operazione più costosa della sua storia (circa 47mln di euro più bonus e quasi sicuramente anche i cartellini di Karnezis ed il giovane Manzi) e probabilmente quella che sarà la più onerosa dell’intera sessione estiva della Serie A.-tuttonapoli.net-

 

Ultimi 90 minuti per mettere fine ad un campionato da dimenticare. Il Napoli ospita la Lazio senza grosse motivazioni, se non di preparazione alla prossima gara ed in questo senso risultato e soprattutto prestazione andranno letti solo in prospettiva della sfida di Champions col Barcellona. Da capire, in questo senso, se Gattuso vorrà provare l’11 del Camp Nou o se vorrà evitare rischi in termini di infortuni traumatici e muscolari ruotando la rosa e distrubendo i minutaggi. Situazione diversa per la Lazio, ancora agguerrita perché si gioca il secondo posto in classifica e da settimane la squadra è unita intorno a Ciro Immobile per trascinarlo a battere il record di gol di Higuain, proprio in quel San Paolo dove l’argentino contro il Frosinone riscrisse la storia della Serie A.

LE ULTIME SUL NAPOLI – Gattuso riflette se schierare l’11 che ha in testa per Barcellona o continuare a dosare i minutaggi. Intanto recupera Maksimovic in coppia con Koulibaly (ed in panchina dovrebbe esserci anche Manolas), con Di Lorenzo al rientro a destra e Mario Rui a sinistra. A centrocampo torna Fabian, probabilmente con Demme e Zielinski (ma non sono da escludere Lobotka e Allan qualora Gattuso temesse sovraccarichi muscolari). In attacco tridente classico con Callejon, Mertens ed Insigne.

LE ULTIME SULLA LAZIO – Inzaghi senza gli infortunati Leiva, Lulic e Radu e quindi spazio a Patric e Luiz Felipe nel terzetto con Acerbi; a centrocampo pochi dubbi con Milinkovic, Parolo e Luis Alberto con Lazzari a destra e Jony a sinistra. Pochi dubbi anche in attacco con Correa ed il capocannoniere Immobile, a caccia del record di Higuain.

NAPOLI (4-3-3): Ospina; Di Lorenzo, Maksimovic, Koulibaly, Mario Rui; Fabian, Demme, Allan; Callejon, Mertens, Insigne. All. Gattuso

LAZIO (3-5-2): Strakosha; Patric, Luiz Felipe, Acerbi; Lazzari, Milinkovic, Parolo, Luis Alberto, Jony; Immobile, Correa. All. Inzaghi

ARBITRO: Calvarese (Baccini-Vecchi, IV: Dionisi, VAR: Di Paolo, AVAR: De Meo)

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In attesa di giocare l’ultima gara contro la Lazio, domani al San Paolo, per Rino Gattuso sono arrivate indicazioni positive dagli ultimi due allenamenti. Il tecnico del Napoli infatti dovrebbe avere praticamente la rosa al completo per la trasferta di Champions a Barcellona, ormai a poco più di una settimana di distanza, visto il rapido recupero dei due centrali difensivi dai rispettivi infortuni.

Il primo a fermarsi era stato Kostas Manolas, uscito per infortunio alla fine del match contro il Sassuolo, evidenziando poi negli accertamenti “l’infrazione della quarta e quinta costola del costato sinistro”, un problema già rimediato a fine 2019 (in quel caso ci fu frattura) che finì per limitarlo e tenerlo fermo a lungo. Stavolta il recupero è stato rapido, il dolore sembra un ricordo e non solo sarà a Barcellona, ma visti i due ultimi allenamenti c’è qualche possibilità che possa rientrare anche nei convocati per domani. Stesso discorso per Nikola Maksimovic, uscito con un fastidio alla caviglia dalla gara con l’Inter ma già da un paio di giorni apparso completamente ristabilito e favorito per far coppia con Koulibaly contro la Lazio. Poi Gattuso, con entrambi a disposizione, sceglierà chi schierare titolare tra i due nella gara più attesa: da un lato Maksimovic, in grande forma nell’ultimo periodo e che si lascia preferire nel gioco dal basso sulla pressione avversaria (che a Barcellona non mancherà), dall’altro Manolas, insuperabile in velocità se chiamato a ‘scappare’ all’indietro e sempre temibile sulle palle inattive, come proprio il Barcellona ricorda bene per l’eliminazione all’Olimpico.-tuttonapoli.net-

 

 

Arek Milik ed una trattativa con la Juve che fatica a decollare. L’edizione odierna del Corriere dello Sport analizza i possibili sviluppi della questione, con un De Laurentiis che accetterebbe Federico Bernardeschi ad una sola condizione.

“Milik vuole la Juventus, che non vuole spendere i quaranta milioni (circa) richiesti di De Laurentiis, il quale non vuole Bernardeschi (o semmai lo accetterebbe con una quotazione moderata): ci sono Atletico Madrid e Tottenham che attendono gli sviluppi e nessuna fretta, in Giuntoli, di accelerare su trattative più o meno da indirizzare”.-tuttonapoli.net-

 

 

Vincenzo De Luca, Governatore della Campania, nel suo consueto appuntamento social del venerdì si è soffermato sulla situazione legata al coronavirus nella Regione: “Bisogna tenere gli occhi aperti, fare attenzione. Speriamo nel senso di responsabilità dei cittadini, ma noto un grave rilassamento da parte di tutti. Stiamo valutando altre due misure e altre ordinanze. La prima riguarda i pullman in arrivo dall’Est Europa, che non vengono controllati, bisogna trovare forme di controllo preventivo. La seconda riguarda l’obbligo, per chi va al ristorante, di fornire un documento d’identità per ogni tavolo per ovviare agli imbecilli irresponsabili che danno false generalità, come capitato in Costiere Sorrentina”.-tuttonapoli.net-

 

 

Secondo quanto riferito dal Corriere della Sera, la prossima stagione di Serie A potrebbe prendere il via il 19 settembre, una settimana dopo l’iniziale ipotesi del 12. Questa è la data suggerita dalla maggior parte dei club, ipotesi che comprenderebbe anche una riduzione dei giorni di vacanza natalizi. Lunedì si riunirà il Consiglio di Lega, con Dal Pino, Lotito e Marotta che raccoglieranno tutte le indicazioni da parte delle società prima di presentare l’orientamento definitivo al Consiglio della FIGC in data 4 agosto. A riportarlo è Il Corriere della Sera.-tuttonapoli.net-

 

Bruciano ettari di boschi nel Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Sono riprese all’alba le operazioni di spegnimento dell’incendio ad Arischia e Pizzoli (L’Aquila) dove sono coinvolti 200 ettari di bosco e che durante la notte si è esteso verso la strada. La flotta aerea impegnata nelle operazioni è composta da 4 canadair più l’elicottero regionale.
E’ stato richiesto inoltre il supporto di un S-64 Ericsson partito da Capodichino con portata di 9000 litri d’acqua. Sono attualmente impiegati 10 mezzi dei vigili del fuoco con 24 persone e 2 Dos. I volontari della protezione civile attualmente in opera sono 30 con 7 mezzi terrestri. Il responsabile della Protezione civile della Regione Abruzzo, Silvio Liberatore ed il presidente Marco Marsilio sono presenti sul posto per il coordinamento delle operazioni.

Le alte temperature di questi giorni hanno alimentato roghi anche in altre Regioni, come Sicilia e Sardegna. Un incendio di vaste proporzioni ha devastato la Riserva di Monte Cofano, nel trapanese. Il rogo è verosimilmente doloso, perché le fiamme, che hanno avvolto nella notte la montagna, sono partite da più punti, sul versante di San Vito Lo Capo. Il sindaco di Custonaci Giuseppe Morfino, parla di “azione criminale”.

Ieri ventuno incendi sono divampati in tutta la Sardegna, in sei casi è stato necessario l’intervento dei mezzi aerei della flotta regionale. Uno degli incendi più gravi si è sviluppato in località Pranu Zippiri, nel Comune di Uta, nell’hinterland di Cagliari, non troppo distante dal carcere. Le fiamme si sono velocemente sviluppate e hanno accerchiato alcune case di campagna, casolari utilizzati dagli allevatori e aziende agricole.

Coldiretti, 10 anni per ricostruire terre bruciate – Per ricostituire le aree di macchia mediterranea ridotte in cenere dal fuoco ci vorranno almeno 10 anni, con danni all’ambiente, all’economia, al lavoro e al turismo. E’ quanto fa sapere la Coldiretti. Se il divampare delle fiamme è favorito dal clima anomalo, a preoccupare, sottolinea la Coldiretti, è proprio l’azione dei piromani con il 60% degli incendi che si stima sia causato volontariamente. Un costo drammatico che l’Italia è costretta ad affrontare perché è mancata l’opera di prevenzione, sorveglianza e soprattutto di educazione ambientale sul valore di un patrimonio determinate per la biodiversità e per la stabilità idrogeologica del territorio. Il caldo africano e la siccità, secondo un’analisi di Coldiretti su dati Effis, aiutano i piromani con più di 2 roghi al giorno da nord a sud della Penisola dall’inizio dell’estate. Una situazione grave in un 2020 che si classifica come il secondo semestre più caldo dal 1800 con temperature superiori di 1,1 gradi rispetto alla media.ANSA

 

La cautela sulla pandemia è un “richiamo prezioso e opportuno. C’è infatti la tendenza a dimenticare e a rimuovere esperienze sgradevoli. Forse non era immaginabile che la rimozione affiorasse cosi presto mente nel nostro Paese continuano a morire persone per il virus. E’ un motivo per non abbassare le difese”, ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante la Cerimonia del Ventaglio.

“Esattamente 4 mesi fa sono morti in un solo giorno oltre 800 concittadini. Non possiamo e dobbiamo rimuovere tutto questo, per rispetto dei morti, dei sacrifici affrontati dai nostri concittadini, con comportamenti che oggi ci permettono di guardare con maggiore fiducia. Altrove il rifiuto o l’impossibilità di quei comportamenti ha provocato o sta provocando drammatiche conseguenze”.

“Il mondo dell’informazione è stato interpellato dal virus e ha dato prova di esser stato al servizio dell’interesse generale e dei cittadini. Un ruolo di grande rilievo nel contrastare la pandemia. Un’opportunità forse inattesa che rilancia il ruolo del giornalismo. Ruolo opposto alle fabbriche della cattiva informazione, delle fake news. L’informazione professionale e di qualità è stata riconosciuta dai cittadini”.

“Chiusi nelle nostre case – ha detto ancora il Capo dello Stato – abbiamo pensato spesso che il dopo avrebbe dovuto essere necessariamente diverso. E’ una consapevolezza del bisogno di cambiamento che non riguarda solo la sfera personale ma che si registra nei rapporti tra Paesi diversi. Tutti esposti alla medesima fragilità. La risposta si è tradotta in esperienze di preziosa, reciproca solidarietà, e desidero ringraziare quei Paesi che hanno dimostrato amicizia all’Italia, così come ha fatto l’Italia”.

“Nessuno avrebbe potuto affrontare e vincere da solo questa sfida. Uniti si è più forti. Abbiamo assistito a un inimmaginabile cambio di paradigma politico e istituzionale della Ue. L’talia ha trovato condivisione e solidarietà da altri Paesi. La qualità e le formule profondamente innovative messe in campo hanno una portata straordinaria e manifestano un’ambizione di significato storico”. “L’ambito europeo è la cornice entro cui collocare la sapiente difesa degli interessi dei nostri concittadini – ha spiegato Mattarella -. In questo ambito noi italiani siamo chiamati a fare la nostra parte e a utilizzare le risorse nell’ambito di un programma tempestivo, concreto e efficace”.

“E’ importante che l’Ue aperta non si richiuda in una visione miope che consideri solo gli effetti più contingenti della crisi ma che al contrario guardi al futuro, fuori da veti o da difese di corto respiro”.

“E’ in gioco il futuro, un futuro che richiede determinazione. I nostri ragazzi hanno patito un anno di disagio. Il sistema Italia non può permettersi di dissipare altre energie in questo campo. Lo sviluppo della nostra società subirebbe un danno incalcolabile. L’apertura regolare delle scuole è un obiettivo primario. L’Italia deve raccogliere la sfida e deve essere fatto ogni sforzo”.

“Non bisogna confondere la liberta’ con il diritto di far ammalare gli altri”, ha detto il presidente Mattarella alla Cermonia del Ventaglio soffermandosi sulla necessita’ di mantenere le precauzioni nei confronti della diffusione del Covid. “Imparare a convivere con il virus non vuol dire comportarsi come se non ci fosse piu'”, ha aggiunto.ANSA

 

 

Bollino rosso e massima allerta sono previsti, per sabato, in 14 città italiane, la metà di quelle monitorate e 4 in più rispetto ad oggi. E’ un fine settimana di fuoco quello descritto dal bollettino quotidiano sulle ondate di calore pubblicato sul portale del Ministero della Salute.
In particolare, il livello 3 di allerta, corrispondente al bollino rosso, è previsto per domani a Bologna, Bolzano, Brescia, Campobasso, Firenze, Frosinone, Latina, Perugia, Pescara, Rieti, Roma, Torino, Verona e Viterbo. Tra queste, le 4 città che passano dal bollino arancione di oggi al rosso di domani sono Brescia, Latina, Verona e Viterbo. ANSA

 

(ANSA) -Viaggiava in auto con moglie e un figlio minorenne, ma trasportava anche 7,5 chili di cocaina: un agente di polizia è stato così arrestato dai carabinieri della Compagnia di Locri. I militari, nel corso di controlli alla circolazione, hanno fermato un’auto con alla guida un 40enne, B.C., residente in Sicilia, appartenente alla Polizia di Stato in servizio nel reggino. L’uomo, dopo aver esibito una fotocopia del tesserino di riconoscimento, si è mostrato agitato ed insofferente al controllo, destando così il sospetto che potesse avere qualcosa da nascondere. I carabinieri hanno quindi perquisito l’auto insieme ad operatori della Polizia di Stato opportunamente avvisati, e, nascosti all’interno di un doppio fondo ricavato dietro il vano portaoggetti, hanno trovato 7 confezioni plastificate da circa 1 kg ciascuna, che contenevano complessivamente 7,5 kg di cocaina. Dichiarato in stato i arresto, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, l’agente è stato portato in carcere in attesa dell’udienza di convalida davanti al giudice di Locri. (ANSA).

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.