Fra calcio e cronaca

Sono 295 i contagi da Covid nelle ultime 24 ore in Italia, in calo rispetto a ieri (il dato precedente è di 379). Secondo i dati del ministero della Salute sono 5 le nuove vittime (ieri erano state 9). I tamponi effettuati sono stati 60.383, in calo di circa 8mila rispetto a ieri. I nuovi casi si registrano soprattutto in Emilia Romagna (+56), Lombardia (+55) e Veneto (+46). Le uniche regioni senza nuovi contagi sono Valle d’Aosta e Basilicata, oltre al territorio della Provincia Autonoma di Trento.

Sono oltre 200mila le persone guarite dal Covid in Italia dall’inizio dell’emergenza. Secondo i dati forniti dal ministero della Salute, si tratta precisamente di 200.229 persone (+255 rispetto a ieri). I pazienti in terapia intensiva sono invece 43 (+2). Calano i ricoverati con sintomi (-11), che sono ora 705. Le persone in isolamento domiciliare sono 11.709 (+44), gli attualmente positivi 12.457 (+35). I casi totali sono ora 247.832, i deceduti 35.146.

Un egiziano, che faceva parte dei 33 migranti positivi al covid19 portati a Palermo per la quarantena obbligatoria, è riuscito ad eludere la sorveglianza ed ha lasciato il Covid Hotel San Paolo Palace di via Messina Marine a Palermo. L’uomo è poi rientrato da solo nell’hotel. L’uomo è stato alcune ore in giro e ora sarà interrogato per appurare dove sia stato e se abbia incontrato qualcuno.

La situazione dei contagi per regione

VENETO – Il Veneto registra 28 nuovi casi di positivita’ dalle 17 di ieri. Lo rileva il bollettino diffuso dalla Regione. I casi complessivi di contagio sono 20.166 dall’inizio dell’epidemia. Il numero totale delle vittime e’ pari a 2.075, tra ospedali e case di riposo.

CAMPANIA – Impennata di contagi da Covid-19 in tutta l’area flegrea negli ultimi venti giorni. Dodici casi tra Pozzuoli e Quarto, con notevole preoccupazione per la positività riscontrata ad un medico-dentista con ambulatorio nel popoloso quartiere di Toiano tra Pozzuoli alta ed Arco Felice. Lo studio medico è stato chiuso tempestivamente e il medico si è attivato per rintracciare i pazienti, un centinaio circa, con cui è venuto a contatto ed indirizzarli per i controlli del caso.

EMILIA ROMAGNA – Un pakistano che lavora come lavapiatti risulta positivo al Covid-19 e il titolare di un ristorante sulla spiaggia di Rimini decide di chiudere il locale per due settimane. La notizia l’ha confermata lo stesso gestore dell’esercizio di via Toscanelli. Le condizioni di salute di tutti i dipendenti sono buone, ma verranno comunque sottoposti a doppio tampone nei prossimi giorni. Il lavapiatti è invece ricoverato.

ALTO ADIGE – Nelle ultime 24 ore l’Azienda sanitaria dell’Alto Adige ha identificato 8 nuovi infetti da coronavirus, su 952 tamponi effettuati. Sono ancora in corso le valutazioni dei tamponi eseguiti in relazione ai casi di infezione a Sesto in Val Pusteria. Finora gli esiti dei test risultano negativi e non evidenziano, quindi, casi di persone infette.

PUGLIA – Undici casi positivi al virus Covid-19 sarebbero stati registrati a Cerignola, nel Foggiano, secondo quanto trapela da fonti interne dell’Asl di Foggia. Si tratterebbe di due micro focolai che si riferiscono a due gruppi familiari collegati tra loro.ANSA

 

 

Il ministro della salute Roberto Speranza firma un’ordinanza che ribadisce le misure di distanziamento e l’obbligo delle mascherine al chiuso.

“È giusto che sui treni restino in vigore le regole di sicurezza applicate finora. Non possiamo permetterci di abbassare il livello di attenzione e cautela. Per questo ho firmato una nuova ordinanza che ribadisce che in tutti i luoghi chiusi aperti al pubblico, compresi i mezzi di trasporto, è e resta obbligatorio sia il distanziamento di almeno un metro che l’obbligo delle mascherine”. Lo annuncia il ministro della Salute Roberto Speranza. “Questi sono i due principi essenziali che, assieme al lavaggio frequente delle mani, dobbiamo conservare nella fase di convivenza con il virus”, sottolinea.

Non finisce dunque il distanziamento sui treni come era stato annunciato ieri : tutti i convogli ad alta velocità di Trenitalia e Italo avevano annunciato di viaggiare con il cento per cento dei posti occupati. Niente più sedili vuoti, dunque, nonostante la curva dei contagi sia in crescita da qualche giorno e l’indice di contagio (Rt) è ormai prossimo all’1 a livello nazionale. Una decisione che ha fatto saltare sulle sedie gli esperti: “è una scelta – dicono dal Comitato tecnico scientifico del governo – che desta molta preoccupazione”.

Nelle principali stazioni ferroviarie passeggeri prudenti ma tranquilli, come a Torino.

La stazione Termini a Roma come in un giorno qualunque d’agosto, con via vai di turisti – per questa estate di emergenza indossano tutti la mascherina – che si affrettano ad avvicinarsi ai tabelloni o si aggirano smarriti cercando l’uscita dopo tante ore di viaggio. Nel primo giorno di ritorno alla “quasi normalità” sui treni, dove da oggi non ci sono più restrizioni sull’occupazione di posti a bordo, in tanti sembrano essere indifferenti all’allentamento delle disposizioni che fino a ieri imponevano un più rigoroso distanziamento sociale sui mezzi ferroviari. Ma aldilà delle solite procedure sul controllo della temperatura, i percorsi obbligati, l’utilizzo di dpi e la consegna gratuita di kit con igienizzante e protezioni, c’è chi segnala che “già qualcosa è cambiato”. Sara e Marco, arrivati da Venezia con Italo, spiegano: “il nostro vagone era quasi pieno. Certo viaggiavamo in Economy. Avevamo tutti le mascherine, speriamo possa bastare per essere sicuri”. Chi è partito da Napoli e Udine con Trenitalia, spiega invece che il suo Frecciarossa “era mezzo vuoto. Non è stato un problema applicare il distanziamento, perché i viaggiatori non erano tanti”, dice Giovanni mentre dagli altoparlanti della stazione della Capitale una voce continua a segnalare il rispetto delle distanziamento sociale. Anche Mirko e sua madre Luisa, che hanno preso il treno Leonardo dall’aeroporto di Fiumicino, sembrano tranquilli: “con noi c’erano tanti stranieri, ma anche in quel viaggio breve non eravamo ammassati, anche se ogni tanto qualcuno toglieva la mascherina per respirare meglio e qualcun’altro restava in piedi per scelta”.

E’ piena di viaggiatori la stazione Centrale di Milano, come non succedeva da mesi ma più che la fine del distanziamento sui treni, dove da oggi si possono utilizzare tutti i posti a sedere, il motivo è la voglia di vacanze. Anzi, i viaggiatori proprio dall’alleggerimento delle norme anticovid sono perplessi “A me dispiace, avrei preferito si mantenesse il distanziamento” ha spiegato Elena arrivata in stazione per accompagnare il figlio adolescente in partenza per la montagna. “Giustamente lo fanno dal primo agosto perché tanta gente va via” le ha replicato Giovanni. “E’ una cosa che ci preoccupa – ha osservato Filomena in partenza per Napoli in vacanza insieme al marito -. Ci siamo detti: proprio quando partiamo noi”. Ma al di là della preoccupazione, la situazione è apparsa tranquilla. “La gente era un po’ nervosa sul treno – ammette Claudio arrivato in treno da Riccione – ma tutti avevano la mascherina”. “C’è davvero più gente oggi – spiegano dalla libreria della Stazione -. Già negli ultimi giorni è aumentato il numero di persone e oggi di più”. E anche chi fa i controlli all’ingresso dei gate ammette che il lavoro è aumentato. Un aumento visibile ad occhio nudo con le file ordinate di viaggiatori con valige seduti in tutte le sedie disponibili o in coda per prendere un panino o un trancio di pizza nei locali a mezzogiorno.ANSA

 

 

Prima domenica di agosto ancora bollente. Domani sono 12 le città con il bollino rosso che indica il livello di massima allerta. Oggi, secondo il bollettino quotidiano sulle ondate di calore pubblicato sul portale del ministero della Salute l’sos caldo colpisce 14 città. Domani nell’elenco entrano Ancona e Palermo, escono Bolzano, Brescia, Torino e Verona. Previsto infatti un crollo termico su parte dell’Italia. In particolare il livello 3 di allerta è previsto per domani a Ancona, Bologna, Campobasso, Firenze, Frosinone, Latina, Palermo, Perugia, Pescara, Rieti, Roma e Viterbo. Otto le città con bollino rosso da venerdì.

‘Italia divisa a metà, tra temperature bollenti, nubifragi e smottamenti.

Un fine settimana di fuoco, coincidente con l’esodo per le vacanze, quello descritto dal bollettino quotidiano sulle ondate di calore pubblicato sul portale del ministero della Salute. In particolare, il livello 3 di allerta, corrispondente al bollino rosso, è previsto per domani a Bologna, Bolzano, Brescia, Campobasso, Firenze, Frosinone, Latina, Perugia, Pescara, Rieti, Roma, Torino, Verona e Viterbo.

In Sardegna previsto un record di 45 gradi, dopo i 42 gradi superati a Iglesias, la città più calda. In media il termometro non è mai sceso sotto i 35 gradi in tutta la Sardegna. Da domenica attesa qualche diminuzione.

Coldiretti lancia l’Sos frane con nubifragi su una terra arida. “A rischio 91% dei Comuni”, dice l’organizzazione. A pesare, sottolinea, sono i mutamenti climatici e il consumo del suol con il terreno che non riesce ad assorbire l’acqua aumentando il rischio idrogeologico. Dissesto da maltempo che in Valtellina ha provocato frane. In via precauzionale disposta l’evacuazione di 43 persone in località Pini di Curvalta nel territorio comunale di Valdidentro e di 8 persone a Bormio nella zona della Val Campello. Danni sono stati registrati in Alto Adige dove i pompieri di 35 compagnie, nella notte tra giovedì e venerdì, sono intervenuti per oltre 100 interventi per cantine garage allagati, sottopassi non transitabili e rami caduti. Invece nel Bolognese l’ondata di calore è stata spezzata da vento, grandine con alberi e rami caduti e garage allagati in particolare a Pianoro, Vergato, San Giovanni in Persiceto, Castel San Pietro Terme e Medicina. Infine il rischio incendi particolarmente alto in Sicilia.ANSA

 

 

Quelli che prima a L’Aquila erano due incendi separati, Arischia e Cansatessa, stanno diventando un unico fronte di fuoco. Le fiamme sono spinte dal vento verso la sommità delle dorsali del sistema montagnoso. Le due zone continuano a essere gestite come fronti separati dalla Sala Operativa della Protezione Civile Regionale, per razionalizzare il coordinamento degli interventi.

Intanto in alcune zone della città da qualche minuto sta piovendo. Sul fronte di Arischia stanno operando un Canadair, un Ericsonn, 2 elicotteri. Due mezzi aerei si sono concentrati sulla zona di via Macindole per proteggere un’antenna di telefonia minacciata dalle fiamme e le case a ridosso. La priorità ad Arischia, conferma la Sala di Controllo della Protezione Civile, è contenere l’espandersi del fuoco verso le infrastrutture, tra cui numerosi tralicci, e controllare gli alberi della pineta che, infiammandosi come torce, fanno ripartire il fuoco. Sulla zona di Cansatessa sono attivi 4 Canadair e 1 elicottero regionale. Le abitazioni sono state messe in sicurezza e le fiamme sono sotto controllo. Un momento di difficoltà è stato vissuto dal personale regionale quando, accerchiato dalle fiamme spinte dal vento, ha dovuto lasciare la realizzazione di una linea tagliafuoco. Su entrambi i fronti sono al lavoro complessivamente 26 squadre di volontari di Protezione Civile, tutte dotate di certificazione di secondo livello antincendio.

“Le energie in campo sono straordinarie e la mobilitazione è ampia e sentita. I dipendenti comunali dalle 6 hanno ripreso a lavorare sulla linea tagliafuoco – spiega il sindaco Pierluigi Biondi – mentre abbiamo completato il censimento delle famiglie che risiedono a ridosso dei punti critici nel caso dovesse rendersi necessaria un’evacuazione” .Sono in corso le indagini dei Carabinieri Forestali +. Prende forza l’ipotesi degli inneschi di origine dolosa, per le modalità e i tempi di propagazione delle fiamme, ma non c’è conferma da parte di inquirenti e Protezione Civile Regionale, che mantengono il massimo riserbo. Il fuoco su entrambi i fronti, Arischia e Cansatessa, è partito nelle ore più calde della giornata, dall’alto e in posizioni tali che le fiamme potessero sfruttare l’effetto incanalamento delle valli, aiutate a propagarsi dal vento incessante, viene sottolineato.ANSA

 

 

“Il tema oggi è non far rialzare la curva. E quindi continuare a dire a tutti, contro gli scellerati che per farsi pubblicità si tolgono la mascherina, che ci sono tre cose semplici che bisogna fare: mascherina, distanza di sicurezza e igiene delle mani”. Così Nicola Zingaretti in un’intervista a Fanpage.it.

Per quanto riguarda la questione migranti, il segretario Pd ha detto che “il famoso memorandum con la Libia va riscritto e il Partito democratico ha anche chiesto che questo venga fatto in breve tempo. Ma io credo una cosa: quando in Paese c’è un tema di diritti umani, andarsene via facendo finta che così si risolve il problema è sempre sbagliato”. “L’atteggiamento che bisogna casomai avere è spingere la comunità internazionale, l’Europa, a essere ancora più protagonisti per condizionare quello che sta accadendo in quel Paese. La nostra filosofia è questa: nessuna arrendevolezza o occhi chiusi. Anzi, spingere l’Europa a promuovere corridoi umanitari, quote di accoglienza, chiamare l’Onu. Anche rispetto a quanto accaduto nei giorni scorsi, quando si è sparato a dei migranti serve una commissione d’inchiesta indipendente. Ma tutto questo richiede protagonismo”.

“Zingaretti farebbe bene a non fare battute sulle mascherine. Ci sono scellerati che usano soldi pubblici per comprare mascherine fantasma e infatti sono in fondo alle classifiche di gradimento dei cittadini…”. Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini dopo le dichiarazioni del presidente del Lazio e segretario del Pd.ANSA

 

 

La corsa platonica ma prestigiosa al secondo posto tra Inter, Lazio e Atalanta; la volata salvezza tra Genoa e Lecce, separate da un punto; l’affondo di Immobile per strappare o eguagliare il record assoluto di gol di Higuain. La serie A chiude i battenti nel fine settimana, ultima tra i grandi tornei europei, con tre enigmi da risolvere. L’anno anomalo col blackout per il covid va in archivio ad agosto col nono scudetto di fila alla Juve, Napoli e Roma promosse all’Europa League, il Milan dovrà invece passare per i preliminari, mentre Brescia e Spal sono da tempo già in B.

Ora si decide la corsa al secondo posto che vedrà impegnate le squadre che dovranno poi giocarsi le proprie chance nelle coppe europee, domenica invece tocca alla volata salvezza. Visto che c’è una teorica possibilità che il quarto posto possa non garantire la Champions (se il Napoli vince la Champions e la Roma l’Europa League) c’è un motivo in più perché le tre squadre coinvolte si battano strenuamente per evitarlo.

Ci sarà lo scontro diretto tra Atalanta e Inter ma non sarà una passeggiata neanche per la Lazio, che giocherà in casa del Napoli. Il migliore attacco contro la migliore difesa si affronteranno dopo l’1-1 dell’andata: per ottenere il secondo posto all’Inter, che precede di un punto le altre due squadre, basterà anche un pari, a patto che la Lazio non vinca. I bergamaschi avranno però il pensiero rivolto alla sfida dei quarti di Champions in programma in gara unica col Psg, quindi Gasperini cercherà di evitare infortuni e stanchezza dei suoi uomini chiave. Non rinuncerà pero’ a tentare di chiudere col record dell’attacco a tre cifre, visto che finora la Dea ha segnato 98 gol. La Lazio, che è tornata a correre dopo un momento di crisi, vuole anche contribuire al record assoluto di gol della classifica marcatori. Immobile è a quota 35, quattro in più di Ronaldo, ed è a una lunghezza del primato di Higuain, realizzato proprio col Napoli. Nessuno in serie A ha mai segnato di più.

“Una stagione memorabile, pieni voti alla mia squadra” le parole di Simone Inzaghi. Un big match in tono minore riguarda la sfida di domani tra Juve e Roma, che hanno solo l’interesse di preparare con cura gli incontri con Lione e Siviglia. Probabile un ampio ricorso alla panchina, come già indicato polemicamente da Sarri. Negli altri incontri di domani il Milan vuole chiudere in bellezza contro il Cagliari, anche se la splendida rincorsa non ha dato frutti, mentre il Brescia prende congedo dalla massima serie ricevendo la Samp.

Domenica sera si deciderà la terza retrocessione. Il Genoa è padrone del suo destino: se vince con l’ottimo Verona non può essere raggiunto dal Lecce, che riceve un’alta squadra in forma come il Parma. In caso di arrivo a pari punti si salveranno i liguri. Curiosa la posizione di Lapadula e Saponara, punti di forza del Lecce, in prestito dal Genoa, e di Veloso, genero di Preziosi, un altro ex come il tecnico Juric. Nelle altre gare senza obiettivi concreti, Fiorentina favorita a Ferrara, il Sassuolo vuole finire in bellezza il suo ottimo campionato a spese dell’Udinese mentre Bologna e Torino hanno molti motivi per evitare di chiudere la stagione con un ko. ANSA

 

 

Il Napoli ha ufficializzato l’acquisto di Viktor Osimhen dal Lilla. Il presidente azzurro De Laurentiis ha scritto su Twitter “Benvenuto Victor!”, annunciando la firma del 21enne attaccante nigeriano.
Osimhen arriva dal Lilla per 50 milioni netti, diventando così il più caro acquisto della storia azzurra. Il calciatore ha firmato un contratto di cinque anni che arriva fino a 4 milioni di euro a stagione con bonus. Cresciuto nelle giovanili dello “Strickers Academy” di Lagos, appena maggiorenne si trasferisce al Wolfsburg, in Germania gioca nel 2017/18 per poi passare l’anno seguente allo Charleroi in Belgio, dove esplode giocando 36 gare e segnando 20 gol. Nel 2019/20 ha giocato nel Lilla con 38 presenze e 18 reti. Osimhen è nazionale nigeriano. Con l’Under 17 ha conquistato il Mondiale nel 2015, chiudendolo da capocannoniere con 10 gol. Nella Nazionale maggiore ha debuttato a giugno 2017 e da llor ha 10 presenze e 4 reti. ANSA

 

 

William D’Avila, agente del nuovo acquisto del Napoli Victor Osimhen, ha espresso la sua gioia con un’intervista a Radio Kiss Kiss Napoli: “E’ stato un grande affare e, come sempre in operazioni di questa portata, c’è bisogno di molta organizzazione. Victor è felice, non vede l’ora di tornare a Napoli per iniziare a lavorare con la sua nuova squadra”.

E’ vero che questo trasferimento è stato difficile o Victor è stato subito sicuro della scelta? “Non è stato difficile, ma lungo. Abbiamo preso tempo per essere sicuri che fosse la scelta giusta. C’erano diversi club alle spalle in pressing, ma dopo un po’ di riflessione ci siamo convinti che la scelta Napoli fosse quella giusta. Oggi sono sicuro di questa decisione. Napoli è il club giusto per raggiungere risultati e successi, ne è convinto Victor e lo sono io”.

Quali sono gli altri club che realmente hanno provato a ingaggiare Osimhen? “Questo non è importante. C’erano club in Germania e in Inghilterra. Ma la cosa più importante è stata la decisione finale, quella giusta, il Napoli. E oggi è contento, come tutti, per questa scelta”.

Può descriverci Osimhen da un punto di vista tecnico? “E’ un goleador naturale, un vero bomber. Questo tipo di calciatori in Serie A di solito hanno molto successo. E’ un calciatore che attacca lo spazio, lavora molto sul campo, aiuta anche in fase difensiva. E’ un giocatore completo e Gattuso potrà migliorarlo. Tra qualche mese staremo parlando di un top player”.

Può risolvere i problemi offensivi del Napoli? “E’ focalizzato per segnare il maggior numero di gol possibile”.

Quanto sono stati importanti Gattuso, Giuntoli e De Laurentiis in questa trattativa? “Ognuno di loro sono stati molti importanti. Ognuno di loro hanno parlato con Victor e ognuno di loro sono una parte della ragione per cui lui ha scelto il Napoli, con tutti loro ha parlato singolarmente. De Laurentiis gli ha detto cosa ci si aspetta da lui e l’ha messo subito a suo agio per quanto riguarda il progetto. Giuntoli è stato l’uomo-chiave, ha lavorato duro, telefonate no stop per convincere il giocatore. Ha avuto colloqui singoli anche con Gattuso, con il quale si è sviluppato subito un grandissimo feeling. Menzione speciale anche per Maurizio Micheli, uno dei collaboratori di Giuntoli”.

Osimhen ha già parlato con qualche compagno di squadra? Tipo con Koulibaly circa il razzismo? “Ha parlato con diversi compagni. Sapeva già benissimo che il razzismo nel calcio è ovunque, non solo in Italia. Con i compagni ha parlato di come si gioca, dell’atmosfera che si respira e tutti loro l’hanno messo a suo agio”.

Come mai ha scelto il numero 9? “E’ una macchina da gol. Ha scelto la numero 9, ma non gli frega nulla del numero di maglia. Pensa solo a scendere in campo e far gol”.-tuttonapoli.net-

 

 

Ultimi verdetti in cadetteria: lo Spezia batte la Salernitana 2-1, campani esclusi dai playoff. Resta quarto il Pordenone, Cittadella al primo turno con Chievo, Empoli e Frosinone (1-1 contro il Pisa, nerazzurri fuori dalle prime otto). In zona salvezza, il Cosenza batte 3-1 la Juve Stabia e si salva, condannando le vespe. Ai playout Perugia e Pescara, giù il Trapani. I siciliani però sperano nel ricorso: decisione il 6 agosto.
FROSINONE-PISA 1-1

I ciociari agguantano l’ultimo posto disponibile per i playoff solo a poco meno di un quarto d’ora dalla fine, dopo aver trascorso sotto di un gol, e al nono posto virtuale, gran parte del secondo tempo dopo la rete al 48’ di Marconi su cross di Siega. La squadra di Alessandro Nesta riesce a pareggiare al 78’: Rohden viene atterrato in area da Masucci, l’arbitro non ha dubbi e indica il dischetto. Camillo Ciano non sbaglia e rimanda i ciociari fra le prime otto. Il punteggio, nonostante l’assalto finale degli ospiti, non cambia più: la classifica avulsa a tre (a quota 54 c’è anche l’Empoli) premia i gialloblù, che affronteranno in trasferta il Cittadella nel primo turno dei playoff, mentre il Pisa chiude il campionato al nono posto e resta fuori dalla lotta per la Serie A.

ASCOLI-BENEVENTO 2-4
I sanniti chiudono in bellezza la straordinaria stagione della promozione in Serie A con una netta vittoria in trasferta in un match che per l’Ascoli, viste le combinazioni di risultati, si dimostra in ogni caso ininfluente. Gli uomini di Filippo Inzaghi dominano il primo tempo, chiuso 3-0 con le reti di Sau al 25’, Barba al 32’ e Roberto Insigne al 45’. Nella ripresa Morosini accorcia al 49’, nel finale Moncini fa 4-1 e Trotta firma la seconda rete bianconera nel recupero. L’Ascoli chiude comunque con un punto in più rispetto alla quintultima: è salvezza.

SALERNITANA-SPEZIA 1-2

Prima l’illusione, poi l’amaro ritorno con i piedi per terra. La Salernitana manca l’approdo ai playoff perdendo 2-1 contro uno Spezia che non si limita al compitino per mantenere il terzo posto in classifica. La squadra di Ventura gioca molto bene nel primo tempo e passa con una gran rete di Gondo al 31’: l’ivoriano resiste alla carica di Bastoni e trafigge Krapikas con una precisa conclusione di destro. I granata sembrano avere il match in controllo, ma inaspettatamente si fanno raggiungere a pochi secondi dall’intervallo: è Mora a firmare il pari, sfruttando l’involontaria deviazione di Cicerelli. Piove sul bagnato nella ripresa per i granata, che restano in dieci per il secondo cartellino giallo inflitto a Maistro al 62’. I liguri ne approfittano allo scadere e completano la rimonta con la rete di Nzola.

CREMONESE-PORDENONE 2-2

Quarto posto e qualificazione diretta alla semifinale playoff per il Pordenone, che non riesce però ad avere la meglio su una Cremonese capace di recuperare due volte una rete di svantaggio. Ospiti avanti al 14’, quando l’arbitro assegna un rigore per fallo del portiere Volpe su Ciurria e Tremolada non sbaglia. Tre minuti dopo i grigiorossi pareggiano, con una splendida conclusione a giro di Gianluca Gaetano. Nella ripresa torna avanti il Pordenone con un’altra prodezza balistica, messa a segno da Burrai al 48’, ma lo scatenato Gaetano fa doppietta dieci minuti dopo e il 2-2 sul tabellone non cambierà fino al triplice fischio.

LIVORNO-EMPOLI 0-2

Missione compiuta per la squadra di Pasquale Marino, che però fatica più del previsto per avere la meglio contro il Livorno già da tempo retrocesso. A risolvere il match sono una rete segnata allo scadere di primo tempo e una poco dopo l’intervallo. La prima porta la firma di Antonelli, che nonostante sia un difensore riesce a sfruttare come fosse un bomber di razza un cross di Henderson, superando Neri in acrobazia. Il raddoppio arriva invece al 52’, con La Mantia che mette il sigillo sui tre punti grazie a un preciso tiro di controbalzo scoccato all’interno dell’area di rigore. L’Empoli chiude al settimo posto: sfiderà in trasferta il Chievo nel primo turno dei playoff.

TRAPANI-CROTONE 2-0

Il verdetto al fischio finale parla di retrocessione in Serie C, ma il Trapani fa il suo dovere al ‘Provinciale’ battendo 2-0 il già promosso Crotone e continua a sperare di potersi salvare, circostanza che si avvererebbe solo con una sentenza favorevole il prossimo 6 agosto. Poco da dire sulla partita: Crotone già in vacanza, il Trapani la chiude tra il 54’ e il 58’ con le reti di Taugourdeau, con una punizione nettamente deviata dalla barriera, e di Dalmonte. Se giovedì dovesse essere restituito un punto in classifica, i granata salirebbero al quartultimo posto e disputerebbero i playout.

ALTRE PARTITE

Chiude al quinto posto il Cittadella, che batte 3-2 in trasferta la Virtus Entella: Panico firma una doppietta al 3’ e al 21’, ma i padroni di casa pareggiano prima con un autogol di Rizzo al 5’ e poi con Manuel De Luca nel recupero del primo tempo. All’80’ l’Entella può andare in vantaggio, ma Maniero para un rigore a Schenetti. All’88’ gli ospiti la risolvono a loro favore con un gol di Stanco. Il Chievo legittima la qualificazione ai playoff battendo il Pescara 1-0: decide Garritano al minuto 88, abruzzesi ai playout. Il Venezia si salva battendo 3-1 il Perugia, punteggio che condanna ai playout gli umbri: doppietta per Aramu, al 42’ su rigore e al 52, tris di Capello al 65’. Non basta il gol di Sgarbi al 69’ per i grifoni, che affronteranno il Pescara nello scontro salvezza se al Trapani dovesse essere confermata la penalizzazione. Si salva un po’ a sorpresa il Cosenza: i calabresi battono 3-1 la Juve Stabia e condannano proprio le vespe alla retrocessione. Sciaudone apre le marcature al 17’, Riviere raddoppia dal dischetto al 23’. I campani tornano in partita con Tonucci al 31’, ma ancora Riviere firma di rapina il 3-1 finale per la festa dei silani e la disperazione gialloblù.-sportmediaset.com

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.