Fra calcio e cronaca

Drammatico incidente nella notte a Castelmagno, in alta Valle Grana, nelle Alpi Cozie meridionali della provincia di Cuneo. In prossimità del rifugio Maraman, lungo la strada per monte Crocette, un Land Rover Defender 130 è uscito di strada, per cause che sono in corso di accertamento.
Cinque le vittime accertate dai Vigili del fuoco, sul posto con Carabinieri, 118 e Soccorso alpino. Con il conducente di 24 anni sono morti altri quattro giovanissimi tra gli 11 e i 16 anni. Quattro i feriti, due in gravi condizioni, anche loro giovani.
Secondo le prime informazioni, tutti gli occupanti sono stati sbalzati fuori dall’abitacolo del fuoristrada, finito a circa 200 metri dalla sede stradale. Le giovani vittime sono tutte della provincia di Cuneo ed è probabile che si trovassero in alta Valle Grana in villeggiatura con le famiglie. Alcuni famigliari, sempre secondo quanto si apprende, sono arrivati sul luogo dell’incidente dopo pochi minuti.

Le giovanissime vittime avevano trascorso la serata all’Alpe Chastlar, a guardar le stelle da uno dei punti più panoramici dell’alta Valle Grana, nel Cuneese. I ragazzi si erano trovati in piazza e hanno deciso di trascorrere la serata insieme ad ammirare lo spettacolo del cielo stellato. Al ritorno il conducente del fuoristrada, forse per una manovra sbagliata o per una distrazione, è uscito di strada finendo nel precipizio.

L’incidente è avvenuto intorno alla mezzanotte. Terribile la scena che si sono trovati di fronte i soccorritori al loro arrivo: i ragazzi sono stati sbalzati fuori dall’abitacolo e le vittime sono morte sul colpo. Tra i quattro feriti, due sono gravi e sono stati trasportati con l’elicottero al Cto di Torino e all’ospedale Santa Croce di Cuneo.

Era omologato per sei persone il fuoristrada: a bordo del mezzo però se ne trovavano nove. E’ quanto emerge dai primi accertamenti dei carabinieri intervenuti sul posto con vigili del fuoco, 118 e soccorso alpino. Per ricostruire la dinamica dell’incidente sarà necessario attendere la testimonianza dei superstiti, due dei quali sono ricoverati in gravi condizioni.ANSA

 

 

Joe Biden ha scelto Kamala Harris come suo vice. Lo riporta il New York Times. Kamala Harris e’ la prima donna afroamericana a essere nominata per la vice presidenza. Pragmatica e moderata la senatrice della California e’ stata considerata la scelta piu’ sicura dalla campagna di Joe Biden per la vice presidenza.

“Intelligente, tosta e pronta per essere leader”. Cosi’ Joe Biden ha defiinito Kamala Harris, la senatrice democratica scelta per la vice presidenza, nell’annunciare la sua scelta ai suoi sostenitori. Biden ha ripetuto piu’ volte di voler nominare un vicepresidente in grado di assumere il comando nel caso in cui ce ne fosse bisogno. E questo in parte per la sua avanzata eta’: se conquistera’ la Casa Bianca Biden sara’ infatti il presidente piu’ anziano mai eletto.

“Joe Biden puo’ unire gli americani perche’ ha trascorso la sua vita a battersi per noi. Come presidente, realizzera’ un’America all’altezza dei nostri ideali”. Lo twitta Kamala Harris. “Sono onorata di unirmi a lui e di fare tutto il possibile per farlo divenire il nostro Commander-in-Chief”, aggiunge Harris.

“Perfetti insieme ma sbagliati per l’America”. E’ immediata la critica di Donald Trump alla coppia Joe Biden-Kamala Harris. Il presidente twitta un video in cui attacca Harris, espressione di quella sinistra radicale che vuole aumentare le tasse di miliardi di dollari. La “falsa” Harris e il “lento Joe sono perfetti insieme, ma sbagliati per l’America”.

“Conosco la senatrice Kamala Harris ha lungo tempo. E’ piu’ che preparata per l’incarico. Ha trascorso la sua carriera a difendere la Costituzione. E’ una bella giornata per il nostro paese. Ora vinciamo”. Lo afferma Barack Obama commentando la decisione di Joe Biden di scegliere Harris per la vice presidenza. Con Harris “Joe ha un partner ideale per aiutarlo ad affrontare le vere sfide dell’America”, aggiunge Obama.ANSA

 

“Io ho dato indicazione che chiunque abbia preso o fatto richiesta del bonus venga sospeso e in caso di elezioni non ricandidato”. Così il segretario della Lega Matteo Salvini commenta ad Agorà Estate il caso dell’assegnazione del bonus per le partite Iva a parlamentari e consiglieri. “Tridico si deve dimettere? Io non faccio processi a nessuno e guardo a casa mia dove sono inflessibile. Domanderemo però al presidente dell’ Inps come abbia fatto a non pagare il bonus a chi ne aveva bisogno per darlo invece ai parlamentari”. ANSA

 

 

Resta un giallo la morte della dj Viviana Parisi, il cui corpo è stato trovato tre giorni fa nelle campagne di Caronia, a cinque giorni dalla scomparsa con il figlio Gioele di quattro anni, che non è stato ancora trovato. L’autopsia eseguita a Messina, al momento, non ha permesso di chiarire causa e dinamica del decesso, né di collocarlo nel tempo. E’ la professoressa Elena Ventura Spagnolo, uno dei tre periti nominati dalla Procura di Patti, a spiegare che “al momento non si può escludere nulla perché le lesività sul corpo possono essere compatibili con tutte le ipotesi possibili”.

“Abbiamo dei dati che vanno studiati e attenzionati – aggiunge – lavoreremo per esclusione fino ad accertare con certezza la causa e l’epoca della morte”. Sui tempi non si sbilancia: “depositeremo la consulenza nei 90 giorni previsti”. L’avvocato Pietro Venuti, legale del marito della vittima dopo avere parlato col suo consulente, la dottoressa Pina Certo, rivela che “sono emerse delle fratture su più parti del corpo che era in avanzato stato di decomposizione”. Aggiungendo che è vero che “serviranno altri esami per capire cosa sia successo”, ma sottolineando che “sono ferite compatibili con una caduta dall’alto”. Neppure l’entomologo Stefano Vanin fissa con certezza i tempi del decesso: “abbiamo trovato una fauna notevole di insetti, ma adesso bisogna lavorare i dati in laboratorio”.

A disporre l’autopsia è stata la Procura di Patti che ha aperto un’inchiesta per omicidio volontario e sequestro di persona, ma senza indagati. “La signora aveva dei problemi”, aveva detto l’avvocato Venuti prima dell’autopsia, senza però entrare nello specifico. “Anche il marito – ha aggiunto il penalista – vuole sapere la verità come tutti. Lui è distrutto dalla vicenda: ha perso la moglie e suo figlio non è stato ancora trovato. Gli interrogativi sono tanti, ma noi abbiamo fiducia nella magistratura”. Il suocero della dj, Letterio Mondello, ha confermato che “da quando c’è stato questo maledetto virus, Viviana era molto turbata”, tanto che “è stata anche ricoverata”, ma “era dolcissima, brava e non lasciava mai il bambino”. “Non ho paura che mio figlio Daniele venga coinvolto nelle indagini – ha detto – perché non ha fatto niente. È una bravissima persona, e ora sta malissimo. Io ho un’idea di questa vicenda, ma non dico niente”. Ma ha un amaro presentimento sul nipote: “se spero di rivederlo vivo? No, io penso di no dopo tanti giorni…”. Il papà di Viviana, Luigino Parisi, ha osservato di “non avere mai detto che per me l’hanno uccisa, spero che trovino presto mio nipote Gioele”. E ha difeso il genero: “Daniele è una persona speciale e so che erano molto uniti”.

In mattinata il procuratore Cavallo aveva lanciato un appello: “Chiunque abbia visto qualcosa utile alle indagini parli”. Due, in particolare, i destinatari del messaggio: le persone che hanno riferito di avere visto una donna con un bambino scavalcare il guard rail. “E’ una testimonianza importante – ha spiegato – per chiarire se Gioele era con la madre o no”. Perché la vicenda è ancora un giallo, con tre ipotesi principali: omicidio, suicidio o incidente. Tutte piste seguite dalla Procura che ha delegato le indagini alla squadra mobile di Messina. Anche quella per cercare di capire se qualcuno abbia seguito la donna da Sant’Agata di Militello in poi. Per questo la polizia sta visionando tutte le registrazioni dei sistemi di videosorveglianza del paese del litorale Tirrenico del Messinese. Ma fin’ora con risultati non proprio confortanti. Si cercano anche particolari che potrebbero essere sfuggiti sentendo e risentendo testimoni, familiari, amici e conoscenti. Alla ricerca di un elemento che possa dare una svolta all’inchiesta e, soprattutto, per riuscire a trovare Gioele. Sulle ricerche del bambino ambienti giudiziari ritengono “ingenerose le dichiarazioni dei familiari” su presunti ritardi o inattività. Secondo i soccorritori il terreno è stato diviso in zone quindi soltanto per casualità non è stata trovata subito. Ricerche che ancora continuano.ANSA

 

 

Era nell’aria. Anzi di più, imminente. Sono settimane, infatti, che a tutti i livelli dell’apparato di potere russo – governo, enti statali, pubblica amministrazione – si dichiarava volentieri a mezzo stampa che il vaccino sarebbe stato registrato presto. Ma per il tap-in finale, ovviamente, si aspettava lui. Lo zar. Che come sempre – mago dell’effetto speciale – non ha deluso. Così, Vladimir Putin, nell’annunciare al mondo che la Russia è arrivata prima nella corsa al vaccino, ha tirato in ballo persino “una delle sue figlie” sostenendo che “ha preso parte ai test e sta bene”. Insomma, è sicuro e funziona. La mossa di Putin suscita però, legittimamente, una salva di dubbi, all’estero come in patria. Perché lo sviluppo del vaccino (nome di battesimo: Sputnik V, niente meno) è avvenuto a tempo di record.

“Il punto – afferma il ministro della Sanità americano Alex Azar – è avere un vaccino sicuro per gli americani e per il mondo, non essere i primi”. In Germania sono andati oltre. Il ministro della Salute tedesco ha espresso perplessità sulla “qualità, l’efficacia e l’assenza di rischio” della formula russa mentre il presidente dell’associazione federale medica tedesca, Klaus Reinhardt, ha sparato ad alzo zero. “La registrazione di un vaccino senza la terza serie decisiva di test la considero un esperimento ad alto rischio per l’uomo: potrebbe trattarsi di una misura populista di uno stato autoritario che vuole mostrare al mondo la sua forza”, ha detto al Rheinische Post. E in effetti ha ragione. La terza fase di test è appena cominciata. Tanto che anche in Russia c’è chi ha chiesto di andare più piano. La testata indipendente Meduza ha riportato, ad esempio, che l’Associazione delle Organizzazioni di Sperimentazione Clinica (ACTO) aveva recentemente chiesto al ministero della Salute russo di rinviare la registrazione del vaccino elaborato dal Centro federale di ricerca per l’epidemiologia e la microbiologia Gamaleya (uno dei 26 ufficialmente depositati all’OMS) poiché era stato testato “a malapena su un centinaio di persone”. Inoltre la formula si basa su un vaccino MERS (Middle East respiratory syndrome) che è ancora in fase di sperimentazione e quindi “non ci sono motivi per trarre conclusioni sulla sua efficacia”. Ecco, questa cosa degli studi pregressi del Gamaleya in realtà potrebbe essere, stando ad alcuni esperti, una buona spiegazione del perché i russi sono andati così spediti. E si sentano tanto sicuri da iniziare la produzione di massa e già da ottobre la vaccinazione – “assolutamente volontaria”, ha precisato Putin – su certi segmenti della popolazione, come insegnanti e operatori sanitari. Comunque sia, l’Oms non ha intenzione di accordare sconti.

Il vaccino russo, ha detto a Ginevra in conferenza stampa il portavoce Tarik Jasarevic, dovrà essere sottoposto a “rigorosi esami e valutazioni di tutti i dati richiesti sulla sicurezza e l’efficacia” prima di ottenere l’approvazione dell’Organizzazione. Giustissimo. Intanto però fioccano le fughe in avanti. Il ministro della Sanità Yuli Edelstein ha fatto sapere che Israele ha in programma in proposito colloqui con la Russia: “Se ci convinceremo che questo è un prodotto serio allora proveremo ad avviare negoziati”. Il presidente serbo Aleksandar Vucic è più entusiasta. “Sarò il primo a iniettarmelo non appena i nostri esperti diranno che va bene”, ha dichiarato. La conquista del vaccino – una specie di corsa spaziale del XXI secolo – ha d’altra parte ricadute economiche potenzialmente enormi, sia in termini di commercializzazione del farmaco in sé che di vantaggi competitivi sul teatro globale grazie alla capacità di evitare un secondo lockdown. Non a caso il capo del Fondo russo per gli investimenti diretti (RDFI) Kirill Dmitriev ha assicurato che c’è “un grande interesse all’estero per il vaccino russo”. “Abbiamo ricevuto richieste preliminari per l’acquisto di oltre 1 miliardo di dosi di vaccino da 20 Paesi”, ha dichiarato. Tra questi dovrebbero esserci gli Emirati, l’Arabia Saudita, l’Indonesia, le Filippine, il Brasile, il Messico e l’India. Il piano, se tutto va bene, è di produrre entro la fine del 2020 ben 30 milioni di dosi per la Russia e oltre 200 milioni per l’estero grazie a partnership locali. Se fosse davvero così per il Cremlino ci sarebbe veramente un effetto-Gagarin.ANSA

 

 

Salgono i contagi per coronavirus in Italia: sono 412 i nuovi casi registrati in un giorno, secondo i dati del ministero della Salute, mentre ieri erano stati 259. Complessivamente sono 251.237 le persone che hanno contratto il virus. In lieve aumento il numero delle vittime: 6 in più che portano il totale a 35.215, mentre lunedì l’incremento era di 4. Solo 2 le regioni senza nuovi casi – Valle d’Aosta e Molise – mentre i maggiori incrementi si registrano in Sicilia(+89), Lombardia (+68) e Veneto (+65).

Tampone obbligatorio per rientri da Grecia-Spagna – In Emilia-Romagna, da domani, ci sarà l’obbligo di fare il tampone per chi rientra dalle vacanze da Spagna, Grecia e Malta, ci si dovrà, infatti, segnalare immediatamente ai Dipartimenti di Sanità Pubblica delle rispettive Ausl di residenza. Il tampone andrà fatto entro le 24 ore dal rientro. Se l’esito sarà negativo, non scatteranno provvedimenti di quarantena. Lo prevede un’ordinanza che verrà firmata domani dal presidente della Giunta regionale, Stefano Bonaccini.

Piano Ministero contro l’aumento dei casi in autunno – Quattro scenari e una check list per affrontare l’eventuale aumento di casi in autunno in sicurezza. Il ministero della Salute e l’Iss hanno messo a punto un piano, pubblicato sul sito della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, diffuso con una circolare alle Regioni, agli altri ministeri e a diverse istituzioni, per “supportare la verifica, e se necessario il rafforzamento, dello stato di preparazione dei sistemi sanitari nelle Regioni/PPAA.Il piano ruota attorno all’organizzazione delle strutture sanitarie, ai posti letto, agli accessi in ospedale fino alla medicina del territorio.

De Luca, test per tutti i campani che rientrano da estero – A tutti i cittadini residenti in Campania “che facciano rientro da vacanze all’estero con tratte dirette o attraverso scali o soste intermedie nel territorio nazionale è fatto obbligo di segnalarsi alla competente ASL per essere sottoposti a test sierologici e/o tamponi”. Lo dispone la nuova ordinanza che il presidente della Regione Vincenzo De Luca firmerà questa sera, e di cui sono stati anticipati i contenuti.

In Sicilia controlli su arrivi dall’estero – Ancora un giro di vite in Sicilia nel contrasto alla diffusione del Coronavirus. Il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, secondo quanto si apprende da fonti di Palazzo d’Orleans, ha pronta un’ordinanza con la quale si impongono misure di controllo sanitario su quanti rientrano da Malta, Spagna e Grecia dopo i casi di persone risultate positive al Covid-19 dopo essere tornate da uno dei tre Paesi.ANSA

 

 

Lo Shakhtar Donetsk conquista la semifinale di Europa League battendo 4-1 (2-0) il Basilea. In gol per gli ucraini Moraes (2′), Taison (22′), Patrick su rigore (75′) e Dodò. Per il Basilea gol di van Wolfswinkel al 92′. La formazione ucraina sfiderà l’Inter a Dusseldorf lunedì prossimo

Wolverhampton-Siviglia 0-1 (0-0) nel match dei quarti di finale di Europa League. Spagnoli in semifinale grazie al gol all’88’ di Ocampos. ANSA

 

 

Jeremie Boga (23), casomai sia necessario specificarlo ancora, è il nome in cima alla lista di gradimento del Napoli. Cristiano Giuntoli sta lavorando senza sosta per l’attaccante il calciatore ivoriano, che sembra essere stato indicato come sostituto possibile di Callejon, nonostante la sua predisposizione sia la corsia mancina.

Secondo quanto riportato oggi da Il Mattino, per tra il ds azzurro e Carnevali si sarebbe intensificati i contatti ma allo stesso tempo da Napoli sarebbe scattata una deadline: entro Ferragosto – si legge – il club azzurro vuole capire se ci sono possibilità che il Sassuolo accetti nell’operazione Boga anche delle contropartite tecniche. In caso di risposta negativa, allora Giuntoli comunicherà a Gattuso la resa nella corsa all’attaccante neroverde.-tuttonapoli.net-

 

 

Quello del terzino sinistro è uno dei ruoli che in casa Napoli dovrà essere riprogrammato, vista la più che possibile partenza di Faouzi Ghoulam, con Mario Rui che ha appena rinnovato ma al quale andrà affiancato un altro elemento, magari giovane al quale lo stesso portoghese potrebbe fare da chioccia.

Secondo quanto riportato oggi da Il Corriere dello Sport, il nome nuovo per la corsia mancina sarebbe quello di Vitalij Mykolenko (21), terzino della Dinamo Kiev e della nazionale ucraina: giovane talento dalla “postura elegante e corsa accattivane”, Mykolenko è il nome che sembra al momento concorrere insieme a Reguilon per affiancare Mario Rui. Il cartellino – si legge – al momento si attesta intorno ai 10 mln, ed ecco che il Napoli ci starebbe pensando seriamente per regalare un nuovo rinforzo a Rino Gattuso.-tuttonapoli.net-

 

Il Napoli continua a tenere vivo il mercato in entrata, anche se dopo l’arrivo di Osimhen la parola d’ordine per Giuntoli resta cedere. In attesa di capire quale sarà il destino di big come Allan, Koulibaly e Milik, il ds azzurro non molla però gli obiettivi già prefissati nelle scorse settimane. Come riportato stamattina da La Gazzetta dello Sport, il Napoli tiene gli occhi ben puntati su Nikola Vlašić (22) centrocampista del Cska Mosca che si è ben messo in mostra negli scorsi mesi proprio con la maglia della squadra russa. Talento e duttilità, caratteristiche che hanno portato Vlasic ad essere tra i giovani più cercati d’Europa.

“Vlasic piace e l’interesse resterà in piedi per l’intera durata del mercato, che chiuderà il prossimo 5 ottobre. Il costo del suo cartellino è abbastanza accessibile, con una ventina di milioni l’affare potrebbe concludersi”, scrive questa mattina la rosea.-tuttonapoli.net-

 

 

Dopo l’arrivo di Victor Osimhen, l’asse Napoli-Lille resta ancora caldo ed un nuovo colpo sembra ormai aver già preso corpo. Come riportato anche questa mattina da La Repubblica, il Napoli avrebbe ormai chiuso l’affare Gabriel Magalhães (22): per il difensore brasiliano il club azzurro avrebbe sbaragliato la concorrenza (soprattutto quella dalla Premier) e di fatto già stabilito le cifre dell’affare.

Nella casse del Lille – si legge – il Napoli verserà 25 mln di euro, di fatto portando all’ombra del Vesuvio il difensore che prenderà il posto di Kalidou Koulibaly, e la chiave è proprio questa: l’affare non è ancora chiuso proprio perchè si attende la cessione del difensore senegalese prima di andare a concretizzare l’operazione Gabriel. Su Koulibaly, ricordiamo, è forte l’interesse del Manchester City. -tuttonapoli.net-

 

 

La Gazzetta dello Sport parla della situazione della Juventus in ottica prossimo calciomercato e spiega come, rispetto ad un anno fa quando arrivava Matthijs De Ligt per oltre 75 milioni, le cose siano profondamente cambiate. E per avere margine di manovra, si legge, l’unica soluzione è legata alle eventuali cessioni pesanti. Quale? Una potrebbe essere Paulo Dybala, per molti il migliore di questa stagione appena conclusasi.

Con 100 milioni se ne può parlare… – Per la rosea, Dybala oggi non è in vendita. Ma con una proposta da 90-100 milioni di euro la Juventus si siederebbe al tavolo per trattare. Da capire resta quale strada vorranno prendere i bianconeri sul mercato, se attuare una rivoluzione profonda, andare a caccia di un centravanti e magari sacrificare Dybala o se lasciar partire i vari Matuidi, Khedira e Higuain per sostituirli con profili funzionali al progetto.

Fra mercato e rinnovo – In tutto ciò resta in ballo la questione rinnovo: l’entourage della Joya e la Juventus hanno già avuto diversi contatti e l’opzione resta nell’aria. L’accordo eventuale dovrebbe prevedere uno stipendio da 12-14 milioni di euro all’anno, il secondo dopo CR7.-tuttonapoli.net-

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.