Fra cronaca e calcio

Nella notte del tributo a Diego, il Napoli si scatena. Gli azzurri dominano il match con la Roma, che sul campo non perdeva da 16 partite, proprio dal 2-1 di Napoli del 5 luglio scorso. Prestazione perfetta della squadra di Gattuso, in campo con la maglia che ricorda quella dell’Argentina. Il gol del vantaggio al 31′: magica la punizione di Insigne sotto la curva A, con dedica a Maradona. Nella ripresa, poi, il vantaggio lievita. Al 19′ arriva il raddoppio di Fabian, con un sinistro di giustezza. Al 36′ c’è gloria anche per Mertens, che raccoglie una corta respinta di Mirante su tiro di Elmas, mentre a calare il poker ci pensa Politano, che supera anche il portiere dopo una serpentina irrefrenabile. Una notte ‘maradoniana’ per il Napoli: il modo migliore per omaggiare il più grande di sempre.

Napoli-Roma 4-0 TABELLINO

Napoli (4-2-3-1): Meret; Di Lorenzo, Manolas, Koulibaly, Rui; Fabian, Demme (38′ st Lobotka); Lozano (22′ st Politano), Zielinski (32′ st Elmas), Insigne; Mertens (38′ st Petagna). A disp. Contini, Ospina, Malcuit, Llorente, Maksimovic, Ghoulam. All. Gattuso

Roma (3-4-2-1): Mirante; Mancini (38′ pt Juan Jesus), Cristante, Ibanez; Karsdorp, Pellegrini (34′ st Mayoral), Veretout (1′ st Villar), Spinazzola; Pedro, Mkhitaryan; Dzeko (26′ st Perez). A disp. Farelli, Pau Lopez, B. Peres, Diawara, Feratovic, Ruben, Calafiori. All. Fonseca

Arbitro: Di Bello di Brindisi
Reti: 31′ pt Insigne, 19′ st Fabian, 36′ st Mertens, 42′ st Politano
Note: ammoniti Ibanez, Di Lorenzo, Cristante. Angoli 11-4. Recupero: 2′ pt, 0′ st.-radiomarte-

 

 

Gennaro Gattuso commenta la prestazione del Napoli contro la Roma: “Abbiamo fatto delle buonissime partite anche in altre occasioni. Dobbiamo giocare con questa intensità, questa voglia, senza sottovalutare nulla. Non dobbiamo pensare di giocar bene, anche la fase senza palla è importante e stasera l’abbiamo fatta bene, abbiamo giocato con l’elmetto. Stasera abbiamo giocato con l’atteggiamento giusto, aiutando e applaudendo il compagno anche quando sbaglia, senza qualche vaffa di troppo. L’onda emotiva per la scomparsa di Diego? Si respira un’aria triste, però in questo momento secondo me la città deve avere anche buon senso. Troppa gente senza mascherina. Maradona è una leggenda, ma in questo momento dobbiamo fare i bravi. Da domani spero che si facciano le cose come si deve. Napoli sta soffrendo tanto per la morte di Diego, per i negozi chiusi, per l’economia. Dobbiamo fare le cose per bene. Cos’è mancato col Milan? A volte per non rompere troppo le scatole ai calciatori faccio passare qualcosa, invece ho capito che non devo far passare nulla. Ai miei tempi bisognava parlare poco, oggi invece deve venire la nausea per quanto si parla. La posizione di Zielinski? È uno dei migliori che abbiamo, purtroppo dopo il Covid non si reggeva in piedi. Adesso sta recuperando la condizione ed è molto importante per noi. Per la quantità di partite che giochiamo non possiamo essere sempre al 100%, l’importante è saper annusare il pericolo, alzare l’asticella. Finora su 12 gare ne abbiamo vinte 9, non so cosa si chieda a questa squadra ma non stiamo facendo male”. Chiusura su Juve-Napoli: “Noi abbiamo 18 punti in classifica. Io alle sette meno cinque eravamo sul pullman. Non faccio lo sborone se dico che avevamo grandi possibilità di fare risultato a Torino, contro una squadra in costruzione. Spero che la giustizia faccia il suo corso. La mia favorita per lo scudetto? L’Inter per forza fisica e qualità, la Juve per abitudine a vincere”.-radiomarte-

 

 

Lorenzo Insigne commenta la prestazione del Napoli contro la Roma ai microfoni di Sky: “La morte di Diego ci ha dato una spinta in più, è venuto a mancare il nostro idolo e fa male. Oggi ci tenevamo più del solito a fare risultato, per lui e per tutta la città che ha sofferto la sua perdita. La vittoria la dedichiamo a lui. Sorpreso dalla Roma? Abbiamo affrontato la partita nel migliore dei modi, studiandola e preparandola bene. Siamo una squadra con tanta qualità, a volte facciamo degli errori, non siamo con la testa giusta. Stasera sarà un punto di partenza, se giochiamo così, con la testa bassa e lavorando, possiamo dare fastidio a tutti”.-radiomarte-

 

Sono 800.953 i casi di infezione da Sars-Cov-2 registrati negli ultimi 30 giorni in Italia, di cui 22.712 tra gli operatori sanitari, e, nello stesso arco di tempo, sono stati ben 12.904 i deceduti e 304.531 i guariti. E’ quanto mostrano i Dati della Sorveglianza integrata Covid-19, pubblicati dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss) e aggiornati al 29 novembre.

E’ di 48 anni l’età mediana dei casi negli ultimi 30 giorni, aumentata dopo il calo dell’estate. Il 48,3% dei contagiati sono maschi e il 51,7% femmine; l’11% ha sotto i 18 anni, il 15,5 è over 70, il 29% ha tra 51 e 70 anni e la maggior parte, il 44,3%, ha tra 19 e 50 anni. ANSA

 

“Quello che ho visto ieri in alcune vie a Torino è qualcosa che mi riporta con la mente in estate e non possiamo permettercelo”. Il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, commenta così le immagini della folla che ieri hanno accompagnato la riapertura dei negozi.
“Quello che è successo ieri a Torino è qualcosa di inaccettabile”, sottolinea ai microfoni di Radio Veronica One. “Questa mattina parteciperò al Comitato per l’Ordine pubblico e chiederò al prefetto interventi rigorosissimi – aggiunge – So che le forze dell’ordine hanno fatto tanto ma evidentemente non basta. I piemontesi si stanno comportando in modo serio, ma laddove ci sono situazioni che scappano di mano bisogna intervenire subito in maniera netta”.

“In Piemonte non stiamo tenendo le scuole chiuse, ma la seconda e terza media in didattica a distanza. Io che ho in mano documenti, dati e conosco il monito degli epidemiologi, se non avessi fatto così sarei stato un irresponsabile” ha precisato poi sulla decisione di proseguire alle medie con la didattica a distanza nonostante la regione sia entrata da ieri in zona arancione. “Non dimentichiamo, quando si richiama la didattica in presenza, che esiste una didattica a distanza che sta funzionando grazie allo sforzo di tanti professori e insegnanti”. “A gennaio, dopo la Befana, si tornerà tutti a scuola in sicurezza. Per sempre” ha detto annunciando un piano trasporti per consentire agli studenti di spostarsi in sicurezza. “Prevede che porteremo tutti a scuola, in sicurezza, con una occupazione che non supererà il 50% dei mezzi, però chiederemo alla scuola di modulare gli ingressi realmente, scaglionandoli al mattino, cosa che non è avvenuta nel programma scolastico di quest’anno”.

Quanto al prossimo Dpcm “segue un iter conosciuto, domani mattina qui in Stato-Regioni avvieremo un confronto – ha spiegato il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Francesco Boccia – poi si va in Parlamento come è giusto che sia e dopo il confronto in Aula il presidente del consiglio tirerà le fila”. “Il confronto va avanti tra oggi e domani”, ha aggiunto. “Qui non si tratta di parlare solo del ricongiungimento tra familiari, bisogna invece insistere sul rafforzamento delle reti sanitarie e per evitare la terza ondata bisogna che il rigore e il distanziamento sociale prevalgano su altre cose”. Il mese di dicembre, ha osservato ancora Boccia, “deve coincidere con la messa in sicurezza del Paese, anche se bisogna consentire a tutti di manifestare la propria attenzione verso gli altri, ma questo lo si fa solo stando attenti agli altri”.ANSA

 

Sono 20.648 i test per il coronavirus risultati positivi nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Le vittime sono 541.

Sono 3.753 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per il Covid in Italia, 9 meno di ieri, secondo i dati del ministero della Salute. Nei reparti ordinari si trovano invece ora 32.879 persone, 420 in meno nelle ultime 24 ore.

Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati effettuati 176.934 test per il coronavirus, oltre 45 mila meno di ieri, con il consueto calo del weekend. Il rapporto tra positivi è tamponi è invariato all’11,7%, secondo i dati del ministero della Salute.

Non sarà un Natale come tutti gli altri dobbiamo dire parole di verità”. Deve essere un Natale di sobrietà, “siamo dentro l’epidemia molto molto significativa”. Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, a ‘Live Non è la D’Urso’. “Penso proprio di sì”. Così Roberto Speranza rispondendo sul coprifuoco dalle 22 alle 6 anche il 24 dicembre e a Capodanno. “È una norma già vigente e penso che vada confermata ancora. È una delle norme che ci ha consentito in queste settimane di inziare quel percorso graduale e faticoso che ci consentiraà di piegare la curva. Quindi io penso proprio di sì”. E sulla Messa di Natale: “È chiaro che se c’è un corpifuoco penso che vada rispettato per tutti. Se c’è un coprifuoco c’è un coprifuoco”.

“La nostra impostazione non sarà di obbligatorietà”, ma “partiremo con una grande campagna di persuasione poi vedremo dove si arriverà ma io sono convinto che gli italiani anche in questa partita daranno una risposta all’altezza della sfida che stiamo giocando”.E’ chiara che dobbiamo raggiungere la prevista immunita’ di gregge. Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, a ‘Live Non è la D’Urso’ su Canale5. “Quando arriverà il vaccino – spiega Speranza – sarà di poche dosi, quindi non si porrà il tema obbligo o non obbligo, anzi saremo noi a scegliere a chi dare quelle poche dosi, è chiaro che noi partiremo dai soggetti più sulla frontiera di questa battaglia”.

“Non ripetere gli errori dell’estate: il virus circola ancora, e in maniera molto più forte rispetto all’estate, quando uscivamo da due mesi di lockdown totale. Continuiamo a limitare gli spostamenti a quelli necessari e a rispettare le misure igieniche di prevenzione”. E l’appello del presidente della Federazione degli Ordini dei medici Filippo Anelli, che ha appena avuto un’interlocuzione informale con il ministro della Salute Roberto Speranza.ANSA

 

L’utilizzo di clorochina o idrossiclorochina, farmaci utilizzati contro il Covid-19 soprattutto nella prima fase dell’emergenza, può provocare disturbi psichiatrici e comportamenti associati al suicidio. A mettere in guardia è l’Agenzia Europea dei medicinali (Ema) a seguito di una revisione di tutti i dati disponibili, che conferma un effetto collaterale in parte noto.

La revisione, si legge sul portale dell’ente regolatorio, è stata avviata a maggio 2020 dopo che l’Ema “era stata informata dall’agenzia spagnola dei medicinali (Aemps) di 6 casi di disturbi psichiatrici in pazienti Covid a cui erano state somministrate dosi di idrossiclorochina superiori a quelle autorizzate”.ANSA

 

Un 14enne e un 15enne sono stati fermati dai carabinieri perché sospettati di aver aggredito e ucciso a coltellate il 42enne Cristian Sebastiano, ieri a Monza. Lo ha confermato il Procuratore della Repubblica per i minorenni di Milano Ciro Cascone.

Uno dei due avrebbe detto agli inquirenti di averlo fatto “per punirlo di avermi trascinato nella tossicodipendenza”, ma il movente è al momento ancora al vaglio.

Rischiano un’accusa per omicidio premeditato. Le coltellate sarebbero state sferrate con un coltello da cucina, secondo i primi accertamenti medico legali.

È quanto emerso dal lungo interrogatorio dei due ragazzini, entrambi residenti a Monza, terminato all’alba di stamane.Le indagini lampo dei carabinieri del comando provinciale di Monza, Nucleo Investigativo e sezione operativa della Compagnia, coordinati dalla Procura della Repubblica per i Minorenni, hanno portato al 14enne e al 15enne attraverso le testimonianze e la minuziosa analisi delle telecamere di videosorveglianza della zona. I due minorenni già nella tarda serata di ieri sono stati identificati e portati in caserma. Ancora al vaglio il movente del delitto. Le ipotesi sono una tentata rapina o una ritorsione per questioni legate all’uso di stupefacenti.

Un coltello da cucina, presumibilmente l’arma utilizzata per uccidere Sebastiano è stato rinvenuto dai carabinieri a casa di uno dei due minorenni fermati per il delitto. In entrambe le abitazioni dei due identificati come i possibili autori del crimine, sono stati anche trovati gli indumenti indossati durante l’aggressione, alcuni dei quali ancora sporchi di sangue e infilati in lavatrice.ANSA

 

Un giovane di 23 anni è stato arrestato dai carabinieri di Riccione con l’accusa di aver violentato la cugina di 12 anni. I militari hanno rintracciato il giovane a Firenze e dato esecuzione a un provvedimento di fermo di indiziato di delitto, emesso dal sostituto procuratore, Davide Ercolani, con le accuse di atti sessuali con minori e di violenza sessuale aggravata. Il ragazzo si trova nel carcere fiorentino di Sollicciano, in attesa della convalida dell’arresto.

La bambina è incinta all’ottavo mese di gravidanza. I genitori si erano rivolti ai carabinieri per denunciare ciò che avevano appena scoperto con una visita dal pediatra.

Il medico insospettito da un rigonfiamento all’addome, aveva infatti sottoposto la bambina a ulteriori accertamenti scoprendo l’avanzata gravidanza. La bambina, a quel punto, ha raccontato tutto quello che era accaduto, del cugino più grande e dei pomeriggi da soli in casa. I carabinieri hanno scoperto abusi anche nei confronti di un’altra cugina, sempre di 12 anni.ANSA

 

Nel giorno dell’omaggio a Maradona, il Napoli risorge e travolge la Roma, fermando la striscia di 16 gare senza sconfitte degli uomini di Fonseca. Prima il ricordo del fuoriclasse argentino, poi 4 gol di Insigne su punizione (con dedica), Ruiz, Mertens e Politani.

In mezzo e dopo troppo poca Roma. Anche per gli infortuni di Mancini e Veretout e la forma precaria di Dzeko e Pellegrini reduci dal Covid. In classifica, gli azzurri salgono a 17 punti e raggiungono i giallorossi e la Juventus al quarto posto, -6 dal Milan.ANSA

 

Milan ha battuto la Fiorentina 2-0 in una partita della nona giornata della Serie A.

Milan-Fiorentina

Milan-Fiorentina 2-0 fine pt: 17′ Romagnoli, 27′ Kessie’. La Fiorentina prova a reagire e colpisce anche un palo con Vlahovic.

Milan-Fiorentina 2-0: 27′, Kessie’ realizza il rigore assegnato da per il fallo di Pezzella che ha atterrato Saelemaekers in tackle

Milan-Fiorentina 1-0: al 17′ pt, la palla carambola sul secondo palo, Romagnoli di testa e di controbalzo trafigge Dragowski.

Bologna batte Crotone 1-0 in una gara della nona giornata della serie A.

Bologna-Crotone 1-0 fine pt: 45′ (+2) Soriano.

I pitagorici sfiorano il vantaggio con Simy, ma vengono puniti alla fine del pt.

BOL- Bologna-Crotone 1-0: 45′ (+2), mischione nell’area del Crotone, Sansone di testa, miracolo di Cordaz e tap-in vincente di Soriano.ANSA

 

Cagliari e Spezia hanno pareggiato 2-2 nel posticipo della nona giornata della Serie A.

Cagliari-Spezia 2-2 finale: Gyasi 35′ pt, Joao Pedro 7′ st, Pavoletti 13′ st, Nzola 49′ st (r). Ripresa vivace, molte le occasioni

Cagliari-Spezia 2-2: 49′ st, Nzola spiazza Cragno e insacca dal dischetto.

Rigore concesso per fallo di Klavan ai danni di Piccoli.

Cagliari-Spezia 2-1: al 13′ st azione splendida Ounas-Zappa, palla sul primo palo per Pavoletti che di tacco al volo raddoppia.

Cagliari-Spezia 1-1: al 7′ st Joao Pedro e’ un fulmine in area, si avventa dopo una deviazione e infila Provedel con un diagonale

Cagliari-Spezia 0-1 fine pt: Gyasi al 35′. Predominio ligure, i sardi faticano a reagire. Occasioni: Ounas, Farias 2, Walukiewicz.

Cagliari-Spezia 0-1: al 35′ pt azione travolgente di Simone Bastoni sulla sinistra, mette in area per Gyasi che insacca di prima.ANSA

 

L’Udinese ha battuto la Lazio 3-1 nell’anticipo dell’ora di pranzo della nona giornata della Serie A.

La cronaca della partita:

1-3: al 27′ st, Immobile realizza il rigore assegnato da Aureliano per il fallo di Musso ai danni di Immobile.

0-3: al 26′ st, De Paul scodella in area, la palla finisce a Forestieri che controlla e calcia forte sul primo palo

Fine pt: 18′ Arslan, 45’+3 Pussetto. Una Udinese di carattere contro una Lazio lenta nella manovra e nelle idee.

0-2: al 45′ (+3) pt, Pereyra avanza con fraseggio per Pussetto che si trova tutto solo Strakosha, e non sbaglia

0-1: al 18′ pt, Forestieri per Arslan che scarica un diagonale.

La leggera deviazione di Acerbi beffa Strakosha ANSA

 

Covid, ecografia polmonare meglio del tampone per scovarlo. E che facciamo, i drive in coi raggi X?
Una ecografia polmonare è meglio del tampone per trovare il Covid. Lo dice uno studio dell’ospedale Molinette di Torino. Partendo dal presupposto che sia vero, si pone un altro problema. Il tampone sarà meno preciso ma è sicuramente più pratico.

Ve lo immaginate un drive-in per le radiografie? Auto scannerizzate ai raggi X. Molto affascinante, ma poco praticabile. Scherzi a parte, se si pensasse di sostituire il sistema diagnostico, si tratterebbe comunque di una soluzione poco agevole. Con ulteriore ingolfamento di laboratori analisi e strutture ospedaliere.

Covid, ecografia polmonare meglio del tampone: lo studio
Anche una semplice ecografia del polmone è in grado di diagnosticare la polmonite da Covid-19 già in pronto soccorso. Lo rivela uno studio dell’ospedale Molinette di Torino, condotto tra marzo e aprile, durante la prima ondata dell’epidemia. Lo studio è stato pubblicato da poco sulla rivista scientifica internazionale Annals of Emergency Medicine.

“Il pronto soccorso è la porta d’ingresso di un ospedale – spiega il professor Enrico Lupia, direttore della Medicina d’Urgenza delle Molinette – ricoverare un paziente ignorandone la positività vorrebbe dire rischiare di aumentare il contagio”. All’interno dell’ospedale come all’esterno.

Ecco perché è importante una rapida e corretta identificazione dei pazienti col virus e in alcuni casi l’ecografia si dimostra più efficace del tampone. Anche per una più rapida applicazione delle misure di isolamento tra i contatti stretti.

Le differenze tra ecografia e tampone
Lo studio ha preso in considerazione 228 pazienti con sintomi riconducibili al Coronavirus, 107 dei quali diagnosticati come affetti da polmonite da Covid-19 in seguito alla positività del tampone naso-faringeo. L’ecografia polmonare, eseguita insieme alla visita medica, ha identificato correttamente altri 21 casi di polmonite da Covid-19 – ovvero quasi il 20% – tra quanti erano stati erroneamente catalogati come negativi in base al risultato del primo tampone.

“Lo studio conferma – spiega il professor Lupia – la percezione dell’utilità diffusa dell’ecografia polmonare“, comunemente utilizzata per il monitoraggio della gravidanza, o per lo studio dell’addome e del cuore, meno per le malattie polmonari. E ne rafforza quindi l’utilizzo, già consigliato dalle linee guida di molti ospedali.

Ecografia polmonare, un aiuto per la terza ondata?
L’esame rappresenta dunque un valido aiuto nel contrasto alla pandemia, tanto più se condotto – come nello studio delle Molinette – con ecografi portatili facili da utilizzare e maneggevoli, collegabili direttamente con uno smartphone e impiegabili anche al domicilio dei pazienti.

“Temiamo molto una terza ondata, siamo preoccupati – dice il professor Lupia – Rispetto a inizio novembre la pressione sul nostro pronto soccorso, come sugli altri, è calata, anche se è rimasto un afflusso importante di pazienti Covid e non solo. Il sistema ospedaliero è ancora in affanno e per questo occorre rispettare le norme di sicurezza che ormai conoscono tutti. Soprattutto ora che si avvicina il Natale, non bisogna abbassare la guardia – conclude – Non dimentichiamo quanto abbiamo passato…”. (Fonte Ansa)

 

Maradona, la calciatrice che non osserva il minuto di silenzio: “Un violentatore””.
Non ha osservato il minuto di silenzio per Diego Armando Maradona. Paula Dapena, calciatrice del Viajes Interrias FF, non ha osservato il minuto di silenzio nel prepartita della sfida contro il Deportivo La Coruna.

“Già prima di entrare in campo, avevo comunicato alle mie compagne come mi sarei comportata – ha dichiarato la calciatrice ai microfoni di Marca -.

La data della morte di Maradona coincide con quella della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne: non mi sembra che sia stato osservato un minuto di silenzio per tutte le vittime di queste violenze.

Se non meritano un minuto di silenzio loro, allora io non sono disposta a osservarlo per ricordare un violentatore”.

E ancora: “Per essere un grande calciatore, prima che di grandi qualità tecniche – che a lui non mancavano di certo – devi essere una brava persona e avere dei valori e dei principi sani”.

Maradona: indagato il medico personale, l’ipotesi è di omicidio colposo
La Giustizia argentina ha avviato un’indagine su Leopoldo Luque, medico personale di Diego Armando Maradona, ordinando la perquisizione dell’abitazione e dell’ambulatorio del dottore. Lo scrive La Nacion, citando fonti informate, sottolineando che l’ipotesi è quella di omicidio colposo, con il sospetto che al campione non siano state fornite cure adeguate, e che Luque è il primo indagato.

Secondo le fonti del quotidiano “in virtù delle prove che si stanno accumulando è stata decisa la perquisizione.

Se verranno confermate le irregolarità nel ricovero domestico di Maradona, si potrebbe configurare il reato di omicidio colposo”.

Le perquisizioni sono state ordinate dal procuratore di Benavidez Laura Capra e dai giudici e dai procuratori aggiunti di San Isidro, Patricio Ferrari e Cosme Irribaren. (Fonti: Gianluca Di Marzio, Ansa)

 

Zlatan Ibrahimovic attacca FIFA ’21 poiché EA Sport “usa il suo nome e la sua faccia senza permesso”. Il videogioco avrebbe dunque usato l’identità del calciatore senza il suo consenso.
Ibrahimovic , 39 anni, su Twitter ha scritto:

“Chi ha dato a Fifa EA Sport il permesso di usare il mio nome e la mia faccia? La FifPro? Non sapevo di essere un membro e se lo sono, mi hanno inserito con qualche strana manovra e senza il mio consenso esplicito.

“Non ho mai dato il permesso alla Fifa o alla FifPro di fare soldi usandomi. Qualcuno sta facendo i soldi col mio nome e la mia faccia senza nessun tipo di accordo in questi anni. E’ tempo di investigare”.

E ha lanciato l’hashtag #timetoinvestigate, immediatamente ripreso da Gareth Bale, calciatore gallese del Tottenham, che sul social ha commentato:”Interessante. Cos’è FifPro?”. (Fonte: Sun)

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.