Fra cronaca e calcio

Si parla di Alex Meret sull’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, che ancora una volta mette in discussione la permanenza al Napoli del giovane portiere.

La rosea parla dei dubbi dell’estremo difensore, tra restare al Napoli (col rischio di non essere titolare) oppure optare per una nuova esperienza. Secondo il quotidiano su Meret, oltre all’interesse già registrato del Milan, ci sarebbe da segnalare anche quello dell’Inter che pensa al classe 97’ per il dopo Handanovic.-tuttonapoli.net-

 

(di Arturo Minervini) – “Quando qualcuno è felice a Napoli, paga due caffè: uno per sè stesso, ed uno per qualcun altro. E’ come offrire un caffè al resto del mondo”. Firmato Luciano De Crescenzo, che raccontava mirabilmente l’amabile tradizione tutta napoletana di dare all’umanità per il puro gusto di farlo. Senza conoscere il destinatario, senza attendersi ringraziamenti. Caffè sospesi, come questo tempo frazionato dentro una quarantena che ha bloccato il mondo ed inevitabilmente anche il pallone.

In questo lungo periodo di riflessione si infilano anche i dubbi di Dries Mertens e, soprattutto, le tentazioni per un calciatore che tecnicamente andrò in scadenza il 30 giugno, al netto delle possibili proroghe in caso di ritorno in campo. In molti bussano alla porta del belga, qualcuno anche da Milano dove c’è un Romelu Lukaku che spinge per ritrovare il compagno di nazionale.

Un contratto sospeso. Sembrava tutto fatto, Aurelio De Laurentiis e Mertens si erano seduti ad un tavolo ed avevano fatto tutto quello che andava fatto. Si erano riscoperti incredibilmente vicini, ad un passo dal dirsi un sì che andava macchiato solo con l’inchiostro. Poi la pausa, le convinzioni che cambiano, le paure che avanzano da ambo le parti. Tutti in attesa, aspettando di entrare in quel bar e chiedere se magari qualcuno ha lasciato un contratto sospeso da firmare. -tuttonapoli.net-

 

L’Inter resta molto interessata alla situazione di Dries Mertens. Con il belga in scadenza di contratto, secondo l’edizione di Tuttosport, i nerazzurri stanno effettuando un grande pressing per strapparlo al Napoli ed inserirlo nella rosa dove prenderebbe il posto del bocciato Alexis Sanchez.

Secondo il quotidiano il club nerazzurro avrebbe messo sul piatto un contratto da due anni con opzione per il terzo, con un ingaggio da 5 milioni più bonus per convincere il belga. Il Napoli aveva offerto circa 4,5 milioni con un bonus alla firma-tuttonapoli.net-

 

Ieri 64 positivi su 2401 tamponi per una percentuale del 2,66. Cala quindi il dato rispetto al 4,5% di giovedì nonostante l’alto numero di tamponi effettuato.

L’ultima volta che si è superato il 10% è stata il 2 aprile, con il 12% di positivi ai tamponi, poi il trend è calato e si è assestato ben al di sotto di quella soglia. Ecco il trend degli ultimi giorni:

1 aprile 13%

2 aprile 12%

3 aprile 6,5%

4 aprile 8%

5 aprile 7,5%

6 aprile 7,1%

7 aprile 5,9%

8 aprile 4%

9 aprile 4,7%

10 aprile 3,6%

11 aprile 5,2%

12 aprile 4,9%

13 aprile 7,4%

14 aprile 2,6%

15 aprile 4,5%

16 aprile 2,6% tuttonapoli.net-

 

Il Corriere dello Sport oggi racconta il chiarimento avvenuto ieri tra il presidente del CONI Giovanni Malagò e quello della FIGC Gabriele Gravina, che non ha preso bene le parole del primo circa il comportamento del calcio nei confronti dell’emergenza Coronavirus. Una telefonata di buon mattino che non ha cambiato lo stato dei fatti: il dissenso resta totale. Gravina non ha gradito le accuse al suo operato e lo ha espresso nei venti minuti di colloquio, arrivando a sostenere che quelle censure suonano come un atto di sfiducia da chi ‘non è più sintonia con lo sport’. E nei passaggi più accessi sarebbe anche arrivata la domanda clou ‘ma tu saresti riuscito a mettere d’accordo chi punta allo scudetto con chi teme di retrocedere? Il riferimento era da una parte a Lotito e dall’altra a Cairo e Cellino, i più esposti nella campagna contro la ripresa. Senza contare che chiudere anzitempo il torneo significherebbe rinunciare a trecento milioni di euro. Chi non comprende questo, avrebbe rinfacciato Gravina a Malagò, non fa gli interessi del calcio. La strategia della FIGC continuerà a ruotare attorno a tre punti fermi. Primo: quando il governo riapre il Paese, il calcio riparte. Secondo: si riparte insieme con le altre federazioni europee. Terzo: i campionati si portano a termine, anche se si trattasse di giocarli in autunno.-tuttonapoli.net-

 

Il presidente dell’ISS, Silvio Brusaferro, ha parlato oggi della ipotesi di allentare le restrizioni per i bambini nei prossimi giorni: “Abbiamo raggiunto un obiettivo importante che è quello di tenere ‘R’ sotto 1. Dobbiamo muoverci con grande cautela e declinare la necessità dell’attività fisica dei bambini in modo tale che il rischio sia comunque ridotto al minimo. Nella struttura familiare italiana i nonni hanno un ruolo importante e si rischia un cortocircuito che può diventare un boomerang. Dobbiamo stare molto attenti”.-tuttonapoli.net-

 

n una diretta Instagram con Thierry Henry – e sponsorizzato da Puma – Mario Balotelli ha parlato della situazione in Italia. “Mi sto allenando, onestamente non è semplice. Spero che tutto questo finisca presto. Adesso sembra che stia migliorando, un poco, forse alla fine del mese potremo uscire, ma io dubito. Se le persone dovessero tornare fuori, allora ci saranno nuovi contagi. Non lo so, sembra non ci sia una fine”.

Qual è la migliore lega dove hai giocato? “In Premier League, sicuramente. Il calcio è fantastico, i fan anche. Ci sono paparazzi, giornalisti, ma il modo in cui le persone dicono ciao… non è pazzo. Ho auvto problemi di cibo, di guida, ma è sicuramente il migliore”.-tuttonapoli.net-

 

ROMA – Fase 2, ressa e rissa all’uscita. Si potrebbe dire: caos. Ma sarebbe troppo semplice e ingeneroso verso quello che il sistema Italia sta organizzando per l’uscita dalla Fase 1 del contagio, non è semplice caos, il caos si produce indipendentemente dalla volontà, per questo si chiama caos.

Al contrario, la ressa e la rissa all’uscita sono volute, organizzate. Portare l’Italia alla Fase 2 sembra impresa pari a quella di portare a casa dell’acqua tenendola in una busta di plastica con tanti buchi, semplicemente…non si tiene.

L’altro giorno il Governatore della Lombardia Fontana, annunciando “La via lombarda alla libertà”, non escludeva la riapertura delle scuole. Era in fase sponsorizzazione di se stesso e quindi non voleva apparire di braccino corto. Ieri la ministra Azzolina ha chiarito l’ovvio: le scuole In Italia non riaprono a maggio.

Ma Lombardia, Veneto, Piemonte e Friuli sono sempre e del tutto Italia? E’ in atto da quando è cominciata l’epidemia una studiata e voluta secessione sanitar-leghista. Guidata dalla Regione Lombardia.

Sempre la Regione Lombardia ha esaltato non solo il far da sé ma soprattutto il fare contro e a dispetto di quel che fa il governo nazionale. Fontana e Gallera hanno attribuito a Roma, alla Protezione Civile, comunque agli altri sbagli, ritardi e incapacità varie.

Esaltando invece se stessi, la propria organizzazione, la propria iper autonomia. Ci facciamo il nostro ospedale, il nostro tampone, la nostra mascherina, i nostri test sierologici, la nostra app…E ora il nostro calendario per la Fase 2.

Il bilancio del far da sé della Regione Lombardia è impietoso in termini di contagiati e morti. Peggio che impietoso in termini di ordini e disposizioni impartiti alle Rsa. Le voci sicuramente all’attivo sono quelle che riguardano la quantità di propaganda.

E propaganda massima è quella di schierare le quattro Regioni a trazione leghista in una sorta di secessione sanitaria. Lombardia, Veneto, Piemonte e Friuli vanno a caccia di consenso alzando la bandiera del riapriamo subito, al più presto, e se del caso riapriamo da soli.

La riapertura di fabbriche e uffici e case non su tutto il territorio nazionale sarebbe un atto di ostilità di Regioni verso Regioni.

La responsabilità di considerare il contagio tale da poterci convivere non può che essere nazionale, non può essere una Regione o l’altra a dire: per me quel che è calato basta, il resto son fatti vostri. Non può essere una Regione a dire: nelle mie fabbriche e uffici c’è la sicurezza, lo garantisco io.

Non può essere ma è: si fa politica, propaganda. L’unica cosa che il ceto politico tutto sappia fare, l’unica cosa che fa, anche in tempi di coronavirus.

Propaganda e spalle coperte, mai prendere una decisione senza coperture: task force a spiovere, che generano tavoli, che sono commissioni…il governo Conte e la politica che lo appoggia cerca di salvare la capra della protezione dal virus e i cavoli della sopravvivenza economica.

La formula magica per salvare capra e cavoli non c’é e il governo e la politica restano ipnotizzati da questa assenza.

Quindi ressa e rissa all’uscita. Il Bingo delle date: Patuanelli ministro ne lancia un’altra, il 22 di aprile per la moda, per la moda e l’auto? Scuola no, non se ne parla, sarebbe il libera tutti.

Una ministra vuole riaprire i parchi ai bambini, ma non ai nonni. Cerca quindi volontari che guardino parchi e bambini. Con tutta evidenza comizia e non progetta.

Under 18, giunge, si affaccia ipotesi che all’uscita saranno tenuti a guinzaglio: niente assembramenti e grupponi. Chi controllerà e reprimerà l’esuberanza under 18? Chiacchiere, purtroppo loro in libertà. Comunque si trasvola da anziani in casa sine die al guinzaglio per under 18. Ognuno si inventa la sua, nulla è vero e nulla è falso.

Ogni Regione, Comune, ogni mini Repubblica si sporge a salutare con la manina nel grande video del coronavirus. E non solo ogni Regione, Comune, ministro, capo partito…Anche ogni ramo e settore d’industria e di impresa, ogni categoria, ogni associazione.

Tutti, proprio tutti, hanno segnalato al governo che la loro attività è speciale, diversa, fondamentale per la Nazione, il Pil, e quindi va trattata meglio e prima di ogni altra attività. Tutti , tutta Italia, di Palazzo e di popolo, di ogni Palazzo e di ogni popolo, partecipa alla rissa e si affolla in ressa all’uscita.-blitzquotidiano.it-

 

ROMA – Il Veneto si prepara a riaprire le attività non essenziali dopo il lockdown per l’emergenza coronavirus e il governatore Luca Zaia spiega che dal 4 maggio tutto dovrebbe essere pronto per riaprire, forse anche prima. Le parole di Zaia arrivano dal commento delle dichiarazioni di Attilio Fontana, governatore della Lombardia, che il 15 aprile annuncia le mosse da seguire per la riapertura della Regione.

Nel corso della conferenza stampa nella sede della Protezione civile di Marghera, ha dichiarato: “Io immagino che dal 4 maggio dovremmo essere tutti pronti con dispositivi e regole negoziate con parti sociali e datori di lavoro per aprire. A me risulta che questo lavoro lo si stia già facendo a livello nazionale. Anzi, non escluso che alcune attività potrebbero essere messe in griglia di partenza anche un po’ prima, ma immagino che la dead line sarà il 4 maggio”.

Zaia ha poi proseguito: “La valutazione del presidente Fontana è legittima alla luce di una serie di provvedimenti. Al di là delle nostre posizioni ci sono poi ad ombrello le dotazioni di minima che verranno stabilite a livello nazionale e da lì potremmo solo migliorare ulteriormente le misure a tutela della salute aggiungendo nuove misure. Il vero tema è decidere se chiudere tutto e morire in attesa che il virus se ne vada o aprire e convivere perché oltre ad un certo limite non è più sostenibile”. (Fonte: AGI)

 

ROMA – Fermato dalla polizia locale, siamo ad Arborio, provincia di Vercelli, un sacerdote ha tirato fuori la giustificazione delle giustificazioni: “Scusate, devo andare a fare un esorcismo”.

Il sacerdote ha anche mostrato un’autocertificazione corredata da una bolla firmata dall’arcivescovo di Vercelli Marco Arnolfo.

“L’autocertificazione che il sacerdote ha presentato – spiega il comandate della polizia locale Pierangelo Daglia – era inoppugnabile, corredata dalle credenziali firmate dall’arcivescovo. E’ stato quindi lasciato passare senza la verbalizzazione della contravvenzione”.

Inoppugnabile? Un esorcismo? In Italia? Nel 2020? Siamo sicuri? E’ questa cosa qui quella che noi definiamo quarantena?

Esorcista multa no. Rider multa… sì.

La multa record al rider.
Un rider, a Torino, invece si è beccato una multa record: 4mila euro tondi tondi.

“Se mi toccherà pagare – dice ora il rider – probabilmente non riuscirò a recuperare la somma neanche con un anno di lavoro”.

Ma cosa è successo?

Il rider è stato multato per la violazione delle restrizioni previste sul coronavirus.

“Abito a Carignano – spiega – e per effettuare le consegne devo spostarmi a Torino, così sono partito in auto (i fattorini possono spostarsi anche con lo scooter e la macchina, non solo in bici) verso Torino Nord e ho effettuato la prima consegna in corso Novara”.

“Solitamente – racconta – quando completo il primo ordine della giornata, mi sposto assieme ad altri colleghi verso il centro, perché essendo pagati a cottimo siamo costretti a cercare dei punti strategici per velocizzare le richieste di ritiro e consegna. Però in piazza Derna sono stato fermato da alcuni vigili in moto”.

A quel punto, spiega, “ho semplicemente raccontato la verità mostrando il contenitore di Glovo, l’azienda per cui lavoro, e giustificando il mio spostamento per motivi lavorativi, ma non hanno voluto sentire ragioni”.

Ad un certo punto la polizia municipale ha chiesto una dimostrazione dell’ordine evaso: “Ma io non potevo mostrargliela – continua – perché una volta consegnato il pacco si cancellano automaticamente i dati del cliente per questione di privacy”.

Allora è scattata la multa-record:

“Hanno contestato il fatto che ero fuori dal Comune di residenza, su un mezzo privato e senza un apparente motivo”.

Ora il rider farà ricorso.

“Spero che vada tutto bene anche perché purtroppo, come al solito, dall’azienda non ho ricevuto nessun tipo di sostegno pratico e me la dovrà cavare con le mie sole forze”. (Fonte: La Stampa).

 

ROMA – Un incendio è avvenuto ieri sera, quindi giovedì 16 aprile, nel cimitero di San Nicandro Garganico, Foggia.

Nell’incendio alcune bare sono andate distrutte.

A raccontare la storia è Foggia Today.

“I feretri, completamente distrutti dalle fiamme – racconta Foggia Today – erano accatastati in un’area isolata dal resto delle cappelle e pronti per essere smaltiti come rifiuti da stumulazione.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri del posto che indagano sull’accaduto, i vigili del fuoco e l’Avers e il sindaco Ciavarella., Che come riportato dal quotidiano locale di informazione in line Sannicandro.org, questa mattina presenterà denuncia contro ignoti”. (Fonte: Foggia Today).

Coronavirus, in provincia di Cremona un’altra famiglia annientata: morti 4 fratelli
Un’altra famiglia distrutta dal coronavirus in Lombardia. E’ la famiglia Bigaroli: quattro fratelli uccisi dal Covid-19, una sola sorella sopravvissuta.

Qui il coronavirus si è portato via nel giro di tre settimane Giovanni Battista, 80 anni, i gemelli Battista e Alberto, 75 anni, e Natale, 78 anni, i primi tre residenti a Cremosano, Natale a Crema.

Adesso della famiglia Bigaroli resta solo Agnese, la più anziana della famiglia, che abita a Trescore Cremasco, sopravvissuta anche ad una sorella, morta ancora piuttosto giovane anni fa.

“Una tragedia – il commento del sindaco di Cremosano, Raffaele Perrino – fra le peggiori da quando è scoppiata l’epidemia, che ci lascia sgomenti”. (Fonte: La Provincia di Cremona).

 

 

ROMA – Intervistato da I Lunatici, Al Bano ha rivelato di aver tentato di alleviare la fatica del personale sanitario del policlinico di Bari, recandosi nell’hotel dove i medici e gli infermieri stanno trascorrendo la quarantena: “Cantavo dietro alle finestre, loro vedevano me ma io non vedevo loro. Io cantavo e loro rispondevano alle mie battute. È stato veramente toccante”.

Proprio a causa del coronavirus, Al Bano, spiega di aver perso un amico:

“Ho perso un amico, Mariano. È andato in clinica per vedere come stava la sua prostata, si è beccato questo virus e ci ha lasciato la vita”.

Fu proprio Mariano, racconta Al Bano, a consigliargli di sposare Romina:

“Romina mi disse che era incinta, ho detto e adesso che facciamo? Lui rispose che avremmo dovuto sposarci. Lui era il mio Virgilio. In quel periodo lavoravo in una catena di montaggio, poi è arrivato il periodo della cassa integrazione e i giorni me li spendevo tutti in musica. Il clan Celentano mi fece un contratto perché interessava la mia voce. E Mariano fu di una disponibilità indimenticabile. È sempre rimasto così, umano, gentile. Perderlo è stato un grande dolore. Poi non puoi restare indifferente quando vedi i camion dei militari che trasportavano persone morte aggredite dal morbo. Non puoi restare indifferente”. (Fonte: I Lunatici).

 

ROMA – Insomma: quando ripartirà il calcio? O almeno: quando ripartirà la Champions League?

La prossima settimana si riunirà il Comitato Esecutivo dell’Uefa per provare a salvare le coppe europee. Provare a salvare. Anche se, a dir la verità, poco può il Comitato Esecutivo dell’Uefa contro il coronavirus.

Ogni soluzione, al momento, sembra avere poco senso. Che senso ha stabilire una data ora se poi questa data verrà spostata tra una settimana o due?

Ma comunque l’Uefa ha deciso di provarci.

Qualche data sparsa.

Gli Europei, questo è noto, sono stati spostati di un anno anche per cercare di provare a far finire i campionati nazionali.

L’ipotesi è quella di giocare le coppe europee ad agosto. C’è anche qualche ipotesi di data:

mercoledì 26 agosto, a Danzica (Polonia), la finale di Europa League e sabato 29 agosto, a Istanbul (Turchia), quella della Champions.

In Champions, ricordiamo, l’Atalanta è già qualificata ai quarti, mentre la Juventus deve ancora disputare il ritorno degli ottavi contro il Lione (1-0 per i francesi all’andata) così come il Napoli contro il Barcellona (1-1 al San Paolo).

Ora non resta che aspettare. Aspettare le prossime date e le prossime ipotesi che, questo è quasi sicuro, cambieranno col corso del tempo. (Fonte: La Stampa).

 

 

NYON – Il coronavirus ha rivoluzionato anche il calendario delle coppe europee.

La Uefa ha un’unica certezza, quella di terminare Champions e Europa League a tutti i costi.

A breve verranno selezionate le migliori otto squadre di entrambe le competizioni, si arriva nella fase finale della stagione, quella più appetibile in ottica diritti tv.

Quarti, semifinali e finale sono eventi seguitissimi in tutta Europa, la Uefa non ha alcuna intenzione di fermarsi nel momento clou della stagione ma deve organizzarsi senza mettere a repentaglio la salute dei componenti delle varie squadre che sono ancora in corsa.

Sono spettatrici interessate ben cinque società italiane. Parliamo di Juventus, Napoli e Atalanta per la Champions League e di Roma e Inter per l’Europa League.

Il piano della Uefa è quello di concludere le partite che restano degli ottavi di finale di entrambe le competizioni subito dopo la fine dei campionati nazionali.

Una volta selezionate queste squadre, si procederà a gare ad eliminazione diretta che verranno disputate a porte chiuse. Tutto questo accelererà il termine della stagione europea.

Secondo il piano della Uefa, le finali dovrebbero disputarsi a fine agosto.

La finale di Europa League dovrebbe disputarsi a Danzica, in Polonia, il 26 agosto, mentre quella di Champions League dovrebbe disputarsi a Istanbul, in Turchia, il 29 agosto.

Le sedi delle finali non sono state spostate perché Polonia e Turchia sono state tra le Nazioni meno colpite dal coronavirus.-blitzquotidiano.it-

 

LONDRA (INGHILTERRA) – José Mourinho e John Terry hanno scritto pagine indelebili nella storia del Chelsea.

Insieme hanno vinto ben dieci trofei (tre Premier League, una Fa Cup, quattro coppe di lega e due Community Shield).

Il tecnico portoghese e l’ex bandiera del Chelsea sono andati sempre d’amore e d’accordo ma c’è stata una volta in cui lo Special One si è letteralmente infuriato con JT.

A raccontarlo è lo stesso Terry attraverso una diretta con i suoi fan di Instagram.

“Questo aneddoto riguarda quel precampionato dove il Chelsea aveva appena acquistato Fabregas e Diego Costa.

Con due calciatori di questo calibro, non potevamo sbagliare nulla nelle partitelle di allenamento o ci avrebbero castigato subito.

Invece in una di queste partitelle, io e Cahill stavamo giocando davvero male. Soprattutto in fase d’impostazione.

Mourinho voleva difensori che sapevano fare il loro mestiere in marcatura ma che fossero anche capaci di impostare il gioco da dietro.

In fase di marcatura, non avevamo commesso gravi errori ma in fase d’impostazione stavamo sbagliando veramente tutto.

Così Mourinho ha interrotto il gioco per rimproverarci: “Dovete smetterla di regalare palla agli avversari. Se continuate, vi cedo e con cento milioni compro altri due difensori”.

In realtà Mourinho ci stimava molto, lo fece solamente per spronarci e fece bene perché da lì in avanti diventammo una coppia difensiva insuperabile” (fonte football.london).

 

Giuseppe Riso parla a Marte Sport Live: “Petagna? Andrea ha grande rispetto del presidente della Spal che ha puntato tutto su di lui. Adesso sta pensando alla salvezza. E’ stato travolto dall’affetto dai tifosi del Napoli e aspetta con trepidazione. Vuole indossare quella maglia e immagina questo momento. Poi dovrà conquistarsi il suo ruolo. Petagna è unico nelle sue caratteristiche: è molto forte fisicamente, ma è tecnico. E’ mancino e sa far giocare bene la squadra. Può rappresentare un’arma in più a disposizione di Gattuso. Pessina al Napoli? Giuntoli lavora sempre. E’ un ragazzo che si è messo in luce e Cristiano è veloce nel muoversi su certi profili. Ha gli occhi su Pessina, poi vedremo cosa succederà. E’ un giocatore dell’Atalanta ancora”.-radiomarte-

 

Alfonso De Nicola parla a Marte Sport Live: “I criteri per la ripresa sono molto rigorosi. Bisogna fare i tamponi e avere un centro per le analisi. Il Napoli riuscirà sicuramente ad organizzarsi, non so se ci sarà un contatto con Pineta Grande come era ai miei tempi. Il protocollo mi convince, meno la tempistica. Nei primi giorni di ritiro bisogna fare delle indagini o forse anche prima. Parlo non soltanto dei calciatori, ma tutta la galassia che ruota attorno ai calciatori. In un albergo, ad esempio, andrebbe controllato il personale che entra a contatto con i giocatori. Bisogna evitare promiscuità. Credo che la struttura del Napoli sia adeguata. Mertens? Può dare ancora tanto al Napoli, ha un bel motore e può giocare tantissimo. Deve soltanto mantenersi bene fisicamente”.-radiomarte-

 

Dario Canovi parla a Marte Sport Live: “Bisogna analizzare tutti i problemi nel suo complesso senza considerare il calcio un contesto avulso dall’emergenza italiana. Rimpiango una figura come Sergio Campana che avrebbe saputo uniformare il giudizio e il comportamento di tutti i suoi associati. Bisognerà vedere cosa accadrà ancora sul mercato. Non conosciamo ancora le date e sono curioso di capire le decisioni delle Federazioni sulla durata e sui tempi delle trattative. Ho l’impressione che andremo incontro a stagioni abbastanza anomale. La durata del calciomercato potrebbe dilatarsi”.-radiomarte-

 

Le persone che hanno contratto il coronavirus in Campania, secondo il dato fornito dall’Unità di Crisi Regionale ieri alle 22, sono 3.951. i tamponi praticati sono stati 2.401 e 64 sono risultati positivi. Ieri, intanto, è cominciata la distribuzione di 500mila mascherine acquistate dalla Regione Campania. Questo primo blocco andrà soprattutto alle fasce deboli, partendo dall’esenzione ticket, alle persone anziane, e a quelle che hanno terminato la quarantena. Dalla settimana prossima poi, le mascherine saranno distribuite a tutte le 1.800 farmacie della Campania e, progressivamente, ai medici di base e alle famiglie, prima di renderne obbligatorio l’uso per tutti, in vista dell’imminente Fase 2.-radiomarte-

 

Una pattuglia della Polizia ha fermato stamattina a Napoli una ragazza minorenne. Gli agenti, in servizio a piazza Europa, al Vomero, hanno intimato l’alt alla ragazzina mentre stava facendo un giro in biciletta e l’hanno multata per aver disatteso la normativa sul contagio da COVID 19.-radiomarte-

 

Rubava ghiaia in un cantiere edile di una struttura pubblica invece di stare a casa in smarworking. Per questo motivo i Carabinieri di Battipaglia, in provincia di Salerno, hanno tratto in arresto un dipendente comunale di Bellizzi, accusato di furto con scasso, truffa aggravata e violazione delle norme di contenimento del coronavirus. Proprio per non aver rispettato le norme anticontagio, l’uomo dovrà pagare anche una multa.-radiomarte-

 

Due ordinanze di custodia, su richiesta della Direzione Distrettuale Aantimafia di Napoli, sono state notificate ai fratelli Domenico e Giuseppe Lorusso. I due sarebbero accusati dell’omicidio di Espedito Ussorio, ucciso nel 1989 in via Janfolla, a Miano, e ritenuto dagli inquirenti affiliato alla Nco di Raffaele Cutolo. Le indagini hanno fatto luce sulla guerra di camorra tra il cartello della cosiddetta “Alleanza di Secondigliano”, che comprendeva i clan Lorusso e Licciardi, e la “Nuova Camorra Organizzata” di Raffaele Cutolo.-radiomarte-

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.