IL DOPO UDINESE-NAPOLI

27/11/2017 – Maurizio Sarri come sempre sorprende. Non è stato il miglior Napoli stagionale quello che ha vinto a Udine. Ma a lui è piaciuto. E spiega perché. “Non avevamo scorie di testa, dopo l’impegno profuso in coppa, abbiamo fatto una partita di grande attenzione, abbiamo tirato con minore qualità del solito, ma per livello di attenzione e concentrazione è stata una delle nostre prove migliori. Siamo mancati in qualità, ma era difficile, perché il terreno qui non è all’altezza della categoria, il campo ci ha tolto un tocco ad ogni giocata. L’Udinese così ci ha tirato dentro a una partita “sporca”, per cui mi spiace che non ci sia stata questa qualità. Ma sono contento dell’attenzione che abbiamo avuto nelle fasi di gioco. In altri anni, partite così ci avrebbero messo in difficoltà”.

La nota migliore arriva dai giocatori meno utilizzati: “Di Maggio ne abbiamo parlato, ha fatto due partite ravvicinate entrambe su ottimi livelli. Per uno chiamato in causa raramente negli ultimi tempi è un segnale fortissimo, ci conforta dal punto di vista tecnico e umano, sappiamo di poter contare su di lui. Chiriches? Anche lui fa molto bene, quando viene chiamato in causa dà risposte positive. Un difensore che è così tecnico che a volte rischia anche qualcosa di troppo, è un ragazzo che gioca ad alti livelli”.

“Da agosto non ci alleniamo mai, si gioca e basta. Una considerazione che facciamo spesso nello spogliatoio è che abbiamo qualità tecniche offensive eccellenti, quindi se cresciamo nell’attenzione difensiva possiamo fare nostre anche le partite dove non siamo molto brillanti. Interpreto questa prova come una presa di coscienza della squadra e questo è un passo in avanti enorme. Spetta a noi dimostrare che non si è trattato di un caso, solo confermarsi, avere continuità, ci dirà se siamo cresciuti in questo o no. La Champions? Ti toglie qualcosa è chiaro, perché puoi recuperare fisicamente ma dal punto di vista delle energie mentali e nervose ti spreme. Hai un down naturale da cui è difficile ricaricarsi completamente per una partita di campionato ‘normale’. Non invece da un punto di vista di energia fisica”.

Sarri parla poi dell’Inter: “penso sia una squadra forte, espressione di una società forte, che quest’anno ha un vantaggio non da poco, fanno sette giorni di allenamento tra una partita e l’altra e ti garantisco che è un altro sport. E’ una squadra che ha giocatori fortissimi, è solida, non puoi concederle niente”.

Ora arriva la Juventus: che Napoli la attende? “Fisicamente i numeri sono di altissimo. Stiamo molto bene. Gli aspetti più pericolosi sono il recupero delle energie mentali e nervose. Subire il calo nei giorni successivi e poi ricaricare la partita successiva è un rischio vero, di questi tempi. Ma voglio rassicurare tutti: non c’è questo pericolo quando affronti la Juve, scenderemo in campo consapevoli di quanto i nostri tifosi ci tengano, al di là dell’importanza della partita stessa”.

 

Contavano i tre punti e alla fine sono arrivati: è bastato un gol di Jorginho al Napoli per battere in trasferta l’Udinese 1-0 e riprendersi la vetta della classifica a quota 38 punti. Una vittoria sofferta, arrivata dopo una prestazione opaca di diversi giocatori azzurri e decisa soltanto dal tap-in vincente del centrocampista italo-brasiliano, che pochi istanti prima si era fatto parare un rigore da Scuffet.

Nel primo tempo il 3-5-1-1 messo in campo da Oddo crea non pochi problemi alla squadra azzurra, che infatti fatica a dare fluidità e velocità alla manovra, complice anche qualche errore di troppo in fase di costruzione del gioco. L’Udinese allora prende fiducia e attacca con maggiore insistenza, sfiorando il gol in un paio di occasioni prima con un tiro da fuori di De Paul e poi con Perica e Danilo, che svettano di testa da calcio piazzato ma non trovano la via della rete. Poi al minuto 33′ ecco la svolta della gara, con Di Bello che assegna un calcio di rigore al Napoli per fallo di Angella su Maggio: dal dischetto va lo specialista Jorginho che prima si fa ipnotizzare da Scuffet, ma poi è bravo a ribadire in rete la corta respinta del portiere, portando così il Napoli sull’1-0, risultato che resiste fino al termine della prima frazione.

Le squadre tornano in campo con gli stessi uomini e anche il copione della gara sembra il medesimo del primo tempo, con il Napoli a fare gioco e l’Udinese che invece preferisce attendere l’avversario nella propria metà campo e sfruttare poi le ripartenze. Al minuto 50′ la squadra di Sarri va vicinissima al raddoppio con Mertens che sfrutta l’assist di Insigne ed entra in area di rigore, ma il suo tiro viene murato dall’ottimo intervento di Samir; la stessa azione si ripete qualche minuto dopo nella metà campo azzurra, con Perica che si accentra e prova la conclusione, che termina però debolmente tra le braccia di Reina. Verso la mezz’ora arriva la consueta girandola di cambi, con Oddo e Sarri che provano a dare energie fresche ai propri ragazzi; ci prova prima l’Udinese con un tiro dalla distanza di Barak parato in due tempi da Reina, ma poco dopo è il Napoli a sfiorare il 2-0 con Callejon, ma il suo tiro da ottima posizione è parato ancora da Scuffet. L’ultimo squillo dei friuliani è di Barak con un altro tiro dalla distanza, ma Reina blocca senza problemi poco prima del fischio finale di Di Bello che sancisce la vittoria della squadra di Sarri.

Tre punti fondamentali per il Napoli che sale così a 38 punti in classifica a +2 sull’Inter e addirittura a +7 sulla Juventus, impegnata questa sera nel posticipo casalingo contro il Crotone e prossimo avversario degli azzurri il prossimo venerdì 1 dicembre. Un match molto sentito da tutta la piazza, a cui il Napoli arriva con una certezza: comunque vadano questi due match, sabato mattina la squadra di Sarri avrà almeno un punto di vantaggio su Higuain e compagni.

TELECAPRISPORT

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.