News di cronaca e calcio

9 ordinanze di custodia cautelare sono state eseguite oggi per la devastazione del Pronto Soccorso dell’ospedale dei Pellegrini, a Napoli, avvenuta nella notte tra il 29 febbraio e il primo marzo. I danni alla struttura furono commessi da parenti e conoscenti di Ugo Russo, ragazzino che, nel tentare una rapina ad un carabiniere fuori servizio, fu ferito mortalmente. Tra gli indagati, due minorenni ed uno zio della vittima.-radiomarte-

 

Una bomba è esplosa nella notte in via Ferrara, zona Vasto, a Napoli, davanti ad un panificio. La deflagrazione ha danneggiato anche un’auto parcheggiata poco distante. Ascoltato dai Carabinieri della compagnia Stella, il proprietario del panificio ha detto di non aver mai ricevuto minacce. Si indaga a 360°.-radiomarte-

 

Un’area di circa 6mila metri quadrati è stata scoperta dai militari della Guardia di Finanza di Marcianise che l’hanno sequestrata. Lo spazio, ubicato nella stessa cittadina della provincia di Caserta, era adibito, senza alcuna autorizzazione, a rimessaggio per veicoli commerciali. Le Fiamme Gialle hanno rinvenuto due cisterne con circa 6mila litri di gasolio, di provenienza illecita, ed oltre 800t di rifiuti pericolosi, smaltiti senza rispetto delle norme in materia ambientale. Denunciato il responsabile dell’area alla Procura di S. Maria Capua Vetere per sottrazione al pagamento dell’accisa su prodotti energetici e gestione non autorizzata di rifiuti.-radiomarte-

 

Una donna di 55 anni, di Mugnano, in provincia di Napoli, sarebbe morta per COVID 19. Diciamo sarebbe perché la vittima era già risultata positiva dopo la morte del padre, affetto proprio da Sars Cov 2. Dopo la quarantena la 55enne ha ripetuto due volte il tampone, come prassi, risultando negativa e, quindi guarita. Ricoverata per un malore due giorni fa all’ospedale di Giugliano, la donna è morta. I familiari dicono per un ictus, altri a causa di una leucemia fulminante. Il tampone post mortem ha evidenziato, invece, che la 55enne era nuovamente positiva al coronavirus. Secondo i medici questo potrebbe essere rimasto dormiente e quindi potrebbe essersi riattivato nei giorni precedenti il decesso.-radiomarte-

 

Giorgio Perinetti parla a Marte Sport Live: “Sono un po’ basito di fronte a certi ragionamenti. Il presupposto è quello della salute, è stato studiato un protocollo molto complesso e per la serie A sembra essere attuabile. Abbiamo un problema grandissimo che è la ripresa delle attività nel paese. Il calcio è una grande impresa e porta benifici anche allo Stato. Siamo di fronte ad un bivio, capire se ci sarà il via libera da parte del Governo oppure no. Comunque saremo in piena sicurezza soltanto con il vaccino, quindi bisogna conviverci, altrimenti il nostro calcio rischia di sparire se deve aspettare due anni. Chi adesso può stabilire la data del prossimo campionato? E’ un momento epocale. Per il calcio è il momento di fare delle riflessioni e affrontare situazioni rimaste in sospeso. E’ l’occasione per mettersi al tavolino e superare dei paletti. Questo è il momento ideale”.-radiomarte-

 

 

Nicola Amoruso parla a Marte Sport Live: “Milik è un attaccante importante, sta segnando ma deve ancora mettere minuti nelle gambe per migliorare ancora. Ha avuto due infortuni importanti in carriera. La media tra gol realizzati e minuti giocati è importante. Bernardeschi? Ha grandi qualità, ma mi chiedo come impiegarlo in questo Napoli. Non lo vedo benissimo da attaccante esterno, secondo me potrebbe diventare un centrocampista offensivo. Napoli è uno dei rimpianti della mia carriera, mia moglie è napoletana e quindi sono legato molto alla città”.-radiomarte-

 

Sandro Veronesi, scrittore e tifoso della Juventus, ha parlato a Radio Sportiva di Maurizio Sarri: “Ha detto delle cose, importanti, che a settembre non avrebbe detto. Tutti quelli che odiano la Juventus tutto vogliono fare tranne che scoprire che questo odio è sbagliato. Lui è cresciuto in ambienti particolarmente ostili alla Juventus, poi è arrivato in bianconero e ha scoperto una realtà diversa. Per lui è stato un vulnus tornare a Napoli ed essere fischiato, pensava di essere applaudito e invece è stato fischiato solo perché è alla Juventus. Il mondo è in discesa per quelli che odiano la Juventus, basta ruzzolare ed è tutto confezionato. Sarri ha fatto fatica ad accettare la Juventus, ma sarebbe stata anche una follia rifiutare. Ora, se dovesse vincere a quel punto sarebbe molto difficile per lui tornare indietro”.radiosportiva.it

 

 

Così Sandro Sabatini nel ‘Microfono Aperto’:

Su Lautaro: In generale conosciamo il valore tecnico e tattico ma non sappiamo quanti soldi avranno le società per spendere.

Sulla Serie A se non dovesse ripartire: Non si sa quando, ma il campionato verrà portato a termine.

Su Cellino: Spieghi personalmente quello che gli è successo. E’ un piccolo particolare su cui si basa tutta la vicenda dei tamponi.

Sul Torino: Verdi non ha risposto alle aspettative e il Torino non è stato costruito bene. I risultati si sono visti sul campo. Mazzarri? Aspettiamo la fine della stagione ma al momento vale di più di Longo.

Sul Milan: Nella prossima stagione Rebic ci sarà, Ibra non lo so.

Sui tifosi: Non sopporto la tessera del tifoso, la tracciabilità e tutte le limitazioni di libertà. Sono per una soluzione più alla portata del tifo.

Sulla situazione generale: La ripartenza del campionato è difficile ma come il bar, il ristorante e il negozio, anche il calcio deve ripartire e può dare una bella mano. Senza una cura e un vaccino dobbiamo convivere ma anche vivere. Il calcio è uno splendido collante della vita e della società. Si giocherà a stadi vuoti, ma nelle piazze e in spiaggia ci sarà una tv in cui si guarderanno le partite, come negli anni 60. Ci sarà una ripresa grazie al calcio. Chi parla di campionato falsato? Rispetto a prima, è la vita falsata.

Sui tamponi ai calciatori: Vanno fatti a tutti, compresa la Serie A che comprende un migliaio di persone tra giocatori e staff. Non è che vengono tolti ad altri.

Sulla Lazio: Non la vedo più così favorita per lo scudetto.

Sulle partite senza pubblico: Manca un po’ di agonismo, un po’ di sprint in più, sembra una partita di allenamento.

Su Higuain: Se non torna per i problemi di salute della mamma ok, ma se vuol chiudere il contratto per andar a giocare a Los Angeles non va bene. La Juve farà in modo di farlo tornare magari liberandolo a fine campionato.

Sulle partite di Serie A tutte in Sicilia: Sarebbe bello per Messina, Catania e Palermo, ma magari proponiamolo per una final eight di Coppa Italia. radiosportiva.it

 

Così il giornalista Rai Paolo Paganini ai microfoni di Radio Sportiva per parlare di mercato:

Su Milik: Sapevo di questo interessamento della Juve perché la trattativa con Icardi è più difficoltosa. E’ un profilo di giocatore che piace.

Su Higuain: Per tante ragioni potrebbe finire sulla lista dei partenti. Il prossimo sarà molto più un mercato di scambi e prestiti.

Sui 111 milioni per Lautaro? Marotta fa giustamente muro perché i segnali che arrivano dalla Spagna sono di interessamento, il Barcellona ci punta parecchio.

Su Tonali: Cellino è un grande battitore d’asta. Su di lui c’è il Milan ma anche la Juve, che sta puntando molto sui giovani.

Sul centrocampo della Juve: Rakitic non interessa, Pogba sì con scambio di giocatori. Poi c’è anche Van De Beek.-radiosportiva.it

 

 

Oreste Cinquini, storico dirigente delle nostre squadre di Serie A, così ai microfoni di Radio Sportiva:

Sulla situazione: Sono in casa, sperando che tutto finisca al più presto ma ci vorrà tempo. Ripartenza a fine maggio? Ho delle perplessità, ci sono problematiche abbastanza grosse. Se uno dei giocatori o addetti ai lavori contrae il virus che succede?

Sulla ripartenza: Tutti hanno voglia e desiderio di tornare in campo, ma attenzione, siamo difronte ad un virus sconosciuto e non abbiamo un vaccino. Siamo a 24.000 morti in Italia, anche il calcio subirà un ridimensionamento.

Sul campionato: Persone sugli spalti? Per il 2021 saremmo già ottimisti. Soluzioni per il Campionato? Bisognerebbe pensare a qualche scorciatoia, tipo playoff e playout in una partita secca.

Su Gravina: Non sarà mai il becchino del calcio perché questo è un evento fuori dalla norma e nessuno poteva ipotizzarlo. Bisogna essere molto prudenti perché senza la salute non c’è il calcio.

Sulle serie minori: Bisognerebbe mettersi a un tavolo e parlare tutti insieme nell’interesse del calcio. In B dovrebbero ridurre le squadre, ma in C e D come faranno a ripartire e pagare gli stipendi? -radiosportiva-

 

Arkadiusz Milik ha già l’accordo con la Juventus dal punto di vista economico. Ad annunciarlo è Carlo Alvino, giornalista di Radio Kiss Kiss Napoli, che nel corso della trasmissione ‘Radio Goal’ si è così espresso: “L’accordo è stato trovato qualche settimana fa. Chi ha avuto a che fare con il Napoli conosce la linea comportamentale del club. L’accordo per calciatori sotto contratto col Napoli va trovato prima con la società e poi con il calciatore stesso. Bisogna chiedere al Napoli se c’è disponibilità, trovare l’accordo col club e poi contattare il procuratore. Si andrà al braccio di ferro. Non escludo che il Napoli poi possa rispondere a questo sgarbo mostrando i muscoli”.

NO CONTROPARTITE – “Al Napoli non interessano contropartite tecniche, pretende soltanto cash per strappare il polacco al Napoli. Il Napoli conosce la situazione legata a Milik e s’è già mosso per tempo, facendo i suoi sondaggi. Azmoun è un nome molto accreditato nelle ultime settimane. Il Napoli sa che il matrimonio non continuerà perché Arek vuole andare via. Il club azzurro sicuramente non si farà trovare impreparato”.-tuttonapoli.net-

 

La serie A dovrebbe riprendere gli allenamenti il 4 maggio e la stagione italiana ripartire con le semifinali di ritorno di Coppa Italia Juventus-Milan e Napoli-Inter il 27-28 maggio. Questa l’idea del calcio per ripartire, con l’edizione odierna del Corriere della Sera che prova a stilare una prima bozza di calendario: “Nel weekend del 31 maggio la serie A potrebbe giocare la 27ª giornata. Ci sono vari scenari per le coppe internazionali”.

Resta da capire come verranno gestire Champions ed Europa League, con il quotidiano che ipotizza una ripresa il 22 giugno con gli ottavi (residui) delle due competizioni. Se fosse possibile si alternerebbero poi tra domenica e mercoledì le coppe e il campionato. La prima a terminare sarebbe la Coppa Italia con finale il 29 luglio, poi chiuderebbe la serie A il 2 agosto, la finale di Europa League sarebbe il 5 agosto e quella di Champions l’8 di agosto.

Esiste poi una seconda ipotesi: “Un secondo scenario prevede che le coppe riprendano attorno al 21 luglio con l’ultima giornata di serie A da disputare il 26 luglio. Champions e Europa League andrebbero avanti tutto agosto e si giocherebbero ogni settimana, con le due finali fissate per il 28 e il 31 agosto”.-tuttonapoli.net-

 

In casa Napoli si pensa anche a come potenziare il centrocampo nella prossima sessione di mercato. E, stando a quanto riferito da Radio Kiss Kiss Napoli, c’è stato un contatto tra il club azzurro e l’entourage di Ivan Rakitic, centrocampista del Barcellona in odore di cessione. Sul croato ci sarebbe anche la Lazio e servirebbe uno sforzo economico importante per superare la concorrenza. Il contatto c’è stato, anche se Rakitic resta una pista secondaria per ora.-tuttonapoli.net-

 

Resoconto giornaliero rispetto alla situazione dei contagi COVID-19 per la Città di Napoli, aggiornato alle ore 11:00 di oggi, lunedì 20 aprile. Il totale dei positivi è ottenuto dalla somma dei dati riportati in rosso nella grafica. I dati sono trasmessi dall’ASL Napoli 1 Centro. Ricordiamo che i clinicamente guariti sono i pazienti che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione virologicamente documentata da SARS-CoV-2, diventano asintomatici per risoluzione della sintomatologia clinica presentata.-tuttonapoli.net-

 

ROMA – Quando si arriverà al contagio zero? Non prima di fine giugno in Lombardia e Marche, entro maggio circa nel resto d’Italia, se restassimo chiusi in casa. Lo studio infatti non tiene conto del lockdown. Queste le date regione per regione secondo le stime dell’Osservatorio nazionale sulla salute, coordinato da Walter Ricciardi, ordinario di Igiene all’Università Cattolica e Alessandro Solipaca, direttore scientifico dell’Osservatorio.

Secondo gli esperti la fine dell’emergenza coronavirus in Italia avrà tempistiche diverse da regione a regione. Paradossalmente, le regioni del Centro Nord, dove la diffusione del Sars-Cov2 è esplosa prima, saranno le ultime a liberarsene.

L’analisi, spiega Solipaca, “si basa sui dati messi a disposizione dalla Protezione Civile fino al 17 aprile” e si pone l’obiettivo di individuare la data “regione per regione, a partire dalla quale è verosimile attendersi l’azzeramento dei nuovi contagi”.

Tra le primissime a poter raggiungere il contagio zero, troviamo Basilicata e Umbria, che già adesso, per la seconda volta in una settimana, registrano il cento per cento di tamponi negativi effettuati nelle ultime 24 ore. La data fissata dall’Osservatorio è il 21 aprile.

Il Lazio dovrà invece attendere almeno fino al 12 maggio. Veneto e Piemonte il 21 maggio. Emilia Romagna e Toscana non “prima della fine di maggio“, mentre il Sud Italia potrà forse cominciare a vedere la luce “tra fine aprile e inizio maggio”.

Le altre regioni: Valle d’Aosta 13 maggio, Lombardia 28 giugno, Bolzano 26 maggio, Trento 16 maggio, Veneto 21 maggio, Friuli Venezia Giulia 19 maggio, Liguria 14 maggio, Emilia Romagna 29 maggio, Toscana 30 maggio, Marche 27 giugno, Abruzzo 7 maggio, Molise 26 aprile, Campania 9 maggio, Puglia 7 maggio, Calabria 1 maggio, Sicilia 30 aprile, Sardegna 29 aprile.

In questo momento di pianificazione della cosiddetta Fase 2, “è quanto mai necessario fornire una valutazione sulla gradualità e l’evoluzione dei contagi, al fine di dare il supporto necessario alle importanti scelte politiche dei prossimi giorni”, afferma Solipaca.

I modelli statistici stimati per ogni regione sono di tipo regressivo, di natura non lineare, precisa l’Ossevatorio, e quindi non sono di tipo epidemiologico, cioè sull’effettivo numero di persone esposte. Le proiezioni tengono conto dei provvedimenti di lockdown introdotti dai Dpcm. Pertanto “eventuali misure di allentamento del lockdown, con riaperture delle attività e della circolazione di persone che dovessero intervenire a partire da oggi, renderebbero le proiezioni non più verosimili”.

Infine, gli esperti sottolineano che “la precisione delle proiezioni è legata alla corretta rilevazione dei nuovi contagi. E’ infatti noto che questi possono essere sottostimati a causa dei contagiati asintomatici e del numero di tamponi effettuati”. (Fonte: Ansa)

 

 

ROMA – Ai tempi del coronavirus, dobbiamo registrare anche una lite social tra i virologi Giulio Tarro e Roberto Burioni.

Questo litigio ha scatenato una vera e propria bufera perché questi due virologi sono molto seguiti sui social network.

Lo erano già prima del coronavirus ma negli ultimi mesi il loro seguito è aumentato in maniera esponenziale con molti utenti che pendono dalle loro labbra.

La loro lite ha scatenato una sorta di derby tra i follower, o se preferite tra i tifosi, di entrambe le parti. Molti sono con Burioni, molti altri con Tarro.

La miccia è stata innescata da Burioni dopo una dichiarazione rilasciata da Tarro sul coronavirus.

Tarro, capace di isolare per primo il vibrione del colera e candidato per ben due volte al premio Nobel, ha dichiarato che:

“Il Coronavirus ci abbandonerà tra un mese, come tutti i corona influenzali”.

Pronta la replica di Burioni:

“Se Tarro è virologo da Nobel, io sono Miss Italia”.

Poco prima della risposta piccata di Tarro, si è inserito nella lite tra i due virologi il deputato Gianfranco Rotondi.

“Io non spalleggio né Tarro né altri. Riporto una tesi che alimenta speranza, punto.

Dopodiché ricordo che Tarro da primario del Cotugno piegó il colera del 73, questi fin qui hanno fatto solo interviste”.

Ecco il gran finale con la risposta furente di Tarro:

“Burioni scrive su Twitter: se Tarro è virologo da Nobel, io sono Miss Italia.

Su una cosa ha ragione: lui deve fare solo le passerelle come Miss Italia, ma senza aprire bocca” (fonte corrieredellosport.it).

 

 

FORLI – Due lievi scosse di terremoto hanno fatto tremare la terra in provincia di Forlì. I sismologi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia hanno registrato il primo evento alle 8.25 di oggi lunedì 20 aprile.

Il sisma, di magnitudo 2.4 sulla scala Richter, ha avuto epicentro ad un km dal centro abitato di Premilcuore, sull’Appennino e ipocentro a 9 km di profondità. La scossa è stata avvertita distintamente da parte della popolazione, ma non si segnalano danni.

Un altro lieve terremoto è stato registrato alle 13.56, magnitudo 2 della scala Richter. L’epicentro è stato localizzato fra Forlì e Castrocaro, con ipocentro a 23 chilometri di profondità. In pochi hanno percepito la seconda scossa.

Alle prime luci dell’alba di domenica si è verificata invece una scossa in mare aperto, a circa 38 km da Forlì. L’epicentro è stato localizzato a 10 chilometri da Bellaria, con ipocentro a 4 km di profondità. Anche in questo caso nessun danno a cose o persone. (Fonte: Ansa).

 

 

LODI – Una guardia giurata è stata arrestata con l’accusa di aver rapinato e abusato di almeno quattro prostitute tra le province di Milano e Lodi. I carabinieri hanno portato agli arresti domiciliari l’uomo, 38 anni e originario di Napoli, che vive e lavora a Lodi Vecchio.

Le indagini della Procura sono state avviate dopo che quattro donne, con una età compresa tra i 22 e i 40 anni, hanno denunciato di essere state rapinate e poi violentate da un uomo. Analizzando le immagini di videosorveglianza, i carabinieri e gli inquirenti sono riusciti a identificare l’aggressore.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la guardia giurata utilizzava un trapano e la sua arma in dotazione per il lavoro, una pistola beretta calibro 9×21, per rapinare le malcapitate vittime. Poi dopo averle rapinate, ne abusava sessualmente.

I reati contestati che hanno portato all’arresto della guardia giurata sarebbero stati commessi tra i comuni di Melegnano e San Giuliano Milanese, lungo la strada provinciale Binasca nella provincia di Milano, tra giugno e dicembre 2019.

Una volta giunti nella casa della guardia giurata per notificare l’atto di arresto, i carabinieri lo hanno trovato in possesso di un fucile da pesca con cui potrebbe aver minacciato alcune delle sue vittime. (Fonte: ANSA)

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.