News di cronaca e calcio

Dopo le parole di Spadafora c’è il rischio concreto che il calcio non riparta. L’edizione odierna del Corriere della Sera fa sapere che molti club, per motivi di sicurezza e salute, sono contrari alla ripresa. Oltre a Juve e Inter, si tratta nel dettaglio di Torino, Spal, Brescia, Sampdoria, Udinese e Cagliari, società che hanno firmato un documento che oggi verrà sottoposto all’assemblea. C’è preoccupazione per la salute dei giocatori e per gli effetti giuridici sulle stesse società nel caso in cui il campionato si dovesse interrompere di nuovo a causa del virus. Il quotidiano spiega che non può rimanere inascoltato il grido d’allarme dei medici di ben 17 club che dopo aver preso visione del protocollo redatto dal professor Zeppilli hanno elencato una lista di criticità che lo rendono inapplicabile. Una questione delicata da risolvere al più presto. tuttonapoli.net-

 

L’Inter torna su Dries Mertens, vecchio obiettivo dei nerazzurri. Lo fa nei giorni della caccia ad un attaccante e per un motivo preciso: il belga non ha ancora rinnovato col Napoli. L’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport fa sapere che manca ancora l’accordo tra il calciatore e De Laurentiis e l’entusiasmo dell’ambiente napoletano dei giorni seguenti al confronto col presidente è andato via via scemando. Mertens, che attualmente guadagna 4 milioni e ne chiederebbe 5, è molto legato alla città di Napoli, cosa che potrebbe fargli preferire, in caso di addio, una destinazione all’estero. Ma l’Inter, scrive il quotidiano, è una possibilità concreta, un club di valore, che lotta per lo scudetto, dove Dries ritroverebbe anche vecchi amici come Lukaku e forse Vertonghen. -tuttonapoli.net-

 

Arkadiusz Milik non deve essere particolarmente felice a Napoli, altrimenti avrebbe affrontato il discorso del contratto in scadenza nel 2021. Lo scrive sul suo sito il giornalista Alfredo Pedullà, che aggiunge: “La Juve lo ha sondato indirettamente, incassandone la disponibilità, la stessa Juve che aspetta la decisione di Icardi e del Paris Saint-Germain, un’altra decisione che va seguita con estrema attenzione. Milik piace a Sarri ma piace anche a Tottenham e Chelsea che hanno fatto sondaggi approfonditi in attesa di entrare nel vivo. Il Napoli pensa che il polacco sia una attaccante da 70 milioni, con il contratto in scadenza tra poco più di un anno è disposto a fare uno sconto non scendendo per alcun motivo sotto i 50 milioni. Potrebbero bastarne 40? No, 50 sull’unghia, almeno oggi è questa la valutazione del club di De Laurentiis e non ci sono intenzioni di scendere da questa cifra, a costo di perdere Milik a parametro zero. Soprattutto il Napoli, ecco il diktat, non intende prendere in considerazione contropartite tecniche, Bernardeschi in testa, proprio perché la necessità è quella di fare cassa per andare a scegliere gli obiettivi in vista della stagione 2020-2021 (Azmoun è un profilo che recentemente ha scalato le classifiche e che continuerà a essere monitorato)”.-tuttonapoli.net-

 

Il Premier Giuseppe Conte ha scritto un lungo post sui suoi canali social in cui annuncia novità a breve: “Molti cittadini sono stanchi degli sforzi sin qui compiuti e vorrebbero un significativo allentamento di queste misure o, addirittura, la loro totale abolizione. Vi sono poi le esigenze delle imprese e delle attività commerciali di ripartire al più presto. Mi piacerebbe poter dire: riapriamo tutto. Subito. Ripartiamo domattina. Questo Governo ha messo al primo posto la tutela della salute dei cittadini, ma certo non è affatto insensibile all’obiettivo di preservare l’efficienza del sistema produttivo. Ma una decisione del genere sarebbe irresponsabile. Farebbe risalire la curva del contagio in modo incontrollato e vanificherebbe tutti gli sforzi che abbiamo fatto sin qui. Tutti insieme.

In questa fase non possiamo permetterci di agire affidandoci all’improvvisazione. Non possiamo abbandonare la linea della massima cautela, anche nella prospettiva della ripartenza. Non possiamo affidarci a decisioni estemporanee pur di assecondare una parte dell’opinione pubblica o di soddisfare le richieste di alcune categorie produttive, di singole aziende o di specifiche Regioni. L’allentamento delle misure deve avvenire sulla base di un piano ben strutturato e articolato.

È fin troppo facile dire ‘apriamo tutto’. Ma i buoni propositi vanno tradotti nella realtà, nella realtà del nostro Paese, tenendo conto di tutte le nostre potenzialità, ma anche dei limiti attuali che ben conosciamo.

Nei prossimi giorni analizzeremo a fondo questo piano di riapertura e ne approfondiremo tutti i dettagli. Alla fine, ci assumeremo la responsabilità delle decisioni, che spettano al Governo e che non possono essere certo demandate agli esperti, che pure ci offrono una preziosa base di valutazione. Assumeremo le decisioni che spettano alla Politica come abbiamo sempre fatto: con coraggio, lucidità, determinazione. Nell’esclusivo interesse di tutto il Paese. Nell’interesse dei cittadini del Nord, del Centro, del Sud e delle Isole. Non permetterò mai che si creino divisioni. Dobbiamo marciare uniti e mantenere alto lo spirito di comunità. È questa la nostra forza.

Prima della fine di questa settimana confido di comunicarvi questo piano e di illustrarvi i dettagli di questo articolato programma. Una previsione ragionevole è che lo applicheremo a partire dal prossimo 4 maggio”.-tuttonapoli.net-

 

 

La curva dei contagi comincia a scendere, ogni giorno una nuova conferma. Ieri su 2485 tamponi sono risultate positive 61 persone, ovvero il 2,4% dei test. Da cinque giorni, dunque, siamo sotto al 3% con l’ultimo leggero “aumento” il 15 aprile col 4,5% di positivi ai tamponi. Da inizio aprile il numero di positivi è sceso ma è un numero comunque relativamente ‘alto’ che convincerà le persone a continuare a rispettare tutte le misure di sicurezza e le norme di questi giorni. Ecco il trend degli ultimi giorni:

1 aprile 13%
2 aprile 12%
3 aprile 6,5%
4 aprile 8%
5 aprile 7,5%
6 aprile 7,1%
7 aprile 5,9%
8 aprile 4%
9 aprile 4,7%
10 aprile 3,6%
11 aprile 5,2%
12 aprile 4,9%
13 aprile 7,4%
14 aprile 2,6%
15 aprile 4,5%
16 aprile 2,6%
17 aprile 1,4%
18 aprile 1,4%
19 aprile 2,3%
20 aprile 2,4% tuttonapoli.net-

 

Sarà rivoluzione per il Napoli in vista della prossima stagione. Due andranno via, altri due sono in dubbio. L’edizione odierna del Corriere dello Sport fa ordine: Callejon e Llorente sono i calciatori destinati alla partenza, Mertens e Lozano sono in bilico, sospesi, a loro si aggiunge anche Milik che non ha ancora rinnovato il suo contratto. Ma il reparto offensivo ritroverà Insigne e potrà contare, oltre che su Politano, anche su Petagna, prelevato a gennaio dalla Spal. Sarà lui il primo bomber, in attesa dell’erede di Milik. O forse del polacco proprio. -tuttonapoli.net-

 

“Dal 4 maggio non si potrà viaggiare, la fase due non significa che il milanese potrà andare a Napoli e il napoletano a Milano. Non siamo in queste condizioni”. Lo chiarisce il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, in diretta a Omnibus, su La7. “Dobbiamo restare nei nostri territori potremo ricominciare a uscire, rispettando le distanze e utilizzando le protezioni, ma non la porrei come Sud contro Nord o viceversa, semplicemente dal 4 maggio non si potra’ viaggiare”. Il sindaco ricorda “l’errore fatto 40 giorni fa dal premier Conte, che in modo improvvido annuncio’ la chiusura della Lombardia, senza che si organizzasse la filiera istituzionale per impedire a migliaia di persone di arrivare al Sud e creare contagi” le parole riportate da telecaprinews. -tuttonapoli.net-

 

Marcello Nicchi, presidente Aia, assicura: se il calcio riparte, la Var ci sarà. Lo ha detto in un’intervista a La Gazzetta dello Sport: “La società che si occupa di tutta la tecnologia ci ha assicurato che le stanze con le apparecchiature negli stadi saranno sanificate e si manterranno le distanze di sicurezza. Forse diminuirà il numero di persone: oggi sono sei, potrebbero essere meno, ma la Var ci sarà”.-tuttonapoli.net-

 

Gattuso considera Mertens, Fabian Ruiz e Zielinski i suoi tre punti di riferimento, ne ha chiesto la riconferma. Il centrocampista polacco è sempre più vicino al rinnovo, c’è lo sforzo di De Laurentiis di venire incontro alle richieste del suo entourage.Il Napoli attenderà qualche altra settimana ma vuole al più presto una risposta da Mertens anche perché bisognerà discutere innanzitutto del prolungamento del contratto oltre il 30 giugno, fino al termine effettivo della stagione. Una storia che rappresenterà un indizio nel mare magnum di multe, rinnovo e accordo sulla revisione degli stipendi ai tempi del Covid-19. Lo riporta l’edizione odierna del Corriere del Mezzogiorno. -tuttonapoli.net-

 

 

ROMA – “Prima della fine di questa settimana confido di comunicarvi questo piano e di illustrarvi i dettagli di questo articolato programma” per la fase 2 del Coronavirus. Lo annuncia in un lungo post su Facebook il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. “Una previsione ragionevole è che lo applicheremo a partire dal prossimo 4 maggio”.

“Non possiamo abbandonare la massima cautela”
“In questa fase non possiamo permetterci di agire affidandoci all’improvvisazione. Non possiamo abbandonare la linea della massima cautela, anche nella prospettiva della ripartenza. Non possiamo affidarci a decisioni estemporanee pur di assecondare una parte dell’opinione pubblica o di soddisfare le richieste di alcune categorie produttive, di singole aziende o di specifiche Regioni. L’allentamento delle misure deve avvenire sulla base di un piano ben strutturato e articolato”

“La Basilicata non è la Lombardia”
Il programma della fase 2 “deve avere un’impronta nazionale, perché” deve riorganizzare il lavoro, ripensare le modalità di trasporto e dare nuove regole per le attività commerciali. “Dobbiamo agire sulla base di un programma nazionale, che tenga però conto delle peculiarità territoriali”, continua il post del premier.

Perché il trasporto “in Basilicata non è lo stesso che in Lombardia. Come pure la recettività degli ospedali cambia da Regione a Regione e deve essere costantemente commisurata al numero dei contagiati”.

Il presidente del Consiglio impegna il suo governo a scelte che non creino divisioni. “Smettiamola di essere severi con il nostro Paese. Tutto il mondo è in difficoltà. Possiamo essere fieri di come stiamo affrontando questa durissima prova”. (fonte Ansa)

 

 

TRENTO – Si sono ritrovati domenica scorsa nella chiesa cimiteriale di Pinzolo, in Trentino, per un momento di preghiera. Per questo una dozzina di persone ora saranno sanzionate per aver violato le misure restrittive dovute all’emergenza coronavirus.

A scoprire il fatto gli agenti della Polizia locale, chiamati ad intervenire le segnalazioni da parte di diversi cittadini, che avevano notato movimenti strani nei pressi della chiesa di San Vigilio. Giunti sul posto, i vigili hanno effettivamente trovato un gruppo di persone, tutte del posto e di mezza età, ben distanziate tra loro e munite di mascherina.

Non è ancora chiaro se a celebrare quella che aveva tutta l’aria di essere una messa in piena regola vi fosse anche un prete e sul punto sono in corso ulteriori accertamenti. Tutti coloro che sono stati individuati e identificati verranno certamente sanzionati, anche perché, pur tenendo le distanze tra loro e indossando dei dispositivi di protezione, i fedeli hanno violato in un colpo solo ben tre divieti: quello di creare assembramenti, quello di spostarsi solo per comprovati motivi di necessità e infine l’accesso a un luogo dove, in queste settimane, l’ingresso al pubblico non è consentito.

Dai primi riscontri sembrerebbe oltretutto che le persone coinvolte non abbiano agito con ingenuità: intorno al cimitero non c’erano auto e tutti hanno avuto la premura di muoversi a piedi, probabilmente per non dare troppo nell’occhio. L’impressione, dunque, è che fossero tutti abbastanza coscienti che quello che stavano facendo non era consentito.

Le indagini stanno comunque andando avanti anche perché andrà accertato da chi è partita l’idea del ritrovo. Quel che è certo è che la pressione da parte dei cittadini per tornare a muoversi più liberamente è molto forte, come conferma anche il comandante della polizia locale di Pinzolo, Filippo Paoli: “Per noi sta diventando molto difficile far rispettare i divieti, le persone sono stufe. Oltretutto con la riapertura di diverse attività le motivazioni addotte per gli spostamenti si sono moltiplicate”.

“Anche per questo – conclude – rivolgo un appello ai cittadini: cercate di resistere, abbiate un po’ di pazienza, anche nel rispetto di chi vorrebbe uscire ma resta a casa e rispetta le regole. Con iniziative come quella di domenica si rischiano di creare forti screzi nella comunità, tenete duro ancora qualche settimana”. (Fonte: Ansa).

 

VENEZIA – Una persona è morta nella notte nell’incendio di un appartamento a Jesolo. Poco dopo le 2 di questa notte, 21 aprile, i vigili del fuoco sono intervenuti al secondo piano di un condominio di sei appartamenti, in via Mameli, vicino a piazza Drago.

Le squadre dei pompieri arrivate da San Donà e Mestre con due autopompe, due autobotti, due autoscale, il carro aria e 14 operatori, coadiuvati dal funzionario di guardia, hanno iniziato le operazioni di spegnimento e di evacuazione delle persone rimaste bloccate ai piani superiori.

Sono state sgomberate 30 persone e portati in salvo i residenti dei piani superiori.

Gli operatori hanno dovuto utilizzare i cappucci di sovrappressione degli autorespiratori per portare via alcuni condomini rimasti bloccati negli alloggi a causa delle scale invase dal fumo.

Quando sono entrati nell’abitazione al secondo piano i pompieri hanno trovato il cadavere di un 65enne, rimasto bloccato all’interno.

Sul posto un’ambulanza e la polizia di stato. Le cause dell’incendio sono al vaglio dei tecnici dei vigili del fuoco.Le operazioni di soccorso, con il rientro nelle abitazioni dei condomini sgomberati, sono terminate all’alba. (fonti LA NUOVA VENEZIA)

 

 

ROMA – Hernan Crespo ha raccontato ai microfoni di Marca i suoi primi anni da calciatore: “Ho debuttato nel grande calcio a 18 anni e ho conosciuto mia moglie quando ne avevo 27. A casa non ho mai presentato una fidanzata. Ero single, famoso, giovane, avevo i soldi: tutti privilegi che sfruttai. Ho fatto tante cose, non mi sono mai fatto mancare nulla. C’erano sempre tante ragazze…”.

Ma l’ex attaccante di Parma, Lazio, Milan e Inter si è sempre concentrato sul calcio, a differenza di molti giovani al giorno d’oggi: “Con le televisioni nel calcio sono arrivati i soldi e anche le conseguenze per i calciatori: la fama, il denaro, le donne… Però oggi vedo alcuni giocatori che come priorità cercano solamente questo lato del calcio”.

Crespo svela anche il retroscena di mercato che poteva portarlo al Real Madrid nel 2002: “Giocavo nella Lazio e il Real doveva scegliere tra me e Ronaldo, alla fine scelse lui e io andai all’Inter. Nel 2009 poi i Blancos mi cercarono ancora ma mi offrivano solo sei mesi di contratto e alla fine ho rifiutato”.

C’è spazio anche per la nazionale. Il Mondiale 2002, quello in cui l’Argentina uscì clamorosamente al primo turno, è una ferita ancora aperta. “Bielsa non voleva far giocare assieme me e Batistuta, non ci ha mai provato. All’inizio quello che doveva giocare ero io. Sono stato titolare fino all’ultimo allenamento, poi arriva la prima partita del mondiale contro la Nigeria e Marcelo mette Batistuta. Io di più non potevo fare…”. (fonte MARCA)

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.