News fra Calcio e cronaca

Ieri, l’operazione ripartenza ha segnato un gol, scrive quest’oggi la Gazzetta dello Sport raccontando che il via libera agli allenamenti collettivi dovrebbe arrivare già oggi: “Combinazione fra un prudente sì del Comitato tecnico-scientifico e la sua traduzione politica sull’asse ministero della Salute-ministero dello Sport. Non è un sì alle partite, però si tratta di un passo avanti. Il 18 maggio potrebbe dunque diventare la data spartiacque, il vero ritorno alla normalità con tanto di lavoro tecnico, schemi, partitelle, contatti”.

PROTOCOLLO – Sandra Zampa, sottosegretaria alla Salute, ha fornito segnali positivi con un “si dovrebbe andare in quella direzione, quella auspicata da tutti i tifosi”, ma con la formula della ‘grande famiglia’, calciatori, tecnici, fisioterapisti, magazzinieri in ritiro. Il protocollo tedesco, che non prevede la messa in quarantena automatica di tutti i contatti ravvicinati di chi è stato trovato positivo, “si è rivelato fallimentare. Prima i positivi erano quattro, ora sono diventati 10” e quindi la chiave del successo è il ritiro permanente. Secondo la Gazzetta “il ritiro blindato durerà 15 giorni, non di più, impossibile allungare la clausura perché i calciatori (e non solo loro) non ce la farebbero. Quindi la fase delle partite dovrebbe svolgersi in una sorta di autolockdown di tutti i protagonisti. Puoi andare a casa, ma devi ridurre il più possibile le tue occasioni sociali perché altrimenti metteresti a rischio tutta l’operazione”.-tuttonapoli.net-

 

 

 

In giornata arriveranno i risultati dei tamponi effettuati giovedì. Non appena il quadro sarà completo – scrive quest’oggi il Corriere dello Sport – si potrà ufficializzare che stanno tutti bene e nella chat si procederà ad informare i 26 calciatori che si ricomincia domani a Castel Volturno. Era già tutto pronto per stamattina, ma solo domani la giornata avrà dentro di sé il vago sapore di calcio. Ci saranno due turni di allenamento: il primo alle 11 ed il secondo alle 14: i giocatori arriveranno già in tuta e lo staff di Gattuso spiegherà come affrontare quell’ora di preparazione sui 3 campi del centro. Le bottiglie saranno personalizzate, ci sarà forse un magazziniere, sicuramente il medico sociale, il dottor Canonico, e nessun dirigente. Poche figure, tutte a quattro metri di distanza, uffici chiusi e spogliatoi inaccessibili.-tuttonapoli.net-

 

 

 

Il ministro per lo Sport e le Politiche Giovanili Vincenzo Spadafora è intervenuto ai microfoni del Seilatv Bergamo, nel corso della trasmissione “Dodicesimo in Campo 2019/2020 – Secondo Tempo”: “Le notizie di queste ore dei contagi in alcune squadre di calcio non ci fanno ben sperare. Fino a quanto non capiremo quel sarà l’evoluzione sanitaria, non potremo dare una risposta certa. La parola d’ordine, anche alla luce del recente incontro col Comitato tecnico-scientifico, è stata “prudenza”. Ovviamente quello che è successo nelle ultime 24 certamente non aiuta”.

Il ministro Spadafora parla anche delle partite a porte chiuse.
“Io sono un romantico, penso che questo sport viva grazie alla passione dei tifosi. Immaginare una partita senza tifosi è brutto, se dovesse ripartire il campionato sarebbe sicuramente a porte chiuse e questa sarebbe strano. Dobbiamo capire come organizzarci in vista del prossimo autunno, dovremmo capire come contemplare questa passione degli italiani con i tempi che sono cambiati”.-tuttonapoli.net-

 

 

Arriva anche l’annuncio della Ssc Napoli: domani gli azzurri torneranno al centro tecnico di Castel Volturno. Questa la nota diramata dal club su Twitter, dopo l’esito negativo del secondo tampone: “Terminati gli esami diagnostici, da domani 10 maggio presso il Training Center i calciatori del Napoli potranno svolgere allenamenti facoltativi individuali nel rispetto delle normative previste”.-tuttonapoli.net-

 

 

Nessun positivo al Coronavirus in casa Milan. E’ questo quanto comunicato dallo stesso club rossonero attraverso una nota ufficiale: “AC Milan comunica, che, sulla base dei test medici sin qui effettuati sui giocatori della Prima Squadra e lo staff presenti a Milano, non vi è stato riscontro di casi positivi da Covid-19.

La squadra proseguirà il programma tecnico individuale a Milanello. Contestualmente, verrà completato lo screening medico per tutta la rosa di giocatori che saranno a disposizione dell’allenatore e del suo staff nei prossimi giorni”.-tuttonapoli.net-

 

 

La Regione Campania ha diramato un comunicato attraverso i propri canali social, per raccontare le ultime novità riguarda gli incontro del presidente De Luca con i vari settori del territorio: “Si è svolto oggi l’incontro convocato dall’Unità di Crisi Regionale con le federazioni sportive del Coni per affrontare le diverse problematiche del comparto. È stata una riunione proficua e collaborativa nel corso del quale, per la Fase 2, è stata definita una linea comune e organizzata per la ripresa progressiva delle attività, sempre compatibilmente con i risultati del monitoraggio costante dei dati sanitari.

Abbiamo voluto dare anche per il mondo dello sport un messaggio chiaro, cioè lavorare per un ritorno alla normalità senza demagogia e in pieno controllo sanitario. Non va assolutamente disperso quanto è stato realizzato, anche in termini di capacità organizzativa di tutti, con la straordinaria esperienza delle Universiadi. Quindi gestione efficace degli oltre settanta impianti ristrutturati e costruiti ex novo, pieno utilizzo delle attrezzature di cui disponiamo per le diverse discipline, riaperture progressive, come già sta accadendo in questi giorni, per attività agonistiche e amatoriali, a rischio zero o molto basso, ma sempre con precise linee guida da applicare sul fronte della sicurezza di tutti. In seno all’Unità di Crisi sarà creata una cabina di regia che vedrà il diretto coinvolgimento di Coni e federazioni nelle decisioni da prendere.

Nel corso della riunione sono state affrontate anche le questioni relative alle palestre scolastiche, alle società sportive, alla possibilità di accesso alle misure di sostegno delle stesse società. L’Unità di crisi acquisirà i protocolli e le linee guida di ogni disciplina, con l’obiettivo di giungere progressivamente alla piena ripresa delle attività sportive in Campania”.-tuttonapoli.net-

 

 

 

Anche oggi la Protezione civile ha diramato il bollettino odierno per quanto riguarda l’emergenza Coronavirus: ad oggi i positivi in Italia sono 84.842, con un decremento di -3119 rispetto a ieri. Aumentano anche i guariti, che sforano il tetto dei 100mila con un incremento di +4.008 rispetto a ieri. Aumenta, purtroppo, anche il numero dei deceduti con +194 ruspetto a ieri.

Bollettino nazionale:
Positivi attuali: 84.842 (-3.119)
• Deceduti: 30.395 (+194)
• Dimessi/Guariti: 103.031 (+4.008)
• Totale casi: 218.268 (+1.083)
• Tamponi: 2.514.234 (+69.171) -tuttonapoli.net-

 

 

La Regione Campania ha diramato un bollettino dove vengono comunicati i numeri dell’emergenza Coronavirus provincia per provincia. Di questi numeri si registra un aumento rispetto a ieri di 8 persone ad Avellino, 5 nella provincia di Napoli e 2 nella città di Napoli, uno a Salerno, uno a Caserta, nessuno a Benevento: “Il punto alle ore 23.59 di ieri con il totale dei positivi in Campania ripartiti per province:

Totale positivi: 4.576
Totale tamponi: 110.811

Totale deceduti: 388
Totale guariti: 2.223 (di cui 1879 totalmente guariti e 344 clinicamente guariti. Vengono considerati clinicamente guariti i pazienti che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione virologicamente documentata da SARS-CoV-2, diventano asintomatici per risoluzione della sintomatologia clinica presentata ma sono ancora in attesa dei due tamponi consecutivi che ne comprovano la completa guarigione)

Il riparto per provincia:

Provincia di Napoli: 2.521 (di cui 954 Napoli Città e 1567 Napoli provincia)
Provincia di Salerno: 665
Provincia di Avellino: 494
Provincia di Caserta: 430
Provincia di Benevento: 189
Altri in fase di verifica Asl: 277”.-tuttonapoli.net

 

 

ROMA – Silvia Romano è libera: il premier Giuseppe Conte ha annunciato che la giovane è stata salvata dai servizi di intelligence italiani.

Il premier ha ringraziato “gli uomini e le donne dei nostri servizi di intelligence” su Twitter e scrive: “Silvia, ti aspettiamo in Italia!”.

“Sono stata forte e ho resistito. Sto bene e non vedo l’ora di ritornare in Italia”, queste le prime parole della giovane.

La Romano, milanese di 25 anni, era stata rapita in Kenya nel novembre 2018 mentre lavorava come volontaria.

Enzo Romano, papà di Silvia, ha detto all’ANSA: “Lasciatemi respirare, devo reggere l’urto”.

E ancora: “Finché non sento la voce di mia figlia per me non è vero al 100%”.

Poi ha concluso: “Devo ancora realizzare, mi lasci ricevere la notizia ufficialmente da uno dei mie referenti”.

Nicola Zingaretti, segretario del Pd, su Twitter scrive: “#SilviaRomano è finalmente libera, grazie a chi ha lavorato per la sua liberazione”.

Poi aggiunge: “Una grande gioia per tutta l’Italia!”.

Anche il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ha commentato la liberazione di Silvia e annunciato la buona notizia.

“Lo Stato non lascia indietro nessuno, un abbraccio alla sua famiglia e un grazie alla nostra intelligence, all’Aise in particolare, alla Farnesina e a tutti coloro che ci hanno lavorato”, ha scritto su Facebook.

Attimi e messaggi di gioia sui social network per la liberazione di Silvia.

“Commozione! #SilviaRomano è libera”, aggiunge Giuseppe Civati che in questi mesi ha spesso ricordato Silvia Romano. (Fonte: ANSA)

 

 

ROMA – Un uomo di 55 anni è stato arrestato a Montecchio Emilia dopo aver aggredito un carabiniere donna.L’uomo ha aggredito il militare prendendola per la gola e scaraventandola a terra. È successo a Montecchio Emilia, (Reggio Emilia), dove la militare era intervenuta assieme ai colleghi per una violenza domestica.

L’uomo, probabilmente ubriaco, stava minacciando i suoi familiari, danneggiando e lanciando oggetti. La figlia intimorita ha chiamato il 112 ma quando è arrivata la pattuglia della stazione di Sant’Ilario d’Enza, il padre, un operaio reggiano, è diventato ancora più aggressivo e ha cominciato a offendere i carabinieri.

Quando ha sentito che la donna in divisa stava chiamando i rinforzi, si è scagliato contro di lei, mandandola all’ospedale con cinque giorni di prognosi. L’uomo dovrà rispondere di resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale.

A Reggio Calabria aggredito un agente in carcere
Un uomo di origini siciliane, detenuto nel carcere di Arghillà a Reggio Calabria, mentre usciva dalla cella per recarsi nel cortile passeggi, ha aggredito con il piede di un tavolino un agente.

Lo hanno reso noto Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe e Damiano Bellucci, segretario nazionale.

L’agente è stato medicato agli Ospedali Riuniti per la frattura del pollice della mano sinistra, giudicata guaribile in 15 giorni.

Nell’istituto penitenziario di Arghillà, a Reggio Calabria, lo scorso 30 aprile erano presenti 250 detenuti di cui 36 stranieri.

Il Sappe evidenzia che nonostante il recente incremento di alcune unità, disposto dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, il personale della Polizia Penitenziaria non è in generale sufficiente. (Fonti: Ansa e Agi).

 

 

ROMA – Reggio Calabria, aggressione in carcere a un agente penitenziario, che ha riportato la frattura di un dito.

Un uomo di origini siciliane, detenuto nel carcere di Arghillà, mentre usciva dalla cella per recarsi nel cortile passeggi, ha aggredito con il piede di un tavolino un agente di polizia penitenziaria per futili motivi.

Lo hanno reso noto Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe e Damiano Bellucci, segretario nazionale.

L’agente è stato medicato agli Ospedali Riuniti per la frattura del pollice della mano sinistra, giudicata guaribile in 15 giorni. Nell’ istituto penitenziario di Arghillà, a Reggio Calabria, lo scorso 30 aprile erano presenti 250 detenuti di cui 36 stranieri.

Il Sappe evidenzia che nonostante il recente incremento di alcune unità, disposto dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, il personale della Polizia Penitenziaria non è in generale sufficiente.

Reggio Calabria: sanitario aggredito in carcere
Ma non è stato l’unico episodio di violenza nel carcere reggino, visto che un sanitario è stato aggredito da un altro detenuto, riportando la contusione a uno zigomo.

LaCnews14 racconta anche cosa stanno affrontando i sanitari che lavorano nell’istituto penitenziario Arghillà: Ma questo non è l’unico episodio che sta rendendo complessa la gestione sanitaria all’interno del carcere.

Da gennaio, infatti, il personale medico sanitario non viene pagato dall’Asp pur essendo costretto a turni massacranti.

Basti pensare al fatto che i medici che fanno il turno di notte non sono assistiti da personale infermieristico e devono sopperire da soli a più urgenze, spesso in contemporanea, considerando i quasi 400 detenuti.

Un quadro già denunciato in tempi non sospetti dal garante per i detenuti che aveva posto l’accento sulla cronica carenza di personale all’interno dell’istituto di Arghillà. (Fonti: Agi e LaCnews24)

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.