Sarri: “Non è ancora finito il mio lavoro a Napoli”

ROMA – “La mia sensazione in questo momento è di non aver finito al Napoli. Mi sento parte di questo gruppo e di questo ciclo, ho un lavoro da finire”. Maurizio Sarri si tiene stretta la panchina del Napoli, lo fa al termine di una giornata in cui a Roma ha ritirato il premio intitolato dall´Acli a Enzo Bearzot e incontrato il presidente Aurelio De Laurentiis. Un faccia e faccia in cui i due, dopo le schermaglie delle scorse settimane, hanno gettato le basi per rendere ancora più duraturo il loro rapporto: blindando l´accordo che comunque già li lega fino al 2018. “Ho contratto ancora di un anno più due, quindi non c´è niente di cui parlare. Un ritocco? Ripeto, non c´è niente di cui parlare”. Le parti in realtà lavorano per prolungare il contratto dell´allenatore fino al 2020, eliminando le clausole che potrebbero invece portarli al divorzio alla fine del prossimo campionato. De Laurentiis: “Per il futuro non sono assolutamente preoccupato. Mi sono beccato brutti manifesti quando avevo scelto Sarri, ora sono contento che ci sia un plauso totale per lui: lavoreremo insieme e finché andremo d´accordo non credo ci sia bisogno di parlare della clausola rescissoria”, ha spiegato il patron partenopeo.

I due si sono visti di buon mattino negli uffici romani della Filmauro e si sono concessi un break soltanto all´ora di pranzo, per poi raggiungere con la stessa automobile la “Sala d´onore” del Coni al Foro Italico: dove ad attenderli c´erano, tra gli altri, il padrone di casa Giovanni Malagò e il presidente della Federcalcio Carlo Tavecchio. Clima sereno e tanti sorrisi, nel clou di una giornata cruciale per il futuro della società e soprattutto della panchina.

Sarri ha voluto condividere il momento di gioia con i sostenitori azzurri. “Ho un grande feeling con la tifoseria e con tutta la città, a cui ancora non mi è riuscito in questi due anni di regalare un trofeo. Ma Il pubblico napoletano è molto maturo e questo premio lo dedico a loro, che mi hanno messo sempre nelle condizione di lavorare al meglio, anche quando non sono arrivate le vittorie. Finora non ci è riuscito di coniugare lo spettacolo con i successi, però per me è fondamentale che i giocatori si divertano sul campo: come capita a me. L´ultima cosa che penso la mattina è che sto andando a lavorare”. Sorridente anche De Laurentiis. “Si vede che il Napoli porta fortuna, visto che in passato questo riconoscimento lo ha vinto pure Walter Mazzarri. Se siamo bravi noi a scegliere gli allenatori? Non lo so, questo preferisco che lo dicano gli altri”. Di sicuro il presidente è felice di aver scommesso su Sarri e ora non intende lasciarselo scappare.

In vista della prossima stagione c´è da trovare i rinforzi giusti per far crescere ulteriomente una squadra che in questa stagione ha stracciato ogni tipo di record societario senza però riuscire a far meglio del terzo posto: “Come si rafforza la squadra? Con De Laurentiis siamo stati due ore a parlarne ma non siamo arrivati a niente…” ha detto Sarri. “E´ difficile, abbiamo raggiunto un livello elevato e andare a prendere giocatori che potrebbero rendere di più di questi dal punto di vita economico è folle. Lui – ha spiegato Sarri riferendosi a De Laurentiis durante la cerimonia di consegna del premio Bearzot al Salone d´Onore del Coni- ha la speranza che questi ragazzi molto giovani continuino a crescere. Penso che l´unica strada che abbiamo è prendere giovani talentuosi da far crescere per far sì che resti inalterato il valore di questa squadra”.
“Abbiamo parlato un po´ di mercato -ha ammesso De Laurentiis-. Non possiamo sbagliare quegli innesti che Maurizio riterrà importanti per una crescita che sarà difficile. E´ difficile migliorare questa squadra”.

Fonte: repubblica.it/sport

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.